• Giovanissimi RegionaliA2
  • 24/10/2021 10.30.00
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  • Scandicci
    Spinelli
  • 5 - 2 24/10/2021 10.30.00
  • Sporting Arno
    Termini
    Termini
    Baiardi
    Cipriani
    Termini
    Lepri

Commento


SCANDICCI: Serio, Congiu, Di Bonito, Cipriani, Stasi, Baiardi, Corsinovi, Bargellini, Tagliavini, Termini, Bertini. A disp.: Patacchini, Cesari, Costoli, Campone, Di Cara, Margheri, Pepe, Faralli, Gianassi. All.: Frilli Riccardo
SPORTING ARNO: Ciucchi, Aldighieri U., Lepri, Piantini, Salvadori, Lenzi, Esposito A., Moccia F., De Simone, Spinelli, Sarti. A disp.: Brilli, Vaiani, Moccia G., Del Gaudio, Aldighieri B., De Stefano, Ben Moussa, Esposito. All.: Vivarelli Lorenzo
RETI: Termini, Termini, Baiardi, Cipriani, Termini, Lepri, Spinelli
È ancora presto per capire tante cose: presto per capire se lo Sporting Arno potrà salvarsi agile (spoiler: sì, se impara come si difende a zona sui palloni inattivi); presto per capire se lo Scandicci potrà davvero lottare per il titolo, o arrivarci vicino; presto per capire se Termini sia traino o arricchimento di una rosa eccellente. Perché rispetto alla rimonta con la Sestese, l'altra volta in cui fu tripletta, nel 5-2 con lo Sporting Arno è ugualmente straordinario ma meno decisivo: seconda e terza rete arrivano quando la gara è ormai indirizzata e gli avversari vicini alla resa, merito di un'orchestra che sotto le luci spinge un solista a turno. Zuccaro affida la bacchetta a G. Corsinovi, mediano d'ordine in un sistema di gioco che somiglia molto a un 4-1-4-1 mix di roccia e fantasia. In avvio lo Sporting Arno fatica a smorzare il ritmo dello Scandicci che al 6' è già avanti: Termini recupera il pallone a Piantini sulla trequarti, lo svernicia sullo scatto, entra in area a destra e centra per Baiardi che solo ai cinque metri ha tempo per controllare e segnare col destro in girata. Tra i tanti, e tra le tante difficoltà, lo Sporting Arno ha un merito evidente: reagisce furente ma lucido. E l'1-1 arriva all'azione successiva: Vivarelli chiama lo schema e il mancino di Lepri trasforma una punizione dalla mediana nel cambio di campo vincente. La difesa biancoblù si scorda infatti di A. Esposito che solo al vertice sinistro dell'area converge, controlla sull'uscita di Serio e lo supera con un tiro lento: per togliersi ogni dubbio Spinelli pigia dentro il pallone del pari. Consapevole delle proprie qualità, lo Scandicci torna ad attaccare e cento secondi dopo sfiora il nuovo vantaggio: Bertini scappa a sinistra e appoggia a Termini che scarica al limite per Bargellini; la soluzione per scardinare la serranda ospite è tornare a sinistra da Bertini, di nuovo pronto al traversone rasoterra per Baiardi che sottoporta manca la doppietta per mezzo istante. La supremazia locale trova però sfogo al 22' dopo una decina di minuti di possesso insistito senza vere occasioni; poi Lepri chiude in angolo, il primo della gara, la progressione di Bertini. Da qui in avanti è cinema: letalmente dolce il corner a uscire di G. Corsinovi, stupefacente il terzo tempo di Termini che imbuca il pallone sul secondo palo (difesa ferma, fermissima; e le due linee schiacciate, schiacciatissime; e si era visto dalla rincorsa che il pallone sarebbe arrivato lì), classica la dedica con megacuoricione (no, non quello di Pato pollice-indice con pollice-indice: proprio il cuoricione tracciato a doppia mano, e per chi chissà, chissà). Ma non c'è tempo per studiare il gioco delle coppie, perché sulla ripresa del gioco Cipriani scivola e spalanca la via a Sarti: in qualche modo recupera e lo rallenta, ma sorpresa e sbilanciata la difesa fatica ad allontanare. Così F. Moccia cattura il rinvio contratto di Congiu e libera Spinelli che si gira in mezzo metro e cade sulla scivolata fuori tempo di Di Bonito. È un rigore evidente, il Corsinovi vestito di celeste lo concede e Lepri lo trasforma con un mancino violento sotto la traversa. Stavolta però il pari dura ancora meno: tempo 6' e Termini (eh, forse devo attenuare un passaggio in apertura: meno decisivo sì, ma fino a un certo punto) conquista una punizione a sinistra a due passi dal fondo. Del corner corto s'incarica di nuovo G. Corsinovi che regola il goniometro e apre il compasso sul secondo palo: la difesa dello Sporting Arno è ferma, fermissima; e le due linee schiacciate, schiacciatissime; e si era visto dalla rincorsa che il pallone sarebbe arrivato lì; e insomma sottoporta Cipriani devia di testa sotto il secondo incrocio. È il 3-2 che manda in archivio la prima frazione e favorisce le verticalizzazioni dello Scandicci che forte del vantaggio prova a sfruttare la rapidità dei suoi avanti. La strategia rischia di funzionare già al 42' quando Bargellini corona un partitone creando un sentiero che solo i poeti e i campioni: Termini scatta dietro la difesa, scarta Ciucchi, si decentra e appoggia a Bertini che scarica nella porta sguarnita con un po' di sufficienza e sbatte sullo stinco di Sarti, arretrato libero dopo l'ingresso di Del Gaudio per Piantini. E 7' più tardi lo Scandicci rischia di pagare salata la scarsa concretezza del proprio esterno, a breve sostituito da Costoli (ottimo ingresso peraltro): la difesa ospite respinge la punizione di Stasi, elegante F. Moccia avvia l'immediata ripartenza lanciando Lepri che scatta a sinistra, passa in qualche modo fra i tre tornati in copertura e si presenta davanti a Serio ma si vede spengere il mancino rasoterra dalla diagonale superlativa di Baiardi. Lo Scandicci si scrolla di dosso la paura e, ora sì, si affida al proprio fuoriclasse per chiudere la sfida: con un tocco volante Costoli converte un rilancio in una verticalizzazione e manda in porta Termini che rende irrilevante la carica di Lenzi superando in pallonetto l'uscita di Ciucchi. Lo Sporting Arno accusa il doppio svantaggio e al 58' rischia di beccare ancora: Termini, ormai protagonista unico, si porta in giro tutta la difesa e premia l'inserimento di Bargellini che di prima calcia un metro alto. Cento secondi e lo Sporting Arno sfiora il 4-3: lo Scandicci si scorda di allontanare una lunga punizione dalla trequarti avversaria e favorisce l'inserimento di A. Esposito che isolato perde il tempo per la conclusione e favorisce il muro di Stasi. Poi la gara finisce, perché sulla trequarti offensiva Salvadori si dimentica di essere già ammonito e interviene in ritardo su Bargellini: oltre al doppio svantaggio lo Sporting Arno deve gestire anche l'inferiorità numerica che lo Scandicci prova subito a sfruttare impegnando Ciucchi due volte in venti secondi. Bargellini premia il taglio profondo di Campone che raggiunge il fondo e da sinistra cerca l'inserimento di Costoli sul secondo palo: controllo e tiro, Ciucchi respinge e si ripete su Di Bonito acceso dal servizio a rimorchio dello stesso Costoli. Poi Corsinovi, quello vestito di celeste e che fin lì aveva diretto perfettamente (conduzione ottima, decisioni giuste sugli episodi decisivi: in linea A. Esposito sull'1-1, netto il rigore del 2-2, giusto dare vantaggio nell'azione del 4-2, corretta l'espulsione di Salvadori), esagera a punire con la seconda ammonizione la protesta sottovoce di Lenzi e lascia lo Sporting Arno in nove: lo Scandicci raccoglie l'invito a tavola e serve l'ultima portata a Termini che la divora con la collaborazione di Gianassi, gran lancio dalla mediana, e Campone, servizio perfetto dal fondo a favorire la forchettata sotto la traversa. Lo Scandicci si gode un pranzo gargantuesco, è un piacere attovagliarsi con dei commensali così.

Calciatoripiù:
Termini
, e va bene: segna, dedica e fa paura ogni volta che accelera; ma scintillano anche G. Corsinovi, Bargellini, Baiardi e Costoli (Scandicci), preziosissimo nell'ultima mezz'ora. Per fare punti da ora in poi Vivarelli sa a chi affidarsi: Spinelli segna e si prende un rigore, F. Moccia regala sprazzi di talento sulla trequarti, se liberato da compiti di copertura Lepri (Sporting Arno) può dominare la corsia mancina.