FOLLONICA GAVORRANO: Ombra, Bruni, Coccia, Dierna, Del Rosso (76' Fremura), Grifoni, Trovade (59' Berardi), Mugelli, Arduini (87' Rosini), Fontana, Giustarini (86' Rosati). A disp.: Nannelli, De Paolis, Giannini, Fofana, Ampollini . All.: Bonura Marco
POGGIBONSI: Vene, Marafioti, Simoncini, Mazzolli, Borri, Frosali, Muscas (81' Manfredi), Camilli, Bellini (61' Donati), Regoli, Riccobono (61' Nicoloso). A disp.: Pacini, De Vitis, Rimondi, Poggesi, Barbera, Cioni. All.: Calderini Stefano
ARBITRO: Silvio Torreggiani di Civitavecchia
RETI: 68' rig. Giustarini, 86' Manfredi
NOTE: Espulso Coccia per doppia ammonizione. Ammoniti Del Rosso, Simoncini, Mazzolli, Camilli, Bellini, Manfredi.Un gran punto, quello che il Poggibonsi strappa con merito ai quotati maremmani del Follonica Gavorrano. Nell'anticipo del sabato infatti i giallorossi escono imbattuti dallo stadio Malservisi-Matteini con un 1-1 che regala ulteriori certezze a Calderini e soci: nonostante sia una neopromossa, la squadra del Leone può rivelarsi una pazza sorpresa in questo campionato e fare benissimo nelle zone alte di classifica. La gara fra i due strateghi Bonura e Calderini è più una partita a scacchi che un incontro di calcio. Le due compagini sono ordinate in campo e concedono poco l'una all'altra: il Gavorrano punta tutto sul dinamismo dell'ex Montevarchi Giustarini in coppia con Mugelli in attacco, mentre i giallorossi si affidano ai soliti Regoli e Riccobono chiamati a regalare sprazzi pericolosi in avanti. Il primo tentativo verso la porta giunge dopo tre minuti dal calcio d'avvio: su un corner, Dierna impatta di testa, ma debolmente. Gli ospiti provano a togliersi un po' di pressione di dosso: Muscas propone dal lato mancino, Camilli manca il pallone di pochi centimetri. Il Gavorrano prende campo ma non punge negli ultimi metri: Fontana viene liberato in area, ma il portiere giallorosso Venè lo anticipa con un grande intervento in uscita. Fino al 19', quando i padroni di casa trovano la più grossa occasione del primo tempo, ancora su calcio d'angolo: Fontana stacca di testa, Venè respinge malino, ancora Fontana si avventa sulla ribattuta ma Regoli salva miracolosamente sulla linea ed evita il vantaggio maremmano. Debole la reazione senese: Simoncini propone dentro per Riccobono che si gira di prima intenzione, ma trova Bruni in opposizione. Insiste allora un propositivo Gavorrano: Trovade prova il tiro-cross, Camilli sfiora l'autogol con una deviazione che mette fuori causa Venè e che vede il pallone finire largo di pochissimo. La gara resta sullo 0-0, ma comincia a stapparsi: il Poggibonsi ci prova al 38' con la rovesciata di Frosali su angolo di Mazzoli, il pallone finisce sui piedi di Borri che non trova la porta. Nel finale di tempo tre enormi occasioni per i padroni di casa: prima Giustarini prova la botta ma coglie il palo, poi Frosali si immola sulla conclusione a botta sicura di Trovade, infine Coccia prova a risolvere la mischia ma manda alto. Ha una chance anche la squadra ospite con Bellini, ma il suo tentativo finisce contro l'esterno della rete. Nella ripresa i ritmi calano, complice la girandola di cambi che riequilibra l'incontro. Al 55' Giustarini ci prova con una soluzione da fuori area, ma Venè contiene. Poco dopo l'occasione capita sui piedi di Fontana che, agevolato da un'amnesia di Marafioti, si lancia a rete ma trova la grande uscita di Venè e poi calcia solo contro l'esterno della rete. Al 69' gli sforzi dei biancorossoblù trovano finalmente risultato: Mazzoli spinge un giocatore locale in area di rigore ed è penalty. Dal dischetto Giustarini non fallisce: vantaggio Gavorrano. Ma la squadra di Bonura, in vantaggio dopo un primo tempo che avrebbe probabilmente meritato di vincere, si fa male da sola. Ed ecco che al 73' Coccia commette un'ingenuità e si fa espellere, rimediando la seconda ammonizione per un fallo decisamente evitabile. Coi locali in dieci, il Poggibonsi torna ad aumentare il volume del proprio gioco e trova la zampata del pari nel finale di gara con il nuovo entrato Manfredi, abile a sfruttare al meglio un invito di Poggesi in piena area. Uno a uno. Inutili, nel finale, gli sforzi di un Gavorrano stanco, che non riesce più a spaventare gli ospiti anche a causa dell'inferiorità numerica. E al triplice fischio del signor Torreggiani, il Poggibonsi può fregarsi le mani: è un gran punto.
LE INTERVISTE
Stefano Calderini, allenatore Poggibonsi: Abbiamo passato un bel fine settimana, dopo un risultato così prestigioso. La prestazione dei ragazzi è stata più che buona contro un avversario dagli ottimi valori. Non avremmo meritato di perdere: loro hanno preso un palo, ma l'azione era viziata da un fallo in precedenza. Noi dal canto nostro siamo stati bene in campo e abbiamo tenuto testa. Peccato per il rigore a loro favore inventato dall'arbitro: credo sia chiaro dalle immagini che non c'era. Sono contento per il gol di Manfredi, entrato dalla panchina: gli avevo dato poche possibilità ultimamente, ma lui è stato bravissimo a non abbassare di un centimetro la sua voglia di giocare. Nel complesso l'1-1 è un risultato giusto .
Conseguito contro un ottimo avversario: Il Gavorrano vuole far bene, non dobbiamo nasconderlo: ogni anno costruisce squadre di prim'ordine. Sono candidati alla vittoria insieme a San Donato e Arezzo. Vedremo cosa dirà il resto del campionato: queste tre compagini hanno qualcosa in più .
Era pronosticabile una simile partenza in campionato del Poggibonsi? Non me l'aspettavo. L'obiettivo era quello della permanenza di categoria. Siamo in questa posizione di classifica perché ce la siamo guadagnata sul campo, e ci stiamo imponendo come sorpresa assoluta del girone. Diamo sempre il massimo, ci facciamo portare in alto dall'entusiasmo ma dobbiamo tenere alta la concentrazione. Gli stimoli sono altissimi .
La gara col Gavorrano probabilmente non entrerà negli annali come la più entusiasmante dell'anno: L'abbiamo studiato con attenzione, il Gavorrano. Abbiamo lavorato su come togliere le loro fonti di gioco, e siamo riusciti a imbrigliare la loro manovra. Non potevo andare all'assalto all'arma bianca, non ne avevamo la forza. Ma quando siamo rimasti in superiorità numerica abbiamo trovato l'intensità per attaccare e concretizzare al massimo l'occasione avuta .
E ora testa all'Arezzo: Sarà una bella battaglia: sarà una partita che si prepara da sola. Non c'è bisogno di insistere troppo sulle motivazioni: la mia squadra avrà uno spirito battagliero, garibaldino, che ogni neopromossa deve mostrare tutte le domeniche .
Forse è anche più facile, per una neopromossa, imprimere i propri ritmi in un nuovo campionato. Probabilmente c'è meno pressione: Forse è vero, sì. Anche se la cosa più difficile è sempre consolidarsi in categoria. Probabilmente al primo anno una neopromossa è anche sottovalutata: le altre squadre ti conoscono poco e tendono a tralasciare tanti aspetti nella preparazione della gara. Ma dal secondo anno non sei più una sorpresa: lì ti aspettano e devi essere bravo a non farti prevenire, altrimenti l'entusiasmo della neopromossa svanisce facilmente .