RETI: Masini, Matteoni, Vannuzzi, Vuturo
MALISETI SEANO: Todaro, Bartolozzi, Lombardi, Piombanti, Taglioli (87' Bardazzi), Donnini, Montefusco (46' Simoni), Ciaschi, Verzicco, Palumbo (53' Guaspari), Avallone (87' Varago). A disp.: Cianfano. All.: Marco Nerozzi.
TAU ALTOPASCIO: Taiti, Ferretti, Notarelli (81' Lensi), Wolf, Mazzi, Carlucci (61' Bigazzi), Nistri (81' G. Bellandi), F. Bellandi (81' Matteoni), Masini (71' Tommasi), Bartelloni (71' Vuturo), Vannuzzi (81' Marrano). A disp.: A. Chiarello, Capocchi. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Lenge di Firenze
RETI: 9' Masini, 69' Vannuzzi, 77' Vuturo, 86' Matteoni.
NOTE: ammonito Masini. Angoli: 0-3.
È una legge di natura: la lotta per la sopravvivenza la vince chi sa calibrare i propri consumi a seconda del contesto. Da decenni i migliori ingegneri del mondo cercano di replicarla per creare il prototipo perfetto e avviare una nuova rivoluzione; se avessero bisogno di qualche spunto inedito possono sentire che ne pensi Gabriel Pucci. Il Tau Altopascio che ha costruito è qualcosa di simile alla macchina del futuro: calibra i propri consumi a seconda del contesto riuscendo comunque a ottenere risultati costantemente notevoli. La seconda di ritorno contro il Maliseti Seano non è stata la miglior partita dell'anno; ma lo 0-4 con cui si conclude ricorda una volta ancora che gli basta decidere d'accelerare per riuscire a vincere. È uno dei suoi tre poteri fondamentali, neutralizzato soltanto quando s'è registrata una configurazione astrale atipica; gli altri due li producono la qualità dei circuiti e la possibilità di pescare da una panchina che per valore rappresenta la diciottesima squadra del torneo. Stavolta arrivano da lì ben due reti delle quattro totali: e se Vuturo è nei fatti il dodicesimo titolare, Matteoni (peraltro l'azione dello 0-4 la costruiscono di fino altre due cosiddette riserve, Bigazzi e Marrano) sintetizza perfettamente il concetto di spropositato valore complessivo. È vero che per un'ora Nerozzi, rivale di tante battaglie, imbriglia la manovra del Tau nonostante un numero d'assenze (non convocati Chiaverini, Gamal El Deen e Mencarelli oltre a Lutzu aggregato stabilmente alla rosa; in panchina vanno appena in cinque tra cui il dodicesimo Cianfano, classe 2007 come Piombanti e Verzicco titolari rispettivamente al centro di difesa e attacco) che rendono complessa la mattinata già dalla chiama; ma l'impressione è che il Tau Altopascio sia a lungo andato piano per risparmiare la benzina in vista della seconda metà di un tracciato infinito, salvo poi accelerare e sigillare il successo quando ha deciso che attendere non aveva più significato. Più che un dettaglio, le zero parate effettuate da Taiti sono un riassunto essenziale di un incontro che s'apre con la rete del Tau alla prima vera azione: la alimenta Notarelli che, acclamato dallo spicchio più giovane della tribuna (notata una simil-sosia di Mercoledì Addams versione Jenna Ortega), sfonda a sinistra e rientra sul destro per crossare nella direzione di Masini solo a centro area; abbastanza lento e battezzato fuori da Todaro, dopo un rimbalzo sul terreno di gioco traditore il suo colpo di testa assume una traiettoria anomala e s'infila al di qua del secondo palo (9'). Senza troppo faticare il Tau si ritrova dunque subito in vantaggio e al quarto d'ora sfiora il raddoppio: Notarelli taglia di nuovo dietro a Bartolozzi e appoggia al limite a Bartelloni il cui controllo sporcato da Piombanti diventa una sponda golosissima per Vannuzzi (primo tentativo), sfortunato nel non trovare lo specchio per una spanna. Anche se un po' svagato quando deve affrontare la pressione offensiva degli avanti avversari (stranamente distratti Wolf e Mazzi), è sempre il Tau a costruire le azioni principali: al 22' Vannuzzi protesta dopo esser finito a terra sul tackle di Bartolozzi effettivamente in ritardo; Lenge non gli concede un rigore abbastanza netto, unica decisione sbagliata (e per sua fortuna ininfluente) in una gara per il resto ben diretta. Sul rinvio affannoso del Maliseti il Tau riconquista il possesso e sfiora di nuovo il raddoppio: Masini innesca al limite Nistri il cui destro sporcato Todaro toglie dal secondo palo con un grande riflesso. Poi oltrepassata la mezz'ora d'improvviso il Maliseti prova a bussare a un portone all'apparenza sprangato: gli va male che il destro di Montefusco, liberato sulla corsia di competenza dalla giocata tra Avallone e Verzicco dopo il break di Taglioli (recuperato il pallone a Nistri sulla linea mediana), esca ampiamente a lato dei pali. È questo il momento migliore della gara del Maliseti che un minuto più tardi si ferma ancora più vicino al pari: marcato con troppa sufficienza dai centrali ospiti sulla rimessa profonda di Bartolozzi, Avallone trova lo spazio per girarsi nella parte più fragile della difesa e col destro calcia alto di un palmo. Ma quando decide d'accelerare il Tau è incontenibile: Masini esce dall'area per attrarre a sé Piombanti e alimenta la progressione di Vannuzzi con una sponda che lo libera davanti a Todaro, graziato da un destro troppo ampio perché frettoloso (secondo tentativo, 37'). All'incirca finisce allo stesso modo l'ultima azione del primo tempo, spenta dalla parata di Todaro su Vannuzzi (terzo tentativo) e dall'anticipo di Piombanti che impedisce a Masini di ribattere a rete. È molto simile anche l'episodio che apre la ripresa, inaugurata dall'inserimento di Simoni per Montefusco nelle schiere dal Maliseti: Carlucci accarezza al limite per Vannuzzi il cui destro potente ma centrale (quarto tentativo) Todaro in qualche modo respinge; stavolta è di Lombardi la chiusura (in acrobazia!) ad anticipare la ribattuta di Masini. Ma quando il Tau accelera nessuna delle rivali è al momento in grado di contenerlo; Todaro salva in uscita sull'azione verticalissima Vannuzzi-Notarelli-Masini, ma al 69' deve di nuovo arrendersi: dopo quattro tentativi di destro a vuoto, Vannuzzi decide di cambiare tecnica e col primo colpo di testa dell'incontro trova finalmente la rete; prezioso è il traversone di Bartelloni che impreziosisce una gara stranamente in chiaroscuro con una pennellata d'artista, dribbling a rientrare sul mancino dopo lo scatto a destra e colpo sotto ad appoggiare il pallone sulla fronte del compagno. Trovato il raddoppio Pucci cambia due terzi dell'attacco sostituendo Masini e Bartelloni con Tommasi e Vuturo che impiega sei minuti appena per ricordare al popolo che la panchina del Tau è la diciottesima squadra dell'élite: scatto in area sull'azione avviata da Nistri (di lì a poco uscirà per Gianmarco Bellandi), dribbling a evidenziare la superiorità tecnica su Lombardi e destro rasoterra sul secondo palo. Sullo 0-3 il Tau potrebbe tornare ad abbassare l'intensità della partita accompagnandola verso un finale placido, ma la diciottesima squadra dell'élite (nel frattempo Pucci ha effettuato tutte le sostituzioni: dentro Lensi, Matteoni e Marrano; e all'ora di gioco Bigazzi aveva sostituito Carlucci con buoni risultati) ha voglia di mettersi in vetrina e sottolineare uno dei motivi che consentono al Tau di stare lassù: all'82' Bigazzi verticalizza per Tommasi che rientra sul mancino e dal vertice destro dell'area calcia verso la porta, più bassa rispetto alla traiettoria del tiro. Ma basta attendere quattro minuti per assistere all'azione più grandiosa dell'intero incontro e alla rete dello 0-4: Marrano fa da pivot sulla progressione di Bigazzi e col pallone di ritorno lo libera davanti a Todaro, superato in pallonetto; lo spinge dentro Matteoni che da tre passi e mezzo trova il primo centro stagionale. Altro che prototipo: qua tutto è collaudatissimo.
Calciatoripiù: Donnini in mediana e Ciaschi (Maliseti Seano) in una posizione che a seconda delle situazioni di gioco oscilla tra l'ala e la mezzala destra filtrano a lungo la manovra avversaria e provano a imbastire qualche azione da rete che però non arriva mai a buon fine; più che dei centrali insolitamente svagati è merito dei terzini, Notarelli a sinistra (mezz'ora formidabile anche in fase offensiva) e Ferretti a destra, e di un centrocampo solido anche se non scintillantissimo (ma Nistri-Carlucci-Bellandi è un trio che potrebbe scendere senza timore anche la scalinata di Sanremo). E quando c'è bisogno di fare gol Pucci sa come fare: con quelli di Maliseti sia Vuturo , solito ingresso spaccapartite, sia Masini (Tau Altopascio) hanno raggiunto quota quattordici in stagione.