RETI: Cardona Galeas, Cardona Galeas, Cavataio, Cardona Galeas, Savastano, Stan, Cellai
Un quartiere, due cuori (uno biancorosso, l'altro gialloblu) che pulsano forte, che ben rappresentano il nucleo delle due storiche comunità che lo compongono e che sono divisi solo da una grande arteria (la direttrice Talenti - Sansovino) lungo la quale, oggi più che mai, viaggiano a velocità supersonica i sogni di due squadre alla ricerca di quel successo che le proietterebbe nella galassia dei regionali. Oltre ad una strada, tre punti separano la capolista Audace Legnaia di mister Ariani dall'Isolotto guidato da Stefano Biondi che quel viale ha attraversato con la speranza di portare a termine un'impresa che renderebbe ancor più incerta la lotta per il vertice, visto e considerato che in caso di successo gialloblu nell'altro derby di giornata (quello di Rifredi fra Virtus e Laurenziana) salirebbero prepotentemente anche le quotazioni dei ragazzi dell'ex Madonnina Del Grappa. Doverosa premessa a parte, per comprendere quanto sia alta la posta che ci si gioca sul sintetico del Bacci di Via Dosio, basta osservarne la tribuna, piena all'inverosimile. Una folla strabocchevole, composta di genitori, ragazzi ma anche di un consistente contingente di addetti ai lavori venuti ad osservare le gesta tecniche di due collettivi che fino a questo momento, hanno fatto la parte del leone. Che per entrambe le squadre, la vittoria sia l'obbiettivo da raggiungere, lo testimoniano i numeri, visto che nel contesto di un girone che solo in rare occasioni ha visto uscire in schedina il segno X , nessuna delle due si è sin qui accontentata delle mezze misure. Per Legnaia ed Isolotto, insomma, o è tutto bianco, o tutto nero. Il rumoroso ed incessante incitamento che entrambe le fazioni del tifo dedicano ai rispettivi beniamini rende ancor più spettacolare una sfida che nella prima fase è caratterizzata da un'interessante partita a scacchi fra i due tecnici che ben mette in evidenza le principali caratteristiche dei rispettivi schieramenti. Un Legnaia che poggia la propria manovra sulle buone qualità in fase di palleggio messe in evidenza dai propri centrocampisti, sulla velocità di Savastano e sullo strapotere tecnico ed atletico di Cardona in attacco, è ottimamente contenuto da un Isolotto piuttosto solido in fase difensiva. I ragazzi di Biondi mettono in mostra grande concentrazione in chiusura ed in anticipo e quando se ne presenta loro l'opportunità, provano a ripartire in contropiede sfruttando la coppia d'attacco composta da Cellai e Stan ma anche le buone doti balistiche di Strano in occasione delle palle inattive. Ed è proprio in una di queste circostanze, allo scoccare del 13', che la prima controversa interpretazione regolamentare di un balbettante Garufi, lascia dubbiosi ed esterrefatti i sostenitori biancorossi. Strano pennella verso l'area avversaria un calcio piazzato dalla trequarti sinistra e Cellai, prendendo in controtempo una difesa gialloblu tutt'altro che irreprensibile, appoggia in rete da due passi il pallone che porterebbe gli ospiti in vantaggio. Il condizionale è, però, d'obbligo, visto che l'arbitro decide di annullare la segnatura ravvisando una più che dubbia posizione di fuorigioco da parte del numero dieci in maglia giallonera. L'Isolotto, insomma, non solo c'è ma fa anche paura. L'Audace si è sin qui dimostrata capolista di razza ed anche se i ragazzi di Via Pio Fedi non sfigurano, quando decide di cambiar passo son dolori per tutti. Al 25' si accendono i motori della coppia Savastano-Cardona, il capitano gialloblu serve in profondità il talentuoso numero dieci che dopo aver portato scompiglio nel cuore dell'area ospite, si vede murata la conclusione da parte di un difensore. La sfera giunge però fra i piedi del numero otto che dopo averla raccolta a centro area, non lascia scampo a Lutzu infilandolo con un'imparabile conclusione a mezza altezza. I ragazzi di Ariani adesso premono pesantemente il piede sull'acceleratore mettendo in seria difficoltà la retroguardia ospite e trovando il raddoppio al 33' grazie ad una spettacolare azione personale di Cardona che fa venir giù la tribuna del Bacci . Dopo aver recuperato palla sulla destra, il numero dieci gialloblu prima va via in dribbling al diretto avversario, poi entra in area di rigore, si accentra, si presenta a tu per tu con Lutzu e lo supera grazie ad un preciso tocco rasoterra da due passi. La sfida sembra adesso incanalarsi su un binario favorevole ai padroni di casa ma nel corso del terzo ed ultimo minuto di recupero concesso da Garufi al tramonto della prima frazione di gara, una seconda enigmatica decisione arbitrale, riapre i giochi. L'azione prende forma ancora sugli sviluppi di un calcio da fermo, stavolta spostato sul fronte destro dell'attacco ospite, che Strano scodella nuovamente verso il centro dell'area. Il fischio arbitrale sanziona una presunta trattenuta nel cuore dei sedici metri è l'Isolotto usufruisce così di un penalty che Cellai trasforma con precisione e freddezza piazzando la palla nell'angolo basso alla sinistra di Vigiani. Certo; la tribuna dell'ex Reman non sarà come quella in legno del Filadelfia che i tifosi granata facevano tuonare saltandoci sopra e sicuramente, il giovanissimo capitano dell'Audace Zeno Savastano, non è il mitico Valentino Mazzola, che rimboccandosi le maniche, faceva capire agli avversari che da quel momento, per loro non ci sarebbe stato scampo. Una cosa, però, è certa. In avvio di ripresa, il quarto d'ora gialloblu , abbattendosi come un uragano sull'Isolotto, chiude la partita. Al 40' il neo-entrato Usuriaga si libera per la conclusione dal limite indirizzando poi verso i pali difesi da Lutzu un velenoso rasoterra sul quale il numero uno ospite si oppone bravamente deviando la sfera in calcio d'angolo. Sugli sviluppi del corner, la palla sfila verso il secondo palo, dove il ben appostato Cardona, prima la raccoglie e poi tenta la battuta a rete. La sua conclusione, sporca e male indirizzata, si tramuta in un prezioso assist per l'accorrente Cavataio che tocca da due passi verso la porta un pallone piuttosto debole che però rotola beffardamente alle spalle di Lutzu. Al 44' è invece splendida l'azione che frutta all'Audace la quarta segnatura. Una bella manovra intessuta lungo la corsia di destra e giocata tutta di prima da Cardona, Cavataio e Savastano, si conclude con uno splendido assist che smarca il numero dieci di casa tutto solo davanti a Lutzu. Per lui, è un gioco da ragazzi superare il portiere e fissare il risultato sul 4-1. Al 58' anche i ragazzi di Ariani sfruttano come meglio non si potrebbe un calcio piazzato. La forte battuta dalla media istanza proposta da Savastano, sorprende un incerto Lutzu che arriva sul pallone non riuscendo però a trattenerlo. Il primo a giungere sulla corta respinta del portiere, manco a dirlo, è l'onnipresente Cardona che ribadendo in rete il pallone che fissa il punteggio sul 5-1, confeziona una magnifica tripletta personale che magazziniere permettendo, gli consentirebbe di portarsi a casa il pallone del match. Al 52, un Isolotto in evidente affanno, è a nostro avviso punito oltre misura dall'arbitro Garufi che espelle Maionchi, reo di aver fermato con un duro intervento in chiusura l'ennesima prepotente sgroppata offensiva di capitan Savastano. L'irregolarità è evidente ma spropositato è il provvedimento preso dall'arbitro nei confronti del difensore biancorosso, il cui intervento poteva essere sanzionato con un più blando cartellino giallo. La reazione dei ragazzi di Biondi è encomiabile. Nonostante sia adesso costretta a giocare l'ultimo quarto d'ora in inferiorità numerica, la compagine ospite non solo tiene dignitosamente il campo ma pochi secondi prima del settantesimo, complice ancora una volta una retroguardia gialloblu piuttosto disattenta, realizza un gol che rende un po' meno amaro il boccone da mandar giù. Cellai batte velocemente un calcio piazzato dalla trequarti cogliendo di sorpresa i difensori dell'Audace. La dormita generale da parte dei ragazzi di Ariani consente così a Stan di raccogliere nel cuore dei sedici metri avversari il prezioso assist fornitogli dal compagno per poi superare Vigiani da breve distanza. Questa piccola sbavatura da cerchiare, però, con al matita rossa, non intacca la superba prestazione di un'Audace che in occasione del primo scontro al vertice proposto dal calendario nel girone di ritorno, certifica la propria leadership estromettendo definitivamente il generoso Isolotto dalla volata finale. I ragazzi di Ariani devono, però, adesso archiviare nel cassetto dei ricordi questo straordinario risultato e concentrarsi sulla prossima sfida che li vedrà opposti, sul terreno del Facibeni , a quella Virtus Rifredi che in occasione della gara d'andata, è stata capace di espugnare il sintetico di Via Dosio. Riusciranno i gialloblu ad aggiudicarsi anche il secondo match point ed a giungere così, a braccia alzate ed in solitudine, sulla linea del traguardo? La risposta arriverà, puntualissima, fra una settimana quando, come sempre accade nel gioco del calcio, sarà il campo ad emettere la sua inappellabile sentenza.
Calciatoripiù : nell'Audace grandissima la partita giocata da Savastano e Cardona ma molto positive sono state anche le prestazioni offerte da Kumar in fase difensiva e da Lopez Rojas, Cavataio e Tempesti in quella d'impostazione. Nell'Isolotto, invece, buone cose hanno fatto vedere Strano e Cellai. Non ottiene la sufficienza in pagella, invece, l'arbitro Garufi che pur tenendo saldamente in mano le redini dell'incontro e pur non condizionando il risultato con le sue decisioni, nelle circostanze descritte in cronaca non ci è parso all'altezza del delicato compito affidatogli dal designatore.