• Allievi RegionaliElite
  • 29/01/2023 11.30.00
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  • Atletico Lucca
  • 1 - 1 29/01/2023 11.30.00
  • Tau Calcio
    Lucchesi G.
    Bartelloni

Commento


RETI: Lucchesi G., Bartelloni
ATLETICO LUCCA: Losavio, Bossini, Dal Porto, Lucchesi, Faratro, Popa, Stefani, Figliola, Biagi, Martini, Michelotti. A disp.: Petri, Dinelli, Lipparelli, Lleshi, Faralli, Paolinelli, Di Giulio, Cialdi, Salotti. All.: Fabio Betti.
TAU ALTOPASCIO: Taiti, Ferretti, Notarelli, Wolf, Mazzi, Carlucci, Bigazzi, F. Bellandi, Masini, Bartelloni, Vuturo. A disp.: A. Chiarello, Capocchi, Matteoni, G. Bellandi, Morandini, Tommasi, Nistri, Marrano, Lensi. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Ursu di Lucca
RETI: 21' Lucchesi, 75' Bartelloni.



Tra la sconfitta del Capezzano a Siena e lo stop forzato della Cattolica Virus avrebbe potuto essere la domenica della fuga; e invece il Tau Altopascio guadagna un solo punto dopo aver rischiato di incappare nella terza sconfitta stagionale. Sarà una delle chiavi per interpretare il girone di ritorno da qui a Pasqua: quando la corsa al titolo incrocerà la lotta per la salvezza verranno fuori partite dal pronostico apertissimo. Per più di un tempo l'Atletico Lucca sogna l'impresa che oltre a uno scalpo eccellente avrebbe portato con sé tre punti pesantissimi; la rete di Bartelloni a un quarto d'ora dalla fine lo costringe all'1-1 di cui capisce che deve accontentarsi di buonumore quando il palo respinge il tiro di Carlucci nell'assalto finale degli avversari. Ma il pari è il risultato giusto: date la prestazione sottotono e le poche occasioni create la capolista non avrebbe meritato di vincere; ma, considerata la pressione crescente dall'intervallo in poi, neppure di perdere. Solo la primavera dirà dove piazzare questo pari nell'antiquata valutazione dei punti persi e guadagnati. Rispetto allo 0-4 di Maliseti l'undici iniziale del Tau cambia per due interpreti, dentro Bigazzi per Nistri e Vuturo per Vannuzzi, e soprattutto per l'approccio: se sette giorni prima fu sufficiente costruire un'occasione da rete per sbloccare il vantaggio, stavolta la situazione è diversa. E se ai ritmi inspiegabilmente bassi s'aggiunge l'ottima interpretazione dell'Atletico Lucca che Betti sa come far chiudere e ripartire, si capisce come mai il Tau resti lontano dalla rete per tutta la prima metà del primo tempo. E su un episodio finisce addirittura sotto: Dal Porto va alla bandierina e, fintato il cross a centro area, chiama lo schema al limite; il velo di Figliola sul pallone rasoterra spalanca lo specchio all'ex Lucchesi che arrivando da dietro spara in porta il pallone del vantaggio. Qui la gara cambia, perché come con lo Zambra nel turno infrasettimanale il Tau si scuote e grazie a un palleggio finalmente efficace costruisce due occasioni da rete: le neutralizza Losavio che prima s'oppone a Bigazzi, al tiro dal vertice destro dell'area di rigore, e poi al mancino di Vuturo neutralizzato con l'aiuto del legno. L'Atletico Lucca ringrazia, accorcia, controlla e prova a pungere in contropiede: Wolf e Mazzi devono più volte correre all'indietro per contenere gli spunti di Martini e di Biagi. Si va dunque alla pausa sull'1-0. Chi alla ripresa s'attende il Tau in possesso costante e capace di costruire un'altra manciata d'occasioni da rete ha ragione per metà: i numeri del possesso parlano chiaro, l'Atletico Lucca comprensibilmente arretra e prova a difendere un vantaggio tanto preziosissimo quanto minimo; ma per mezz'ora di occasioni non se ne vedono granché. Poi d'improvviso il Tau impatta quando tra i nemici stava per essere annoverato anche l'orologio: con un lancio di quaranta metri Carlucci prende di sorpresa la linea difensiva avversaria, fin lì impeccabile nelle marcature preventive, e consente a Bartelloni di scaricare in porta il pallone del pari dopo uno stop volante. I venti minuti finali, dall'1-1 alla fine del recupero, sono facilmente intuibili: il Tau spinge per completare una rimonta che lo lancerebbe a distanze difficilmente colmabili dalle inseguitrici, ma l'Atletico Lucca si salva e costruisce un altare al palo che gli dà una mano enorme sul tiro di Carlucci altrimenti destinato a trasformarsi nel raddoppio. È il modo che la sorte trova per ufficializzare l'1-1 e far capire alla capolista che per far festa o cominciare a fare calcoli è ancora troppo presto.