RETI: Gusciglio, Pitronaci
Dal punto di vista dello spettacolo l'attesissima sfida salvezza tra il Castello e la Pietà (1-1) delude un po' le aspettative. Tra le cause sicuramente il forte vento, ma anche la giornata collettiva piuttosto storta dei padroni di casa che non sembrano mostrare l'invidiabile garra che li aveva contraddistinti nei tre vittoriosi turni precedenti. A patire è soprattutto il solitamente tonico centrocampo locale, che probabilmente risente di qualche acciacco patito in settimana e di poco lavoro nelle gambe. Quale miglior confort zone per il tecnico e possente centrocampista ospite Lelli, che subito si distingue rubando palloni in ogni dove e inventando traiettorie geniali per i suoi attaccanti?. Il primo tempo è totalmente di marca Pietà e se gli ospiti non dilagano è solo per la scarsa mira sottoporta e per la giornata super di Matera tra i pali. Dopo un'iniziale occasione dei locali (Zatteri scucchiaia in area per Battilocchi il cui tentativo viene però parato senza patemi da Parigi), la Pietà prende il predominio totale del campo. Un tiro di Matteini finisce fuori di un niente; poi, appena al 6', l'esterno d'attacco Pitronaci trova il meraviglioso gol del vantaggio con una velenosissima conclusione a girare da sinistra che si insacca imparabile sotto l'incrocio. Il vento, che nell'occasione dà sicuramente una mano a Pitronaci, diviene presto altrettanto protagonista. La Pietà, che gioca coi favori del dio Eolo, si ingolosisce e cerca di sfruttarlo con tanti lanci lunghi che non giovano certo allo spettacolo. L'altro esterno d'attacco Vannuzzi si dimostra cliente davvero difficile per Parrini soprattutto quando lo punta in velocità; il suo più pericoloso tentativo ravvicinato termina però alto. Al minuto 16, col Castello in netta difficoltà, il solito Bresciani tira fuori dal cilindro una giocata vitale quando si autolancia sulla fascia destra seminando il panico contro chiunque e servendo al centravanti 2008 Gusciglio, proprio sulla linea di porta, il pallone del pareggio biancoverde. È comunque la Pietà a far la partita. Provvidenziale e stilisticamente perfetta la parata in tuffo di Matera sulla conclusione del suo quasi omonimo Materi. La scena si ripete poco dopo quando Vannuzzi crea scompiglio nell'area locale e serve un pallone d'oro a Materi, ma il centravanti si fa ipnotizzare da Matera che d'istinto devia in angolo. Siamo appena al 23' ma, dopo aver sfiorato il nuovo vantaggio, la Pietà cala a sua volta; il Castello già non pareva in giornata, il vento continua a incidere e la gara, seppur sentita e combattuta, entra in una fase di torpore davvero poco gradevole. Prova a riaccendere gli animi Fedeli nella ripresa, ma il suo ammirabile tentativo acrobatico appare piuttosto velleitario. Più pericoloso un diagonale di Badiali che scorre a fil di palo di un niente per un Castello che sembra crescere e poter puntare all'intera posta in palio. Al 63' la più clamorosa azione della ripresa capita però sui piedi dell'interno ospite Pozzarini, ma la sua conclusione a Matera battuto finisce fuori per millimetri. Negli ultimi minuti il Castello ci prova prima col subentrato Sgarmiglia, poi ci va ancora più vicino con Bresciani ma in entrambi i casi gli avanti locali non riescono a inquadrare la porta. L'ultimo sussulto è di marca ospite: provvidenziale il fallo commesso da Innocenti sull'appena entrato Corigliano lanciato pericolosamente verso la porta. Un cartellino giallo speso benissimo dal difensore biancoverde. La punizione di Lelli che segue, in pieno recupero, viene bloccata senza problemi da Matera. Finisce così 1-1 tra due squadre forse consapevoli entrambe di aver sprecato un'occasione, ma che si tengono stretto un punticino rosicchiato di fatto a tutte le dirette concorrenti.
Calciatoripiù : tra i padroni di casa merita citazione Matera , autore dei due superinterventi nel primo tempo, provvidenziali per le sorti del Castello. Nella Pietà emergono su tutti l'onnipresente Lelli e l'immarcabile Vannuzzi : dai loro piedi passa praticamente tutto.