TAU CALCIO: Taiti, Ferretti, Capocchi, Wolf, Mazzi, Carlucci, Nistri G., Bellandi F., Masini, Bartelloni, Tommasi. A disp.: Chiarello, Lensi, Matteoni, Bigazzi, Vannuzzi, Notarelli, Vuturo, Morandini, Bellandi G.. All.: Pucci Gabriel
CATTOLICA VIRTUS: Ciappelli, Bargellini, Acciai, Pazzagli, Becagli, Alfani, Gelormini, Bracoli, Legnante, Del Zotto, Faccendini (7). A disp.: Castellani, Cagnina, Frilli, Tempestini, Mangani, Valeriani, Bottino, Sarno, Manuali. All.: Vallini Francesco
RETI: Masini, Ferretti, Vuturo, Notarelli, Masini
TAU ALTOPASCIO: Taiti, Ferretti, Capocchi, Wolf, Mazzi, Carlucci, Nistri (82' G. Bellandi), F. Bellandi (76' Bigazzi), Masini (72' Vannuzzi), Bartelloni (54' Vuturo), Tommasi (54' Notarelli). A disp.: A. Chiarello, Lensi, Matteoni, Morandini. All.: Gabriel Pucci.
CATTOLICA VIRTUS: Ciappelli, Bargellini (61' Cagnina), Acciai (61' Tempestini), Pazzagli (69' Mangani), Becagli (83' Frilli), Alfani, Gelormini (46' Manuali), Braconi (73' Valeriani), Legnante (64' Bottino), Del Zotto, Faccendini. A disp.: Castellani, Sarno. All.: Francesco Vallini.
ARBITRO: Giolli di Empoli
RETI: 28', 42' Masini, 37' Ferretti, 88' Vuturo, 95' Notarelli.
NOTE: ammoniti Tommasi, Pazzagli, Mazzi, Becagli e Wolf. Angoli: 4-3. Recupero: 1'+5'.
Difficili non sono mai le domande; difficile è capire dove trovare le risposte. Un interrogativo ha cucito insieme Natale ed Epifania, chi tra Tau Altopascio e Cattolica Virtus fosse la più forte e dunque la favorita per la vittoria finale; e s'è atteso lo scontro diretto come il momento della rivelazione. Ma in realtà il responso era già stato espresso, e per ricordarselo sarebbe stato sufficiente scorrere le pagine dell'ultimo almanacco risalendo indietro di otto mesi e un giorno e piantando il dito su Lamporecchio: il Tau si prese un successo netto e il titolo regionale, il primo di una stagione magnifica. È cambiato qualcosa: la categoria, i tecnici (e quindici giorni dopo anche Vallini e Pucci si sfidarono sullo stesso campo, con i medesimi colori e un risultato simile) e qualcuno dei calciatori; non è cambiato però il senso di una gara (5-0 il finale, e si potrebbe smettere qui sia di scrivere sia di leggere) che come l'anno scorso ribadisce chiare le gerarchie: il Tau è più forte. Come la formula dell'anno scorso, il calendario attuale ha illuso la Cattolica: finché corre in parallelo, senza incroci, la sfida sembra accessibile; ma una volta che ci si trova sullo stesso prato, che sia il neutro di Lamporecchio per una finale secca o la tana di una delle due per uno degli scontri diretti stagionali, il Tau è più forte. Più forte per tecnica: la mediana è prodigiosa, Bartelloni un gioiello. Più forte per fisico: chi prova a passare in mezzo a Mazzi e Wolf finisce stritolato. Più forte nella disciplina tattica: si può giocare bendati a un tocco, il pallone finirà sempre sulla zolla giusta. Più forte per aggressività e per intensità: tre reti tra la mezz'ora e la fine del primo tempo ne sono il sintomo evidente. Più forte nei calci da fermo: la rete del raddoppio, quella che spezza definitivamente l'incontro, arriva sugli sviluppi del secondo angolo della gara sul quale la Cattolica sbaglia tutto quello che può sbagliare. Neppure la sorte le ha detto bene: mentre Pucci recupera tutti e può cambiare ben cinque titolari rispetto alla sconfitta con la Floria (rientrano Capocchi, Mazzi, Nistri, Bartelloni e Tommasi per Morandini, Notarelli, Gianmarco Bellandi, Vannuzzi e Vuturo), Vallini continua a doversi confrontare con tre assenze pesantissime: Parenti è ancora out, lo sostituisce Legnante che però centravanti non è; e all'assenza di Giudice s'aggiunge quella d'Orselli, suo sostituto naturale; in regia s'adatta Pazzagli che però ha caratteristiche diverse, più corsa e capacità d'inserimento ma meno visione di gioco. E la sorte non le dice bene neppure sulle due reti di Masini, che per due volte spinge dentro il pallone partendo da posizione sospetta. Ma la verità è che la Cattolica avrebbe perso uguale, sia con la rosa al completo sia con qualche fischio in più (e non è peraltro detto che sarebbero stati fischi giusti: sulle reti di Masini restano i dubbi, nessuna certezza); avrebbe perso uguale perché il Tau è più forte. Ci se ne accorge già al 7', quando dalla trequarti Bartelloni verticalizza improvvisamente per Francesco Bellandi che scappa nel corridoio inaugurando la mattinata più terribile della vita sportiva di Alfani e in corsa sferra un rasoterra fuori di poco accanto al primo palo. È il primo acuto di una gara che per una ventina di minuti vede il Tau stazionare stabilmente nella metà campo avversaria senza però riuscire a sfondare una volta che s'avvicina all'area; Pucci mette subito mano agli ingranaggi e già al 12' inverte gli esteri spostando Tommasi a destra e Masini a sinistra. La variazione ha però bisogno d'un quarto d'ora per esser digerita: la Cattolica prova ad approfittarne con la verticalizzazione di Braconi per Faccendini che, scattato in posizione irregolare ma lasciato andare da Giolli, spara sul primo palo il destro in corsa bloccato a terra da Taiti. Ma è una giocata occasionale, giusto una pausa nella manovra del Tau sempre più minaccioso. La Cattolica decide d'affrontarlo alla pari e, anche se il coraggio è apprezzabile, l'esito è letale: è un rischio enorme costruire l'azione dal basso contro una squadra che porta sempre due uomini in pressione e grazie a qualità notevoli può verticalizzare già sul primo controllo. È un rischio enorme costruire l'azione dal basso, lo apprende Alfani che nel pieno della mattinata più terribile della propria vita sportiva prova a uscire dall'area col pallone sul destro ma sulla trequarti sbatte su Nistri; è immediato il servizio profondo per Tommasi che calcia in porta dal fronte destro dell'area; e quando Ciappelli è già superato Masini accompagna in porta un pallone che ci sarebbe finito lo stesso. L'azzardo è gigantesco, la posizione di partenza sospetta; la decisione di Giolli che convalida (al netto degli episodi la direzione è buona pur con un linguaggio del corpo rivedibile: perché dopo il fischio, benedetto, che accompagna la segnatura di una rete ne indica l'autore, quasi intendesse segnalare altro?) trasforma gli scappellotti in complimenti. Trovato l'1-0, il Tau continua ad attaccare approfittando dello sbandamento della Cattolica tradita da un errore del proprio capitano. Al 33', sul primo corner della gara, vanno in scena le prove del raddoppio favorite da un cattivo piazzamento della difesa giallorossa: il mancino di Francesco Bellandi calibra un tagliatissimo cross a rientrare, Bartelloni stacca a centro area e spizza sul secondo palo non trovato per mezzo metro. È forse il quarto d'ora peggiore dell'intera stagione della Cattolica che non riesce a sfondare né centralmente (chi prova a passare in mezzo a Mazzi e Wolf finisce stritolato) né sulle fasce (strepitose le diagonali di Ferretti); e la mediana del Tau giganteggia, colpa anche del troppo spazio lasciato a Carlucci sul quale spesso è costretto a uscire Pazzagli. Che venga fuori un'altra occasione da rete è quasi inevitabile: il filtrante di Francesco Bellandi pesca in profondità Masini che punta Ciappelli, decisivo in opposizione col corpo (36'). Dalla parata nasce un calcio d'angolo, il secondo della gara, di nuovo da destra; la difesa della Cattolica è di nuovo mal piazzata, il cross arcuato di Francesco Bellandi la oltrepassa e plana sulla testa di Ferretti che corona con la rete un primo tempo smisurato. Trascorrono cinque minuti scarsi e la Cattolica esce definitivamente dalla contesa: da destra Bartelloni cambia campo per Tommasi che si coordina per la volée col destro ma strozza la conclusione dal limite; sembra una parata facile per Ciappelli che però cerca di bloccare e si trova a respingere malissimo; a tre metri c'è di nuovo Masini che, di nuovo partito in posizione sospetta (ma oltre a Giolli chi ha davvero guardato la linea sul tiro di Tommasi?), spinge dentro il pallone del 3-0. È il parziale su cui si va alla pausa, visto che l'azione con cui la Cattolica chiude il primo tempo (fuga di Faccendini a destra, pallone al centro per Gelormini che spalle alla porta controlla e calcia col sinistro in girata) svanisce tra i guanti di Taiti. Per abbozzare una rimonta impossibile Vallini lascia negli spogliatoi proprio Gelormini e inserisce Manuali, ma l'avvio della ripresa non concede sorprese: ad attaccare è di nuovo il Tau, pericoloso col destro in corsa di Bartelloni che, servito in profondità da Nistri sul pallone perso da Pazzagli, calcia alto d'un metro. Peraltro è l'ultimo pallone che gioca: al 54' Pucci cambia due terzi dell'attacco piazzando Vuturo e Notarelli ad affiancare Masini; Vallini replica sostituendo i terzini (fuori Bargellini e Acciai, dentro Cagnina e Tempestini). Favorita da un'aggressività e un'intensità finalmente adeguate, la Cattolica ora sembra respirare con minor affanno; si intuisce però che sia il Tau a consentirglielo, così da risparmiare energie e poi tornare a colpire in verticale. Le ripartenze che descrivono gli ultimi venti minuti convalidano la sensazione: si comincia con l'ennesimo lancio di Carlucci per Francesco Bellandi che svernicia Cagnina e centra per Vuturo che, favorito dal liscio di Alfani, calcia a colpo sicuro ma sbatte su Becagli in opposizione col corpo (73'); il tiratore è il medesimo sette minuti più tardi quando, servito da Bigazzi alle spalle di Tempestini, taglia da destra e col destro calcia in corsa senza però trovare lo specchio. Al terzo tentativo ecco il 4-0, a due minuti dalla fine del tempo regolamentare: partito in posizione regolare sul filtrante di Notarelli, Vuturo addomestica il pallone con un controllo meraviglioso e con un lob elegantissimo lo fa finire alle spalle di Ciappelli in uscita. Alla Cattolica serve il recupero per avvicinarsi alla rete della bandiera: Taiti, impeccabile, mantiene per due volte la porta inviolata sui tentativi di Faccendini prima da fermo (punizione dal limite, fallo di Wolf) e poi sull'imbucata di Tempestini chiusa con un accenno di pallonetto. Ma a segnare di nuovo è il Tau che all'ultima azione amplifica lo scarto: Notarelli suona su uno spartito scritto congiuntamente da Vannuzzi, Vuturo e Bigazzi sul cui cross a rifinire un'azione di prima tutta in verticale interviene con un destro potente e angolatissimo. Le reti totali sono dunque cinque, e tutte dello stesso colore; senza il finale nel quale la Cattolica era pesantemente sbilanciata avrebbero potuto essere tre, ma poco sarebbe cambiato: il Tau è più forte.
Calciatoripiù : è una delle pagine peggio scritte nella gloriosa storia giallorossa, trovare il migliore in campo è impresa ardua; merita mezzo applauso la mezz'ora di Tempestini (Cattolica) che, entrato a risultato già compromesso, gioca in un ruolo inedito e tenta d'accompagnare le (poche) iniziative offensive dei suoi. Anche sull'altro fronte è impresa ardua trovare il migliore in campo, ma per il motivo opposto: da Taiti numero uno a Gianmarco Bellandi numero venti in tanti meriterebbero una valutazione eccellente. Ci sono però delle scelte obbligate: Ferretti corona con una rete pesante un primo tempo smisurato; Masini segna due reti facili ma decisive nel rompere l'equilibrio; assistito da Francesco Bellandi e Nistri che corrono per cinquanta Carlucci si conferma il solito regista spaziale; in meno di un tempo Notarelli si regala una rete e un assist vincente per Vuturo (Tau Altopascio), castigaCattolica come a Lamporecchio.