ARMANDO PICCHI: Selmi, Del Bravo, Polese (29' Flagiello), D Angelo, Petri, Borboryo, Rossi T., Quilici, Carlotti, Bonsignori L., Giusti (81' Loizzo). A disp.: Malasoma, Carlini, Marchini, Luschi, Cafshi, Ballerini, Tocchini . All.: Sena Nicola
PROLIVORNO SORGENTI: Serafini A., Galeone, Porcellini, Filippi, Signorini, Solimano, Brizzi, Costanzo, Lucchesi, Angiolini (77' Dell Amico), Casalini (65' Ghelardoni). A disp.: Lo Frano, Lischi L., Matteoli, Putrignano, Sottile, Mazzantini, Santagata. All.: Ciricosta Francesco
ARBITRO: Daniel Ravanelli di Trento
RETI: 15' Costanzo, 18' rig. Costanzo, 48' rig. Costanzo, 57' Rossi T., 73' Quilici, 87' Brizzi
NOTE: Espulso Lucchesi per doppia ammonizione. Ammoniti D Angelo, Petri, Quilici, Bonsignori L., Cafshi, Serafini A., Porcellini.ARMANDO PICCHI: Selmi, Del Bravo, Polese, D Angelo, Petri, Borboryo, Rossi, Quilici, Carlotti, Bonsignori, Giusti. A disp.: Malasoma, Carlini, Marchini, Luschi, Cafshi, Flagiello, Bellerini, Tocchini, Loizzo. All.: Sena.
PRO LIVORNO: Serafini, Galeone, Porcellini, Filippi, Signorini, Solimano, Brizzi, Costanzo, Lucchesi, Angiolini, Casalini. A disp.: Lo Frano, Ghelardoni, Lischi, Matteoli, Putrignano, Sottile, Dell Amico, Mazzantini, Santagata. All.: Ciricosta.
ARBITRO: Ravanelli di Trento, coad. da Corcione di Pisa e Rama di Livorno.
RETI: 15', 18' rig. e 48' rig. Costanzo, 57' Rossi, 73' Quilici, 87' Brizzi.
Poker da squadrone per la Pro Livorno che espugna in bello stile il fortino di una Armando Picchi sempre più in difficoltà: i livornesi di Sena soccombono ancora e non si schiodano dall'ultimissima piazza in classifica. Troppo morbido l'approccio dei locali che si distraggono in apertura di fronte invece ad una Pro Livorno arrembante e decisa più che mai a portare a casa il risultato pieno: l'uomo copertina è Costanzo, centrocampista degli ospiti, giocatore che abbina quantità, qualità, muscoli e talento. È lui a griffare un invidiabile doppio vantaggio in nemmeno venti minuti di gioco, margine che permette ai ragazzi di Ciricosta di condurre con sicurezza la prima frazione di gioco: prima una zampata, poi un rigore trasformato mandano gli ospiti sul 2-0, mentre il Picchi fatica di gioco e di gambe, pare decisamente fuori dalla gara. Nella ripresa Sena sprona i suoi a tirare fuori gli attributi anche perché la classifica non permette più prestazioni simili, ma il copione non cambia: dopo nemmeno cinque minuti dal nuovo fischio del signor Ravanelli venuto dalla gelida Trento, c'è di nuovo un calcio di rigore per la Pro Livorno, stavolta un penalty giudicato un abbaglio da parte dei locali. Un fallo di mano ritenuto inesistente da parte del Picchi manda di nuovo Costanzo sul dischetto e la trasformazione è impeccabile: zero a tre, Ciricosta può far festa. Ora finalmente si sveglia l'Armando Picchi: non si può colare più a picco di così e i labronici di casa iniziano a macinare gioco anche se è una disperata corsa col cronometro che sta lì impietoso a dire che manca poco più di mezzora e bisogna farne tre per pareggiare. D'accordo, pensano i giocatori locali, proviamoci: al 57' Rossi finalizza una buona azione davanti a Serafini per accorciare le distanze e riaccende l'entusiasmo. La scintilla diventa incendio quando al 73' anche Quilici indovina l'angolino da dentro l'area senza lasciare scampo al portiere ospite: l'inerzia della gara ora è tutta dalla parte dei padroni di casa che dopo 50 minuti da incubo diventano finalmente padroni del proprio destino e fanno capire come mai vogliono dannatamente rimanere in categoria. Il pressing diventa asfissiante: Carlotti viene messo due volte in condizione di calciare davanti a Serafini, ma fallisce clamorosamente prendendosi una buona dose di improperi da spalti e panchina. All'83' Borboryo invece segnerebbe il clamoroso 3-3 sugli sviluppi di una punizione da zona laterale: il signor Ravanelli assegna il gol, il guardalinee annulla per un fuorigioco che manda in bestia i giocatori del Picchi. Sull'ennesimo attacco dell'Armando Picchi di Sena c'è l'ingenuità di un difensore, che si dimentica del pallone lasciandolo nella disponibilità degli ospiti: in contropiede allora può sfondare Brizzi, che a pochi istanti dal 90' mette definitivamente il sigillo sulla gara, col 4-2 che manda tutti negli spogliatoi. Verdetto amarissimo che condanna il pessimo approccio dell'Armando Picchi: la squadra è con Sena e si vede, lo dimostra la reazione nella ripresa. Ma non può più permettersi di giocare bene per 35 minuti scarsi, dimenticandosi completamente di intere frazioni di gioco. E la Pro Livorno ringrazia.