• Serie DE
  • 05/11/2023 14.30.00
  • U.S. LIVORNO
  • 1 - 1 05/11/2023 14.30.00
  • FOLLONICA GAVORRANO
    79' Pino
    82' Cori

Commento


U.S. LIVORNO: Biagini, Fancelli (88' Menga), Ronchi, Nardi, Bellini, Luci, Bassini, Cori, Mutton (60' Sabattini), Giordani (77' Farinhas Taffner), Brisciani (11' Savshak). A disp.: Albieri, Palma, Ferraro, Kosiqi, Brenna. All.: Pascali Niccolo
FOLLONICA GAVORRANO: Filippis, Ceccanti, Pignat, Dierna, Grifoni (70' Pino), Modic (31' Origlio), Masini (65' Barlettani), Ampollini, Botrini, Regoli (85' Brunetti), Marcheggiani (70' Souare). A disp.: Bianchi, D Agata, Mezzasoma, Bellini. All.: Masi Marco
ARBITRO: Davide Matina di Palermo
RETI: 79' Pino, 82' Cori
NOTE: Espulso Dierna per doppia ammonizione. Ammoniti Luci, Bassini, Filippis, Pino.LIVORNO: Biagini, Fancelli (89' Menga), Ronchi, Bassini, Brisciani (12' Savshak), Luci, Bellini, Nardi, Giordani (77' Luis Henrique), Mutton (61' Sabattini), Cori. A disp.: Albieri, Palma, Ferraro, Brenna, Kosiqi. All.: Giancarlo Favarin
FOLLONICA GAVORRANO: Filippis, Ceccanti, Dierna, Botrini, Ampollini, Pignat, Modic (32' Origlio), Grifoni (72' Souare), Masini (66' Barlettani), Regoli (85' Brunetti), Marcheggiani (72' Pino). A disp.: Bianchi, Dagata, Mezzasoma, Bellini. All.: Marco Masi.
ARBITRO: Matina di Palermo, coad. da Fabrizi di Frosinone e Brizzi di Aprilia
RETI: 80' Pino, 83' Cori
NOTE: Ammoniti Dierna, Bassini, Luci, Filippis, Pino. Espulso Dierna all'82' per doppio giallo. Recupero di 2' e 5'. Spettatori 2.700.

LIVORNO: Biagini, Fancelli (89' Menga), Ronchi, Bassini, Brisciani (12' Savshak), Luci, Bellini, Nardi, Giordani (77' Luis Henrique), Mutton (61' Sabattini), Cori. A disp.: Albieri, Palma, Ferraro, Brenna, Kosiqi. All.: Giancarlo Favarin
FOLLONICA GAVORRANO: Filippis, Ceccanti, Dierna, Botrini, Ampollini, Pignat, Modic (32' Origlio), Grifoni (72' Souare), Masini (66' Barlettani), Regoli (85' Brunetti), Marcheggiani (72' Pino). A disp.: Bianchi, Dagata, Mezzasoma, Bellini. All.: Marco Masi.
ARBITRO: Matina di Palermo, coad. da Fabrizi di Frosinone e Brizzi di Aprilia
RETI: 80' Pino, 83' Cori
NOTE: Ammoniti Dierna, Bassini, Luci, Filippis, Pino. Espulso Dierna all'82' per doppio giallo. Recupero di 2' e 5'. Spettatori 2.700.



Decima giornata di calendario e il Livorno ospita all'Armando Picchi il Follonica Gavorrano di mister Masi. Gli ultimi due k.o. interni disegnano un percorso al di sotto delle aspettative per gli amaranto di Favarin, capaci di alternare ottime prestazioni lontano dalle mura amiche, a performance sottotono al cospetto del proprio pubblico. Serve una reazione, un netto cambio di rotta che possa far risalire i labronici nelle zone nobili della classifica. Davanti c'è l'ostacolo più difficile da affrontare in questo momento. Gli ospiti sono in ottima salute, non hanno ancora conosciuto l'onta della sconfitta e si presentano - da terza forza del torneo - con uno stato d'animo ben più leggero di quello del Livorno. Insomma, sul piatto della bilancia il peso specifico di questa sfida delinea un primo spartiacque della stagione. Il Livorno deve vincere, e non ha alternative se non quella di sgomitare per ricucirsi il proprio spazio nelle prime posizioni. Dall'altra parte, invece, il Follonica Gavorrano in caso di successo potrebbe costruire una mini-fuga e scavare una sorta di voragine alle spalle della formazione livornese. Favarin sceglie di riportare tra i pali Biagini, protetto dalla difesa eretta da Ronchi e Bassini al centro insieme al debutto stagionale di Fancelli con Brisciani a sinistra. Le chiavi del centrocampo sono affidate a Luci col mastino Bellini a fianco e Nardi a fare da spina dorsale. Davanti, resta fuori dai convocati Cesarini e spazio a Mutton, Giordani e Cori. La risposta di Masi vede Filippis in porta, retroguardia arroccata da Ceccanti, Dierna, Botrini e Ampollini (già a segno nella scorsa stagione contro il Livorno); mentre in mezzo al campo agisce Pignat con Modic, Grifoni e Masini a supporto; l'attacco è caricato a molla dall'esperienza di Regoli e Marcheggiani. Il vento si rivela ben presto il vero protagonista di giornata: prima rischiando di far saltare la partita per la dubbia agibilità del Picchi e costringendo gli addetti ai lavori a posticipare di un'ora l'inizio della sfida, poi condizionando le prestazioni dei ventidue in campo che si ritrovano a ballare in mezzo al campo all'inseguimento delle traiettorie indecifrabili del pallone. Facile intuire come, in un contesto simile, la qualità delle giocate diventi solo un elemento di sorpresa. La partita fatica - e non poco - a spiccare il volo. Regalando soltanto qualche sprazzo di iniziativa da ambo le parti. Marcheggiani e Regoli si pestano i piedi, al 4', su pallone vagante al limite dell'area, ma anche Nardi e Giordani al 9', dalla parte opposta, cercano il dialogo nello stretto senza trovare l'imbucata per l'inserimento senza palla di Cori. Poi, a complicare la situazione degli amaranto, è l'infortunio di Brisciani che dopo un contrasto al primo minuto di gioco non riesce più a stringere i denti costringendo Favarin al cambio, già al 12', con Savshak. Spostando Bassini sull'out sinistro. Per vedere il primo vero tiro in porta si deve attendere addirittura il 26': Mutton scappa sulla corsia destra e corregge al centro dove Cori fa dà sponda al destro schiacciato di Giordani, parato senza difficoltà da Filippis. Pochi minuti dopo, al 29', di nuovo Cori arpiona un lancio frenato dal vento che taglia l'uscita del portiere al limite dell'aera, l'aggancio scavalca lo stesso Filippis, ma la retroguardia è attenta e si rifugia in corner. Infine, al 36', ecco l'unica vera occasione importante del primo tempo ad opera dei padroni di casa. Fancelli raccoglie un pallone respinto per poi premiare l'avanzata di Luci sulla trequarti, il cross tagliato del capitano è un cioccolatino per la capoccia di Mutton che, in completa solitudine, spedisce il pallone a lato con un tuffo di testa a botta sicura. Si va al riposo con il punteggio ancora a reti bianche, ma anche i secondi quarantacinque minuti vivono sulla stessa falsariga della prima frazione. Una punizione di Masini, al 50', finisce alle stelle; poi il corridoio splendido di Grifoni mette in movimento Regoli, chiuso all'ultimo momento dal recupero della difesa amaranto. Al 62' ancora Follonica Gavorrano con Marcheggiani, bravo a scegliere la posizione perfetta per ricevere il filtrante di Origlio ma il suo tiro è facile preda di Biagini. Si scivola fino al 70' senza uno stralcio di emozione, uno squillo targato Giordani che scuote una tribuna a tratti quasi assopita. Lo scatto di Nardi viene visto da Luci che lo spinge sulla corsa al cross a pelo d'erba respinto da Dierna, la sforbiciata al volo d Giordani è tanto improvvisa quanto stilisticamente perfetta, con la palla che sibila a centimetri dal palo. Giocata di classe dell'attaccante livornese, rimasto in ombra per quasi tutto il match. Le successive rotazioni scelte dai due allenatori portano una ventata di freschezza, quantomeno nelle idee e negli ultimi dieci minuti la sfida si accende di vita propria. L'apertura di Barlettani chiama a raccolta i suoi al limite dell'area, poi il cross verso il centro viene lasciato scorrere dalla difesa labronica che si fa purgare dalla rovesciata pazzesca di Pino: palla nell'angolino più lontano e ospiti in vantaggio con una giocata davvero poderosa che squarcia l'animo ferito dei padroni di casa. La reazione amaranto è immediata. Passano soltanto sessanta secondi e Luis Henrique - entrato in campo da neanche cinque minuti - aggancia una rimessa laterale per chiedere e ottenere l'uno-due con Cori, Dierna lo atterra con un'entrata scomposta provocando il calcio di rigore e lasciando i compagni in dieci per il doppio cartellino giallo che gli costa l'espulsione. Dagli undici metri si presenta Cori, in uno stadio congelato dal vento e dal peso specifico del momento, il destro della punta labronica è centrale e trova i pugni di Filippis, la palla rimane viva a pochi passi per consentire allo stesso Cori di ribattere in rete il gol dell'1-1. Il pareggio rianima la cattiveria agonistica dei locali, caricati da un ambiente incandescente e da una vittoria che sarebbe di fondamentale importanza, ma anche l'occasione più ghiotta di tutta la partita viene sprecata dal Livorno. La punizione di Bassini, al 95', è l'ultima preghiera, Nardi aggancia e rimette in mezzo dando vita ad una piccola mischia sul quale si avventa Luis Henrique, il primo tentativo viene deviato da Filippis sul primo palo e - a porta spalancata - colpisce col destro a botta sicura trovando il piede di un difensore che allontana il pallone dalla linea di porta. Un istante dopo, il triplice fischio finale che sancisce il definitivo 1-1 tra Livorno e Follonica Gavorrano. È un punto che ai padroni di casa suona quasi come una sconfitta. Nessuno in vetta lascia le briciole e gli amaranto si ritrovano a preparare la trasferta di San Donato Tavarnelle distanti sette lunghezze dalla capolista Pianese. Un punto che, invece, ha tutto un altro sapore per la compagine allenata da Mister Masi, aggrappata al treno delle prime della classe.
LIVORNO
BIAGINI 6:
Torna tra i titolari e trova una domenica quasi inoperosa, compiendo solo un paio di interventi di ordinaria amministrazione.
FANCELLI 6,5: Il lungo infortunio sembra un brutto ricordo e al debutto dimostra di essersi scrollato dalle spalle la ruggine. Dall'89' Menga s.v.: Viene chiamato in causa per aumentare il carico offensivo nell'assedio finale, difficile incidere in cinque minuti.
RONCHI 6 : Azzanna tutte le palle alte, bene anche in marcatura attaccandosi come un francobollo su Regoli.
BASSINI 6: Viene spostato a sinistra per l'infortunio di Brisciani. Fisicamente tampona tutto, perde le misure quando deve impostare.
BRISCIANI s.v.: La botta subìta al primo contrasto lo mette fuori causa, cerca di resistere ma è costretto a chiedere il cambio. Dal 12' Savshak 5,5: Viene gettato nella mischia in fretta e furia, e i suoi interventi non sono mai il massimo della sicurezza.
LUCI 6: Solita prestazione generosa del capitano amaranto, lottatore infinito e l'ultimo ad abbandonare la nave.
BELLINI 6: In mezzo al campo è l'unico elemento di cui non si può fare a meno. Ringhia a tutto campo con una energia contagiosa.
NARDI 5,5: Torna a giocare nel ruolo di mezz'ala ma conferma l'involuzione delle ultime uscite restando in ombra.
MUTTON 5,5: Non è al massimo della condizione, e si vede. Poi è generoso su ogni contrasto per natura, ma fatica a trovare spazi. Dal 61' Sabattini 6: Altro esordio in casa amaranto, e timbra il suo primo gettone di presenza con qualche strappo che dà fiducia.
GIORDANI 5,5: Senza idee, condizionata dall'assenza di Cesarini e dai corridoi sempre più stretti dove buttarsi a tutta birra. Dal 77' Luis Henrique 6,5: Si guadagna il calcio di rigore e sfiora il clamoroso gol vittoria all'ultimo respiro. Sorprendente.
CORI 6,5: Corre e corre come un dannato, lottando in solitudine contro tutta la difesa. Sbaglia il rigore ma rimedia in ribattuta.
All.: Favarin 5,5 : La capacità di costruzione e di palleggio del Livorno è in affanno, prova a cambiare in corsa, ma senza fortuna.
FOLLONICA GAVORRANO
FILIPPIS 6:
Al netto del rigore respinto, non compie neanche un intervento degno di nota. Domenica quasi di riposo anche per lui.
CECCANTI 6: Ordinato nelle sovrapposizioni, anche se poco incline alla fase offensiva. Bene, invece, nelle coperture laterali.
DIERNA 5: Si prende un giallo per un intervento scomposto, al quale ne aggiunge un altro ben più grave con cui si prende il rosso.
BOTRINI 6: Preciso e pulito nelle disposizioni in campo, ma si nota soprattutto per l'eleganza con cui esce dalla propria metà campo.
AMPOLLINI 6: Si incarica di prendere Giordani e riesce a contrastarlo senza particolari preoccupazioni. Bene in fase di interdizione.
PIGNAT 6: Lotta e fa a sportellate in mezzo al campo con tutti, tanta sostanza e presenza fisica, quanto basta per chiudere il Livorno.
MODIC s.v.: Gioca mezz'ora e poco più di partita, dove si nota solo per qualche contrasto, poi l'infortunio e la sostituzione. Dal 32' Origlio 5,5: Entra a freddo e deve aspettare la ripresa per scaldare i motori con un paio di conclusioni fuori misura.
GRIFONI 6,5: Tra i migliori dei suoi. Qualità e intelligenza al servizio della squadra, cala nella ripresa ma nel complesso bene. Dal 72' Souare 6,5: Rapido e scattante, entra subito in partita e mette in seria difficoltà Bassini con la sua velocità.
MASINI 5,5: Scarico e fuori fase, non trova la sua posizione e finisce per nascondersi da solo alle spalle degli avversari. Dal 66' Barlettani 5,5: Fisico possente e piedi educati, ma la condizione atletica lo tradisce con una prestazione sottotono.
REGOLI 6: Ci prova in un paio di situazioni calciando in ritardo verso la porta, ma non dà mai la sensazione di essere pericoloso. Dall'85' Brunetti s.v.: Fa respirare il compagno senza benzina con un gettone di presenza negli ultimi minuti.
MARCHEGGIANI 6: Più mobile e più attivo del compagno di reparto, non tira in porta ma gioca di sponda aiutando la manovra della squadra. Dal 72' Pino 7: Il suo ingresso fa cambiare marcia ai rossoblù, per poi segnare un gol da cineteca. Capolavoro balistico da applausi.
All.: Masi 6 : Indovina quasi tutte le rotazioni dalla panchina, soprattutto quello di Pino che ricambia la fiducia con un eurogol.
ARBITRO
MATINA di PALERMO 5,5:
Non concede due rigori (uno per parte) piuttosto netti e fischia al Livorno quello che sembrava il meno evidente.

Decima giornata di calendario e il Livorno ospita all'Armando Picchi il Follonica Gavorrano di mister Masi. Gli ultimi due k.o. interni disegnano un percorso al di sotto delle aspettative per gli amaranto di Favarin, capaci di alternare ottime prestazioni lontano dalle mura amiche, a performance sottotono al cospetto del proprio pubblico. Serve una reazione, un netto cambio di rotta che possa far risalire i labronici nelle zone nobili della classifica. Davanti c'è l'ostacolo più difficile da affrontare in questo momento. Gli ospiti sono in ottima salute, non hanno ancora conosciuto l'onta della sconfitta e si presentano - da terza forza del torneo - con uno stato d'animo ben più leggero di quello del Livorno. Insomma, sul piatto della bilancia il peso specifico di questa sfida delinea un primo spartiacque della stagione. Il Livorno deve vincere, e non ha alternative se non quella di sgomitare per ricucirsi il proprio spazio nelle prime posizioni. Dall'altra parte, invece, il Follonica Gavorrano in caso di successo potrebbe costruire una mini-fuga e scavare una sorta di voragine alle spalle della formazione livornese. Favarin sceglie di riportare tra i pali Biagini, protetto dalla difesa eretta da Ronchi e Bassini al centro insieme al debutto stagionale di Fancelli con Brisciani a sinistra. Le chiavi del centrocampo sono affidate a Luci col mastino Bellini a fianco e Nardi a fare da spina dorsale. Davanti, resta fuori dai convocati Cesarini e spazio a Mutton, Giordani e Cori. La risposta di Masi vede Filippis in porta, retroguardia arroccata da Ceccanti, Dierna, Botrini e Ampollini (già a segno nella scorsa stagione contro il Livorno); mentre in mezzo al campo agisce Pignat con Modic, Grifoni e Masini a supporto; l'attacco è caricato a molla dall'esperienza di Regoli e Marcheggiani. Il vento si rivela ben presto il vero protagonista di giornata: prima rischiando di far saltare la partita per la dubbia agibilità del Picchi e costringendo gli addetti ai lavori a posticipare di un'ora l'inizio della sfida, poi condizionando le prestazioni dei ventidue in campo che si ritrovano a ballare in mezzo al campo all'inseguimento delle traiettorie indecifrabili del pallone. Facile intuire come, in un contesto simile, la qualità delle giocate diventi solo un elemento di sorpresa. La partita fatica - e non poco - a spiccare il volo. Regalando soltanto qualche sprazzo di iniziativa da ambo le parti. Marcheggiani e Regoli si pestano i piedi, al 4', su pallone vagante al limite dell'area, ma anche Nardi e Giordani al 9', dalla parte opposta, cercano il dialogo nello stretto senza trovare l'imbucata per l'inserimento senza palla di Cori. Poi, a complicare la situazione degli amaranto, è l'infortunio di Brisciani che dopo un contrasto al primo minuto di gioco non riesce più a stringere i denti costringendo Favarin al cambio, già al 12', con Savshak. Spostando Bassini sull'out sinistro. Per vedere il primo vero tiro in porta si deve attendere addirittura il 26': Mutton scappa sulla corsia destra e corregge al centro dove Cori fa dà sponda al destro schiacciato di Giordani, parato senza difficoltà da Filippis. Pochi minuti dopo, al 29', di nuovo Cori arpiona un lancio frenato dal vento che taglia l'uscita del portiere al limite dell'aera, l'aggancio scavalca lo stesso Filippis, ma la retroguardia è attenta e si rifugia in corner. Infine, al 36', ecco l'unica vera occasione importante del primo tempo ad opera dei padroni di casa. Fancelli raccoglie un pallone respinto per poi premiare l'avanzata di Luci sulla trequarti, il cross tagliato del capitano è un cioccolatino per la capoccia di Mutton che, in completa solitudine, spedisce il pallone a lato con un tuffo di testa a botta sicura. Si va al riposo con il punteggio ancora a reti bianche, ma anche i secondi quarantacinque minuti vivono sulla stessa falsariga della prima frazione. Una punizione di Masini, al 50', finisce alle stelle; poi il corridoio splendido di Grifoni mette in movimento Regoli, chiuso all'ultimo momento dal recupero della difesa amaranto. Al 62' ancora Follonica Gavorrano con Marcheggiani, bravo a scegliere la posizione perfetta per ricevere il filtrante di Origlio ma il suo tiro è facile preda di Biagini. Si scivola fino al 70' senza uno stralcio di emozione, uno squillo targato Giordani che scuote una tribuna a tratti quasi assopita. Lo scatto di Nardi viene visto da Luci che lo spinge sulla corsa al cross a pelo d'erba respinto da Dierna, la sforbiciata al volo d Giordani è tanto improvvisa quanto stilisticamente perfetta, con la palla che sibila a centimetri dal palo. Giocata di classe dell'attaccante livornese, rimasto in ombra per quasi tutto il match. Le successive rotazioni scelte dai due allenatori portano una ventata di freschezza, quantomeno nelle idee e negli ultimi dieci minuti la sfida si accende di vita propria. L'apertura di Barlettani chiama a raccolta i suoi al limite dell'area, poi il cross verso il centro viene lasciato scorrere dalla difesa labronica che si fa purgare dalla rovesciata pazzesca di Pino: palla nell'angolino più lontano e ospiti in vantaggio con una giocata davvero poderosa che squarcia l'animo ferito dei padroni di casa. La reazione amaranto è immediata. Passano soltanto sessanta secondi e Luis Henrique - entrato in campo da neanche cinque minuti - aggancia una rimessa laterale per chiedere e ottenere l'uno-due con Cori, Dierna lo atterra con un'entrata scomposta provocando il calcio di rigore e lasciando i compagni in dieci per il doppio cartellino giallo che gli costa l'espulsione. Dagli undici metri si presenta Cori, in uno stadio congelato dal vento e dal peso specifico del momento, il destro della punta labronica è centrale e trova i pugni di Filippis, la palla rimane viva a pochi passi per consentire allo stesso Cori di ribattere in rete il gol dell'1-1. Il pareggio rianima la cattiveria agonistica dei locali, caricati da un ambiente incandescente e da una vittoria che sarebbe di fondamentale importanza, ma anche l'occasione più ghiotta di tutta la partita viene sprecata dal Livorno. La punizione di Bassini, al 95', è l'ultima preghiera, Nardi aggancia e rimette in mezzo dando vita ad una piccola mischia sul quale si avventa Luis Henrique, il primo tentativo viene deviato da Filippis sul primo palo e - a porta spalancata - colpisce col destro a botta sicura trovando il piede di un difensore che allontana il pallone dalla linea di porta. Un istante dopo, il triplice fischio finale che sancisce il definitivo 1-1 tra Livorno e Follonica Gavorrano. È un punto che ai padroni di casa suona quasi come una sconfitta. Nessuno in vetta lascia le briciole e gli amaranto si ritrovano a preparare la trasferta di San Donato Tavarnelle distanti sette lunghezze dalla capolista Pianese. Un punto che, invece, ha tutto un altro sapore per la compagine allenata da Mister Masi, aggrappata al treno delle prime della classe.
LIVORNO
BIAGINI 6:
Torna tra i titolari e trova una domenica quasi inoperosa, compiendo solo un paio di interventi di ordinaria amministrazione.
FANCELLI 6,5: Il lungo infortunio sembra un brutto ricordo e al debutto dimostra di essersi scrollato dalle spalle la ruggine. Dall'89' Menga s.v.: Viene chiamato in causa per aumentare il carico offensivo nell'assedio finale, difficile incidere in cinque minuti.
RONCHI 6 : Azzanna tutte le palle alte, bene anche in marcatura attaccandosi come un francobollo su Regoli.
BASSINI 6: Viene spostato a sinistra per l'infortunio di Brisciani. Fisicamente tampona tutto, perde le misure quando deve impostare.
BRISCIANI s.v.: La botta subìta al primo contrasto lo mette fuori causa, cerca di resistere ma è costretto a chiedere il cambio. Dal 12' Savshak 5,5: Viene gettato nella mischia in fretta e furia, e i suoi interventi non sono mai il massimo della sicurezza.
LUCI 6: Solita prestazione generosa del capitano amaranto, lottatore infinito e l'ultimo ad abbandonare la nave.
BELLINI 6: In mezzo al campo è l'unico elemento di cui non si può fare a meno. Ringhia a tutto campo con una energia contagiosa.
NARDI 5,5: Torna a giocare nel ruolo di mezz'ala ma conferma l'involuzione delle ultime uscite restando in ombra.
MUTTON 5,5: Non è al massimo della condizione, e si vede. Poi è generoso su ogni contrasto per natura, ma fatica a trovare spazi. Dal 61' Sabattini 6: Altro esordio in casa amaranto, e timbra il suo primo gettone di presenza con qualche strappo che dà fiducia.
GIORDANI 5,5: Senza idee, condizionata dall'assenza di Cesarini e dai corridoi sempre più stretti dove buttarsi a tutta birra. Dal 77' Luis Henrique 6,5: Si guadagna il calcio di rigore e sfiora il clamoroso gol vittoria all'ultimo respiro. Sorprendente.
CORI 6,5: Corre e corre come un dannato, lottando in solitudine contro tutta la difesa. Sbaglia il rigore ma rimedia in ribattuta.
All.: Favarin 5,5 : La capacità di costruzione e di palleggio del Livorno è in affanno, prova a cambiare in corsa, ma senza fortuna.
FOLLONICA GAVORRANO
FILIPPIS 6:
Al netto del rigore respinto, non compie neanche un intervento degno di nota. Domenica quasi di riposo anche per lui.
CECCANTI 6: Ordinato nelle sovrapposizioni, anche se poco incline alla fase offensiva. Bene, invece, nelle coperture laterali.
DIERNA 5: Si prende un giallo per un intervento scomposto, al quale ne aggiunge un altro ben più grave con cui si prende il rosso.
BOTRINI 6: Preciso e pulito nelle disposizioni in campo, ma si nota soprattutto per l'eleganza con cui esce dalla propria metà campo.
AMPOLLINI 6: Si incarica di prendere Giordani e riesce a contrastarlo senza particolari preoccupazioni. Bene in fase di interdizione.
PIGNAT 6: Lotta e fa a sportellate in mezzo al campo con tutti, tanta sostanza e presenza fisica, quanto basta per chiudere il Livorno.
MODIC s.v.: Gioca mezz'ora e poco più di partita, dove si nota solo per qualche contrasto, poi l'infortunio e la sostituzione. Dal 32' Origlio 5,5: Entra a freddo e deve aspettare la ripresa per scaldare i motori con un paio di conclusioni fuori misura.
GRIFONI 6,5: Tra i migliori dei suoi. Qualità e intelligenza al servizio della squadra, cala nella ripresa ma nel complesso bene. Dal 72' Souare 6,5: Rapido e scattante, entra subito in partita e mette in seria difficoltà Bassini con la sua velocità.
MASINI 5,5: Scarico e fuori fase, non trova la sua posizione e finisce per nascondersi da solo alle spalle degli avversari. Dal 66' Barlettani 5,5: Fisico possente e piedi educati, ma la condizione atletica lo tradisce con una prestazione sottotono.
REGOLI 6: Ci prova in un paio di situazioni calciando in ritardo verso la porta, ma non dà mai la sensazione di essere pericoloso. Dall'85' Brunetti s.v.: Fa respirare il compagno senza benzina con un gettone di presenza negli ultimi minuti.
MARCHEGGIANI 6: Più mobile e più attivo del compagno di reparto, non tira in porta ma gioca di sponda aiutando la manovra della squadra. Dal 72' Pino 7: Il suo ingresso fa cambiare marcia ai rossoblù, per poi segnare un gol da cineteca. Capolavoro balistico da applausi.
All.: Masi 6 : Indovina quasi tutte le rotazioni dalla panchina, soprattutto quello di Pino che ricambia la fiducia con un eurogol.
ARBITRO
MATINA di PALERMO 5,5:
Non concede due rigori (uno per parte) piuttosto netti e fischia al Livorno quello che sembrava il meno evidente.