SCANDICCI: Patacchini, Congiu, Di Bonito, Baiardi, Stasi, Corsinovi, Cesari, Bargellini, Bertini, Termini, Costoli. A disp.: Serio, Cipriani, Tagliavini, Campone, Precaj, Gianassi, Pepe, Di Cara . All.: Frilli Riccardo
SESTESE: Rossi , Athuman, Danti, Chelli, Hila, Sorge, Danesi, Scarpelli, De Biase, Alighieri, Patrignani. A disp.: Giusti, villagatti, Faggi, Mancioppi, Nuti, Nardini, Giraldi, Baldi, Kapidani. All.: Augusti Giovanni
RETI: Termini, Termini, Termini, Patrignani
La penultima volta che si affrontarono, ventuno mesi e una vita fa, la Sestese sconfisse Zuccaro e imboccò l'ultimo tornante della salita verso il titolo che poi le sarebbe stato consegnato a tavolino. (No, l'ultima lasciamola perdere: è statistica o poco meno, dopo tre giorni il mondo finì di nuovo). L'avvio del duello che finalmente si rinnova sembra riannodare quel filo spezzato, anche se sono cambiati avversario e categoria: Scarpelli ricama a sinistra, Danesi conquista il fondo, la girata di Patrignani fionda il pallone sotto la traversa quando dall'avvio non sono passati neppure quaranta secondi. Ma rispetto agli Allievi della Floria 2019/2020, buon impianto e poco peso davanti, lo Scandicci è diverso in un dettaglio cruciale, e chiamalo dettaglio: di nome fa Manuel, di cognome Termini, di mestiere gol. È la sua tripletta a ribaltare l'avvio incandescente della Sestese e a consentire allo Scandicci di vincere una gara complicatissima, segnata anche da un rigore fallito (Rossi blocca il destro timoroso di Bargellini) e da una parata enorme di Patacchini. E ha ragione Condò (Condò ha sempre ragione, d'altra parte non si entra nella giuria del Pallone d'Oro solo per simpatia che peraltro gli fa dote), nel calcio moderno quando si è martello bisogna segnare tutte le volte che si può; perché poi ci sarà un momento in cui martello saranno gli avversari, e non è detto che avranno pietà. La Sestese lo impara graffio su graffio, sconfitta dopo che nel primo quarto d'ora aveva dominato e costretto lo Scandicci a ridosso della porta. Patrignani sta a destra solo nella prima azione, quella della rete; poi si scambia con Danesi e insieme a lui strizza la difesa biancoblù. Sotto subito, lo Scandicci va in apnea e al 4' rischia di affondare: la sponda al limite di Alighieri libera la stecca di De Biase il cui destro a colpo sicuro è contratto in angolo da un doppio rimpallo. Poi, in qualche modo ancora vivo, lo Scandicci tira la testa fuori e si aggrappa alla boa per riprendere fiato. E la boa sfiora subito il pari: Stasi batte rapido una punizione a destra per Corsinovi che dal fondo crossa per Termini, in anticipo sui centrali ma di un soffio impreciso nella torsione aerea. Lo Scandicci capisce a chi deve affidarsi per tornare a respirare; ma in realtà l'ha sempre saputo. Perché Termini, potenza e tecnica, entra e fa paura in ogni azione offensiva: il suo missile da venticinque metri dopo un assolo devastante sfuma di poco a lato (17'). Sulla ripartenza la Sestese prova a tornare martello e costruisce l'occasione migliore per il raddoppio. Patrignani scarica a sinistra per Alighieri cui Congiu e Di Bonito concedono il destro due passi dentro l'area: esecuzione buona ma centrale, Patacchini blocca. E lo Scandicci (più correttamente: Termini) torna a far paura: il lungo rilancio di Baiardi taglia fuori Athuman e pesca a destra Congiu che dal fondo crossa al volo per il centravanti di nuovo millimetricamente sfortunato di testa. La Sestese prova ad alleggerire con una verticalizzazione improvvisa di Patrignani neutralizzata dall'uscita sporca ma efficace di Patacchini che fuori area impedisce ad Alighieri di battere a rete; ma chi annusa un po' il calcio sa che il pari dello Scandicci è maturo. E puntuale esce dal buio a 6' dalla pausa: Corsinovi accende destro e cervello e fa correre Termini che svernicia Hila e dentro l'area incrocia il destro vincente. Comprensibilmente deluso, nella pausa Augusti ritocca testa e tronco della Sestese inserendo Giraldi in mediana (fuori Alighieri) e alzando sia Scarpelli sia De Biase, ora trequartista e centravanti. Ma, replica a rovescio del primo tempo, alla prima azione passa lo Scandicci: alzato lo sguardo, della trequarti mancina Stasi pennella un pallone morbido nella zona di Termini che, spalle alla porta, approfitta della marcatura generosa di Hila e Chelli e tocca di testa quanto basta per disegnare mezzo pallonetto e il vantaggio intero. Ora è la Sestese ad affondare e lo Scandicci a farsi martello: Congiu scappa a Nardini e dal fondo centra per Termini che da cinque metri perde un tempo di gioco ma poi riesce a calciare con violenza trovando il doppio muro Rossi-Hila (43'). Lo Scandicci insiste: Stasi chiama lo schema su una punizione dalla trequarti e arma Bargellini che scappa dietro la difesa e scarica il mancino sull'esterno della rete. Poi la Sestese sussulta e all'improvviso sfiora il pari: Stasi esce in anticipo e perde il rimpallo, Di Bonito non riesce ad accorciare, Danesi scintilla e manda in porta De Biase che viola l'area ma non la porta perché Patacchini si esalta e toglie il pallone dal palo più lontano (48'). Messo in salvo dal proprio portiere, lo Scandicci potrebbe chiudere la gara 5' più tardi quando un incomprensibile giro palla orizzontale tra Nardini e Chelli costringe Hila a intervenire in scivolata sull'inserimento di Costoli (e dalla tribuna il rigore è evidente, e complessivamente eccellente la direzione di Borghi, e sproporzionate le proteste dei tifosi ospiti); Bargellini però scarabocchia un tiro pigro con l'interno destro appena aperto e Rossi blocca a terra. Ma la Sestese non sfrutta l'episodio per punire lo Scandicci che anzi sfiora il 3-1 al 61' (Termini imbastisce un contropiede due contro due e innesca Costoli che col mancino in corsa cerca il primo palo e trova Rossi) e lo trova a 5' dalla fine perché Bargellini fa quello che gli viene meglio e, colpo d'occhio volante, verticalizza per Termini in linea col penultimo avversario: scatto, controllo, un passo fuori area, uno dentro, fuoco d'artificio sotto la traversa. 3-1 e triplice riflessione a incorniciare la tripletta: una è quella del martello di Condò, da mandare a mente; una, sai che novità, è che avere uno che segna fa la differenza tra una squadra buona e una ambiziosa; una è che sia Scandicci sia Sestese hanno le qualità per entrare nelle prime tre e aggrapparsi agli spareggi per il titolo. C'è qualcosa da aggiustare, ma c'è anche un po' di tempo.
Calciatoripiù: è scontato celebrare Termini, potente e immarcabile; ma nel successo locale c'entrano molto e bene anche le parate di Patacchini e le diagonali di Di Bonito. Bargellini (Scandicci) meriterebbe un urlaccio per la timidezza con cui calcia il rigore e una medaglia per una prestazione che lo vede dominare la mediana (e che invenzione sublime il lancio per il 3-1). La Sestese ha un po' deluso, soprattutto nella ripresa: Augusti può ripartire da Patrignani, subito a segno e sempre il più pericoloso, e Rossi (Sestese) freddo sul rigore e a metà ripresa decisivo su Termini.