SCANDICCI: Perone, La Torre, Vanni, Sgai, Paoli, Galli, Pretelli, Alfani, Bonaccini, Conticelli, Manetti. A disp.: Cei, Barbetti, Amico, Bacheca, Zeoli, Canzani, Iovino, Sammartino, Hognogi. All.: Gozzi Francesco
CATTOLICA VIRTUS: Hila, Braccesi, Ponzillo, Pazzagli, Giambra, Alfani, Badii, Rafanelli, Nicolosi T., Ignesti, Moriani. A disp.: Cecconi E., Cosi, Zuffanelli, Ciuffi, Di Mascolo, Del Zotto, Mazzei, Bonarelli. All.: Vallini Francesco
RETI: Pretelli, Paoli, Alfani, Ignesti
Se un anno e mezzo fa mi avessero detto di inventarmi il racconto di fine serrata e ci avessi messo dentro Gozzi sulla panchina dello Scandicci contro la Cattolica, una rete al 93' e una traversa in acrobazia all'ultima azione mi avrebbero detto che son sempre il solito esagerato. E invece sarei stato quasi tirchio, perché nel 2-2 finale della superclassica d'élite c'è stata un'altra decina d'ingredienti inattesi, quasi assurdi. (E farò finta che la gara non sia a rischio ripetizione per errore tecnico: farò finta perché Arcioni, che non ha letto la circolare 1 e non sa che gli Allievi Under 17 giocano due tempi da 45' e dunque fischia la fine del primo tempo a 41 e qualche cosa, è l'unico cronometrista ufficiale della gara e dunque basterà che dica e scriva che il suo orologio segnava 45' esatti; e farò finta perché il maxirecupero della ripresa in parte compensa la contrazione precedente, e dunque almeno 90' si è giocato, e dunque alla fine va più o meno bene così). Si vola nelle fiamme già dopo 4', perché alla prima azione lo Scandicci passa avanti: da subito la Cattolica patisce le accelerazioni a destra di Pretelli, ala meravigliosa, che conquista una punizione a tre passi dal vertice dell'area. La punizione mancina di Vanni, terzino meraviglioso, pesca Paoli solo in mezzo all'area di porta: torsione aerea sul secondo palo e bersaglio colto. La reazione della Cattolica passa dal talento di Moriani che prima sfiora il pari con una volée mancina sull'angolo a rientrare di Ignesti, Galli toglie l'1-1 di porta, e poi nasconde il pallone a Sgai che lo sgambetta in piena area: Arcioni azzecca uno dei pochi fischi di una gara confusa e manda sul dischetto Ignesti che trasforma con una botta a occhi chiusi sotto la traversa. La gara è intensa, a tratti spettacolare: Arcioni punisce con la punizione al limite un intervento duro ma regolare di Braccesi su Vanni, il destro di G. Alfani aggira la barriera ma sbatte sulle manone di Hila che concede solo l'angolo (21'). Poi la Cattolica spreca un'occasione enorme per passare avanti: servito al limite dallo scarico di Moriani che si era mangiato cinquanta metri sullo scatto, Nicolosi mastica il tiro del possibile vantaggio. Ma la Cattolica ha un problema ben più grave della poca lucidità davanti: difende male a zona sui palloni inattivi. E al 26' va in scena la quasi replica del vantaggio: quasi, perché il punto da cui calcia Vanni è dieci metri più indietro; e quasi, perché G. Alfani che sbuca sul primo palo manca l'impatto per un sopracciglio. E dal possibile 2-1 lo Scandicci rischia di andare sotto con la gestione sciagurata di un alleggerimento difensivo: il retropassaggio aereo di Galli trova fuori posizione Perone, e il rammendo in angolo a scongiurare l'autorete e l'inserimento di Nicolosi arriva a tre metri dalla linea. Nei trenta secondi successivi lo Scandicci rischia di affogare: la retroguardia allontana male sia l'angolo sia la successiva percussione di Moriani; dal limite Pilacchi calamita il pallone, scarica il destro verso la porta e trova la risposta di Perone che, coperto e partito all'ultimo, si vede poi salvare dai suoi sulla ribattuta sottoporta di Nicolosi. Affanno finito, lo Scandicci si distende e poco dopo la mezz'ora sfiora il nuovo vantaggio sfruttando la mossa di Gozzi che aveva invertito gli esterni d'attacco: da destra Manetti cambia campo per Pretelli che, approfittando dell'incomprensibile disinteresse di Braccesi, calcia di destro al volo e sfiora la trasversale. La ripresa suona sul medesimo spartito: Conticelli conduce una ripartenza tre contro tre e appoggia al limite per Bonaccini che apre il destro sul secondo palo e trova Hila, portiere meraviglioso, a dirgli che non è il caso (53'). Ma 6' più tardi la Cattolica s'inchina all'azione spettacolare che vale il nuovo vantaggio biancoblù. Pretelli sfonda a sinistra, premia la sovrapposizione di Vanni e taglia a centro area per ricevere il pallone di ritorno che puntualmente gli arriva dal fondo; poi arma la balestra, prende la mira e scarica un destro violento alle spalle di Hila. Di qui alla fine, al netto dei cambi che frazionano la gara, è un'altalena infinita di entusiasmo e terrore. Vallini cambia l'attacco e sostituisce Moriani, splendido e stanchissimo, e Nicolosi con Bonarelli e Mazzei; poi quando si ritrova con i due centrali ammoniti toglie Braccesi, che dall'inizio fatica tantissimo a contenere Vanni, e sposta L. Alfani a destra affiancando Zuffanelli a Giambra. Ma nel frattempo lo Scandicci protesta per il fischio di Arcioni che annulla il 3-1 di Manetti a porta vuota per il fuorigioco di Bonaccini sulla giocata di Pretelli. E dunque la Cattolica esce dall'apnea e sfiora subito il pari: Bonarelli e Mazzei imbastiscono un contropiede a velocità folle e servono al centro Ignesti, anticipato dalla diagonale similmiracolosa di La Torre; poi Arcioni fa giocare sul contatto al limite Paoli-Mazzei. Si ha comunque la sensazione che la Cattolica sia ancora in grado di evitare la sconfitta. E ciò che accade all'89' ne è segno, o per alcuni condanna: Mazzei anticipa tutti sul traversone sottoporta di Ignesti e di testa coglie in pieno l'incrocio. Sul rilancio esplode il pubblico locale: dubbio, dubbissimo il fuorigioco fischiato a Zeoli che stava concludendo un contropiede due contro zero; a occhio sul lancio tutto lo Scandicci era nella propria metà campo. Così si resta sul 2-1, che si spezza al 3' di recupero: Ciuffi, che da un quarto d'ora aveva regalato qualità a un centrocampo a lungo in affanno, inventa un pallone delizioso per il taglio di L. Alfani che, più ala destra che terzino d'emergenza, insacca col destro rasoterra sull'uscita di Perone. E poi c'è l'episodio che avrebbe appiccicato al mio racconto di fantasia una patente sgradevole, sei sempre il solito esagerato: perché negli ultimi secondi lo Scandicci attacca in undici e per qualche motivo incomprensibile Iovino è solo a centro area sul ricco traversone di Sammartino. L'esecuzione è artistica, il finale amaro come tutte le volte che il principio di realtà prevale: Hila guarda infatti la sua semirovesciata che si rompe sulla traversa. Vallini strappa un punto pesantissimo, specie se si considera la nuova formula che promuove le prime tre - e perdere gli scontri diretti rischia di essere una condanna a vita, o poco meno; ma ha da registrare un bel po' di grani. Certo, se la panchina è questa (petizione per Ciuffi regista fisso) i timori crollano.
Calciatoripiù: sontuoso sin dal fischio d'inizio, Pretelli spacca la difesa avversaria sia a destra sia a sinistra. Sarebbe stato protagonista assoluto anche senza la rete, spettacolare per ideazione ed esecuzione; la cucina insieme a Vanni che, sostituito dopo aver fatto tutto quello che voleva sulla corsia mancina, vede i suoi prendere il 2-2 proprio da quella parte. G. Alfani è la mezzala destra che ogni allenatore brama, Paoli (Scandicci) uno stopper spaziale (e la rete a freddo, quella che apre la stagione biancoblù, il punto esclamativo a cominciare il racconto). Hila si conferma uno dei portieri migliori della Toscana, a Moriani si affidano gli ospiti nei momenti più oscuri. Ma per i giallorossi i migliori sono Mazzei, che in mezz'ora rende finalmente vivace un attacco fin lì assopito, e soprattutto Ciuffi (Cattolica Virtus). Basterebbe il filtrante per il 2-2, la giocata che solo poeti e pittori intravedono, per premiarlo; ma la realtà è che da quando entra lui la Cattolica cambia passo.