RETI: Ceccarelli, Autorete, Ricciardi, Rossi
L'appassionante rincorsa alla salvezza del Casellina che fino a un mese fa pareva destinato a un'inevitabile retrocessione è uno dei temi caldi che nelle ultime settimane più hanno contribuito ad accendere i riflettori sul girone G: grazie al pari col Signa (2-2) il filotto di risultati utili consecutivi s'allunga a cinque. Il terzo spareggio salvezza sul sintetico del Crocifisso rappresentava l'ennesimo fondamentale crocevia per il gruppo guidato dall'esperto Rodrigo Failli; dall'altra parte c'era infatti un Signa altrettanto bisognoso d'ossigeno. Nonostante che il timore di commettere errori faccia tremare le gambe ai ventidue protagonisti schierati agli ordini del pratese Blasi, è un Signa maggiormente garibaldino a partire in tromba e a condurre le danze nel primo terzo di partita. La solidità che i gialloblu mettono in evidenza in fase d'impostazione irretisce un Casellina alquanto nervoso e balbettante. Funziona bene invece il meccanismo predisposto in mediana dal Signa: partendo sovente davanti alla difesa, Donadio fa ripartire il gioco fungendo da fulcro all'architrave formato da Superbi e Nicastro. Masi si blinda in cabina di regia, mentre a Ceccarelli e Rosone è affidato il compito di colpire ai fianchi la retroguardia biancorossa. Il Casellina fatica a carburare andando incontro nei primi dieci minuti a quella che sembra avere tutta l'aria di una colossale disfatta. Ai canarini ne bastano nove per spiccare il volo. Al 5' un corner dalla bandierina di destra molto ben disegnato da Superbi manda in totale confusione la difesa ospite; il tentativo di deviazione aerea di Ceccarelli attiva dinanzi a Fattovich un flipper impazzito che ben presto va in tilt. La mezza rovesciata volante di Nicastro incoccia sulla schiena di un difensore la cui involontaria deviazione non lascia scampo all'estremo difensore di scuola Scandicci. Al 9' tocca alla mediana sbandare paurosamente e perdere un brutto pallone in favore dell'ex sammorese Superbi che a sua volta verticalizza; davanti a Ceccarelli si apre un'autentica autostrada che percorre a tutta velocità prima di scaraventare alle spalle di Fattovich un imparabile rasoiata nell'angolo basso. Il Signa sembrano dunque lanciato ad altissima quota, ma è proprio in questo momento che l'inerzia del match cambia in maniera evidente. Pur non riuscendo a far nulla di trascendentale in fase offensiva, la pronta riorganizzazione messa in opera dai ragazzi di Failli riporta la sfida in perfetto equilibrio almeno sul piano del gioco. Adesso gli ospiti mettono in mostra maggior personalità a centrocampo puntando forte sia sulla coppia formata da Rossi e Stanzoni, sia sulle indiscutibili doti di leader messe in evidenza dall'ex lastrigiano Gabriele Bacheca che con grande capacità e determinazione prende in mano le redini della mediana dispensando palloni e consigli. Qualcosa insomma inizia a funzionare come dovrebbe; e anche se il quadrilatero signese formato dagli esterni Asencio e Fusco e dai centrali Messina e Colzi disbriga solo lavoro di ordinaria amministrazione neutralizzando sistematicamente l'unico vero riferimento offensivo ospite rappresentato da Christian Fino, sul settore di destra, quello presidiato da Fusco, qualche leggero scricchiolio ogni tanto si avverte. Non è un caso che al 18' il pericolo biancorosso si materializzi proprio lungo la catena di sinistra sulla quale si fa apprezzare un efficace doppio binario percorso a turno dall'esterno offensivo Nencioni e da quello difensivo Tarantoli. Proprio il numero undici ospite, ottimamente lanciato in profondità, si ritaglia una buona chance conclusa però debolmente frale braccia di Lauria. Molto meglio fanno invece i ragazzi di Failli al 28' quando una prepotente discesa sulla sua ala da parte di Nencioni culmina in un bel traversone respinto corto da un difensore; è un invito a nozze per l'accorrente Rossi che piomba sul pallone lasciando poi partire una micidiale sciabolata volante sulla quale nulla può il pur bravo Tommy Lauria. Nel contesto di un secondo tempo nel quale regna un letale mix fatto di approssimazione, imprecisione, paura e nervosismo, neppure gli interessanti temi tattici che avevano caratterizzato la prima frazione trovano riscontro. Adesso un Casellina alla disperata ricerca del pareggio perde troppo spesso tempo a discutere con l'arbitro; mentre il Signa che comunque soffre la pressione psicologica derivante dalla posta in palio non riesce ad assestare ai biancorossi il colpo del definitivo ko. Gli ospiti ci provano al 53' quando. sugli sviluppi di un traversone dalla destra, l'inzuccata da due passi di Nencioni non trova lo specchio della porta. Al 65' Fino tenta di sorprendere Lauria con una conclusione dalla lunga distanza sulla quale il numero uno signese interviene però in presa sicura. Col passare dei minuti in campo sale la tensione. A farne le spese al 78' è il neo entrato Zatteri che rimedia il rosso per potreste. E qui accade qualcosa che solo il talento di un bravo psicanalista potrebbe spiegare. In vantaggio di un gol e in superiorità numerica, il Signa non solo non riesce a gestire al meglio la situazione ma a un minuto dal termine subisce la più tremenda delle beffe. L'ultimo disperato assalto all'arma bianca portato dal Casellina frutta un corner che Nencioni s'incarica di calciare dalla bandierina di destra: il pallone spiove a centro area dove Ricciardi è bravissimo a saltare più in alto di tutti e a depositare alle spalle di Lauria il pallone che vale il pareggio. L'incontenibile gioia del centrale difensivo scandiccese funge da miccia per una rissa alla quale Blasi pone rimedio fischiando la fine del match senza concedere i canonici minuti di recupero. Tirando le somme, il pareggio può essere considerato il risultato più giusto; non sposta in maniera evidente gli equilibri sul fondo della classifica ma premia la grande determinazione del Casellina al quale va il merito di averci creduto fino in fondo. È un'occasione persa invece per il Signa che molto dovrà ancora lavorare sotto il profilo della gestione della partita. Mangiarsi un doppio vantaggio in superiorità numerica fa indubbiamente molto male ma è pure lo specchio di una condizione psicologica tutta da migliorare. Il fischietto pratese Blasi ha complessivamente ben diretto un confronto a tratti nervoso, cavandosela egregiamente anche in occasione del convulso finale di partita.
Calciatoripù : buone cose hanno fatto vedere Asencio e Messina in fase difensiva, Donadio e Nicastro in mezzo al campo e Ceccarelli (Signa) in attacco. Ottime le prove del generoso capitan Giannini , di Tarantoli e di Ricciardi in fase difensiva, di Bacheca e Rossi in mezzo al campo, di Nencioni lungo la corsia di sinistra e di Fino (Casellina) in attacco.