• Serie DE
  • 06/02/2022 14.30.00
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  • Arezzo
  • 3 - 0 06/02/2022 14.30.00
  • Unipomezia
    53' Marchi
    72' Benedetti
    88' Doratiotto

Commento


AREZZO: Colombo, Biondi, Van Dar Velden, Benedetti, Pisanu, Lazzarini (52' Mancino), Cutolo (82' Mastino), Sicurella (67' Doratiotto), Ruggeri (82' Marras), Campaner, Persano. A disp.: Balucani, Marchi, Zona, Memushi . All.: Sussi Andrea
UNIPOMEZIA: Siani, Cruciani, Ilari, Delgado (58' Tozzi), Ramcheski (58' Squerzanti), De Iulis (70' Valle), Odero, Scardola, Schiavella, Modesti (70' Cartella), Lupi. A disp.: Spadini, Lo Schiavo, Di Battista, Bramati, Mancini. All.: Foglia Manzillo Antonio
ARBITRO: Michele Maccorin di Pordenone
RETI: 53' Marchi, 72' Benedetti, 88' Doratiotto
NOTE: Ammoniti Campaner, Ilari, Modesti.AREZZO
COLOMBO: 6
Partita tutto sommato tranquilla, si sporca i guanti solo nel recupero sul tiro di Odero.
CAMPANER: 6,5 Gioca un match coraggioso ed attento, senza paure o timori reverenziali.
BIONDI: 6 Non soffre più di tanto, vista la pochezza offensiva della compagine laziale.
VAN DER VELDEN: 6,5 Disputa una gara senza sbavature e con attenzione massima per tutti i novanta minuti.
RUGGERI: 6 Corre a perdifiato sulla fascia sinistra, senza fermarsi un minuto e dà il suo buon contributo. 82' Mastino: sv.
LAZZERINI: 5,5
Sembra un po' annebbiato e non riesce a trovare il giusto ritmo, venendo sostituito prima dell'ora di gioco. 52' Mancino: 6 Tiene in modo attento la posizione, senza perdere mai la bussola e contribuendo alla vittoria.
PISANU: 6 Svolge con grinta il proprio compito, senza dover fare nemmeno tanta fatica.
BENEDETTI: 6,5 Copre tutti gli spazi senza lasciare mai vita facile agli avversari e risulta uno dei più convincenti.
SICURELLA: 5 Molto al di sotto delle aspettative, non trova i giusti tempi né i giusti spazi. 52' Marchi: 7 Ha il merito e la fortuna di sbloccare l'empasse con un colpo di testa ben assestato, ma poi un problema fisico lo costringe ad abbandonare la contesa. 67' Doratiotto: sv.
PERSANO: 6,5
Lotta e fa a sportellate con la difesa ospite, con coraggio e coscienza.
CUTOLO: 7,5 Guida da vero capitano la propria squadra, cercando il gol da molte posizioni, senza trovarlo per leggeri difetti di mira. 82' Marras: sv.
UNIPOMEZIA
SIANI: 6,5
Con almeno tre interventi degni di nota tiene finché possibile in vita l'UniPomezia.
ODERO: 6 Fino alla fine dà un contributo fattivo alla causa laziale e non demerita.
ILARI: 5,5 Soffre ogni qualvolta che Cutolo e Persano cercano la collaborazione e non dimostra le proprie doti.
SCARDOLA: 5 Va in grande difficoltà contro le avanzate della compagine locale e non dà copertura alla propria porta.
MODESTI: 5,5 Avere un cliente difficile come Cutolo è faticoso per tutti, ma non lo prende mai e risulta in stato confusionale finché rimane in campo. 70' Cartella: sv.
SCHIAVELLA: 6
In mezzo al campo lotta senza mollare mai e risulta uno dei pochi a salvarsi.
CRUCIANI: 5,5 Va in grande difficoltà contro avversari più pronti e concentrati, venendo preso spesso in mezzo dai mediani amaranto.
RAMCESKI: 6 Sfrutta le proprie doti fisiche per dare filo da torcere fino a che non viene sostituito ai rivali. 59' Tozzi: 5 Ha la sfortuna di entrare a gara ormai compromessa, senza riuscire a fare nulla per riequilibrarla.
DELGADO: 5,5 Tanto fumo e poco arrosto per l'esterno alto ospite, viene ben annebbiato dalla retroguardia amaranto. 59' Squerzanti: 5 Rimane fuori dal gioco e non incide in benché minima maniera sulla contesa.
LUPI: 6,5 Risulta il più propositivo dei suoi, dando due o tre accelerate che creano grattacapi dalle parti di Colombo.
Un Arezzo pieno di voglia e determinazione batte l'UniPomezia 3-0, tornando alla vittoria e salutando nel migliore dei modi il debutto bis di Marco Mariotti alla guida degli amaranto allo stadio città di Arezzo; è stata una partita a senso unico con gli amaranto che hanno cinto d'assedio la porta laziale per gran parte della gara, non trovando però nel primo tempo la via della rete e sbloccando la contesa solo ad inizio ripresa, per poi con altri due gol chiuderla tra metà secondo tempo e fine gara. Passando alla cronaca il tecnico aretino, dovendo rinunciare agli squalificati Calderini e Frosali ed agli indisponibili Giofrè, Magliocca e Pizzutelli, con Lomasto, Foggia e Strambelli che hanno lasciato in settimana la maglia dell'Arezzo, schierava un 4-3-1-2 con Colombo in porta, Campaner, Biondi, Vandervelden e Ruggeri che formano la linea arretrata, Lazzerini, Pisanu e Benedetti in mediana, con Sicurella alle spalle di Cutolo e Persano, con l'ultimo arrivato Doratiotto inizialmente in panchina, mentre il mister laziale metteva sul rettangolo verde un coraggioso 4-3-3, con Siani tra i pali, linea arretrata con Odero, Ilari, Scardola e Modesti, centrocampo con Schiavella, Cruciani e Ramceski ed un trio a formare la linea offensiva con Delgado, De Iulis e Lupi; l'Arezzo ci mette un po' a carburare ed infatti la prima occasione è per gli ospiti con al 4' un cross dalla destra di Lupi sul quale irrompe Schiavella col destro, palla che finisce non lontano dallo specchio della porta. Tre minuti dopo si rende pericolosa in avanti la compagine di Mariotti, quando su un errore difensivo ospite, la palla perviene a Cutolo, sinistro respinto con bravura da Siani; ancora pericoloso l'Arezzo al 14' quando su una palla vagante è di nuovo il capitano a fiondarsi e a far partire un sinistro che sfiora il montante. Passano sei minuti e ci prova Sicurella con il destro dal limite, palla di poco fuori; al 25' sponda di Persano su lancio lungo dalle retrovie per Cutolo, sinistro del n'10 e palla di nuovo che sfiora il bersaglio. Alla mezz'ora di nuovo protagonista il capitano amaranto su calcio di punizione dal limite, ma la palla sfiora il palo alla sinistra di Siani; torna in avanti la compagine laziale al 32', quando Lupi si libera con un numero di Campaner e si presenta tutto solo a tu per tu con Colombo, ma il suo tocco morbido con il destro finisce di un soffio a lato. Al 34' cross da destra di Cutolo, colpo di testa di Persano e grandissima parata di Siani che vola a togliere la sfera del dall'incrocio, con il primo tempo che finisce così sullo 0-0; a questo punto mister Mariotti prova a dare la scossa alla squadra e a inizio ripresa inserisce Marchi e Mancino, togliendo gli evanescenti Sicurella e Lazzerini. Gli effetti si vedono subito ed al 53' su punizione dalla destra di Cutolo, colpo di testa proprio di Marchi, stavolta per il portiere ospite non c'è nulla da fare e la palla s'insacca per il meritato vantaggio dell'Arezzo; passano tre minuti e il capitano amaranto prova il gol da calcio piazzato dal vertice destro, ma Siani alza in corner. L'Arezzo continua a spingere e al 73' su punizione da sinistra di Cutolo, colpo di testa di Benedetti a contatto con un difensore ospite, la palla assume una strana traiettoria e malgrado l'intervento alla disperata di Siani supera la fatidica linea bianca, con l'arbitro che convalida il raddoppio dei locali tra le proteste dell'Unipomezia; la gara da questo momento in poi scende di tono, ma viene riaccesa da un capolavoro di Doratiotto, che sul lancio lungo dalla retroguardia amaranto, aggancia in maniera stupenda e di destro da 30 metri sorprende nell'unica occasione in cui non è stato all'altezza Siani, con la palla che si insacca a fil di palo per il 3-0 definitivo. La squadra ospite prova fino in fondo ad addolcire la sconfitta, ma al 94' Colombo è attento su un tiro sul primo palo di Odero e devia in calcio d'angolo. Finisce così una gara ampiamente dominata dalla squadra locale, che per la cronaca ha giocato in un ambiente surreale vista la contestazione plateale degli ultras aretini verso la società, molto amareggiati e delusi per l'andamento di quella che doveva essere la stagione del rilancio per l'Arezzo, ma che si sta trasformando in un campionato deludente, che va a fare il paio con la retrocessione dell'anno scorso. Prossimi impegni per l'Arezzo la trasferta di Montespaccato con l'occasione di continuare a inanellare punti, mentre per l'UniPomezia è scontro salvezza con il fanalino di coda Pro Livorno Sorgenti tra le mura amiche per non sprofondare ancora di più verso il baratro dell'Eccellenza.