POGGIBONSI: Pacini, Rimondi, Cecchi, Mazzolli (90' Barbera), Borri (70' De Vitis), Frosali (83' Donati), Poggesi, Camilli (65' Riccobono), Bellini (76' Manfredi), Regoli, Muscas. A disp.: Vene, Simoncini, Minucci, Nicoloso . All.: Calderini Stefano
AREZZO: Colombo, Biondi, Aliperta, Foggia, Lomasto, Sicurella, Pinna (65' Sparacello), Campaner (86' Memushi), Muzzi (58' Cutolo), Marras, Tordella. A disp.: Commisso, Mastino, Panatti, Marchetti, Pisanu, Evangelista. All.: Sussi Andrea
ARBITRO: Emanuele Ceriello di Chiari
RETI: 13' Bellini, 24' Regoli, 50' Regoli, 80' Manfredi
NOTE: Ammoniti Frosali, Camilli, Pinna, Tordella.Poggibonsi-Arezzo 4-0 significa sostanzialmente lezione di calcio. Una sola squadra in campo, quella giallorossa che sin dalle prime battute mostra agli amaranto, nobili decaduti, cosa significhi giocare al massimo dell'intensità in Serie D. Noi non sappiamo come finirà il campionato delle due compagini, ma lo scontro diretto lascia un'imbarazzante sensazione di superiorità da parte dei Leoni che, lo scorso anno, giocavano due categorie sotto rispetto all'Arezzo retrocesso dalla Serie C. Stavolta invece le categorie sembrano invertirsi: il Poggibonsi mette in mostra un collettivo da Professionisti, mentre l'Arezzo, che incassa una delle più cocenti umiliazioni degli ultimi anni, assomiglia a un cantiere in cui la scritta lavori in corso rischia di campeggiare ancora a lungo. Venivano da cinque punti in altrettante partite, gli uomini di Sussi, che avevano urgente bisogno di riprendere terreno nei confronti degli avversari di giornata e soprattutto di Gavorrano e San Donato, facilmente vittoriose a Cannara e Livorno. E la squadra del neoallenatore, subentrato all'esonerato Mariotti, si presenta con Tordella e Muzzi schierati dall'inizio, quest'ultimo in avanti assieme a Marras e Foggia. Di fronte c'è lo spettacolare Poggibonsi, sorpresa assoluta del campionato; da neopromossa, la squadra di Calderini ha collezionato da subito un andamento degno della zona playoff con ambizioni più che legittime per sognare in grande, come dimostrato anche dal pareggio maturato in un campo ostico come Gavorrano. I giallorossi si affidano ad un inedito 3-5-2 con Cecchi, Borri e Frosali in difesa e coppia d'attacco Bellini e Regoli chiamati a seminare il panico nella difesa amaranto. Di fronte ad uno splendido numero di tifosi di entrambe le compagini, la gara prende il via. Al 2' ci provano gli ospiti con un colpo di testa di Foggia che finisce fuori di poco. Il Poggibonsi scampa il pericolo ed inizia a prendere in mano le redini del gioco; certo non si aspettavano, gli uomini di Calderini, di trovarsi di fronte praterie sterminate lasciate incustodite dalla retroguardia avversaria. Già, perché l'1-0 di Bellini al 13' è una galoppata che non trova alcun ostacolo e che viene culminata dal perfetto rasoterra all'angolino, senza scampo per il portiere amaranto. Uno a zero per i senesi. L'Arezzo incassa il colpo e prova a rimettere subito la testa in avanti, con una zuccata di Lomasto da corner che però non trova la porta. Ma la difesa ospite continua a vivere un pomeriggio horror: il portiere Colombo esce senza alcun motivo dai pali credendo di poter intercettare il pallone in profondità per Muscas, e invece viene anticipato dal giocatore giallorosso che serve Regoli in area piccola. Fin troppo facile per quest'ultimo depositare a porta sguarnita il raddoppio. Di nuovo non pervenuta la difesa dell'Arezzo. E siamo solo al 24'. Primo gol di Vieri Regoli con la nuova maglia. La risposta aretina dopo lo scioccante uno-due arriva alla mezzora con Foggia che appoggia per Sicurella, botta da dentro l'area su cui Pacini è abilissimo a rispondere presente, prima che la propria difesa liberi. La gara si è ormai stappata e le occasioni fioccano: sul corner dalla sinistra del Poggibonsi, Regoli e Bellini si ostacolano, divorandosi a un metro dalla porta la terza marcatura. Intervallo. Nella ripresa Sussi si gioca la carta Cutolo per Muzzi, ma è ormai tardissimo per l'Arezzo che sembra destinato a crollare. Frosali carica una lavatrice dai trenta metri col mancino e per poco il pallone non si infila all'incrocio. Al 55' gli ospiti la riaprirebbero col mancino di Foggia da dentro l'area, ma è tutto fermo per fuorigioco. E poco dopo cala definitivamente la notte sugli amaranto; Muscas si lancia sulla destra e salta la resistenza del rientrante Foggia prima di appoggiare per Regoli, che con una finta ubriacante mette a sedere Pinna e poi piazza un sinistro dolcissimo, quasi da diabete, sul palo lontano. Un gol enorme di Regoli che in un colpo solo trova la doppietta e manda in paradiso i tifosi di casa. I tifosi ospiti, invece, accorsi in massa per sostenere l'Arezzo, cominciano a lasciare lo stadio Lotti. Il resto è un tentativo isterico degli amaranto di riaprirla per salvare quantomeno l'onore: il subentrato Cutolo prova il tiro-cross, ma il pallone va a sbattere sulla parte alta della traversa. Risponde il Poggibonsi con la botta di Mazzolli su punizione che l'estremo difensore aretino deve deviare in angolo. La difesa ospite continua a ballare: la transizione del Poggibonsi da sinistra a destra trova un indisturbato Bellini che batte a rete col mancino ma manda alto. Nel finale i giallorossi di Calderini si tolgono anche lo sfizio del poker; Riccobono pennella un pallone dolcissimo per il nuovo entrato Manfredi che di testa batte ancora il portiere dell'Arezzo e fa addirittura 4-0. E' un delirio di onnipotenza, quello dei giallorossi, che al fischio finale impazziscono di gioia e incassano gli applausi a scena aperta dai propri tifosi