RETI: Alestra, Grevi, Tagliavini
VENTURINA: Cavaglioni, Alestra, Galvagno, Moretti, Foti, Dedej, Anile, Colledan, Ghirlandini, Caciagli, Pennacchioni. A disp.: Del Gratta, Barbati, Bergamaschi, Simoncini, De Pinto, Roncalli, Venucci, Cozzolino, Toninelli. All.: Fabio Bucciantini.
SCANDICCI: Patacchini, Baiardi, Ciaschi, Moccia, Figus, Catalano, Grevi, Sarti, Martini, Baldini, Tagliavini. A disp.: Serio, Faralli, Di Bonito, Campone, Cesari, Gracci, Bargellini, Canale, Esposito. All.: Claudio Davitti.
ARBITRO: Cava di Grosseto
RETI: 1' Tagliavini, 3' Grevi, 38' Alestra.
Salvo, dopo aver conquistato in cinque giorni più punti che nel resto del girone di ritorno. Salvo, senza bisogno che quello con la Fortis Juventus in programma a fine mese si trasformi in uno scontro diretto drammatico. Salvo, perché da decine d'anni è impossibile pensare a un campionato giovanile di vertice senza di lui. Salvo soprattutto perché s'è ritrovato, perché Claudio Davitti ha messo in gioco il proprio ruolo e la propria storia per risolvere una classifica a lungo tragica: ha rischiato, perché se avesse fallito ne sarebbe stato segnato a lungo, e ha vinto. Se decide d'indossare (per l'ultima volta?) la tuta e trascinare una squadra fuori da un crepaccio in cui sembrava destinata a spegnersi, un direttore generale dà un segnale esplosivo all'interno e all'esterno: il prezzo rischia d'essere alto, ma potrebbe valerne la pena. E la pena ne è valsa, perché a quattro giorni dalla vittoria sulla Sestese lo Scandicci replica, sconfigge il Venturina e si rende irraggiungibile per la coppia delle quartultime: i punti di vantaggio su Zambra e Fortis Juventus salgono a cinque, irrecuperabili nell'ultima giornata che resta da disputare. Per renderli tali è necessaria una sgasata iniziale che costringe il Venturina a doversi confrontare col doppio handicap dopo tre minuti appena: dal primo fischio di Cava non sono trascorsi neppure quaranta secondi nel momento in cui di testa Tagliavini, calamitata la prima respinta di Cavaglioni sul suo tiro favorito dalla discesa di Grevi a destra, spinge in porta il pallone del vantaggio. Sotto alla prima azione, il Venturina annaspa e un minuto e mezzo più tardi subisce lo 0-2: lo segna Grevi che da destra taglia tra libero e centrale sinistro e scarica il pallone in rete. Per tutto il primo quarto di gara il Venturina frastornato non riesce a rientrare in partita: i ritmi elevatissimi dello Scandicci gli impediscono di trovare gli spazi che il tre-rombo-tre di Bucciantini richiede. Per la prima vera occasione è necessario attendere che gli avversari rallentino, pressappoco a ridosso del fischio di metà gara: è bravo Alestra, il migliore dei suoi, a stringere da destra sul traversone di Moretti dalla corsia opposta e a riaprire la partita quando il doppio vantaggio all'intervallo sembrava consolidato. Qui s'apre una partita diversa, segnata dal tiro alto di Pennacchioni, dal palo esterno di Cozzolino (42') e dalla parata di Patacchini che s'aiuta col legno su Ghirlandini (46'); anche se fino alla mezz'ora della ripresa il Venturina continua ad attaccare in massa, sono però le occasioni più nitide di tutto l'incontro: lo Scandicci si copre passando dal 4-2-3-1 a un più serrato 4-3-1-2, fa sfogare gli avversari e nei dieci minuti finali gestisce il pallone senza subire granché. I risultati dagli altri campi lo gratificano: vittoria e salvezza.