SCANDICCI: Cei, Galli, Vanni, Sgai, Paoli, Barbetti, Pretelli, Manetti, Berti, Alfani, Sammartino. A disp.: Nati, Hognogi, La Torre, Chiariello, Ostili, Rossi, Raimondi, Zeoli, Canzani. All.: Gozzi Francesco
MONTERIGGIONI: Cevese, Rosati, Fabbri, Sardelli, Signorini, Giusti, Rossi, Loppo, Debolini G., Corcione, Cirillo. A disp.: , Di Benedetto, Sardelli, Lachi, Bonelli, Forni, . All.: Bianchi Corrado
RETI: Canzani, La Torre, Alfani
Non è un sisma, è un vulcano da cui più che lava mortifera escono le armi degli eroi: le scosse violente che hanno segnato le ultime due settimane dello Scandicci lasciano sul terreno quasi tutte le speranze del Monteriggioni ormai a mezzo metro dalla mancata qualificazione. L'ambiente blues è tutt'ora calduccino, la fine improvvisa del rapporto con Gozzi ha inciso sullo spogliatoio qualche cicatrice che sarebbe insensato fingere di non vedere o coprire con un tatuaggio; conviene semmai portarle con orgoglio, quello tipico di chi forgia carattere e successi nelle difficoltà. E dunque il 3-0 con cui la corsa play-off sembra prendere una piega quasi definitiva (una sconfitta sarebbe stata una condanna quasi certa, ora invece lo Scandicci ha gli stessi punti del Monteriggioni che però alla prossima riposa) è merito innanzitutto di Yuri Pozzi, tornato con urgenza in panchina e capace di compattare una squadra improvvisamente spersa; ma deve dividerlo perlomeno a metà con la banda dei 2006, in testa Berti centravanti titolare a sostituire Bonaccini assente e poi Hognogi, Lamberto Rossi e Raimondi che nello scheletro dello Scandicci fanno un po' quello che l'armatura fa nel cemento. Rispetto al 4-3-3 che aveva caratterizzato fisso l'esperienza di Gozzi, Pozzi alza Alfani trequartista puro e allarga Pretelli e Sammartino esterni d'attacco del 4-2-3-1; è un sistema di gioco che replica quello di Bianchi che, costretto a confrontarsi con gli ormai consueti problemi di formazione e a pescare poi da una panchina sguarnita, si affida alle progressioni di Lorenzo Rossi e Cirillo (posizione cambiata a metà primo tempo: da destra a sinistra il primo, da sinistra a destra l'altro) per innescare G. Debolini in realtà invisibile tranne che per la capigliatura dorata. Per una decina di minuti ci s'annoia, poi lo Scandicci strappa e sfiora il vantaggio: Vanni incenerisce Lorenzo Rossi e Rosati e dal fondo crossa rasoterra a centro area; Berti non ci arriva, Pretelli sì e dopo il controllo scarica sul secondo palo il destro incrociato che Giusti scaraventa via dalla linea. Ma lo Scandicci non ha neppure il tempo d'imprecare che il vantaggio prende forma: Manetti sgraffigna il pallone a Loppo sulla trequarti offensiva e con una via di mezzo tra il calcio e la danza appoggia ad Alfani che indovina stecca, gesso e buca e con l'interno destro supera Cavese sul secondo palo (12'). La replica va in scena sulla ripresa del gioco mal gestita dal Monteriggioni che però si salva perché oltre a uno dei protagonisti, Berti anziché Manetti a pulire un pallone interessante, cambia anche l'esisto: stavolta Cavese s'allunga e tira via di porta il destro di Alfani. Per vedere il Monteriggioni all'attacco occorre attendere il 25', quando Bianchi ha già invertito gli esterni: Sgai perde un pallone facile in mediana, lo recupera Corcione che premia lo sprint mancino di Lorenzo Rossi; al momento d'entrare in area Barbetti gli copre il destro, trasformato in uno scarico al limite per lo stesso Corcione la cui mina di prima saluta l'incrocio da lontano. Ma è comunque lo Scandicci a fare la partita, anche perché a destra Rosati (nella ripresa Bianchi lo incrocerà con Fabbri per tamponare la situazione) patisce le sovrapposizioni di Vanni, i dribbling di Sammartino e la pressione di Sgai che gli oscura ogni linea di passaggio in fase d'impostazione. Per evitare d'esser troppo fragile da quella parte il Monteriggioni deve spostare peso, ma così rischia di sbilanciarsi e lasciare senza presidio la corsia opposta: è qui, sulla destra dello Scandicci, che alla mezz'ora Alfani imbastisce una ripartenza tre contro tre e alimenta lo sprint di Pretelli il cui tracciante rasoterra corre per tutto il lato lungo dell'area ospite; lo raccoglie Sammartino che converge scartando Sardelli e chiude un po' troppo il destro, venti centimetri di qua dal palo. Anche se il risultato lo tiene ancora vivo, il Monteriggioni fatica a uscire dalla propria metà campo; al 34' è dunque di nuovo lo Scandicci a rendersi pericoloso con la deviazione aerea di Barbetti che gira troppo l'angolo a rientrare di Sgai. Tempo 5' e il Monteriggioni rischia di nuovo il doppio svantaggio: Pretelli calamita il rinvio di Cavese e di prima serve profondo Berti che contrastato da Giusti non osa il pallonetto sull'uscita del portiere. Il pericolo s'esaurisce e lascia spazio alla seconda azione ospite dell'intero primo tempo: Corcione si ricorda che a volte il miglior commensale è una candela e prova a pareggiare senza l'aiuto di nessuno cercando la porta direttamente dalla bandierina; Cei recupera la posizione sul suo destro a uscire e toglie il pallone da sotto l'incrocio. È l'ultimo acuto di un primo tempo nel quale nessuno ha improvvisato; ci si attende che dopo la pausa il Monteriggioni strappi lo spartito e ne scriva uno nuovo, ma Bianchi non ha con sé tanti orchestrali per suonare una melodia tanto diversa: fino al 70' l'unico cambio si registra tra i pali, fuori Cavese e dentro Riccio. A cavallo dell'ora di gioco però lo Scandicci sembra d'un tratto vacillare: G. Debolini pulisce il primo pallone della sua gara per Corcione che s'accentra e alza il destro sulla pressione di Paoli (59'); poi con un colpo di testa suicida Sgai allunga verso la propria area il lungo rinvio di Riccio e innesca Corcione che però non riesce a calciare per la diagonale di Barbetti (62'). La gara del Monteriggioni di fatto finisce qui: nell'ultima mezz'ora lo Scandicci non rischia niente e sigilla il vantaggio con altre due reti. Prima d'arrivarci c'è però da raccontare il sinistro incrociato di Berti ben servito da La Torre (fuori Pretelli): Riccio salva con l'aiuto di Giusti (79'); cento secondi e sul cross di Raimondi dalla trequarti lo stesso La Torre approfitta della cattiva lettura di Fabbri e di testa spinge il pallone in porta. Il Monteriggioni s'arrende e lo Scandicci colpisce ancora: Lamberto Rossi trascina fuori posizione tutta la difesa e sull'uscita di Riccio incrocia il destro sul secondo palo; la scivolata di Di Benedetto tira il pallone via di porta, Canzani lo rinfila dentro. C'è tempo ancora per il mancino di Raimondi dal limite, Riccio salva in qualche modo, e per la capocciata di Giusti che sulla punizione di Lorenzo Rossi chiama Cei a un intervento complicato. Poi basta, il campo lascia spazio ai calcoli sui prossimi 180'; ma prima che su quest'inedita prima fase si depositi la cenere c'è ancora da scalpellare un verdetto.
Calciatoripiù: Giusti molla per ultimo, Corcione (Monteriggioni) prova a evitare una sconfitta manifesta già al quarto d'ora ma sbatte su Paoli e soprattutto Barbetti che oltre a neutralizzare G. Debolini tengono costantemente il Monteriggioni ai margini dell'area; correndo tanto e bene Manetti sembra regalare ai suoi la superiorità numerica in mediana (e che meraviglia l'assist per il vantaggio); ingresso con mouche per La Torre e Canzani (Scandicci).