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Juniores Regionali GIR.D - Giornata n. 9

Audace Legnaia-Scandicci 2-1

RETI: Spinella, Tofani, Lapucci
AUDACE LEGNAIA: Fattovich, Torniai, Michelagnoli, Renzi, Spinella, Martini (21' Fedeli), Sangiorgi, Corbucci (89' Francini), Tofani, Gasparini, Amodio. A disp.: Chamorro, Maggiorelli, Bruno, Macrì, Paoletti. All.: Roberto Marongiu.
SCANDICCI: Nati, Francini (58' La Torre), Daka (46' Hognogi), Conticelli (63' Papi), Paoli, Galli, Manetti, Paci, Lapucci, Mantovelli (51' Legnante), Zeoli (61' Pratesi). A disp.: Cei, Grisolini, Baldini. All.: Massimiliano Burchi.
ARBITRO: Bisceglia di Firenze.
RETI: 29' Spinella, 56' Tofani, 95' rig. Lapucci.

AUDACE LEGNAIA: Fattovich, Torniai, Michelagnoli, Renzi, Spinella, Martini (21' Fedeli), Sangiorgi, Corbucci (89' Francini), Tofani, Gasparini, Amodio. A disp.: Chamorro, Maggiorelli, Bruno, Macrì, Paoletti. All.: Roberto Marongiu.
SCANDICCI: Nati, Francini (58' La Torre), Daka (46' Hognogi), Conticelli (63' Papi), Paoli, Galli, Manetti, Paci, Lapucci, Mantovelli (51' Legnante), Zeoli (61' Pratesi). A disp.: Cei, Grisolini, Baldini. All.: Massimiliano Burchi.
ARBITRO: Bisceglia di Firenze.
RETI: 29' Spinella, 56' Tofani, 95' rig. Lapucci.



Grazie ad una prestazione corale di cuore e sacrificio, l'Audace Legnaia interrompe con merito la propria striscia negativa di tre insuccessi consecutivi guadagnando tre punti estremamente preziosi per la propria classifica dopo aver dato scacco matto tra le mura amiche ad uno Scandicci che, reduce da un ottimo momento di forma che lo vedeva imbattuto da quattro turni, è stato ben contenuto dalla compagine di Marongiu riuscendo a rimettersi in carreggiata ormai troppo tardi per evitare il ko al termine di un incontro che tutto sommato si è rivelato abbastanza equilibrato. Al fischio iniziale il canovaccio della partita vede i blues lasciare prevalentemente il possesso e l'iniziativa ai propri avversari per andare in pressing al momento giusto sul portatore e tentare di ripartire rapidamente sulle fasce allo scopo di innescare Lapucci al centro del fronte offensivo ed a questo proposito, dopo i primi scampoli rivelatisi piuttosto blandi in termini di ritmo con consequenziale avarizia di emozioni, al 17' Conticelli si rende protagonista di un veloce break in mediana dopo aver soffiato la sfera ad Amodio per poi duettare di prima intenzione con Francini e Zeoli prima che quest'ultimo, trovatosi infine al limite dell'area, scaldi i guantoni all'attento Fattovich che si distende prontamente sul relativo diagonale sventando la minaccia in due tempi. Il Legnaia, tuttavia, non si lascia distrarre e dopo appena centoventi secondi risponde con Tofani che, servito in profondità da un Gasparini ben più che ispirato nei panni di assist-man, conclude con il piede debole da posizione defilata sulla sinistra non riuscendo però ad impensierire a dovere Nati. Con il passare dei minuti, ad ogni modo, i padroni di casa (nonostante l'imprevisto del 21' che vede Martini costretto ad uscire per un infortunio alla caviglia) riescono a trovare sempre maggiore coraggio ed è così che intorno alla mezz'ora rompono definitivamente il ghiaccio quando Spinella, pescato in una zona assai invitante da un illuminante lancio di Gasparini, è abile ad eludere la pressione del diretto avversario aggiustandosi il pallone prima di scagliarlo con veemenza alle spalle di Nati a tu per tu con quest'ultimo e portare in vantaggio i propri colori. A questo punto della contesa, i gialloblù si dedicano principalmente ad un'oculata gestione del punteggio favorevole al punto tale da rendere particolarmente angusti gli spazi in manovra ad uno Scandicci che, così, si trova pressoché costretto a tentare di far male ai locali soprattutto sui palloni alti, anche se al 40' capitan Galli, libero di staccare di testa al termine di una serie di blocchi in area su un corner dello specialista Manetti, non imprime alla propria traiettoria la precisione necessaria per mettere a fuoco lo specchio della porta difesa da Fattovich. Prima del duplice fischio, infine, il Legnaia torna a farsi vivo in maniera rilevante dalle parti di un Nati che tuttavia si rivela al 44' provvidenziale per i suoi ipnotizzando con lucidità Amodio, presentatosi innanzi al suo cospetto grazie ad un sagace filtrante del solito Gasparini al precipuo scopo di mettere a segno il raddoppio in rasoterra. Negli spogliatoi Mister Burchi prende contezza della prima frazione sottotono dei suoi e decide di intervenire sul proprio undici anzitutto inserendo Hognogi al posto di Daka in vista della ripresa, per poi esaurire tutti gli slot a propria disposizione entro il 65'. Inizialmente, i frutti di tale accorgimento paiono cominciare a percepirsi in quanto i blues si ripresentano in campo con un piglio decisamente più battagliero costringendo il Legnaia ad abbassarsi ed addirittura andando a tanto così dal pareggio quando al 50' Fattovich, intervenuto in maniera non molto ortodossa su un traversone teso di Zeoli, un attimo più tardi mette una pezza al proprio errore con un colpo di reni da distanza ravvicinata che lo vede opporsi con il corpo sul tentativo a botta sicura dell'accorrente Manetti, avventatosi come un falco sulla sfera per ribadirla in rete. Come tuttavia spesso accade in questo sport, a rete sbagliata tende a corrispondere rete subìta ed al 56' l'ennesimo delizioso servizio di Gasparini all'indirizzo dei propri compagni trova appostato a centro area Tofani il quale, dopo aver ben controllato il pallone, è glaciale nel raddoppiare i conti trafiggendo l'incolpevole Nati anche grazie all'ausilio della faccia interna del palo. Adesso per lo Scandicci la strada si mette ulteriormente in salita poiché, unitamente alle due reti di svantaggio, i biancoblù si trovano a dover fronteggiare anche un pacchetto arretrato casalingo ordinato e disposto a concedere veramente pochissimo e, infine, l'imprecisa mira dei propri avanti come testimoniato, ad esempio, dalla battuta di Manetti finita al lato al 65' o dall'incornata del neo-entrato Hognogi 10' più tardi che sorvola il montante nonostante la propizia posizione. Al 78', peraltro, è il Legnaia a sfiorare il tris quando un infaticabile Amodio ruba in pressing altissimo il pallone alla retroguardia ospite e, nel prosieguo dell'azione, quest'ultimo finisce per carambolare sui piedi di Tofani che tuttavia fallisce l'appuntamento con la doppietta a causa di uno strepitoso Nati, bravissimo a dire di no al centravanti audacino ed ad evitare un passivo che comunque sarebbe stato eccessivamente pesante. Lo Scandicci, comunque sia, tenta fino in fondo di gettare il cuore oltre l'ostacolo quantomeno per tornare in corsa e lasciare aperto il finale, ma la rinnovata strategia delle soluzioni dalla distanza si rivela parimenti poco redditizia ed è così che Fattovich, a 2' dal termine del tempo regolamentare, non ha particolari difficoltà a far propria una punizione centrale di Pratesi scagliata direttamente in porta dal vertice sinistro dell'area. La gioia per i blues, anche se rilevante unicamente per l'onore e per il tabellino, arriverà infine ad un passo dal triplice fischio quando, a tempo ormai scaduto, il direttore di gara ravvisa un tocco col braccio di Sangiorgi all'interno dei propri sedici metri e concede allo Scandicci una massima punizione che Lapucci, che ci aveva senza successo già provato una manciata di minuti prima con un'acrobazia dal limite, realizza con estrema freddezza spiazzando il portiere e fissando così il punteggio sul definitivo 2-1.

Grazie ad una prestazione corale di cuore e sacrificio, l'Audace Legnaia interrompe con merito la propria striscia negativa di tre insuccessi consecutivi guadagnando tre punti estremamente preziosi per la propria classifica dopo aver dato scacco matto tra le mura amiche ad uno Scandicci che, reduce da un ottimo momento di forma che lo vedeva imbattuto da quattro turni, è stato ben contenuto dalla compagine di Marongiu riuscendo a rimettersi in carreggiata ormai troppo tardi per evitare il ko al termine di un incontro che tutto sommato si è rivelato abbastanza equilibrato. Al fischio iniziale il canovaccio della partita vede i blues lasciare prevalentemente il possesso e l'iniziativa ai propri avversari per andare in pressing al momento giusto sul portatore e tentare di ripartire rapidamente sulle fasce allo scopo di innescare Lapucci al centro del fronte offensivo ed a questo proposito, dopo i primi scampoli rivelatisi piuttosto blandi in termini di ritmo con consequenziale avarizia di emozioni, al 17' Conticelli si rende protagonista di un veloce break in mediana dopo aver soffiato la sfera ad Amodio per poi duettare di prima intenzione con Francini e Zeoli prima che quest'ultimo, trovatosi infine al limite dell'area, scaldi i guantoni all'attento Fattovich che si distende prontamente sul relativo diagonale sventando la minaccia in due tempi. Il Legnaia, tuttavia, non si lascia distrarre e dopo appena centoventi secondi risponde con Tofani che, servito in profondità da un Gasparini ben più che ispirato nei panni di assist-man, conclude con il piede debole da posizione defilata sulla sinistra non riuscendo però ad impensierire a dovere Nati. Con il passare dei minuti, ad ogni modo, i padroni di casa (nonostante l'imprevisto del 21' che vede Martini costretto ad uscire per un infortunio alla caviglia) riescono a trovare sempre maggiore coraggio ed è così che intorno alla mezz'ora rompono definitivamente il ghiaccio quando Spinella, pescato in una zona assai invitante da un illuminante lancio di Gasparini, è abile ad eludere la pressione del diretto avversario aggiustandosi il pallone prima di scagliarlo con veemenza alle spalle di Nati a tu per tu con quest'ultimo e portare in vantaggio i propri colori. A questo punto della contesa, i gialloblù si dedicano principalmente ad un'oculata gestione del punteggio favorevole al punto tale da rendere particolarmente angusti gli spazi in manovra ad uno Scandicci che, così, si trova pressoché costretto a tentare di far male ai locali soprattutto sui palloni alti, anche se al 40' capitan Galli, libero di staccare di testa al termine di una serie di blocchi in area su un corner dello specialista Manetti, non imprime alla propria traiettoria la precisione necessaria per mettere a fuoco lo specchio della porta difesa da Fattovich. Prima del duplice fischio, infine, il Legnaia torna a farsi vivo in maniera rilevante dalle parti di un Nati che tuttavia si rivela al 44' provvidenziale per i suoi ipnotizzando con lucidità Amodio, presentatosi innanzi al suo cospetto grazie ad un sagace filtrante del solito Gasparini al precipuo scopo di mettere a segno il raddoppio in rasoterra. Negli spogliatoi Mister Burchi prende contezza della prima frazione sottotono dei suoi e decide di intervenire sul proprio undici anzitutto inserendo Hognogi al posto di Daka in vista della ripresa, per poi esaurire tutti gli slot a propria disposizione entro il 65'. Inizialmente, i frutti di tale accorgimento paiono cominciare a percepirsi in quanto i blues si ripresentano in campo con un piglio decisamente più battagliero costringendo il Legnaia ad abbassarsi ed addirittura andando a tanto così dal pareggio quando al 50' Fattovich, intervenuto in maniera non molto ortodossa su un traversone teso di Zeoli, un attimo più tardi mette una pezza al proprio errore con un colpo di reni da distanza ravvicinata che lo vede opporsi con il corpo sul tentativo a botta sicura dell'accorrente Manetti, avventatosi come un falco sulla sfera per ribadirla in rete. Come tuttavia spesso accade in questo sport, a rete sbagliata tende a corrispondere rete subìta ed al 56' l'ennesimo delizioso servizio di Gasparini all'indirizzo dei propri compagni trova appostato a centro area Tofani il quale, dopo aver ben controllato il pallone, è glaciale nel raddoppiare i conti trafiggendo l'incolpevole Nati anche grazie all'ausilio della faccia interna del palo. Adesso per lo Scandicci la strada si mette ulteriormente in salita poiché, unitamente alle due reti di svantaggio, i biancoblù si trovano a dover fronteggiare anche un pacchetto arretrato casalingo ordinato e disposto a concedere veramente pochissimo e, infine, l'imprecisa mira dei propri avanti come testimoniato, ad esempio, dalla battuta di Manetti finita al lato al 65' o dall'incornata del neo-entrato Hognogi 10' più tardi che sorvola il montante nonostante la propizia posizione. Al 78', peraltro, è il Legnaia a sfiorare il tris quando un infaticabile Amodio ruba in pressing altissimo il pallone alla retroguardia ospite e, nel prosieguo dell'azione, quest'ultimo finisce per carambolare sui piedi di Tofani che tuttavia fallisce l'appuntamento con la doppietta a causa di uno strepitoso Nati, bravissimo a dire di no al centravanti audacino ed ad evitare un passivo che comunque sarebbe stato eccessivamente pesante. Lo Scandicci, comunque sia, tenta fino in fondo di gettare il cuore oltre l'ostacolo quantomeno per tornare in corsa e lasciare aperto il finale, ma la rinnovata strategia delle soluzioni dalla distanza si rivela parimenti poco redditizia ed è così che Fattovich, a 2' dal termine del tempo regolamentare, non ha particolari difficoltà a far propria una punizione centrale di Pratesi scagliata direttamente in porta dal vertice sinistro dell'area. La gioia per i blues, anche se rilevante unicamente per l'onore e per il tabellino, arriverà infine ad un passo dal triplice fischio quando, a tempo ormai scaduto, il direttore di gara ravvisa un tocco col braccio di Sangiorgi all'interno dei propri sedici metri e concede allo Scandicci una massima punizione che Lapucci, che ci aveva senza successo già provato una manciata di minuti prima con un'acrobazia dal limite, realizza con estrema freddezza spiazzando il portiere e fissando così il punteggio sul definitivo 2-1.
Centro Storico Lebowski-Atletica Castello 1-1

RETI: Ayoazaian, Margheri
C.S. LEBOWSKI: Lapi, Chini, Seroni, Magrini, Biffoli, Grillo, Lapis, Fantoni, Dani, Badii, Ayoazaian. A disp.: Betti, Carnasciali, Piccini, Pancani, Di Mascolo, Urbinati, Arcuri, Gjika. All.: Matteo Marranci.
ATL. CASTELLO: Canocchi, Pecchioli, Kapanadze, Peruzzi, Di Fruscia, Mori, Simoniello, Comparini, Lamtafah, Riggio, Maffei. A disp.: Bariletti, Bussotti, Bandinelli, Vaccarino, Manna, Neglia, Milani, Tapinassi, Margheri. All.: Alessandro Carmannini.
ARBITRO: Niccoli di Prato.
RETI: 43' Ayoazaian, 52' Margheri.

C.S. LEBOWSKI: Lapi, Chini, Seroni, Magrini, Biffoli, Grillo, Lapis, Fantoni, Dani, Badii, Ayoazaian. A disp.: Betti, Carnasciali, Piccini, Pancani, Di Mascolo, Urbinati, Arcuri, Gjika. All.: Matteo Marranci.
ATL. CASTELLO: Canocchi, Pecchioli, Kapanadze, Peruzzi, Di Fruscia, Mori, Simoniello, Comparini, Lamtafah, Riggio, Maffei. A disp.: Bariletti, Bussotti, Bandinelli, Vaccarino, Manna, Neglia, Milani, Tapinassi, Margheri. All.: Alessandro Carmannini.
ARBITRO: Niccoli di Prato.
RETI: 43' Ayoazaian, 52' Margheri.



La cresta dell'onda, e la sua risacca: dopo aver cavalcato la cima dei flutti con l'epica vittoria di Calenzano, il Lebowski frena il suo slancio impattando fra le mura amiche contro un buon Castello, determinato e concentrato, pronto a giocarsi le sue carte e impostare ad arte una gara che alla fine premia i biancoverdi con un punto preziosissimo. Non al top del proprio potenziale stavolta l'espressione tecnico-atletica dei grigioneri di Marranci, che eppure nel primo tempo partono bene e forte, tenendo in mano il pallino del gioco e rendendosi pericolosi in un paio di occasioni: prima Dani tasta i riflessi di Canocchi, poi è Ayoazaian a raccogliere una respinta del portiere ospite ma non lucido nell'inquadrare il bersaglio da ottima posizione. Il risultato si sblocca comunque appannaggio dei locali al 43': Seroni affonda sulla fascia e crossa al centro, il pallone sorvola tutta l'area di rigore castellana e premia l'inserimento sul secondo palo di Ayoazaian, che a portiere rivale battuto gonfia la rete, 1-0 e squadre dopo poco al riposo. Nel secondo tempo il Castello non si ripresenta in campo battuto, anzi: con una micidiale imbucata per vie centrali Margheri, subentrato già nel primo tempo al posto dell'ex Sestese Riggio, batte Lapi in uscita e ristabilisce la parità. Da qui in poi l'interpretazione della gara, che si fa un filo nervosa e più sporca , con tante cosiddette seconde palle, premia soprattutto gli ospiti, che limitano bene la voglia di rivalsa dei quotati avversari e mantengono invariato il punteggio fino al termine. Calciatoripiù: Fantoni, Ayoazaian (C.S. Lebowski); Lamtafah, Margheri (Atl. Castello).

La cresta dell'onda, e la sua risacca: dopo aver cavalcato la cima dei flutti con l'epica vittoria di Calenzano, il Lebowski frena il suo slancio impattando fra le mura amiche contro un buon Castello, determinato e concentrato, pronto a giocarsi le sue carte e impostare ad arte una gara che alla fine premia i biancoverdi con un punto preziosissimo. Non al top del proprio potenziale stavolta l'espressione tecnico-atletica dei grigioneri di Marranci, che eppure nel primo tempo partono bene e forte, tenendo in mano il pallino del gioco e rendendosi pericolosi in un paio di occasioni: prima Dani tasta i riflessi di Canocchi, poi è Ayoazaian a raccogliere una respinta del portiere ospite ma non lucido nell'inquadrare il bersaglio da ottima posizione. Il risultato si sblocca comunque appannaggio dei locali al 43': Seroni affonda sulla fascia e crossa al centro, il pallone sorvola tutta l'area di rigore castellana e premia l'inserimento sul secondo palo di Ayoazaian, che a portiere rivale battuto gonfia la rete, 1-0 e squadre dopo poco al riposo. Nel secondo tempo il Castello non si ripresenta in campo battuto, anzi: con una micidiale imbucata per vie centrali Margheri, subentrato già nel primo tempo al posto dell'ex Sestese Riggio, batte Lapi in uscita e ristabilisce la parità. Da qui in poi l'interpretazione della gara, che si fa un filo nervosa e più sporca , con tante cosiddette seconde palle, premia soprattutto gli ospiti, che limitano bene la voglia di rivalsa dei quotati avversari e mantengono invariato il punteggio fino al termine. Calciatoripiù: Fantoni, Ayoazaian (C.S. Lebowski); Lamtafah, Margheri (Atl. Castello).
Csl Prato Social Club-Floriagafir Bellariva 2-2

RETI: Montagni, Bucciantonio, Biscioni Pecci, Amato I.
CSL PRATO SOCIAL: Ciuffatelli, Aguzzi, D'Arco, Verdiani, Montagni, Di Biase, Pecchioli, Lamin, Florulli, Capetta, Bucciantonio. A disp.: Sicuranza Conti, Pelagalli, Di Marino, Elkrerarfi, Montini, Santangelo, Sow, Paoli, Varago. All.: Emilio Guarducci.
FLORIAGAFIR: Merendi F., Navarra, Buiani, Baglini, Biagini, Pratesi, Merendi E., Amato, Gallo, Biscioni, Tipaldi. A disp.: Forlucci, Ormi, Catalano, Vegni, Ricciardi, Chiavacci, Lucchesi, Macrì. All.: Francesco Fiorindi.
ARBITRO: Marini di Empoli.
RETI: 21' Biscioni, 52' Amato rig., 70' Bucciantonio, 90' Montagni rig.

CSL PRATO SOCIAL: Ciuffatelli, Aguzzi, D'Arco, Verdiani, Montagni, Di Biase, Pecchioli, Lamin, Florulli, Capetta, Bucciantonio. A disp.: Sicuranza Conti, Pelagalli, Di Marino, Elkrerarfi, Montini, Santangelo, Sow, Paoli, Varago. All.: Emilio Guarducci.
FLORIAGAFIR: Merendi F., Navarra, Buiani, Baglini, Biagini, Pratesi, Merendi E., Amato, Gallo, Biscioni, Tipaldi. A disp.: Forlucci, Ormi, Catalano, Vegni, Ricciardi, Chiavacci, Lucchesi, Macrì. All.: Francesco Fiorindi.
ARBITRO: Marini di Empoli.
RETI: 21' Biscioni, 52' Amato rig., 70' Bucciantonio, 90' Montagni rig.



Risultato sorprendente in quel di Prato, dove il Csl Prato Social frena la corsa della capolista Floriagafir al termine di una partita non adatta ai deboli di cuore. Per come è andata - vantaggio di due reti e rigore sbagliato all'ultimo - è la Floriagafir a tornare a casa con tanti rimpianti ma al tempo stesso con la consapevolezza che per cullare il sogno élite c'è bisogno di tenere sempre alta la concentrazione. Cosa che stavolta non è riuscita a Pratesi e compagni e di cui ne ha approfittato un commovente Csl Prato Social che pur trovandosi davanti un avversario apparentemente insormontabile ha gettato il cuore oltre l'ostacolo e ottenuto un punto che significa tantissimo. Nel primo tempo il confronto si incanala inizialmente sui binari dell'equilibrio anche se le due compagini seguono spartiti diversi: il Csl Prato Social attende le mosse della Floriagafir, che gestisce il possesso del pallone senza però riuscire a calciare inizialmente verso la porta. Il predominio territoriale degli ospiti porta i primi frutti al 21' quando Gallo riesce per la prima volta ad aprire un varco nella difesa pratese in cui si inserisce Biscioni che sull'uscita di Ciuffatelli trova un sontuoso pallonetto per il momentaneo 0-1. Il gol da sicurezza alla capolista, che chiude la prima frazione in crescendo e costruisce un paio di situazioni che potevano valere il raddoppio: in rapida successione si rendono pericolosi Amato con un tiro di poco a lato e ancora Biscioni prima che l'arbitro interrompa per l'intervallo. Il secondo tempo si apre subito con un'occasionissima per la Floriagafir che sfiora il raddoppio con una traversa colpita da Tipaldi su cross di Biscioni. Gli ospiti insistono e al 52' si procurano un calcio di rigore per una trattenuta vistosa ai danni di Gallo: dal dischetto ci pensa poi Amato a trasformare lo 0-2 che sembra chiudere virtualmente i conti. Nel momento più difficile, però, il Csl Prato Social trova la forza per reagire e al 70' riapre i conti con l'incornata di Bucciantonio su un corner ben calciato da Montagni. Guarducci e i suoi riprendono coraggio mentre la Floriagafir commette l'errore di non mandare k.o l'avversario, mancando il tris prima con Amato e poi con Vegni, sui quali vanno però dati grossi meriti anche a Ciuffatelli. La Floriagafir non la chiude e, come spesso capita nel calcio, viene punita: al 90', infatti, la difesa fiorentina si fa trovare scoperta sulla rapida transizione offensiva dei pratesi che si conquistano un calcio di rigore (fallo su Capetta) che Montagni trasforma mandando in visibilio i tifosi di casa. Partita finita? No, perchè come nei migliori thriller il finale regala l'ennesimo colpo di scena. Quando il pareggio sembra ormai ottenuto, il Csl Prato Social si distrae e nell'ultimo dei 4' di recupero Merendi E., al termine di una serpentina, si procura un calcio di rigore: dal dischetto va lo stesso Merendi E. che però si fa respingere da Ciuffatelli che indovina la direzione del tiro e salva il Csl Prato Social che - stavolta sì - può festeggiare un pareggio che sa quasi di vittoria. Calciatoripiù : nel Csl Prato Social andrebbe premiato tutto il collettivo per la reazione mentale al doppio svantaggio ma le giocare di Montagni , entrato in entrambi i gol, e soprattutto il rigore parato da Ciuffatelli hanno avuto un'importanza capitale nel pareggio ottenuto dalla squadra di Guarducci. Nella Floriagafir Buiani e Biscioni disputano un tempo e mezzo da categorie superiori.

Risultato sorprendente in quel di Prato, dove il Csl Prato Social frena la corsa della capolista Floriagafir al termine di una partita non adatta ai deboli di cuore. Per come è andata - vantaggio di due reti e rigore sbagliato all'ultimo - è la Floriagafir a tornare a casa con tanti rimpianti ma al tempo stesso con la consapevolezza che per cullare il sogno élite c'è bisogno di tenere sempre alta la concentrazione. Cosa che stavolta non è riuscita a Pratesi e compagni e di cui ne ha approfittato un commovente Csl Prato Social che pur trovandosi davanti un avversario apparentemente insormontabile ha gettato il cuore oltre l'ostacolo e ottenuto un punto che significa tantissimo. Nel primo tempo il confronto si incanala inizialmente sui binari dell'equilibrio anche se le due compagini seguono spartiti diversi: il Csl Prato Social attende le mosse della Floriagafir, che gestisce il possesso del pallone senza però riuscire a calciare inizialmente verso la porta. Il predominio territoriale degli ospiti porta i primi frutti al 21' quando Gallo riesce per la prima volta ad aprire un varco nella difesa pratese in cui si inserisce Biscioni che sull'uscita di Ciuffatelli trova un sontuoso pallonetto per il momentaneo 0-1. Il gol da sicurezza alla capolista, che chiude la prima frazione in crescendo e costruisce un paio di situazioni che potevano valere il raddoppio: in rapida successione si rendono pericolosi Amato con un tiro di poco a lato e ancora Biscioni prima che l'arbitro interrompa per l'intervallo. Il secondo tempo si apre subito con un'occasionissima per la Floriagafir che sfiora il raddoppio con una traversa colpita da Tipaldi su cross di Biscioni. Gli ospiti insistono e al 52' si procurano un calcio di rigore per una trattenuta vistosa ai danni di Gallo: dal dischetto ci pensa poi Amato a trasformare lo 0-2 che sembra chiudere virtualmente i conti. Nel momento più difficile, però, il Csl Prato Social trova la forza per reagire e al 70' riapre i conti con l'incornata di Bucciantonio su un corner ben calciato da Montagni. Guarducci e i suoi riprendono coraggio mentre la Floriagafir commette l'errore di non mandare k.o l'avversario, mancando il tris prima con Amato e poi con Vegni, sui quali vanno però dati grossi meriti anche a Ciuffatelli. La Floriagafir non la chiude e, come spesso capita nel calcio, viene punita: al 90', infatti, la difesa fiorentina si fa trovare scoperta sulla rapida transizione offensiva dei pratesi che si conquistano un calcio di rigore (fallo su Capetta) che Montagni trasforma mandando in visibilio i tifosi di casa. Partita finita? No, perchè come nei migliori thriller il finale regala l'ennesimo colpo di scena. Quando il pareggio sembra ormai ottenuto, il Csl Prato Social si distrae e nell'ultimo dei 4' di recupero Merendi E., al termine di una serpentina, si procura un calcio di rigore: dal dischetto va lo stesso Merendi E. che però si fa respingere da Ciuffatelli che indovina la direzione del tiro e salva il Csl Prato Social che - stavolta sì - può festeggiare un pareggio che sa quasi di vittoria. Calciatoripiù : nel Csl Prato Social andrebbe premiato tutto il collettivo per la reazione mentale al doppio svantaggio ma le giocare di Montagni , entrato in entrambi i gol, e soprattutto il rigore parato da Ciuffatelli hanno avuto un'importanza capitale nel pareggio ottenuto dalla squadra di Guarducci. Nella Floriagafir Buiani e Biscioni disputano un tempo e mezzo da categorie superiori.
Folgor Calenzano-Montespertoli 7-0

RETI: Baroni, Mignacca, Fiorentino, Mignacca, Cardellicchio, Fiorentino, Cetani
FOLGOR CALENZANO: Del Bimbo, Lastrucci, Mignacca, Baroni, Becheri, Amatulli, Cardellicchio, Palmeri, Fiorentino, Aprile, Pelagatti. A disp.: Congiu, Pasquinucci, Bracale, Gestri, Bandini, Gibilaro, Cetani, Hoxha, All.: Davide Barni.
MONTESPERTOLI: Biotti, Berti, Governi, Manetti, Capocchini, Fiorini, Oliveri, Stasino, Masi, Gasparri, Antonini. A disp.: Mugnaini, Hasani Isa, Santoni, Canardi, Querci, Hasani Avdil, Morelli, Costoli, Sarti. All.: Alessandro Calderone.
ARBITRO: Toska di Prato.
RETI: Baroni, Mignacca 2, Cardellicchio, Fiorentino 2, Cetani.

FOLGOR CALENZANO: Del Bimbo, Lastrucci, Mignacca, Baroni, Becheri, Amatulli, Cardellicchio, Palmeri, Fiorentino, Aprile, Pelagatti. A disp.: Congiu, Pasquinucci, Bracale, Gestri, Bandini, Gibilaro, Cetani, Hoxha, All.: Davide Barni.
MONTESPERTOLI: Biotti, Berti, Governi, Manetti, Capocchini, Fiorini, Oliveri, Stasino, Masi, Gasparri, Antonini. A disp.: Mugnaini, Hasani Isa, Santoni, Canardi, Querci, Hasani Avdil, Morelli, Costoli, Sarti. All.: Alessandro Calderone.
ARBITRO: Toska di Prato.
RETI: Baroni, Mignacca 2, Cardellicchio, Fiorentino 2, Cetani.



E la Folgor riparte. Dopo la pazza partita persa con il Lebowski, la squadra di mister Barni supera con un sonoro 7-0 il Montespertoli, in un match senz'altro dominato, ma tutt'altro che a senso unico. Infatti, fino al 20', il risultato era bloccato sullo 0-0 e gli ospiti riuscivano abbastanza facilmente a controllare gli attacchi della squadra di casa, non disdegnando rapidi contropiedi e riuscendo ad arrivare dalle parti di Del Bimbo. Come spesso capita, però, andata in vantaggio con Baroni al 22', grazie ad una bella azione di Pelagatti sulla sinistra, la partita ha preso decisamente una piega favorevole alla squadra di casa, che ha raddoppiato prima con Mignacca di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione, poi ha segnato ancora con il solito Fiorentino. Il 3-0 pare chiudere il match, anche se la squadra del nuovo mister Calderone potrebbe riaprirla, sfruttando un rigore assegnato per fallo di Mignacca; Masi però, incaricato del tiro, calcia a lato. Si va al riposo sul risultato di 3-0 e con la netta sensazione che la squadra di casa sia padrona del match. Ma il Calenzano è squadra un po' pazza e anche stavolta non si smentisce; i primi 5' del secondo tempo sono da incubo, visto che nell'ordine il Montespertoli prima colpisce una traversa con la palla che sbatte sulla linea, la successiva conclusione trova la ribattuta di un difensore, poi trova un palo in mischia a portiere di casa battuto. In pratica una sfortuna colossale impedisce agli ospiti di trovare una segnatura che avrebbe potuto riaprire il match. Stavolta però il momento di sbandamento del Calenzano dura poco e una volta ripreso in mano le redini del gioco, trova i gol che chiudono la partita. Prima uno strepitoso Mignacca insacca ancora di testa, poi Cardellicchio batte di destro Biotti per il 5-0 e infine ancora Fiorentino su punizione dal limite (novità assoluta!) firma la doppietta personale. A partita ampiamente terminata arriva la segnatura di Cetani su rigore per il 7-0 definitivo. Vittoria ampia e meritata, che conferma la qualità della rosa del Calenzano, trascinato da un Mignacca modello Michael Jordan e da un Fiorentino vero uomo squadra, ma che conferma cadute di tensione pericolose, forse non in partite come queste, ma potenzialmente devastanti con avversari avvezzi alle alte quote di classifica. Montespertoli sfortunato negli episodi in area avversaria, ampiamente insufficiente la prova difensiva, visto che al netto della qualità dell'attacco calenzanese, alcuni gol sono sembrati evitabili. I primi venti minuti di gioco e la qualità di Gasparri sono il punto da cui ripartire e migliorando la cattiveria sotto porta arriveranno anche i punti.

E la Folgor riparte. Dopo la pazza partita persa con il Lebowski, la squadra di mister Barni supera con un sonoro 7-0 il Montespertoli, in un match senz'altro dominato, ma tutt'altro che a senso unico. Infatti, fino al 20', il risultato era bloccato sullo 0-0 e gli ospiti riuscivano abbastanza facilmente a controllare gli attacchi della squadra di casa, non disdegnando rapidi contropiedi e riuscendo ad arrivare dalle parti di Del Bimbo. Come spesso capita, però, andata in vantaggio con Baroni al 22', grazie ad una bella azione di Pelagatti sulla sinistra, la partita ha preso decisamente una piega favorevole alla squadra di casa, che ha raddoppiato prima con Mignacca di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione, poi ha segnato ancora con il solito Fiorentino. Il 3-0 pare chiudere il match, anche se la squadra del nuovo mister Calderone potrebbe riaprirla, sfruttando un rigore assegnato per fallo di Mignacca; Masi però, incaricato del tiro, calcia a lato. Si va al riposo sul risultato di 3-0 e con la netta sensazione che la squadra di casa sia padrona del match. Ma il Calenzano è squadra un po' pazza e anche stavolta non si smentisce; i primi 5' del secondo tempo sono da incubo, visto che nell'ordine il Montespertoli prima colpisce una traversa con la palla che sbatte sulla linea, la successiva conclusione trova la ribattuta di un difensore, poi trova un palo in mischia a portiere di casa battuto. In pratica una sfortuna colossale impedisce agli ospiti di trovare una segnatura che avrebbe potuto riaprire il match. Stavolta però il momento di sbandamento del Calenzano dura poco e una volta ripreso in mano le redini del gioco, trova i gol che chiudono la partita. Prima uno strepitoso Mignacca insacca ancora di testa, poi Cardellicchio batte di destro Biotti per il 5-0 e infine ancora Fiorentino su punizione dal limite (novità assoluta!) firma la doppietta personale. A partita ampiamente terminata arriva la segnatura di Cetani su rigore per il 7-0 definitivo. Vittoria ampia e meritata, che conferma la qualità della rosa del Calenzano, trascinato da un Mignacca modello Michael Jordan e da un Fiorentino vero uomo squadra, ma che conferma cadute di tensione pericolose, forse non in partite come queste, ma potenzialmente devastanti con avversari avvezzi alle alte quote di classifica. Montespertoli sfortunato negli episodi in area avversaria, ampiamente insufficiente la prova difensiva, visto che al netto della qualità dell'attacco calenzanese, alcuni gol sono sembrati evitabili. I primi venti minuti di gioco e la qualità di Gasparri sono il punto da cui ripartire e migliorando la cattiveria sotto porta arriveranno anche i punti.
Fortis Juventus-Poggio A Caiano 3-2

RETI: Incagli, Macchinelli, Parrini F., Masi, Masi
FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Paladini, Paoli, Macchinelli, Bonini, Bagiardi, Arrighini, D'Esposito, Parrini, Incagli, Niccoli. A disp.:Penna, Anastasi, Ojediran, Grigoras, Romanelli, Sylla, Amerighi, Belli. All.: Falli.
POGGIO A CAIANO: Cocchi, Corsi, Marinozzi, Spinelli, ElAmri, Salvadori, Gori, Mazzei, Vela, R. Marchetti, Masi. A disp.:Grassi, Allegretti, Capponi, Marini, Lascialfari, Giorgi, Usai, Bernardo, Messina. All.: M. Marchetti.
ARBITRO: Bianchi del Valdarno.
RETI: 5' Incagli, 15' Macchinelli, 30', 75' Masi, 85' Parrini.
NOTE: espulsi al 92' Falli e M. Marchetti.

FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Paladini, Paoli, Macchinelli, Bonini, Bagiardi, Arrighini, D'Esposito, Parrini, Incagli, Niccoli. A disp.:Penna, Anastasi, Ojediran, Grigoras, Romanelli, Sylla, Amerighi, Belli. All.: Falli.
POGGIO A CAIANO: Cocchi, Corsi, Marinozzi, Spinelli, ElAmri, Salvadori, Gori, Mazzei, Vela, R. Marchetti, Masi. A disp.:Grassi, Allegretti, Capponi, Marini, Lascialfari, Giorgi, Usai, Bernardo, Messina. All.: M. Marchetti.
ARBITRO: Bianchi del Valdarno.
RETI: 5' Incagli, 15' Macchinelli, 30', 75' Masi, 85' Parrini.
NOTE: espulsi al 92' Falli e M. Marchetti.



La Fortis Juventus conquista una vittoria sofferta al termine di una partita molto combattuta. Al Comunale di Ronta la squadra guidata in panchina da Mauro Falli supera il Poggio a Caiano con il punteggio di 3-2. La compagine biancoverde parte fortissimo e nei primi 3' colleziona due occasioni che non riesce a sfruttare, con D'Esposito e Niccoli. Al 5', però, la formazione mugellana mette a segno l'1-0. Al termine di una bella azione manovrata una triangolazione porta Incagli davanti al portiere avversario, dove non sbaglia ed insacca l'1-0. La Fortis Juventus insiste ed al 15' Macchinelli realizza il raddoppio con un tiro dalla distanza che si insacca all'angolino. Il Poggio a Caiano riapre la gara quasi subito, dimezzando il passivo già al 21', quando Masi firma la rete del 2-1 con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio piazzato. Con i borghigiani avanti di una rete le due squadre vanno al riposo. Nella ripresa la formazione di mister Falli sembra in grado di gestire il vantaggio, e va anche vicina alla rete del 3-1, non riuscendo però a capitalizzarla. Al 75' la squadra pratese raggiunge il pareggio, sorprendendo i mugellani con un'azione in contropiede: l'autore del provvisorio 2-2 è di nuovo Masi. All'85' la Fortis Juventus realizza il definitivo 3-2: la rete decisiva porta la firma di Parrini, che risolve una mischia nell'area degli ospiti. In pieno recupero, al 92', il direttore di gara decide di espellere i due allenatori Mauro Falli e Massimiliano Marchetti, come responsabili delle rispettive panchine, colpevoli di qualche intemperanza di troppo.

La Fortis Juventus conquista una vittoria sofferta al termine di una partita molto combattuta. Al Comunale di Ronta la squadra guidata in panchina da Mauro Falli supera il Poggio a Caiano con il punteggio di 3-2. La compagine biancoverde parte fortissimo e nei primi 3' colleziona due occasioni che non riesce a sfruttare, con D'Esposito e Niccoli. Al 5', però, la formazione mugellana mette a segno l'1-0. Al termine di una bella azione manovrata una triangolazione porta Incagli davanti al portiere avversario, dove non sbaglia ed insacca l'1-0. La Fortis Juventus insiste ed al 15' Macchinelli realizza il raddoppio con un tiro dalla distanza che si insacca all'angolino. Il Poggio a Caiano riapre la gara quasi subito, dimezzando il passivo già al 21', quando Masi firma la rete del 2-1 con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio piazzato. Con i borghigiani avanti di una rete le due squadre vanno al riposo. Nella ripresa la formazione di mister Falli sembra in grado di gestire il vantaggio, e va anche vicina alla rete del 3-1, non riuscendo però a capitalizzarla. Al 75' la squadra pratese raggiunge il pareggio, sorprendendo i mugellani con un'azione in contropiede: l'autore del provvisorio 2-2 è di nuovo Masi. All'85' la Fortis Juventus realizza il definitivo 3-2: la rete decisiva porta la firma di Parrini, che risolve una mischia nell'area degli ospiti. In pieno recupero, al 92', il direttore di gara decide di espellere i due allenatori Mauro Falli e Massimiliano Marchetti, come responsabili delle rispettive panchine, colpevoli di qualche intemperanza di troppo.
Pol. Novoli-Rinascita Doccia 1-5

RETI: Faustini, Salvini, Gonfiantini, Antogna, Antogna, Gonfiantini
NOVOLI: Cecchi, Talbi, Beconi, Pinco, Santi, Baruzzu, Faustini, Centelli, Cortini, Amasna, Miftah. A disp.: Warid, Fioretti, Bani, Huta, Di Pasquale, Catellacci, Nardi. All.: Michele Zezza.
RINASCITA DOCCIA: Rogai, Cocchi, Salvini, Barzanti, Gonfiantini, Bossio, Lastini, Manicardi, Morettini, Oriti, Antogna. A disp.: Lisi, Amamou, Serra, Pali, Sardiello, Giorgetti, Hallabou, Daloiso, Sacchi. All.: Giovanni Chiari.
ARBITRO: Primatici di Firenze.
RETI: Salvini, Gonfiantini 2, Faustini, Antogna 2.

NOVOLI: Cecchi, Talbi, Beconi, Pinco, Santi, Baruzzu, Faustini, Centelli, Cortini, Amasna, Miftah. A disp.: Warid, Fioretti, Bani, Huta, Di Pasquale, Catellacci, Nardi. All.: Michele Zezza.
RINASCITA DOCCIA: Rogai, Cocchi, Salvini, Barzanti, Gonfiantini, Bossio, Lastini, Manicardi, Morettini, Oriti, Antogna. A disp.: Lisi, Amamou, Serra, Pali, Sardiello, Giorgetti, Hallabou, Daloiso, Sacchi. All.: Giovanni Chiari.
ARBITRO: Primatici di Firenze.
RETI: Salvini, Gonfiantini 2, Faustini, Antogna 2.



Al Manlio Rebechi di Novoli va in scena un film già visto, con i padroni di casa che escono sconfitti per mano del Rinascita Doccia. I primissimi minuti raccontano di una partita equilibrata e l'unico spunto è quello di Antogna, che costringe Cecchi a distendersi sulla sua destra con un tiro dalla distanza. Al 10' si sblocca il risultato: corner da sinistra per gli ospiti, il pallone sfila sul secondo palo dove Salvini controlla e insacca nella rete sguarnita. Proteste da parte dei ragazzi di Zezza per un tocco di mano che avrebbe viziato l'azione, ma l'arbitro fa riprendere da centrocampo. Le due squadre si spartiscono in maniera abbastanza equilibrata il terreno di gioco, solo che alla fine è sempre quella di Chiari a rendersi pericolosa. Al punto che deve salire in cattedra Cecchi, il quale prima alza sopra la traversa una conclusione di Antogna e poi compie un autentico miracolo con la mano di richiamo sul sinistro di Gonfiantini diretto all'incrocio dei pali. Al 19' si fa vedere anche il Novoli, ma il bel cross di Talbi non viene sfruttato da Faustini che manca l'aggancio sotto misura. Ecco allora che, al 22', il Rinascita Doccia raddoppia: fallo laterale battuto velocemente, Gonfiantini si libera dell'avversario in maniera alquanto dubbia e poi scarica un diagonale imparabile nell'angolino opposto. I padroni di casa tuttavia non demordono, al contrario alzano il baricentro e al 37' dimezzano lo svantaggio con un tap in sul secondo palo di Faustini sull'ottimo assist da fermo di Amasna. Potrebbe essere utilissimo rientrare negli spogliatoi con un solo gol di scarto, ma ancora una volta il Novoli si fa sorprendere nei minuti finali: Antogna prima beffa Cecchi sul suo palo con una punizione calciata rasoterra, poi approfitta di un erroraccio di Baruzzu per presentarsi davanti alla porta e calare il poker rossoblù. Quella che attende gli orange nella ripresa è dunque una salita ripidissima da scalare, e lo sa bene anche il Doccia che infatti si limita a difendersi sfruttando magari gli spazi in ripartenza. Dopo sette minuti bello spunto di Miftah che dal fondo mette in mezzo, Faustini irrompe sul primo palo e di prima intenzione manda alto. Ribaltamento di fronte e Antogna scappa via sulla sinistra, dunque serve dall'altra parte Gonfiantini che da due passi non può sbagliare. Sul 5-1 la partita è chiusa e così al Novoli non resta che cercare il gol della bandiera, ma è poco fortunato in più di un'occasione. Al 60' Faustini, per distacco il più pericoloso, riceve palla in area e da ottima posizione sorvola ancora il montante; poco dopo sempre lui slalomeggia con disinvoltura ed esalta i riflessi di Rogai, graziato poi sul tap in dai giocatori avversari. Il portiere ospite nel finale dice di no anche ad Amasna che aveva calciato da distanza ravvicinata, mentre per il resto deve compiere solo interventi di ordinaria amministrazione. Di fatto si aspetta solo il fischio finale, che arriva a sancire la seconda vittoria consecutiva del Rinascita Doccia; un esito giusto ma dalle dimensioni fin troppo severe per il Novoli, che ancora una volta ha pagato a carissimo prezzo degli errori imperdonabili per questa categoria.

Al Manlio Rebechi di Novoli va in scena un film già visto, con i padroni di casa che escono sconfitti per mano del Rinascita Doccia. I primissimi minuti raccontano di una partita equilibrata e l'unico spunto è quello di Antogna, che costringe Cecchi a distendersi sulla sua destra con un tiro dalla distanza. Al 10' si sblocca il risultato: corner da sinistra per gli ospiti, il pallone sfila sul secondo palo dove Salvini controlla e insacca nella rete sguarnita. Proteste da parte dei ragazzi di Zezza per un tocco di mano che avrebbe viziato l'azione, ma l'arbitro fa riprendere da centrocampo. Le due squadre si spartiscono in maniera abbastanza equilibrata il terreno di gioco, solo che alla fine è sempre quella di Chiari a rendersi pericolosa. Al punto che deve salire in cattedra Cecchi, il quale prima alza sopra la traversa una conclusione di Antogna e poi compie un autentico miracolo con la mano di richiamo sul sinistro di Gonfiantini diretto all'incrocio dei pali. Al 19' si fa vedere anche il Novoli, ma il bel cross di Talbi non viene sfruttato da Faustini che manca l'aggancio sotto misura. Ecco allora che, al 22', il Rinascita Doccia raddoppia: fallo laterale battuto velocemente, Gonfiantini si libera dell'avversario in maniera alquanto dubbia e poi scarica un diagonale imparabile nell'angolino opposto. I padroni di casa tuttavia non demordono, al contrario alzano il baricentro e al 37' dimezzano lo svantaggio con un tap in sul secondo palo di Faustini sull'ottimo assist da fermo di Amasna. Potrebbe essere utilissimo rientrare negli spogliatoi con un solo gol di scarto, ma ancora una volta il Novoli si fa sorprendere nei minuti finali: Antogna prima beffa Cecchi sul suo palo con una punizione calciata rasoterra, poi approfitta di un erroraccio di Baruzzu per presentarsi davanti alla porta e calare il poker rossoblù. Quella che attende gli orange nella ripresa è dunque una salita ripidissima da scalare, e lo sa bene anche il Doccia che infatti si limita a difendersi sfruttando magari gli spazi in ripartenza. Dopo sette minuti bello spunto di Miftah che dal fondo mette in mezzo, Faustini irrompe sul primo palo e di prima intenzione manda alto. Ribaltamento di fronte e Antogna scappa via sulla sinistra, dunque serve dall'altra parte Gonfiantini che da due passi non può sbagliare. Sul 5-1 la partita è chiusa e così al Novoli non resta che cercare il gol della bandiera, ma è poco fortunato in più di un'occasione. Al 60' Faustini, per distacco il più pericoloso, riceve palla in area e da ottima posizione sorvola ancora il montante; poco dopo sempre lui slalomeggia con disinvoltura ed esalta i riflessi di Rogai, graziato poi sul tap in dai giocatori avversari. Il portiere ospite nel finale dice di no anche ad Amasna che aveva calciato da distanza ravvicinata, mentre per il resto deve compiere solo interventi di ordinaria amministrazione. Di fatto si aspetta solo il fischio finale, che arriva a sancire la seconda vittoria consecutiva del Rinascita Doccia; un esito giusto ma dalle dimensioni fin troppo severe per il Novoli, che ancora una volta ha pagato a carissimo prezzo degli errori imperdonabili per questa categoria.
Lanciotto Campi-Viaccia 5-2

RETI: Cavicchi Giotti, Cau, Cassiolato, Cassiolato, Biagiotti, Ferroni, Caca F.
LANCIOTTO CAMPI: Giannone, Dajcaj, Arca, Alampi, Buontiempo, Amadio, Cavicchi Giotti, Coviello, Cassiolato, Cau, Poli. A disp.: Gennaro, Biagiotti, Del Bubba, Giovannini, Gonfiantini, Maggini, Pancani, Colletti, Panerai. All.: Carlo Salvadori.
VIACCIA: Todaro, Simoni, Papa, Avallone, Ciambellotti, Mazzanti, Cartia, Raffaele, Fedele, Caca, Rrapay. A disp.: Cherici, Veneruso, Giacomelli, Ferroni, Pistolesi, Ciaschi, Bianchi, Guarducci. All.: Riccardo Petrini.
ARBITRO: Bracali Di Pistoia.
RETI: Cassiolato 2, Cau, Cavicchi Giotti, Biagiotti, Ferroni, Caca.

LANCIOTTO CAMPI: Giannone, Dajcaj, Arca, Alampi, Buontiempo, Amadio, Cavicchi Giotti, Coviello, Cassiolato, Cau, Poli. A disp.: Gennaro, Biagiotti, Del Bubba, Giovannini, Gonfiantini, Maggini, Pancani, Colletti, Panerai. All.: Carlo Salvadori.
VIACCIA: Todaro, Simoni, Papa, Avallone, Ciambellotti, Mazzanti, Cartia, Raffaele, Fedele, Caca, Rrapay. A disp.: Cherici, Veneruso, Giacomelli, Ferroni, Pistolesi, Ciaschi, Bianchi, Guarducci. All.: Riccardo Petrini.
ARBITRO: Bracali Di Pistoia.
RETI: Cassiolato 2, Cau, Cavicchi Giotti, Biagiotti, Ferroni, Caca.