• Serie DE
  • 10/10/2021 15.00.00
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  • Cascina
  • 0 - 0 10/10/2021 15.00.00
  • Scandicci

Commento


CASCINA: Biggeri, Arapi, Puleo, Geroni, Fatticcioni, Pezzati (68' Zaccagnini), Carli, Malanchi (83' Naldini), Marabese, Remorini (83' Bertolini), Fiumalbi (61' Biagioni). A disp.: Rizzato, Rossi, Casanova, Pruneti, Silvano . All.: Bozzi Francesco
SCANDICCI: Timperanza, Ficini, Gianneschi, Burato, Santeramo, Edu Mengue, Frascadore (55' Marini), Tacconi, Kernezo, Mariani (55' Vanni), Pierangioli (55' Saccardi). A disp.: Bruni, Gianassi, Ercoli, Francalanci, Sinisgallo, Imbrenda. All.: Rigucci Athos
ARBITRO: Andrea Migliorini di Verona
NOTE: Ammoniti Pezzati, Marabese, Fiumalbi, Naldini, Gianneschi, Burato, Vanni.Reti bianche fra Cascina e Scandicci nella gara che, in terra pisana, caratterizza uno degli scontri più interessanti del quarto turno di Serie D. Un pari che porta a quota tre punti in graduatoria i neopromossi di Polzella, mentre lo Scandicci prosegue la propria striscia positiva senza ko che dura dalla prima giornata: dopo la sconfitta di Piancastagnaio, infatti, i blues di Rigucci non hanno più perso. La gara del Redini si rivela più che mai equilibrata: i padroni di casa cercano di assumere il comando delle operazioni, gli ospiti attendono compatti. L'unica vera chance arriva poco dopo la mezzora: una punizione di Remorini genera un fitto batti e ribatti in area di rigore fiorentina, con la sfera che, dopo una deviazione, va a stamparsi contro il palo. Il secondo tempo vede i ritmi che non aumentano granchè: lo Scandicci prova timidamente a venire fuori e si fa vedere sugli sviluppi di un calcio piazzato con capitan Burato che però non inquadra lo specchio della porta. La girandola di cambi (Rigucci ne effettua addirittura tre contemporaneamente, affidandosi al killer instinct di Vanni dalla panchina) non produce gli effetti sperati né da una parte né dall'altra: c'è tempo, nel finale, solo per l'imbucata che Marabese tenta in favore di Naldini, ma la soluzione del giocatore locale non inquadra lo specchio. E al triplice fischio non c'è da stupirsi, se una gara tanto equilibrata quanto povera di emozioni e spettacolo sia finita zero a zero.
Due parole con...
Sette punti in quattro partite, una difesa di nuovo solida dopo le turbolenze della passata stagione e un ritrovato equilibrio dentro e fuori dal campo. A Scandicci è tornato il sole dopo una prima parte di 2021 decisamente negativa: i blues hanno iniziato nel modo giusto il loro cammino nell'ennesima stagione in Serie D, come riferisce anche il nuovo capitano Andrea Burato:
Le sensazioni sono assolutamente positive non tanto per i punti maturati, ma anche per le prestazioni. Penso a tutte le prime quattro gare di D: a Piancastagnaio abbiamo preso un mezzo gol, di quelli che nel calcio purtroppo si vedono spesso, ma altrimenti difficilmente saremmo usciti senza punti. Poi solo cose buone: le due vittorie in casa ci hanno dato morale e fiducia, mentre il pari di Cascina è un risultato che ci può stare .
Che impressione ti ha fatto il nuovo mister Athos Rigucci?
Il mister mi ha fatto un'ottima impressione, è una persona onesta e schietta, ti dice le cose in faccia e dimostra così di essere una persona vera. Propone anche il tipo di calcio che piace a me: grinta, una condizione atletica che deve essere sempre migliore rispetto agli altri e tanta fantasia in attacco. Mi ha fatto subito sentire a casa .
E tu di case ne hai avute tante, negli ultimi anni. Vieni da lontano: cosa ti ha spinto a scegliere Scandicci?
E' stata una scelta di cuore. Mia moglie è di Firenze, ho voluto avvicinarmi a lei e in quel momento è arrivata la chiamata dallo Scandicci che mi ha offerto il suo progetto. Veniamo da belle realtà, ma devo dire che questa non ha assolutamente niente da invidiare né ai Professionisti del Nord né al Sud. Ci siamo trovati subito in piena sintonia col direttore e col mister .
Hai notato particolari differenze come tipo di calcio rispetto alle tue esperienze a Nord e Sud?
Ho girato molto e devo dire che domande come queste ricorrono spesso. Ma il calcio è sempre quello, non ci sono aspetti così differenti; magari a Nord si gioca di più al calcio, mentre al Sud conta di più il fattore casa per via delle tante tifoserie. E' la prima volta che gioco nel girone toscano-umbro-laziale, è difficile sbilanciarsi e fare un confronto con gli altri .
Quali sono i gol e le esperienze che porti nel cuore, nella tua lunga carriera?
Un gol che porto nel cuore è stato sicuramente il primo con la Folgore Caratese nel 2017, il più bello perché l'ho fatto da metà campo sorprendendo il portiere fuori dai pali. Ricordo che se ne parlò molto, in quel periodo.. In generale però la cosa che mi piace maggiormente della mia carriera è l'idea di aver girato tutta Italia, andando anche fino a Gela in Sicilia: è tato bellissimo aver giocato vicino al mare. Girare l'Italia è una cosa che coniglio a tutti: più posti vedi e più impari. Arricchisci molto il tuo bagaglio personale: è splendido poter vedere nuovi posti, almeno finchè non si vuole mettere radici. Finchè un calciatore è giovane può farsi un'idea del Paese meraviglioso in cui vive accettando offerte di lavoro un po' ovunque: ho scelto di fare così ed è stata una delle decisioni più sagge della mia vita .
Torniamo al presente. E' scontato dire che nel vostro girone si imporrà l'Arezzo?
Conosco pochissimi giocatori, ma non riesco a farmi un'idea delle varie squadre. Più che altro sento le voci dei compagni e degli addetti ai lavori che si sbilanciano sul possibile piazzamento a fine anno ed effettivamente in molti danno favorito l'Arezzo. Io faccio comunque fatica a dare un pronostico, almeno per ora .
Qual è il punto in cui dovete maggiormente migliorare?
Sembra una frase fatta, ma dobbiamo ancora diventare squadra a 360 gradi. Non dobbiamo sfilacciarci nei momenti di difficoltà, ricordando che allo zoccolo duro bisogna poi aggiungere i nuovi arrivati. Non dico che si sia fatta una rivoluzione in questa estate, ma oggettivamente rispetto all'anno scorso sono rimasti in pochi, e tutti giovani. Per cui si deve ancora lavorare sull'amalgama e sulla solidificazione del gruppo. Importante anche recuperare i giocatori reduci dagli infortuni, penso a Kernezo che è tornato da poco e che già può lasciare il segno con la sua qualità .
Hai un obiettivo personale per questa annata?
Ne ho uno individuale e anche di squadra. Mi piacerebbe fare il record di punti dello Scandicci in Serie D. Sicuramente non dobbiamo porci limiti, almeno per ora, perché lo sport non è fatto di paletti: è sbagliato pensare di dover puntare a un traguardo piuttosto che a un altro. Questo è un obiettivo condiviso da tutto lo spogliatoio: tracciare un solco nella storia dello Scandicci e fare il record di punti in D .