• Juniores RegionaliE
  • 14/05/2022 16.00.00
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  • Audace Galluzzo
  • 0 - 0 14/05/2022 16.00.00
  • Fortis Juventus

Commento


AUDACE GALLUZZO: Ioanna, Danti, Giorgi, Neri, Obinu, Checcucci, Romeni, Lastrucci, Materassi, Bargioni, Kasaj. A disp.: Benvenuti G., Napolitano, Pinzani, Betti, Nencioni, Sereni, Banchini, Rapisarda, Diaby. All.:
FORTIS JUVENTUS: Penna, Zoppi, Bruscaglioni, Arrighini, Satta, Maretti, Kuka, Benci, Caleca, Incagli, Pierottoli. A disp.: , Lo Bosco, Zoppi, Bettini T., Laajal, Mignani, Zani, Mehilli, La Rocca. All.: Ballini
A novanta pedalate dal traguardo, la lotta al vertice del girone E si trasforma in una di quelle volate che al termine di una corsa adatta ai velocisti vede il Lanciotto, sprinter di razza, superare Galluzzo e Fortis Juventus che non riescono ad andare oltre lo 0-0 e si vedono superare in testa alla classifica. Sul sintetico del Guidi va in scena un autentico spareggio che numeri alla mano ha tutte le caratteristiche di una sfida poco adatta ai deboli di cuore. Alle 16.01, quando le squadre e l'arbitro Burgassi mettono piede sul terreno di gioco, sono i borghigiani a portare in dote un più che consistente vantaggio psicologico: reduci da un'impressionante striscia di sette vittorie consecutive, possono inizialmente gestire il punto di vantaggio che vantano nei confronti di Galluzzo e Lanciotto. Il peso della partita ha radunato sulla tribuna dell'impianto di via Biagini la folla delle grandissime occasioni, un pubblico caldissimo e pronto a sostenere a gran voce i calciatori; ma sin dai primi scampoli di gioco ci si rende ben conto di dover assistere a un match equilibrato ma anche condizionato dalla paura di sbagliare e dal primo gran caldo primaverile che rischia di portarsi via energie preziose e di conseguenza far annebbiare i riflessi. «Primo: non prenderle» sembra essere il comandamento secondo il quale Landini e Ballini hanno impostato il proprio atteggiamento tattico. Come nel gioco del poker, anche sul tappeto verde del Galluzzo le doppie coppie hanno la meglio sulle coppie. Così l'ottima disposizione difensiva che caratterizza entrambe le formazioni non permette agli attacchi di far male. Giorgi-Danti (esterni), Obinu-Checcucci (centrali) da una parte e Tommaso e Leonardo Zoppi (esterni), Satta-Giovannini (centrali) dall'altra quasi nulla concedono ai tandem offensivi composti da Romeni e Materassi sulla sponda gialloblu e dall'ex Cattolica Caleca e Incagli su quella biancoverde; le coppie non riescono mai a tramutarsi in tris d'assi a causa della scarsa propensione offensiva mostrata in questa importantissima circostanza da due elementi di grande valore e pericolosità quali Kasaj e Pierottoli. Le cose migliori si vedono nella zona centrale del campo dove, almeno nella prima fase della gara, è un robusto e combattivo Ugo Benci a prendere in mano la bacchetta del direttore d'orchestra e a tener desta l'attenzione degli omologhi avversari. Anche se dopo appena cinque giri d'orologio è il Galluzzo a costruire la prima mezza occasione rimasta appuntata sul taccuino del cronista (girata di testa di Bargioni sugli sviluppi di un fallo laterale dalla destra battuto da Danti; il pallone però è artigliato in presa senza troppe difficoltà da Pettinelli, portiere di scuola Sestese), il tridente formato da Bargioni, Neri e Lastrucci annaspa e fatica non poco a proporre le consuete buone triangolazioni palla a terra. Quando però allo scoccare della mezz'ora i ragazzi di Landini riescono finalmente a impostare il gioco come Galluzzo comanda, si presenta loro un'occasione di platino. Neri recupera un pallone all'altezza della linea di centrocampo e poi verticalizza su Romeni che a sua volta inventa un illuminante giocata in verticale; Materassi si ritrova solo davanti a Pettinelli nel cuore dei sedici metri borghigiani, ma invece di optare per una conclusione potente e piazzata sceglie la soluzione più complicata tentando un fiacco e solo abbozzato cucchiaio sul quale il portiere interviene bloccandolo senza troppa difficoltà. Giocatori e tifosi gialloblu si mettono a giusta ragione le mani nei capelli anche perché, purtroppo per loro, questa non è la prima brutta notizia di giornata. Durante l'intervallo di metà gara giungono infatti aggiornamenti anche dalla Villa dove nel frattempo il Lanciotto è avanti di due gol. È dunque il Lanciotto ad aver adesso piazzato lo scatto decisivo; a questo punto lo 0-0 non può più andar bene neppure alla Fortis Juventus. E a questo punto di pedalate al termine ne mancano solo quarantacinque. Alla ripresa sono gli ospiti a partire meglio e osare di più in fase offensiva. Al 50' una tambureggiante manovra biancoverde si conclude con una stupenda battuta a rete dalla distanza da parte di Benci la cui sciabolata tesa e ben indirizzata costringe Ioanna al grande intervento in tuffo sulla propria destra. L'impressione che sul piano del ritmo e della manovra qualcosa possa cambiare dura però molto poco. Il match torna in equilibrio, le squadre che si annullano vicendevolmente e la cronaca che torna ad animarsi solo nel finale. All'82' la grande chance per passare in vantaggio capita nuovamente sui piedi dei giocatori mugellani. Sugli sviluppi di un lungo rinvio di Pettinelli con i piedi, Incagli scatta nel cuore della trequarti galluzzina ma, dopo essere andato via in progressione al diretto avversario e aver fatto il proprio ingresso in area, si fa ipnotizzare dall'intervento in chiusura di Ioanna che riesce a contenere la conclusione debole e prevedibile. All'84', sul fronte opposto, tocca a Romeni seminare il panico nei sedici metri ospiti: dopo essersi liberato in dribbling sulla destra ed essersi incuneato in area, il bomber galluzzino che tante volte in questa stagione è stato decisivo nel momento topico della stagione improvvisamente si spegne smarrendosi al momento della battuta a rete e consentendo così l'intervento in chiusura di Leo Zoppi e compagni. Neppure le sostituzioni servono a dare una svolta alla partita. Ne è testimonianza l'occasione che all'89' vede protagonista il giovanissimo classe 2005 Moussa Diaby che, inserito da Landini nel tentativo di ridar corpo e rapidità alla manovra di centrocampo, aggancia con eleganza nel cuore della trequarti avversaria un lungo pallone recapitatogli direttamente dai piedi di Ioanna; ma, dopo essere scattato in profondità sulla destra ed essersi fatto largo al limite dell'area avversaria, indirizza di poco sopra la traversa il pallone che avrebbe aperto al Galluzzo le porte degli spareggi a cinque. Al triplice fischio di Burgassi (ha ben diretto con estrema sicurezza e competenza un match di vitale importanza), giunto dopo ben 5' di recupero, nel lungo caloroso e meritatissimo applauso bipartisan che accompagna i ragazzi negli spogliatoi ben si percepisce quel misto di gratitudine per il gran campionato disputato e di grande amarezza per ciò che poteva essere ma che invece non è stato e che i supporter, ma anche giocatori e tecnici di entrambe le squadre, sentono nel cuore. Il Lanciotto trionfa a braccia alzate sul filo di lana; ma, nonostante il grande rimpianto per le numerose occasioni perdute, a Galluzzo e Fortis Juventus vanno i nostri più sinceri complimenti. Basta dare un'occhiata alla classifica finale per comprendere quanto questo campionato sia stato equilibrato, ricco di emozioni e colpi di scena, combattuto e livellato verso l'alto. Oltre a gialloblu e biancoverdi infatti anche Atletica Castello e Rinascita Doccia sono arrivate vicinissime alla vetta. Queste sono le grandi emozioni che solo il calcio giovanile riesce a regalare. Questo è il calcio che ci piace.
Calciatoripiù
: nel Galluzzo ottima la prestazione di tutto il reparto difensivo ma anche del mediano Lorenzo Neri che non ha fatto rimpiangere l'assenza di Furio Forconi supportando al meglio un Bargioni un po' in ombra e spesso costretto a compiti di interdizione. Stesso discorso vale per la Fortis Juventus: bene tutta l'architrave difensiva ma molto bene in mezzo al campo il solido e generoso Benci .