RETI: Bidini, Camerini, Bergamaschi, Caciagli
AREZZO: S. Chiarello, Monteiro, Arrighi, Gadani, Bidini, Piantini, Camerini, Banelli, Zhupa, Bricca, Sussi. A disp.: Rossi, Liberatori, Bacis, Maddaloni, Ballaj, Rachini, Minocci, Neri. All.: Fabio Pallari (squalificato, in panchina Mirko Nannucci).
VENTURINA: Cavaglioni, Galvagno, Politi, Bergamaschi, Foti, Dedej, De Pinto, Colledan, Ghirlandini, Caciagli, Toninelli. A disp.: Del Gratta, Barbati, Simoncini, Venucci, Pennacchioni. All.: Fabio Bucciantini.
ARBITRO: D'Auria di Siena
RETI: 43' Caciagli, 73' Camerini, 79' Bergamaschi, 83' Bidini.
Il calcio rischia d'essere la Londra del 1984, due più due può dare qualsiasi risultato; quando però esce quattro, come le reti che insieme ai punti Arezzo e Venturina si dividono alla pari, bisogna evitare di restare sorpresi: ci sta che anche tra quelle più assurde una partita ogni mille dia il risultato più giusto. E giusto lo è il 2-2 tra le due squadre che alla vigilia erano, abbracciate, le principali inseguitrici dell'Armando Picchi e che ora si separano per colpa della Sestese frappostasi in mezzo; è giusto anche se sorride una sola, la capolista che porta a +3 il divario minimo. Il primo big match di dicembre si decide nella ripresa, seguito di un primo tempo in cui le emozioni fanno da contrappunto all'assenza di reti: il Venturina ne sfiora una in avvio con la punizione di Foti (palo pieno), l'Arezzo almeno tre fra il tiro a lato di Camerini sbucato davanti a Cavaglioni, il mancino alto di Zhupa e il destro di Banelli da fuori. Ma chi s'attende che l'intervallo serva a portare a maturazione la rete locale ha sbagliato a consultare le carte; il Venturina riparte meglio, sfiora lo 0-1 con una deviazione su corner neutralizzata da Chiarello e al 43' passa avanti: pescato in profondità da un filtrante che sorprende Monteiro fuori posizione, Caciagli accelera in verticale e dopo un dribbling a rientrare che lo spinge fino ai ventri metri spedisce il pallone all'angolo. Il vantaggio del Venturina resta intatto venti minuti abbondanti ma rischia di frantumarsi quando le accelerazioni dell'Arezzo portano a un rigore di piombo: è palese la mano galeotta (buona la direzione di D'Auria) sul cross di Sussi che cercando l'area trova il dischetto; ma contro ogni pronostico la sua esecuzione è irriferibile, pallone altissimo sopra la traversa. Per il riscatto però è sufficiente attendere otto minuti, il tempo che gli ci vuole per scappare di nuovo a sinistra e servire a Camerini un pallone sbatacchiato in porta da non più di dieci metri. A questo punto il pari sembra solido, tanto più che l'80' s'avvicina e nessuna delle due contendenti osa scoprirsi; ma un minuto prima che scada il tempo regolamentare l'Arezzo perde le marcature su un corner velenoso calciato a centro area: Chiarello non esce e sottoporta Bergamaschi spinge il pallone tra i pali. Sembra la firma sulla candidatura del Venturina a cose grandi, ma il funzionario che deve accettare il plico non è d'accordo: la pratica non è infatti completa, perché sugli sviluppi dell'ultimo angolo della gara Gadani controlla un pallone respinto con affanno e prova a calciare in caduta; il suo tiro diventa un assist per Bidini che dall'interno dell'area di porta evita all'Arezzo la seconda sconfitta consecutiva. E per quanto visto, e per quanto avrebbe prodotto, è una sentenza equilibrata.
Calciatoripiù : regale in marcatura, allo scadere del recupero Bidini (Arezzo) segna una rete pesantissima; c'è voluta l'ultima azione per sfondare la difesa avversaria che, potenziata dalla prestazione di Galvagno formidabile a destra, era quasi riuscita a proteggere il vantaggio in cui gran parte aveva avuto la gara eccezionale di Caciagli (Venturina).