RETI: Capecchi
Più forte della stanchezza e della sfortuna, è questo il biglietto da visita che lascia la Virtus Bottegone di mister Venturi dopo l'1-0 rifilato a un Hitachi comunque arcigno e velenoso. Dopo i primi dieci minuti passati all'insegna dell'equilibrio, a rendersi per prima pericolosa è la compagine di mister Niccolai con Cannarozzo, ma il suo tentativo viene deviato in calcio d'angolo da un attento Leporatti. Tra il 20' e il 35' la Virtus Bottegone è costretta a operare tre cambi per sostituire tre infortunati ma, nonostante questo, l'assetto tattico rimane solido e i valori in campo non vengono alterati. Col passare dei minuti sono proprio i locali ad acquisire più coraggio e padronanza del gioco, rendendosi anche pericolosi dalle parti di Ingrassia con una conclusione di Gorgeri. Quando la prima frazione sembra che stia per terminare a reti bianche, Capecchi estrae il coniglio dal cilindro e, su assist di Aquilino, buca l'incrocio dei pali con un mancino tanto potente quanto preciso. Al rientro in campo dagli spogliatoi, ad approcciare meglio la contesa sono i padroni di casa che sfiorano in un paio di circostanze il raddoppio ancora con Capecchi, sprecone però nel cestinare due ghiotte occasioni da dentro l'area di rigore. Se la legge non scritta del calcio afferma che da un goal sbagliato ne deriva uno subìto, Leporatti allora è colui che la regola la infrange: il portierone locale, infatti, compie un vero e proprio miracolo intorno alla metà del secondo tempo su Banchi, salvando di fatto il risultato. Nei minuti finale, mister Niccolai rimpolpa il reparto offensivo inserendo uomini d'attacco nella speranza di agguantare il pareggio ma la Virtus Bottegone si difende con ordine riuscendo a mantenere inviolato il proprio fortino. Al triplice fischio del signor Camoni la contesa va dunque in archivio sul risultato di 1-0, specchio di una gara tutto sommato equilibrata e giocata con buona intensità da entrambe le compagini. Calciatorepiù: Capecchi (Virtus Bottegone), nonostante le due palle goal sprecate nel secondo tempo è lui il vero man of the match col siluro che si insacca all'incrocio dei pali.