EMPOLI: Fantoni, Boli, Angori, Kaczmarski (62' Vallarelli), Dragoner, Guarino (41' Marianucci), Seck, Ignacchiti, Herculano (78' Ekong), Renzi, Fini (62' Barsi). A disp.: Tampucci, Filippis, Sodero, Crasta, Botrini, Casadei, Tropea. All.: Antonino Buscè.
SAMPDORIA: Tantalocchi, Villa, Porcù, Paoletti, Migliardi, Peretti, Savio (67' Marocco), Conti (75' Pozzato), Ivanovic (67' Leonardi), Malagrida, Segovia (88' Chilafi). A disp.: Zorzi, Scardigno, Pellizzaro, Muartori, Miettinen, Nitanda, Caruana, Uberti. All.: Felice Tufano.
ARBITRO: Taricone di Perugia coad. da Cristian Robilotta e Russo
Deve accontentarsi di un pari, il terzo di fila; se lo fa andar bene per allungare la striscia di risultati utili e consolidare la posizione di metà classifica, comunque più vicina ai play-off che alle zone brutte. Ed è vero che sarebbe potuta andare meglio, questa Sampdoria non è granché; ma dopo un avvio di stagione così faticoso anche uno 0-0 interno può fare comodo. L'Empoli ha provato a vincere soprattutto dalla mezz'ora in poi, dopo che in avvio aveva rischiato la capitolazione su una leggerezza di Fantoni che aveva atteso che il pallone entrasse in area per raccoglierlo e s'era fatto anticipare dal tocco di punta di Malagrida, comunque contenuto; poi l'Empoli cresce perché cresce Seck che al 30' approfitta dell'indecisione di Porcù per calciare a rete (tiro a lato) e al 40' sfiora il vantaggio con un tiro-cross insidiosissimo per Tantalocchi. In avvio di ripresa però per non finire sotto l'Empoli ha bisogno che Fantoni riscatti l'errore del primo tempo: il duellante è sempre lo stesso, Malagrida che in scivolata devia verso la porta la girata di Conti sul cross di Savio; la risposta stavolta è notevole, parata d'istinto col corpo ed Empoli in vita. L'occasione per l'1-0 capita a metà ripresa sulla percussione centrale di Boli che dopo aver spaccato la terza linea avversaria va per la porta in diagonale: Tantalocchi è superato, Peretti no e salva. Di fatto è l'ultima vera occasione dell'incontro: l'Empoli chiude all'attacco senza costruire granché.