Lastrigiana-Giov. Fucecchio 1-2
LASTRIGIANA: Izzo N., Casamonti, Caparrini, Manescalchi, Vella, Gracci, Maxharri, Dainelli, Polli, Torniai, Picco. A disp.: Chergui, Conti, Curri, Semeraro, Bitossi, Leporatti, Rossi, Di Masi, Venturini. All.: Rosamilia Niccolo
GIOV. FUCECCHIO: Pepe, Palandri, Innocenti, Mazzotta, Firenzuoli, Lici, Pieragnoli, Matteoli, Guidi, Sollazzi, Gatto. A disp.: Baldini, Bianchi, Bonora, Carfagna, De Gregorio, De Lucia, Del Gronchio, Ronca, Sorbara. All.: Vivarelli Lorenzo
RETI: Curri, Lici, Guidi
LASTRIGIANA: Izzo, Casamonti, Polli, Caparrini, Manescalchi, Maxharri, Torniai, Vella, Dainelli, Gracci, Picco. A disp.: Chergui, J. Rossi, Venturini, Conti, Curri, Semeraro, Leporatti, Bitossi, Dimasi. All.: Niccolò Rosamilia.
GIOV.FUCECCHIO: N. Pepe, Palandri, Innocenti, Mazzotta (60' Sorbara), Firenzuoli, Lici, Pieragnoli (70' Ronca), Matteoli (65' Del Gronchio), P. Guidi, Sollazzi (82' De Gregorio), Gatto (50' Carfagna). A disp.: Baldini, Bianchi, Bonora, De Lucia. All.: Lorenzo Vivarelli.
ARBITRO: Galighi di Firenze
RETI: 13' Lici, 19' P. Guidi, 59' Curri.
LASTRIGIANA: Izzo, Casamonti, Polli, Caparrini, Manescalchi, Maxharri, Torniai, Vella, Dainelli, Gracci, Picco. A disp.: Chergui, J. Rossi, Venturini, Conti, Curri, Semeraro, Leporatti, Bitossi, Dimasi. All.: Niccolò Rosamilia.
GIOV.FUCECCHIO: N. Pepe, Palandri, Innocenti, Mazzotta (60' Sorbara), Firenzuoli, Lici, Pieragnoli (70' Ronca), Matteoli (65' Del Gronchio), P. Guidi, Sollazzi (82' De Gregorio), Gatto (50' Carfagna). A disp.: Baldini, Bianchi, Bonora, De Lucia. All.: Lorenzo Vivarelli.
ARBITRO: Galighi di Firenze
RETI: 13' Lici, 19' P. Guidi, 59' Curri.
I Giov. Fucecchio di mister Vivarelli superano in trasferta la Lastrigiana e rimangono in scia della capolista Cattolica Virtus.
Vittoria costruita soprattutto nella prima frazione di gioco con gli ospiti che comandano quasi sempre il gioco; vantaggio sugli sviluppi di una calcio indiretto in area con Sollazzi che tocca palla a Lici che scarica in porta.
Un occasione per Gatto (bella parta del portiere dei padroni di casa) precede il gol del 2-0; lancio di Mazzotta, sponda di testa di Sollazzi e Guidi che deposita in porta dopo aver saltato il portiere.
Per la Lastrigiana un tiro alto di Gracci e ottima parata di Pepe su tentativo di Polli.
Allo scadere della prima frazione di gioco da registrare anche una traversa di Sollazzi.
Nella ripresa, meno spumeggiante, arriva il gol di testa di Curri a riaprire il risultato, ma i Giov. Fucecchio controllano bene e con Bianchi hanno due nitide occasioni da gol che per? il n.13 entrato a gara in corso non riesce a concretizzare; nel primo casa contropiede del Fucecchio, palla da Guidi a Bianchi che si trova sul centrosinistra dell'area di rigore (con la porta di fronte), ma tira addosso al portiere, nella seconda situazione, rilancio dalla difesa, Bianchi salta il proprio marcatore, entra in area dal lato destro e tira, ma il portiere locale risponde con una grande parata)
Commento di : campio
L'anno scorso trentuno volle dire spareggio. Se si va di replica, per salvarsi serviranno dunque trentadue punti: dieci sono quasi un terzo. Se dicendolo si riesce a restare seri si ripete l'analisi ufficiale proposta dal Fucecchio, la più brillante delle neopromosse: l'1-2 sul campo della Lastrigiana vale infatti uno straordinario aggancio al secondo posto, in compagnia del Tau Altopascio e a due punti di distanza dalla Cattolica. Vivarelli, allenatore (molto) bravo e che a Fucecchio ha finalmente trovato l'ambiente giusto in cui esprimersi, fa bene a predicare prudenza: almeno sul piano climatico è ancora estate, e dunque è bene restare ancorati agli obiettivi dichiarati a inizio stagione. Ma questo Fucecchio entusiasma, non solo per i risultati (due vittorie su due in trasferta, e in due trasfertacce: Borgo San Lorenzo e Lastra a Signa): il primo tempo della Guardiana è il migliore di quest'inizio di stagione. È quasi inevitabile che dopo un quarto d'ora di pressione crescente il punteggio si sblocchi, sanzione per un'ingenuità enorme della Lastrigiana: all'ultimo Casamonti prolunga un pallone che stava già sfilando rasoterra verso Izzo, già pronto a raccoglierlo con le mani; ne viene fuori una punizione indiretta sul fronte sinistro dell'attacco, convertita in rete da Lici che sul tocco di Sollazzi piazza il tiro a giro sul secondo palo (13'). Trascorrono sei minuti e il Fucecchio raddoppia: sul lungo lancio di Gatto sopra la difesa Guidi, partito in posizione regolare, scarta Izzo rimasto a mezza via e da posizione defilata calcia col mancino tra i pali. Solo adesso la Lastrigiana reagisce e costruisce in sequenza tre occasioni per dimezzare le distanze: protagonisti sono Picco, che recupera palloni a manciate al limite, Gracci (tiro di poco alto) e per due volte Vella che prima non trova lo specchio e poi sul traversone dal fondo calcia addosso a Pepe. Ma nel finale di tempo la Lastrigiana rischia il tracollo: la salvano la traversa sul tiro di Sollazzi da venti metri e poi il fischio di Galighi sulla ribattuta in porta di Guidi, in fuorigioco a quel punto punibile. Dopo un primo tempo così il Fucecchio s'attende una ripresa in cui gli toccherà soltanto gestire: va in quest'ottica anche il 4-4-2 cui passa Vivarelli. Ma un'errata lettura della difesa riporta la Lastrigiana vicina alla linea di galleggiamento quando alla fine manca più di metà tempo: sul traversone di Dimasi da destra nessuno marca Curri che, solo a centro area, di testa imbuca il pallone sul secondo palo. Potrebbe essere l'avvio della riscossa, ma la Lastrigiana sembra aver esaurito le pile per raggiungere il pari: non le riesce costruire più alcuna occasione; due ne crea invece il Fucecchio, entrambe con Bianchi che per due volte (60', 65') si vede chiudere lo specchio da Izzo in uscita. C'è tempo ancora per il pericoloso colpo di testa di Guidi, in anticipo sul primo palo su un angolo teso, e poi soltanto per l'esultanza del Fucecchio che il successo porta nella zona di Cattolica e Tau: uscire in una compagnia così dev'essere soltanto motivo d'orgoglio.
Calciatoripiù : quarta rete in quattro gare per
Pietro Guidi , micidiale sottoporta con una frequenza impressionante per un calciatore che l'anno scorso non giocava nell'élite; da qui arriva invece l'ex Zambra
Lici , regista sopraffino e secondo miglior realizzatore della squadra; se alle note positivissime s'aggiungono le prestazioni di
Firenzuoli e
Palandri in difesa, si capisce come mai il Fucecchio sia protagonista d'un avvio di stagione gradevolmente sorprendente.
L'anno scorso trentuno volle dire spareggio. Se si va di replica, per salvarsi serviranno dunque trentadue punti: dieci sono quasi un terzo. Se dicendolo si riesce a restare seri si ripete l'analisi ufficiale proposta dal Fucecchio, la più brillante delle neopromosse: l'1-2 sul campo della Lastrigiana vale infatti uno straordinario aggancio al secondo posto, in compagnia del Tau Altopascio e a due punti di distanza dalla Cattolica. Vivarelli, allenatore (molto) bravo e che a Fucecchio ha finalmente trovato l'ambiente giusto in cui esprimersi, fa bene a predicare prudenza: almeno sul piano climatico è ancora estate, e dunque è bene restare ancorati agli obiettivi dichiarati a inizio stagione. Ma questo Fucecchio entusiasma, non solo per i risultati (due vittorie su due in trasferta, e in due trasfertacce: Borgo San Lorenzo e Lastra a Signa): il primo tempo della Guardiana è il migliore di quest'inizio di stagione. È quasi inevitabile che dopo un quarto d'ora di pressione crescente il punteggio si sblocchi, sanzione per un'ingenuità enorme della Lastrigiana: all'ultimo Casamonti prolunga un pallone che stava già sfilando rasoterra verso Izzo, già pronto a raccoglierlo con le mani; ne viene fuori una punizione indiretta sul fronte sinistro dell'attacco, convertita in rete da Lici che sul tocco di Sollazzi piazza il tiro a giro sul secondo palo (13'). Trascorrono sei minuti e il Fucecchio raddoppia: sul lungo lancio di Gatto sopra la difesa Guidi, partito in posizione regolare, scarta Izzo rimasto a mezza via e da posizione defilata calcia col mancino tra i pali. Solo adesso la Lastrigiana reagisce e costruisce in sequenza tre occasioni per dimezzare le distanze: protagonisti sono Picco, che recupera palloni a manciate al limite, Gracci (tiro di poco alto) e per due volte Vella che prima non trova lo specchio e poi sul traversone dal fondo calcia addosso a Pepe. Ma nel finale di tempo la Lastrigiana rischia il tracollo: la salvano la traversa sul tiro di Sollazzi da venti metri e poi il fischio di Galighi sulla ribattuta in porta di Guidi, in fuorigioco a quel punto punibile. Dopo un primo tempo così il Fucecchio s'attende una ripresa in cui gli toccherà soltanto gestire: va in quest'ottica anche il 4-4-2 cui passa Vivarelli. Ma un'errata lettura della difesa riporta la Lastrigiana vicina alla linea di galleggiamento quando alla fine manca più di metà tempo: sul traversone di Dimasi da destra nessuno marca Curri che, solo a centro area, di testa imbuca il pallone sul secondo palo. Potrebbe essere l'avvio della riscossa, ma la Lastrigiana sembra aver esaurito le pile per raggiungere il pari: non le riesce costruire più alcuna occasione; due ne crea invece il Fucecchio, entrambe con Bianchi che per due volte (60', 65') si vede chiudere lo specchio da Izzo in uscita. C'è tempo ancora per il pericoloso colpo di testa di Guidi, in anticipo sul primo palo su un angolo teso, e poi soltanto per l'esultanza del Fucecchio che il successo porta nella zona di Cattolica e Tau: uscire in una compagnia così dev'essere soltanto motivo d'orgoglio.
Calciatoripiù : quarta rete in quattro gare per
Pietro Guidi , micidiale sottoporta con una frequenza impressionante per un calciatore che l'anno scorso non giocava nell'élite; da qui arriva invece l'ex Zambra
Lici , regista sopraffino e secondo miglior realizzatore della squadra; se alle note positivissime s'aggiungono le prestazioni di
Firenzuoli e
Palandri in difesa, si capisce come mai il Fucecchio sia protagonista d'un avvio di stagione gradevolmente sorprendente.
Sporting Cecina-Tau Calcio 0-0
SPORTING CECINA: Sanna, Camerini, Manetti, Paladini, D Angelo, Sala, Zazzeri, Moriani, Dardar E., Cerri, Lani L.. A disp.: Bendinelli, Turtur, Pistolesi, Pardera, Castellano, Nesti, Gabriellini, Bartolini, Paoletti. All.: Giachini Dario
TAU CALCIO: Piagentini, Vaselli, Sarti, Frediani, Landi, Mei, Signorini T., Landucci, Borracchini, Casini, Giuntoli. A disp.: Ciampi, Vas, Turturro, Verrengia, Trombino, Signorini S., Nesti, Materassi, Di Ciolo. All.: Guerri Luca
SPORTING CECINA: Sanna, Camerini, Manetti, Paladini, D'Angelo, Sala, Zazzeri, Moriani. E. Dardar, Cerri, Lani. A disp.: Bendinelli, Turtur, Pistolesi, Pardera, Castellano, Nesti, Gabriellini, Bartolini, Paoletti. All.: Dario Giachini.
TAU ALTOPASCIO: Piagentini, Vaselli, Sarti, Frediani, Landi, Mei, T. Signorini, Landucci, Borracchini, Casini, Giuntoli. A disp.: Ciampi, Vas, Turturro, Verrengia, Trombino, S. Signorini, Nesti, Materassi, Di Ciolo. All.: Luca Guerri.
ARBITRO: Cagnani Bethencourt di Grosseto
NOTE: espulso Vaselli (65').
SPORTING CECINA: Sanna, Camerini, Manetti, Paladini, D'Angelo, Sala, Zazzeri, Moriani. E. Dardar, Cerri, Lani. A disp.: Bendinelli, Turtur, Pistolesi, Pardera, Castellano, Nesti, Gabriellini, Bartolini, Paoletti. All.: Dario Giachini.
TAU ALTOPASCIO: Piagentini, Vaselli, Sarti, Frediani, Landi, Mei, T. Signorini, Landucci, Borracchini, Casini, Giuntoli. A disp.: Ciampi, Vas, Turturro, Verrengia, Trombino, S. Signorini, Nesti, Materassi, Di Ciolo. All.: Luca Guerri.
ARBITRO: Cagnani Bethencourt di Grosseto
NOTE: espulso Vaselli (65').
Per la prima volta non riesce a segnare, e dunque per la prima volta rallenta; e, visto che Scandicci e Picchi no ma la Cattolica ha vinto, il Tau perde contatto con la prima posizione, agganciato a quota dieci da un Fucecchio sempre più sorprendente. È l'effetto dello 0-0 che al Cecina porta il primo punto stagionale e l'auspicio di cominciare da qui la rincorsa a posizioni più consone dopo le tre sconfitte consecutive nei primi tre incontri. Giachini può essere soddisfatto per due terzi: la sua squadra è riuscita a neutralizzare il Tau e per la prima volta a non subire reti, ma ancora fatica tantissimo davanti (appena tre centri in quattro incontri, uno ogni 107 minuti). Stavolta la buona sorte è stata d'aiuto: se non avesse toccato sui legni (palo esterno in apertura, traversa piena nel finale) i tiri più pericolosi degli avanti avversari si starebbe commentando una classifica diversa. Il primo episodio decisivo si registra già al 6', quando da posizione defilata Borracchini sbocconcella il palo; non ha fortuna neppure il traversone di Sarti da sinistra, di poco a lato senza che sottoporta nessuno riesca a correggerlo in rete. Forte d'una tecnica invidiabile e d'una fisicità feroce, a lungo il Tau si fa preferire; ma quando riesce ad accapare fuori dalla propria metà campo e a giocare in verticale il Cecina qualche sussulto lo provoca: nel primo tempo le occasioni migliori capitano a Zazzeri (volée splendida sul traversone profondo di Lani, di poco a lato) e a Eliass Dardar che, vinto il duello col proprio marcatore sul quale fa perno, punta Piagentini e prova a superarlo col destro, fuori dallo specchio. Nella trama complessiva della partita a farsi preferire è però il Tau che messo l'intervallo alle spalle sfiora di nuovo la rete: sull'angolo di Nesti sbuca Landi il cui colpo di testa sfila di poco accanto al palo. Poi dopo una lunga fase ricca di spunti agonistici ma priva d'occasioni Cagnani Bethencourt prende una decisione pesante sanzionando Vaselli per la seconda volta: il Tau il quarto d'ora finale lo gioca in inferiorità numerica. Il Cecina prova subito ad approfittarne con due discese sulla destra: della prima è protagonista Eliass Dardar che raggiunto il fondo centra il pallone a rimorchio, ma seppur in affanno la difesa avversaria libera; della seconda Paoletti (ingresso ottimo) che dopo lo sprint serve Zazzeri, impreciso nel tiro a colpo quasi sicuro. E, graziato, nel finale è di nuovo il Tau a costruire l'occasione da tre punti: solo il pizzicotto che il tiro di Sebastiano Signorini dà alla traversa consente al Cecina d'abbandonare uno zero che peraltro non meritava.
Calciatoripiù: Sala guida una difesa capace di neutralizzare il miglior attacco della Toscana; se a una prestazione così seguiranno repliche e se oltre a sbattersi per la squadra
Eliass Dardar comincerà a segnare, lo Sporting Cecina scalerà rapidamente posizioni in classifica; non sempre si troverà davanti una squadra come il Tau Altopascio che, anche se stavolta sottoporta resta a secco, ormai da un decennio fa della qualità (sontuosa la prestazione di
Landucci in mediana) la propria nota distintiva.
Per la prima volta non riesce a segnare, e dunque per la prima volta rallenta; e, visto che Scandicci e Picchi no ma la Cattolica ha vinto, il Tau perde contatto con la prima posizione, agganciato a quota dieci da un Fucecchio sempre più sorprendente. È l'effetto dello 0-0 che al Cecina porta il primo punto stagionale e l'auspicio di cominciare da qui la rincorsa a posizioni più consone dopo le tre sconfitte consecutive nei primi tre incontri. Giachini può essere soddisfatto per due terzi: la sua squadra è riuscita a neutralizzare il Tau e per la prima volta a non subire reti, ma ancora fatica tantissimo davanti (appena tre centri in quattro incontri, uno ogni 107 minuti). Stavolta la buona sorte è stata d'aiuto: se non avesse toccato sui legni (palo esterno in apertura, traversa piena nel finale) i tiri più pericolosi degli avanti avversari si starebbe commentando una classifica diversa. Il primo episodio decisivo si registra già al 6', quando da posizione defilata Borracchini sbocconcella il palo; non ha fortuna neppure il traversone di Sarti da sinistra, di poco a lato senza che sottoporta nessuno riesca a correggerlo in rete. Forte d'una tecnica invidiabile e d'una fisicità feroce, a lungo il Tau si fa preferire; ma quando riesce ad accapare fuori dalla propria metà campo e a giocare in verticale il Cecina qualche sussulto lo provoca: nel primo tempo le occasioni migliori capitano a Zazzeri (volée splendida sul traversone profondo di Lani, di poco a lato) e a Eliass Dardar che, vinto il duello col proprio marcatore sul quale fa perno, punta Piagentini e prova a superarlo col destro, fuori dallo specchio. Nella trama complessiva della partita a farsi preferire è però il Tau che messo l'intervallo alle spalle sfiora di nuovo la rete: sull'angolo di Nesti sbuca Landi il cui colpo di testa sfila di poco accanto al palo. Poi dopo una lunga fase ricca di spunti agonistici ma priva d'occasioni Cagnani Bethencourt prende una decisione pesante sanzionando Vaselli per la seconda volta: il Tau il quarto d'ora finale lo gioca in inferiorità numerica. Il Cecina prova subito ad approfittarne con due discese sulla destra: della prima è protagonista Eliass Dardar che raggiunto il fondo centra il pallone a rimorchio, ma seppur in affanno la difesa avversaria libera; della seconda Paoletti (ingresso ottimo) che dopo lo sprint serve Zazzeri, impreciso nel tiro a colpo quasi sicuro. E, graziato, nel finale è di nuovo il Tau a costruire l'occasione da tre punti: solo il pizzicotto che il tiro di Sebastiano Signorini dà alla traversa consente al Cecina d'abbandonare uno zero che peraltro non meritava.
Calciatoripiù: Sala guida una difesa capace di neutralizzare il miglior attacco della Toscana; se a una prestazione così seguiranno repliche e se oltre a sbattersi per la squadra
Eliass Dardar comincerà a segnare, lo Sporting Cecina scalerà rapidamente posizioni in classifica; non sempre si troverà davanti una squadra come il Tau Altopascio che, anche se stavolta sottoporta resta a secco, ormai da un decennio fa della qualità (sontuosa la prestazione di
Landucci in mediana) la propria nota distintiva.
Poggio A Caiano-Scandicci 1-0
POGGIO A CAIANO: Ciolfi, Detti, Parrini, Gramshi, Hasko, Rrapaj, Spinetti, Fabbri, Giannitti, Varrosi, Leka. A disp.: Mugnaini, Petroni, Liguori, Belli, Martini, Di Felice, Rischi, Mastrolia, Casini. All.: Del Bianco Claudio
SCANDICCI: Hancu, Buzzanga, Andreucci, Villoresi, Martinelli, Montini, Botticelli, Sarti, Martini, Pepe, Municchi. A disp.: Pierattini, Di Cara, Vezzosi, Bendoni D., Mascalchi, Tosi, Ducci, Bucciardini, Uruci. All.: Bernocchi Lorenzo
RETI: Gramshi
POGGIO A CAIANO: Ciolfi, Detti, Parrini, Gramshi, Hasko, Rrapaj, Spinetti, Fabbri, Giannitti, Varrosi, Leka. a disp. Mugnaini, Petroni, Liguori, Belli, Martini, Di Felice, Rischi, Mastrolia, Casini. All.: Del Bianco
SCANDICCI: Hancu, Andreucci, Villoresi, Botticelli, Sarti, Martini, Pepe, Buzzanga, Montini, Martinelli, Municchi. A disp.: Uruci, Ducci, Bucciardini, Tosi, Di Cara, Pierattini, Vezzosi, Mascalchi, Bendoni. All.: Lorenzo Bernocchi.
ARBITRO: Macchini di Pistoia.
RETE: Gramshi.
POGGIO A CAIANO: Ciolfi, Detti, Parrini, Gramshi, Hasko, Rrapaj, Spinetti, Fabbri, Giannitti, Varrosi, Leka. a disp. Mugnaini, Petroni, Liguori, Belli, Martini, Di Felice, Rischi, Mastrolia, Casini. All.: Del Bianco
SCANDICCI: Hancu, Andreucci, Villoresi, Botticelli, Sarti, Martini, Pepe, Buzzanga, Montini, Martinelli, Municchi. A disp.: Uruci, Ducci, Bucciardini, Tosi, Di Cara, Pierattini, Vezzosi, Mascalchi, Bendoni. All.: Lorenzo Bernocchi.
ARBITRO: Macchini di Pistoia.
RETE: Gramshi.
In un caldo pomeriggio di ottobre si affrontano al Martini lo Scandicci, voglioso di proseguire il suo ottimo avvio di campionato, e il Poggio a Caiano, che sin qui ha raccolto sicuramente molto meno di quanto ha seminato, sfavorito anche da un calendario poco benevolo. Inizialmente le due formazioni appaiono guardinghe, ognuna cerca di studiare l'avversario e i suoi punti deboli. Verso il quarto d'ora di gioco lo Scandicci prova ad attaccare con più decisione. Il primo tiro viene effettuato con una punizione insidiosa che l'ottimo Ciolfi para nell'angolino alto, subito dopo un altro calcio piazzato si spegne sul fondo. Successivamente sono i medicei che replicano: prima Giannitti ci prova dalla distanza ma il portiere si distende e si rifugia in corner, poi Spinetti che prova un tiro da fuori area senza fortuna. Al 30' ancora il Poggio che preme con Leka, ma trova il portiere Hanku è attento nella presa. È il preludio al gol che arriva al 36' sugli sviluppi di un calcio d'angolo, con Gramshi che svetta e insacca con l'ausilio di una deviazione: 1-0. Si chiude così il primo tempo con un Poggio pimpante, forte di una difesa attenta e compatta, una fascia sinistra presidiata dall'impeccabile Parrini e uno Spinetti in versione maratoneta. Il secondo tempo inizia con lo Scandicci che spreca una clamorosa occasione, con due giocatori da soli davanti al portiere. Gli ospiti si rendono ancora pericolosi soprattutto grazie al subentrato Vezzosi, che però trova sempre davanti a sé un attentissimo Ciolfi e una difesa davvero rocciosa. Nel finale la partita si surriscalda, ma il Poggio a Caiano riesce a portare a casa una vittoria che serviva più che mai come iniezione di fiducia.
Calciatoripiù : per il Poggio a Caiano
Parrini , un vero e proprio muro in difesa, e
Spinetti , che ha supportato la squadra su entrambi i fronti uscendo stremato a cinque minuti dalla fine.
In un caldo pomeriggio di ottobre si affrontano al Martini lo Scandicci, voglioso di proseguire il suo ottimo avvio di campionato, e il Poggio a Caiano, che sin qui ha raccolto sicuramente molto meno di quanto ha seminato, sfavorito anche da un calendario poco benevolo. Inizialmente le due formazioni appaiono guardinghe, ognuna cerca di studiare l'avversario e i suoi punti deboli. Verso il quarto d'ora di gioco lo Scandicci prova ad attaccare con più decisione. Il primo tiro viene effettuato con una punizione insidiosa che l'ottimo Ciolfi para nell'angolino alto, subito dopo un altro calcio piazzato si spegne sul fondo. Successivamente sono i medicei che replicano: prima Giannitti ci prova dalla distanza ma il portiere si distende e si rifugia in corner, poi Spinetti che prova un tiro da fuori area senza fortuna. Al 30' ancora il Poggio che preme con Leka, ma trova il portiere Hanku è attento nella presa. È il preludio al gol che arriva al 36' sugli sviluppi di un calcio d'angolo, con Gramshi che svetta e insacca con l'ausilio di una deviazione: 1-0. Si chiude così il primo tempo con un Poggio pimpante, forte di una difesa attenta e compatta, una fascia sinistra presidiata dall'impeccabile Parrini e uno Spinetti in versione maratoneta. Il secondo tempo inizia con lo Scandicci che spreca una clamorosa occasione, con due giocatori da soli davanti al portiere. Gli ospiti si rendono ancora pericolosi soprattutto grazie al subentrato Vezzosi, che però trova sempre davanti a sé un attentissimo Ciolfi e una difesa davvero rocciosa. Nel finale la partita si surriscalda, ma il Poggio a Caiano riesce a portare a casa una vittoria che serviva più che mai come iniezione di fiducia.
Calciatoripiù : per il Poggio a Caiano
Parrini , un vero e proprio muro in difesa, e
Spinetti , che ha supportato la squadra su entrambi i fronti uscendo stremato a cinque minuti dalla fine.
Capezzano Pianore-San Miniato 2-3
CAPEZZANO PIANORE: Baldi, Ouadjaout, Graziuso, Savino, Palagi, Milli, Checchi, Farina, Lucchesi, Di Luca, Dettori. A disp.: Innocenti, Cagnoni, Zedda, Ndiaye, Federighi, Radicchi, Ricci, Trombella . All.: Motroni Giacomo
SAN MINIATO: Sampieri, De Luca, Mugnai, Fabiani, Fiorentini, Bartalini C., Di Rubbo, Bartalini D., Fusci, Mearini, Schepis. A disp.: Boccali, Bagnoli, Bartalini T., Franci, Nencini, Pecchi, Pelacchi, Spagnuolo, Tamagnini. All.: Pieri Luciano
RETI: Di Luca, Di Luca, Di Rubbo, Pelacchi, Bartalini T.
CAPEZZANO P.: Baldi, Ouadjaout, Graziuso, Savini, Palagi, Milli, Checchi, Farina, Lucchesi, Di Luca, Dettori. A disp.: Innocenti, Cagnoni, Zedda, Ndiaye, Federighi, Radicchi, Ricci, Trombella. All.: Lelio Biancalana.
SAN MINIATO: Sampieri, De Luca, Mugnai, Fabiani, Fiorentini, C. Bartalini, Di Rubbo, D. Bartalini, Fusci, Mearini, Schepis. All.: Boccali, Bagnoli, T. Bartalini, Franci, Nencini, Pecchi, Pelacchi, Spagnuolo, Tamagnini. All.: Fausto Bello.
ARBITRO: Ferrini di Pisa
RETI: 1' Di Rubbo, 20', 25' Di Luca, 82' Pelacchi, 87' C. Bartalini.
CAPEZZANO P.: Baldi, Ouadjaout, Graziuso, Savini, Palagi, Milli, Checchi, Farina, Lucchesi, Di Luca, Dettori. A disp.: Innocenti, Cagnoni, Zedda, Ndiaye, Federighi, Radicchi, Ricci, Trombella. All.: Lelio Biancalana.
SAN MINIATO: Sampieri, De Luca, Mugnai, Fabiani, Fiorentini, C. Bartalini, Di Rubbo, D. Bartalini, Fusci, Mearini, Schepis. All.: Boccali, Bagnoli, T. Bartalini, Franci, Nencini, Pecchi, Pelacchi, Spagnuolo, Tamagnini. All.: Fausto Bello.
ARBITRO: Ferrini di Pisa
RETI: 1' Di Rubbo, 20', 25' Di Luca, 82' Pelacchi, 87' C. Bartalini.
Aveva dimostrato un gran carattere. In svantaggio dopo trentotto secondi, già nel primo tempo il Capezzano era riuscito a ribaltare lo svantaggio e grazie alla doppietta di Di Luca a mettersi dietro il San Miniato; e, anche se la consistenza (sette minuti, una vita e mezzo) un brivido glielo provoca, quando Ferrini indica l'ammontare del recupero comincia a pensare a quale sia il modo migliore per festeggiare il primo successo dell'anno. Sette minuti più tardi i piani finiscono accartocciati insieme ai punti: Pelacchi aveva già pareggiato in mischia; e approfittando d'un angolo, l'ultimo, battuto male, il San Miniato affonda il contropiede che Cesare Bartalini trasforma nella rete del successo, il secondo consecutivo. Non avrebbe mai pensato che per esultare avrebbe dovuto attendere l'ultima azione, visto che alla prima è già in vantaggio: schierato esterno nel 4-4-2 che in realtà è un 4-2-4 con due attaccanti sulle corsie laterali, Di Rubbo sterza verso l'interno e complice una deviazione col mancino trova l'incrocio. Il Capezzano ha un merito grande, non sgomentarsi per l'ennesima partita in salita: la sua reazione è ottima, anche se perché produca il pari deve attendere metà frazione; poi s'accende Di Luca che, lasciato libero di calciare nella zona che invita all'area, in una manciata di minuti prima impatta conficcando il pallone all'incrocio e poi raddoppia con un pallonetto sublime. Gli ultimi dieci minuti del primo tempo e la prima metà della ripresa sembrano suggerire che la partita sia ormai sigillata: patendo la rivoluzione del punteggio e faticando ad accorciare su Di Luca che ogni volta che s'avvicina al pallone provoca attacchi d'ansia, il San Miniato sembra piegarsi alla volontà del Capezzano che però ha una colpa evidente, non riuscire a chiudere la partita; gli dice male anche la sorte, o chi per lei, che tocca sul palo e poi a lato il tiro quasi perfetto di Graziuso. E visto che per Ferrini la difesa spazza prima della linea sia il colpo di testa di Pecchi sia la ribattuta di Diego Bartalini (il San Miniato aggiunge la propria firma in calce alla mozione che chiede la goal line technology in tutte le categorie: un sogno da ricchi) s'arriva al recupero col Capezzano in vantaggio 2-1. E dopo non esserci riuscito per un tempo e mezzo il San Miniato ribalta il punteggio in sette minuti: pareggia Pelacchi in mischia da distanza ravvicinata, e stavolta è il Capezzano a farsi sentire con Ferrini per un possibile fallo su Graziuso. Ma il più deve ancora arrivare: il San Miniato cattura il pallone su un angolo gestito malissimo e lo rilancia oltre la mediana avviando la ripartenza; la difesa del Capezzano si fa prendere d'infilata e Baldi deve arrendersi al tocco vincente di Cesare Bartalini che accompagna l'azione. E così in sette minuti la storia si ribalta: il San Miniato ha cominciato a capire come farsi largo in una categoria così complicata.
Calciatoripiù: Diego Bartalini, Fabiani e poi
Pelacchi (San Miniato) danno equilibrio a un centrocampo sensazionale.
Aveva dimostrato un gran carattere. In svantaggio dopo trentotto secondi, già nel primo tempo il Capezzano era riuscito a ribaltare lo svantaggio e grazie alla doppietta di Di Luca a mettersi dietro il San Miniato; e, anche se la consistenza (sette minuti, una vita e mezzo) un brivido glielo provoca, quando Ferrini indica l'ammontare del recupero comincia a pensare a quale sia il modo migliore per festeggiare il primo successo dell'anno. Sette minuti più tardi i piani finiscono accartocciati insieme ai punti: Pelacchi aveva già pareggiato in mischia; e approfittando d'un angolo, l'ultimo, battuto male, il San Miniato affonda il contropiede che Cesare Bartalini trasforma nella rete del successo, il secondo consecutivo. Non avrebbe mai pensato che per esultare avrebbe dovuto attendere l'ultima azione, visto che alla prima è già in vantaggio: schierato esterno nel 4-4-2 che in realtà è un 4-2-4 con due attaccanti sulle corsie laterali, Di Rubbo sterza verso l'interno e complice una deviazione col mancino trova l'incrocio. Il Capezzano ha un merito grande, non sgomentarsi per l'ennesima partita in salita: la sua reazione è ottima, anche se perché produca il pari deve attendere metà frazione; poi s'accende Di Luca che, lasciato libero di calciare nella zona che invita all'area, in una manciata di minuti prima impatta conficcando il pallone all'incrocio e poi raddoppia con un pallonetto sublime. Gli ultimi dieci minuti del primo tempo e la prima metà della ripresa sembrano suggerire che la partita sia ormai sigillata: patendo la rivoluzione del punteggio e faticando ad accorciare su Di Luca che ogni volta che s'avvicina al pallone provoca attacchi d'ansia, il San Miniato sembra piegarsi alla volontà del Capezzano che però ha una colpa evidente, non riuscire a chiudere la partita; gli dice male anche la sorte, o chi per lei, che tocca sul palo e poi a lato il tiro quasi perfetto di Graziuso. E visto che per Ferrini la difesa spazza prima della linea sia il colpo di testa di Pecchi sia la ribattuta di Diego Bartalini (il San Miniato aggiunge la propria firma in calce alla mozione che chiede la goal line technology in tutte le categorie: un sogno da ricchi) s'arriva al recupero col Capezzano in vantaggio 2-1. E dopo non esserci riuscito per un tempo e mezzo il San Miniato ribalta il punteggio in sette minuti: pareggia Pelacchi in mischia da distanza ravvicinata, e stavolta è il Capezzano a farsi sentire con Ferrini per un possibile fallo su Graziuso. Ma il più deve ancora arrivare: il San Miniato cattura il pallone su un angolo gestito malissimo e lo rilancia oltre la mediana avviando la ripartenza; la difesa del Capezzano si fa prendere d'infilata e Baldi deve arrendersi al tocco vincente di Cesare Bartalini che accompagna l'azione. E così in sette minuti la storia si ribalta: il San Miniato ha cominciato a capire come farsi largo in una categoria così complicata.
Calciatoripiù: Diego Bartalini, Fabiani e poi
Pelacchi (San Miniato) danno equilibrio a un centrocampo sensazionale.
Fortis Juventus-Margine Coperta 0-1
FORTIS JUVENTUS: Cipriani, Galgano, Palli, Parigi, Gomma, Ferranti, Boretti, Bartalesi, Spano, Giusti, Biancalani. A disp.: Poggi, Gencarelli, Boutahar, Naldi, Focardi, Paladini, Acconci, . All.: Maretti
MARGINE COPERTA: Xillo, Bonari, Vannini, Mateiu, Pellegrini, Daka, Ferro, Paganelli, Dedeli, Di Sessa, Paoli. A disp.: Mamedov, Pasquinelli, Tempestini, Peghinelli, Spinelli, Morina, El Brakzi, . All.: Ferro Marco
RETI: Paganelli
FORTIS JUVENTUS: Cipriani, Galgano, Palli, Parigi, Gomma, Ferranti, Boretti, Bartalesi, Spanò, Giusti, Biancalani. A disp.: Poggi, Gencarelli, Boutahar, Naldi, Focardi, Paladini, Acconci. All.: Gigli.
MARGINE COPERTA: Xillo, Bonci, Vannini, Mateiu, Pellegrini, Daka, A. Ferro, Paganelli, Dedeli, Di Sessa, Paoli. A disp.: Mamedov, Pasquinelli, Tempestini, Peghinelli, Spinelli, Morina, ElBrakzi. All.: M. Ferro.
ARBITRO: Calvani di Prato.
RETE: 6' Paganelli.
FORTIS JUVENTUS: Cipriani, Galgano, Palli, Parigi, Gomma, Ferranti, Boretti, Bartalesi, Spanò, Giusti, Biancalani. A disp.: Poggi, Gencarelli, Boutahar, Naldi, Focardi, Paladini, Acconci. All.: Gigli.
MARGINE COPERTA: Xillo, Bonci, Vannini, Mateiu, Pellegrini, Daka, A. Ferro, Paganelli, Dedeli, Di Sessa, Paoli. A disp.: Mamedov, Pasquinelli, Tempestini, Peghinelli, Spinelli, Morina, ElBrakzi. All.: M. Ferro.
ARBITRO: Calvani di Prato.
RETE: 6' Paganelli.
Al Sussidiario Donatello Donatini di Borgo San Lorenzo il Margine Coperta si impone di misura nei confronti dei padroni di casa della Fortis Juventus. Le due formazioni danno vita ad una sfida nel complesso equilibrata che viene risolta nei minuti iniziali. Al 6' la rete che porta in vantaggio la compagine pistoiese arriva da una rimessa laterale di Bonci. Nasce un batti e ribatti nell'area dei mugellani che porta alla conclusione vincente Paganelli, servito dopo un uno contro uno di Ferri: un tiro forte che si insacca sotto la traversa. Sempre nel primo tempo la squadra di Marco Ferro si fa vedere in avanti con Di Sessa, Andrea Ferro e Dedeli. Il Margine Coperta nella frazione iniziale riesce a gestire la situazione rischiando poco e per i borghigiani non arrivano occasioni degne di nota. Nel secondo tempo la compagine mugellana aumenta la pressione, alla ricerca della rete che eviterebbe la sconfitta. Il primo tentativo è un sinistro di Spanò, che il portiere degli ospiti neutralizza con una bella parata. Poi una conclusione in mischia di Galgano termina fuori misura di poco. Alla crescita della Fortis Juventus si accompagna una gara più spezzettata, e la partita diventa più fisica. Tutti i tentativi dei mugellani non hanno esito e la gara si conclude con il successo del Margine Coperta. La formazione di mister Ferro conquista tre punti molto preziosi, portandosi nei quartieri alti della classifica a quota nove. La squadra biancoverde guidata in panchina da Luca Gigli mostra progressi rispetto alle due pesanti sconfitte delle settimane precedenti, ma non riesce a muoversi da quota zero in graduatoria.
Al Sussidiario Donatello Donatini di Borgo San Lorenzo il Margine Coperta si impone di misura nei confronti dei padroni di casa della Fortis Juventus. Le due formazioni danno vita ad una sfida nel complesso equilibrata che viene risolta nei minuti iniziali. Al 6' la rete che porta in vantaggio la compagine pistoiese arriva da una rimessa laterale di Bonci. Nasce un batti e ribatti nell'area dei mugellani che porta alla conclusione vincente Paganelli, servito dopo un uno contro uno di Ferri: un tiro forte che si insacca sotto la traversa. Sempre nel primo tempo la squadra di Marco Ferro si fa vedere in avanti con Di Sessa, Andrea Ferro e Dedeli. Il Margine Coperta nella frazione iniziale riesce a gestire la situazione rischiando poco e per i borghigiani non arrivano occasioni degne di nota. Nel secondo tempo la compagine mugellana aumenta la pressione, alla ricerca della rete che eviterebbe la sconfitta. Il primo tentativo è un sinistro di Spanò, che il portiere degli ospiti neutralizza con una bella parata. Poi una conclusione in mischia di Galgano termina fuori misura di poco. Alla crescita della Fortis Juventus si accompagna una gara più spezzettata, e la partita diventa più fisica. Tutti i tentativi dei mugellani non hanno esito e la gara si conclude con il successo del Margine Coperta. La formazione di mister Ferro conquista tre punti molto preziosi, portandosi nei quartieri alti della classifica a quota nove. La squadra biancoverde guidata in panchina da Luca Gigli mostra progressi rispetto alle due pesanti sconfitte delle settimane precedenti, ma non riesce a muoversi da quota zero in graduatoria.
Affrico-Cattolica Virtus 1-2
AFFRICO: Lombardi, Agosti, Rotolo, La Greca, Amantea, Figus, Nunziati, Barattucci, Camara, Vaggioli, Ala. A disp.: Cosi, Bonfanti, iania, Cerasi Abbatecola, Nutini, Silvestri, Mazzola, Vezzani, Pratesi. All.: Bambi Lorenzo
CATTOLICA VIRTUS: Giuliano, Giaquinto, Vaggi, Bindi, Rossi, Cercel, Papi, Lottini, Pinheiro Ferraz, Agnorelli, Selvi. A disp.: Lekaj, Frangini, Arcadipane, Randelli, Sciulli, Valleri, Mori, Barzagli, Linares Brito. All.: Vallini Francesco
RETI: Camara, Lottini, Linares Brito
AFFRICO: Lombardi, Agosti, Rotolo, La Greca, Amantea, Figus, Nunziati, Barattucci, Camara, Vaggioli, Ala. A disp.: Cosi, Bonfanti, Iania, Cerasi, Nutini, Silvestri, Mazzola, Vezzani, Pratesi. All.: Lorenzo Bambi.
CATTOLICA VIRTUS: Giuliano, Giaquinto, Vaggi, Bindi, Rossi, Cercel, Papi, Lottini, Pinheiro, Agnorelli, Selvi. A disp.: Lekaj, Frangini, Arcadipane, Randelli, Sciulli, Valleri, Mori, Barzagli, Linares. All.: Francesco Vallini.
ARBITRO: Valeri di Firenze.
RETI: 55' Lottini, 68' Linares, 80' Camara.
NOTE: espulso Mazzola.
AFFRICO: Lombardi, Agosti, Rotolo, La Greca, Amantea, Figus, Nunziati, Barattucci, Camara, Vaggioli, Ala. A disp.: Cosi, Bonfanti, Iania, Cerasi, Nutini, Silvestri, Mazzola, Vezzani, Pratesi. All.: Lorenzo Bambi.
CATTOLICA VIRTUS: Giuliano, Giaquinto, Vaggi, Bindi, Rossi, Cercel, Papi, Lottini, Pinheiro, Agnorelli, Selvi. A disp.: Lekaj, Frangini, Arcadipane, Randelli, Sciulli, Valleri, Mori, Barzagli, Linares. All.: Francesco Vallini.
ARBITRO: Valeri di Firenze.
RETI: 55' Lottini, 68' Linares, 80' Camara.
NOTE: espulso Mazzola.
E adesso la candidatura al titolo diventa più di un'ipotesi. La Cattolica Virtus supera a pieni voti l'esame Affrico, vincendo il match del Lapenta con un 1-2 che non da troppo merito alla prova maiuscola offerta dalla banda Vallini. Sì perchè oltre ai tre punti griffati dalla prodezza di Lottini e dall'incornata di un guizzante Linares (protagonista di un ottimo ingresso nella ripresa) la Cattolica Virtus torna a casa con una prestazione che giustifica e spiega il percorso netto avuto sin qui dai giallorossi - ora da soli in vetta - che tornano dal big match di Campo di Marte con la consapevolezza di potersi giocare le proprie carte al pari delle altre pretendenti al titolo. L'Affrico dal canto suo può recriminare per non aver ancora ingranato la marcia giusta, nonostante un primo tempo nel quale Ala e compagni hanno sfornato una prestazione all'altezza. I primi 40', infatti, vedono i padroni di casa farsi preferire sul piano del palleggio e della proposta offensiva, al netto di una Cattolica che non sta certo lì a guardare confermandosi squadra solida - i soli 2 gol subito finora non sono un caso - e capace di gestire di differenti momenti della gara. Il primo sussulto è di Camara, che intorno al 15' anticipa tutti sugli sviluppi di un calcio piazzato scheggiando però il palo a Giuliano battuto. I padroni di casa attaccano con tanti uomini perdendosi però in qualche preziosismo di troppo in fase conclusiva. Le occasioni però non mancano e il pericolo numero uno per la difesa giallorossa si conferma Camara, vicino al gol in un altro paio di occasioni. La Cattolica Virtus gestisce gli attacchi biancazzurri, senza però creare pericoli dalle parti di un Lombardi inoperoso nei primi 45'. Nel secondo tempo, però, le mosse di Vallini danno slancio alla Cattolica Virtus, completamente ridisegnata grazie agli ingressi di Sciulli e Linares. L'Affrico dal canto suo cala notevolmente sul piano atletico, soffrendo fin da subito le iniziative dei rapidi attaccanti giallorossi. Linares entra subito in clima partita con due accelerazioni che mettono in crisi la difesa biancazzurra e costringono Lombardi a sporcarsi i guantoni in ben due occasioni. Alla terza la Cattolica Virtus trova il gol del vantaggio con una splendida azione orchestrata da Linares e rifinita da Lottini con una terrificante conclusione al sette: stavolta Lombardi proprio non può nulla e al 55' è 1-0 Cattolica. L'Affrico sembra accusare il colpo e al 60' rischia nuovamente di capitolare sull'iniziativa di Selvi che, dalla corsia mancina, scarica al centro per Pinheiro che da pochi passi manca il gol del raddoppio. Gli ospiti però insistono e al 68' vengono premiati con il gol del 2-0 siglato da Linares che, sul lancio di Sciulli, anticipa coraggiosamente Lombardi (che ha la peggio) e di testa insacca. Con poco più di dieci minuti a disposizione, l'Affrico prova a imbastire una controffensiva. Le avanzate biancazzurre, però, fruttano solamente un tentativo di Ala, peraltro respinto con sicurezza da Giuliano. E il gol che consentirebbe di riaprire la contesa arriva a tempo praticamente scaduto quando Camara, il migliore dei suoi, corregge un rete un preciso cross di Bonfanti per l'1-2. Non c'è però più tempo, se non per l'ingenua espulsione di Mazzola per proteste, e al triplice fischio è la Cattolica Virtus ad esultare per tre punti che, per quanto sia solo la quarta giornata, possono avere un'importanza fondamentale nel prosieguo della stagione giallorossa.
Calciatoripiù : nell'Affrico
Camara è il più attivo in zona d'attacco. Bene anche
Nunziati , solito inesauribile motorino sulle corsie laterali. Si merita un plauso anche
Amantea che riscatta l'opaca prova contro il Tau. Nella Cattolica Virtus
Linares cambia l'inerzia della partita, risultando decisivo sia con l'assist per l'1-0 di Lottini sia col gol del raddoppio. Ma una menzione particolare va anche a
Bindi che in mediana è risultato praticamente perfetto.
E adesso la candidatura al titolo diventa più di un'ipotesi. La Cattolica Virtus supera a pieni voti l'esame Affrico, vincendo il match del Lapenta con un 1-2 che non da troppo merito alla prova maiuscola offerta dalla banda Vallini. Sì perchè oltre ai tre punti griffati dalla prodezza di Lottini e dall'incornata di un guizzante Linares (protagonista di un ottimo ingresso nella ripresa) la Cattolica Virtus torna a casa con una prestazione che giustifica e spiega il percorso netto avuto sin qui dai giallorossi - ora da soli in vetta - che tornano dal big match di Campo di Marte con la consapevolezza di potersi giocare le proprie carte al pari delle altre pretendenti al titolo. L'Affrico dal canto suo può recriminare per non aver ancora ingranato la marcia giusta, nonostante un primo tempo nel quale Ala e compagni hanno sfornato una prestazione all'altezza. I primi 40', infatti, vedono i padroni di casa farsi preferire sul piano del palleggio e della proposta offensiva, al netto di una Cattolica che non sta certo lì a guardare confermandosi squadra solida - i soli 2 gol subito finora non sono un caso - e capace di gestire di differenti momenti della gara. Il primo sussulto è di Camara, che intorno al 15' anticipa tutti sugli sviluppi di un calcio piazzato scheggiando però il palo a Giuliano battuto. I padroni di casa attaccano con tanti uomini perdendosi però in qualche preziosismo di troppo in fase conclusiva. Le occasioni però non mancano e il pericolo numero uno per la difesa giallorossa si conferma Camara, vicino al gol in un altro paio di occasioni. La Cattolica Virtus gestisce gli attacchi biancazzurri, senza però creare pericoli dalle parti di un Lombardi inoperoso nei primi 45'. Nel secondo tempo, però, le mosse di Vallini danno slancio alla Cattolica Virtus, completamente ridisegnata grazie agli ingressi di Sciulli e Linares. L'Affrico dal canto suo cala notevolmente sul piano atletico, soffrendo fin da subito le iniziative dei rapidi attaccanti giallorossi. Linares entra subito in clima partita con due accelerazioni che mettono in crisi la difesa biancazzurra e costringono Lombardi a sporcarsi i guantoni in ben due occasioni. Alla terza la Cattolica Virtus trova il gol del vantaggio con una splendida azione orchestrata da Linares e rifinita da Lottini con una terrificante conclusione al sette: stavolta Lombardi proprio non può nulla e al 55' è 1-0 Cattolica. L'Affrico sembra accusare il colpo e al 60' rischia nuovamente di capitolare sull'iniziativa di Selvi che, dalla corsia mancina, scarica al centro per Pinheiro che da pochi passi manca il gol del raddoppio. Gli ospiti però insistono e al 68' vengono premiati con il gol del 2-0 siglato da Linares che, sul lancio di Sciulli, anticipa coraggiosamente Lombardi (che ha la peggio) e di testa insacca. Con poco più di dieci minuti a disposizione, l'Affrico prova a imbastire una controffensiva. Le avanzate biancazzurre, però, fruttano solamente un tentativo di Ala, peraltro respinto con sicurezza da Giuliano. E il gol che consentirebbe di riaprire la contesa arriva a tempo praticamente scaduto quando Camara, il migliore dei suoi, corregge un rete un preciso cross di Bonfanti per l'1-2. Non c'è però più tempo, se non per l'ingenua espulsione di Mazzola per proteste, e al triplice fischio è la Cattolica Virtus ad esultare per tre punti che, per quanto sia solo la quarta giornata, possono avere un'importanza fondamentale nel prosieguo della stagione giallorossa.
Calciatoripiù : nell'Affrico
Camara è il più attivo in zona d'attacco. Bene anche
Nunziati , solito inesauribile motorino sulle corsie laterali. Si merita un plauso anche
Amantea che riscatta l'opaca prova contro il Tau. Nella Cattolica Virtus
Linares cambia l'inerzia della partita, risultando decisivo sia con l'assist per l'1-0 di Lottini sia col gol del raddoppio. Ma una menzione particolare va anche a
Bindi che in mediana è risultato praticamente perfetto.
Sestese-Armando Picchi 1-0
SESTESE: Caracci, Barlumi, Battilocchi, Napolitano, Prota, Bartolomei, Landi, Scarlini, Gusciglio, Bonezzi, Burroni. A disp.: Tabani, Osmenaj, Lika, Lazzeretti, Bonami Lori, Giannone, De Leonardis, . All.: Pacciani Massimo
ARMANDO PICCHI: Luppichini, Sola, Lega, Barile, Lucido, Buonomo, Bulleri, Raglianti, Monaco, Bonelli, Persico. A disp.: Martino, Sarri, Marchetti, Mainardi, Tarrini, Martinelli, Kasa, . All.: Signorini Luca
RETI: Bonami Lori
SESTESE: Caracci, Barlumi, Battilocchi, Napolitano, Prota, Bartolomei, Landi, Scarlini, Gusciglio, Bonezzi, Burroni. A disp.: Tabani, Osmenaj, Lika, Lazzeretti, Bonami, Giannone, De Leonardis. All.: Pacciani.
ARMANDO PICCHI: Luppichini, Sola, Lega, Barile, Lucido, Buonomo, Bulleri, Raglianti, Monaco, Bonelli, Persico. A disp.: Martino, Sarri, Marchetti, Mainardi, Tarrini, Martinelli, Kasa. All.: Signorini.
ARBITRO: Moni di Prato.
RETE: 86' Bonami.
SESTESE: Caracci, Barlumi, Battilocchi, Napolitano, Prota, Bartolomei, Landi, Scarlini, Gusciglio, Bonezzi, Burroni. A disp.: Tabani, Osmenaj, Lika, Lazzeretti, Bonami, Giannone, De Leonardis. All.: Pacciani.
ARMANDO PICCHI: Luppichini, Sola, Lega, Barile, Lucido, Buonomo, Bulleri, Raglianti, Monaco, Bonelli, Persico. A disp.: Martino, Sarri, Marchetti, Mainardi, Tarrini, Martinelli, Kasa. All.: Signorini.
ARBITRO: Moni di Prato.
RETE: 86' Bonami.
Nonostante siamo appena alla quarta giornata di campionato, la sfida tra Sestese e A.Picchi (terminata 1-0 dopo lo 0-0 dei primi 40') è già importante e delicata, visto che la classifica parla chiaro: gli ospiti si presentano a Sesto Fiorentino con solo partite vinte e sono attesi a un test probante, la Sestese fin qui non ha ancora vinto ed è obbligata a non perdere ulteriori punti rispetto alla vetta della graduatoria. La gara si è disputata nello stadio più bello di tutta la categoria, il Torrini appunto, intitolato alla memoria del ragazzo sestese deceduto durante l'incontro Catanzaro-Pavia del '56, a seguito di un colpo di testa risultatogli fatale. Venendo alla gara, la Sestese è risultata un ottimo complesso composto da ragazzi tecnici e qualitativi, ma visto il numero notevole di innesti rispetto all'anno precedente necessita di tempo al fine di avere un rendimento ottimale e al pari delle prime della classe, garanzia a tale considerazione è la competenza di mister Pacciani. L' Armando Picchi è una buona squadra, solida e con ottime trame di gioco (bravi nelle ripartenze); inoltre, è una compagine ben assemblata e con ottimo spirito combattivo, magari non ha elementi di eccelsa qualità, ma svariati buonissimi giocatori e specialmente tra le mura amiche si toglierà parecchie soddisfazioni, come peraltro ha dimostrato fino a ora. Ne è venuta fuori una bella gara emozionante e piacevole, con tratti di bel gioco e spunti tecnici individuali veramente importanti, facendo emergere qualità che dovrebbero servire per un campionato di alta classifica, con preferenza in tal senso conquistata dai rossoblu. La partenza è tutta di marca Sestese. All'8' un colpo di testa di Bartolomei da buona posizione termina a lato. Al 15' più ghiotta l'occasione che capita a Gusciglio su una bella imbucata di Burroni che solo davanti al portiere calcia addosso a quest'ultimo in uscita. Al 16' per la prima volta si fa vedere anche il Picchi grazie a Monaco, che si accentra palla al piede dalla parte destra del campo e lascia partire un debole diagonale, facile preda di Caracci. Al 18' una bella conclusione dal limite di Burroni termina sul palo a portiere battuto. Al 29' una conclusione a giro di Bonezzi termina fuori di un paio di metri. Al 30' occasionissima per Landi che, all'altezza del disco del rigore, senza nessuno davanti, calcia incredibilmente alto. Al 33' stessa sorte subisce il tiro di Barlumi, mentre sette minuti dopo sempre Barlumi effettua un bellissimo cross per la testa di Prota, ma quest'ultimo colpisce malamente vanificando così l'occasione. Si va a riposo senza che succeda più nulla. Al 50' abbondantemente fuori una conclusione di Monaco. Al 52' occasionissima per Burroni che, da non più di 2 metri e col portiere a terra, si industria in un fantasioso colpo di tacco, che però non sortisce l'effetto sperato a causa di una deviazione fortuita di un difensore amaranto. Al 65', su una ripartenza, si sgenala una grandissima opportunità per Persico che - solo davanti al portiere avversario - gli calcia incredibilmente addosso. Al 68' una pericolosa finalizzazione di Buonomo termina fuori di poco. Al 80' stessa sorte dopo una bella azione personale sortisce la botta a rete di De Leonardis. Quando ormai si pensa a un esito a reti inviolate, ecco che all'86' arriva il gol vittoria e l'episodio decisivo. Sugli sviluppi di una furibonda mischia scaturita in area livornese la palla giunge tra i piedi di Bonami, che da una decina di metri fulmina l'incolpevole Luppichini. Nei 5 minuti addizionali di recupero Picchi all'attacco senza creare nessun pericolo reale per la squadra sestese, la cui vittoria è parsa più che meritata. Prosit.
Calciatoripiù: Battilocchi (Sestese): cresce di rendimento di partita in partita, bravo sia in spinta che in interdizione, attento allo svolgimento del gioco. È sempre presente quando viene chiamato in causa.
Bartolomei (Sestese): bravo nella fase di chiusura della manovra avversaria; inoltre dirige con sagacia i compagni di reparto risultandone un punto di riferimento.
Lega (Armando Picchi): combattivo, bravo nella corsa e nella fase di suggerimento del passaggio.
Barile (Armando Picchi): abile in fase di contrasto e nel tamponare le manovre offensive degli avversari. Arbitro: a volte lascia correre il gioco dirigendo all'inglese, altre volte fischia al minimo contatto. A parte ciò, direzione insoddisfacente.
Nonostante siamo appena alla quarta giornata di campionato, la sfida tra Sestese e A.Picchi (terminata 1-0 dopo lo 0-0 dei primi 40') è già importante e delicata, visto che la classifica parla chiaro: gli ospiti si presentano a Sesto Fiorentino con solo partite vinte e sono attesi a un test probante, la Sestese fin qui non ha ancora vinto ed è obbligata a non perdere ulteriori punti rispetto alla vetta della graduatoria. La gara si è disputata nello stadio più bello di tutta la categoria, il Torrini appunto, intitolato alla memoria del ragazzo sestese deceduto durante l'incontro Catanzaro-Pavia del '56, a seguito di un colpo di testa risultatogli fatale. Venendo alla gara, la Sestese è risultata un ottimo complesso composto da ragazzi tecnici e qualitativi, ma visto il numero notevole di innesti rispetto all'anno precedente necessita di tempo al fine di avere un rendimento ottimale e al pari delle prime della classe, garanzia a tale considerazione è la competenza di mister Pacciani. L' Armando Picchi è una buona squadra, solida e con ottime trame di gioco (bravi nelle ripartenze); inoltre, è una compagine ben assemblata e con ottimo spirito combattivo, magari non ha elementi di eccelsa qualità, ma svariati buonissimi giocatori e specialmente tra le mura amiche si toglierà parecchie soddisfazioni, come peraltro ha dimostrato fino a ora. Ne è venuta fuori una bella gara emozionante e piacevole, con tratti di bel gioco e spunti tecnici individuali veramente importanti, facendo emergere qualità che dovrebbero servire per un campionato di alta classifica, con preferenza in tal senso conquistata dai rossoblu. La partenza è tutta di marca Sestese. All'8' un colpo di testa di Bartolomei da buona posizione termina a lato. Al 15' più ghiotta l'occasione che capita a Gusciglio su una bella imbucata di Burroni che solo davanti al portiere calcia addosso a quest'ultimo in uscita. Al 16' per la prima volta si fa vedere anche il Picchi grazie a Monaco, che si accentra palla al piede dalla parte destra del campo e lascia partire un debole diagonale, facile preda di Caracci. Al 18' una bella conclusione dal limite di Burroni termina sul palo a portiere battuto. Al 29' una conclusione a giro di Bonezzi termina fuori di un paio di metri. Al 30' occasionissima per Landi che, all'altezza del disco del rigore, senza nessuno davanti, calcia incredibilmente alto. Al 33' stessa sorte subisce il tiro di Barlumi, mentre sette minuti dopo sempre Barlumi effettua un bellissimo cross per la testa di Prota, ma quest'ultimo colpisce malamente vanificando così l'occasione. Si va a riposo senza che succeda più nulla. Al 50' abbondantemente fuori una conclusione di Monaco. Al 52' occasionissima per Burroni che, da non più di 2 metri e col portiere a terra, si industria in un fantasioso colpo di tacco, che però non sortisce l'effetto sperato a causa di una deviazione fortuita di un difensore amaranto. Al 65', su una ripartenza, si sgenala una grandissima opportunità per Persico che - solo davanti al portiere avversario - gli calcia incredibilmente addosso. Al 68' una pericolosa finalizzazione di Buonomo termina fuori di poco. Al 80' stessa sorte dopo una bella azione personale sortisce la botta a rete di De Leonardis. Quando ormai si pensa a un esito a reti inviolate, ecco che all'86' arriva il gol vittoria e l'episodio decisivo. Sugli sviluppi di una furibonda mischia scaturita in area livornese la palla giunge tra i piedi di Bonami, che da una decina di metri fulmina l'incolpevole Luppichini. Nei 5 minuti addizionali di recupero Picchi all'attacco senza creare nessun pericolo reale per la squadra sestese, la cui vittoria è parsa più che meritata. Prosit.
Calciatoripiù: Battilocchi (Sestese): cresce di rendimento di partita in partita, bravo sia in spinta che in interdizione, attento allo svolgimento del gioco. È sempre presente quando viene chiamato in causa.
Bartolomei (Sestese): bravo nella fase di chiusura della manovra avversaria; inoltre dirige con sagacia i compagni di reparto risultandone un punto di riferimento.
Lega (Armando Picchi): combattivo, bravo nella corsa e nella fase di suggerimento del passaggio.
Barile (Armando Picchi): abile in fase di contrasto e nel tamponare le manovre offensive degli avversari. Arbitro: a volte lascia correre il gioco dirigendo all'inglese, altre volte fischia al minimo contatto. A parte ciò, direzione insoddisfacente.
Lido Camaiore-Venturina 1-1
LIDO CAMAIORE: Vignali, Bobbio, Scanniello, Ghilarducci, Chiti, Franchini, Giannecchini, Barsottelli, Montemagni, Corsini, Florio. A disp.: Tabarrani, Amato, Di Pierro, Mariani, Pastore, . All.: Florio Gianni
VENTURINA: Tanganelli, Paolini, Ficcanterri, Lorenzi, Bicocchi, Ontani, Loi, Bicocchi Pichi, Musli, Zenobi, Massini. A disp.: Antili, Imperato, Iacometti, Nardi, Di Tonno, D Avino, Brontolone, Guidi. All.: Bardelloni Enrico
RETI: Giannecchini, Guidi
LIDO DI CAMAIORE: Vignali, Bobbio, Scanniello, Ghilarducci, Chiti, Franchini, Giannecchi, Barsottelli, Montemagni, Corsini, Florio. A disp.: Tabarrani, Amato, Di Pierro, Mariani, Pastore. All.: Gianni Florio.
VENTURINA: Tanganelli, Musli, Paolini, Zenobi, Ficcanterri, Lorenzi, Massini, Bicocchi, Ontani, Loi, Bicocchi Pichi. A disp.: Antili, Imperato, Iacometti, Nardi, Di Tonno, Brontolone, D'Avino, Fogale, Guidi. All.: Enrico Bardelloni.
ARBITRO: Fracasso di Pisa.
RETI: 35' Giannecchini, 49' Guidi.
LIDO DI CAMAIORE: Vignali, Bobbio, Scanniello, Ghilarducci, Chiti, Franchini, Giannecchi, Barsottelli, Montemagni, Corsini, Florio. A disp.: Tabarrani, Amato, Di Pierro, Mariani, Pastore. All.: Gianni Florio.
VENTURINA: Tanganelli, Musli, Paolini, Zenobi, Ficcanterri, Lorenzi, Massini, Bicocchi, Ontani, Loi, Bicocchi Pichi. A disp.: Antili, Imperato, Iacometti, Nardi, Di Tonno, Brontolone, D'Avino, Fogale, Guidi. All.: Enrico Bardelloni.
ARBITRO: Fracasso di Pisa.
RETI: 35' Giannecchini, 49' Guidi.
Dopo tre k.o consecutivi, il Lido di Camaiore muove la classifica, fermando sul pari un Venturina che esce dalla trasferta in terra versiliese con un bel po' di rimpianti. La squadra di Bardelloni, infatti, costruisce fin da subito diverse occasioni da rete, peccando però di imprecisione sotto porta. Il primo squillo è di Bicocchi, che dopo appena 3' manca la porta da posizione favorevolissima. Lo imita poco dopo Ontani, che da dentro l'area piccola conclude clamorosamente alto sopra la traversa. Il Lido di Camaiore prova ad alleggerire la pressione biancoceleste con due iniziative altrettanto pericolose con protagonisti Giannecchini (tiro-cross che impegna Tanganelli) e Florio (conclusione addosso al portiere ospite). Il Venturina torna però ad attaccare con insistenza e alla mezzora Musli sfiora la rete con un siluro dalla distanza che si spegne di poco sul fondo. Sembra il preludio al vantaggio del Venturina e invece, 5' prima dell'intervallo, è il Lido a sbloccare l'incontro con Giannecchini che, sugli sviluppi di una punizione da posizione defilata, ruba il tempo a tutti e di da due passi firma l'1-0 su cui i versiliesi si portano al riposo. Come ci aspettava, nella ripresa il Venturina riparte determinato nel voler riequilibrare le sorti dell'incontro. Il modulo a trazione offensiva impostato da Bardelloni porta subito i frutti sperati e al 49' Guidi pareggia i conti con un destro angolato da dentro l'area. A quel punto il Venturina vuole completare il sorpasso ma, dopo il guizzo di Guidi, si ripresentano i problemi in fase conclusiva. Di Tonno ci prova con una staffilata dalla distanza che chiama Vignali ad un super intervento. Paolini spreca invece un gol già fatto allungandosi troppo la sfera davanti all'estremo difensore versiliese e, nelle battute finali, Bicocchi ha fra i piedi due occasioni nitide che però spreca non inquadrando il bersaglio. Il Lido di Camaiore ha il merito di respinge anche gli ultimi forcing degli avversari e di raccogliere un pareggio che sa tanto di vittoria.
Calciatoripiù : nel Lido di Camaiore
Vignali sfodera una serie di interventi decisivi per difendere il pareggio.
Giannecchini e
Ghilarducci invece si rendono protagonisti di una prova maiuscola dalla cintola in su. Nel Venturina nota di merito per
Guidi , che dentro l'area di rigore si conferma una sentenza.
Dopo tre k.o consecutivi, il Lido di Camaiore muove la classifica, fermando sul pari un Venturina che esce dalla trasferta in terra versiliese con un bel po' di rimpianti. La squadra di Bardelloni, infatti, costruisce fin da subito diverse occasioni da rete, peccando però di imprecisione sotto porta. Il primo squillo è di Bicocchi, che dopo appena 3' manca la porta da posizione favorevolissima. Lo imita poco dopo Ontani, che da dentro l'area piccola conclude clamorosamente alto sopra la traversa. Il Lido di Camaiore prova ad alleggerire la pressione biancoceleste con due iniziative altrettanto pericolose con protagonisti Giannecchini (tiro-cross che impegna Tanganelli) e Florio (conclusione addosso al portiere ospite). Il Venturina torna però ad attaccare con insistenza e alla mezzora Musli sfiora la rete con un siluro dalla distanza che si spegne di poco sul fondo. Sembra il preludio al vantaggio del Venturina e invece, 5' prima dell'intervallo, è il Lido a sbloccare l'incontro con Giannecchini che, sugli sviluppi di una punizione da posizione defilata, ruba il tempo a tutti e di da due passi firma l'1-0 su cui i versiliesi si portano al riposo. Come ci aspettava, nella ripresa il Venturina riparte determinato nel voler riequilibrare le sorti dell'incontro. Il modulo a trazione offensiva impostato da Bardelloni porta subito i frutti sperati e al 49' Guidi pareggia i conti con un destro angolato da dentro l'area. A quel punto il Venturina vuole completare il sorpasso ma, dopo il guizzo di Guidi, si ripresentano i problemi in fase conclusiva. Di Tonno ci prova con una staffilata dalla distanza che chiama Vignali ad un super intervento. Paolini spreca invece un gol già fatto allungandosi troppo la sfera davanti all'estremo difensore versiliese e, nelle battute finali, Bicocchi ha fra i piedi due occasioni nitide che però spreca non inquadrando il bersaglio. Il Lido di Camaiore ha il merito di respinge anche gli ultimi forcing degli avversari e di raccogliere un pareggio che sa tanto di vittoria.
Calciatoripiù : nel Lido di Camaiore
Vignali sfodera una serie di interventi decisivi per difendere il pareggio.
Giannecchini e
Ghilarducci invece si rendono protagonisti di una prova maiuscola dalla cintola in su. Nel Venturina nota di merito per
Guidi , che dentro l'area di rigore si conferma una sentenza.