RETI: Cellai, Cellai, Milite, Amerighi, Razzauti
ATL.CASTELLO: Tognaccini, Lanzini, Biliotti, Mori, Lastrucci, Manna, Cruciani, Fedeli, Vivarelli, Marini, Milite. A disp.: Faccani, Cellai, Bandinelli, Sessou Selom, Fochi, Neglia, Bajraktaraj, Comparini, Bussotti. All.: Alessio Donadi.
FORTIS JUVENTUS: Orlandi, Hoxha, Fedi, Bagiardi, Belli, Anastasi, Cipriani, D'Esposito, Amerighi, Razzauti, Viviani. A disp.: Sartoni, Sylla, Chenet, Silvestri, Bucelli, Maretti. All.: Simone Maccari.
ARBITRO: Nannini di Firenze
RETI: 16' Milite rig., 55' Amerighi, 66' Razzauti, 81', 87' Cellai.
NOTE: espulsi Cipriani (72') e Hoxha (90').
Non sarà di certo solo per il cambio d'allenatore, ma un gruppo che l'anno scorso talvolta faticava a ritrovarsi per gli allenamenti esordisce negli Allievi regionali con una vittoria pesante: in rimonta il Castello batte la Fortis Juventus che, e probabilmente sarà leitmotiv della stagione, a un certo punto cala notevolmente; e non per motivi fisici, ma per le dimensioni della rosa che limitano le scelte di Maccari quando si tratta di cambiar volto alla squadra. Oltre al dodicesimo Sartoni, peraltro nella ripresa chiamato a sostituire l'infortunato Orlandi, e a Sylla in panchina ci sono infatti quattro 2007 che per quanto talentuosi pagano la differenza anagrafica con buona parte degli avversari. Il paradosso (il calcio non ne è il regno?) è che l'incontro lo decide uno dei due calciatori sotto età (l'altro è il portiere titolare Tognaccini che nell'intervallo lascia spazio a Faccani) schierato da Donadi quando deve spingere il Castello alla controrimonta: è infatti la doppietta di Cellai a ribaltare lo svantaggio della Fortis Juventus fin lì capace di portarsi avanti nonostante l'1-0 al quarto d'ora. L'incontro si sblocca infatti in avvio tra le mille proteste mugellane: Nannini (direzione rivedibile, l'auspicio è che come i calciatori anche gli arbitri abbiano bisogno di riprender confidenza col ritmo partita) valuta falloso l'intervento di Fedi che viene a contatto con Cruciani nel tentativo di proteggere il pallone destinato a uscire sul fondo; dal dischetto Milite inizia la nuova stagione nello stesso modo in cui aveva chiuso la scorsa e trascina avanti i suoi. L'incontro s'apre: con una serie ripetuta d'accelerazioni Cruciani tenta di spaccare la difesa della Fortis Juventus che però tiene e sfiora il pari prima con Belli (traversa) e poi con un'azione confusissima nella quale tutti gli attaccanti si portano al tiro e per quattro volte sbattono sul muro eretto dalla retroguardia avversaria. Per il pari bisogna dunque attendere la ripresa e una giocata sublime, tutta in verticale: Viviani alimenta la giocata di Razzauti con un filtrante per Amerighi che punta Faccani e lo supera con un rasoterra a incrociare. Pochi minuti e la sfida si ribalta: Faccani, cui non fa difetto il talento ma l'altezza un po' sì, riesce solo a toccare il tiro da lontano di Razzauti che aveva mirato sotto la traversa. La Fortis Juventus sembra in controllo della gara, ma due episodi ne cambiano l'inerzia: Cipriani si prende una seconda ammonizione evitabile e lascia i suoi in dieci; e nel tentativo di sfruttare la superiorità numerica Donadi si gioca Cellai che manda in tilt la difesa ospite fin lì inappuntabile: la sua deviazione sottoporta su una spizzata a centro area gli vale la rete all'esordio, bissata allo scadere in fondo a una percussione centrale chiusa con un tiro secco sul primo palo. Il Castello si riscopre grande, la Fortis Juventus (nel finale espulso anche Hoxha per proteste) deve ripartire da quello che ha compreso che già funziona e continuare a lavorare su tutto il resto.