RETI: Esposito A., Maretti, Capanni
SCANDICCI: Serio, Di Bonito, Campone, Moccia, Baiardi, Catalano, Grevi, Tagliavini, Esposito, Baldini, Bargellini. A disp.: Patacchini, Ciaschi, Faralli, Gracci, Cesari, Bertini, Canale. All.: Claudio Davitti.
FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Casci, Bini, Gianassi, Bonini, Maretti, Belli, D. Silvestri, Ciari, Nencioli, Capanni. A disp.: Vaghini, Cecchi, Bucelli, N. Silvestri, Benucci, De Simone, Borselli, Montuschi. All.: Michele Fusi.
ARBITRO: Bigi di Firenze
RETI: Maretti, Esposito, Capanni rig.
È giusto che finisca così, senza calcoli o strategie: una davanti all'altra per ottanta minuti (posto prenotato in tribuna, anche se fosse di notte o all'alba) alla fine dei quali s'ufficializzerà l'ultimo verdetto. Battendo 1-2 lo Scandicci sul neutro di Peretola (al Bartolozzi ci sono gli Juniores nazionali: l'obbligo della contemporaneità ha un prezzo) la Fortis Juventus ottiene il diritto d'allungare la propria permanenza nei regionali d'una settimana almeno: perché sia definitiva dovrà battere la Zenith Prato, che nel corso d'un pomeriggio infinito ha a lungo fantasticato d'essersi messa definitivamente alle spalle. Servirà invece una settimana ancora per completare l'elenco delle squadre retrocesse; da lì s'era già tolto lo Scandicci che, dei meriti di Davitti s'è abbondantemente parlato, aveva evitato di presentarsi all'ultima giornata come davanti a uno scontro diretto. Per sopravvivere la Fortis Juventus ha invece bisogno d'un successo che comincia a costruire quando Campone commette un fallo ingenuo al limite dell'area e Bigi le concede una punizione invitantissima: la converte in rete Maretti che beffa Serio, troppo spostato verso il proprio palo, con un'esecuzione arcuata ma non velocissima sopra la barriera. La replica dello Scandicci passa dal colpo di testa con cui Esposito innesca un flipper sfortunato: palo-portiere-fuori, la Fortis Juventus si salva. Diverso è però l'esito in avvio di ripresa sul medesimo gesto tecnico del medesimo protagonista sul corner di Bargellini da destra: pallone in rete e Fortis Juventus virtualmente retrocessa. A riportarla sopra la linea di galleggiamento ci pensa Capanni, gelido nel convertire in rete il rigore fischiato da Bigi, che poco prima aveva sorvolato su un intervento sospetto su Esposito nell'altra area, per un sandwich Baiardi-Moccia su Diego Silvestri. Trovato il nuovo vantaggio la Fortis Juventus si contenta e bada a difenderlo: messa da parte la paura per le occasioni di Canale, Esposito e soprattutto Bertini che segnando avrebbero fatto esplodere i sostenitori della Zenith a quindici chilometri di distanza, la gara va in archivio. C'è subito da prepararne un'altra ancora più delicata: la resa e la sopravvivenza, passerà tutto da lì.