ARMANDO PICCHI: Pagni, Rendina, Lepri, Biondi A., Cannarsa, Biondi D., Paglini, Salvetti, Sula, Londi, Grifasi. A disp.: Cutrona, Migli, Luppichini, Sarri, Bulleri, Bonelli, Golfarini, Mecacci, Hadji. All.: Giachini Dario
AREZZO: Neri, Monteiro De Almeida, Bianchini, Gadani, Bidini, Piantini, Camerini, Maddaloni, Bacis, Rachini, Sussi. A disp.: Borghini, Bricca, Zhupa, Ballaj, Meloni, Liberatori, Chiarello, . All.: Pallari Fabio
RETI: Sula, Sussi, Sussi, Sussi
ARMANDO PICCHI: Pagni, Rendina, Lepri, A. Biondi, Cannarsa, D. Biondi, Paglini, Salvetti, Sula, Londi, Grifasi. A disp.: Cutrona, Migli, Luppichini, Sarri, Bulleri, Bonelli, Golfarini, Mecacci, Hadji. All.: Dario Giachini.
AREZZO: Neri, Monteiro, Bianchini, Gadani, Bidini, Piantini, J. Camerini, Maddaloni, Bacis, Rachini, Sussi. A disp.: Borghini, Bricca, Zhupa, Ballaj, Meloni, Liberatori, S. Chiarello. All.: Fabio Pallari (squalificato, in panchina Luca Gusmeroli).
ARBITRO: Menchini di Viareggio
RETI: 4' Sula, 12', 30', 85' Sussi.
È stato il tratto in testa più corto della storia, capolista per quattro giorni appena. La gratitudine per l'Arezzo che fermando il Tau Altopascio aveva manomesso gli ingranaggi con cui si regola la testa della classifica svanisce come l'acqua frizzante tappata male, e come l'acqua frizzante tappata male lascia dietro di sé un saporaccio molto simile al rimpianto: avanti alla prima azione, l'Armando Picchi cade in casa ed è subito costretto a cedere il primato ottenuto col posticipo di Sesto fiorentino. Ma evidentemente all'Arezzo non è bastato lasciare una sola pennellata sui destini del campionato: gliene serviva una seconda che per le magie del calendario penalizza proprio chi dell'altra aveva beneficiato; ma le magie del calendario poco avrebbero potuto senza le magie di Sussi (non segnava da più di un mese, tutte insieme arrivano tre reti pesantissime in ottica verdetti; e la classifica dei bomber ora dice quindici) che d'ora in poi invaderà i pensieri di Cannarsa & co ogni volta che rifletteranno sulle occasioni perdute. Comunque nulla è ancora deciso, direbbe quello: al netto degli imprevedibili scossoni su ciascuno dei fronti aperti (anche il Venturina è pienamente in corsa), è verosimile che molto si deciderà il 1° aprile, data in cui il Picchi salirà ad Altopascio per l'ultimo scontro diretto della stagione regolare. Lo avrebbe guardato con altro spirito se avesse retto il vantaggio maturato dopo quattro minuti scarsi: lo costruisce Paglini, che si decentra e in dribbling conquista il fondo, e lo concretizza Sula con un tiro angolato d'interno da una decina di metri. Ma l'Armando Picchi non riesce a portare intatto il vantaggio al quarto d'ora: la sua difesa non allontana una rimessa laterale profonda che, sporcata da mille contese e diecimila rimpalli, il mancino di Sussi converte nell'1-1. La gara si fa subito incandescente, Neri rischia con un corto rinvio calamitato da Londi ma si riscatta da fenomeno coprendo lo specchio con il corpo; e alla mezz'ora l'Arezzo completa la rimonta: Jeanmarie Camerini, il calciatore forse più in forma di tutto il torneo, sprinta sulla fascia e dal fondo centra rasoterra per Sussi che dal limite dell'area di porta firma doppietta e raddoppio. Il primo tempo va in archivio con un'altra parata notevole di Neri su Sula: l'Arezzo conquista gli spogliatoi forte del vantaggio. È inevitabile che, complici gli aggiornamenti che arrivano dagli altri campi, l'Armando Picchi affronti la ripresa con lo spirito di chi ha intenzione di non venir via dalla metà campo avversaria finché non ha infilato almeno due palloni tra i pali; gli va male però che la mira sia stranamente infelice (Sula alza sopra la traversa il cross di Rendina) e che Neri si confermi portiere di livello neutralizzando i colpi di testa di Diego Biondi che aveva ben schiacciato sull'invito di Lepri e di Londi chiamato a concludere da Rendina. E mentre non riesce a rimediare uno svantaggio che via via che scorrono i minuti si fa sempre più spiacevole l'Armando Picchi deve guardarsi dalle ripartenze degli avversari: Pagni deve emulare Neri sulle ripartenze di Camerini e di Meloni, pericoloso in due circostanze. Ma comprensibilmente è l'Armando Picchi a chiudere all'attacco; nel finale però per salvare l'Arezzo non c'è neppure bisogno di Neri, graziato sia da Sula che di testa riesce soltanto a sfiorare il cross di Paglini sia da Andrea Biondi che, strattonato di mestiere dopo il break fino all'area, perde l'attimo per concludere. L'Armando Picchi sembra dunque ormai rassegnato all'1-2 quando all'azione conclusiva subisce anche la terza rete: Meloni prova a chiudere l'ultimo contropiede con un tiro murato dalla difesa; ne nasce una sorta di lob che appostato sul secondo palo Sussi di testa appoggia in rete. È l'ultima goccia d'inchiostro su una storia di cui è stato protagonista dalla prima all'ultima lettera, e nei cui sequel inevitabilmente tornerà.
Calciatoripiù : dopo l'assist del vantaggio Paglini (Armando Picchi) tiene viva la partita con una serie d'accelerazioni e inserimenti difficilmente contenibili; ma quando Sussi (Arezzo) sta così per gli avversari è difficile far punti, qualsiasi siano classifica e obiettivi.