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Giovanissimi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 4

Lido Camaiore-Poggio A Caiano 1-2

LIDO CAMAIORE: Mazzantini, Gentile, Trinchera, Ghilarducci, Angeli, Palla, Alari Esposito, Neri, Galletti, Di Noia, Dolfi. A disp.: Dini, Simoni, Taddei, Puccetti, Ciccarelli, Raffaelli, Riccardi, Pellegrini, Bianchi. All.: Ghilarducci Michele
POGGIO A CAIANO: Sehimi, Passeri, Ciccone, Marretti, Parrini, Speranzi, Donnarumma, Vadala, Checchi, Gaias, Bonacchi. A disp.: Pasquarelli, Barenghi, Piccione, Catarzi, Spanu, Rizzuto, El Otmani, Maffii, Camuso. All.: Cicala Alessio
RETI: Palla, Checchi, Bonacchi
LIDO DI CAMAIORE: Mazzantini, J. Gentile, Trinchera, Ghilarducci, Angeli, Palla, Alari Esposito, Neri, Galletti, Di Noia, Dolfi. A disp.: Dini, Simoni, Taddei, Puccetti, Ciccarelli, Raffaelli, Riccardi, Pellegrini, Bianchi. All.: Luciano Pardini.
POGGIO A CAIANO: Sehimi, Passeri, Ciccone, Marretti, Parrini, Speranzi, Donnarumma, Vadalà, Checchi, Gaias, Bonacchi. A disp.:, Pasquarelli, Barenghi, Piccione, Catarzi, Spanu, Rizzuto, El Otmani, Maffii, Camuso. All.: Alessio Cicala.
ARBITRO: Cella di Carrara
RETI: 2' Checchi, 5' Bonacchi, 38' Palla.

LIDO DI CAMAIORE: Mazzantini, J. Gentile, Trinchera, Ghilarducci, Angeli, Palla, Alari Esposito, Neri, Galletti, Di Noia, Dolfi. A disp.: Dini, Simoni, Taddei, Puccetti, Ciccarelli, Raffaelli, Riccardi, Pellegrini, Bianchi. All.: Luciano Pardini.
POGGIO A CAIANO: Sehimi, Passeri, Ciccone, Marretti, Parrini, Speranzi, Donnarumma, Vadalà, Checchi, Gaias, Bonacchi. A disp.:, Pasquarelli, Barenghi, Piccione, Catarzi, Spanu, Rizzuto, El Otmani, Maffii, Camuso. All.: Alessio Cicala.
ARBITRO: Cella di Carrara
RETI: 2' Checchi, 5' Bonacchi, 38' Palla.



Un Lido di Camaiore distratto e sprecone perde l'imbattibilità in campionato. La sconfitta è opera di un Poggio a Caiano abile prima a sfruttare due disattenzioni difensive gialloblu e dopo a resistere per oltre un'ora all'assedio dei padroni di casa. Per la squadra di Pardini la partita si mette subito in salita: dopo appena un minuto di gioco una grave distrazione di Mazzantini regala la rete a Checchi che a porta vuota insacca. Passano solo tre minuti e al 5' uno svarione della corsia sinistra gialloblù mette in difficoltà la difesa: Bonacchi appoggia in rete da pochi passi. Come già accaduto nelle prime tre giornate di campionato, dopo aver concesso troppo agli avversari il Lido di Camaiore si sveglia, cambia marcia e cerca di recuperare lo svantaggio. Sale in cattedra Di Noia, incontenibile e grande protagonista per tutto il match, e fioccano le occasioni per i padroni di casa: al 12' la sua azione solitaria in cui supera tre avversari si completa con un servizio delizioso per Galletti che però non concretizza. Al 15' Di Noia con un filtrante chirurgico pesca di nuovo in area il centravanti gialloblù che tarda nel concludere a rete. Solito protagonista al 20': dopo una splendida giocata con doppio dribbling al limite dell'area, Di Noia serve di nuovo Galletti che di nuovo non sfrutta. Di Noia cerca allora la soluzione personale da distanza ravvicinata: il portiere avversario respinge. Nella ripresa grazie ai cambi ed all'ingresso di Raffaelli aumenta la pressione del Lido che schiaccia gli ospiti nella loro metà campo. Al 38' Palla accorcia le distanze ribadendo in rete da pochi passi un calcio d'angolo di Di Noia. Nei restanti trenta minuti la pressione cresce, ma il Lido di Camaiore non riesce a pareggiare: prima Alari non sfrutta un assist millimetrico di Di Noia che taglia in due la difesa pratese; cinque minuti dopo Angeli dilapida una palla gol a due passi dalla porta avversaria. La partita si fa spigolosa, il Poggio a Caiano alza il muro difensivo e resiste con tutte le proprie forze. Nei minuti di recupero la traversa di Puccetti su calcio piazzato spegne le speranze del Lido di Camaiore che forse il pareggio lo avrebbe meritato. È una giornata dura da metabolizzare per Pardini che dall'alto della sua esperienza dovrà presto trasformare l'approccio dei suoi ragazzi alle gare: se cambia l'interpretazione dei primi minuti arriveranno sicuramente prestazioni più concrete e prolifiche. Calciatoripiù: incontenibile per tutto il match, Di Noia regala assist a ripetizione ai compagni e offre una prestazione da copertina; al Lido di Camaiore però non basta a evitare la sconfitta maturata per le reti di Checchi e Bonacchi (Poggio a Caiano) in avvio.

Un Lido di Camaiore distratto e sprecone perde l'imbattibilità in campionato. La sconfitta è opera di un Poggio a Caiano abile prima a sfruttare due disattenzioni difensive gialloblu e dopo a resistere per oltre un'ora all'assedio dei padroni di casa. Per la squadra di Pardini la partita si mette subito in salita: dopo appena un minuto di gioco una grave distrazione di Mazzantini regala la rete a Checchi che a porta vuota insacca. Passano solo tre minuti e al 5' uno svarione della corsia sinistra gialloblù mette in difficoltà la difesa: Bonacchi appoggia in rete da pochi passi. Come già accaduto nelle prime tre giornate di campionato, dopo aver concesso troppo agli avversari il Lido di Camaiore si sveglia, cambia marcia e cerca di recuperare lo svantaggio. Sale in cattedra Di Noia, incontenibile e grande protagonista per tutto il match, e fioccano le occasioni per i padroni di casa: al 12' la sua azione solitaria in cui supera tre avversari si completa con un servizio delizioso per Galletti che però non concretizza. Al 15' Di Noia con un filtrante chirurgico pesca di nuovo in area il centravanti gialloblù che tarda nel concludere a rete. Solito protagonista al 20': dopo una splendida giocata con doppio dribbling al limite dell'area, Di Noia serve di nuovo Galletti che di nuovo non sfrutta. Di Noia cerca allora la soluzione personale da distanza ravvicinata: il portiere avversario respinge. Nella ripresa grazie ai cambi ed all'ingresso di Raffaelli aumenta la pressione del Lido che schiaccia gli ospiti nella loro metà campo. Al 38' Palla accorcia le distanze ribadendo in rete da pochi passi un calcio d'angolo di Di Noia. Nei restanti trenta minuti la pressione cresce, ma il Lido di Camaiore non riesce a pareggiare: prima Alari non sfrutta un assist millimetrico di Di Noia che taglia in due la difesa pratese; cinque minuti dopo Angeli dilapida una palla gol a due passi dalla porta avversaria. La partita si fa spigolosa, il Poggio a Caiano alza il muro difensivo e resiste con tutte le proprie forze. Nei minuti di recupero la traversa di Puccetti su calcio piazzato spegne le speranze del Lido di Camaiore che forse il pareggio lo avrebbe meritato. È una giornata dura da metabolizzare per Pardini che dall'alto della sua esperienza dovrà presto trasformare l'approccio dei suoi ragazzi alle gare: se cambia l'interpretazione dei primi minuti arriveranno sicuramente prestazioni più concrete e prolifiche. Calciatoripiù: incontenibile per tutto il match, Di Noia regala assist a ripetizione ai compagni e offre una prestazione da copertina; al Lido di Camaiore però non basta a evitare la sconfitta maturata per le reti di Checchi e Bonacchi (Poggio a Caiano) in avvio.
Sporting Cecina-Capezzano Pianore 1-0

SPORTING CECINA: Ricci, Meatu, Benedetti, Barbaro, Bettini, Neri, Lombardi, De Santis, Paoletti, Castellano, Nista. A disp.: Kohler, Santini, Creatini, Vrami, Sparapani, Marinov, Fillini, . All.: Viterbo Fabio
CAPEZZANO PIANORE: Pelliccia, Quilici, Niccolai, Pilone, Satini, Benedetti, Arata, Lenzi, Lombardi, Llanaj, Casolare. A disp.: Oggiano, Giorgi, Mattioli, Bellandi, Guidi, Cardillo, Dolo, Paolini, Mbaye. All.: Agostini Stefano
RETI: Nista
SPORTING CECINA: Ricci, Meatu, Benedetti, Barbaro, Bettini, Neri, Lombardi A., De Santis, Paoletti, Castellano, Nista. A disp.: Kohler, Santini, Creatini, Vrami, Sparapani, Marinov, Fillini. All.: Fabio Viterbo.
CAPEZZANO P.: Pelliccia, Quilici, Niccolai, Pilone, Satini, Benedetti, Arata, Lenzi, Lombardi S., Llanaj, Casolare. A disp.: Oggiano, Giorgi, Mattioli, Bellandi, Guidi, Cardillo, Dolo, Paolini, Mbaye. All.: Stefano Agostini.
ARBITRO: Albano di Pontedera.
RETI: 22' Nista.

SPORTING CECINA: Ricci, Meatu, Benedetti, Barbaro, Bettini, Neri, Lombardi A., De Santis, Paoletti, Castellano, Nista. A disp.: Kohler, Santini, Creatini, Vrami, Sparapani, Marinov, Fillini. All.: Fabio Viterbo.
CAPEZZANO P.: Pelliccia, Quilici, Niccolai, Pilone, Satini, Benedetti, Arata, Lenzi, Lombardi S., Llanaj, Casolare. A disp.: Oggiano, Giorgi, Mattioli, Bellandi, Guidi, Cardillo, Dolo, Paolini, Mbaye. All.: Stefano Agostini.
ARBITRO: Albano di Pontedera.
RETI: 22' Nista.



Lo Sporting Cecina mette la quarta e regola di misura la pratica Capezzano con il sigillo decisivo di Nista. Può rimproverarsi ben poco il Capezzano, che ha giocato alla pari contro la squadra che ad oggi guida la classifica del girone a punteggio pieno. Nelle prime battute di gioco, è proprio la formazione versiliese a confezionare la prima occasione da rete: al 7' ci prova infatti Lombardi S. con una conclusione da fuori che sfila di poco a lato. Tre minuti dopo arriva la risposta dello Sporting Cecina con una bellissima volèe di Nista che chiama Pelliccia al primo intervento della sua partita. Al 13' altra azione interessante da parte della formazione rossoblù con Lombardi A. che, ben servito da Paoletti, calcia troppo centralmente favorendo l'intervento di Pelliccia. Al 18' secondo miracolo dell'estremo difensore ospite che sventa un gran colpo di testa di Castellano, ben imbeccato da Meatu. Al 22', però, gli sforzi della compagine di casa vengono premiati: su una mischia in area ospite, Nista conclude di prima intenzione beffando Pelliccia che riesce solamente a sporcare il pallone prima che questo si insacchi alle sue spalle. La reazione del Capezzano arriva nel finale di prima frazione, quando Ricci deve superarsi su un'incornata di Lombardi S. che va vicinissimo al pareggio. Nella ripresa l'impasse iniziale viene spezzata dall'episodio che rischia di cambiare l'inerzia della gara: al 45' su un traversone di Niccolai, Neri, nel tentativo di liberare l'area di rigore, calcia maldestramente il pallone che gli sbatte sul braccio. L'arbitro decreta il calcio di rigore e, in maniera probabilmente eccessiva, estrae il rosso diretto per il difensore rossoblù. Dagli undici metri il Capezzano ha l'opportunità di portarsi sull'1-1 ma il tentativo di Lombardi S., pur spiazzando Ricci, si stampa sul palo. È l'episodio che di fatto la partita la decide, ma in favore dello Sporting Cecina che si salva nel momento in cui la gara poteva veramente cambiare. Nel finale le due compagini continuano ad affrontarsi a viso apertissimo, senza tuttavia incidere più di tanto in fase conclusiva. L'ultimo brivido lo regala lo Sporting Cecina, che a dieci dalla fine va alla conclusione con Santini, ben servito dal traversone di Creatini: palla alta e pericolo scampato per il Capezzano. Gli ospiti però non riescono a reagire dopo il rigore sbagliato e alla fine i tre punti se li prende il Cecina, che si conferma a sorpresa la capolista solitaria del girone. Calciatoripiù : nello Sporting Cecina Ricci compie una serie di interventi che salvano un risultato importantissimo. De Santis svolge un lavoro fondamentale a centrocampo, spezzando il gioco avversario e toccando un'infinità di palloni. Nel Capezzano Lombardi S. , al netto del rigore fallito e dei tanti errori sotto porta, è comunque il più attivo dei suoi. Bene anche Pelliccia , che nel primo tempo ha tenuto a galla i suoi.

Lo Sporting Cecina mette la quarta e regola di misura la pratica Capezzano con il sigillo decisivo di Nista. Può rimproverarsi ben poco il Capezzano, che ha giocato alla pari contro la squadra che ad oggi guida la classifica del girone a punteggio pieno. Nelle prime battute di gioco, è proprio la formazione versiliese a confezionare la prima occasione da rete: al 7' ci prova infatti Lombardi S. con una conclusione da fuori che sfila di poco a lato. Tre minuti dopo arriva la risposta dello Sporting Cecina con una bellissima volèe di Nista che chiama Pelliccia al primo intervento della sua partita. Al 13' altra azione interessante da parte della formazione rossoblù con Lombardi A. che, ben servito da Paoletti, calcia troppo centralmente favorendo l'intervento di Pelliccia. Al 18' secondo miracolo dell'estremo difensore ospite che sventa un gran colpo di testa di Castellano, ben imbeccato da Meatu. Al 22', però, gli sforzi della compagine di casa vengono premiati: su una mischia in area ospite, Nista conclude di prima intenzione beffando Pelliccia che riesce solamente a sporcare il pallone prima che questo si insacchi alle sue spalle. La reazione del Capezzano arriva nel finale di prima frazione, quando Ricci deve superarsi su un'incornata di Lombardi S. che va vicinissimo al pareggio. Nella ripresa l'impasse iniziale viene spezzata dall'episodio che rischia di cambiare l'inerzia della gara: al 45' su un traversone di Niccolai, Neri, nel tentativo di liberare l'area di rigore, calcia maldestramente il pallone che gli sbatte sul braccio. L'arbitro decreta il calcio di rigore e, in maniera probabilmente eccessiva, estrae il rosso diretto per il difensore rossoblù. Dagli undici metri il Capezzano ha l'opportunità di portarsi sull'1-1 ma il tentativo di Lombardi S., pur spiazzando Ricci, si stampa sul palo. È l'episodio che di fatto la partita la decide, ma in favore dello Sporting Cecina che si salva nel momento in cui la gara poteva veramente cambiare. Nel finale le due compagini continuano ad affrontarsi a viso apertissimo, senza tuttavia incidere più di tanto in fase conclusiva. L'ultimo brivido lo regala lo Sporting Cecina, che a dieci dalla fine va alla conclusione con Santini, ben servito dal traversone di Creatini: palla alta e pericolo scampato per il Capezzano. Gli ospiti però non riescono a reagire dopo il rigore sbagliato e alla fine i tre punti se li prende il Cecina, che si conferma a sorpresa la capolista solitaria del girone. Calciatoripiù : nello Sporting Cecina Ricci compie una serie di interventi che salvano un risultato importantissimo. De Santis svolge un lavoro fondamentale a centrocampo, spezzando il gioco avversario e toccando un'infinità di palloni. Nel Capezzano Lombardi S. , al netto del rigore fallito e dei tanti errori sotto porta, è comunque il più attivo dei suoi. Bene anche Pelliccia , che nel primo tempo ha tenuto a galla i suoi.
Affrico-Arezzo F. Academy 4-0

AFFRICO: Gentile, Sordini, Benelli, Yparaguirre, D Onofrio, Labiad, Kodra, Mangani, Nocentini, Marcantonini, Torracchi. A disp.: Campanale, Corsini, La Spina, Scarselli, Hoxha, Casamenti, Breccia, Salsi . All.: Gola Matteo
AREZZO F. ACADEMY: Sartini, Bianchi, Baldesi, Sandru, MORI, RAGAZZINI, Steccato, Carini, Boccioli, Ceccherini, Bichi. A disp.: Milani, Baldolunghi, Amriche, Papini, Patriarchi, Giovane, Tagliaferri, Romani, Gallorini. All.: Bianchi Alessio
RETI: Marcantonini, D Onofrio, Nocentini, Hoxha
AFFRICO: Gentile, Sordini, Benelli, Yparraguirre, D'Onofrio, Labiad, Kodra, Mangani, Nocentini, Marcantonini, Torracchi. A disp.: Campanale, Corsini, La Spina, Scarselli, Hoxa, Casamenti, Breccia, Salsi. All.: Matteo Gola.
AREZZO ACADEMY: Sartini, Bianchi, Baldesi, Sandru, Mori, Ragazzini, Steccato, Carini, Boccioli, N. Ceccherini, Bichi. A disp.: Milani, Baldolunghi, Amriche, Papini, Patriarchi, Giovane, Tagliaferri, Romani, Gallorini, All.: Luca Magnanensi.
ARBITRO: Palarchi di Prato
RETI: 8' Nocentini, 20' D'Onofrio, 34' Marcantonini, 71' Hoxa.

AFFRICO: Gentile, Sordini, Benelli, Yparraguirre, D'Onofrio, Labiad, Kodra, Mangani, Nocentini, Marcantonini, Torracchi. A disp.: Campanale, Corsini, La Spina, Scarselli, Hoxa, Casamenti, Breccia, Salsi. All.: Matteo Gola.
AREZZO ACADEMY: Sartini, Bianchi, Baldesi, Sandru, Mori, Ragazzini, Steccato, Carini, Boccioli, N. Ceccherini, Bichi. A disp.: Milani, Baldolunghi, Amriche, Papini, Patriarchi, Giovane, Tagliaferri, Romani, Gallorini, All.: Luca Magnanensi.
ARBITRO: Palarchi di Prato
RETI: 8' Nocentini, 20' D'Onofrio, 34' Marcantonini, 71' Hoxa.



Inattesa e dolorosissima, la sconfitta di Fucecchio aveva già fatto emergere le prime domande sulla solidità e dunque sulle ambizioni dell'Affrico; è bastato attendere sette giorni per ottenere le risposte. Quella interna con l'Arezzo Academy era infatti una gara insidiosa: anche se improbabile, nessuno poteva escludere il rischio che qualcuno sottovalutasse di nuovo una neopromossa, e che dunque azione dopo azione le difficoltà si presentassero tutte insieme. L'Affrico risponde da squadra matura, consapevole della propria forza: la parata di Gentile a neutralizzare l'unica disattenzione della difesa, quella che porta al rigore per l'Arezzo Academy, evita di mettere a rischio il successo; e il 3-0 maturato già nel primo tempo s'arrotonda a fine gara con la rete di Hoxa. Allora è già tutto deciso, perché l'Affrico parte forte e nel primo quarto di gara si porta sul doppio vantaggio: segnano Nocentini in azione personale e D'Onofrio di testa sull'angolo di Marcantonini. Ma un'ingenuità della difesa rischia di riaprire la contesa: Steccato prende il tempo a Yparraguirre che all'interno dell'area lo contrasta fallosamente; è netto il rigore, monumentale però Gentile che s'oppone a Sandru e lascia a zero il conto delle reti dell'Arezzo Academy. E alla fine del primo tempo l'Affrico può già dirsi abbastanza certo del successo: la difesa dell'Arezzo Academy si trova infatti in affanno sulla punizione di D'Onofrio dalla trequarti e consente a Torracchi di giocare di sponda per Marcantonini che raccoglie il pallone, si crea lo spazio giusto in dribbling e trova il 3-0. Col risultato già deciso è inevitabile che nella ripresa succeda molto meno: entrato dalla panchina, ci prova Hoxa ad aumentare il tasso di spettacolo dell'incontro, ma nelle prime tre occasioni (traversa subito, poi doppio muro su due tiri da posizione centrale) gli va male. Per trovare lo specchio deve attendere il recupero e un'altra grande parata di Gentile che a cinque minuti dallo scadere s'oppone a Boccioli lanciato a rete: poi in area l'Arezzo Academy gli lascia lo spazio giusto in cui inserirsi, condire l'imbucata con un dribbling e calciare il pallone in porta. È il 4-0, segno chiaro che l'Affrico è ripartito; la sfida di domenica a Lastra a Signa servirà a capire a quali ritmi. Calciatoripiù: Kodra e Hoxa (Affrico).

Inattesa e dolorosissima, la sconfitta di Fucecchio aveva già fatto emergere le prime domande sulla solidità e dunque sulle ambizioni dell'Affrico; è bastato attendere sette giorni per ottenere le risposte. Quella interna con l'Arezzo Academy era infatti una gara insidiosa: anche se improbabile, nessuno poteva escludere il rischio che qualcuno sottovalutasse di nuovo una neopromossa, e che dunque azione dopo azione le difficoltà si presentassero tutte insieme. L'Affrico risponde da squadra matura, consapevole della propria forza: la parata di Gentile a neutralizzare l'unica disattenzione della difesa, quella che porta al rigore per l'Arezzo Academy, evita di mettere a rischio il successo; e il 3-0 maturato già nel primo tempo s'arrotonda a fine gara con la rete di Hoxa. Allora è già tutto deciso, perché l'Affrico parte forte e nel primo quarto di gara si porta sul doppio vantaggio: segnano Nocentini in azione personale e D'Onofrio di testa sull'angolo di Marcantonini. Ma un'ingenuità della difesa rischia di riaprire la contesa: Steccato prende il tempo a Yparraguirre che all'interno dell'area lo contrasta fallosamente; è netto il rigore, monumentale però Gentile che s'oppone a Sandru e lascia a zero il conto delle reti dell'Arezzo Academy. E alla fine del primo tempo l'Affrico può già dirsi abbastanza certo del successo: la difesa dell'Arezzo Academy si trova infatti in affanno sulla punizione di D'Onofrio dalla trequarti e consente a Torracchi di giocare di sponda per Marcantonini che raccoglie il pallone, si crea lo spazio giusto in dribbling e trova il 3-0. Col risultato già deciso è inevitabile che nella ripresa succeda molto meno: entrato dalla panchina, ci prova Hoxa ad aumentare il tasso di spettacolo dell'incontro, ma nelle prime tre occasioni (traversa subito, poi doppio muro su due tiri da posizione centrale) gli va male. Per trovare lo specchio deve attendere il recupero e un'altra grande parata di Gentile che a cinque minuti dallo scadere s'oppone a Boccioli lanciato a rete: poi in area l'Arezzo Academy gli lascia lo spazio giusto in cui inserirsi, condire l'imbucata con un dribbling e calciare il pallone in porta. È il 4-0, segno chiaro che l'Affrico è ripartito; la sfida di domenica a Lastra a Signa servirà a capire a quali ritmi. Calciatoripiù: Kodra e Hoxa (Affrico).
Lastrigiana-Giov. Fucecchio 1-0

LASTRIGIANA: Fontani, Preka, Cappiardi, Maestrelli, Kurti, Del Giudice, Bargagni, Panichi, Taofik, Brusciano, Borghi. A disp.: Buti, Desideri, Fossi, DAgostino, Caciolli, Marfisi, Fogli, Piccini, Vignoli. All.: Fanfani Filippo
GIOV. FUCECCHIO: Tacchi, Marconi, Matteoni, Salvadori N., Collura, Federighi, Gabbrielli, Sardelli, Salvadori G., Masha, Ciappi. A disp.: Ginepri, Pannocchia, Dainelli, Clemente, Ciampalini, Celestre, Tamburini, Mazzei, Aposti. All.: Citi Michele
RETI: Taofik
LASTRIGIANA: Fontani, Preka, Cappiardi, Maestrelli, Kurti, Del Giudice, Bargagni, Panichi, Taoufik, Brusciano, Borghi. A disp.: Buti, Desideri, Fossi, D'Agostino, Caciolli, Marfisi, Fogli, Piccini, Vignoli. All.: Filippo Fanfani.
GIOV.FUCECCHIO: Tacchi, Marconi, Matteoni, Salvadori, Collura, Federighi, Gabbrielli, Sardelli, Salvadori, Masha, Ciappi. A disp.: Ginepri, Pannocchia, Dainelli, Clemente, Ciampalini, Celestre, Tamburini, Mazzei, Aposti. All.: Michele Citi.
ARBITRO: Bonfanti di Firenze
RETE: 10' Taoufik.

LASTRIGIANA: Fontani, Preka, Cappiardi, Maestrelli, Kurti, Del Giudice, Bargagni, Panichi, Taoufik, Brusciano, Borghi. A disp.: Buti, Desideri, Fossi, D'Agostino, Caciolli, Marfisi, Fogli, Piccini, Vignoli. All.: Filippo Fanfani.
GIOV.FUCECCHIO: Tacchi, Marconi, Matteoni, Salvadori, Collura, Federighi, Gabbrielli, Sardelli, Salvadori, Masha, Ciappi. A disp.: Ginepri, Pannocchia, Dainelli, Clemente, Ciampalini, Celestre, Tamburini, Mazzei, Aposti. All.: Michele Citi.
ARBITRO: Bonfanti di Firenze
RETE: 10' Taoufik.



Con le maglie inzuppate, ma la vittoria è arrivata; ed è una vittoria pesante per la Lastrigiana che fa un balzo in classifica agganciando a quota sette proprio il Fucecchio, reduce dalla strepitosa vittoria interna con l'Affrico. Stavolta però è andata diversamente: anche se il Fucecchio si fa preferire per trame di gioco e tecnica individuale, la Lastrigiana mette in campo tanta organizzazione e tanto spirito di gruppo, armi che alla fine si dimostreranno determinati. L'avvio dell'incontro è però di marca bianconera: sull'angolo crossato in mezzo dalla bandierina destra, Collura stacca all'altezza del rigore e con un colpo di testa imperioso spedisce il pallone di pochissimo alto (5'). Il forcing del Fucecchio continua: all'8' Gabrielli calcia dal limite dell'area, pronta la risposta di Fontani. Ma alla prima vera sortita la Lastrigiana passa avanti: dopo una prima ribattuta dalla difesa su un suo tiro dal limite, Taoufik incrocia il destro e trova l'1-0 (10'). D'un tratto costretto a rincorrere, il Fucecchio spinge ma con scarsi risultati: si va al riposo con la Lastrigiana in vantaggio. Nella ripresa s'assiste all'arrembaggio del Fucecchio che si rende pericoloso prima con Sardelli e poi con Ciappi: conclusioni imprecise. L'occasione migliore capita però al 55': Ciappi calcia da dentro l'area, Fontani si distende in tuffo e respinge sia la prima sia soprattutto la seconda conclusione a colpo sicuro. Il finale vede il Fucecchio mettere tanti palloni in area, ma la difesa avversaria riesce a difendere la propria porta. Arriva dunque la vittoria, la prima alla Guardiana: la Lastrigiana è stata brava a saper soffrire per lunghi tratti della gara.

Con le maglie inzuppate, ma la vittoria è arrivata; ed è una vittoria pesante per la Lastrigiana che fa un balzo in classifica agganciando a quota sette proprio il Fucecchio, reduce dalla strepitosa vittoria interna con l'Affrico. Stavolta però è andata diversamente: anche se il Fucecchio si fa preferire per trame di gioco e tecnica individuale, la Lastrigiana mette in campo tanta organizzazione e tanto spirito di gruppo, armi che alla fine si dimostreranno determinati. L'avvio dell'incontro è però di marca bianconera: sull'angolo crossato in mezzo dalla bandierina destra, Collura stacca all'altezza del rigore e con un colpo di testa imperioso spedisce il pallone di pochissimo alto (5'). Il forcing del Fucecchio continua: all'8' Gabrielli calcia dal limite dell'area, pronta la risposta di Fontani. Ma alla prima vera sortita la Lastrigiana passa avanti: dopo una prima ribattuta dalla difesa su un suo tiro dal limite, Taoufik incrocia il destro e trova l'1-0 (10'). D'un tratto costretto a rincorrere, il Fucecchio spinge ma con scarsi risultati: si va al riposo con la Lastrigiana in vantaggio. Nella ripresa s'assiste all'arrembaggio del Fucecchio che si rende pericoloso prima con Sardelli e poi con Ciappi: conclusioni imprecise. L'occasione migliore capita però al 55': Ciappi calcia da dentro l'area, Fontani si distende in tuffo e respinge sia la prima sia soprattutto la seconda conclusione a colpo sicuro. Il finale vede il Fucecchio mettere tanti palloni in area, ma la difesa avversaria riesce a difendere la propria porta. Arriva dunque la vittoria, la prima alla Guardiana: la Lastrigiana è stata brava a saper soffrire per lunghi tratti della gara.
San Miniato-Sestese 3-2

SAN MINIATO: Pinna, Passarelli, Kilogjeri, Vadi, Zazzi, Frilli, Nocci, Senanayake, Marchetti, Vanni, Zamperini. A disp.: , Gjoni, Buonocore, Castrigato, Del Casino, Bossini, Lorenzetti, Petricci, Leoni. All.: Buini Stefano
SESTESE: Giorgetti, Lucisano, Bassetti, Pucci, Marzano, Mezani, Palmini, Ceccherini, Notari, Bellini, Talbi. A disp.: Pratolini, Drago, Malica, Belli, Minniti, Musa, Bindi, Stasi, Scura. All.: Cillo Fabio
RETI: Vadi, Vadi, Vadi, Stasi, Pucci
SAN MINIATO: Pinna, Passarelli, Kllogjeri, Vadi, Zazzi, Frilli, Nocci, Senanayake, Marchetti, Vanni, Zamperini. A disp.: Gjoni, Buonocore, Castrigato, Del Casino, Bossini, Lorenzetti, Petricci, Leoni, Gigliotti. All.: Fabio Carsetti.
SESTESE: Giorgetti, Lucisano, Bassetti, Pucci, Marzano, Mezani, Santiago Palmini, Ceccherini, Notari, Bellini, Talbi. A disp.: Pratolini, Drago, Malica, Belli, Minniti, Musa, Bindi, Stasi, Scura. All.: Fabio Cillo.
ARBITRO: Viola Dragoni di Siena
RETI: 25', 41' rig., 58' Vadi rig., 46' Pucci, 52' Stasi.
NOTE: espulsi Marchetti (25') e Vadi (60').

SAN MINIATO: Pinna, Passarelli, Kllogjeri, Vadi, Zazzi, Frilli, Nocci, Senanayake, Marchetti, Vanni, Zamperini. A disp.: Gjoni, Buonocore, Castrigato, Del Casino, Bossini, Lorenzetti, Petricci, Leoni, Gigliotti. All.: Fabio Carsetti.
SESTESE: Giorgetti, Lucisano, Bassetti, Pucci, Marzano, Mezani, Santiago Palmini, Ceccherini, Notari, Bellini, Talbi. A disp.: Pratolini, Drago, Malica, Belli, Minniti, Musa, Bindi, Stasi, Scura. All.: Fabio Cillo.
ARBITRO: Viola Dragoni di Siena
RETI: 25', 41' rig., 58' Vadi rig., 46' Pucci, 52' Stasi.
NOTE: espulsi Marchetti (25') e Vadi (60').



Si dice che mettersi in testa di non dover accontentare nessuno sia il primo passo per diventare un buon arbitro; ma non è lo stesso che scontentare tutti, e soprattutto farlo con una serie di decisioni incomprensibili. È stata una mattinata complessa quella vissuta da Viola Dragoni designata a dirigere la sfida tra San Miniato e Sestese: basterebbero i tre rigori inesistenti per definirla tale; se ci s'aggiunge anche che l'espulsione di Marchetti (giusta invece quella di Vadi) arriva per una seconda ammonizione senza che la prima sia stata quantomeno notificata (ma c'è il dubbio enorme che non sia stata neppure comminata, e che il caos nasca da un errore nell'annotazione) si capisce come mai il 3-2 finale sembri nato soprattutto da un'estrazione sulla ruota di Siena. Per una ventina di minuti non accade niente di sospetto, e non è contestabile neppure la prima rete del San Miniato: la segna Vadi che, venuto fuori dalla metà campo, raggiunge il limite dell'area senza che nessun avversario gli esca incontro e col mancino a girare spedisce il rasoterra sul secondo palo. Poi va in scena il primo episodio critico dopo il quale la partita diventa ingovernabile: Marchetti si vede cacciare per una seconda ammonizione che in realtà è la prima. Si sta fermi cinque minuti per tentare di venirne a capo, si riprende col San Miniato in dieci: impensabile che di qui all'intervallo succeda altro. Forte della superiorità numerica, alla ripresa la Sestese riparte bene ma viene a sua volta penalizzata da un fischio sbagliatissimo: è pulita la scivolata di Mezani sull'affondo di Gigliotti, irregolare invece per Dragoni che concede al San Miniato il primo rigore di giornata; Vadi lo trasforma nel raddoppio. Passano cinque minuti ed è di nuovo caos: il tiro-cross di Pucci che era ben sceso a sinistra s'infila sotto l'incrocio; di per sé la rete sarebbe regolare, peccato che il fischio di convalida (ma non l'hanno abolito da anni?) arrivi qualche secondo prima che il pallone superi la linea. A rigore si tratta d'una rete a gioco fermo dopo un fischio emesso per sbaglio: Dragoni convalida. Il 2-2 che viene di lì a poco è l'unico dettaglio sensato d'una ripresa assurda: dalla trequarti Stasi indovina la traiettoria vincente e spedisce il pallone sul secondo palo. Ma alla fine manca ancora molto: Dragoni concede al San Miniato un altro rigore illogico punendo l'intervento pulito di Bassetti su Nocci, e dal dischetto Vadi fa tripletta e 3-2. Ma la sua gioia dura poco: lui sì già ammonito, non rispetta la distanza su una punizione concessa alla Sestese e si rende protagonista dell'unica decisione arbitrale centrata, un'altra espulsione per doppia ammonizione. Forte di due effettivi in più la Sestese si lancia all'attacco e nel recupero si vede a sua volta concedere un rigore da libro dei sogni: di pugno Pinna anticipa Santiago Palmini che lo tocca; Dragoni inverte il fallo e fischia un altro rigore, di cui però Ceccherini (tiro a lato) non approfitta. Altro da dire non c'è, se non un appello a Tiziano Reni: se le partite giovanili regionali le designa la Cra, presti più attenzione ai nomi che sceglie; se le partite giovanili regionali le ha delegate alle sezioni, ci butti un occhio. L'élite è un campionato serissimo: non facciamo esperimenti buoni al massimo per gli Esordienti, che d'arbitri federali avrebbero un gran bisogno. Calciatoripiù: Zazzi, Vadi, Frilli (San Miniato), Minniti e Stasi (Sestese).

Si dice che mettersi in testa di non dover accontentare nessuno sia il primo passo per diventare un buon arbitro; ma non è lo stesso che scontentare tutti, e soprattutto farlo con una serie di decisioni incomprensibili. È stata una mattinata complessa quella vissuta da Viola Dragoni designata a dirigere la sfida tra San Miniato e Sestese: basterebbero i tre rigori inesistenti per definirla tale; se ci s'aggiunge anche che l'espulsione di Marchetti (giusta invece quella di Vadi) arriva per una seconda ammonizione senza che la prima sia stata quantomeno notificata (ma c'è il dubbio enorme che non sia stata neppure comminata, e che il caos nasca da un errore nell'annotazione) si capisce come mai il 3-2 finale sembri nato soprattutto da un'estrazione sulla ruota di Siena. Per una ventina di minuti non accade niente di sospetto, e non è contestabile neppure la prima rete del San Miniato: la segna Vadi che, venuto fuori dalla metà campo, raggiunge il limite dell'area senza che nessun avversario gli esca incontro e col mancino a girare spedisce il rasoterra sul secondo palo. Poi va in scena il primo episodio critico dopo il quale la partita diventa ingovernabile: Marchetti si vede cacciare per una seconda ammonizione che in realtà è la prima. Si sta fermi cinque minuti per tentare di venirne a capo, si riprende col San Miniato in dieci: impensabile che di qui all'intervallo succeda altro. Forte della superiorità numerica, alla ripresa la Sestese riparte bene ma viene a sua volta penalizzata da un fischio sbagliatissimo: è pulita la scivolata di Mezani sull'affondo di Gigliotti, irregolare invece per Dragoni che concede al San Miniato il primo rigore di giornata; Vadi lo trasforma nel raddoppio. Passano cinque minuti ed è di nuovo caos: il tiro-cross di Pucci che era ben sceso a sinistra s'infila sotto l'incrocio; di per sé la rete sarebbe regolare, peccato che il fischio di convalida (ma non l'hanno abolito da anni?) arrivi qualche secondo prima che il pallone superi la linea. A rigore si tratta d'una rete a gioco fermo dopo un fischio emesso per sbaglio: Dragoni convalida. Il 2-2 che viene di lì a poco è l'unico dettaglio sensato d'una ripresa assurda: dalla trequarti Stasi indovina la traiettoria vincente e spedisce il pallone sul secondo palo. Ma alla fine manca ancora molto: Dragoni concede al San Miniato un altro rigore illogico punendo l'intervento pulito di Bassetti su Nocci, e dal dischetto Vadi fa tripletta e 3-2. Ma la sua gioia dura poco: lui sì già ammonito, non rispetta la distanza su una punizione concessa alla Sestese e si rende protagonista dell'unica decisione arbitrale centrata, un'altra espulsione per doppia ammonizione. Forte di due effettivi in più la Sestese si lancia all'attacco e nel recupero si vede a sua volta concedere un rigore da libro dei sogni: di pugno Pinna anticipa Santiago Palmini che lo tocca; Dragoni inverte il fallo e fischia un altro rigore, di cui però Ceccherini (tiro a lato) non approfitta. Altro da dire non c'è, se non un appello a Tiziano Reni: se le partite giovanili regionali le designa la Cra, presti più attenzione ai nomi che sceglie; se le partite giovanili regionali le ha delegate alle sezioni, ci butti un occhio. L'élite è un campionato serissimo: non facciamo esperimenti buoni al massimo per gli Esordienti, che d'arbitri federali avrebbero un gran bisogno. Calciatoripiù: Zazzi, Vadi, Frilli (San Miniato), Minniti e Stasi (Sestese).
Scandicci-Cattolica Virtus 1-3

SCANDICCI: Izzo, De La Cruz Valentin, Ciulli, Salvadori, Morosino, Morandi, Pacini, Campinoti, Prelashaj, Baggiani, Lodovisi. A disp.: Joannais, Sani, Cullhaj, Kacaj, Pinzauti, Falli, Palmini, Andrei, Di Maggio. All.: Fanfani Filippo
CATTOLICA VIRTUS: Ronchi, Pagnotta, Peccini, Veltre, Chirinos, Mugnaini, De Sa, Dona, Andres, Zangarelli, Pierucci. A disp.: Bracci, Maffei, Masi, Tema, Picarelli, Gentile, Miranda Moretti, Zini, Casieri. All.: Carubia Rosario
RETI: Ciulli, Pierucci, Chirinos, Chirinos
SCANDICCI: Izzo, De La Cruz, Ciulli, Salvadori, Morosino, Morandi, Pacini, Campinoti, Prelashaj, Baggiani, Lodovisi. A disp.: Sani, Cullhaj, Kacaj, Pinzauti, Falli, Palmini, Joannais, Andrei, Di Maggio. All.: Filippo Fanfani.
CATTOLICA: Ronchi, Pagnotta, Peccini, Veltre, Chirinos, Mugnaini, De Sa, Donà, Andres, Zangarelli, Pierucci. A disp.: Bracci, Maffei, Masi, Tema, Picarelli, Gentile, Miranda, Zini, Casieri. All.: Rosario Carubia.
ARBITRO: Salusest di Firenze.
RETI: 31' Pierucci, 36', 60' Chirinos, 56' Ciulli.

SCANDICCI: Izzo, De La Cruz, Ciulli, Salvadori, Morosino, Morandi, Pacini, Campinoti, Prelashaj, Baggiani, Lodovisi. A disp.: Sani, Cullhaj, Kacaj, Pinzauti, Falli, Palmini, Joannais, Andrei, Di Maggio. All.: Filippo Fanfani.
CATTOLICA: Ronchi, Pagnotta, Peccini, Veltre, Chirinos, Mugnaini, De Sa, Donà, Andres, Zangarelli, Pierucci. A disp.: Bracci, Maffei, Masi, Tema, Picarelli, Gentile, Miranda, Zini, Casieri. All.: Rosario Carubia.
ARBITRO: Salusest di Firenze.
RETI: 31' Pierucci, 36', 60' Chirinos, 56' Ciulli.



Vittoria importantissima sotto tanti profili per la Cattolica Virtus, che espugna il Bartolozzi battendo lo Scandicci per 3-1 e conquista i primi tre punti della propria stagione. La partita è bloccata nella prima mezz'ora, durante la quale le due squadre si studiano senza concedere alcuna occasione al rispettivo avversario, ma allo scadere di un primo tempo che sembrava destinato all'esito a reti inviolate, ecco che arriva il gol del vantaggio degli ospiti. Punizione da centrocampo di Mugnaini, cross lunghissimo che arriva in area, Pierucci riesce a toccarla di testa e scavalca Izzo, aprendo le marcature. La Cattolica prende fiducia e nel minuto di recupero trova anche il gol del raddoppio: un rinvio debole della difesa di casa favorisce in area Zangarelli, il suo tiro sporcato arriva a Chirinos che - da solo davanti a Izzo - non sbaglia. Il primo tempo si conclude dunque con il risultato di 0-2 in favore degli ospiti. Il secondo tempo risulta più vivace, lo Scandicci prova ad accorciare le distanze e la Cattolica nonostante il doppio vantaggio prosegue nelle sue offensive nel tentativo di chiudere definitivamente la partita. La prima occasione arriva al 38', con il colpo di testa da buona posizione di Morosino bloccato agevolmente da Ronchi. La Cattolica risponde 5' più tardi con l'azione personale di Donà, che sulla destra salta due avversari e poi serve nel mezzo Andres il quale, spalle alla porta, riesce a girarsi e concludere; la palla scheggia la traversa e finisce fuori. La Cattolica prende in mano il gioco ma, al 56', nel miglior momento degli ospiti, arriva il gol dello Scandicci: il rinvio lungo di Ciulli si trasforma in un tiro, la traiettoria insidiosa sorprende Ronchi e il pallone finisce in rete. 1-2 dunque e partita completamente riaperta. La Cattolica però dimostra una grande forza mentale e 4' più tardi risponde con il gol dell' 1-3: sull'angolo di De Sa spunta ancora Chirinos, che con una potente incornata spedisce il pallone in fondo alla rete, firmando la sua doppietta personale. Lo Scandicci non si dà per vinto e si rende pericoloso prima con il tiro dal limite di Kacaj, deviato in angolo da un ottimo intervento di Ronchi, poi con l'incursione sulla destra di Morosino, che conclude di poco al lato. Ormai però è troppo tardi, la Cattolica si aggiudica il derby e adesso può provare a riscattarsi dopo un inizio di stagione in cui non ha raccolto quanto sperato. Seconda sconfitta nelle prime quattro per lo Scandicci, chiamato a trovare quella continuità con cui esprimere il potenziale di cui dispone e su cui il suo tecnico è al lavoro. Calciatoripiù: Chirinos si reinventa goleador, regalando di fatto i tre punti alla sua squadra, ma ottime anche le prove di Pierucci , autore del primo gol e di tanti spunti interessanti, e Donà , vero fulcro del gioco degli ospiti (Cattolica Virtus). Buone le prestazioni di Ciulli , che oltre al gol ha fornito una solida prestazione anche in fase difensiva contro un avversario tutt'altro che semplice e Salvadori , attento e preciso nella gestione del gioco.

Vittoria importantissima sotto tanti profili per la Cattolica Virtus, che espugna il Bartolozzi battendo lo Scandicci per 3-1 e conquista i primi tre punti della propria stagione. La partita è bloccata nella prima mezz'ora, durante la quale le due squadre si studiano senza concedere alcuna occasione al rispettivo avversario, ma allo scadere di un primo tempo che sembrava destinato all'esito a reti inviolate, ecco che arriva il gol del vantaggio degli ospiti. Punizione da centrocampo di Mugnaini, cross lunghissimo che arriva in area, Pierucci riesce a toccarla di testa e scavalca Izzo, aprendo le marcature. La Cattolica prende fiducia e nel minuto di recupero trova anche il gol del raddoppio: un rinvio debole della difesa di casa favorisce in area Zangarelli, il suo tiro sporcato arriva a Chirinos che - da solo davanti a Izzo - non sbaglia. Il primo tempo si conclude dunque con il risultato di 0-2 in favore degli ospiti. Il secondo tempo risulta più vivace, lo Scandicci prova ad accorciare le distanze e la Cattolica nonostante il doppio vantaggio prosegue nelle sue offensive nel tentativo di chiudere definitivamente la partita. La prima occasione arriva al 38', con il colpo di testa da buona posizione di Morosino bloccato agevolmente da Ronchi. La Cattolica risponde 5' più tardi con l'azione personale di Donà, che sulla destra salta due avversari e poi serve nel mezzo Andres il quale, spalle alla porta, riesce a girarsi e concludere; la palla scheggia la traversa e finisce fuori. La Cattolica prende in mano il gioco ma, al 56', nel miglior momento degli ospiti, arriva il gol dello Scandicci: il rinvio lungo di Ciulli si trasforma in un tiro, la traiettoria insidiosa sorprende Ronchi e il pallone finisce in rete. 1-2 dunque e partita completamente riaperta. La Cattolica però dimostra una grande forza mentale e 4' più tardi risponde con il gol dell' 1-3: sull'angolo di De Sa spunta ancora Chirinos, che con una potente incornata spedisce il pallone in fondo alla rete, firmando la sua doppietta personale. Lo Scandicci non si dà per vinto e si rende pericoloso prima con il tiro dal limite di Kacaj, deviato in angolo da un ottimo intervento di Ronchi, poi con l'incursione sulla destra di Morosino, che conclude di poco al lato. Ormai però è troppo tardi, la Cattolica si aggiudica il derby e adesso può provare a riscattarsi dopo un inizio di stagione in cui non ha raccolto quanto sperato. Seconda sconfitta nelle prime quattro per lo Scandicci, chiamato a trovare quella continuità con cui esprimere il potenziale di cui dispone e su cui il suo tecnico è al lavoro. Calciatoripiù: Chirinos si reinventa goleador, regalando di fatto i tre punti alla sua squadra, ma ottime anche le prove di Pierucci , autore del primo gol e di tanti spunti interessanti, e Donà , vero fulcro del gioco degli ospiti (Cattolica Virtus). Buone le prestazioni di Ciulli , che oltre al gol ha fornito una solida prestazione anche in fase difensiva contro un avversario tutt'altro che semplice e Salvadori , attento e preciso nella gestione del gioco.
Tau Calcio-Armando Picchi 17-0

TAU CALCIO: Bella, Romanelli, Serafini, Romani, Tancredi, Giovannini, Moschini, Lamperi, Giovannelli, Laboti, Bonelli. A disp.: Ricci, BIONDI, Bracaloni, Mariotti, Giagnoni, Piazza, Kercuku, Virdo, Capocchi. All.: Vannini Marco
ARMANDO PICCHI: Innocenti, Cataldi, Varalli, Ciandri, Di Bartolomeo, Andolfi, Seppia, Baggiani, Martinelli, Ghezzani, Bartolini. A disp.: Groppelli, Marcaccini, Cosenza, Benetti, Volpi, . All.: Ferraro Emilio
RETI: Giovannelli, Laboti, Piazza, Romanelli, Giovannelli, 1' Virdo, 1' Giagnoni, 1' Bracaloni, 1' Bracaloni, 1' Giagnoni, 1' Virdo, 2' Bonelli, 2' Laboti, 2' Bonelli, 2' Bonelli, 2' Laboti, 2' Laboti
TAU ALTOPASCIO: Bella, Romanelli, Serafini, Romani, Tancredi, Giovannini, Moschini, Lamperi, Giovannelli, Laboti, Bonelli. A disp.: Ricci, Biondi, Bracaloni, Mariotti, Giagnoni, Piazza, Kercuku, Virdò, Capocchi. All.: Marco Vannini.
ARMANDO PICCHI: Innocenti, Cataldi, Varalli, Ciandri, Di Bartolomeo, Andolfi, Seppia, Baggiani, Martinelli, Ghezzani, Bartolini. A disp.: Groppelli, Marcaccini, Cosenza, Benetti, Volpi. All.: Emilio Ferraro.
ARBITRO: Masilunas di Pisa
RETI: 7', 22', 30' Bonelli, 10', 17', 26', 45' Laboti, 40' Piazza, 43' Romanelli, 49', 66' Virdò, 51', 53' Giovannelli, 57', 62' Giagnoni, 60', 69' Bracaloni.

TAU ALTOPASCIO: Bella, Romanelli, Serafini, Romani, Tancredi, Giovannini, Moschini, Lamperi, Giovannelli, Laboti, Bonelli. A disp.: Ricci, Biondi, Bracaloni, Mariotti, Giagnoni, Piazza, Kercuku, Virdò, Capocchi. All.: Marco Vannini.
ARMANDO PICCHI: Innocenti, Cataldi, Varalli, Ciandri, Di Bartolomeo, Andolfi, Seppia, Baggiani, Martinelli, Ghezzani, Bartolini. A disp.: Groppelli, Marcaccini, Cosenza, Benetti, Volpi. All.: Emilio Ferraro.
ARBITRO: Masilunas di Pisa
RETI: 7', 22', 30' Bonelli, 10', 17', 26', 45' Laboti, 40' Piazza, 43' Romanelli, 49', 66' Virdò, 51', 53' Giovannelli, 57', 62' Giagnoni, 60', 69' Bracaloni.



C'è poco da ragionare: il campionato d'élite dovrebbe servire a evitare risultati di questo tipo, che non hanno senso né per chi vince né per chi perde. Che soddisfazione può avere il Tau Altopascio a segnare diciassette reti all'Armando Picchi che se procede con questo ritmo arriverà a subirne cento prima di Natale? Evidentemente qualcosa non ha funzionato in sede d'allestimento della squadra: dispiace, perché è triste vedere una squadra perdere sempre con punteggi così ampi. Un merito però all'Armando Picchi va riconosciuto: nonostante le difficoltà enormi, continua sempre a giocare senza tirarsi mai indietro. Quando affronta squadre così forti però l'imbarcata è inevitabile: il Tau sfiora il vantaggio già al 4' (traversone di Bonelli, sponda di Laboti, volée alta di Giovannelli) e lo trova al 7': stavolta è Laboti a crossare sul secondo palo per Bonelli che di prima segna l'1-0. Tre minuti e il Tau raddoppia: Lamperi si libera al limite e calcia, Innocenti respinge corto, Laboti spinge il pallone nella porta vuota (2-0). Al 16' il Tau colpisce la prima delle tre traverse con cui condisce il successo: sull'angolo di Laboti è Lamperi il protagonista della deviazione aerea. Ma per il 3-0 è sufficiente attendere l'azione successiva: Laboti conquista il pallone sulla trequarti, s'inserisce lateralmente in area e dai dieci metri insacca in diagonale. Al 21' il conto delle traverse sale a due: stavolta la coglie Bonelli ribattendo la respinta d'Innocenti al primo tiro favorito dalla giocata di Moschini. Come nella circostanza precedente comunque la rete del Tau arriva subito dopo: cross dal fondo di Laboti, colpo di testa di Bonelli a centro area e 4-0. Al 26' per Laboti è già tripletta: stavolta segna di testa sul traversone profondo di Serafini (5-0). E alla mezz'ora si registra un'altra tripletta: è quella di Bonelli, in rete con un tiro al volo sul cross di Giovannelli dal fondo (6-0). Anche nella ripresa si gioca in una metà campo soltanto: dopo aver mancato la porta una volta giunto davanti a Innocenti (38'), dal fondo Giovannelli serve a Piazza il pallone da convertire nel 7-0 (40'). Al 43' in rete va un terzino: Romanelli si rende infatti protagonista d'uno slalom insistito sulla corsia destra, affonda fino all'area di porta e segna l'8-0 in diagonale. Se mai ci aveva provato, l'Armando Picchi non reagisce più: cento secondi più tardi dal limite Laboti calcia al sette col mancino (9-0). A portare il punteggio in doppia cifra ci pensa Virdò che, entrato da dieci secondi, conquista il pallone sulla trequarti, salta tre avversari e una volta raggiunto il limite col mancino trova il 10-0. Delle azioni successive grande protagonista è Capocchi che tra il 51' e il 53' serve a Giovannelli il pallone dell'11-0 e del 12-0 e subito dopo sfiora la segnatura con una spettacolare semirovesciata volante, il gesto tecnico più cristallino dell'intero incontro. Alla fine manca ancora un quarto d'ora: da fuori Romani colpisce la terza traversa, poi Giagnoni sfrutta il cross di Virdò dal fondo per segnare il 13-0 (57'). Restano ancora da raccontare le ultime quattro reti: la quattordicesima e la diciassettesima le firma Bracaloni, prima in diagonale (60') e poi di testa sull'angolo che Capocchi aveva crossato sul primo palo (69'); segna di nuovo Giagnoni, di nuovo di testa sul cross di Virdò (62') che al 66' confeziona la doppietta dopo aver rubato il pallone al limite. E lo chiamano sport a punteggio basso.

C'è poco da ragionare: il campionato d'élite dovrebbe servire a evitare risultati di questo tipo, che non hanno senso né per chi vince né per chi perde. Che soddisfazione può avere il Tau Altopascio a segnare diciassette reti all'Armando Picchi che se procede con questo ritmo arriverà a subirne cento prima di Natale? Evidentemente qualcosa non ha funzionato in sede d'allestimento della squadra: dispiace, perché è triste vedere una squadra perdere sempre con punteggi così ampi. Un merito però all'Armando Picchi va riconosciuto: nonostante le difficoltà enormi, continua sempre a giocare senza tirarsi mai indietro. Quando affronta squadre così forti però l'imbarcata è inevitabile: il Tau sfiora il vantaggio già al 4' (traversone di Bonelli, sponda di Laboti, volée alta di Giovannelli) e lo trova al 7': stavolta è Laboti a crossare sul secondo palo per Bonelli che di prima segna l'1-0. Tre minuti e il Tau raddoppia: Lamperi si libera al limite e calcia, Innocenti respinge corto, Laboti spinge il pallone nella porta vuota (2-0). Al 16' il Tau colpisce la prima delle tre traverse con cui condisce il successo: sull'angolo di Laboti è Lamperi il protagonista della deviazione aerea. Ma per il 3-0 è sufficiente attendere l'azione successiva: Laboti conquista il pallone sulla trequarti, s'inserisce lateralmente in area e dai dieci metri insacca in diagonale. Al 21' il conto delle traverse sale a due: stavolta la coglie Bonelli ribattendo la respinta d'Innocenti al primo tiro favorito dalla giocata di Moschini. Come nella circostanza precedente comunque la rete del Tau arriva subito dopo: cross dal fondo di Laboti, colpo di testa di Bonelli a centro area e 4-0. Al 26' per Laboti è già tripletta: stavolta segna di testa sul traversone profondo di Serafini (5-0). E alla mezz'ora si registra un'altra tripletta: è quella di Bonelli, in rete con un tiro al volo sul cross di Giovannelli dal fondo (6-0). Anche nella ripresa si gioca in una metà campo soltanto: dopo aver mancato la porta una volta giunto davanti a Innocenti (38'), dal fondo Giovannelli serve a Piazza il pallone da convertire nel 7-0 (40'). Al 43' in rete va un terzino: Romanelli si rende infatti protagonista d'uno slalom insistito sulla corsia destra, affonda fino all'area di porta e segna l'8-0 in diagonale. Se mai ci aveva provato, l'Armando Picchi non reagisce più: cento secondi più tardi dal limite Laboti calcia al sette col mancino (9-0). A portare il punteggio in doppia cifra ci pensa Virdò che, entrato da dieci secondi, conquista il pallone sulla trequarti, salta tre avversari e una volta raggiunto il limite col mancino trova il 10-0. Delle azioni successive grande protagonista è Capocchi che tra il 51' e il 53' serve a Giovannelli il pallone dell'11-0 e del 12-0 e subito dopo sfiora la segnatura con una spettacolare semirovesciata volante, il gesto tecnico più cristallino dell'intero incontro. Alla fine manca ancora un quarto d'ora: da fuori Romani colpisce la terza traversa, poi Giagnoni sfrutta il cross di Virdò dal fondo per segnare il 13-0 (57'). Restano ancora da raccontare le ultime quattro reti: la quattordicesima e la diciassettesima le firma Bracaloni, prima in diagonale (60') e poi di testa sull'angolo che Capocchi aveva crossato sul primo palo (69'); segna di nuovo Giagnoni, di nuovo di testa sul cross di Virdò (62') che al 66' confeziona la doppietta dopo aver rubato il pallone al limite. E lo chiamano sport a punteggio basso.
Venturina-Csl Prato Social Club 0-3

VENTURINA: Visconti, Fadda, Iarnone, Guazzelli, Laska, Da Frassini, Minichini, Ferrario, Maldini, Bertaccini, Mezzetti. A disp.: Gavazzi, Giovani, Lolini, Bichisecchi, Casoli, Deri, Nelli, Bonaguidi, Acquafresca. All.: Bucciantini Fabio
CSL PRATO SOCIAL CLUB: Dallai, Bartolucci, Dervishi, Gialluisi, Ferretti, Gelli, Bagala, Magni, Curiello, Forletti, Madeo. A disp.: Ringressi, Ghinea, Di Marco, Durgoni, Raffaelli, Camuso, Sambou, Fabiani, Truscelli. All.: Vannucci Matteo
RETI: Curiello, Curiello, Bagala
VENTURINA: Visconti, Fadda, Iarnone, Guazzelli, Laska, Da Frassini, Minichini, Ferrario, Maldini, Bertaccini, Mezzetti. A disp.: Gavazzi, Giovani, Lolini, Bichisecchi, Casoli, Deri, Nelli, Bonaguidi, Acquafresca. All.: Matteo Pratesi.
CSL PRATO SOCIAL: Dallai, Bartolucci, Dervishi, Gialluisi, Ferretti, Gelli, Bagalà, Magni, Curiello, Forletti, Madeo. A disp.: Ghinea, Di Marco, Durgoni, Raffaelli, Camuso, Sambou, Fabiani, Ringressi, Truscelli. All.: Matteo Vannucci.
ARBITRO: Loffredi di Piombino
RETI: 37', 58' Curiello, 73' Bagalà.

VENTURINA: Visconti, Fadda, Iarnone, Guazzelli, Laska, Da Frassini, Minichini, Ferrario, Maldini, Bertaccini, Mezzetti. A disp.: Gavazzi, Giovani, Lolini, Bichisecchi, Casoli, Deri, Nelli, Bonaguidi, Acquafresca. All.: Matteo Pratesi.
CSL PRATO SOCIAL: Dallai, Bartolucci, Dervishi, Gialluisi, Ferretti, Gelli, Bagalà, Magni, Curiello, Forletti, Madeo. A disp.: Ghinea, Di Marco, Durgoni, Raffaelli, Camuso, Sambou, Fabiani, Ringressi, Truscelli. All.: Matteo Vannucci.
ARBITRO: Loffredi di Piombino
RETI: 37', 58' Curiello, 73' Bagalà.



Aveva vinto all'esordio, poi più. La trasferta di Venturina è utile al Csl Prato Social per ricordarsi che gusto abbia il successo e consolidarsi in una posizione interessante, in attesa che la classifica si delinei meglio; nel frattempo Facchi e Vannucci non possono che essere soddisfatti: per una neopromossa una partenza così non era scontata. E invece dopo il pari interno col Lido di Camaiore arriva una vittoria esterna, la prima stagionale maturata interamente nella ripresa dopo un primo tempo bloccatissimo e privo d'occasioni: il Venturina contiene bene i tentativi d'affondo delle punte avversarie, ma non riesce mai a rendersi pericoloso. Peraltro le statistiche segnalano un dato curioso sul quale è inevitabile riflettere: quattro delle sei reti segnate complessivamente da inizio stagione sono arrivate nella gara d'esordio, quella persa in casa contro il Lido di Camaiore; poi soltanto una rete a San Miniato e una a Sesto fiorentino, buona per un pari. È dunque la prima volta che il Venturina non riesce a segnare; e le zero reti portano con sé zero punti, perché in avvio di ripresa il Csl Prato Social si porta in vantaggio: pescato a destra, Magni calcia in porta dopo un dribbling e colpisce il palo sul cui rimbalzo s'avventa Curiello per lo 0-1. Il Venturina rischia subito di subire il raddoppio: lo salva Visconti, decisivo prima su Bagalà e poi di nuovo su Curiello. Così al quarto d'ora della ripresa la gara potrebbe girare: a Maldini, solissimo al centro dell'area, capita il pallone buono per il pari, spedito però sul fondo quando Dallai era già pronto a darsi per arreso. Su quest'episodio finisce la gara del Venturina, anche perché nel giro d'una manciata d'azioni il Csl Prato Social il raddoppio lo trova davvero: lo segna di nuovo Curiello che, partito da sinistra, accentrandosi salta due avversari e dal limite imbulletta il pallone sotto l'incrocio più lontano (58'). Ormai si gioca a una porta: a cento secondi dallo scadere di testa Raffaelli devia sul palo l'angolo di Durgoni; per lo 0-3 bisogna dunque attendere il recupero e la discesa di Bagalà che dopo lo sprint sulla corsia mancina rientra dal fondo e scarica il pallone subito oltre il primo palo. Per il Csl Prato Social Club è una mattinata perfetta: la vittoria genera una classifica interessantissima. E domenica c'è l'Armando Picchi ancora immerso in una crisi la cui fine nessuno sembra scorgere. Calciatoripiù: Curiello, Forletti, Fabiani (Csl Prato Social).

Aveva vinto all'esordio, poi più. La trasferta di Venturina è utile al Csl Prato Social per ricordarsi che gusto abbia il successo e consolidarsi in una posizione interessante, in attesa che la classifica si delinei meglio; nel frattempo Facchi e Vannucci non possono che essere soddisfatti: per una neopromossa una partenza così non era scontata. E invece dopo il pari interno col Lido di Camaiore arriva una vittoria esterna, la prima stagionale maturata interamente nella ripresa dopo un primo tempo bloccatissimo e privo d'occasioni: il Venturina contiene bene i tentativi d'affondo delle punte avversarie, ma non riesce mai a rendersi pericoloso. Peraltro le statistiche segnalano un dato curioso sul quale è inevitabile riflettere: quattro delle sei reti segnate complessivamente da inizio stagione sono arrivate nella gara d'esordio, quella persa in casa contro il Lido di Camaiore; poi soltanto una rete a San Miniato e una a Sesto fiorentino, buona per un pari. È dunque la prima volta che il Venturina non riesce a segnare; e le zero reti portano con sé zero punti, perché in avvio di ripresa il Csl Prato Social si porta in vantaggio: pescato a destra, Magni calcia in porta dopo un dribbling e colpisce il palo sul cui rimbalzo s'avventa Curiello per lo 0-1. Il Venturina rischia subito di subire il raddoppio: lo salva Visconti, decisivo prima su Bagalà e poi di nuovo su Curiello. Così al quarto d'ora della ripresa la gara potrebbe girare: a Maldini, solissimo al centro dell'area, capita il pallone buono per il pari, spedito però sul fondo quando Dallai era già pronto a darsi per arreso. Su quest'episodio finisce la gara del Venturina, anche perché nel giro d'una manciata d'azioni il Csl Prato Social il raddoppio lo trova davvero: lo segna di nuovo Curiello che, partito da sinistra, accentrandosi salta due avversari e dal limite imbulletta il pallone sotto l'incrocio più lontano (58'). Ormai si gioca a una porta: a cento secondi dallo scadere di testa Raffaelli devia sul palo l'angolo di Durgoni; per lo 0-3 bisogna dunque attendere il recupero e la discesa di Bagalà che dopo lo sprint sulla corsia mancina rientra dal fondo e scarica il pallone subito oltre il primo palo. Per il Csl Prato Social Club è una mattinata perfetta: la vittoria genera una classifica interessantissima. E domenica c'è l'Armando Picchi ancora immerso in una crisi la cui fine nessuno sembra scorgere. Calciatoripiù: Curiello, Forletti, Fabiani (Csl Prato Social).