Cenaia-Seravezza 0-1
CENAIA: Baroni, Rossi, Papini, Di Bella (72' Sanyang), Signorini, Pasquini, Caciagli, Bruzzi, Simonini (71' Accordino), Manfredi (78' Quilici), Borselli. A disp.: Perullo, Benassi, Malara, Zaccagnini, Picchi, Fenzi . All.: Iacobelli Agostino
SERAVEZZA: Lagomarsini, Ivani, Camarlinghi (82' Sforzi), Mugelli (58' Benedetti), Loporcaro (50' Salerno), Bedini (68' Granaiola), Coly, Putzolu, Del Rosso, Bonafede (50' Brugognone), Mannucci. A disp.: Mariani, Biaggi, Maccabruni F., Delorie. All.: Amoroso Christian
ARBITRO: Vittorio Umberto Branzoni di Mestre
RETI: 60' rig. Benedetti
NOTE: Espulso Caciagli per doppia ammonizione. Ammoniti Signorini, Camarlinghi, Sforzi.CENAIA: Baroni, Di Bella (72' Sanyang), Pasquini, Signorini, Rossi, Borselli, Caciagli, Simonini (77' Quilici), Papini, Manfredi (77' Picchi), Bruzzi. A disp.: Perullo, Benassi, Malara, Zaccagnini, Fenzi, Accordino. All.: Macelloni.
SERAVEZZA: Lagomarsini, Bonafede (51' Salerno), Mannucci, Coly, Ivani, Del Rosso, Bedini (67' Granaiola), Loporcaro (51' Brugognone), Putzolu, Camarlinghi (83' Sforzi), Mugelli (58' Benedetti). A disp.: Mariani, Biaggi, Maccabruni, Delorie. All.: Amoroso.
ARBITRO: Branzoni di Mestre, coad. da Iuliano di Siena e Jordan di Firenze.
RETE: 58' rig. Benedetti
NOTE: angoli: 3-1. Espulso: 68' Caciagli (doppia ammonizione). Rec.: 3'+4'.
CENAIA: Baroni, Di Bella (72' Sanyang), Pasquini, Signorini, Rossi, Borselli, Caciagli, Simonini (77' Quilici), Papini, Manfredi (77' Picchi), Bruzzi. A disp.: Perullo, Benassi, Malara, Zaccagnini, Fenzi, Accordino. All.: Macelloni.
SERAVEZZA: Lagomarsini, Bonafede (51' Salerno), Mannucci, Coly, Ivani, Del Rosso, Bedini (67' Granaiola), Loporcaro (51' Brugognone), Putzolu, Camarlinghi (83' Sforzi), Mugelli (58' Benedetti). A disp.: Mariani, Biaggi, Maccabruni, Delorie. All.: Amoroso.
ARBITRO: Branzoni di Mestre, coad. da Iuliano di Siena e Jordan di Firenze.
RETE: 58' rig. Benedetti
NOTE: angoli: 3-1. Espulso: 68' Caciagli (doppia ammonizione). Rec.: 3'+4'.
Basta un penalty autografato da Benedetti al Seravezza Pozzi per portare via i tre punti da un campo ostico come quello del neopromosso Cenaia. Un rigore di capitale importanza per la squadra di Amoroso che esce indenne dal fortino arancioneroverde e mantiene il secondo posto solitario in classifica, rimanendo in scia della capolista Pianese. I ragazzi di Amoroso partono subito forte cercando di imporre il loro ritmo nel primo tempo per prevalere sulla tenacia dei neopromossi: ma è una frazione poco spettacolare, quella dei verdazzurri che creano l'opportunità più eclatante vicini al 45' con Ivani che con un gran rilancio pesca Camarlinghi e gli permette di calciare in porta, ma il piattone dell'attaccante finisce a lato di poco. Il Cenaia è tonico ma poco propositivo in avanti, preferendo dedicarsi al contenimento. A inizio ripresa Amoroso cambia gli interpreti: dentro Salerno e Brugognone per Loporcaro e Bonafede. Ma l'episodio decisivo per il risultato finale arriva poco prima dell'ora di gioco, quando il tiro di Camarlinghi da dentro l'area trova la deviazione di Borselli e infine il braccio di Signorini. Per il signor Branzoni è calcio di rigore a favore del Seravezza. Amoroso si gira verso la propria panchina e non ha dubbi: deve entrare bomber Lorenzo Benedetti. Gli fa posto Mugelli, e il subentrato si presenta subito sul dischetto: soluzione che dà un bacio al palo di destra e poi finisce dentro. Quarto gol stagionale per Benedetti. Il Cenaia dovrebbe reagire ma si fa prendere dal nervosismo: Caciagli rimedia la seconda ammonizione di giornata e lascia i padroni di casa in dieci, complicando ulteriormente la vita ai compagni. Nel finale allora serve più la disperazione nel forcing degli arancioverdi che il cervello: Picchi viene lanciato direttamente in area, ma Coly chiude provvidenzialmente, poi Papini spara a botta sicura dal limite ma non trova successo. Nel finale Lagomarsini salva il risultato con una strepitosa parata a dire di no all'incornata di Pasquini. L'assedio disperato del Cenaia inizia troppo tardi, il Seravezza ha nervi d'acciaio.
Basta un penalty autografato da Benedetti al Seravezza Pozzi per portare via i tre punti da un campo ostico come quello del neopromosso Cenaia. Un rigore di capitale importanza per la squadra di Amoroso che esce indenne dal fortino arancioneroverde e mantiene il secondo posto solitario in classifica, rimanendo in scia della capolista Pianese. I ragazzi di Amoroso partono subito forte cercando di imporre il loro ritmo nel primo tempo per prevalere sulla tenacia dei neopromossi: ma è una frazione poco spettacolare, quella dei verdazzurri che creano l'opportunità più eclatante vicini al 45' con Ivani che con un gran rilancio pesca Camarlinghi e gli permette di calciare in porta, ma il piattone dell'attaccante finisce a lato di poco. Il Cenaia è tonico ma poco propositivo in avanti, preferendo dedicarsi al contenimento. A inizio ripresa Amoroso cambia gli interpreti: dentro Salerno e Brugognone per Loporcaro e Bonafede. Ma l'episodio decisivo per il risultato finale arriva poco prima dell'ora di gioco, quando il tiro di Camarlinghi da dentro l'area trova la deviazione di Borselli e infine il braccio di Signorini. Per il signor Branzoni è calcio di rigore a favore del Seravezza. Amoroso si gira verso la propria panchina e non ha dubbi: deve entrare bomber Lorenzo Benedetti. Gli fa posto Mugelli, e il subentrato si presenta subito sul dischetto: soluzione che dà un bacio al palo di destra e poi finisce dentro. Quarto gol stagionale per Benedetti. Il Cenaia dovrebbe reagire ma si fa prendere dal nervosismo: Caciagli rimedia la seconda ammonizione di giornata e lascia i padroni di casa in dieci, complicando ulteriormente la vita ai compagni. Nel finale allora serve più la disperazione nel forcing degli arancioverdi che il cervello: Picchi viene lanciato direttamente in area, ma Coly chiude provvidenzialmente, poi Papini spara a botta sicura dal limite ma non trova successo. Nel finale Lagomarsini salva il risultato con una strepitosa parata a dire di no all'incornata di Pasquini. L'assedio disperato del Cenaia inizia troppo tardi, il Seravezza ha nervi d'acciaio.
Figline 1965-Tau Calcio 1-1
FIGLINE 1965: Pagnini, Dema, Diarra, Orpelli, Sabatini, Bonavita (90' Donnarumma), Zellini, Sesti (80' Di Blasio), Rufini (61' Caggianese), Torrini, Zhupa (85' Fiore). A disp.: Simoni, Banchelli, Malpaganti, Ficini . All.: Tronconi Stefano
TAU CALCIO: Di Biagio, Bernardini, Alessio, Perillo, Malva (92' Di Fatta), Capparella (92' Noccioli), Bruzzo (64' Piccini), Antoni, Lombardo (74' Meucci), Andolfi (85' Odianose), Biagioni. A disp.: Di Cicco, Bargellini, Bruno, Vellutini. All.: Venturi Simone
ARBITRO: Mario Leone di Avezzano
RETI: 28' Zellini, 34' Malva
NOTE: Ammoniti Diarra, Sabatini, Capparella.FIGLINE: Fagnini, Dema, Sabatini, Orpelli, Zellini, Zhoupa (85' Fiore), Bonavita (90' Donnarumma), Sesti (80' Di Blasio), Torrini (96' Cavaciocchi), Rufini (61' Caggianese), Diarra.
TAU: Di Biagio, Alessio, Bernardini, Biagioni, Antoni, Bruzzo (66' Piccini), Lombardo (75' Meucci), Perillo, Andolfi (85' Odianose), Malva (91' Di Fatta), Capparella (91' Noccioli).
ARBITRO: Leone di Avezzano, coad. Da Bologna di Vasto e D'Orazio di Teramo.
RETI: 29' Zellini, 34' Malva.
NOTE: Ammoniti Sabatini, Diarra, Capparelli. Recuperi 1'+4'.
FIGLINE: Fagnini, Dema, Sabatini, Orpelli, Zellini, Zhoupa (85' Fiore), Bonavita (90' Donnarumma), Sesti (80' Di Blasio), Torrini (96' Cavaciocchi), Rufini (61' Caggianese), Diarra.
TAU: Di Biagio, Alessio, Bernardini, Biagioni, Antoni, Bruzzo (66' Piccini), Lombardo (75' Meucci), Perillo, Andolfi (85' Odianose), Malva (91' Di Fatta), Capparella (91' Noccioli).
ARBITRO: Leone di Avezzano, coad. Da Bologna di Vasto e D'Orazio di Teramo.
RETI: 29' Zellini, 34' Malva.
NOTE: Ammoniti Sabatini, Diarra, Capparelli. Recuperi 1'+4'.
Il Figline veniva da due pari per 1-1. Poteva finire in tutti i modi la sfida contro il Tau, e invece è finita pure questa per 1-1. Gara mai banale, quella fra gialloblù e amaranto: un anno e mezzo fa divenne un caso giudiziario, come ben ricordiamo in quel famigerato triangolare fra le vincitrici dei gironi di Eccellenza. Stavolta è tempo di guardare oltre: le due compagini sono fra le note più liete di questa Serie D e hanno voglia di continuare a correre nella parte sinistra di graduatoria. Spinta da un foltissimo pubblico, parte meglio la formazione di Tronconi che al 7' manda al tiro Rufini direttamente da punizione laterale: gran parabola col destro a giro, Di Biagio mette in angolo con la mano di richiamo. Il Tau soffre la spinta avversaria e preferisce rimanere guardingo, anche perché al quarto d'ora è ancora tempo per Rufini di prendere campo sul lato mancino e poi apparecchiare per Zellini che si sovrappone a cento all'ora e mette dentro un cross velenoso, palla che non viene però agganciata da nessuno. È un secondo campanello d'allarme che suona nella retroguardia ospite: Venturi ora chiede ai suoi di alzare la pressione e ci provano prima Capparella (fuori) e poi Antoni (siluro da fuori, a lato). C'è equilibrio e per spezzarlo serve un episodio, una prodezza o un errore. Ecco, in questo caso è un mezzo errore a sbloccarla. Quello di Di Biagio che alle porte della mezzora non trattiene il tiro di Zhoupa che aveva ricevuto da una splendida percussione di Sesti, favorendo il tap-in di Zellini. Uno a zero Figline, esplode il tifo locale. I valdarnesi però incassano immediatamente il pari che sa di beffa: cross di Lombardo, Malva soffre di solitudine in area locale e di testa può facilmente insaccare, punendo Fagnini. Uno a uno, botta e risposta. Nel finale Antoni prova il destro da posizione complicata, trasformando il cross in tiro, ma Fagnini alza in corner tuffandosi prontamente. La ripresa mostra ancora il tendenziale equilibrio fra le due squadre: c'è a sensazione che la X sia difficile da scalfire. Ci prova Rufini al 49' con una cavalcata interessante in mezzo alle maglie della difesa ospite, ma il suo piattone finisce largo. E i compagni protestano per l'egoismo del numero 9 che non serve Diarra e Sesti che stavano riempiendo l'area lucchese. Dall'altra parte invece Andolfi vince un gran duello sull'out destro e non perde l'attimo per far due passi verso il centro e tentare il mancino a giro, ma Fagnini si tuffa e gli dice di no. Una fiammata per parte che però rappresenta il meglio del secondo tempo: le scelte dalla panchina infatti non modificano significativamente l'equilibrio. L'ultimo squillo è targato Zhoupa, servito da gran lancio di Sesti: niente da fare però col suo destro a giro, il pallone si spegne sul fondo di poco. Finale in apnea, entrambe le compagini cominciano a sentire le fatiche del turno infrasettimanale e il prato del Del Buffa non è che sia proprio San Siro. Insomma, finisce 1-1 per la terza volta di fila nella stagione figlinese, mentre il Tau rimane nelle zone altissime di classifica.
FIGLINE
FAGNINI: 6 Poco da imputarsi sul gol del pari firmato Malva, dal momento che l'attaccante amaranto stacca a pochi passi dalla sua porta. Nella ripresa reattivo su Andolfi.
DEMA: 5.5 Fatica a tenere il passo di Antoni e sbaglia più volte il servizio in verticale quando è chiamato a salire.
SABATINI: 5.5 In ritardo più di una volta sulla marcatura di Andolfi, rimedia un giallo prematuro sul finire del primo tempo.
ORPELLI: 5.5 Coadiuva Sabatini come schermo difensivo ma lascia qualcosa di troppo quando deve andare a marcare Malva e Andolfi. Anche lui è colpevole sul gol del pari.
ZELLINI: 7 Motorino sulla sinistra, giocherebbe da terzino ma si fa vedere sostanzialmente in tutti i ruoli. Sulla palla vagante in area irrompe dimenticato da tutti e fa 1-0 in tap-in.
ZHOUPA: 6 Ha responsabilità da play davanti alla difesa, alterna buoni spunti a sprechi rivedibili.
BONAVITA: 6 non sempre coinvolto nella manovra, prova a farsi apprezzare in termini di lavoro sporco.
SESTI: 7 Vero uomo in più del Figline in mezzo al campo, il capitano gialloblù è al centro della manovra e propizia il gol del momentaneo vantaggio con una gran progressione. Non tocca mai palloni banali
TORRINI: 5.5 gli si chiederebbe sostanza dietro e un po' di estro in avanti. Fatica però a prendere il tempo ad un Antoni in totale controllo dell'out.
RUFINI; 6.5 dal suo destro nascono numerose azioni pericolose figlinesi. In più di una circostanza tenta il tiro a giro accentrandosi, ma viene murato. Molto meglio quando duetta coi compagni.
DIARRA: 5.5 un mezzo spunto, quello messo in mostra nel finale di primo tempo quando sterza sul destro saltando secco un avversario e pennellando un pallone velenoso che però non viene raccolto dai compagni. Poi solo ombre.
TAU
DI BIAGIO: 5.5 il gol del Figline nasce da una sua grave incertezza quando deve opporsi al tiro di Zhoupa. In precedenza, attento su Rufini.
ALESSIO: 6.5 Apprezzabile spinta sull'out di destra, ingaggia un duello con Zellini che mette sostanzialmente in mostra le virtù di entrambi.
BERNARDINI: 6 il capitano amaranto ha compiti anche di impostazione e non solo di ingabbiatore di Diarra. Onesta sufficienza.
BIAGIONI: 6 Non male nella marcatura di Diarra.
ANTONI: 6.5 tonico dalla sua parte, fa volentieri a sportellate con Torrini e ne esce vincitore con discreta regolarità. Prova il bolide da fuori, senza inquadrare.
BRUZZO: 5.5 non sempre coinvolto in mediana, fatica a mettersi in mostra
LOMBARDO: 7 il migliore fra i suoi per abnegazione, visione di gioco e precisione quando deve ricamare suggerimenti per le punte. Da un suo gran cross nasce l'1-1.
PERILLO: 5.5 Poco vivo in mezzo, soffre la vèrve di Sesti.
ANDOLFI: 6 domenica complicata, la guardia di Sabatini è tosta. Eppure emerge in più di un'occasione con fisicità e mestiere, guadagnando punizioni che permettono ai suoi di salire. Si ritaglia anche lo spazio per la conclusione, ma trova Fagnini.
MALVA: 6.5 senso della posizione e tempismo per insaccare il gol del pari.
CAPPARELLA: 5.5 prova la conclusione da fuori per emergere da una gara in leggera apnea, non trova luce. Mister Venturi gli chiede anche di marcare Sesti per impedirgli di avere spazio in fase di possesso, ma fa fatica.
ARBITRO
LEONE di AVEZZANO: 6 Fischia pochino, lascia correre con facilità. Un paio di ammonizioni forse risparmiate, ma nel complesso non demerita.
Il Figline veniva da due pari per 1-1. Poteva finire in tutti i modi la sfida contro il Tau, e invece è finita pure questa per 1-1. Gara mai banale, quella fra gialloblù e amaranto: un anno e mezzo fa divenne un caso giudiziario, come ben ricordiamo in quel famigerato triangolare fra le vincitrici dei gironi di Eccellenza. Stavolta è tempo di guardare oltre: le due compagini sono fra le note più liete di questa Serie D e hanno voglia di continuare a correre nella parte sinistra di graduatoria. Spinta da un foltissimo pubblico, parte meglio la formazione di Tronconi che al 7' manda al tiro Rufini direttamente da punizione laterale: gran parabola col destro a giro, Di Biagio mette in angolo con la mano di richiamo. Il Tau soffre la spinta avversaria e preferisce rimanere guardingo, anche perché al quarto d'ora è ancora tempo per Rufini di prendere campo sul lato mancino e poi apparecchiare per Zellini che si sovrappone a cento all'ora e mette dentro un cross velenoso, palla che non viene però agganciata da nessuno. È un secondo campanello d'allarme che suona nella retroguardia ospite: Venturi ora chiede ai suoi di alzare la pressione e ci provano prima Capparella (fuori) e poi Antoni (siluro da fuori, a lato). C'è equilibrio e per spezzarlo serve un episodio, una prodezza o un errore. Ecco, in questo caso è un mezzo errore a sbloccarla. Quello di Di Biagio che alle porte della mezzora non trattiene il tiro di Zhoupa che aveva ricevuto da una splendida percussione di Sesti, favorendo il tap-in di Zellini. Uno a zero Figline, esplode il tifo locale. I valdarnesi però incassano immediatamente il pari che sa di beffa: cross di Lombardo, Malva soffre di solitudine in area locale e di testa può facilmente insaccare, punendo Fagnini. Uno a uno, botta e risposta. Nel finale Antoni prova il destro da posizione complicata, trasformando il cross in tiro, ma Fagnini alza in corner tuffandosi prontamente. La ripresa mostra ancora il tendenziale equilibrio fra le due squadre: c'è a sensazione che la X sia difficile da scalfire. Ci prova Rufini al 49' con una cavalcata interessante in mezzo alle maglie della difesa ospite, ma il suo piattone finisce largo. E i compagni protestano per l'egoismo del numero 9 che non serve Diarra e Sesti che stavano riempiendo l'area lucchese. Dall'altra parte invece Andolfi vince un gran duello sull'out destro e non perde l'attimo per far due passi verso il centro e tentare il mancino a giro, ma Fagnini si tuffa e gli dice di no. Una fiammata per parte che però rappresenta il meglio del secondo tempo: le scelte dalla panchina infatti non modificano significativamente l'equilibrio. L'ultimo squillo è targato Zhoupa, servito da gran lancio di Sesti: niente da fare però col suo destro a giro, il pallone si spegne sul fondo di poco. Finale in apnea, entrambe le compagini cominciano a sentire le fatiche del turno infrasettimanale e il prato del Del Buffa non è che sia proprio San Siro. Insomma, finisce 1-1 per la terza volta di fila nella stagione figlinese, mentre il Tau rimane nelle zone altissime di classifica.
FIGLINE
FAGNINI: 6 Poco da imputarsi sul gol del pari firmato Malva, dal momento che l'attaccante amaranto stacca a pochi passi dalla sua porta. Nella ripresa reattivo su Andolfi.
DEMA: 5.5 Fatica a tenere il passo di Antoni e sbaglia più volte il servizio in verticale quando è chiamato a salire.
SABATINI: 5.5 In ritardo più di una volta sulla marcatura di Andolfi, rimedia un giallo prematuro sul finire del primo tempo.
ORPELLI: 5.5 Coadiuva Sabatini come schermo difensivo ma lascia qualcosa di troppo quando deve andare a marcare Malva e Andolfi. Anche lui è colpevole sul gol del pari.
ZELLINI: 7 Motorino sulla sinistra, giocherebbe da terzino ma si fa vedere sostanzialmente in tutti i ruoli. Sulla palla vagante in area irrompe dimenticato da tutti e fa 1-0 in tap-in.
ZHOUPA: 6 Ha responsabilità da play davanti alla difesa, alterna buoni spunti a sprechi rivedibili.
BONAVITA: 6 non sempre coinvolto nella manovra, prova a farsi apprezzare in termini di lavoro sporco.
SESTI: 7 Vero uomo in più del Figline in mezzo al campo, il capitano gialloblù è al centro della manovra e propizia il gol del momentaneo vantaggio con una gran progressione. Non tocca mai palloni banali
TORRINI: 5.5 gli si chiederebbe sostanza dietro e un po' di estro in avanti. Fatica però a prendere il tempo ad un Antoni in totale controllo dell'out.
RUFINI; 6.5 dal suo destro nascono numerose azioni pericolose figlinesi. In più di una circostanza tenta il tiro a giro accentrandosi, ma viene murato. Molto meglio quando duetta coi compagni.
DIARRA: 5.5 un mezzo spunto, quello messo in mostra nel finale di primo tempo quando sterza sul destro saltando secco un avversario e pennellando un pallone velenoso che però non viene raccolto dai compagni. Poi solo ombre.
TAU
DI BIAGIO: 5.5 il gol del Figline nasce da una sua grave incertezza quando deve opporsi al tiro di Zhoupa. In precedenza, attento su Rufini.
ALESSIO: 6.5 Apprezzabile spinta sull'out di destra, ingaggia un duello con Zellini che mette sostanzialmente in mostra le virtù di entrambi.
BERNARDINI: 6 il capitano amaranto ha compiti anche di impostazione e non solo di ingabbiatore di Diarra. Onesta sufficienza.
BIAGIONI: 6 Non male nella marcatura di Diarra.
ANTONI: 6.5 tonico dalla sua parte, fa volentieri a sportellate con Torrini e ne esce vincitore con discreta regolarità. Prova il bolide da fuori, senza inquadrare.
BRUZZO: 5.5 non sempre coinvolto in mediana, fatica a mettersi in mostra
LOMBARDO: 7 il migliore fra i suoi per abnegazione, visione di gioco e precisione quando deve ricamare suggerimenti per le punte. Da un suo gran cross nasce l'1-1.
PERILLO: 5.5 Poco vivo in mezzo, soffre la vèrve di Sesti.
ANDOLFI: 6 domenica complicata, la guardia di Sabatini è tosta. Eppure emerge in più di un'occasione con fisicità e mestiere, guadagnando punizioni che permettono ai suoi di salire. Si ritaglia anche lo spazio per la conclusione, ma trova Fagnini.
MALVA: 6.5 senso della posizione e tempismo per insaccare il gol del pari.
CAPPARELLA: 5.5 prova la conclusione da fuori per emergere da una gara in leggera apnea, non trova luce. Mister Venturi gli chiede anche di marcare Sesti per impedirgli di avere spazio in fase di possesso, ma fa fatica.
ARBITRO
LEONE di AVEZZANO: 6 Fischia pochino, lascia correre con facilità. Un paio di ammonizioni forse risparmiate, ma nel complesso non demerita.
Ghiviborgo-San Donato Tavarnelle 1-0
GHIVIBORGO: Becchi, Turini, Sanzone, Signorini, Carli (76' Nottoli), Giannini (65' Petronelli), Orlandi (65' Poli), Carcani P., Carcani T. (74' Gibilterra), Campani (65' Lepri), Vecchi. A disp.: Masini, Cristofani, Russo, Vitrani. All.: Lelli Nico
SAN DONATO TAVARNELLE: Manzari, Sichi, Diana, Videtta, Burato (52' Seghi), Frosali, Gjana (52' Barazzetta), Marianelli (72' Borghi), Panicucci (62' Lucatti), Neri F. (79' Calamai), Papalini. A disp.: Campinotti, Nobile, Giubbolini, Forconi. All.: Brachi Marco
ARBITRO: Omar Abou El Ella di Milano
RETI: 15' Carcani P.
NOTE: Ammoniti Becchi, Giannini, Frosali, Marianelli, Papalini.GHIVIBORGO: Becchi, Turini, Sanzone, Signorini, Carli, Giannini, Orlandi, Carcani Pietro, Carcani Tommaso, Campani, Vecchi. A disp.: Masini, Petronelli, Nottoli, Gibilterra, Poli, Cristofani, Russo, Lepri, Vitrani. All.: Lelli.
SAN DONATO TAVARNELLE: Manzari, Sichi, Diana, Videtta, Burato, Frosali, Gjana, Marianelli, Panicucci, Neri F., Papalini. A disp.: Campinotti, Nobile, Giubbolini, Forconi, Borghi, Calamai, Lucatti, Seghi, Barazzetta. All.: Collacchioni.
ARBITRO: El Ella di Milano, coad. da D'Alessandris di Frosinone e Pancani di Roma 1.
RETE: 15' Carcani Pietro.
GHIVIBORGO: Becchi, Turini, Sanzone, Signorini, Carli, Giannini, Orlandi, Carcani Pietro, Carcani Tommaso, Campani, Vecchi. A disp.: Masini, Petronelli, Nottoli, Gibilterra, Poli, Cristofani, Russo, Lepri, Vitrani. All.: Lelli.
SAN DONATO TAVARNELLE: Manzari, Sichi, Diana, Videtta, Burato, Frosali, Gjana, Marianelli, Panicucci, Neri F., Papalini. A disp.: Campinotti, Nobile, Giubbolini, Forconi, Borghi, Calamai, Lucatti, Seghi, Barazzetta. All.: Collacchioni.
ARBITRO: El Ella di Milano, coad. da D'Alessandris di Frosinone e Pancani di Roma 1.
RETE: 15' Carcani Pietro.
Alla vigilia erano appaiate a 15 punti, ora il Ghivizzano scappa a 18 e lascia il San Donato a metà classifica. È amara infatti la trasferta dei gialloblù nella provincia di Lucca. A risolverla è uno dei gemelli Carcani, ovvero Pietro, che sigla un gol pesantissimo. Dopo un avvio equilibrato, a sbloccarla al quarto d'ora è il fratello di Tommaso, abile a farsi trovar pronto sul cross di Orlandi e a impattare di testa in modo imparabile per il numero uno ospite Manzari. I gialloblù provano a scuotersi, ma incassano il colpo psicologico dello svantaggio e reagiscono solo nel finale di tempo con Frosali. Il capitano dell'undici di Collacchioni spara ma trova la risposta di Becchi. Sono invece i padroni di casa a collezionare il maggior numero di occasioni che sarebbero preziose per trovare il raddoppio e mettere una serissima ipoteca sui tre punti: ci provano Tommaso Carcani, ex Grassina, e Giannini, ma la mira non è delle migliori. Nel secondo tempo Collacchioni chiede ai suoi di alzare la pressione alla ricerca del pareggio sbilanciandosi in avanti. Ma la retroguardia dei lucchesi non si fa mai trovare impreparata. E quando non ci arrivano i difensori ci pensa Becchi a dire di no ai tentativi ospiti: come accade nel recupero, quando Frosali ci prova in modo risolutivo ma trova ancora la gran risposta del numero uno di casa. Sorride il Ghiviborgo.
Alla vigilia erano appaiate a 15 punti, ora il Ghivizzano scappa a 18 e lascia il San Donato a metà classifica. È amara infatti la trasferta dei gialloblù nella provincia di Lucca. A risolverla è uno dei gemelli Carcani, ovvero Pietro, che sigla un gol pesantissimo. Dopo un avvio equilibrato, a sbloccarla al quarto d'ora è il fratello di Tommaso, abile a farsi trovar pronto sul cross di Orlandi e a impattare di testa in modo imparabile per il numero uno ospite Manzari. I gialloblù provano a scuotersi, ma incassano il colpo psicologico dello svantaggio e reagiscono solo nel finale di tempo con Frosali. Il capitano dell'undici di Collacchioni spara ma trova la risposta di Becchi. Sono invece i padroni di casa a collezionare il maggior numero di occasioni che sarebbero preziose per trovare il raddoppio e mettere una serissima ipoteca sui tre punti: ci provano Tommaso Carcani, ex Grassina, e Giannini, ma la mira non è delle migliori. Nel secondo tempo Collacchioni chiede ai suoi di alzare la pressione alla ricerca del pareggio sbilanciandosi in avanti. Ma la retroguardia dei lucchesi non si fa mai trovare impreparata. E quando non ci arrivano i difensori ci pensa Becchi a dire di no ai tentativi ospiti: come accade nel recupero, quando Frosali ci prova in modo risolutivo ma trova ancora la gran risposta del numero uno di casa. Sorride il Ghiviborgo.
U.s. Livorno-Follonica Gavorrano 1-1
U.S. LIVORNO: Biagini, Fancelli (88' Menga), Ronchi, Nardi, Bellini, Luci, Bassini, Cori, Mutton (60' Sabattini), Giordani (77' Farinhas Taffner), Brisciani (11' Savshak). A disp.: Albieri, Palma, Ferraro, Kosiqi, Brenna. All.: Pascali Niccolo
FOLLONICA GAVORRANO: Filippis, Ceccanti, Pignat, Dierna, Grifoni (70' Pino), Modic (31' Origlio), Masini (65' Barlettani), Ampollini, Botrini, Regoli (85' Brunetti), Marcheggiani (70' Souare). A disp.: Bianchi, D Agata, Mezzasoma, Bellini. All.: Masi Marco
ARBITRO: Davide Matina di Palermo
RETI: 79' Pino, 82' Cori
NOTE: Espulso Dierna per doppia ammonizione. Ammoniti Luci, Bassini, Filippis, Pino.LIVORNO: Biagini, Fancelli (89' Menga), Ronchi, Bassini, Brisciani (12' Savshak), Luci, Bellini, Nardi, Giordani (77' Luis Henrique), Mutton (61' Sabattini), Cori. A disp.: Albieri, Palma, Ferraro, Brenna, Kosiqi. All.: Giancarlo Favarin
FOLLONICA GAVORRANO: Filippis, Ceccanti, Dierna, Botrini, Ampollini, Pignat, Modic (32' Origlio), Grifoni (72' Souare), Masini (66' Barlettani), Regoli (85' Brunetti), Marcheggiani (72' Pino). A disp.: Bianchi, Dagata, Mezzasoma, Bellini. All.: Marco Masi.
ARBITRO: Matina di Palermo, coad. da Fabrizi di Frosinone e Brizzi di Aprilia
RETI: 80' Pino, 83' Cori
NOTE: Ammoniti Dierna, Bassini, Luci, Filippis, Pino. Espulso Dierna all'82' per doppio giallo. Recupero di 2' e 5'. Spettatori 2.700.
LIVORNO: Biagini, Fancelli (89' Menga), Ronchi, Bassini, Brisciani (12' Savshak), Luci, Bellini, Nardi, Giordani (77' Luis Henrique), Mutton (61' Sabattini), Cori. A disp.: Albieri, Palma, Ferraro, Brenna, Kosiqi. All.: Giancarlo Favarin
FOLLONICA GAVORRANO: Filippis, Ceccanti, Dierna, Botrini, Ampollini, Pignat, Modic (32' Origlio), Grifoni (72' Souare), Masini (66' Barlettani), Regoli (85' Brunetti), Marcheggiani (72' Pino). A disp.: Bianchi, Dagata, Mezzasoma, Bellini. All.: Marco Masi.
ARBITRO: Matina di Palermo, coad. da Fabrizi di Frosinone e Brizzi di Aprilia
RETI: 80' Pino, 83' Cori
NOTE: Ammoniti Dierna, Bassini, Luci, Filippis, Pino. Espulso Dierna all'82' per doppio giallo. Recupero di 2' e 5'. Spettatori 2.700.
Decima giornata di calendario e il Livorno ospita all'Armando Picchi il Follonica Gavorrano di mister Masi. Gli ultimi due k.o. interni disegnano un percorso al di sotto delle aspettative per gli amaranto di Favarin, capaci di alternare ottime prestazioni lontano dalle mura amiche, a performance sottotono al cospetto del proprio pubblico. Serve una reazione, un netto cambio di rotta che possa far risalire i labronici nelle zone nobili della classifica. Davanti c'è l'ostacolo più difficile da affrontare in questo momento. Gli ospiti sono in ottima salute, non hanno ancora conosciuto l'onta della sconfitta e si presentano - da terza forza del torneo - con uno stato d'animo ben più leggero di quello del Livorno. Insomma, sul piatto della bilancia il peso specifico di questa sfida delinea un primo spartiacque della stagione. Il Livorno deve vincere, e non ha alternative se non quella di sgomitare per ricucirsi il proprio spazio nelle prime posizioni. Dall'altra parte, invece, il Follonica Gavorrano in caso di successo potrebbe costruire una mini-fuga e scavare una sorta di voragine alle spalle della formazione livornese. Favarin sceglie di riportare tra i pali Biagini, protetto dalla difesa eretta da Ronchi e Bassini al centro insieme al debutto stagionale di Fancelli con Brisciani a sinistra. Le chiavi del centrocampo sono affidate a Luci col mastino Bellini a fianco e Nardi a fare da spina dorsale. Davanti, resta fuori dai convocati Cesarini e spazio a Mutton, Giordani e Cori. La risposta di Masi vede Filippis in porta, retroguardia arroccata da Ceccanti, Dierna, Botrini e Ampollini (già a segno nella scorsa stagione contro il Livorno); mentre in mezzo al campo agisce Pignat con Modic, Grifoni e Masini a supporto; l'attacco è caricato a molla dall'esperienza di Regoli e Marcheggiani. Il vento si rivela ben presto il vero protagonista di giornata: prima rischiando di far saltare la partita per la dubbia agibilità del Picchi e costringendo gli addetti ai lavori a posticipare di un'ora l'inizio della sfida, poi condizionando le prestazioni dei ventidue in campo che si ritrovano a ballare in mezzo al campo all'inseguimento delle traiettorie indecifrabili del pallone. Facile intuire come, in un contesto simile, la qualità delle giocate diventi solo un elemento di sorpresa. La partita fatica - e non poco - a spiccare il volo. Regalando soltanto qualche sprazzo di iniziativa da ambo le parti. Marcheggiani e Regoli si pestano i piedi, al 4', su pallone vagante al limite dell'area, ma anche Nardi e Giordani al 9', dalla parte opposta, cercano il dialogo nello stretto senza trovare l'imbucata per l'inserimento senza palla di Cori. Poi, a complicare la situazione degli amaranto, è l'infortunio di Brisciani che dopo un contrasto al primo minuto di gioco non riesce più a stringere i denti costringendo Favarin al cambio, già al 12', con Savshak. Spostando Bassini sull'out sinistro. Per vedere il primo vero tiro in porta si deve attendere addirittura il 26': Mutton scappa sulla corsia destra e corregge al centro dove Cori fa dà sponda al destro schiacciato di Giordani, parato senza difficoltà da Filippis. Pochi minuti dopo, al 29', di nuovo Cori arpiona un lancio frenato dal vento che taglia l'uscita del portiere al limite dell'aera, l'aggancio scavalca lo stesso Filippis, ma la retroguardia è attenta e si rifugia in corner. Infine, al 36', ecco l'unica vera occasione importante del primo tempo ad opera dei padroni di casa. Fancelli raccoglie un pallone respinto per poi premiare l'avanzata di Luci sulla trequarti, il cross tagliato del capitano è un cioccolatino per la capoccia di Mutton che, in completa solitudine, spedisce il pallone a lato con un tuffo di testa a botta sicura. Si va al riposo con il punteggio ancora a reti bianche, ma anche i secondi quarantacinque minuti vivono sulla stessa falsariga della prima frazione. Una punizione di Masini, al 50', finisce alle stelle; poi il corridoio splendido di Grifoni mette in movimento Regoli, chiuso all'ultimo momento dal recupero della difesa amaranto. Al 62' ancora Follonica Gavorrano con Marcheggiani, bravo a scegliere la posizione perfetta per ricevere il filtrante di Origlio ma il suo tiro è facile preda di Biagini. Si scivola fino al 70' senza uno stralcio di emozione, uno squillo targato Giordani che scuote una tribuna a tratti quasi assopita. Lo scatto di Nardi viene visto da Luci che lo spinge sulla corsa al cross a pelo d'erba respinto da Dierna, la sforbiciata al volo d Giordani è tanto improvvisa quanto stilisticamente perfetta, con la palla che sibila a centimetri dal palo. Giocata di classe dell'attaccante livornese, rimasto in ombra per quasi tutto il match. Le successive rotazioni scelte dai due allenatori portano una ventata di freschezza, quantomeno nelle idee e negli ultimi dieci minuti la sfida si accende di vita propria. L'apertura di Barlettani chiama a raccolta i suoi al limite dell'area, poi il cross verso il centro viene lasciato scorrere dalla difesa labronica che si fa purgare dalla rovesciata pazzesca di Pino: palla nell'angolino più lontano e ospiti in vantaggio con una giocata davvero poderosa che squarcia l'animo ferito dei padroni di casa. La reazione amaranto è immediata. Passano soltanto sessanta secondi e Luis Henrique - entrato in campo da neanche cinque minuti - aggancia una rimessa laterale per chiedere e ottenere l'uno-due con Cori, Dierna lo atterra con un'entrata scomposta provocando il calcio di rigore e lasciando i compagni in dieci per il doppio cartellino giallo che gli costa l'espulsione. Dagli undici metri si presenta Cori, in uno stadio congelato dal vento e dal peso specifico del momento, il destro della punta labronica è centrale e trova i pugni di Filippis, la palla rimane viva a pochi passi per consentire allo stesso Cori di ribattere in rete il gol dell'1-1. Il pareggio rianima la cattiveria agonistica dei locali, caricati da un ambiente incandescente e da una vittoria che sarebbe di fondamentale importanza, ma anche l'occasione più ghiotta di tutta la partita viene sprecata dal Livorno. La punizione di Bassini, al 95', è l'ultima preghiera, Nardi aggancia e rimette in mezzo dando vita ad una piccola mischia sul quale si avventa Luis Henrique, il primo tentativo viene deviato da Filippis sul primo palo e - a porta spalancata - colpisce col destro a botta sicura trovando il piede di un difensore che allontana il pallone dalla linea di porta. Un istante dopo, il triplice fischio finale che sancisce il definitivo 1-1 tra Livorno e Follonica Gavorrano. È un punto che ai padroni di casa suona quasi come una sconfitta. Nessuno in vetta lascia le briciole e gli amaranto si ritrovano a preparare la trasferta di San Donato Tavarnelle distanti sette lunghezze dalla capolista Pianese. Un punto che, invece, ha tutto un altro sapore per la compagine allenata da Mister Masi, aggrappata al treno delle prime della classe.
LIVORNO
BIAGINI 6: Torna tra i titolari e trova una domenica quasi inoperosa, compiendo solo un paio di interventi di ordinaria amministrazione.
FANCELLI 6,5: Il lungo infortunio sembra un brutto ricordo e al debutto dimostra di essersi scrollato dalle spalle la ruggine. Dall'
89' Menga s.v.: Viene chiamato in causa per aumentare il carico offensivo nell'assedio finale, difficile incidere in cinque minuti.
RONCHI 6 : Azzanna tutte le palle alte, bene anche in marcatura attaccandosi come un francobollo su Regoli.
BASSINI 6: Viene spostato a sinistra per l'infortunio di Brisciani. Fisicamente tampona tutto, perde le misure quando deve impostare.
BRISCIANI s.v.: La botta subìta al primo contrasto lo mette fuori causa, cerca di resistere ma è costretto a chiedere il cambio. Dal
12' Savshak 5,5: Viene gettato nella mischia in fretta e furia, e i suoi interventi non sono mai il massimo della sicurezza.
LUCI 6: Solita prestazione generosa del capitano amaranto, lottatore infinito e l'ultimo ad abbandonare la nave.
BELLINI 6: In mezzo al campo è l'unico elemento di cui non si può fare a meno. Ringhia a tutto campo con una energia contagiosa.
NARDI 5,5: Torna a giocare nel ruolo di mezz'ala ma conferma l'involuzione delle ultime uscite restando in ombra.
MUTTON 5,5: Non è al massimo della condizione, e si vede. Poi è generoso su ogni contrasto per natura, ma fatica a trovare spazi. Dal
61' Sabattini 6: Altro esordio in casa amaranto, e timbra il suo primo gettone di presenza con qualche strappo che dà fiducia.
GIORDANI 5,5: Senza idee, condizionata dall'assenza di Cesarini e dai corridoi sempre più stretti dove buttarsi a tutta birra. Dal
77' Luis Henrique 6,5: Si guadagna il calcio di rigore e sfiora il clamoroso gol vittoria all'ultimo respiro. Sorprendente.
CORI 6,5: Corre e corre come un dannato, lottando in solitudine contro tutta la difesa. Sbaglia il rigore ma rimedia in ribattuta.
All.: Favarin 5,5 : La capacità di costruzione e di palleggio del Livorno è in affanno, prova a cambiare in corsa, ma senza fortuna.
FOLLONICA GAVORRANO
FILIPPIS 6: Al netto del rigore respinto, non compie neanche un intervento degno di nota. Domenica quasi di riposo anche per lui.
CECCANTI 6: Ordinato nelle sovrapposizioni, anche se poco incline alla fase offensiva. Bene, invece, nelle coperture laterali.
DIERNA 5: Si prende un giallo per un intervento scomposto, al quale ne aggiunge un altro ben più grave con cui si prende il rosso.
BOTRINI 6: Preciso e pulito nelle disposizioni in campo, ma si nota soprattutto per l'eleganza con cui esce dalla propria metà campo.
AMPOLLINI 6: Si incarica di prendere Giordani e riesce a contrastarlo senza particolari preoccupazioni. Bene in fase di interdizione.
PIGNAT 6: Lotta e fa a sportellate in mezzo al campo con tutti, tanta sostanza e presenza fisica, quanto basta per chiudere il Livorno.
MODIC s.v.: Gioca mezz'ora e poco più di partita, dove si nota solo per qualche contrasto, poi l'infortunio e la sostituzione. Dal
32' Origlio 5,5: Entra a freddo e deve aspettare la ripresa per scaldare i motori con un paio di conclusioni fuori misura.
GRIFONI 6,5: Tra i migliori dei suoi. Qualità e intelligenza al servizio della squadra, cala nella ripresa ma nel complesso bene. Dal
72' Souare 6,5: Rapido e scattante, entra subito in partita e mette in seria difficoltà Bassini con la sua velocità.
MASINI 5,5: Scarico e fuori fase, non trova la sua posizione e finisce per nascondersi da solo alle spalle degli avversari. Dal
66' Barlettani 5,5: Fisico possente e piedi educati, ma la condizione atletica lo tradisce con una prestazione sottotono.
REGOLI 6: Ci prova in un paio di situazioni calciando in ritardo verso la porta, ma non dà mai la sensazione di essere pericoloso. Dall'
85' Brunetti s.v.: Fa respirare il compagno senza benzina con un gettone di presenza negli ultimi minuti.
MARCHEGGIANI 6: Più mobile e più attivo del compagno di reparto, non tira in porta ma gioca di sponda aiutando la manovra della squadra. Dal
72' Pino 7: Il suo ingresso fa cambiare marcia ai rossoblù, per poi segnare un gol da cineteca. Capolavoro balistico da applausi.
All.: Masi 6 : Indovina quasi tutte le rotazioni dalla panchina, soprattutto quello di Pino che ricambia la fiducia con un eurogol.
ARBITRO
MATINA di PALERMO 5,5: Non concede due rigori (uno per parte) piuttosto netti e fischia al Livorno quello che sembrava il meno evidente.
Decima giornata di calendario e il Livorno ospita all'Armando Picchi il Follonica Gavorrano di mister Masi. Gli ultimi due k.o. interni disegnano un percorso al di sotto delle aspettative per gli amaranto di Favarin, capaci di alternare ottime prestazioni lontano dalle mura amiche, a performance sottotono al cospetto del proprio pubblico. Serve una reazione, un netto cambio di rotta che possa far risalire i labronici nelle zone nobili della classifica. Davanti c'è l'ostacolo più difficile da affrontare in questo momento. Gli ospiti sono in ottima salute, non hanno ancora conosciuto l'onta della sconfitta e si presentano - da terza forza del torneo - con uno stato d'animo ben più leggero di quello del Livorno. Insomma, sul piatto della bilancia il peso specifico di questa sfida delinea un primo spartiacque della stagione. Il Livorno deve vincere, e non ha alternative se non quella di sgomitare per ricucirsi il proprio spazio nelle prime posizioni. Dall'altra parte, invece, il Follonica Gavorrano in caso di successo potrebbe costruire una mini-fuga e scavare una sorta di voragine alle spalle della formazione livornese. Favarin sceglie di riportare tra i pali Biagini, protetto dalla difesa eretta da Ronchi e Bassini al centro insieme al debutto stagionale di Fancelli con Brisciani a sinistra. Le chiavi del centrocampo sono affidate a Luci col mastino Bellini a fianco e Nardi a fare da spina dorsale. Davanti, resta fuori dai convocati Cesarini e spazio a Mutton, Giordani e Cori. La risposta di Masi vede Filippis in porta, retroguardia arroccata da Ceccanti, Dierna, Botrini e Ampollini (già a segno nella scorsa stagione contro il Livorno); mentre in mezzo al campo agisce Pignat con Modic, Grifoni e Masini a supporto; l'attacco è caricato a molla dall'esperienza di Regoli e Marcheggiani. Il vento si rivela ben presto il vero protagonista di giornata: prima rischiando di far saltare la partita per la dubbia agibilità del Picchi e costringendo gli addetti ai lavori a posticipare di un'ora l'inizio della sfida, poi condizionando le prestazioni dei ventidue in campo che si ritrovano a ballare in mezzo al campo all'inseguimento delle traiettorie indecifrabili del pallone. Facile intuire come, in un contesto simile, la qualità delle giocate diventi solo un elemento di sorpresa. La partita fatica - e non poco - a spiccare il volo. Regalando soltanto qualche sprazzo di iniziativa da ambo le parti. Marcheggiani e Regoli si pestano i piedi, al 4', su pallone vagante al limite dell'area, ma anche Nardi e Giordani al 9', dalla parte opposta, cercano il dialogo nello stretto senza trovare l'imbucata per l'inserimento senza palla di Cori. Poi, a complicare la situazione degli amaranto, è l'infortunio di Brisciani che dopo un contrasto al primo minuto di gioco non riesce più a stringere i denti costringendo Favarin al cambio, già al 12', con Savshak. Spostando Bassini sull'out sinistro. Per vedere il primo vero tiro in porta si deve attendere addirittura il 26': Mutton scappa sulla corsia destra e corregge al centro dove Cori fa dà sponda al destro schiacciato di Giordani, parato senza difficoltà da Filippis. Pochi minuti dopo, al 29', di nuovo Cori arpiona un lancio frenato dal vento che taglia l'uscita del portiere al limite dell'aera, l'aggancio scavalca lo stesso Filippis, ma la retroguardia è attenta e si rifugia in corner. Infine, al 36', ecco l'unica vera occasione importante del primo tempo ad opera dei padroni di casa. Fancelli raccoglie un pallone respinto per poi premiare l'avanzata di Luci sulla trequarti, il cross tagliato del capitano è un cioccolatino per la capoccia di Mutton che, in completa solitudine, spedisce il pallone a lato con un tuffo di testa a botta sicura. Si va al riposo con il punteggio ancora a reti bianche, ma anche i secondi quarantacinque minuti vivono sulla stessa falsariga della prima frazione. Una punizione di Masini, al 50', finisce alle stelle; poi il corridoio splendido di Grifoni mette in movimento Regoli, chiuso all'ultimo momento dal recupero della difesa amaranto. Al 62' ancora Follonica Gavorrano con Marcheggiani, bravo a scegliere la posizione perfetta per ricevere il filtrante di Origlio ma il suo tiro è facile preda di Biagini. Si scivola fino al 70' senza uno stralcio di emozione, uno squillo targato Giordani che scuote una tribuna a tratti quasi assopita. Lo scatto di Nardi viene visto da Luci che lo spinge sulla corsa al cross a pelo d'erba respinto da Dierna, la sforbiciata al volo d Giordani è tanto improvvisa quanto stilisticamente perfetta, con la palla che sibila a centimetri dal palo. Giocata di classe dell'attaccante livornese, rimasto in ombra per quasi tutto il match. Le successive rotazioni scelte dai due allenatori portano una ventata di freschezza, quantomeno nelle idee e negli ultimi dieci minuti la sfida si accende di vita propria. L'apertura di Barlettani chiama a raccolta i suoi al limite dell'area, poi il cross verso il centro viene lasciato scorrere dalla difesa labronica che si fa purgare dalla rovesciata pazzesca di Pino: palla nell'angolino più lontano e ospiti in vantaggio con una giocata davvero poderosa che squarcia l'animo ferito dei padroni di casa. La reazione amaranto è immediata. Passano soltanto sessanta secondi e Luis Henrique - entrato in campo da neanche cinque minuti - aggancia una rimessa laterale per chiedere e ottenere l'uno-due con Cori, Dierna lo atterra con un'entrata scomposta provocando il calcio di rigore e lasciando i compagni in dieci per il doppio cartellino giallo che gli costa l'espulsione. Dagli undici metri si presenta Cori, in uno stadio congelato dal vento e dal peso specifico del momento, il destro della punta labronica è centrale e trova i pugni di Filippis, la palla rimane viva a pochi passi per consentire allo stesso Cori di ribattere in rete il gol dell'1-1. Il pareggio rianima la cattiveria agonistica dei locali, caricati da un ambiente incandescente e da una vittoria che sarebbe di fondamentale importanza, ma anche l'occasione più ghiotta di tutta la partita viene sprecata dal Livorno. La punizione di Bassini, al 95', è l'ultima preghiera, Nardi aggancia e rimette in mezzo dando vita ad una piccola mischia sul quale si avventa Luis Henrique, il primo tentativo viene deviato da Filippis sul primo palo e - a porta spalancata - colpisce col destro a botta sicura trovando il piede di un difensore che allontana il pallone dalla linea di porta. Un istante dopo, il triplice fischio finale che sancisce il definitivo 1-1 tra Livorno e Follonica Gavorrano. È un punto che ai padroni di casa suona quasi come una sconfitta. Nessuno in vetta lascia le briciole e gli amaranto si ritrovano a preparare la trasferta di San Donato Tavarnelle distanti sette lunghezze dalla capolista Pianese. Un punto che, invece, ha tutto un altro sapore per la compagine allenata da Mister Masi, aggrappata al treno delle prime della classe.
LIVORNO
BIAGINI 6: Torna tra i titolari e trova una domenica quasi inoperosa, compiendo solo un paio di interventi di ordinaria amministrazione.
FANCELLI 6,5: Il lungo infortunio sembra un brutto ricordo e al debutto dimostra di essersi scrollato dalle spalle la ruggine. Dall'
89' Menga s.v.: Viene chiamato in causa per aumentare il carico offensivo nell'assedio finale, difficile incidere in cinque minuti.
RONCHI 6 : Azzanna tutte le palle alte, bene anche in marcatura attaccandosi come un francobollo su Regoli.
BASSINI 6: Viene spostato a sinistra per l'infortunio di Brisciani. Fisicamente tampona tutto, perde le misure quando deve impostare.
BRISCIANI s.v.: La botta subìta al primo contrasto lo mette fuori causa, cerca di resistere ma è costretto a chiedere il cambio. Dal
12' Savshak 5,5: Viene gettato nella mischia in fretta e furia, e i suoi interventi non sono mai il massimo della sicurezza.
LUCI 6: Solita prestazione generosa del capitano amaranto, lottatore infinito e l'ultimo ad abbandonare la nave.
BELLINI 6: In mezzo al campo è l'unico elemento di cui non si può fare a meno. Ringhia a tutto campo con una energia contagiosa.
NARDI 5,5: Torna a giocare nel ruolo di mezz'ala ma conferma l'involuzione delle ultime uscite restando in ombra.
MUTTON 5,5: Non è al massimo della condizione, e si vede. Poi è generoso su ogni contrasto per natura, ma fatica a trovare spazi. Dal
61' Sabattini 6: Altro esordio in casa amaranto, e timbra il suo primo gettone di presenza con qualche strappo che dà fiducia.
GIORDANI 5,5: Senza idee, condizionata dall'assenza di Cesarini e dai corridoi sempre più stretti dove buttarsi a tutta birra. Dal
77' Luis Henrique 6,5: Si guadagna il calcio di rigore e sfiora il clamoroso gol vittoria all'ultimo respiro. Sorprendente.
CORI 6,5: Corre e corre come un dannato, lottando in solitudine contro tutta la difesa. Sbaglia il rigore ma rimedia in ribattuta.
All.: Favarin 5,5 : La capacità di costruzione e di palleggio del Livorno è in affanno, prova a cambiare in corsa, ma senza fortuna.
FOLLONICA GAVORRANO
FILIPPIS 6: Al netto del rigore respinto, non compie neanche un intervento degno di nota. Domenica quasi di riposo anche per lui.
CECCANTI 6: Ordinato nelle sovrapposizioni, anche se poco incline alla fase offensiva. Bene, invece, nelle coperture laterali.
DIERNA 5: Si prende un giallo per un intervento scomposto, al quale ne aggiunge un altro ben più grave con cui si prende il rosso.
BOTRINI 6: Preciso e pulito nelle disposizioni in campo, ma si nota soprattutto per l'eleganza con cui esce dalla propria metà campo.
AMPOLLINI 6: Si incarica di prendere Giordani e riesce a contrastarlo senza particolari preoccupazioni. Bene in fase di interdizione.
PIGNAT 6: Lotta e fa a sportellate in mezzo al campo con tutti, tanta sostanza e presenza fisica, quanto basta per chiudere il Livorno.
MODIC s.v.: Gioca mezz'ora e poco più di partita, dove si nota solo per qualche contrasto, poi l'infortunio e la sostituzione. Dal
32' Origlio 5,5: Entra a freddo e deve aspettare la ripresa per scaldare i motori con un paio di conclusioni fuori misura.
GRIFONI 6,5: Tra i migliori dei suoi. Qualità e intelligenza al servizio della squadra, cala nella ripresa ma nel complesso bene. Dal
72' Souare 6,5: Rapido e scattante, entra subito in partita e mette in seria difficoltà Bassini con la sua velocità.
MASINI 5,5: Scarico e fuori fase, non trova la sua posizione e finisce per nascondersi da solo alle spalle degli avversari. Dal
66' Barlettani 5,5: Fisico possente e piedi educati, ma la condizione atletica lo tradisce con una prestazione sottotono.
REGOLI 6: Ci prova in un paio di situazioni calciando in ritardo verso la porta, ma non dà mai la sensazione di essere pericoloso. Dall'
85' Brunetti s.v.: Fa respirare il compagno senza benzina con un gettone di presenza negli ultimi minuti.
MARCHEGGIANI 6: Più mobile e più attivo del compagno di reparto, non tira in porta ma gioca di sponda aiutando la manovra della squadra. Dal
72' Pino 7: Il suo ingresso fa cambiare marcia ai rossoblù, per poi segnare un gol da cineteca. Capolavoro balistico da applausi.
All.: Masi 6 : Indovina quasi tutte le rotazioni dalla panchina, soprattutto quello di Pino che ricambia la fiducia con un eurogol.
ARBITRO
MATINA di PALERMO 5,5: Non concede due rigori (uno per parte) piuttosto netti e fischia al Livorno quello che sembrava il meno evidente.
Real Forte Querceta-Pianese 2-3
REAL FORTE QUERCETA: Gatti, Bertipagani (46' Apolloni), Vietina, Pecchia, Tognarelli, Maccabruni M., Gabrielli (46' Michelucci), Purro, Scarpa (65' Bucchioni), Podesta (80' Bigica), Advillari (46' Pegollo). A disp.: Luci, Lazzoni, Morana, Chaabti. All.: Buglio Francesco
PIANESE: De Fazio, Remy (86' Alagia), Pinto (45' Gagliardi), Proietto, Lo Porto, Boccadamo, Morgantini, Simeoni, Mignani (76' Miccoli), Ledonne, Kouko (75' Tognetti). A disp.: Borghini, Caldarulo, Papini, Liso, Barbetti. All.: Prosperi Fabio
ARBITRO: Riccardo Tropiano di Bari
RETI: 1' Mignani, 10' Mignani, 43' Scarpa, 45' Scarpa, 88' Lo Porto
NOTE: Ammoniti Tognarelli, Maccabruni M., Podesta, Apolloni, Miccoli.REAL FORTE QUERCETA: Gatti, Bertipagani (46' Apolloni), Vietina, Pecchia, Tognarelli, Maccabruni, Gabrielli (46' Michelucci), Purro, Scarpa (64' Bucchioni), Podestà (80' Bigica), Avdillari (46' Pagollo). A disp.: Luci, Lazzoni, Morana, Chaabti. All.: Francesco Buglio.
PIANESE: De Fazio, Remy (Alagia), Pinto (46' Gagliardi), Proietto (75' Miccoli), Lo Porto, Boccadamo, Morgantini, Simeoni, Mignani, Ledonne, Kouko (75' Tognetti). A disp.: Borghini, Caldarulo, Papini, Liso, Barbetti. All.: Fabio Prosperi.
ARBITRO: Tropiano di Bari, coad. da Granata e Raccanello di Viterbo.
RETI: 1' e 8' Mignani, 43' e 45' Scarpa, 86' Lo Porto.
REAL FORTE QUERCETA: Gatti, Bertipagani (46' Apolloni), Vietina, Pecchia, Tognarelli, Maccabruni, Gabrielli (46' Michelucci), Purro, Scarpa (64' Bucchioni), Podestà (80' Bigica), Avdillari (46' Pagollo). A disp.: Luci, Lazzoni, Morana, Chaabti. All.: Francesco Buglio.
PIANESE: De Fazio, Remy (Alagia), Pinto (46' Gagliardi), Proietto (75' Miccoli), Lo Porto, Boccadamo, Morgantini, Simeoni, Mignani, Ledonne, Kouko (75' Tognetti). A disp.: Borghini, Caldarulo, Papini, Liso, Barbetti. All.: Fabio Prosperi.
ARBITRO: Tropiano di Bari, coad. da Granata e Raccanello di Viterbo.
RETI: 1' e 8' Mignani, 43' e 45' Scarpa, 86' Lo Porto.
La decima giornata presenta il classico testa coda, con i padroni di casa del Real Forte Querceta ultimi in classifica, contrapposti alla Pianese in vetta alla graduatoria. La formazione del monte Amiata non sottovaluta l'impegno e dopo appena otto minuti sembra aver già chiuso la pratica, portandosi sul doppi vantaggio. Partenza sprint per gli uomini di mister Prosperi che segnano il primo gol dopo appena un giro di lancette, sugli sviluppi di un calcio d'angolo sul quale Lo Porto devia di testa trovando l'opposizione del portiere Gatti; sulla respinta arriva per primo Mignani che calcia in rete. Neanche il tempo di reagire, che la Pianese raddoppia ancora da corner e di nuovo con Mignani, stavolta di testa. La formazione locale appare stordita, mentre gli ospiti sembrano appagati, di conseguenza i ritmi rallentano e si registrano soltanto due conclusioni dalla distanza di Ledonne e Proietto, parate senza difficoltà dal portiere del Real. Sul finale di tempo un probabile calo di concentrazione della squadra di Piancastagnaio scaturisce la prima palla gol del Forte Querceta, con un passaggio difensivo intercettato da Podestà, il quale calcia centralmente, permettendo la parata a De Fazio. L'occasione scuote i locali che al 43' accorciano le distanze con Scarpa, il quale riceve un lancio lungo in area, controlla al volo e calcia in diagonale superando De Fazio. Appena due minuti più tardi, ancora Scarpa calcia al volo un cross proveniente dalla fascia sinistra, portando così il risultato sul 2-2. Tutto da rifare dunque per la Pianese, che torna in campo nella ripresa con la rabbia giusta per ottenere i tre punti in palio. Ci prova Kouko, dopo uno scambio con Mignani, ma Gatti respinge la conclusione. Replica il Forte Querceta con Scarpa da buona posizione, ma De Fazio devia in angolo. I ragazzi di mister Buglio giocano compatti senza concedere niente agli avversari, così i pericoli arrivano ancora da palle inattive. Al 76' su punizione Ledonne colpisce l'incrocio dei pali con Gatti fuori causa. All'86', ancora da corner, arriva il gol vittoria di Lo Porto, che svetta più in alto di tutti e regala i tre punti alla Pianese. Non sono infatti sufficienti al Real Forte Querceta, i sei minuti di recupero decretati dall'arbitro Tropiano, per ristabilire la parità.
La decima giornata presenta il classico testa coda, con i padroni di casa del Real Forte Querceta ultimi in classifica, contrapposti alla Pianese in vetta alla graduatoria. La formazione del monte Amiata non sottovaluta l'impegno e dopo appena otto minuti sembra aver già chiuso la pratica, portandosi sul doppi vantaggio. Partenza sprint per gli uomini di mister Prosperi che segnano il primo gol dopo appena un giro di lancette, sugli sviluppi di un calcio d'angolo sul quale Lo Porto devia di testa trovando l'opposizione del portiere Gatti; sulla respinta arriva per primo Mignani che calcia in rete. Neanche il tempo di reagire, che la Pianese raddoppia ancora da corner e di nuovo con Mignani, stavolta di testa. La formazione locale appare stordita, mentre gli ospiti sembrano appagati, di conseguenza i ritmi rallentano e si registrano soltanto due conclusioni dalla distanza di Ledonne e Proietto, parate senza difficoltà dal portiere del Real. Sul finale di tempo un probabile calo di concentrazione della squadra di Piancastagnaio scaturisce la prima palla gol del Forte Querceta, con un passaggio difensivo intercettato da Podestà, il quale calcia centralmente, permettendo la parata a De Fazio. L'occasione scuote i locali che al 43' accorciano le distanze con Scarpa, il quale riceve un lancio lungo in area, controlla al volo e calcia in diagonale superando De Fazio. Appena due minuti più tardi, ancora Scarpa calcia al volo un cross proveniente dalla fascia sinistra, portando così il risultato sul 2-2. Tutto da rifare dunque per la Pianese, che torna in campo nella ripresa con la rabbia giusta per ottenere i tre punti in palio. Ci prova Kouko, dopo uno scambio con Mignani, ma Gatti respinge la conclusione. Replica il Forte Querceta con Scarpa da buona posizione, ma De Fazio devia in angolo. I ragazzi di mister Buglio giocano compatti senza concedere niente agli avversari, così i pericoli arrivano ancora da palle inattive. Al 76' su punizione Ledonne colpisce l'incrocio dei pali con Gatti fuori causa. All'86', ancora da corner, arriva il gol vittoria di Lo Porto, che svetta più in alto di tutti e regala i tre punti alla Pianese. Non sono infatti sufficienti al Real Forte Querceta, i sei minuti di recupero decretati dall'arbitro Tropiano, per ristabilire la parità.
Sangiovannese-Vivi. Sansepolcro 1-1
SANGIOVANNESE: Barberini, Di Rienzo, Simonti, Lorenzoni (82' Farini), Nannini (72' Disegni), Rosseti, Baldesi (78' Iaquinta), Sacchini, Regolanti, Massai (64' Zhar), Harti. A disp.: Timperanza, Ratti, Senesi, Romanelli, Campo . All.: Rigucci Athos
VIVI. SANSEPOLCRO: Guerri, Mariucci, Bologna, Borgo, Gorini Gia., Della Spoletina, Piermarini (72' Pauselli), Brizzi (70' Locchi), Essoussi (90' Longo), Ferri Marini (30' Mariotti), Pasquali. A disp.: Patata, Del Siena, Simeone, D Angelo, Buzzi. All.: Catacchini Fabio
ARBITRO: Edoardo Borello di Nichelino
RETI: 33' Rosseti, 55' Gorini Gia.
NOTE: Ammoniti Sacchini, Massai, Mariucci, Borgo, Brizzi.SANGIOVANNESE: Barberini; Di Rienzo, Lorenzoni (82' Farini), Rosseti, Simonti; Nannini (73' Disegni), Sacchini, Baldesi (78' Iaquinta); Massai (65' Zhar); Regolanti, Harti (65' Senesi). A disp.: Timperanza, Ratti, Romanelli, Campo. All.: Bencivenni.
SANSEPOLCRO: Guerri; Mariucci, Borgo, Della Spoletina, Bologna; Piermarini (73' Pauselli), Gorini, Brizzi (70' Locchi); Pasquali, Essoussi (90' Longo), Ferri Marini (30' Mariotti). A disp.: Patata, Del Siena, Simeone, D'Angelo, Buzzi. All.: Bonura.
ARBITRO: Borello di Nichelino, coad. da Nappi di Latina e Gentilezza di Civitavecchia.
RETI: 35' Rosseti, 55' Gorini.
NOTE: ammoniti: Massai, Sacchini, Mariucci, Brizzi, Borgo.
SANGIOVANNESE: Barberini; Di Rienzo, Lorenzoni (82' Farini), Rosseti, Simonti; Nannini (73' Disegni), Sacchini, Baldesi (78' Iaquinta); Massai (65' Zhar); Regolanti, Harti (65' Senesi). A disp.: Timperanza, Ratti, Romanelli, Campo. All.: Bencivenni.
SANSEPOLCRO: Guerri; Mariucci, Borgo, Della Spoletina, Bologna; Piermarini (73' Pauselli), Gorini, Brizzi (70' Locchi); Pasquali, Essoussi (90' Longo), Ferri Marini (30' Mariotti). A disp.: Patata, Del Siena, Simeone, D'Angelo, Buzzi. All.: Bonura.
ARBITRO: Borello di Nichelino, coad. da Nappi di Latina e Gentilezza di Civitavecchia.
RETI: 35' Rosseti, 55' Gorini.
NOTE: ammoniti: Massai, Sacchini, Mariucci, Brizzi, Borgo.
Un brodino che serve a poco alla Sangiovannese che viene fermata sul pari casalingo dal combattivo Sansepolcro. Domenica non troppo serena per i ragazzi di Bencivenni che tornano a muovere la classifica dopo il ko di Altopascio nell'infrasettimanale di Ognissanti, ma non vanno oltre l'1-1 in uno scontro diretto per la salvezza. Parte subito forte il team azzurro che è deciso a imporre la legge del Fedini: Sacchini prova il gran mancino a giro, ma Guerri compie un autentico miracolo neutralizzandolo. La pressione intensa dei padroni di casa porta però soltanto a diversi calci d'angolo non concretizzati, mentre gli ospiti contengono senza troppi affanni ma rinunciano ad attaccare in tutto il primo tempo, preferendo rinviare gli assalti alla ripresa. Al 35' la svolta, che arriva da corner: buona la soluzione dalla bandierina della Sangio, ci arriva per primo il capitano Rosseti che con una zampata da rapace mette dentro l'1-0 e fa esplodere il pubblico valdarnese. È l'emozione più grande del primo tempo: si va al riposo così. A inizio ripresa però ecco la beffa degli umbri: gran punizione di Gorini dai venti metri, il portiere azzurro viene sorpreso sul proprio palo sfavorito forse anche dal vento che modifica la traiettoria del giocatore del Sansepolcro. Uno a uno, beffa atroce per la Sangio che prova a rimettere subito il muso in avanti. Al 66' infatti ci prova Regolanti con una gran bella incornata su cross di Nannini, ma manda a lato di pochissimo. Gli ospiti ora proteggono con ordine, consapevoli dell'importanza del punticino, mentre per la Sangio si conta un'altra super occasione: è firmata da Sacchini che penetra in area di rigore e calcia a botta sicura, ma centra solo l'esterno della rete. La girandola di cambi serve a poco, gli ospiti riescono a gestire e non si spettinano più: 1-1.
Un brodino che serve a poco alla Sangiovannese che viene fermata sul pari casalingo dal combattivo Sansepolcro. Domenica non troppo serena per i ragazzi di Bencivenni che tornano a muovere la classifica dopo il ko di Altopascio nell'infrasettimanale di Ognissanti, ma non vanno oltre l'1-1 in uno scontro diretto per la salvezza. Parte subito forte il team azzurro che è deciso a imporre la legge del Fedini: Sacchini prova il gran mancino a giro, ma Guerri compie un autentico miracolo neutralizzandolo. La pressione intensa dei padroni di casa porta però soltanto a diversi calci d'angolo non concretizzati, mentre gli ospiti contengono senza troppi affanni ma rinunciano ad attaccare in tutto il primo tempo, preferendo rinviare gli assalti alla ripresa. Al 35' la svolta, che arriva da corner: buona la soluzione dalla bandierina della Sangio, ci arriva per primo il capitano Rosseti che con una zampata da rapace mette dentro l'1-0 e fa esplodere il pubblico valdarnese. È l'emozione più grande del primo tempo: si va al riposo così. A inizio ripresa però ecco la beffa degli umbri: gran punizione di Gorini dai venti metri, il portiere azzurro viene sorpreso sul proprio palo sfavorito forse anche dal vento che modifica la traiettoria del giocatore del Sansepolcro. Uno a uno, beffa atroce per la Sangio che prova a rimettere subito il muso in avanti. Al 66' infatti ci prova Regolanti con una gran bella incornata su cross di Nannini, ma manda a lato di pochissimo. Gli ospiti ora proteggono con ordine, consapevoli dell'importanza del punticino, mentre per la Sangio si conta un'altra super occasione: è firmata da Sacchini che penetra in area di rigore e calcia a botta sicura, ma centra solo l'esterno della rete. La girandola di cambi serve a poco, gli ospiti riescono a gestire e non si spettinano più: 1-1.
Sporting Club Trestina-Grosseto 0-1
SPORTING CLUB TRESTINA: Fiorenza, Omohonria, Bucci (83' Montani), Soldani, Contucci, Sensi (86' Pica), Belli, Marietti (78' Dottori), Morlandi, Di Nolfo, Farneti. A disp.: Montanari P., Gramaccia, Granturchelli, Tascini, Lucchetti, Giuliani M.. All.: Ciampelli Davide
GROSSETO: Raffaelli, Carannante (73' Giuliani G.), Cretella, Sabelli, Marzierli, Rinaldini, Riccobono (64' Giustarini), Aprili (46' Macchi), Bensaja, Saio, Arcuri. A disp.: Chila, Bruni, Gianassi, Rotondo, Guadalupo. All.: Malotti Roberto
ARBITRO: Giuseppe Sassano di Padova
RETI: 37' Marzierli
NOTE: Ammoniti Soldani, Farneti, Carannante, Sabelli, Bensaja, Macchi.TRESTINA: Fiorenza, Omohonria, Bucci (84' Montani), Soldani, Contucci, Sensi (87' Pica), Belli, Marietti (80' Dottori), Morlandi, Di Nolfo, Farneti. Allenatore: Ciampelli. A disp.: Montanari, Gramaccia, Granturchelli, Luchetti, Giuliani.
GROSSETO: Raffaelli, Cretella, Carannante (75' Giuliani), Sabelli, Marzierli, Rinaldini, Riccobono (66' Giustarini), Aprili (46' Macchi), Bensaja, Saio, Arcuri. Allenatore: Bonuccelli. A disp.: Chilà, Bruni, Gianassi, Rotondo, Guadalupo.
ARBITRO: Sassano di Padova, coad. da Gookooluk di Civitavecchia e Habazaj di L'Aquila.
RETE: 37' Marzierli
NOTE: ammoniti Bensaja, Soldani, Farneti, Carannante, Sabelli, Macchi. Angoli: 1-6.
TRESTINA: Fiorenza, Omohonria, Bucci (84' Montani), Soldani, Contucci, Sensi (87' Pica), Belli, Marietti (80' Dottori), Morlandi, Di Nolfo, Farneti. Allenatore: Ciampelli. A disp.: Montanari, Gramaccia, Granturchelli, Luchetti, Giuliani.
GROSSETO: Raffaelli, Cretella, Carannante (75' Giuliani), Sabelli, Marzierli, Rinaldini, Riccobono (66' Giustarini), Aprili (46' Macchi), Bensaja, Saio, Arcuri. Allenatore: Bonuccelli. A disp.: Chilà, Bruni, Gianassi, Rotondo, Guadalupo.
ARBITRO: Sassano di Padova, coad. da Gookooluk di Civitavecchia e Habazaj di L'Aquila.
RETE: 37' Marzierli
NOTE: ammoniti Bensaja, Soldani, Farneti, Carannante, Sabelli, Macchi. Angoli: 1-6.
Sono tre punti di importanza capitale quelli che il Grosseto porta via da Trestina. I ragazzi di Bonuccelli strappano la vittoria in casa umbra e si issano al terzo posto solitario, a -4 dalla Pianese capolista (che però ha ancora una gara da giocare). La solidità dei biancorossi è tutta in un numero: il 5. Come i gol subiti finora in campionato: pochissimi, a testimoniare di come la difesa sia l'ultimo dei problemi in casa maremmana. Serviva, casomai, riaccendere l'attacco dopo i tre pareggi di fila (contro Follonica Gavorrano, Sangiovannese e Figline). Missione compiuta con l'1-0 di Ognissanti contro il Poggibonsi, traguardo centrato con la vittoria di cortomuso di Trestina. Biancorossi subito pimpanti in avvio: al 12' Marzierli penetra in area e potrebbe calciare, ma viene fermato sul più bello dall'uscita di Fiorenza. Gli ospiti urlano al rigore, ma il direttore di gara fa proseguire. Poi ci prova Di Nolfo, Raffaelli risponde. Sul contropiede prende velocità il Grosseto con Rinaldini che può ricevere e girarsi di prima intenzione, ma trova la super reattività del numero uno bianconero che gli nega la gioia del gol. A metà frazione un episodio dubbio in area grossetana: viene chiesto un penalty per un tocco sospetto di un difensore biancorosso, ma si prosegue. Alla mezzora Sabelli impatta su corner e scheggia la traversa. Sembra una domenica sfortunata per i toscani, ma al 33' imprecano contro i legni pure i bianconeri, che colpiscono un palo direttamente da calcio d'angolo col tentativo di gol olimpico da parte dell'attivissimo Di Nolfo. Bonucelli tira un sospirone di sollievo e può anche esultare al 37': Marzierli riceve da Rinaldini che aveva scavalcato due avversari e può comodamente esultare per lo zero a uno. Nella ripresa il Trestina prova a partire forte alla ricerca del pari ma non crea significative opportunità. Anzi, i maremmani al 72' sfiorano il gol che chiuderebbe anzitempo la contesa: ci prova infatti Bensaja, ma il suo tiro, tanto per cambiare, finisce contro la traversa. Ennesimo legno che fa penare il Grosseto, mentre al 77' è Giustarini, subentrato, a calciare, senza fortuna. Nel finale ci prova pure Rinaldini, il pallone non si insacca. Finisce zero a uno, il Grosseto torna a casa col sorriso e si gode lo zero alla voce gol incassati : per tornare grandi la strada è questa.
Sono tre punti di importanza capitale quelli che il Grosseto porta via da Trestina. I ragazzi di Bonuccelli strappano la vittoria in casa umbra e si issano al terzo posto solitario, a -4 dalla Pianese capolista (che però ha ancora una gara da giocare). La solidità dei biancorossi è tutta in un numero: il 5. Come i gol subiti finora in campionato: pochissimi, a testimoniare di come la difesa sia l'ultimo dei problemi in casa maremmana. Serviva, casomai, riaccendere l'attacco dopo i tre pareggi di fila (contro Follonica Gavorrano, Sangiovannese e Figline). Missione compiuta con l'1-0 di Ognissanti contro il Poggibonsi, traguardo centrato con la vittoria di cortomuso di Trestina. Biancorossi subito pimpanti in avvio: al 12' Marzierli penetra in area e potrebbe calciare, ma viene fermato sul più bello dall'uscita di Fiorenza. Gli ospiti urlano al rigore, ma il direttore di gara fa proseguire. Poi ci prova Di Nolfo, Raffaelli risponde. Sul contropiede prende velocità il Grosseto con Rinaldini che può ricevere e girarsi di prima intenzione, ma trova la super reattività del numero uno bianconero che gli nega la gioia del gol. A metà frazione un episodio dubbio in area grossetana: viene chiesto un penalty per un tocco sospetto di un difensore biancorosso, ma si prosegue. Alla mezzora Sabelli impatta su corner e scheggia la traversa. Sembra una domenica sfortunata per i toscani, ma al 33' imprecano contro i legni pure i bianconeri, che colpiscono un palo direttamente da calcio d'angolo col tentativo di gol olimpico da parte dell'attivissimo Di Nolfo. Bonucelli tira un sospirone di sollievo e può anche esultare al 37': Marzierli riceve da Rinaldini che aveva scavalcato due avversari e può comodamente esultare per lo zero a uno. Nella ripresa il Trestina prova a partire forte alla ricerca del pari ma non crea significative opportunità. Anzi, i maremmani al 72' sfiorano il gol che chiuderebbe anzitempo la contesa: ci prova infatti Bensaja, ma il suo tiro, tanto per cambiare, finisce contro la traversa. Ennesimo legno che fa penare il Grosseto, mentre al 77' è Giustarini, subentrato, a calciare, senza fortuna. Nel finale ci prova pure Rinaldini, il pallone non si insacca. Finisce zero a uno, il Grosseto torna a casa col sorriso e si gode lo zero alla voce gol incassati : per tornare grandi la strada è questa.
Mobilieri Ponsacco-Aquila Montevarchi 0-1
MOBILIERI PONSACCO: Fontanelli, Fasciana (83' Sivieri), Bardini (76' Innocenti), Macchi, Panattoni, Nieri, Milani, Mogavero (62' Matteoli), Regoli, De Vito, Remedi. A disp.: Falsettini, Pellegrini, Hanxhari, Arrighini, Milli, Fischer. All.: Bozzi Francesco
AQUILA MONTEVARCHI: Spurio, Francalanci, Muscas, Vitali Borgarello (15' Pardera), Priore (84' Cheddira), Quaresima, Conti, Stefoni, Lischi (72' Artini), Virgillito (70' Boncompagni), Casagni. A disp.: Dainelli, Giusti, Lucatuorto, Carnevali, Lorenzini. All.: Beoni Loris
ARBITRO: Emanuelle Waldmann di Frosinone
RETI: 75' Priore
NOTE: Ammoniti Milani, Francalanci, Priore, Virgillito, Boncompagni.
Poggibonsi-Orvietana 1-0
POGGIBONSI: Pacini, Mazzolli, Cecchi, Camilli, Mencagli (76' Motti), Saccardi, Bigozzi, Barbera, Borri, Di Paola, Gucci. A disp.: Di Bonito, Tanganelli, Sebastiano, Iania, Corcione, Fiaschi, Bartolozzi . All.: Calderini Stefano
ORVIETANA: Marricchi (78' Rossi), Caravaggi, Lorenzini, Congiu, Greco, Siciliano, Osakwe (75' Fabri), Orchi, Marsili (79' Santi), Veneroso (85' Di Natale), Manoni (68' Stampete). A disp.: Vignati, Ciavaglia, Onishenko, Mafoulou. All.: Rizzolo Antonio
ARBITRO: Nicolo Dorillo di Torino
RETI: 48' Autorete
NOTE: Espulso Orchi. Ammoniti Pacini, Bigozzi, Vignati.POGGIBONSI: Pacini; Martucci (23' Bartolozzi), Borri, Cecchi; Ceccherini, Marcucci, Mazzolli, Camilli, Rocchetti; Mencagli, Motti. A disp.: Di Bonito, Saccardi, Sebastiano, Fiaschi, Bigozzi, Bartolozzi, Di Paola, Gucci, Cirillo. All.: Calderini.
ORVIETANA: Marricchi; Caravaggi, Vignati, Congiu, Gomes; Orchi, Greco; Veneroso, Manoni, Fabri; Marsilii. A disp.: Rossi, Labonia, Lorenzini, Siciliano, Onishchenko, Mafoulou, Stampete, Osakwe, Santi. All.: Fiorucci.
ARBITRO: Nuckchedy di Caltanissetta, coad. da Spizuoco di Cagliari e Stotani di Viterbo.
NOTE: Gara sospesa a fine primo tempo per infortunio all'arbitro. Ammoniti: Vignati, Marcucci. Angoli: 2-2. Recupero: 1'.
POGGIBONSI: Pacini; Martucci (23' Bartolozzi), Borri, Cecchi; Ceccherini, Marcucci, Mazzolli, Camilli, Rocchetti; Mencagli, Motti. A disp.: Di Bonito, Saccardi, Sebastiano, Fiaschi, Bigozzi, Bartolozzi, Di Paola, Gucci, Cirillo. All.: Calderini.
ORVIETANA: Marricchi; Caravaggi, Vignati, Congiu, Gomes; Orchi, Greco; Veneroso, Manoni, Fabri; Marsilii. A disp.: Rossi, Labonia, Lorenzini, Siciliano, Onishchenko, Mafoulou, Stampete, Osakwe, Santi. All.: Fiorucci.
ARBITRO: Nuckchedy di Caltanissetta, coad. da Spizuoco di Cagliari e Stotani di Viterbo.
NOTE: Gara sospesa a fine primo tempo per infortunio all'arbitro. Ammoniti: Vignati, Marcucci. Angoli: 2-2. Recupero: 1'.
Il primo round finisce 0-0. Lo scriviamo come se ci fosse una partita di ritorno, la verità è che Poggibonsi-Orvietana dura solo 45 minuti. Già, perché dagli spogliatoi, dopo la pausa, non torna più nessuno in campo: il motivo è l'infortunio dell'arbitro Nuckchedy di Caltanissetta, che accusa un problema fisico ed è impossibilitato a dirigere la ripresa. Per la cronaca, la gara del Lotti va in archivio sullo zero a zero. Era partito molto ordinato il Poggibonsi di Calderini: 3-5-2 che nelle intenzioni del tecnico dovrebbe essere spigliato e portatori di sani pericoli dalle parti di Marricchi soprattutto con la coppia d'attacco Mencagli-Motti. E invece l'Orvietana si presenta compatta e ben schierata con due linee che non tradiscono grandi affanni davanti al proprio numero uno. Anzi, trovano spazio per sfondare: Fabri scappa sulla fascia e calcia, ma senza successo. A sfiorare il gol è invece Veneroso che riceve dopo un tiro deviato di Greco e prova il sinistro a giro, palo pieno a Pacini battuto. Un pericolo clamoroso per Calderini che intuisce di non poter proseguire col modulo iniziale e chiama un cambio: fuori Martucci, dentro Bartolozzi. La musica cambia leggermente, col nuovo entrato che calcia due volte: prima manda alto, poi trova la gran risposta di Marricchi che si rifugia in corner con un colpo di reni. Duplice fischio, si va al riposo. Poi il direttore di gara si fa male, e finisce così (per ora).
Il primo round finisce 0-0. Lo scriviamo come se ci fosse una partita di ritorno, la verità è che Poggibonsi-Orvietana dura solo 45 minuti. Già, perché dagli spogliatoi, dopo la pausa, non torna più nessuno in campo: il motivo è l'infortunio dell'arbitro Nuckchedy di Caltanissetta, che accusa un problema fisico ed è impossibilitato a dirigere la ripresa. Per la cronaca, la gara del Lotti va in archivio sullo zero a zero. Era partito molto ordinato il Poggibonsi di Calderini: 3-5-2 che nelle intenzioni del tecnico dovrebbe essere spigliato e portatori di sani pericoli dalle parti di Marricchi soprattutto con la coppia d'attacco Mencagli-Motti. E invece l'Orvietana si presenta compatta e ben schierata con due linee che non tradiscono grandi affanni davanti al proprio numero uno. Anzi, trovano spazio per sfondare: Fabri scappa sulla fascia e calcia, ma senza successo. A sfiorare il gol è invece Veneroso che riceve dopo un tiro deviato di Greco e prova il sinistro a giro, palo pieno a Pacini battuto. Un pericolo clamoroso per Calderini che intuisce di non poter proseguire col modulo iniziale e chiama un cambio: fuori Martucci, dentro Bartolozzi. La musica cambia leggermente, col nuovo entrato che calcia due volte: prima manda alto, poi trova la gran risposta di Marricchi che si rifugia in corner con un colpo di reni. Duplice fischio, si va al riposo. Poi il direttore di gara si fa male, e finisce così (per ora).