SCANDICCI: Cosi, Andreucci, Mascalchi, Dell Agli, Figus, Sarti, Margheri, Bucciardini, Martini, Pepe, Di Cara. A disp.: Casini, Leporatti, Cai, De Leonardis, Morosino, Picco, Prosperi, Uruci, Carone. All.: Pancani Tommaso
RETI: Minocci
SCANDICCI: Cosi, Andreucci, Mascalchi, Dell'Agli, Figus, Sarti, Margheri, Bucciardini, Martini, Pepe, Di Cara. A disp.: Casini, Leporatti, Cai, De Leonardis, Morosino, Picco, Prosperi, Uruci, Carone. All.: Lorenzo Vivarelli.
AREZZO: Borghini, Fiacchini, Farsetti, Lanini, Canapini, Gherghina, Sestini, Nugnes, Cavaletta, E. Minocci, Fratini. A disp.: T. Rossi, Scatizzi, L. Rossi, M. Minocci, Lucchini, Biagioli, Paglicci. All.: Andrea Tuzzi.
ARBITRO: Teora di Empoli
RETE: 59' E. Minocci.
Scandicci e Arezzo si confermano due delle protagoniste del girone élite e al Bartolozzi mandano in scena un grande spettacolo per il numeroso pubblico accorso: la vittoria di misura degli ospiti riapre ufficialmente il campionato, visto il mezzo passo falso della capolista Tau Altopascio in casa con lo Zambra. L'incontro s'accende subito: Pepe scodella in area una punizione dalla trequarti, in proiezione offensiva Figus calcia di poco a lato. Al 7' ci prova anche Sarti: Borghini para facilmente il suo tiro dal limite dell'area. Ma la reazione dell'Arezzo non si fa attendere: passano pochi secondi e Nugnes s'avventa su un cross proveniente da destra, ma Cosi blocca senza patemi il suo colpo di testa. L'Arezzo insiste e all'11' torna a sollecitare il portiere, che fa di nuovo buona guardia bloccando sicuro il tiro di Fratini partito da sinistra e accentratosi per cercare la porta. L'Arezzo comunque sta crescendo: il cross di Farsetti da sinistra pesca sul secondo palo Sestini il cui colpo di testa si spegne a lato. Lo Scandicci però è vivo e al 28' costruisce una grande occasione: Martini approfitta di un errore della difesa amaranto e una volta dentro l'area conclude con il destro allargando però troppo la mira. All'ultimo minuto del primo tempo ancora Scandicci pericoloso: Sarti lavora un buon pallone sulla destra e serve a rimorchio Pepe che dal limite cerca l'angolo basso ma trova la deviazione di un difensore buona solamente per un calcio d'angolo. Il primo tempo si chiude dunque senza reti. A battezzare la ripresa ecco subito un'altra occasione per lo Scandicci: Figus lancia lungo Martini la cui conclusione viene però ribattuta dalla difesa. Il centravanti ci prova ancora al 42', ma il suo colpo di testa è calamitato dai guanti di Borghini. Sale di giri il motore dello Scandicci: un minuto dopo Pepe innesca Di Cara il cui tiro Borghini neutralizza ancora; poi Margheri serve in profondità Martini chiuso in angolo dalla difesa; sugli sviluppi del corner Di Cara prova a insidiare Borghini, al solito attento. L'Arezzo si rifà vivo al 53': Ettore Minocci costruisce un'azione a destra e una volta dentro l'area conclude a rete trovando però solo il calcio d'angolo. Ma sono le avvisaglie del vantaggio, ancora più evidenti al 56': il lungo lancio di Canapini innesca a destra Fratini che dall'interno dell'area conclude di un soffio a lato alla destra di Cosi. Tre giri di lancette e gli ospiti passano. Su un errore in uscita della difesa di casa i centrocampisti amaranto rubano il pallone e innescano Ettore Minocci che, solo soletto sul lato destro dell'area, guarda il portiere e porta in vantaggio i suoi. Negli ultimi dieci minuti l'assalto blues provoca due clamorose occasioni: su un buco della difesa Martini è il più lesto ad avventarsi sul pallone ma, solo davanti a Borghini, conclude alto sulla traversa; all'ultimo minuto è invece Sarti ad andare vicinissimo al pareggio, ma una volta arrivato in prossimità dell'area di porta conclude l'azione di forza con un tiro debole che grazia Borghini. La gara termina così con la vittoria degli ospiti, bravi a capitalizzare la ghiotta occasione creata: autori di una gara attenta e ordinata, dimostrano di meritare le zone nobili della classifica. Visto l'andamento della gara, lo Scandicci esce dal match incredibilmente senza punti ma non per questo ridimensionato. La sua prova di casa è stata all'altezza della situazione, ma gli episodi lo condannano alla sconfitta; prosegue il momento-no, almeno se si guardano i risultati.