Da una parte - quella del Cascina - una squadra che si è scottata negli ultimi due turni, che ha cambiato giocoforza il suo tecnico, desiderosa di puntare anzitutto su una ritrovata solidità. Dall'altra i blues, senza ombra di dubbio la squadra più in forma del torneo in questo tramonto d'inverno che schiude già alla primavera; ne viene fuori uno 0-0 che, letto alla luce di quanto appena detto, premia di più la prestazione dei locali, che scendono in campo anzitutto con l'obiettivo di tornare a far punti e di fermare l'emorragia di gol subiti, riuscendo nell'intento nonostante la forza dell'avversario. Lo Scandicci non sfonda contro un Cascina ottimamente organizzato in fase di non possesso palla, che concede pochissimo all'estro di Bartolozzi e alle zampate di Ongaro, che comunque hanno provato a lungo a far male dalle parti dell'attento Cioni, sempre ben protetto dai compagni. Sono i ragazzi di Burchi a gestire in prevalenza il possesso della palla e a sfornare più azioni d'attacco, ma senza mai riuscire a incidere per davvero in zona-gol. Dal canto suo i locali non stanno solo a guardare e a difendersi, ma creano due potenziali ottime chance; al 15' prima e soprattutto al 30' poi, quando Bellucci si presenta davanti a Masini dopo un veloce uno-due con Patalani ma non riesce a superare l'opposizione del portiere ospite. La sensazione, nel finale di match, è che il risultato possa sbloccarsi su un episodio, ma un pizzico di stanchezza e di paura di perdere frenano lo slancio delle due contendenti che alla fine si spartiscono la posta in palio.