RETI: Faccendini, Faccendini, Orselli, Faccendini, Ferroni
CATTOLICA VIRTUS: Ciappelli, Bargellini (60' Cagnina), Acciai (63' Tempestini), Orselli, Becagli (85' Frilli), Alfani, Braconi (63' Pazzagli), Gelormini (67' Sarno), Legnante (79' Patacca), Del Zotto, Faccendini (68' Bottino). A disp.: Cereda, Mangani. All.: Francesco Vallini.
SESTESE: Fantini, Nuti (80' Urbinati), Gori (75' Bravi), Bottai, Papini (46' Garzi), Papucci, Macchinelli (53' Rapezzi), Corigliano, Vannini, Boschi (86' Patrignani), Ferroni (57' Vignali). A disp.: Tognoni De Pugi. All.: Andrea Bellini.
ARBITRO: Gallà di Pistoia
RETI: 37' Orselli, 38', 46', 53' Faccendini, 51' Ferroni rig.
NOTE: ammoniti Papucci e Braconi. Angoli: 8-8. Recupero: 0'+3'. Spettatori: 150 mal contati.
Nell'adolescenza è una situazione tipica, quando la ragazza più carina è malata si va a trovarla a casa (per conquistare qualche credito, perché non si riesce a starle lontano, per vederla poco abbigliata: fate voi); e appena schiude la porta ci s'accorge che anche con gli occhi pesti, i capelli aggrovigliati, senza trucco e in ciabatte è sempre la più carina. Sta così la Cattolica, ancora indolenzita dopo i due punti persi a Scandicci e con tre pezzi pesanti fuori (Manuali, Giudice e Parenti seguono la partita dagli spalti) ma ammaliante non appena alza lo sguardo: è vero, in alcuni frangenti la sua gara lascia qualche zona oscura; ma la vittoria contro la Sestese le consente di rimanere in scia alla capolista e di avvicinarsi nell'unico modo possibile alla sfida di domenica, quando tra lei e il Capezzano si deciderà chi sia davvero l'antiTau. Per continuare a tener viva la corsa al titolo c'era bisogno di una prova concreta: le assenze, le scorie del derby e un calendario insidiosissimo da qui allo scontro diretto dell'Epifania le imponevano innanzitutto di pensare a vincere e di rimandare a dopo Natale ogni capriccio estetico. Le va meglio del previsto: seppur ingeneroso nello scarto, il 4-1 con cui sconfigge la Sestese aggiunge anche qualche fiocco a una gara a lungo dominata dall'essenzialità; è merito essenzialmente di Faccendini, una tripletta e la solita tanta qualità, e di Gelormini, schierato all'ala e finalmente capace di disputare una gara in sintonia col tanto buono di cui si sente dire in giro. Per ovviare alla doppia assenza offensiva senza smontare il 4-3-3 cui nelle ultime settimane il rombo ha lasciato spazio Vallini (squalifica finita, finalmente) decide infatti di schierarlo esterno sinistro confermando Acciai alle sue spalle e rilanciando Legnante centravanti; il terzo cambio rispetto a sette giorni prima è il rientro di capitan Alfani a governare la retroguardia, chiamata a contenere le iniziative di Vannini, Ferroni (a destra) e Boschi (a sinistra) cui in fase di possesso s'affiancano Macchinelli e Corigliano in un 4-1-4-1 (davanti alla difesa c'è Bottai) semplificato in un 4-3-3 quando la Cattolica attacca. Sono gli unici appunti dei primi dieci minuti: occorre infatti attendere l'11' per il primo tiro in porta, il destro centrale di Del Zotto che dopo aver sgraffignato il pallone a Nuti cerca lo specchio dal limite trovando la presa sicura di Fantini; è a lui che Bellini affida di nuovo la porta visto che Tognoni De Pugi è reduce da un'altra gara tra i pali degli Juniores. Nei due minuti successivi la Cattolica si porta altre due volte al tiro, con precisione decisamente minore: si spengono sulla terrazza sia il mancino di Gelormini innescato dal dialogo Del Zotto-Legnante sia il destro di Braconi da posizione simmetrica. Per il primo pizzicotto della Sestese bisogna attendere il quarto d'ora e l'accelerazione di Gori che avanza a sinistra e dalla trequarti crossa verso l'area: in scivolata Vannini sfiora soltanto e non riesce a deviare la traiettoria del pallone abbrancato da Ciappelli in uscita bassa. È la prima portata di un tris rossoblù che si completa con il destro di Boschi leggermente deviato a una spanna dall'incrocio (sull'angolo seguente è involontario il tocco di mano di Del Zotto, di spalle e vicinissimo, sul rinvio di Gelormini: giusto sorvolare) e la parata di Ciappelli sulla punizione dell'ex Corigliano (al limite Becagli aveva tamponato Vannini sul lancio profondo di Papini). Recuperato il pallone dal corner successivo, la Cattolica costruisce un contropiede quasi letale: il break di Gelormini, quaranta metri di scatto in verticale, innesca Faccendini chiuso dalla scivolata di Papucci quando stava per accendere il destro. Acciai-Del Zotto-Gelormini, la catena di sinistra funziona: è qui che la Cattolica prova a spingere per rompere la resistenza della Sestese di nuovo salvata dalla chiusura di Papucci su Legnante cercato in profondità. Sul corner che segue, il quarto, la Cattolica costruisce la miglior occasione della prima mezz'ora: i primi tre Fantini li aveva bloccati placidamente, questo (forse sbilanciato mentre salta?) no; raccoglie Alfani generoso a cedere il pallone a Becagli il cui mancino a colpo sicuro Vannini tira fuori di porta. Girano in questo spezzone la gara e forse il campionato della Cattolica che, sfortunatissima in questa circostanza, fa immediatamente conto pari con la sorte: Ferroni si conquista e calcia un angolo da destra, Vannini sbuccia e involontariamente serve Bottai il cui destro di prima due passi dentro l'area si spezza contro la traversa. È un chiaro segnale per la Cattolica che non ha bisogno di inviti a cena per capire che qualcuno la desidera: tre erano andati male, il quarto insomma; al quinto corner, stavolta a rientrare da destra, Legnante indovina la traiettoria giusta e invia il pallone sul secondo palo ove di testa Orselli lo sbatacchia in porta uscendo dall'appuntamento per mano al vantaggio (37'). Appena schiusa, la gara si sigilla meno di un minuto più tardi: Del Zotto recupera (fallosamente; e la panchina sestese protesta a lungo ma Gallà, peraltro vicino all'azione, convalida) il pallone a Papini e dal limite serve Gelormini che accelerando viola l'area e col mancino pareggia i conti delle traverse; a catturare il rimbalzo c'è Faccendini che col destro spinge il pallone nella porta incustodita. La pausa di metà gara non frena lo slancio della Cattolica che alla prima azione della ripresa si porta sul 3-0: fin lì impeccabile, Papucci perde un pallone sciagurato sulla pressione di Faccendini che lo recupera, entra in area con un passo di danza e col destro centra il primo incrocio. Sfuma così la mossa di Bellini che per aumentare il peso offensivo dei suoi nell'intervallo aveva sostituito Papini con Garzi abbassando Bottai in posizione di libero. Ma per cento secondi la Sestese s'illude d'aver riaperto la contesa, o quantomeno d'esser sulla via per farlo: l'accelerazione di Nuti manda ai matti Orselli che per ostacolarlo interviene fuori tempo in scivolata concedendo agli avversari un rigore evidente; il destro rasoterra di Ferroni lo converte in rete per il 3-1. Sulla ripresa del gioco però il divario torna cospicuo: Gelormini sfonda a sinistra e crossa morbido sul secondo palo per Faccendini che, fotocopia del raddoppio, col destro sottoporta spinge di nuovo il pallone tra i pali. La Sestese cerca di rifarsi sotto sia con qualche cambio tattico (Bellini passa alle due punte quando chiama fuori Ferroni per Vignali) sia con la punizione defilata di Gori (fallo di Bargellini su Boschi) che col mancino scheggia il primo incrocio, ma rischia tantissimo quando la Cattolica spinge: esce di un pollice il mancino incrociato di Gelormini sul servizio di Pazzagli entrato da un secondo (fuori Braconi). La Sestese prova a pungere al 72' con la percussione di Rapezzi (venti minuti prima era uscito Macchinelli) che sul filtrante di Nuti cerca il primo palo con un violento destro rasoterra ma sbatte su Ciappelli; troppo poco per riaprire una gara su cui s'estende la sovranità della Cattolica, vicina alla quinta rete sia con Del Zotto (conclusione alta dopo aver anticipato Nuti sulla costruzione dal basso) sia con Bottino, ostacolato da Papucci e dall'uscita di Fantini mentre aveva la porta negli occhi (81'). L'ultima azione consente a Ciappelli di fare bella figura: leggermente corta la prima respinta sul destro di Rapezzi da fuori, splendida la replica sul tocco di Vannucci da tre metri (e decisiva la scivolata di Frilli su Patrignani per sbrogliare il groviglio). Può essere malaticcia e struccata, aver bisogno di riposo: la Cattolica resta comunque quella più carina, capace con un solo sguardo di attizzare fantasie d'ogni genere.
Calciatoripiù : per mezz'ora la Sestese aveva disputato una gara discreta, illuminata dal senso della posizione di Bottai (clamorosa la traversa) e dai movimenti offensivi di Vannini e Ferroni ; nella ripresa il migliore è Rapezzi, quaranta minuti d'intraprendenza a dispetto di un risultato irrecuperabile. Alla lunga aver ragione di questa Cattolica era infatti impossibile: funziona la scelta di far giocare Gelormini ala sinistra; funziona la solita imperforabile cerniera difensiva formata da Becagli e Alfani cui Acciai a sinistra e soprattutto Bargellini a destra suggeriscono idee utili per affondare una volta arrestata l'azione avversaria. Il migliore in assoluto non può però che essere colui che contende a Del Zotto il titolo di calciatore più talentuoso dell'intera rosa; segna tre reti, non difficili ma comunque tre: questo round lo vince Faccendini .