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Giovanissimi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 3

Sporting Cecina-Arezzo F. Academy 2-0

SPORTING CECINA: Ricci, Meatu, Benedetti, De Santis, Santini, Neri, Lombardi, Creatini, Paoletti, Lattuada, Castellano. A disp.: Kohler, Cigna, Bettini, Marinov, Vrami, Martinelli, Nista, Fillini . All.: Viterbo Fabio
AREZZO F. ACADEMY: Milani, Bianchi, Bichi, Carini, Cetarini, Leoni, MORI, Sagona, Sandru, Steccato, Amer. A disp.: Sartini, Amriche, Baldesi, Ceccherini, Giovane, Papini, Patriarchi, Romani, Tavanti. All.: Bianchi Alessio
ARBITRO: Alberto Fantozzi di Livorno
RETI: De Santis, Marinov
SPORTING CECINA: Ricci, Meatu, Benedetti, De Santis, Santini, Neri, Lombardi, Creatini, Paoletti, Lattuada, Castellano. A disp.: Kohler, Cigna, Bettini, Marinov, Vrami, Martinelli, Nista, Fillini. All.: Fabio Viterbo.
AREZZO ACADEMY: Milani, Bianchi, Mori, Cetarini, Carini, Leoni, Steccato, Bichi, Amer, Sandru, Sagona. A disp.: Sartini, Amriche, Baldesi, Papini, Patriarchi, Tavanti, N. Ceccherini, Giovane, T. Romani. All.: Alessio Bianchi.
ARBITRO: Fantozzi di Livorno.
RETI: 23' De Santis, 55' Marinov.



Lunga trasferta per l'Arezzo alla ricerca di punti salvezza in quel di Cecina.
Gli amaranto si presentano con una linea difensiva a 4, doppio mediano ed una linea a 3 sulla tre quarti alle spalle della punta Sagona; il Cecina risponde con un 3-5-2 con la coppia Paoletti-Lattuada di punta.
Al primo minuto è Lattuada a sgusciare tra due difensori in area a sinistra e a presentarsi in posizione defilata, solo davanti al portiere; il tiro viene parato da Milani che la mette in calcio d'angolo forse con la spalla. I padroni di casa prendono il sopravvento facendo viaggiare la palla a terra e producendo buone trame di gioco che trovano sfogo sulle due fasce. L'Arezzo pare preoccuparsi fin troppo della fase difensiva e si ritrova a rincorrere gli avversari anche con i giocatori avanzati. Sagona rientra a dare manforte a centrocampo e cercare lo scambio con Carini, mentre Mori finisce col seguire in difesa l'esterno sinistro del Cecina.
Mister Viterbo si accorge degli spazi sul settore sinistro e chiede a Neri di sganciarsi dalla difesa in quel settore. Al decimo è Benedetti che sfonda a sinistra e pennella un cross a rientrare sul secondo palo trovando però la buona difesa di Cetarini. Un minuto dopo è Castellano in verticale sulla tre quarti a trovare il centravanti Paoletti che spinge sulla destra ed arriva al cross sul quale Lattuada devia di testa ma sopra la traversa.
Poco dopo è ancora il Cecina con un pallone lungo in verticale in area respinto corto sui piedi di DeSantis che conclude a fil di palo da buona posizione. Due minuti dopo Lombardi si inserisce nello spazio a destra su passaggio di Creatini e serve Paoletti che forza la conclusione alzando sopra la traversa. Altri due minuti e l'azione si ripete ancora, Lombardi servito in profondità a destra scende sul fondo e mette dentro rasoterra in un'area a forte presenza rossoblu. Sul pallone si avventa De Santis poco oltre il dischetto del rigore e segna il gol dell'1-0. Siamo intorno al ventiduesimo ed il gol era nell'aria. Tre minuti dopo, altra imbucata di Castellano a sinistra sull'inserimento di Benedetti che mette in area per Lattuada in leggero ritardo. Poco dopo punizione per i rossoblu sulla tre quarti sinistra. La palla da Benedetti a Santini, giunge a Lattuada in area il cui tiro viene contrastato, sulla respinta si avventa Benedetti col mancino ma il portiere Milani salva ancora in calcio d'angolo.
Verso la fine del tempo c'è uno scontro che costringe Bichi dell'Arezzo a lasciare il campo, al suo posto entra Baldesi. L'arbitro concede 3 minuti di recupero. Finisce un primo tempo a chiare tinte rossoblu. I livornesi hanno prodotto molto finché hanno giocato sfruttando le fasce. Quando nel finale del tempo si sono intestarditi in azioni personali palla a terra, la difesa amaranto non ha corso più rischi.
La ripresa ricomincia sulla falsariga del primo tempo col Cecina in avanti e l'Arezzo alla ricerca del colpo fortunato. D'altronde la partita è ancora aperta e gli amaranto hanno tutto il diritto di crederci ancora. Al quarto minuto azione in area aretina con Lombardi che tira da distanza ravvicinata cogliendo il palo. Sulla respinta Castellano piazza la palla nell'angolo ma un difensore amaranto salva sulla riga. Tre minuti dopo break difensivo di Benedetti, progressione e palla al limite servita a Lattuada fermato fallosamente. La susseguente punizione viene respinta dalla barriera. Numerosi cambi ma stesso andamento della partita che resta ancora in bilico. Cetarini compie un intervento prodigioso da ultimo uomo in scivolata su Lattuada lanciato a rete, palla in calcio d'angolo. E dal calcio d'angolo arriva il gol del 2 a 0 che chiude la contesa: é il nuovo entrato Marinov a farsi trovare pronto sul secondo palo ad appoggiare in porta di testa. Poi la partita perde di mordente. L'Arezzo guadagna qualche calcio d'angolo ed il Cecina spreca qualche opportunità per arrotondare. C'è da raccontare un missile di destro a mezza altezza di Paoletti, dai trenta metri che costringe il portiere Milani agli straordinari. Qualche minuto dopo è Sagona dell'Arezzo anche lui di destro a lasciare partire un bel tiro dai venticinque metri costringendo Ricci alla paratona plastica con deviazione in calcio d'angolo. Una lunga percussione a tutto campo del solito Benedetti che non ha trovato il movimento giusto degli attaccanti ed un buon colpo di testa di Nista da distanza ravvicinata. Direzione arbitrale molto buona.

Commento di : campio

Continua il duello in vetta tra Sporting Cecina e Affrico. Dopo i biancazzurri, che vincono una rocambolesca partita col Fucecchio, anche i livornesi di mister Viterbo fanno il loro superando l'Arezzo Academy con una rete per tempo. I rossoblù si confermano ancora una volta squadra matura, cinica sotto porta e granitica dietro (zero gol subiti anche a questo giro e miglior difesa del girone a pari del Tau). Lo Sporting Cecina inizia subito forte e dopo nemmeno 1' Lattuada ne salta tre e, entrato in area, cerca il diagonale chirurgico trovano la pronta risposta di Milani. I padroni di casa insistono e al 12' si rendono nuovamente pericolosi. L'azione parte da Lombardi che sulla destra appoggia a rimorchio per Paoletti il cui traversone viene raccolto da Lattuada con un'incornata che termina alta sopra il montante. Lo Sporting alza la pressione e, dopo un tiro di De Santis che sfila di pochissimo a lato, al 23' arriva il meritato vantaggio: sul perfetto cross di Lombardi, stavolta De Santis si coordina alla perfezione indirizzando il pallone all'angolino per il meritasto 1-0. Al 25' altra iniziativa dello Sporting Cecina, che non fa uscire l'Arezzo Academy dalla propria metà campo: servito da Santini, è ancora Lattuada ad accendersi con un'accelerazione impressionante con cui si libera di un paio di avversari prima di servire Benedetti che da pochi passi conclude addosso a Milani. La prima occasione dell'Arezzo Academy arriva al 28' quando Sagona prova ad impensierire Ricci su calcio di punizione con un tiro che però risulta troppo lento e prevedibile. Nella ripresa continua il monologo rossoblù: Lombardi si invola sulla destra, supera il diretto avversario e, entrato in area, scarica un destro secco che si infrange sul palo; il pallone viene raccolto da Lattuada che conclude nuovamente addosso a Milani. Il 2-0 è però soltanto rimandato di qualche minuto. Al 53' infatti fa il suo ingresso in campo Marinov e dopo soltanto due minuti timbra il cartellino con un colpo di testa vincente sulla punizione di Santini. Sul 2-0 di fatto si chiude la contesa, che nel finale regala soltanto tre squilli nel finale. Al 59' il Cecina è ancora pericoloso con un destro di Paoletti deviato da Leoni, mentre a 1' dal termine l'ultimo tentativo verso la porta dell'Arezzo Academy è targato Sagona (gran destro di poco a lato) prima del colpo di testa di Nista che ad un paio di secondi dal triplice fischio cestina il possibile 3-0 su gran cross di Marinov. Calciatoripiù : Lattuada e Lombardi (Sporting Cecina). Sagona (Arezzo Academy).
Lido Camaiore-Csl Prato Social Club 0-1

LIDO CAMAIORE: Mazzantini, Simoni, Navari, Palla, Angeli, Ghilarducci, Alari Esposito, Paoli, Galletti, Simonetti, Raffaelli. A disp.: Dini, Dolfi, Bianchi, Pellegrini, Frigeri, Neri, Trinchera, Di Noia, Gentile. All.: Ghilarducci Michele
CSL PRATO SOCIAL CLUB: Dallai, Di Marco, Gelli, Dervishi, Bartolucci, Curiello, Gialluisi, Sambou, Ferretti, Bagala, Magni. A disp.: Ringressi.iang, Iacolare, Raffaelli, Vannucci, Lascialfari, Forletti, Madeo, Fabiani. All.: Vannucci Matteo
ARBITRO: Matteo Leone di Viareggio
RETI: Sambou
LIDO DI CAMAIORE: Palla, Simoni, Navari, Palla, Angeli, Ghilarducci, Alari Esposito, Paoli, Galletti, Simonetti, Raffaelli. A disp.: Dini, Dolfi, Bianchi, Pellegrini, Frigeri, L. Neri, Trinchera, Di Noia, J. Gentile. All.: Mirko Paci.
CSL PRATO SOCIAL: Dallai, Di Marco, Gelli, Magni, Dervishi, Bartolucci, Curiello, Gialluisi, Sambou, Ferretti, Bagalà. A disp.: Xiang, Iacolare, Raffaelli, Ringressi, T. Vannucci, Lascialfari, Forletti, Madeo, A. Fabiani. All.: Matteo Vannucci.
ARBITRO: Leone di Viareggio
RETE: 20' Sambou.



Il Lido di Camaiore perde per la terza volta di fila; lo sconfigge il Csl Prato Social che ipoteca un bel pezzo di salvezza: ora la quartultima è lontana dieci punti. Nella prima parte di gara il Lido di Camaiore subisce le offensive degli avversari che mostrano una decisa superiorità nelle zone centrali del campo. A più riprese Bagalà con conclusioni dalla distanza (7', 14') cerca di sfondare centralmente; trova però la difesa del Lido di Camaiore ben schierata. e Mazzantini pronto a respingere. Sulla linea laterale Gelli spinge a intermittenza e in un paio di occasioni mette buoni palloni filtranti in area, poco sfruttati però dagli attaccanti pratesi. Il Lido di Camaiore prova a replicare in contropiede con Raffaelli che, tra i migliori in campo, lungo la fascia destra fa valere la velocità e le grandi doti atletiche. Al 17' una sua grande azione in solitaria si chiude con un tiro perentorio dalla distanza, ben respinto da Dallai. Al 20' il Csl Prato Social sfonda: la solita disattenzione difensiva del Lido di Camaiore su calcio d'angolo favorisce Sambou che in mischia anticipa Bagalà e da pochi passi batte Mazzantini. È lo 0-1 che decide il primo tempo e in prospettiva la partita, anche se nella ripresa il copione cambia. grazie all'ingresso di Dolfi prima e Bianchi poi, il Lido di Camaiore si proietta in avanti e prende il predominio del centrocampo: Angeli sfiora il gol su punizione al 40', Raffaelli crea scompiglio e in un paio di occasioni ci vuole tutta la qualità dei difensori avversari perché non arrivi al tiro. L'occasione migliore il Lido di Camaiore la costruisce a dieci minuti dall'ultimo fischio di Leone (buona direzione): ben servito da Dolfi, Simonetti entra in area e calcia, ma a portiere battuto vede infrangersi sul palo le speranze del meritato pareggio. La partite si chiude con alcuni contropiedi del Csl Prato Social ben neutralizzati dalla difesa gialloblù e da una pressione offensiva del Lido di Camaiore che però non riesce a concretizzare. Nel complesso le squadre si sono affrontate a viso aperto e il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Grande merito va ai ragazzi del Lido di Camaiore che, nonostante i vari avvicendamenti alla guida tecnica e le tante assenze per infortunio, continuano a dare sempre il massimo. Il Csl Prato Social si è dimostrato una squadra ben assortita, con ottime individualità. Calciatoripiù: Raffaelli macina chilometri per tutto l'incontro e mette in evidenza grandi doti atletiche in velocità, e un buon mancino; con l'ingresso di Bianchi (Lido di Camaiore) la squadra trova ordine e bel gioco a centrocampo; Bagalà si rende sempre pericoloso sulla trequarti avversaria; Gelli (Csl Prato Social), onnipresente sulla fascia in entrambe le fasi.
San Miniato-Armando Picchi 11-0

SAN MINIATO: Pinna, Kilogjeri, Del Casino, Leoni, Petricci, Valenzi, Nocci, Senanayake, Vadi, Marchetti, Vanni. A disp.: Turchi, Inglesi, Polemi, Castrigato, Zamperini, Frilli, Passarelli, . All.: Buini Stefano
ARMANDO PICCHI: Pitruzzello, Grassi, Iacoponi, Ciandri, Cuccu, Ghezzani, Longobardi, Andolfi, Lischi, Baggiani, Bartolini. A disp.: , Benetti, Ercole, Ribecai, Cosenza, Volpi, . All.: Ferraro Emilio
ARBITRO: Bartolomeo Zunino di Siena
RETI: Zamperini, Vanni, Marchetti, Vanni, Marchetti, Marchetti, Leoni, Polemi, Marchetti, 1' Marchetti, 1' Marchetti
SAN MINIATO: Pinna, Kllogjeri, Del Casino, Leoni, Petricci, Valenzi, Nocci, Senanayake, Vadi, Marchetti, Vanni. A disp.: Turchi, Inglesi, Polemi, Castrigato, Zamperini, Frilli, Passarelli. All.: Stefano Buini.
ARMANDO PICCHI: Pitruzzello, Grassi, Iacoponi, Ciandri, Cuccu, Ghezzani, Longobardi, Andolfi, Lischi, Baggiani, Bartolini. A disp.: Benetti, Ercole, Ribecai, Cosenza, Volpi. All.: Emilio Ferraro.
ARBITRO: Zunino di Siena.
RETI: Marchetti 6, Vanni 2, Leoni, Polemi, Zamperini.



Decima vittoria stagionale, la terza consecutiva, per il San Miniato che tra le mura amiche supera nettamente il fanalino di coda Armando Picchi, prendendosi il quinto posto solitario in classifica alla spalle di Affrico, Sporting Cecina, Tau Altopascio e Giovani Fucecchio. Come evidenzia bene anche il punteggio finale, è stata una partita nettamente di marca neroverde. I ragazzi di mister Buini hanno impiegato circa un quarto d'ora per sbloccare la contesa, hanno chiuso poi il primo tempo sul punteggio di 4-0 e infine hanno dilagato nella seconda frazione mettendo a segno altri sette gol. Mattatore di giornata è lo scatenatissimo Marchetti, che mette a segno ben sei reti, arrivando al comando della classifica marcatori con diciassette centri. Il San Miniato è riuscito sempre a far girare benissimo il pallone, arrivando alla rete sugli sviluppi di buone trame palla a terra. Protagonisti a suon di gol nel primo tempo sono Vanni, che firma la prima e la terza rete, e Marchetti, autore invece del secondo e del quarto centro locale. Nella ripresa ancora Marchetti (in gol per altre quattro volte), Leoni e i subentrati Polemi e Zamperini hanno fissato il punteggio finale di una partita mai in discussione, caratterizzata anche da diversi buoni interventi del portiere ospite Pitruzzello. Intorno al quarto d'ora del secondo tempo l'Armando Picchi è rimasto anche in dieci uomini per un'espulsione. Calciatoripiù: Marchetti, Polemi (San Miniato).
Affrico-Giov. Fucecchio 4-3

AFFRICO: Campanale, Benelli, Pallotti, La Spina, D Onofrio, Ciberti, Kodra, Giannoni, Torracchi, Marcantonini, Casamenti. A disp.: Gentile, Sordini, Labiad, Nocentini, Salsi, Mencarelli, Hoxha, . All.: Gola Matteo
GIOV. FUCECCHIO: Criachi, Ciampalini, Matteoni, Salvadori N., Collura, Federighi, Gabbrielli, Sardelli, Ciappi, Masha, Salvadori G.. A disp.: Tacchi, Pannocchia, Tamburini, Pellegrini, Dainelli, Terreni, . All.: Citi Michele
ARBITRO: Marco Luddi di Firenze
RETI: Mencarelli, Mencarelli, Casamenti, D Onofrio, Federighi, Federighi, Matteoni
AFFRICO: Campanale, Benelli, Pallotti, La Spina, D'Onofrio, Ciberti, Kodra, Giannoni, Torracchi (39' Mencarelli), Marcantonini, Casamenti. A disp.: C. Gentile, Sordini, Corsini, Labiad, Nocentini, Salsi, Mencarelli, Hoxha. All.: Matteo Gola.
GIOV.FUCECCHIO: Criachi, Ciampalini, Matteoni, N. Salvadori, Collura, Federighi, Gabbrielli, Sardelli, Ciappi, Masha (50' Aposti), G. Salvadori (36' Comanducci, 68' Russo). A disp.: Tacchi, Pannocchia, Tamburini, A. Pellegrini, Dainelli, Terreni. All.: Michele Citi.
ARBITRO: Luddi di Firenze
RETI: 5' D'Onofrio, 20' Casamenti, 30' Matteoni, 41', 69' Federighi, 64', 74' Mencarelli.
NOTE: ammoniti Pallotti, Casamenti, Mencarelli, Sardelli e Giannoni. Angoli: 4-4. Recupero: 2'+6'.



Del secolo no, sarebbe smisurata; ma se si moltiplicano il peso specifico e il tasso di spettacolarità basta uno sguardo al risultato per capire come mai Affrico-Fucecchio la definizione di partita dell'anno se la meriti. E a proposito di risultati: comunque si formi, un 4-3 non può lasciare indifferenti; tantomeno può farlo se l'arbitro convalida la rete del pari subito prima d'assegnare il recupero, e la rete dell'ultimo vantaggio subito prima che il recupero finisca. E il 4-3 non può lasciare indifferenti neppure per l'effetto che provoca sulla classifica: l'Affrico scalcia via il Fucecchio che scivola a -5, e si sgancia dal Tau fermato sul pari della Cattolica Virtus; in testa rimane una strana coppia, lo Sporting Cecina l'altra metà. Solo altre due volte l'Affrico aveva subito più di due reti: a Lastra a Signa, ove vinse 4-5; e all'andata col Fucecchio, che paradossalmente mostra ancora una volta che l'unico settore in cui fatica è l'attacco. Non può essere un accidente il fatto che le reti nascano esclusivamente dalla difesa, tra la punizione di Matteoni alla mezz'ora esatta e la doppietta di Federighi a tentare di circoscrivere la ripresa, 2-2 in avvio e 3-3 in chiusura. È un problema che dopo il mercato di dicembre invece l'Affrico non deve fronteggiare: è decisiva l'unica sostituzione operata da Gola, l'ingresso di Mencarelli che dopo averci provato di mano (evidente, ammonito) segna le due reti che decidono la contesa. Ma chi della partita avesse visto solo la prima mezz'ora non capirebbe come mai per vincere, ed eliminare dalla corsa al titolo una delle rivali, l'Affrico abbia avuto bisogno dell'ultimo briciolo del recupero: per un quarto d'ora infatti il Fucecchio fatica a uscire dalla propria metà campo, dov'è costretto a rintanarsi dagli affondi di Casamenti e Marcantonini e dal pressing soffocante della mediana avversaria, dove La Spina s'appoggia al dinamismo di Kodra e Giannoni per verticalizzare rapidamente ogni volta che recupera il pallone. Dal primo fallo che il Fucecchio si gioca per rallentare le iniziative avversarie nasce la punizione del vantaggio. La calcia La Spina col destro dalla trequarti sinistra; un doppio rimpallo in area fa schizzare il pallone sul lato corto dell'area di porta, dove D'Onofrio ricorda come mai sui palloni inattivi i centrali di difesa salgono dal giorno in cui Dio o chi per lui creò il calcio: la sua girata col destro spedisce il pallone sul secondo palo e sblocca il punteggio dopo cinque minuti appena. Ne passano altri cinque e il Fucecchio rischia di vedere la partita già compromessa: gli va bene che il mancino di Marcantonini, che in corsa cerca l'incrocio sul triangolo Pallotti-Torracchi sporcato da Federighi al limite dell'area, esca di mezzo metro scarso. Per uscire dalla propria metà campo il Fucecchio ha bisogno di dodici minuti, ma la prima volta che ce la fa suggerisce che il finale non è così scontato: esce dalla parte sbagliata del palo lontano (Campanale sembrava comunque in traiettoria) il mancino rasoterra di Masha liberato al limite dalla sponda di Gianluca Salvadori. Non va meglio tre minuti più tardi sul rimpallo che sul lancio di Federighi, gran libero, vanifica la diagonale perfetta di D'Onofrio (grande coppia con Ciberti) e consente a Ciappi di scaricare il mancino verso il secondo palo, niente più che un desiderio. Ci s'aspetta che al terzo tentativo il Fucecchio vada più vicino al pari, o quantomeno allo specchio; ma non c'è nessun terzo tentativo, perché Ciampalini non esce sulla discesa di Pallotti e gli consente d'alzare la testa quando per vedere l'area non occorre strizzare gli occhi: da qui è facilissimo confezionare un filtrante perfetto per Casamenti che, scattato in posizione regolarissima, stoppa il pallone col destro e da cinque metri lo accarezza in porta col mancino rasoterra (20'). Sulla ripresa del gioco il Fucecchio perde il pallone e rischia la catastrofe: avviato dall'ennesima intuizione feroce di Marcantonini che cerca sempre la verticale, il triangolo con Casamenti libera sul fondo Kodra il cui traversone molto stretto sfiora la traversa e ricorda a Criachi che a questi livelli ogni distrazione può esser fatale. Basta aver visto una partita ogni tanto per accorgersi che per evitare d'arrendersi già all'intervallo il Fucecchio ha a disposizione una sola strategia: provare dal nulla a costruire un episodio, e poi sfruttarlo. L'occasione gliela offre la discesa di Gianluca Salvadori che La Spina tampona al limite dell'area: l'esecuzione di Matteoni, che col mancino aggira la barriera e scaraventa il pallone sotto il primo incrocio, è la via giusta per il 2-1. L'Affrico non la prende bene, e tra la fine del tempo regolamentare e l'ultimo dei due minuti di recupero costruisce due occasioni per raddoppiare di nuovo il vantaggio: gliele annullano Collura, a murare la girata di Torracchi favorito da un rimpallo sul servizio di Marcantonini (splendido il triangolo con Casamenti), e con un brivido Criachi che nega a D'Onofrio la doppietta cercata con una punizione da lontanissimo e rimbalzo annesso. Anche se il risultato s'è riaperto Citi però non può esser soddisfatto, e negli spogliatoi annuncia che replicherà l'esperimento già architettato occasionalmente: Matteoni, il cui mancino è troppo prezioso per assegnargli anche compiti difensivi, sale all'ala; alle sue spalle si piazza Comanducci che rileva Gianluca Salvadori, sacrificato. La mossa paga subito: da quel mancino nasce un traversone dal fondo, letto malissimo da Campanale che si fa scavalcare; sul secondo palo taglia Federighi che col corpo accompagna il pallone in rete (41'). D'un tratto dunque l'Affrico vede svanire un vantaggio che coltivava da inizio partita, e con lui la testa della classifica; ma Gola, che cento secondi prima del 2-2 aveva deciso di sostituire Torracchi con Mencarelli, continua a esser convinto della bontà dell'assetto e degli interpreti. Alla lunga avrà ragione, ma nell'immediato rischia di vedere completarsi la rimonta del Fucecchio: Pallotti deve spendere il fallo da ammonizione per fermare l'incursione di Gabbrielli, cui Citi affida la punizione dalla stessa zolla da cui nel primo tempo aveva segnato Matteoni. L'esecuzione è diversa sia per dinamica (col destro anziché col mancino, sul secondo palo anziché sul primo) sia per esito, ma non di molto: Campanale, che in uscita soffre tantissimo ma sui pali è ultrareattivo, allontana di pugno un pallone complicatissimo. Fino al quarto d'ora però l'Affrico continua ad annaspare, improvvisamente avviluppato nel pressing del Fucecchio che lo costringe a sbagliare anche le scelte più semplici: ne è due volte vittima Benelli che per due volte prova a mandare in porta Ciappi, prima con un dribbling azzardato sulla trequarti (lo vanifica la scivolata gigantesca di Ciberti, 50') e poi con un corto retropassaggio per Campanale, disturbato nel rinvio inevitabilmente sporco ma comunque efficace (51'). L'Affrico capisce che se continua a giocar così non regge neppure il pareggio e s'affida a uno sprint di Casamenti per rompere la pressione: la scelta è giusta, perché se Luddi fosse posizionato meglio s'accorgerebbe della punibilità del braccio di Ciampalini, aperto in orizzontale per intercettare il traversone. La decisione di sorvolare, su quest'episodio come sul successivo pestone subito da Kodra, non è granché supportabile; è un bene che dal male non nasca un malissimo, e che Sardelli chiuda con un tiro centrale, facile per Campanale, la ripartenza condotta da Ciappi e Gabbrielli. D'un tocco di mano, nella stessa area e ugualmente evidente, Luddi s'accorge quattro minuti più tardi: non lo avesse fatto avrebbe convalidato la rete di Mencarelli (ammonito, giusto) sulla punizione di Marcantonini, e sarebbe stato un problema ancora più grande. Sull'altro fronte continuano i problemi per Benelli, che a un primo tempo positivo non riesce ad abbinare una ripresa adeguata: buona nell'intenzione, la sua diagonale è imprecisa nell'esecuzione e costringe di nuovo Campanale a un duello ravvicinato con un avversario, stavolta Gabbrielli avviatosi verso la porta dalla verticalizzazione di Ciappi. È in questo contesto che improvvisamente l'Affrico torna avanti: fresco nonostante un'ora a duemila, Giannoni alza la pressione fino al limite dell'area e recupera il pallone al centro dell'arco; da lì lo scarica a destra per Marcantonini, la cui accelerazione si completa con un rasoterra al centro. È un pallone perfetto per Mencarelli che col destro lo colpisce così sporco da fargli assumere una traiettoria imprendibile: anziché tuffarsi (il tiro era angolato ma lentissimo) Criachi prova a rincorrerlo, ma lo raggiunge soltanto quando ha superato la linea di porta. Allo scadere mancano quattro minuti, e i tifosi dell'Affrico avviano il conto alla rovescia e l'app di Campionando per scoprire i risultati di Tau e Sporting Cecina; ma sarebbe stato meglio aspettare, perché sull'angolo di Gabbrielli da destra Campanale esce di nuovo malissimo, e di testa Federighi schianta in porta il pallone del 3-3 (69'). Ora sono i tifosi del Fucecchio ad avviare il conto alla rovescia, sacramentando contro i cinque minuti di recupero decisi da Luddi. Non ha torto lui, e non hanno torto loro: se sul traversone di Casamenti da sinistra Matteoni era riuscito a ripiegare, riscoprendosi d'un tratto terzino, e ad anticiparlo, su quello di Kodra da destra Mencarelli è solo; per un fenomeno di quel calibro lì aprire il destro al volo e schioccare il pallone sul secondo palo è poco più d'un esercizio di stretching. È il 4-3 che resta intatto nonostante l'ultimo assalto del Fucecchio, neutralizzato da Campanale che con la figura s'oppone ad Aposti (aveva rilevato Masha) assurdamente libero sul secondo palo sul traversone rasoterra di Russo (aveva rilevato Comanducci subito prima del 3-3, nel tentativo d'appesantire la spinta offensiva). Il boato dell'Affrico all'ultimo fischio di Luddi vuol dire tanto: nella corsa al titolo c'è una rivale in meno; e in attacco, è ufficiale, tanto peso in più. D'altra parte c'è un motivo per cui, da Riva a Batistuta a Ronaldo quello vero, quando si ripensa alle squadre che ci hanno fatto sognare, e alle partite che ci hanno fatto sognare, si pensa innanzitutto a chi faceva gol. Calciatoripiù : che giochi terzino o all'ala Matteoni è sempre splendido, come la rete su punizione e come l'assist che avvia la doppietta di Federighi , a segno poi sull'angolo di Gabbrielli (Giov.Fucecchio). In qualsiasi altro campo la somma sarebbe stata sufficiente per vincere, o quantomeno per non perdere; ma in quasi nessun altro campo si devono affrontare tutti insieme talenti come Marcantonini e Casamenti (lo stop per la rete del raddoppio profuma di qualità enormi), mezzali inesauribili come Giannoni , dal cui break nasce la rete del 3-2, e soprattutto centravanti come Mencarelli (Affrico): nella corsa al titolo toscano, e forse oltre, le sue reti (sono già quattro in quattro giornate) possono diventare un'insidia contro cui non esiste antidoto.
Lastrigiana-Poggio A Caiano 2-1

LASTRIGIANA: Fontani, Borghi, Del Giudice, Tarantino, Desideri, Cappiardi, Taofik, Brusciano, Panichi, Mangani, Kurti. A disp.: Buti, Fossi, Vertaldi, DAgostino, Caciolli, Cerbai, Maestrelli, Bargagni, Vignoli. All.: Fanfani Filippo
POGGIO A CAIANO: Sehimi, Donnarumma, Spanu, Passeri, Speranzi, Minatti, Ciccone, Parrini, Bonacchi, Vadala, Checchi. A disp.: Pasquarelli, Barenghi, Arrighini, Maffii, El Otmani, Rizzuto, Marretti, . All.: Cicala Alessio
ARBITRO: Thomas Niccoletti di Empoli
RETI: Borghi, Mangani, Parrini
LASTRIGIANA: Fontani, Borghi, Del Giudice, Tarantino, Desideri, Cappiardi, Taoufik, Brusciano, Panichi, Mangani, Kurti. A disp.: Buti, T. Fossi, Vertaldi, D'Agostino, Caciolli, Cerbai, Maestrelli, Bargagni, Vignoli. All.: Filippo Fanfani.
POGGIO A CAIANO: Sehimi, Donnarumma, Spanu, Passeri, Speranzi, Minatti, Ciccone, Parrini, Bonacchi, Vadalà, Checchi. A disp.: Pasquarelli, Barenghi, Arrighini, Maffii, El Otmani, Rizzuto, Marretti. All.: Claudio Del Bianco.
ARBITRO: Niccoletti di Empoli
RETI: 12' Borghi, 35' Parrini, 71' Mangani.



Capezzano dimenticato. Nonostante l'assenza di Fogli infortunato e di Preka squalificato, la Lastrigiana torna alla vittoria e lascia il Poggio a Caiano immerso nei pensieri: la zona retrocessione dista ancora soltanto sei punti. Finisce 2-1 una partita intensa, giocata su buoni ritmi ma altrettanto ricca d'errori tecnici. Pur privo di Piccione, in avvio il Poggio a Caiano prende in mano il centrocampo e va un paio di volte alla conclusione dalla lunga distanza senza però impensierisce l'attento Fontani. E alla prima vera occasione la Lastrigiana passa in vantaggio: Sehimi s'oppone al primo tiro di Borghi favorito da un cross dalla destra, ma deve arrendersi alla ribattuta a porta vuota. Nonostante lo svantaggio però il Poggio non si scompone e guadagna una serie di angoli consecutivi: sugli sviluppi d'uno di questi Passeri svetta più alto di tutti, ma spedisce il pallone sopra la traversa. Il pareggio arriva al 35' con un'azione di contropiede sulla sinistra: servito al limite dell'area, di prima Parrini infila il pallone all'angolo. È l'1-1 su cui si chiude il primo tempo. Nella ripresa i ritmi s'abbassano, ma non mancano le occasioni: al 48' Bonacchi calcia a botta sicura da centro area, ma Fontani compie un vero miracolo mettendo in angolo. Al 60' è la Lastrigiana ad andare vicina al vantaggio con una punizione di Kurti dal limite dell'area: destro a giro e palo pieno. Il vantaggio biancorosso arriva al primo minuto di recupero, Taoufik sventaglia da destra a sinistra trovando l'inserimento puntuale di Mangani, bravo nel controllo e perfetto nella conclusione in diagonale alla sinistra del portiere. È il 2-1 che schiude prospettive interessanti per la Lastrigiana (la zona coppa resta a quattro punti) e costringe il Poggio a Caiano a un'altra settimana di calcoli.
Venturina-Sestese 1-6

VENTURINA: Zanaboni, Bonaguidi, Giovani, Fadda, Mezzetti, Minichini, Frati, Casoli, Lolini, Maldini, Deri. A disp.: Visconti, Guazzelli, Paladini, Gentili, Laska, Da Frassini, . All.: Bucciantini Fabio
SESTESE: Giorgetti, Bindi, Bassetti, De Ferdinando, Marzano, Musa, Minniti, Ceccherini, Notari, Stasi, Palmini. A disp.: Bardazzi, Drago, Malica, Bellini, Pucci, Talbi, Mezani, Scura. All.: Cillo Fabio
ARBITRO: Joshua Pellegrini di Piombino
RETI: Maldini, Minniti, Mezani, Talbi, Notari, De Ferdinando, Talbi
VENTURINA: Zanaboni, Bonaguidi, Giovani, Fadda, Mezzetti, Minichini, Frati, Casoli, Lolini, Maldini, Deri. A disp.: Visconti, Guazzelli, Paladini, Gentili, Laska, Da Frassini. All.: Fabio Bucciantini.
SESTESE: Giorgetti, Bindi, Bassetti, De Ferdinando, Marzano, Musa, Minniti, Ceccherini, Notari, Stasi, Palmini. A disp.: Bardazzi, Drago, Malica, Bellini, Pucci, Talbi, Mezani, Scura. All.: Fabio Cillo.
ARBITRO: Pellegrini di Piombino.
RETI: Notari, Minniti, Maldini, Talbi 2, De Ferdinando, Mezani.



La Sestese ritrova un successo che mancava ormai da qualche turno, superando a domicilio un buon Venturina per quasi un'ora di gioco. L'1-6 finale da solo lascia spazio a poche argomentazioni, evidenziando l'ottima prova dei rossoblù di mister Cillo, bravissimi a mettere il match subito sui binari giusti con un uno-due micidiale nei primi minuti e poi a sigillare i tre punti in una ripresa prevalentemente di marca Sestese. Nel mezzo un buon Venturina, capace di reagire all'immediato svantaggio e pericoloso in alcune occasioni nel corso della prima frazione. Ma procediamo con ordine. Pronti-via e il match come detto si sblocca subito. Dopo una buona chance non sfruttata dopo pochi secondi a tu per tu col portiere, Notari stappa la partita con una conclusione dal limite dell'area. È il 5' di gioco, è subito 0-1 al Mazzola. Trascorrono due-tre minuti e la Sestese raddoppia: cross in mezzo di Palmini e rete di Minniti per lo 0-2. La partita si fa davvero in salita per i ragazzi di Bucciantini, la Sestese continua a spingere e poco dopo va vicina al tris ancora con Notari. Ma i biancocelesti hanno una buona reazione, mostrando delle buone trame, e riescono ben presto ad accorciare le distanze: ben imbeccato da Deri, Maldini riaccende il match realizzando l'1-2. Il Venturina spinge e va ancora vicino al gol, in particolare in due occasioni: ancora Maldini colpisce la traversa con una conclusione dal limite dell'area, mentre il tentativo di Mezzetti viene deviato sul palo da un difensore rossoblù. I biancocelesti cercano il pari, i rossoblù vogliono il tris e ci vanno vicini nel finale di primo tempo con Palmini e con Minniti, ma senza riuscire a concretizzare. Nella ripresa riparte forte la Sestese, che opera subito qualche cambio. E proprio i neoentrati si rendono immediatamente protagonisti: Scura colpisce un palo nei primi minuti e poi dalla sinistra serve l'assist vincente per Talbi, che infila il pallone in rete per l'1-3. La Sestese cala il tris e allunga ancora poco dopo, arrotondando a sei il bottino di reti di giornata. De Ferdinando cala il poker rossoblù direttamente da calcio d'angolo, poi ancora Talbi è bravo a risolvere un batti e ribatti in area sugli sviluppi di un calcio da fermo, realizzando così la doppietta personale. Nei minuti di recupero infine Mezani, anche lui entrato a gara in corso, dal limite dell'area incrocia il tiro sul palo opposto per il definitivo 1-6. Riparte così la rincorsa della Sestese verso i piani altissimi della classifica, con una prova convincente e tanti gol. Dall'altra parte un Venturina costretto a far fronte a diverse assenze incappa nel secondo k.o. interno consecutivo dopo quello col San Miniato. Nella rincorsa alla salvezza i biancocelesti potranno ripartire dal buon primo tempo offerto contro la Sestese. Calciatoripiù: Maldini (Venturina); De Ferdinando, Musa (Sestese).
Tau Calcio-Cattolica Virtus 1-1

TAU CALCIO: Ricci, Romanelli, Serafini, Bracaloni, Tancredi, Giovannini, Moschini, Giagnoni, Giovannelli, MAtteucci, Bonelli. A disp.: Bella, BIONDI, Romani, Guidi, Piazza, Capocchi, Sarnataro, Cecchetti, Kercuku. All.: Vannini Marco
CATTOLICA VIRTUS: Bracci, Masi, Chirinos, Narduzzi, Veltre, Mugnaini, Pierucci, Pagnotta, Stondei, Zangarelli, Andres. A disp.: Ronchi, Picarelli, Maffei, Zini, Dona, De Sa, Casieri, . All.: Carubia Rosario
ARBITRO: Emma Di Gregorio di Pontedera
RETI: Giovannelli, Pierucci
TAU ALTOPASCIO: J. Ricci, Romanelli, Serafini, Bracaloni, Tancredi, Giovannini, Moschini, Giagnoni, Giovannelli, Matteucci, Bonelli. A disp.: Bella, Biondi, Romani, Guidi, Piazza, Capocchi, Sarnataro, Cecchetti, Kercuku. All.: Marco Vannini.
CATTOLICA VIRTUS: Bracci, Masi, Chirinos, Narduzzi, Veltre, Mugnaini, Pierucci, Pagnotta, Stondei, Zangarelli, Andres. A disp.: Ronchi, Picarelli, Maffei, Zini, Dona, De Sa, Casieri. All.: Rosario Carubia.
ARBITRO: Di Gregorio di Pontedera
RETI: 22' Pierucci, 73' Giovannelli.
NOTE: ammoniti Giovannelli e Veltre



C'è mancato qualche secondo all'impresa; c'è mancato qualche secondo, ma comunque l'impatto sulla classifica è dirompente: anche se nel recupero il Tau Altopascio evita la sconfitta (Giovannelli segna l'1-1 al 73'), Affrico e Cecina si staccano e lo lasciano al terzo posto, a meno due dalla vetta. Anche se alla fine resta incompleta è dunque ancora più eclatante l'impresa della Cattolica Virtus, che per un tempo e mezzo sogna il colpaccio. Peraltro già l'avvio suggerisce che per il Tau sarà una domenica complicata: alla prima azione Zangarelli recupera il pallone sulla mediana e appoggia a Andres che avanza e calcia dai venti metri, di poco sopra la traversa. Identico l'esecutore e identico l'esito della punizione calciata dal limite tre minuti più tardi. Il Tau si vede avanti per la prima volta al 7', quando Moschini si trova libero sulla sinistra: pronto il traversone al centro, respinto dalla difesa avversaria; conclude al volo Moschini, centrale per la parata del portiere. Il Tau ci riprova al 13' con la punizione dalla trequarti che Giovannelli appoggia a sinistra per Bracaloni: cross sopra la traversa. Cinque minuti più tardi la posizione è più vicina, anche se ugualmente decentrata: Giovannelli cerca direttamente la porta, senza però trovarla. Al 22' però la Cattolica Virtus passa avanti: Masi batte una rimessa laterale a destra e pesca in area Pierucci, il cui sinistro s'insacca all'incrocio più lontano. D'un tratto costretto a rimediare lo svantaggio, il Tau si fa avanti con una punizione che Bracaloni crossa in mezzo da tre passi dalla bandierina: di testa colpisce Giovannini che però devia alto. Ma in contropiede la Cattolica è pericolosissima: dalla trequarti Andres lancia al limite Stondei, sul quale è provvidenziale l'uscita di Jordan con i piedi. Sull'altro fronte è ottimo anche l'intervento di Bacci che in tuffo blocca il tiro di Moschini, favorito dalla sponda di Giagnoni sull'assist di Giovannelli. Si va dunque al riposo sullo 0-1. La ripresa s'apre con il lancio di Serafini che consente a Bonelli di scappare sulla fascia: è ottimo il servizio per Giagnoni che però calcia a lato. La pressione del Tau aumenta, ma non produce tiri nello specchio: Tancredi calcia di poco alta una punizione in zona centrale (46'). E, di nuovo, in contropiede la Cattolica è pericolosissima: Pierucci s'accentra da destra e cerca la porta, protetta da Jordan Ricci (47'). Lo stesso fa Bracci sulla volée di Capocchi lanciato da Giovannini dalla mediana. La Cattolica prova a chiudere la partita, per evitare il ritorno del Tau: al 52' Veltre crossa in area una punizione dalla trequarti sulla sinistra, ma in uscita Jordan Ricci anticipa tutti e devia sul fondo. E la pressione del Tau cresce, anche senza portare al pareggio: a lato il destro di Matteucci sull'ottimo recupero di Romanelli a sinistra (53'), bloccato da Bracci il tiro-cross di Capocchi sull'innesco di Biondi (63'). Ugualmente facile è la parata sul tiro centrale di Capocchi, servito da Piazza (65'). Il Tau però si sta avvicinando al pari, lo dimostra l'episodio che va in scena a due minuti dalla fine del tempo regolamentare: da sinistra Piazza cerca Capocchi che rientra sul destro e calcia in pieno sulla faccia inferiore della traversa. La Cattolica trema e al terzo degli otto minuti di recupero crolla: da destra Giovannini verticalizza per Sarnataro, pronto al cross; in anticipo sulla difesa Giovannelli colpisce con l'interno e segna la rete del pareggio. E nel finale il Tau sfiora la rimonta: l'azione dei possibili tre punti l'alimenta di nuovo Sarnataro che avanza in zona centrale per poi scaricare a destra Cecchetti, al tiro alto di poco. È giusto il pari che lascia insoddisfatte entrambe le contendenti: il Tau perde il primato, la Cattolica due punti che a lungo ha pensato di riportare a Soffiano.
Scandicci-Capezzano Pianore 1-1

SCANDICCI: Izzo, Andrei, Ciulli, Salvadori, Sani, Morosino, Cullhaj, Focardi, Lodovisi, Palmini, Pacini. A disp.: Morelli, Catarzi, Brahimaj, Campinoti, De La Cruz Valentin, Baggiani, Prelashaj, . All.: Fanfani Filippo
CAPEZZANO PIANORE: Pelliccia, Quilici, Niccolai, Pilone, Satini, Benedetti, Casolare, Lenzi, Lombardi, Llanaj, Mbaye. A disp.: Galli, Bellandi, Napoli, Romagnoli, Paolini, Nocito, Dolo, Giorgi. All.: Agostini Stefano
ARBITRO: Tommaso D Amore di Prato
RETI: Cullhaj, Llanaj
SCANDICCI: Izzo, Andrei (Campinoti), Ciulli (De La Cruz), Salvadori, Sani, Morosino, Cullhaj, Focardi (Baggiani), Lodovisi, Palmini (Prelashaj), Pacini. A disp.: Morelli, Catarzi, Brahimaj. All.: Filippo Fanfani.
CAPEZZANO P.: Pelliccia, Quilici (Romagnoli), Niccolai, Pilone, Satini, Benedetti, Casolare (Paolini), Lenzi (Nocito), Lombardi, Llanaj (Dolo), Mbaye (Giorgi). A disp.: Galli, Bellandi, Napoli. All.: Stefano Agostini.
ARBITRO: D'Amore di Prato.
RETI: Llanaj, Cullhaj.



A Llanaj in avvio risponde Cullhaj allo scadere, finisce 1-1 il match tra Scandicci e Capezzano Pianore al termine di una partita caratterizzata da diverse occasioni da gol. Pronti-via e al primo affondo, al 3', il Capezzano passa in vantaggio: scambio Niccolai-Mbaye sulla sinistra, il pallone viene servito in area dove Llanaj anticipa tutti e infila in rete alla destra del portiere per lo 0-1. Il Capezzano insiste, al 5' ancora Llanaj innesca Lombardi, che si gira e tira in porta; Izzo para. Un minuto dopo ancora ospiti pericolosi con una bella triangolazione che mette Niccolai davanti al portiere; l'arbitro ravvisa una posizione di fuorigioco. Lo Scandicci prende campo e inizia subito a farsi pericoloso in area ospite. Al 10' si annota un insidioso tiro dalla sinistra di Pacini deviato sopra la traversa da Pelliccia. Un minuto dopo tiro da fuori di Ciulli, il pallone attraversa tutta l'area di porta e si spegne sul fondo, mentre poco dopo, su angolo ancora di Ciulli, Sani colpisce di poco fuori. Al 17' Satini, ultimo uomo, ferma Pacini che era partito in proiezione offensiva. Subito dopo Pacini serve Focardi, che si gira e conclude fuori. Al 19' Pilone ruba palla e innesca in area Casolare, che non arriva per un soffio sul pallone. Al 25' torna in avanti lo Scandicci: Focardi innesca Pacini, anticipato in presa bassa da Pelliccia. Si annotano poi un tiro alto di Lombardi per gli ospiti al 29' e un'occasione ghiottissima per i locali alla mezz'ora di gioco: Focardi serve in area Pacini che si fa ipnotizzare da Pelliccia, bravo a chiudere lo specchio e a deviare il pallone in corner. Nell'ultimo squillo del primo tempo, al 33', un tiro di Focardi su invito di Salvadori viene deviato in angolo dal portiere ospite. Il secondo tempo si apre con una buona chance per il Capezzano (37'): Lombardi conquista un pallone sulla destra, va sul fondo e mette dentro per Mbaye, che non arriva per un soffio sulla sfera. La risposta dello Scandicci si annota al 44' con un tiro sopra la traversa di Cullhaj e poi al 51': sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Ciulli, Sani colpisce a botta sicura trovando la pronta risposta di Pelliccia, che gli nega il gol con uno splendido riflesso. Poco dopo combinazione palla a terra tra Baggiani e Pacini, quest'ultimo serve un buon pallone in mezzo sul quale Lodovisi non riesce ad arrivare di un soffio. Al 59', sugli sviluppi di un'azione sulla sinistra, il neoentrato De La Cruz ci prova da fuori area, ancora Pelliccia toglie il pallone da sotto la traversa deviandolo in corner. Due minuti dopo, sugli sviluppi di un'azione sulla sinistra, Cullhaj serve un buon pallone in mezzo per la spizzata di Lodovisi: il pallone esce a fil di palo. Al 67', sugli sviluppi di un calcio da fermo battuto ancora da Cullhaj, Prelashaj conclude di testa trovando ancora la deviazione di Pelliccia. La risposta del Capezzano è affidata a un calcio di punizione battuto in mezzo da Satini per il colpo di testa di Pilone che conclude di poco fuori. Fino alla fine lo Scandicci preme alla ricerca del pari mentre il Capezzano cerca di contenere gli attacchi avversari, con Pelliccia che sale sugli scudi. La partita si fa tesa e si accende in particolare nei minuti finali; vengono espulsi l'allenatore dello Scandicci e due calciatori del Capezzano, Niccolai e Dolo, per doppia ammonizione. I padroni di casa premono alla ricerca del pari e riescono a trovarlo proprio allo scadere, nell'ultima azione, quando Cullhaj s'inventa un gran gol su calcio di punizione dal limite, un po' defilato sulla destra: il pallone finisce all'incrocio dei pali imparabile per l'ottimo Pelliccia. Al fischio finale l'arbitro espelle anche Lenzi per proteste. Calciatoripiù : nello Scandicci spicca su tutti Morosino al centro della difesa; per il Capezzano Pianore Pelliccia è autore di diversi interventi salvarisultato, Pilone è un guerriero a metà campo, mentre Benedetti si dimostra sempre attento in difesa.