SANCAT: Petroni, Di Marco, Ferrini, Vasarelli, Impallomeni, Silvestri, Olivieri, Balducci, Monti, D Agostino, . A disp.: , Costantino, Fossati, Nerozzi, Darone, Burchietti, . All.:
RETI: Vasarelli, Nerozzi, Manuel Orosco, Fabbri
La Sancat c'è e risponde presente all'appello. Quando mancano quattro giornate al termine del campionato è vera bagarre in testa al girone A del campionato U18. Quattro squadre in due punti e tra queste c'è anche la Sancat di mister Brazzini reduce da cinque vittorie consecutive, e in totale da sette risultati utili consecutivi. Miglior rendimento interno con sei vittorie e un pareggio, unica squadra imbattuta in casa. Per il Dicomano invece, terza sconfitta consecutiva fuori casa, e quinta partita consecutiva con tre gol subiti. E dire che sono proprio a partire forte trovando il vantaggio al 35'. Lancio in profondità per la corsa e la velocità di Fabbri, che viene steso con un fallo da ultimo uomo a pochi metri dall'area di rigore. Calcio di punizione ma più che altro espulsione diretta per il difensore della Sancat che così si ritrova anzitempo in inferiorità numerica. Dalla mattonella si presenta lo stesso Fabbri che punta il mirino sulla porta e insacca con una conclusione precisa all'angolino per il vantaggio ospite. Gol e rosso diretto per un inizio scioccante che avrebbe steso ben più di una squadra, ma la Sancat non è dello stesso avviso e così, dopo un intervallo rigenerante in termini di armonia e di energie mentali, nella ripresa i padroni di casa escono con una cattiveria totalmente diversa. E lo si vede subito perché subito arrivare il pareggio firmato da Nerozzi con un tiro preciso dal limite dell'area. Il sorpasso lo firma poi Manuel dopo una mischia in area di rigore, sbrogliando la situazione con un tocco decisivo sotto porta. Il Dicomano è alle corde, stanco sia mentalmente che fisicamente, prova a spingersi in avanti per tornare in parità ma sono mosse che si rivelano fatali perché su un contropiede ecco il calcio di rigore per la Sancat, trasformato poi da Vasarelli per il tre a uno finale. Inferiorità numerica assolutamente invisibile e gran vittoria di carattere.