RETI: Fabbri, Fabbri, Vannucci, Vannucci
FIRENZE OVEST: Pannocchia, Rosati, Torelli, Bertacchi, Fabbri, Brou, Ermini, Vettori, Postiglione, Piazza, Taoufik. A disp.: Benassai, Sacchi, Magrini, Vancelli, Riggio, Plozzer, Santonocito, Spaho, Simoniello. All.: Sandro Gardellin.
ATL.CASTELLO: Orrei, Pecchioli, Tarlini, Campolmi, Di Fruscia, Gastaldi, Ponzalli, Brinzaglia, Masi, Vannucci, Lamtafah. A disp.: Canocchi, Grossi, Monetti, Coccia, Margheri, Peruzzi, Cuscianna, Molaro, Gargano. All.: Alessandro Carmannini.
ARBITRO: Dal Prà di Firenze
RETI: 2', 17' Fabbri, 5', 81' rig. Vannucci.
NOTE: espulso Di Fruscia (45').
Apri il giornale, dai un'occhiata alla classifica, ti accorgi che va in scena lo scontro fra la capolista (ora ex capolista: il 2-2 finale premia il Doccia, nuova regina) e la squadra che occupa la settima posizione e ti chiedi se sia davvero il caso di prendere armi e bagagli e recarti fino a Peretola affrontando un sabato pomeriggio grigio e carico di pioggia che per la prima volta profuma autenticamente d'autunno. Poi però ti basta gettare uno sguardo solo un po' più approfondito per renderti conto che un campionato estremamente equilibrato e che vede ben nove squadre racchiuse nell'angusto spazio lasciato libero da cinque miseri punticini un piccolo sacrificio lo merita. Non fosse altro per le sensazioni che animano la vigilia dell'atteso confronto fra Firenze Ovest e Castello, due compagini che in teoria occupano due piani separati ma il cui solaio, rappresentato dalle sole tre lunghezze che le separano, potrebbe aprir loro la porta su scenari interessanti. Un match che trasuda emozioni e promette ricchezza di colpi di scena inizia a suon di fuochi d'artificio. Sono passati appena due minuti dal fischio d'inizio quando, sugli sviluppi di un calcio piazzato in favore dell'Ovest, Fabbri tira fuori dal cilindro un autentico capolavoro balistico disegnando una malefica traiettoria a girare che spiove sotto la traversa e s'infila in rete sorprendendo Orrei. Altrettanto mortifera è però la risposta della capolista che al 5', sfruttando un'incursione di Pecchioli a destra, ritrova la parità: Vannucci approfitta al meglio di un pallone che sfila verso il secondo palo senza che nessun difensore rossoblu riesca a recuperarlo e supera Pannocchia con un leggero tocco sottomisura. Questo significativo botta e risposta che sposta il numeratore del segnapunti senza peraltro alterare gli equilibri del match fornisce prime importanti indicazioni su una sfida che poco concederà allo spettacolo e che, dipanandosi lungo il sottile filo delle emozioni, sarà decisa dagli episodi ma anche dal differente approccio mentale messo in evidenza di due collettivi nell'arco dei novanta minuti di gioco. In virtù del buon lavoro svolto in fase d'impostazione da Fabbri e Vettori, è l'Ovest che fa vedere le cose migliori riuscendo a tenere alto il baricentro del gioco e a mettere sotto pressione la difesa biancoverde che comunque se la cava piuttosto bene in chiusura sia su Postiglione sia su Piazza. Chi invece riesce a tenere in apprensione Di Fruscia e compagni è il guizzante bomber Taoufik che, quando riesce a partire in progressione palla al piede, ingaggia un bel duello con Pecchioli riuscendo spesso a saltarlo e giungere nei pressi della linea di fondo per poi tagliare verso il centro palloni interessanti. Sul fronte opposto, nonostante la gran quantità di palloni giocati dal due Campolmi-Brinzaglia, non sembra funzionare a dovere un dispositivo offensivo alquanto leggero che, pur potendo avvalersi degli inserimenti di Vannucci, non riesce a dar sfogo alla fase conclusiva: i giovani Masi e Lamtafah sono costantemente anticipati dai difensori rossoblu. Pur spingendo con continuità lungo l'out di destra, non riesce a far molto di più neppure il generoso Lapo Ponzalli. Così, allo scoccare del 17'. è la squadra di Gardellin a ritrovare il vantaggio al culmine di una bella manovra intessuta dai centrocampisti e rifinita dal solito Marco Fabbri. L'azione si snoda sulla destra: Vettori porta palla e poi smista centralmente per il compagno che, fatti pochi passi, indirizza verso i pali una conclusione dalla distanza tesa e precisa; il pallone supera Orrei e s'adagia in rete alla sua destra. Nella fase centrale del primo tempo l'Ovest controlla la situazione senza eccessivi patemi non riuscendo però a farsi mai pericolosi dalle parti di Orrei. I castellani, da par loro, reggono bene il confronto in mezzo al campo tornando a farsi incisivi nei minuti conclusivi della prima frazione. Al 37' si fa vivo dalle parti di Pannocchia un propositivo Pecchioli che scende lungo la corsia di competenza per poi giungere al limite e indirizzare a rete un velenoso rasoterra che complice anche il terreno reso viscido dalla pioggia, costringe il portiere dell'Ovest a un'affannosa deviazione in tuffo; il pallone giunge così sui piedi di Campolmi, che venutosi a trovare in posizione irregolare, è prontamente fermato dal fischio di Dal Prà. Lo stesso Campolmi prova a imitare Pecchioli indirizzando di poco a lato alla destra di Pannocchia un rasoterra dal limite. Insomma: il Castello è vivo ed in partita. Peccato che poco prima del duplice fischio che sancisce la fine del primo tempo decida di rovinarsi con le proprie mani rimanendo in dieci a causa del cartellino rosso rimediato da Di Fruscia che, dopo aver commesso fallo su Piazza, dice qualcosa al direttore di gara. Sulla testa di Carmannini e Iori cade dunque una brutta tegola: costretto a giocare per un tempo in inferiorità numerica, il Castello non solo si vede costretti a ridisegnare il proprio quadro tattico ma deve pure affrontare il forcing di un rinvigorito Ovest che, in vantaggio di un gol e di un uomo, approccia la ripresa con tale veemenza da andare a un passo dal 3-1 dopo appena trenta secondi: Torelli parte in progressione sulla sinistra, giunge quasi sul fondo e poi taglia verso il centro un pallone che dopo aver attraversato tutta l'area castellana entra nella disponibilità di Vettori; il suo servizio crea uno spazio buono per Taoufik la cui battuta a rete termina fuori d'un soffio alla destra di Orrei. Il Castello che adesso somiglia molto a una matita sbattuta per terra dalla parte della punta è pure sfortunato: sugli sviluppi di un'azione dalla destra si accende un batti e ribatti nell'area biancorossa; Vannucci prova la conclusione a botta sicura ma un difensore respinge col corpo. Sul capovolgimento di fronte, si rinnova il duello fra Taoufik e Orrei: il portiere è bravo a disinnescare in tuffo la conclusione dai sedici metri. È da questo momento in poi che un atteggiamento inspiegabilmente rinunciatario fa sparire dal campo l'Ovest che improvvisamente si spegne vanificando di fatto anche la superiorità numerica. E il Castello ne percepisce lo smarrimento. Nello spazio s'infilano il grintoso Campolmi, il mai domo Brinzaglia che rimane stoicamente in campo anche dopo essersi infortunato a una cavigli e ineo entrati Molaro e Cuscianna; è quest'ultima mossa destinata a fare la differenza. Spingono i biancoverdi che al 76' guadagnano un corner dalla bandierina di destra: il cross di Vannucci spiove sulla testa di Cuscianna che nel tentativo di saltare di testa è sbilanciato da un difensore. Dal Prà concede il calcio di rigore che lo stesso Cuscianna s'incarica di trasformare. Il momento è topico e quello posizionato sul dischetto è un pallone medicinale talmente pesante da essere indirizzato fuori alla sinistra di Pannocchia. Lo scampato pericolo non scuote la squadra di Gardellin che, non essendo da tempo abituata ad assaporare il dolce aroma della vittoria, nel momento in cui è costretta ad allestire la fase difensiva appare intimorita. Il Castello ci prova, ci crede e all'81' un nuovo profondo sganciamento offensivo di Cuscianna è ancora fermato irregolarmente con una spinta all'interno dei sedici metri rossoblu. Dal Prà (direzione sicura e autorevole, qualche piccola sbavatura non ha comunque inciso sul risultato né lasciato aloni) non ha esitazioni e concede al Castello il secondo penalty. Stavolta sul dischetto si presenta Vannucci che con freddezza e precisione spiazza Pannocchia riportando il risultato in parità. Portando a termine un'impresa che rimarrà impressa nella storia di questo appassionante campionato, i biancoverdi mantengono l'imbattibilità stagionale. E poco importa se i cugini del Doccia, espugnando Mezzana, hanno operato il sorpasso in vetta alla classifica. Determinazione e voglia di vincere permettono al Castello di sognare ancora in grande. Un Ovest mentalmente fragile e incline agli sbandamenti ha invece gettato al vento l'occasione di tornare alla vittoria e rientrare in corsa per il vertice. Un vero peccato: perché per almeno una cinquantina di minuti la squadra ha giocato un buon calcio. Il buio nel quale è piombata farà sicuramente riflettere Gardellin, per la quarta volta consecutiva costretto a uscire dal campo senza i tre punti.
Calciatoripiù: Vettori e Fabbri hanno ben interpretato la fase d'impostazione, ma si sono ben disimpegnati anche l'esterno sinistro di difesa Torelli e il rapido e talentuoso Taoufik (Firenze Ovest). Capitan Campolmi ha trascinato la squadra alla riscossa grazie a una prova tutta cuore e sostanza in mezzo al campo. Molto buone sono state anche le prestazioni di Brinzaglia, Pecchioli, Vannucci e Cuscianna (Atl.Castello).