Commento
RETI: Sammartino, Zeoli, Grillo, Bonavita, Stopponi
SCANDICCI: Masini, La Torre, Vanni, Alfani, Paoli, Galli, Manetti, Sgai, Grillo, Zeoli, Sammartino. A disp.: Lami, Barberio, Noviello, Fino, Iovino, Pratesi, Conticelli, Bonaccini. All.: Massimiliano Burchi.
AREZZO: Landucci, Scichilone, Barbagli, Verdini, Stopponi, Di Gregorio, Canneva, Parisi, Pasquali, Bonavita, Zhupa. A disp.: Strangis, Margheri, Mazzi, Batistini, Pernici, Simone, Artini, Innocentini, Parretti. All.: Massimiliano Bernardini.
ARBITRO: Banfi di Pistoia, coad. da Barretta e Finizzola.
RETI: 27' Sammartino, 30' Bonavita, 45' Stopponi, 49' Zeoli, 76' Grillo.
NOTE: 88' espulso Alfani per somma di ammonizioni.
Lo Scandicci ottiene una importante vittoria contro l'Arezzo e riesce nell'impresa di scavalcarlo in graduatoria portandosi al secondo posto dietro la capolista Pistoiese.
La partita inizia con grande voglia e grinta da parte degli ospiti che arrivano spesso in area di rigore avversaria e vanno vicini al gol del vantaggio, ma il portiere di casa si fa trovare sempre attento.
Al ventisettesimo, dopo una azione corale, Sammartino con un gran tiro da fuori area porta in vantaggio lo Scandicci, ma in pochi minuti la squadra ospite ristabilisce la parità per merito di Bonavita dopo uno scambio con Zhupa.
Poco prima del riposo l'Arezzo passa in vantaggio, Stopponi, su una palla scodellata dall'arbitro dopo una interruzione di gioco, vede Masini fuori dai pali e lo trafigge per il gol che permette agli aretini di terminare la prima frazione di gioco in vantaggio.
I blues pareggiano i conti in apertura di ripresa con un gran gol di Dimitri, preciso rasoterra appena entrato in area.
Molti capovolgimenti di fronte con entrambe le formazioni che cercano il successo fino al settantaseiesimo quando Grillo trafigge Landucci per il 3-2.
Negli ultimi minuti lo Scandicci rimane in 10 per l'espulsione di Alfani per doppia ammonizione ma i padroni di casa resistono agli attacchi della squadra ospite fino al fischio finale.
Commento di : campio
Un consiglio: se passate dalle parti del Bartolozzi in uno di quei sabati in cui gli Juniores giocano in casa, non sforzate la memoria nel tentativo di ripescare dal cassetto dei ricordi la celeberrima metafora manzoniana che descrive la triste sorte subita dal vaso di coccio che si trova in mezzo a quelli di ferro. Dando un'occhiata ai risultati e alla classifica che trovate affissi in bacheca, potreste restare sorpresi nel constatare di come lo Scandicci di Massimiliano Burchi non si trovi lassù per caso, e di quanta fatica abbiano fatto le cosiddette grandi nel tentativo di portar via qualche punto dal sintetico di Piazza Marconi. Il primo terzo di gara però non fa altro che confermare i timori dei locali della vigilia circa un Arezzo ottimamente disposto in campo, tecnicamente ben attrezzato in ogni reparto e disegnato alla perfezione sotto il profilo tattico da Massimiliano Bernardini. Non è dunque solo per caso che in questa fase, il taccuino del cronista si colori quasi esclusivamente di amaranto. Al 7', sugli sviluppi di un corner dalla destra ben calciato da Canneva, una sponda aerea fa pervenire il pallone a Zhupa che ben posizionato a due passi dalla porta, sempre di prima intenzione, prova ad indirizzare a rete un pallone che si perde d'un soffio a lato alla sinistra di Masini. Al 12' il trimotore Verdini-Parisi-Bonavita aumenta i propri giri tagliando verticalmente la retroguardia blues e permettendo al dieci amaranto di concludere dal limite e d'indirizzare di poco a lato alla sinistra di Masini una velenosa rasoiata. Lo Scandicci soffre, è vero ma non esce mai dalla partita. Un po' per merito del grande lavoro in copertura svolto dal quartetto composto da La Torre, Vanni, Paoli e Galli, un po' grazie ad alcuni ripartenze in occasione delle quali sia i già citati Sammartino e Grillo, sia l'eclettico regista Zeoli, tengono desta l'attenzione dei centrali difensivi aretini Stopponi e Di Gregorio. Al 23' la retroguardia ospite se la vede davvero brutta quando la punizione dalla trequarti scodellata verso l'area da Sgai e corretta di testa da Grillo, permette all'accorrente Alfani di presentarsi a tu per tu con Landucci. Il mediano scandiccese getta al vento un'incredibile occasione calciando sopra la traversa. Una cocente delusione mitigata però dal fischio di Banfi che rilevando la posizione irregolare del centrocampista di casa, invalida lo svolgimento dell'azione. Contro un Arezzo così ben attrezzato, insomma, servirebbe un lampo che folgorante ed accecante, piomba sulla testa dei ragazzi di Bernardini al 27' quando, al culmine di una bella manovra corale, la potente, precisa ed improvvisa battuta da fuori di Sammartino, non lasciando scampo a Landucci, porta in vantaggio lo Scandicci. Repentina ed altrettanto raggelante è però, allo scoccare della mezzora, anche la replica amaranto. Bonavita dà il via all'azione, prima chiudendo una lunga triangolazione con Zhupa e poi superando Masini con una conclusione dalla media distanza. E' un mix letale di ingenuità scandiccese e scaltrezza aretina a permettere agli ospiti di ribaltare il risultato proprio in chiusura di primo tempo. Dopo un incidente di gioco, l'arbitro Banfi fa riprendere la partita riconsegnando la palla all'Arezzo e Stopponi, rendendosi conto che Masini non ha ancora ripreso posto fra i pali, indirizza a rete una conclusione dalla distanza, il pallone s'insacca nella porta rimasta incustodita. Quello che poteva rappresentare un duro colpo per il morale dei blues, è invece un pungolo che stimola la voglia di riscatto dei ragazzi di Burchi e che si traduce, ad inizio ripresa, nel gol che riporta in equilibrio il risultato. Uno splendido lancio in profondità di Paoli innesca sul settore di sinistra Dimitri Zeoli che, dopo aver agganciato la sfera ed essersi incuneato in area, batte Landucci con un preciso rasoterra. Abbandonati definitivamente inutili tatticismi, adesso entrambe le squadre provano a vincere. Al 76', è nuovamente la rapidità delle ripartenze scandiccesi a far male agli amaranto. Stavolta è il neo entrato Pratesi a sganciarsi sulla destra per poi tagliare un suggerimento che innesca Gioele Grillo il quale, dopo essere entrato in area, piazza alle spalle di Landucci il chirurgico rasoterra diagonale che riporta avanti lo Scandicci. Così com'era accaduto nel primo tempo, anche stavolta la replica dei ragazzi di Bernardini non si fa attendere. Al 79' è il neo entrato Pernici suona la carica ma Masini si oppone respingendo in tuffo; sulla ribattuta il tocco di Pasquali arriva in off-side. Nonostante il cartellino rosso rimediato con eccessiva ingenuità da Alfani a due minuti dalla fine, sono i ragazzi di Burchi a far festa. Arezzo battuto, sorpasso effettuato, striscia positiva che continua e adesso, caccia alla Pistoiese. Se non è questo il sabato perfetto. Punito da un paio di disattenzioni difensive in occasione di due dei tre gol subiti, l'Arezzo, pur masticando amaro, non vede ridimensionate le proprie ambizioni di successo. L'organico a disposizione di mister Bernardini trasuda qualità e personalità ma il calcio è bello proprio perché, a volte, i vasi di coccio possono essere più duri di quelli di ferro.
Calciatoripiù : nello Scandicci hanno ben giocato
Paoli e
Galli nel cuore della retroguardia,
Sgai in mediana,
Zeoli in cabina di regia,
Sammartino e Grillo in attacco. Nell'Arezzo si sono ottimamente disimpegnati
Stopponi in fase di copertura,
Canneva e
Zhupa sulle corsie esterne,
Bonavita in cabina di regia,
Parisi nel cuore del centrocampo ed il subentrato
Pernici che in un paio di occasioni, grazie alla rapidità dei movimenti e all'ottimo controllo di palla, ha messo in serio imbarazzo la difesa di casa.