Le luci dei riflettori puntate sul campo, gli occhi degli addetti ai lavori e degli appassionati diretti sul rettangolo di gioco: il posticipo serale fra Pontedera e Fiorentina calamita l'attenzione e non delude le attese, Già, questa gara non tradisce le aspettative nonostante termini con uno zero a zero frutto però dell'equilibrio delle due squadre, della loro attenzione in fase di non possesso palla e dell'impegno profuso nell'arco dei 70'. Il Pontedera si conferma squadra di grande spessore e, al cospetto della Fiorentina: non sfigura: mister Massai prepara al meglio la partita, presidiando le fasce laddove i viola possono colpire con più efficacia e creando sempre la giusta densità in mezzo al campo, anche in quelle fasi di gioco in cui il tasso tecnico gigliato rischiava di farla da padrone. E, a proposito del tecnico locale, Massai lascia il campo contento per la prestazione dei suoi ragazzi ma, da uomo di calcio giovanile, dispiaciuto per la scelta, quasi obbligata, di effettuare due soli cambi (Tellini-Gracci e Giaquinto-Leotta): la sincerità nelle sue parole, il fatto che questo venga definito l'unico neo, la dice lunga sulla volontà di creare un gruppo unito e di dare spazio a tutti. Questa gara ha presentato però dinamiche delicate, e il fatto che la qualità - a dispetto della tanta intensità - non scadesse mai, ha fatto sì che fino alla fine gli equilibri restassero quasi integralmente quelli iniziali. Reattivo sulle seconde palle, il team locale ha ridotto al minimo i pericoli, specialmente nel primo tempo, durante il quale la miglior chance è quella dei viola ma è l'unica: Forza sfonda sulla fascia e centra per Vezzosi che manca di poco il bersaglio. Dal canto suo il Pontedera giostra bene a centrocampo con i vari Borgheresi, Giaquinto (poi infortunatosi, al suo posto bene Leotta), Vella e Varrosi, e prova a pungere soprattutto con un le iniziative di Gaggioli a sinistra e con la pericolosità di Tellini e Pucci. Nel secondo tempo la Fiorentina prova ad alzare il ritmo e a imporsi ma, là dietro, Ferrali e Campetti non concedono mai varchi agli avanti viola. E nel finale sono proprio i padroni di casa ad osare un pizzico di più, sfiorando il colpaccio con un'azione sull'asse Vella-Pucci per poco non finalizzata dall'ispirato Tellini. Lo zero a zero resiste fino alla fine, ed è probabilmente giusto così. In questo modo la suddivisione al cinquanta per cento esatto degli applausi rende merito a tutti gli atleti scesi in campo.