RETI: Romeni, Romeni
Il peso specifico di tre punti che potrebbero cambiare il destino di un'intera stagione troppo spesso rappresenta un ingombrante fardello difficile da portare in spalla. E quando vincere è l'unica cosa che conta, può accadere che si dia poca importanza allo spettacolo badando al sodo. Perché, come recitava la celeberrima canzone degli 883, può succedere che giocar bene e creare occasioni faccia andare incontro alla beffa di subire una bruciante sconfitta ad a pera di un avversario che magari ha giocato peggio ma che è stato capace di mettere a frutto l'unica grande occasione capitata. E allora devono aver pensato Galluzzo e Lanciotto perché rischiare? Proviamo a giocar male tutte e due e vediamo come va a finire . (2-0 per il Galluzzo va a finire). Così, sul sintetico del Guidi, è andato in scena un match che non passerà alla storia come uno dei più fantasmagorici che si siano mai visti ma che dalle parti del Galluzzo, sarà probabilmente ricordato come quello della svolta. Due battistrada brutte e un po' sporche, che nella testa e nelle gambe hanno sentito tutto il peso dell'altissima posta in gioco, più che per le belle giocate alle quali avevano abituato i rispettivi sostenitori si sono distinte per l'approssimazione e gli evidenti errori in fase d'impostazione che hanno riempito di segni rossi un compito che avrebbe potuto e dovuto essere svolto in maniera ben più diligente. Nel contesto di novanta minuti poveri di contenuti ed occasioni, solo una delle due è riuscita ad essere veramente cattiva E a mettere a frutto quei dettagli che in certe occasioni fanno la differenza. Un Lanciotto in verità piuttosto opaca ma in alcune occasioni anche sfortunato non è riuscito a replicare la superba prestazione casalinga che gli aveva permesso di strappare i tre punti al Luco. Sul piano del gioco neppure il Galluzzoha brillato, ma l'arma in più impersonata dal pungente e guizzante Daniele Romeni ha rappresentato il punto di svolta di una gara altrimenti destinata a terminare senza vinti, vincitori e molto probabilmente, a reti inviolate. Due impostazioni tattiche che a volte annoiano e a volte fanno anche un po' arrabbiare le rispettive tifoserie rendono bene l'idea di quanto saranno poveri di contenuto i novanta minuti di gioco. Nonostante il gran prodigarsi in mezzo al campo dell'inesauribile Scarlini e di un generoso Porro, i rossoblù campigiani poco o nulla combinano in fase d'impostazione. Non fanno meglio sul fronte opposto i padroni di casa che comunque, nonostante la non brillantissima prestazione offerta dal fantasista Bargioni, qualche pallone in più nella zona centrale del campo riescono comunque a metterlo a terra e a giocarlo con quel pizzico di lucidità che fa guadagnare metri preziosi in fase di possesso palla. La musica cambia decisamente ritmo quando i ragazzi di Landini riescono a innescare il rapidissimo Daniele Romeni che, galleggiando con grande abilità su tutto il fronte offensivo e non dando così veri e propri punti di riferimento alla difesa campigiana, nasconde fin troppo bene la scarsa vena di un Materassi spuntato come un lapis dopo una verifica di stenografia. Al 9' un lungo rilancio dalla difesa coglie impreparata quella ospite. Romeni approfitta al meglio dell'occasione recuperando palla, filando come un proiettile verso la porta difesa da Targioni e superando poi il giovanissimo estremo difensore classe 2004 con un preciso tocco rasoterra che ne elude il tentativo d'intervento in uscita. Il Lanciotto riesce a rispondere all'altezza del 16' solo sugli sviluppi di un calcio piazzato. Porro ci prova indirizzando verso la porta difesa da Benvenuti un'insidiosa parabola dalla trequarti sinistra che trova però pronto alla replica l'estremo difensore galluzzino che dopo aver recuperato la posizione, alza il pallone sopra la traversa. La luce si riaccende in coincidenza del 35' e del secondo fulmine di giornata scagliato da Romeni verso i pali di Targioni: stavolta il numero sette in maglia gialloblu è bravissimo a prendere il tempo ai centrali difensivi del Lanciotto e a girare in rete di testa una parabola tesa e ben indirizzata a centro area dal piedino fatato di Bargioni che pennella come suo costume un calcio piazzato dalla destra. Che per la compagine campigiana questa non sia la migliore delle giornate lo si comprende allo scoccare del 45' quando, in occasione della prima manovra di un certo rilievo, Baldazzi prima e Samuel Rossi poi centrano i legni della porta di Benvenuti. L'intervallo sembra giovare alla truppa rossoblù che nei primissimi minuti della ripresa, provando finalmente a pressare alto, mette in difficoltà la retroguardia di casa che fatica a ripulire la propria area di rigore. Al 55', sul fronte opposto, è però un brutto errore commesso da Targioni in fase di rilancio a far correre un brivido lungo la schiena del portiere ospite. Il pallone è infatti recuperato dal solito Romeni che questa volta prova la battuta dalla distanza: il pallone termina di poco sopra la traversa. Nessun altro sussulto e fin troppi sbadigli caratterizzano anche la fase centrale del secondo tempo. Il taccuino del cronista torna a riempirsi all'80' quando il neoentrato Banchini impegna Targioni con una velenosa rasoiata dal limite che deviata in calcio d'angolo grazie a un pronto intervento in tuffo sulla propria sinistra. Sono i minuti di recupero a regalare gli ultimi acuti della sfida. Prima Carrone coglie la traversa con una bella conclusine dalla media distanza, infine tocca al neo entrato Cassiolato tirar giù il sipario grazie a un bel rasoterra diagonale che si perde di poco a lato alla destra di Benvenuti. Missione compiuta dunque per i ragazzi di Landini che grazie a questi tre punti, operano l'aggancio in vetta alla classifica. Il Lanciotto adesso non può neppure giovarsi del vantaggio di aver disputato una gara in più rispetto ai rivali di giornata. Un particolare di non poco conto in vista di un finale di stagione ancora tutto da scrivere. Ha ben diretto il fischietto pontederese Giannini.
Calciatoripiù : nel grigiore di un match che ben poco ha regalato in termini di emozioni spiccano le prestazioni di Pinzani e Romeni nel Galluzzo e di Scarlini e Porro nella Lanciotto.