U.S. LIVORNO: Bagheria, Fancelli, Giampa, Luci (91' Belli), Neri G. (78' Longo), Lorenzoni, Lucarelli M., El Bakhtaoui (78' Pecchia), Bruzzo (46' Giuliani G.), Benassi, Lo Faso (54' Russo). A disp.: Fogli, Frati, Greselin, Camara Alm. . All.: Collacchioni Lorenzo
AREZZO: Trombini, Risaliti, Polvani, Settembrini (76' Arduini), Pattarello (58' Convitto), Lazzarini (72' Pretato), Damiani (64' Bianchi), Cantisani, Zona, Castiglia (64' Foglia), Gucci. A disp.: Viti, Gaddini, Bramante, Pericolini. All.: Indiani Paolo
ARBITRO: Vincenzo D Ambrosio Giordano di Collegno
RETI: 25' Gucci, 44' Castiglia, 63' Cantisani, 83' Cantisani
NOTE: Espulsi Lucarelli M., Benassi per doppia ammonizione. Ammoniti Lazzarini, Cantisani.LIVORNO: Bagheria, Fancelli, Giampà, Benassi, Lorenzoni, Luci (92' Belli), G. Neri (dal 79' Pecchia), Lucarelli, Bruzzo (46' Giuliani), El Bakhtaoui (dal 79' Longo), Lo Faso (55' Russo). A disp.: Fogli, Frati, Greselin, Camara. All.: Esposito
AREZZO: Trombini, Lazzarini (74' Pretato), Risaliti, Polvani, Zona, Castiglia (65' Foglia), Settembrini (74' Arduini), Damiani (65' Bianchi), Pattarello (59' Convitto), Cantisani, Gucci. A disp.: Viti, Gaddini, Bramante, Pericolini. All.: Indiani.
ARBITRO: D'Ambrosio Giordano di Collegno, coad. da Francesco di Molfetta e Alessandrino di Bari
RETI: 25' Gucci, 44' Castiglia, 63' e 82' Cantisani
NOTE: Ammoniti Benassi, Lazzarini, Cantisani. Espulso Benassi (L) al 28' per doppio giallo; espulso Lucarelli (L) al 45' per fallo di reazione. Angoli 1-2. Recupero 3' e 4'. Spettatori 4551.
E' tempo di derby e l'Armando Picchi torna a vestirsi d'amaranto per regalare, allo scontro diretto contro la capolista Arezzo, il colpo d'occhio che merita una sfida di questo calibro. Livorno e Arezzo stavolta incrociano il loro cammino in Serie D, dopo che le numerose battaglie sportive fra le due compagini raccontano di un passato ben più glorioso al piano superiore. La giornata numero 27 è un crocevia fondamentale, tanto per il Livorno di Esposito quanto per l'Arezzo di Indiani. Gli ospiti hanno messo in piedi una mini-fuga, staccando la Pianese di cinque punti, mentre i padroni di casa - dopo le ultime due uscite deludenti - hanno il dovere di fare risultato pieno per rilanciarsi a tutto gas nella corsa ai Playoff. Inseguendo a pieni polmoni il Poggibonsi, sopra di un punto, e il Follonica Gavorrano, staccato invece di due lunghezze. Un margine da colmare che, al netto delle solite difficoltà mostrate in campo, è ampiamente alla portata della formazione labronica. Mister Esposito si affida a Bagheria in porta, con la barriera difensiva eretta da Fancelli, Giampà, Benassi. Ai lati Lorenzoni e il gran ritorno di Lucarelli, mentre in mediana al fianco dell'inossidabile capitan Luci tocca a G. Neri innescare Bruzzo dietro il tandem d'attacco El Bakhtaoui-Lo Faso. La capolista Arezzo, dalla parte opposta, risponde con Trombini fra i pali, difesa a quattro con Risaliti e Polvani al centro e Lazzarini-Zona sugli esterni. Il centrocampo è guidato dalla qualità di Castiglia e Settembrini con Damiani al centro. Davanti il peso offensivo è tutto sulle spalle del tridente Pattarello, Cantisani e Gucci. Da segnalare con attenzione anche la panchina aretina formata da giocatori di assoluto valore come Gaddini (autore di otto reti), Convitto e Bramante. Trenta secondi dal calcio d'inizio e subito l'Arezzo affonda sulla corsia destra con Lazzarini, la palla arcuata attraversa l'area di rigore e Cantisani manca l'appuntamento con la sfera a pochi metri dalla porta di Bagheria. La risposta furente del Livorno arriva al 4': El Bakhtaoui si libera e filtra il pallone per l'imbucata di Lo Faso, il tiro incrociato lambisce il palo esterno per poi finire sul destro secco del franco-marocchino parato da Trombini. Sarà l'unico vero squillo dei padroni di casa di tutto il match. La banda di Esposito pian piano subisce il ritorno della capolista, e l'involuzione nel gioco e nella personalità, con il passare dei minuti, si fa sempre più preoccupante. Ci prova G. Neri al 7', con una botta mancina che termina alta, e poi toccherà a Lucarelli con un tiro potente a chiamare la deviazione in affanno della difesa aretina. Ma nel frattempo è il centrocampo ospite a prendere pieno possesso della sfera. Settembrini è un rombo di tuono, Damiani il perno focale, insieme alle frecce indemoniate di Pattarello e Cantisani. Distendendosi con una proprietà di palleggio che non lascia neanche le briciole alle povere maglie amaranto. Settembrini tenta il tiro in due occasioni, al 12' senza trovare lo specchio della porta, e al 24' con una fiammata che costringe Bagheria a concedere il corner. Dall'angolo successivo dello stesso, spunta sul secondo palo la testa di Gucci che incorna senza opposizione siglando lo 0-1 che stappa il risultato. E' una doccia fredda per tutto l'Armando Picchi, il catino labronico non fa in tempo a raccogliere i suoi che Benassi, appena tre minuti dopo, completa la frittata. Il fallo scomposto ed in ritardo costa il doppio giallo al difensore locale, lasciando il Livorno in dieci uomini al 28', in svantaggio e con un'ora abbondante da giocare. Al 32' Zona approfitta subito della falla per alzare la corsa a ridosso del limite, ma la sua bomba di sinistro si stampa all'incrocio dei pali nel silenzio più assordante del Picchi. Si risveglia il Livorno al 33', con una giocata che libera Bruzzo al colpo di testa, ma è un futile tentativo fermato dalla bandierina per il fuorigioco del trequartista. Dall'altra parte, invece, è ben più concreta la macchina aretina: lo scatto clamoroso di Pattarello, al 37', costringe Giampà a compiere dei veri e propri straordinari limitando i danni con un intervento prodigioso al momento del tiro. Poi si ripete, Pattarello, al 44', con uno strappo che ubriaca Fancelli e Giampà: il tiro piazzato, respinto da Bagheria, viene raccolto dal tap-in di Castiglia che infila la palla sotto la traversa. Un raddoppio che chiude le porte a doppia mandata, reso ancora più pesante sessanta secondi dopo, quando la scellerata frustrazione di Lucarelli si tramuta in un rosso diretto che cancella ogni possibile speranza di rimonta del Livorno. Si va al riposo con l'Arezzo in vantaggio per 0-2 e in doppia superiorità numerica. Per la capolista è un derby da sogno, mentre per i ragazzi di Esposito è un incubo che fa scendere il buio pesto nello spogliatoio amaranto. La ripresa è pura accademia. Il Livorno si copre con gli ingressi di Giuliani e Russo, due cambi obbligati, ma perde qualsiasi velleità. Regalando all'Arezzo, inevitabilmente, praterie infinite su cui far cavalcare i loro sogni di gloria. A prendersi le luci della ribalta è Raffaele Cantisani, il giovane classe 2004, autore della doppietta che mette la parola fine al derby toscano. Prima, al 63', grazie allo scatto di Convitto che porta Damiani all'assist per il colpo da biliardo nell'angolino; poi all'82' appoggia a porta vuota sulla rasoiata di Zona che taglia fuori tutta la retroguardia livornese. Finisce 0-4 per l'Arezzo che adesso stacca di otto lunghezze la Pianese e si avvicina sempre più alla promozione diretta in Serie C. Per il Livorno è notte fonda. E nonostante sia ancora in corsa per i Playoff, sono le successive parole in conferenza stampa del Presidente Toccafondi a fare da appendice ad un mea culpa della società sul proprio operato, lasciando presagire dubbi ed incertezze sull'imminente futuro dei labronici.
LIVORNO
BAGHERIA 5,5: Non ha troppe responsabilità sui gol presi, soprattutto con il Livorno allo sbando e l'Arezzo padrone totale del gioco.
FANCELLI 5,5: Prende in consegna Gucci, tampona come meglio può, ma si fa scardinare con troppa elasticità da un tridente indomabile.
GIAMPÀ 6: A muso duro, senza paura e con coraggio. Difende, attacca, imposta. Si erge ad unico baluardo, insieme a Luci.
BENASSI 4,5: Dura solo 28 minuti il suo derby, la rapidità di Pattarello lo fa ammattire e prende due gialli pesantissimi.
LORENZONI 5,5: Crossa poco e male, Zona ne prende subito le misure e per il terzino amaranto sono dolori.
LUCI 6: Non molla. È l'unico che rimane in piedi, in mezzo a un mare di soldatini che troppo presto si tolgono la divisa. Dal 92' Belli s.v. : Centoventi secondi in campo. Solo per far prendere gli applausi a Capitan Luci.
G. NERI 5,5: Rude e tignoso nei primi venti minuti, ma viene presto addomesticato dalla manovra schiacciasassi dell'Arezzo. Dal 79' Pecchia s.v.: A giochi fatti gioca dieci minuti di corsa e di ringhiate alle caviglie che muovono quantomeno l'orgoglio.
LUCARELLI 4: Senza lucidità e senza mordente. Rientra in campo a sorpresa e si becca un rosso diretto per un fallo senza logica.
BRUZZO 5,5: Viene pescato fin da subito dalla sapiente rete tattica disegnata da Indiani. Impalpabile, anche lui, come i compagni. Dal 46' Giuliani 6: La sua seconda esclusione dai titolari fa muovere ben più di un mugugno. Entra, e finisce tra i migliori.
EL BAKHTAOUI 5,5 : Quando colui che dovrebbe far correre la palla insegue senza mèta gli avversari diventa tutto più complicato. Dal 79' Longo s.v.: Continua ad essere un oggetto misterioso. Non chiama la profondità, non aiuta le sponde e non vede la porta.
LO FASO 5,5: Un palo e niente più. Ingabbiato dalla sua ricerca del bello e ancor più alla deriva con la squadra in inferiorità numerica. Dal 55' Russo 5,5: Entra per tamponare la falla lasciata dai compagni ma finisce per essere spazzato via dal vortice aretino.
All.: Esposito 5: Paga a caro prezzo alcune scelte tattiche che lasciano dubbi e altrettante domande di cui non troviamo risposta.
AREZZO
TROMBINI 6: Rischia solo sul palo di Lo Faso, per poi passare una domenica di riposo da spettatore non pagante.
LAZZARINI 6: Spinge tanto nel primo tempo regalando anche un paio di sgroppate, poi gioca d'attesa e si dedica solo al controllo. Dal 74' Pretato 6 : Finisce la benzina il compagno di reparto. Un cambio dovuto che non sposta equilibri.
RISALITI 6: Si completa con Polvani, primo tempo intenso, poi abbassa i ritmi e si limita al palleggio.
POLVANI 6,5: Un muro invalicabile, su quale sbattono tutti gli arcieri labronici. Nella ripresa gestisce in scioltezza.
ZONA 6,5: Lettura delle preventive, corsa e personalità. Tutto fin troppo facile, poi colpisce un palo e serve l'assist per il poker.
CASTIGLIA 6,5: In mezzo al campo è un faro che non perde mai la bussola, poi trova il raddoppio con un tap-in che chiude la gara. Dal 65' Foglia 6: Anche Castiglia va preservato e l'esperienza del centrale toglie qualsiasi grattacapo alla retroguardia ospite.
SETTEMBRINI 7: È tra le colonne portanti dello scacchiere aretino, piedi dolci, ma tanta, tantissima quantità da vendere. Dal 74' Arduini 6: Gettone di presenza per il giovane classe 2003 che fa respirare il compagno ormai stremato.
DAMIANI 6: Orchestra la manovra con la bacchetta del regista navigato, passa tutto dai suoi piedi e l'Arezzo se lo coccola. Dal 65' Bianchi 6 : Con la doppia superiorità e il risultato in ghiaccio anche Indiani preserva gli uomini migliori.
PATTARELLO 7: Scintilla giocate di classe e strappa sulla fascia affondando come una lama nel burro. Imprendibile. Dal 59' Convitto 6,5 : Ha voragini di campo da azzannare, e le sue qualità vanno a nozze con i mal di testa dei difensori livornesi.
CANTISANI 7: Una spina nel fianco costante, poi sale in cattedra nella ripresa con una doppietta che difficilmente si dimenticherà.
GUCCI 6,5: Apre le danze con un bel colpo di testa, poi mette alla prova Fancelli con un duello corpo a corpo ad alta tensione.
All.: Indiani 6,5: Vince il derby nel primo tempo, e col doppio uomo in più gestisce e chiude una partita preparata alla perfezione.