RETI: Bettazzi L., Del Zotto, Parenti, Bottino, Faccendini
Tre su tre e un cammino pulito anche nei play-off. Dopo una prima fase impeccabile, la Cattolica s'avvicina un passo ancora alla finale per il titolo: il Margine s'accompagna a Zenith e Capezzano nella schiera di chi è già caduto sotto la lama della scimitarra giallorossa. Ma, forse il turnover o forse un approccio leggerino, il primo tempo non regala i soliti scintillii: anzi, è il Margine a partire meglio e a rendersi pericoloso in avvio con un'incursione di Biagi. Ma la sua qualità è tale che anche se non gioca granché la Cattolica trova sempre il modo di sfondare: corre appena il 12' quando Del Zotto raccoglie un pallone respinto dalla difesa su un traversone mancino e dal limite insacca. Per evitare che la gara si chiuda subito c'è bisogno di tutta l'esplosività di Ruggiero, superlativo sia sulla girata al volo di Parenti sia sull'incursione di Manuali. Poi la Cattolica abbassa la fiamma e come in avvio il Margine torna fuori, pericoloso con Biagi e L. Bettazzi e poi capace di costruire l'azione del pari alla mezz'ora esatta: c'entrano precisi loro due, il primo a calciare sul filtrante di G. Bellandi e il secondo a spingere in porta la parata di Batisti. Nell'intervallo Alla decide di cambiare pesantemente il tessuto su cui sta cucendo l'incontro: negli spogliatoi rimangono in quattro. E la Cattolica ne risente subito in positivo: attaccando un pallone scoperto, il Margine legge male l'azione orchestrata da Del Zotto che favorisce scatto e diagonale profondo di Parenti. È l'1-2 che regge fino agli ultimi 5', nei quali il Margine (Innocenti e Marino i migliori) sfiora il 2-2 e poi capitola: il pallone buono capita a G. Bellandi che invece di controllare calcia debole di prima favorendo la parata di Batisti; dall'altra parte Bottino devia in porta l'angolo dell'1-3 cui nel recupero segue il diagonale di Faccendini sul contropiede di Legnante. Vittoria meritata, divario troppo largo; ma se vuole arrivare a giocarsi il titolo (finale probabilissima ormai) e battagliare alla pari col Tau (pronostico invece impossibile) la Cattolica deve scordarsi i cali di concentrazione di cui è stata a lungo protagonista nel primo tempo.