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Allievi B Regionali GIR.Merito - Giornata n. 1

Giov. Fucecchio-Sestese 2-2

GIOV. FUCECCHIO: Baldini, Carfagna, Innocenti, Mazzotta, Sorbara, Del Gronchio, Campenni, Lici, Bianchi, Sollazzi, Guidi. A disp.: Pepe, Ronca, Firenzuoli, Pieragnoli, Matteoli, De Lucia, De Gregorio, Palandri, Bonora. All.: Vivarelli Lorenzo
SESTESE: Caracci, Barlumi, Battilocchi, Napolitano, Prota, Bartolomei, Lika, Scarlini, Gusciglio, Lazzeretti, Burroni. A disp.: Tabani, Osmenaj, Landini, Landi, Giannone, Bonezzi, Bonami Lori, Cesarano. All.: Pacciani Massimo
RETI: Lici, Sollazzi, Prota, Landi
GIOV.FUCECCHIO: Baldini, Carfagna (56' Ronca), Innocenti, Mazzotta, Sorbara, Del Gronchio (52' Matteoli), Campennì (45' Pieragnoli), Lici, Bianchi (78' De Gregorio), Sollazzi (75' Firenzuoli), Guidi (66' Bonora). A disp.: N. Pepe, De Lucia, Palandri. All.: Lorenzo Vivarelli (squalificato, in panchina Michele Ferraro).
SESTESE: Caracci, Barlumi, Battilocchi, Napolitano, Prota, Bartolomei, Lika, Scarlini, Gusciglio, Lazzeretti, Burroni. A disp.: Tabani, Osmenaj, Landini, Landi, Giannone, Bonezzi, Bonami Lori, Cesarano. All.: Massimo Pacciani.
ARBITRO: Mohamed Abdulkadir Mohamed di Empoli
RETI: 58' Prota, 59' Sollazzi, 76' Lici, 79' Landi.

GIOV.FUCECCHIO: Baldini, Carfagna (56' Ronca), Innocenti, Mazzotta, Sorbara, Del Gronchio (52' Matteoli), Campennì (45' Pieragnoli), Lici, Bianchi (78' De Gregorio), Sollazzi (75' Firenzuoli), Guidi (66' Bonora). A disp.: N. Pepe, De Lucia, Palandri. All.: Lorenzo Vivarelli (squalificato, in panchina Michele Ferraro).
SESTESE: Caracci, Barlumi, Battilocchi, Napolitano, Prota, Bartolomei, Lika, Scarlini, Gusciglio, Lazzeretti, Burroni. A disp.: Tabani, Osmenaj, Landini, Landi, Giannone, Bonezzi, Bonami Lori, Cesarano. All.: Massimo Pacciani.
ARBITRO: Mohamed Abdulkadir Mohamed di Empoli
RETI: 58' Prota, 59' Sollazzi, 76' Lici, 79' Landi.



Finisce con un pari, 2-2, la gara inaugurale del campionato Allievi B di merito tra Giov. Fucecchio e Sestese; un punto a testa in una partita che si ? sbloccata nella ripresa ma nessuna delle squadre ? riuscita a prevalere.
Nella prima frazione di gioco qualche occasione in pi? per i ragazzi di Vivarelli, che colpiscono la parte interna della traversa con Gusciglio, bravo a liberarsi in area sugli sviluppi di un fallo laterale; l'opportunit? pi? nitida arriva su calcio di rigore assegnato per un fallo di mano in area rossoblu ma Caracci riesce a neutralizzare il penalty calciato da Bianchi.
Su un corner dalla sinistra ? Sorbara ad anticipare tutti ma il pallone coglie il palo.
Il primo tempo termina con un tiro alto della Sestese con il risultato che rimane quello di partenza.
L'inizio ripresa sembra procedere a ritmi pi? blandi, ma il gol da fuori area di Prota, autore di un gran tiro che bacia il palo, accende di nuovo la sfida.
Il pareggio dei padroni di casa arriva subitaneamente, Sollazzi si accentra dalla sinistra e fulmina Caracci sul primo palo.
Dopo una gran parata di piede da parte di Baldini su tiro di Bonami Lori, la gara si riaccende nel finale; Innocenti dalla sinistra imbecca Sollazzi in area, dopo una respinta la palla arriva a Lici che con un gran tiro riporta in vantaggio i ragazzi di Vivarelli.
Ultimi minuti con la Sestese alla ricerca del pari, pareggio che arriva in mischia grazie a Landi per il definitivo 2-2; risultato sostanzialmente giusto, anche se i padroni di casa, soprattutto nel primo tempo, hanno avuto qualche chance in pi?.


Commento di : campio

Per essere un esordio assoluto poteva andare decisamente peggio. Certo, poteva andare anche meglio considerato che il pari avversario è arrivato a un minuto dalla fine e che sullo 0-0 Bianchi ha mancato l'occasione di segnare alla prima ufficiale in bianconero facendosi respingere da Caracci il rigore del possibile vantaggio; e dunque certo che una vittoria avrebbe fatto più comodo, ma dopo i primi ottanta minuti del suo Fucecchio negli Allievi B regionali Lorenzo Vivarelli non può che esser soddisfatto d'aver strappato un punto a una squadra di talento e blasone come la Sestese. Il 2-2 finale matura interamente nella ripresa, ed è quasi un paradosso se si ripensa a che cosa sia successo in un primo tempo incandescente: più abituata a recitare in certi teatri, la Sestese parte forte e sfiora il vantaggio già in avvio quando Scarlini raccoglie un fallo laterale battuto lungo verso l'area e da posizione defilata svernicia la traversa. Al Fucecchio serve un quarto d'ora, o forse qualcosa in più, per prendere le misure all'avversario e alla nuova categoria; ma quando ci riesce e trova l'intensità («Il ritmo» direbbe lui) che il suo tecnico sta cercando di fargli apprendere da Ferragosto pareggia il conto dei legni: si spegne infatti sulla traversa anche il tiro di Sorbara innescato da uno schema su corner. L'occasione migliore per il vantaggio il Fucecchio però la costruisce intorno alla mezz'ora, quando Abdulkadir Mohamed punisce col rigore un rimpallo su un braccio fuori sagoma: Caracci cancella le proteste dei suoi neutralizzando l'esecuzione di Bianchi, a dir la verità abbastanza centrale. Alla fine del primo tempo circola diffusamente la sensazione che il Fucecchio sia pronto a sbloccare il punteggio: sfuma per qualche centimetro l'imbeccata di Sollazzi per Guidi che si sarebbe trovato davanti alla porta. Ma passato l'intervallo la gara cambia di nuovo: la Sestese torna a muovere il pallone alla velocità che vuole, spinge gli avversari lontani dalla propria metà campo e crea i presupposti per passare avanti; lo 0-1 lo segna Prota che poco prima dell'ora di gioco da una ventina di metri abbondanti calcia feroce verso lo specchio trovandolo con l'aiuto decisivo del palo interno. Ma la Sestese non ha neppure il tempo d'esultare e di pensare a come la gara sia cambiata che il punteggio torna di nuovo in parità: Sollazzi aggancia col mancino un lancio di Sorbara all'apparenza innocuo e, dopo essersi accentrato spostandoselo sul destro, scarica il pallone accanto al primo palo. Il doppio cambio di risultato in un minuto scarso e la fatica che inevitabilmente comincia a incidere rendono la partita ancora più spettacolare, perché su entrambi i fronti i reparti s'allungano e le occasioni si moltiplicano: la Sestese ne costruisce subito una con Landi che, da poco subentrato a Burroni, salta l'uomo uscito in copertura ma poi sbatte su Baldini fenomenale a opporsi col corpo; il Fucecchio replica con la rete dell'illusione, il tiro di Lici che raccolta una respinta della difesa spedisce il pallone sotto l'incrocio (76'). È il momento decisivo della gara: Vivarelli prova a conservare il vantaggio riducendo il numero delle punte da tre a due, ma il Fucecchio si fa sorprendere da un traversone sul quale Innocenti si trova a dover fronteggiare due avversari; uno è Gusciglio, che spizza sul secondo palo; l'altro è Landi che stoppa il pallone e lo spedisce in porta. È il sigillo sul 2-2 che, anche se nel recupero De Gregorio potrebbe spezzarlo, è il risultato più giusto: la Sestese sembra aver scordato le difficoltà dell'anno scorso, ed è legittimo che sogni di tornare immensa; e, anche se tra rigori sbagliati e vantaggi non conservati qualcuno potrebbe rammaricarsi, per il Fucecchio all'esordio il punto conquistato contro un avversario così forte non può che essere un viatico eccezionale. Il manico c'è, la qualità anche; manca un po' di ritmo, ma arriverà. Calciatoripiù: Baldini, Lici, Sorbara (Fucecchio), Bartolomei e Battilocchi (Sestese).

Per essere un esordio assoluto poteva andare decisamente peggio. Certo, poteva andare anche meglio considerato che il pari avversario è arrivato a un minuto dalla fine e che sullo 0-0 Bianchi ha mancato l'occasione di segnare alla prima ufficiale in bianconero facendosi respingere da Caracci il rigore del possibile vantaggio; e dunque certo che una vittoria avrebbe fatto più comodo, ma dopo i primi ottanta minuti del suo Fucecchio negli Allievi B regionali Lorenzo Vivarelli non può che esser soddisfatto d'aver strappato un punto a una squadra di talento e blasone come la Sestese. Il 2-2 finale matura interamente nella ripresa, ed è quasi un paradosso se si ripensa a che cosa sia successo in un primo tempo incandescente: più abituata a recitare in certi teatri, la Sestese parte forte e sfiora il vantaggio già in avvio quando Scarlini raccoglie un fallo laterale battuto lungo verso l'area e da posizione defilata svernicia la traversa. Al Fucecchio serve un quarto d'ora, o forse qualcosa in più, per prendere le misure all'avversario e alla nuova categoria; ma quando ci riesce e trova l'intensità («Il ritmo» direbbe lui) che il suo tecnico sta cercando di fargli apprendere da Ferragosto pareggia il conto dei legni: si spegne infatti sulla traversa anche il tiro di Sorbara innescato da uno schema su corner. L'occasione migliore per il vantaggio il Fucecchio però la costruisce intorno alla mezz'ora, quando Abdulkadir Mohamed punisce col rigore un rimpallo su un braccio fuori sagoma: Caracci cancella le proteste dei suoi neutralizzando l'esecuzione di Bianchi, a dir la verità abbastanza centrale. Alla fine del primo tempo circola diffusamente la sensazione che il Fucecchio sia pronto a sbloccare il punteggio: sfuma per qualche centimetro l'imbeccata di Sollazzi per Guidi che si sarebbe trovato davanti alla porta. Ma passato l'intervallo la gara cambia di nuovo: la Sestese torna a muovere il pallone alla velocità che vuole, spinge gli avversari lontani dalla propria metà campo e crea i presupposti per passare avanti; lo 0-1 lo segna Prota che poco prima dell'ora di gioco da una ventina di metri abbondanti calcia feroce verso lo specchio trovandolo con l'aiuto decisivo del palo interno. Ma la Sestese non ha neppure il tempo d'esultare e di pensare a come la gara sia cambiata che il punteggio torna di nuovo in parità: Sollazzi aggancia col mancino un lancio di Sorbara all'apparenza innocuo e, dopo essersi accentrato spostandoselo sul destro, scarica il pallone accanto al primo palo. Il doppio cambio di risultato in un minuto scarso e la fatica che inevitabilmente comincia a incidere rendono la partita ancora più spettacolare, perché su entrambi i fronti i reparti s'allungano e le occasioni si moltiplicano: la Sestese ne costruisce subito una con Landi che, da poco subentrato a Burroni, salta l'uomo uscito in copertura ma poi sbatte su Baldini fenomenale a opporsi col corpo; il Fucecchio replica con la rete dell'illusione, il tiro di Lici che raccolta una respinta della difesa spedisce il pallone sotto l'incrocio (76'). È il momento decisivo della gara: Vivarelli prova a conservare il vantaggio riducendo il numero delle punte da tre a due, ma il Fucecchio si fa sorprendere da un traversone sul quale Innocenti si trova a dover fronteggiare due avversari; uno è Gusciglio, che spizza sul secondo palo; l'altro è Landi che stoppa il pallone e lo spedisce in porta. È il sigillo sul 2-2 che, anche se nel recupero De Gregorio potrebbe spezzarlo, è il risultato più giusto: la Sestese sembra aver scordato le difficoltà dell'anno scorso, ed è legittimo che sogni di tornare immensa; e, anche se tra rigori sbagliati e vantaggi non conservati qualcuno potrebbe rammaricarsi, per il Fucecchio all'esordio il punto conquistato contro un avversario così forte non può che essere un viatico eccezionale. Il manico c'è, la qualità anche; manca un po' di ritmo, ma arriverà. Calciatoripiù: Baldini, Lici, Sorbara (Fucecchio), Bartolomei e Battilocchi (Sestese).
Lastrigiana-Capezzano Pianore 1-1

LASTRIGIANA: Izzo N., Dainelli, Venturini, Caparrini, Manescalchi, Torniai, Squitieri, Vella, Picco, Gracci, Maxharri. A disp.: Chergui, Casamonti, Conti, Curri, Semeraro, Bitossi, Urbani, Leporatti, Di Masi. All.: Rosamilia Niccolo
CAPEZZANO PIANORE: Baldi, Palagi, Graziuso, Cialoni, Savino, Milli, Checchi, Zedda, Lucchesi, Di Luca, Farina. A disp.: Innocenti, Cagnoni, Dettori, Ouadjaout, Radicchi, Ricci, Trombella, Verona Fornaciari. All.: Motroni Giacomo
RETI: Urbani, Lucchesi
LASTRIGIANA: Izzo, Venturini, Maxharri, Caparrini, Manescalchi, Squitieri, Vella, Picco, Gracci, Torniai, Dainelli. A disp.: Chergui, Casamonti, Conti, Curri, Semeraro, Bitossi, Urbani, Leporatti, Dimasi. All.: Niccolò Rosamilia.
CAPEZZANO P.: Baldi, Palagi, Graziuso, Cialoni, Savino, Milli, Checchi, Zedda, Lucchesi, Di Luca, Farina. A disp.: Innocenti, Cagnoni, Dettori, Ouadjaout, Radicchi, Ricci, Trombella, Verona Fornaciai. All.: Lelio Biancalana.
ARBITRO: Gallà di Pistoia.
RETI: 20' Lucchesi, 65' Urbani.

LASTRIGIANA: Izzo, Venturini, Maxharri, Caparrini, Manescalchi, Squitieri, Vella, Picco, Gracci, Torniai, Dainelli. A disp.: Chergui, Casamonti, Conti, Curri, Semeraro, Bitossi, Urbani, Leporatti, Dimasi. All.: Niccolò Rosamilia.
CAPEZZANO P.: Baldi, Palagi, Graziuso, Cialoni, Savino, Milli, Checchi, Zedda, Lucchesi, Di Luca, Farina. A disp.: Innocenti, Cagnoni, Dettori, Ouadjaout, Radicchi, Ricci, Trombella, Verona Fornaciai. All.: Lelio Biancalana.
ARBITRO: Gallà di Pistoia.
RETI: 20' Lucchesi, 65' Urbani.



Come inizio si può essere soddisfatti. Lastrigiana e Capezzano si presentano al campionato con un pareggio - 1 a 1 il finale - che racconta al meglio l'equilibrio che ha contraddistinto l'incontro de La Guardiana. Dopo un'iniziale fase di studio contraddistinta da lunghe fasi di possesso palla da parte dei padroni di casa, la partita subisce un'improvvisa impennata al 20' quando, su un fallo laterale, la difesa della Lastrigiana si fa trovare impreparata sull'inserimento di Lucchesi che, da attaccante di razza, addomestica il pallone, si gira con una finta che manda fuori tempo il diretto avversario e conclude il tutto con un destro a giro che si spegne sul secondo palo lasciando di stucco Izzo e compagni, costretti a capitolare alla prima conclusione in porta degli avversari. La prodezza di Lucchesi spegne l'entusiasmo di una Lastrigiana che aveva cominciato con personalità e al contempo accende quello di un Capezzano che fin lì si era comunque difeso con ordine e che intorno alla mezz'ora rischia di affondare nuovamente il colpo con una doppia chance capitata sui piedi di Di Luca. Scampato il (doppio) pericolo, la Lastrigiana prova a riorganizzarsi chiudendo in crescendo la prima frazione con un'occasione fallita da Squitieri, che calcia addosso a Baldi da posizione centrale. Il primo tempo non regala altre emozioni e al 45' il parziale premia il Capezzano, in vantaggio grazie alla gemma di Lucchesi dopo 20'. Nella ripresa si assiste nuovamente ad una partita intensa, nonostante le non perfette condizioni del campo. Dopo una prima parte senza grossi sussulti, al 65' la Lastrigiana trova il gol del pareggio costruendo un'azione da applausi: Gracci riceve il pallone in trequarti e serve sulla destra Dimasi che converge verso il centro e conclude in porta, Baldi respinge come può e sulla ribattuta Urbani fa 1-1. Nell'occasione si segnalano le proteste del Capezzano per la posizione sospetta dello stesso Urbani al momento della conclusione di Dimasi. Ristabilita la parità, la Lastrigiana vede la possibilità di trovare addirittura il guizzo vincente. I biancorossi ci vanno vicini in due occasioni, entrambe su calcio d'angolo. Prima è Curri a deviare sotto misura trovando però il pronto intervento di Baldi, mentre poco dopo Maxharri non riesce a risolvere un batti e ribatti in area ospite. Anche il Capezzano, dal canto suo, ha l'occasione per compiere il blitz perfetto ma Izzo respinge due tentativi di Di Luca e Cialoni mettendo il sigillo sull'1-1. Calciatoripiù : nella Lastrigiana impressionano Caparrini e Urbani per il mix tra intensità e qualità che ha contraddistinto la loro prova. Nel Capezzano brilla Cialoni , prelevato in estate dal Pietrasanta e subito entrato nei meccanismi di Biancalana.

Come inizio si può essere soddisfatti. Lastrigiana e Capezzano si presentano al campionato con un pareggio - 1 a 1 il finale - che racconta al meglio l'equilibrio che ha contraddistinto l'incontro de La Guardiana. Dopo un'iniziale fase di studio contraddistinta da lunghe fasi di possesso palla da parte dei padroni di casa, la partita subisce un'improvvisa impennata al 20' quando, su un fallo laterale, la difesa della Lastrigiana si fa trovare impreparata sull'inserimento di Lucchesi che, da attaccante di razza, addomestica il pallone, si gira con una finta che manda fuori tempo il diretto avversario e conclude il tutto con un destro a giro che si spegne sul secondo palo lasciando di stucco Izzo e compagni, costretti a capitolare alla prima conclusione in porta degli avversari. La prodezza di Lucchesi spegne l'entusiasmo di una Lastrigiana che aveva cominciato con personalità e al contempo accende quello di un Capezzano che fin lì si era comunque difeso con ordine e che intorno alla mezz'ora rischia di affondare nuovamente il colpo con una doppia chance capitata sui piedi di Di Luca. Scampato il (doppio) pericolo, la Lastrigiana prova a riorganizzarsi chiudendo in crescendo la prima frazione con un'occasione fallita da Squitieri, che calcia addosso a Baldi da posizione centrale. Il primo tempo non regala altre emozioni e al 45' il parziale premia il Capezzano, in vantaggio grazie alla gemma di Lucchesi dopo 20'. Nella ripresa si assiste nuovamente ad una partita intensa, nonostante le non perfette condizioni del campo. Dopo una prima parte senza grossi sussulti, al 65' la Lastrigiana trova il gol del pareggio costruendo un'azione da applausi: Gracci riceve il pallone in trequarti e serve sulla destra Dimasi che converge verso il centro e conclude in porta, Baldi respinge come può e sulla ribattuta Urbani fa 1-1. Nell'occasione si segnalano le proteste del Capezzano per la posizione sospetta dello stesso Urbani al momento della conclusione di Dimasi. Ristabilita la parità, la Lastrigiana vede la possibilità di trovare addirittura il guizzo vincente. I biancorossi ci vanno vicini in due occasioni, entrambe su calcio d'angolo. Prima è Curri a deviare sotto misura trovando però il pronto intervento di Baldi, mentre poco dopo Maxharri non riesce a risolvere un batti e ribatti in area ospite. Anche il Capezzano, dal canto suo, ha l'occasione per compiere il blitz perfetto ma Izzo respinge due tentativi di Di Luca e Cialoni mettendo il sigillo sull'1-1. Calciatoripiù : nella Lastrigiana impressionano Caparrini e Urbani per il mix tra intensità e qualità che ha contraddistinto la loro prova. Nel Capezzano brilla Cialoni , prelevato in estate dal Pietrasanta e subito entrato nei meccanismi di Biancalana.
Cattolica Virtus-Sporting Cecina 2-0

CATTOLICA VIRTUS: Giuliano, Giaquinto, Vaggi, Sciulli, Fossi F., Cercel, Papi, Lottini, Pinheiro Ferraz, Selvi, Bindi. A disp.: Bracci, Barzagli, Valleri, Rossi, Pierotti Carli, Mori, Randelli, Arcadipane, Agnorelli. All.: Vallini Francesco
SPORTING CECINA: Sanna, Camerini, Manetti, Paladini, Turtur, Sala, Zazzeri, Moriani, Dardar E., Cerri, D Angelo. A disp.: Bendinelli, Pardera, Vivarelli, Manzi, Lani L., Bartolini, Dardar Y., . All.: Giachini Dario
RETI: Papi, Selvi
CATTOLICA VIRTUS: Giuliano, Giaquinto, Vaggi, Sciulli, Frangini, Cercel, Papi, Lottini, Pinheiro, Selvi, Bindi. A disp.: Bracci, Barzagli, Valleri, Rossi, Pierotti, Mori, Randelli, Arcadipane, Agnorelli. All.: Francesco Vallini.
SPORTING CECINA: Sanna, Camerini, Manetti, Paladini, Turtur, Sala, Zazzeri, Moriani, E. Dardar, Cerri, D'Angelo. A disp.: Bendinelli, Pardera, Vivarelli, Nesti, Manzi, Lani, Bartolini, Y. Dardar. All.: Dario Giachini.
ARBITRO: Mori di Livorno
RETI: 5' Papi, 15' Selvi.

CATTOLICA VIRTUS: Giuliano, Giaquinto, Vaggi, Sciulli, Frangini, Cercel, Papi, Lottini, Pinheiro, Selvi, Bindi. A disp.: Bracci, Barzagli, Valleri, Rossi, Pierotti, Mori, Randelli, Arcadipane, Agnorelli. All.: Francesco Vallini.
SPORTING CECINA: Sanna, Camerini, Manetti, Paladini, Turtur, Sala, Zazzeri, Moriani, E. Dardar, Cerri, D'Angelo. A disp.: Bendinelli, Pardera, Vivarelli, Nesti, Manzi, Lani, Bartolini, Y. Dardar. All.: Dario Giachini.
ARBITRO: Mori di Livorno
RETI: 5' Papi, 15' Selvi.



Esordio con successo: la Cattolica Virtus batte 2-0 l'ostico Sporting Cecina e inizia al meglio la nuova stagione. L'incontro si sblocca già al 5': con una doppia finta Selvi se ne va a sinistra, supera il diretto avversario e crossa in mezzo per Papi che apre il piattone sinistro e spedisce il pallone all'angolo basso. Dopo cento secondi la Cattolica potrebbe già raddoppiare: il filtrante di Lottini innesca lo scatenato Selvi, che passa in mezzo a due e con una finta supera anche Sanna; la sua conclusione trova però l'opposizione miracolosa di Manetti, che respinge sulla linea il pallone del potenziale 2-0. La Cattolica Virtus continua ad attaccare, e al 10' costruisce la terza occasione da gol: l'azione si sviluppa sulla destra ove Bindi apre per Papi; sul suo cross Pinheiro conclude di poco a lato. Lo Sporting Cecina costruisce la prima occasione al 14': Sala riesce a spizzare l'angolo di Paladini anticipando l'uscita di Giuliano, ma interviene Sciulli che spazza prima che il pallone finisca in rete. È prontissima però la risposta della Cattolica Virtus, che appena un minuto dopo trova il raddoppio: la difesa intercetta il filtrante di Papi da sinistra ma il solito Selvi recupera il pallone e da posizione defilata lo incrocia all'angolo rendendo vano il tuffo di Senna. Nonostante il doppio vantaggio la Cattolica Virtus sembra non avere alcuna intenzione di fermarsi: al 22' Lottini si presenta a calciare una punizione dal limite e con una conclusione potente e precisa prova a sorprendere Senna si distende bene e copre il palo di competenza. Nell'azione successiva il Cecina prova a cambiare l'inerzia del match: in uscita Giuliano manca il pallone sulla punizione di Paladini, Sala cerca la porta ma la difesa respinge. Il Cecina resta all'attacco: Paladini crossa in mezzo un'altra punizione che dopo un rimpallo in area arriva a Zazzeri pronto al tiro, ma con un ottimo riflesso Giuliano riesce a deviare in angolo. Sembra comunque un buon momento per lo Sporting Cecina: la punizione di Paladini dal limite finisce di poco sopra la traversa (33'). L'ultima azione del primo tempo però la costruisce la Cattolica: a sinistra Selvi riesce a liberarsi di due avversari e a concludere in porta; il tiro è però facile preda di Senna, che blocca agevolmente il pallone. La prima metà di gioco si conclude dunque col risultato di 2-0 per i padroni di casa. La ripresa è caratterizzata da un sostanziale equilibrio, con poche occasioni da una parte e dell'altra. La prima si registra al 62': sul gran cross di Manetti da sinistra Giuliano manca di nuovo il pallone in uscita in anticipo; di testa però il neoentrato Bartolini non riesce a centrare lo specchio. La Cattolica replica cinque minuti più tardi: appena mandato in campo da Vallini, con un filtrante al millimetro Mori serve Selvi che si presenta da solo davanti a Senna, miracoloso nel deviare il tiro in calcio d'angolo e a tenere a galla i suoi. L'ultima grande occasione della partita arriva al quarto minuto di recupero sull'incursione mancina di Moro che supera un avversario e tira forte sul primo palo trovando l'ennesimo grande riflesso di Senna che devia ancora una volta in angolo. Non succede altro: la Cattolica vince 2-0 ed è già ufficialmente tra le protagoniste del torneo. Calciatoripiù: Selvi , autentico mattatore del match, Papi , autore del gol del vantaggio e di alcune giocate d'alta scuola e Bindi , che ha fornito un'ottima prestazione in fase di rottura e d'impostazione sono i migliori della Cattolica. Per lo Sporting Cecina si segnalano le prove di Senna , incolpevole sulle due reti e protagonista di grandi parate che hanno tenuto aperta la partita, Sala che è riuscito più volte a contenere le avanzate del temibile attacco avversario e Manetti , che al salvataggio miracoloso al 7' unisce alcune buone giocate in fase di spinta.

Esordio con successo: la Cattolica Virtus batte 2-0 l'ostico Sporting Cecina e inizia al meglio la nuova stagione. L'incontro si sblocca già al 5': con una doppia finta Selvi se ne va a sinistra, supera il diretto avversario e crossa in mezzo per Papi che apre il piattone sinistro e spedisce il pallone all'angolo basso. Dopo cento secondi la Cattolica potrebbe già raddoppiare: il filtrante di Lottini innesca lo scatenato Selvi, che passa in mezzo a due e con una finta supera anche Sanna; la sua conclusione trova però l'opposizione miracolosa di Manetti, che respinge sulla linea il pallone del potenziale 2-0. La Cattolica Virtus continua ad attaccare, e al 10' costruisce la terza occasione da gol: l'azione si sviluppa sulla destra ove Bindi apre per Papi; sul suo cross Pinheiro conclude di poco a lato. Lo Sporting Cecina costruisce la prima occasione al 14': Sala riesce a spizzare l'angolo di Paladini anticipando l'uscita di Giuliano, ma interviene Sciulli che spazza prima che il pallone finisca in rete. È prontissima però la risposta della Cattolica Virtus, che appena un minuto dopo trova il raddoppio: la difesa intercetta il filtrante di Papi da sinistra ma il solito Selvi recupera il pallone e da posizione defilata lo incrocia all'angolo rendendo vano il tuffo di Senna. Nonostante il doppio vantaggio la Cattolica Virtus sembra non avere alcuna intenzione di fermarsi: al 22' Lottini si presenta a calciare una punizione dal limite e con una conclusione potente e precisa prova a sorprendere Senna si distende bene e copre il palo di competenza. Nell'azione successiva il Cecina prova a cambiare l'inerzia del match: in uscita Giuliano manca il pallone sulla punizione di Paladini, Sala cerca la porta ma la difesa respinge. Il Cecina resta all'attacco: Paladini crossa in mezzo un'altra punizione che dopo un rimpallo in area arriva a Zazzeri pronto al tiro, ma con un ottimo riflesso Giuliano riesce a deviare in angolo. Sembra comunque un buon momento per lo Sporting Cecina: la punizione di Paladini dal limite finisce di poco sopra la traversa (33'). L'ultima azione del primo tempo però la costruisce la Cattolica: a sinistra Selvi riesce a liberarsi di due avversari e a concludere in porta; il tiro è però facile preda di Senna, che blocca agevolmente il pallone. La prima metà di gioco si conclude dunque col risultato di 2-0 per i padroni di casa. La ripresa è caratterizzata da un sostanziale equilibrio, con poche occasioni da una parte e dell'altra. La prima si registra al 62': sul gran cross di Manetti da sinistra Giuliano manca di nuovo il pallone in uscita in anticipo; di testa però il neoentrato Bartolini non riesce a centrare lo specchio. La Cattolica replica cinque minuti più tardi: appena mandato in campo da Vallini, con un filtrante al millimetro Mori serve Selvi che si presenta da solo davanti a Senna, miracoloso nel deviare il tiro in calcio d'angolo e a tenere a galla i suoi. L'ultima grande occasione della partita arriva al quarto minuto di recupero sull'incursione mancina di Moro che supera un avversario e tira forte sul primo palo trovando l'ennesimo grande riflesso di Senna che devia ancora una volta in angolo. Non succede altro: la Cattolica vince 2-0 ed è già ufficialmente tra le protagoniste del torneo. Calciatoripiù: Selvi , autentico mattatore del match, Papi , autore del gol del vantaggio e di alcune giocate d'alta scuola e Bindi , che ha fornito un'ottima prestazione in fase di rottura e d'impostazione sono i migliori della Cattolica. Per lo Sporting Cecina si segnalano le prove di Senna , incolpevole sulle due reti e protagonista di grandi parate che hanno tenuto aperta la partita, Sala che è riuscito più volte a contenere le avanzate del temibile attacco avversario e Manetti , che al salvataggio miracoloso al 7' unisce alcune buone giocate in fase di spinta.
Margine Coperta-Lido Camaiore 2-0

MARGINE COPERTA: Xillo, Bonci, Pasquinelli, Pellegrini, Vannini, Daka, Ferro, Paganelli, Dedeli, Di Sessa, Bellesi. A disp.: Mamedov, Bellandi, Tempestini, Peghinelli, Morina, Ezzyani, El Brakzi, De Marco, Paoli. All.: Ferro Marco
LIDO CAMAIORE: Tabarrani, Bobbio, Scanniello, Morelli, Chiti, Ioppoli, Corsini, Barsottelli, Montemagni, Ghilarducci, Florio. A disp.: Dini, Mariani, Pastore, Di Pierro, Giannecchini, . All.: Florio Gianni
RETI: Ferro, Bellesi
MARGINE COPERTA: Xillo, Bonci, Pasquinelli, Pellegrini, Vannini, Daka, Andrea Ferro, Paganelli, Dedeli, Di Sessa, Bellesi. A disp.: Mamedov, Bellandi, Tempestini, Peghinelli, Morina, El Brakzi, De Marco, Paoli. All.: Marco Ferro.
LIDO DI CAMAIORE: Tabarrani, Bobbio, Scanniello, Morelli, Chiti, Ioppoli, Corsini, Barsottelli, Montemagni, Ghilarducci, Florio. A disp.: Dini, Mariani, Pastore, Di Pierro, Giannecchini. All.: Gianni Florio.
ARBITRO: Cammilli di Prato.
RETI: 46' Ferro, 52' Bellesi.

MARGINE COPERTA: Xillo, Bonci, Pasquinelli, Pellegrini, Vannini, Daka, Andrea Ferro, Paganelli, Dedeli, Di Sessa, Bellesi. A disp.: Mamedov, Bellandi, Tempestini, Peghinelli, Morina, El Brakzi, De Marco, Paoli. All.: Marco Ferro.
LIDO DI CAMAIORE: Tabarrani, Bobbio, Scanniello, Morelli, Chiti, Ioppoli, Corsini, Barsottelli, Montemagni, Ghilarducci, Florio. A disp.: Dini, Mariani, Pastore, Di Pierro, Giannecchini. All.: Gianni Florio.
ARBITRO: Cammilli di Prato.
RETI: 46' Ferro, 52' Bellesi.



Un primo tempo complicato, poi ci pensano Andrea Ferro e Bellesi a regalare il sorriso al Margine Coperta al debutto in campionato. Eh sì, mister Marco Ferro può sorridere davvero e insieme a lui tutto il Margine che inaugura la stagione con una vittoria arrivata al termine di una partita ben più complicata di quanto non racconti il risultato. Soprattutto nella prima frazione, infatti, i rossoneri hanno fatto fatica a ingranare complice il perfetto posizionamento del Lido di Camaiore, che ha concesso pochissimi spazi alla lenta manovra locale. È pur vero che anche il Margine ha rischiato pochissimo sulle iniziative dei versiliesi, pericolosi in un paio di occasioni con Florio e Montemagni. Il Margine invece non riesce quasi mai ad imbeccare il nuovo centravanti Dedeli, ex Maliseti e colpaccio del mercato estivo, e quando ci riesce la difesa versiliesi sventa puntualmente la minaccia. Lo 0-0 su cui l'arbitro rimanda le due squadre negli spogliatoio è il giusto manifesto di una prima frazione avara di emozioni e contraddistinta dall'equilibrio. Per cercare di rompere l'impasse, mister Marco Ferro opera già due cambi durante l'intervallo inserendo Paoli e Morina al posto di Pellegrini e Pasquinelli. Le mosse del tecnico rossonero trasformano il Margine, che riparte fortissimo e in nemmeno un quarto d'ora piazza l'allungo decisivo. A sbloccare l'incontro ci pensa capitan Andrea Ferro, che al 46' si prende la scena realizzando un gol da cineteca: l'azione si sviluppa sulla destra con Morina che serve in verticale Bellesi, da questi il pallone giunge al limite dell'area dove Ferro rimedia ad un controllo difettoso con una finezza a scavalcare il proprio marcatore e conclude il tutto con una volèe che si spegne sotto la traversa e fa impazzire il pubblico del campo sportivo di Massa e Cozzile. La genialata di Ferro dà entusiasmo al Margine Coperta e mina le certezze di un Lido di Camaiore che fino a quel momento se l'era giocata ad armi pari. I padroni di casa prendono però il possesso della metà campo avversaria e al 52' trovano anche la rete del 2-0 con un'azione in verticale sull'asse Paoli-Bellesi, con quest'ultimo che addomestica il pallone servitogli dal compagno, elude l'uscita di Tabarrani e insacca a porta sguarnita. L'uno-due dei rossoneri tramortisce il Lido, che fatica a rientrare in partita. Al contempo, la gestione da parte dei ragazzi di Ferro è perfetta pur mancando il colpo del k.o. Il Lido di Camaiore prova a rimanere in partita fino alla fine ma anche gli ultimi tentativi degli attaccanti versiliesi vengono neutralizzati da Xillo che si prende la scena nel finale di partita mantenendo la porta inviolata. Calciatoripiù : nel Margine Coperta che si regala un debutto da applausi merita una menzione particolare Andrea Ferro , che sblocca una partita intricata con una gemma di rara bellezza. A sigillare il successo è la difesa ma soprattutto Xillo , che dimostra affidabile e sicuro sia tra i pali che in uscita.

Un primo tempo complicato, poi ci pensano Andrea Ferro e Bellesi a regalare il sorriso al Margine Coperta al debutto in campionato. Eh sì, mister Marco Ferro può sorridere davvero e insieme a lui tutto il Margine che inaugura la stagione con una vittoria arrivata al termine di una partita ben più complicata di quanto non racconti il risultato. Soprattutto nella prima frazione, infatti, i rossoneri hanno fatto fatica a ingranare complice il perfetto posizionamento del Lido di Camaiore, che ha concesso pochissimi spazi alla lenta manovra locale. È pur vero che anche il Margine ha rischiato pochissimo sulle iniziative dei versiliesi, pericolosi in un paio di occasioni con Florio e Montemagni. Il Margine invece non riesce quasi mai ad imbeccare il nuovo centravanti Dedeli, ex Maliseti e colpaccio del mercato estivo, e quando ci riesce la difesa versiliesi sventa puntualmente la minaccia. Lo 0-0 su cui l'arbitro rimanda le due squadre negli spogliatoio è il giusto manifesto di una prima frazione avara di emozioni e contraddistinta dall'equilibrio. Per cercare di rompere l'impasse, mister Marco Ferro opera già due cambi durante l'intervallo inserendo Paoli e Morina al posto di Pellegrini e Pasquinelli. Le mosse del tecnico rossonero trasformano il Margine, che riparte fortissimo e in nemmeno un quarto d'ora piazza l'allungo decisivo. A sbloccare l'incontro ci pensa capitan Andrea Ferro, che al 46' si prende la scena realizzando un gol da cineteca: l'azione si sviluppa sulla destra con Morina che serve in verticale Bellesi, da questi il pallone giunge al limite dell'area dove Ferro rimedia ad un controllo difettoso con una finezza a scavalcare il proprio marcatore e conclude il tutto con una volèe che si spegne sotto la traversa e fa impazzire il pubblico del campo sportivo di Massa e Cozzile. La genialata di Ferro dà entusiasmo al Margine Coperta e mina le certezze di un Lido di Camaiore che fino a quel momento se l'era giocata ad armi pari. I padroni di casa prendono però il possesso della metà campo avversaria e al 52' trovano anche la rete del 2-0 con un'azione in verticale sull'asse Paoli-Bellesi, con quest'ultimo che addomestica il pallone servitogli dal compagno, elude l'uscita di Tabarrani e insacca a porta sguarnita. L'uno-due dei rossoneri tramortisce il Lido, che fatica a rientrare in partita. Al contempo, la gestione da parte dei ragazzi di Ferro è perfetta pur mancando il colpo del k.o. Il Lido di Camaiore prova a rimanere in partita fino alla fine ma anche gli ultimi tentativi degli attaccanti versiliesi vengono neutralizzati da Xillo che si prende la scena nel finale di partita mantenendo la porta inviolata. Calciatoripiù : nel Margine Coperta che si regala un debutto da applausi merita una menzione particolare Andrea Ferro , che sblocca una partita intricata con una gemma di rara bellezza. A sigillare il successo è la difesa ma soprattutto Xillo , che dimostra affidabile e sicuro sia tra i pali che in uscita.
Armando Picchi-Fortis Juventus 2-1

ARMANDO PICCHI: Martino, Sarri, Lega, Sola, Barile, Buonomo, Tarrini, Raglianti, Monaco, Bonelli, Persico. A disp.: Paoli, Marchetti, Lucido, Mainardi, Kasa, Ulivieri, Falleni, Bulleri . All.: Signorini Luca
FORTIS JUVENTUS: Poggi, Parigi, Palli, Ferranti, Gomma, Paladini, Naldi, Biancalani, Spano, Acconci, Galgano. A disp.: Cipriani, Giusti, Focardi, Bartalesi, Gencarelli, Guidoni, Boutahar, . All.: Maretti
RETI: Monaco, Monaco, Focardi
ARMANDO PICCHI: Martino, Sarri, Lega, Sola, Barile, Buonomo, Tarrini, Raglianti, Monaco, Bonelli, Persico. A disp.: Paoli, Marchetti, Lucido, Mainardi, Kasa, Ulivieri, Falleni, Bulleri. All.: Luca Signorini.
FORTIS JUVENTUS: Poggi, Parigi, Palli, Ferranti, Gomma, Paladini, Naldi, Biancalani, Spanò, Acconci, Galgano. A disp.: Cipriani, Giusti, Focardi, Bartalesi, Boretti, Gencarelli, Guidoni, Boutahar. All.: Luca Gigli.
ARBITRO: Lorenzi di Viareggio
RETI: Monaco 2, Focardi.

ARMANDO PICCHI: Martino, Sarri, Lega, Sola, Barile, Buonomo, Tarrini, Raglianti, Monaco, Bonelli, Persico. A disp.: Paoli, Marchetti, Lucido, Mainardi, Kasa, Ulivieri, Falleni, Bulleri. All.: Luca Signorini.
FORTIS JUVENTUS: Poggi, Parigi, Palli, Ferranti, Gomma, Paladini, Naldi, Biancalani, Spanò, Acconci, Galgano. A disp.: Cipriani, Giusti, Focardi, Bartalesi, Boretti, Gencarelli, Guidoni, Boutahar. All.: Luca Gigli.
ARBITRO: Lorenzi di Viareggio
RETI: Monaco 2, Focardi.



C'è poco di meglio d'un successo per dimenticare un'estate complicata e cominciare a pensare al futuro; anzi, meglio d'un successo non c'è niente. Lo scopre, o forse semplicemente se ne ricorda, l'Armando Picchi che in pieno recupero batte la Fortis Juventus e in attesa d'identificare gli obiettivi per cui lottare si gode tre punti rotondi. L'incontro si sblocca al secondo tentativo, dopo che Tarrini (deviazione mancata sul tracciante di Bonelli) non era riuscito a trovare il vantaggio da posizione centralissima; non sbaglia invece Monaco, alla deviazione vincente sugli sviluppi dell'angolo di Buonomo. Nel primo tempo la Fortis Juventus fatica a farsi vedere dalle parti di Martino, impegnato solo in presa su qualche punizione a spiovere: si spiega facilmente il vantaggio del Picchi all'intervallo. Nella ripresa però il quadro cambia, perché grazie all'ingresso di Boretti in mediana la Fortis Juventus aggiusta le distanze tra i reparti e aumenta la pressione offensiva: rispetto al primo tempo è ben più complicata la parata cui la punizione d'Acconci chiama Martino. In contropiede però il Picchi è pericolosissimo: soltanto un paio d'uscite coraggiose di Poggi negano a Bonelli la rete del raddoppio. Poi d'un tratto la gara torna in equilibrio: la difesa del Picchi si fa sorprendere da un pallone profondo per Focardi che con un lob battezza l'incrocio più lontano. È l'1-1 che avvia un finale infuocato: Poggi salva in mischia sugli sviluppi dell'ennesimo angolo tagliato di Buonomo, ma nel recupero deve arrendersi alla deviazione di Monaco che in mischia trova la doppietta anticipando la difesa avversaria, distratta a chiedere un fischio destinato a non arrivare. Per l'Armando Picchi la fine dell'estate è dolce: intanto i punti sono tre, il massimo possibile. Calciatoripiù: Sola, Barile (Armando Picchi), Galgano e Focardi (Fortis Juventus)

C'è poco di meglio d'un successo per dimenticare un'estate complicata e cominciare a pensare al futuro; anzi, meglio d'un successo non c'è niente. Lo scopre, o forse semplicemente se ne ricorda, l'Armando Picchi che in pieno recupero batte la Fortis Juventus e in attesa d'identificare gli obiettivi per cui lottare si gode tre punti rotondi. L'incontro si sblocca al secondo tentativo, dopo che Tarrini (deviazione mancata sul tracciante di Bonelli) non era riuscito a trovare il vantaggio da posizione centralissima; non sbaglia invece Monaco, alla deviazione vincente sugli sviluppi dell'angolo di Buonomo. Nel primo tempo la Fortis Juventus fatica a farsi vedere dalle parti di Martino, impegnato solo in presa su qualche punizione a spiovere: si spiega facilmente il vantaggio del Picchi all'intervallo. Nella ripresa però il quadro cambia, perché grazie all'ingresso di Boretti in mediana la Fortis Juventus aggiusta le distanze tra i reparti e aumenta la pressione offensiva: rispetto al primo tempo è ben più complicata la parata cui la punizione d'Acconci chiama Martino. In contropiede però il Picchi è pericolosissimo: soltanto un paio d'uscite coraggiose di Poggi negano a Bonelli la rete del raddoppio. Poi d'un tratto la gara torna in equilibrio: la difesa del Picchi si fa sorprendere da un pallone profondo per Focardi che con un lob battezza l'incrocio più lontano. È l'1-1 che avvia un finale infuocato: Poggi salva in mischia sugli sviluppi dell'ennesimo angolo tagliato di Buonomo, ma nel recupero deve arrendersi alla deviazione di Monaco che in mischia trova la doppietta anticipando la difesa avversaria, distratta a chiedere un fischio destinato a non arrivare. Per l'Armando Picchi la fine dell'estate è dolce: intanto i punti sono tre, il massimo possibile. Calciatoripiù: Sola, Barile (Armando Picchi), Galgano e Focardi (Fortis Juventus)
Scandicci-San Miniato 3-1

SCANDICCI: Hancu, Martinelli, Andreucci, Municchi, Ducci, Unicori, Botticelli, Mascalchi, Martini, Pepe, Vezzosi. A disp.: Pierattini, Bucciardini, Buzzanga, Di Cara, Montini, Sarti, Tosi, Uruci, Villoresi. All.: Bernocchi Lorenzo
SAN MINIATO: Sampieri, Fiorentini, Mugnai, Periccioli, Bartalini C., Tamagnini, Bartalini T., Pelacchi, Pecchi, Mearini, Fusci. A disp.: Corsi, Bagnoli, Bartalini D., Franci, Mancianti, Nencini, Regoli, Schepis, Spagnuolo. All.: Pieri Luciano
RETI: Unicori, Martini, Di Cara, Schepis
SCANDICCI: Hancu, Martinelli, Andreucci, Municchi, Ducci, Unicori, Botticelli, Mascalchi, Martini, Pepe, Vezzosi. A disp.: Pierattini, Bucciardini, Buzzanga, Di Cara, Montini, Sarti, Tosi, Uruci, Villoresi. All.: Lorenzo Bernocchi.
SAN MINIATO: Sampieri, Fiorentini, Mugnai, Periccioli, Bartalini, Tamagnini, Bartalini, Pelacchi, Pecchi, Mearini, Fusci. A disp.: Corsi, Bagnoli, Bartalini, Franci, Mancianti, Nencioni, Regoli, Schepis, Spagnuolo. All.: Fausto Bello.
ARBITRO: Nocciolini di Prato
RETI: 36' Martini, 51' Unicori, 59' Di Cara, 77' Schepis.

SCANDICCI: Hancu, Martinelli, Andreucci, Municchi, Ducci, Unicori, Botticelli, Mascalchi, Martini, Pepe, Vezzosi. A disp.: Pierattini, Bucciardini, Buzzanga, Di Cara, Montini, Sarti, Tosi, Uruci, Villoresi. All.: Lorenzo Bernocchi.
SAN MINIATO: Sampieri, Fiorentini, Mugnai, Periccioli, Bartalini, Tamagnini, Bartalini, Pelacchi, Pecchi, Mearini, Fusci. A disp.: Corsi, Bagnoli, Bartalini, Franci, Mancianti, Nencioni, Regoli, Schepis, Spagnuolo. All.: Fausto Bello.
ARBITRO: Nocciolini di Prato
RETI: 36' Martini, 51' Unicori, 59' Di Cara, 77' Schepis.



L'avventura di Bernocchi parte come meglio non potrebbe: vittoria (3-1) alla prima. Il San Miniato esce dunque dal Bartolozzi senza punti, ma porta a casa un'ottima prestazione e la consapevolezza d'essere stati all'altezza della situazione. In avvio sono peraltro i neroverdi a battere il primo colpo: il colpo di testa di Pecchi viene bloccato a terra da Hancu. La reazione dello Scandicci è affidata a due cross pericolosi di Unicori: il secondo trova la deviazione volante di Martini sulla quale si supera il portiere ospite Sampieri. Al 12' occasione clamorosa per i blues: Vezzosi serve sullo scatto Martini che dopo lo spalla a spalla con il difensore centrale si presenta solo solo davanti a Sampieri, ma lo grazia mandando a lato. Ancora Scandicci un minuto dopo: Botticelli riceve al limite dell'area, vede la sovrapposizione di Unicori e lo serve con il tacco; l'azione si chiude con un tiro di poco a lato. Al 23' è invece Vezzosi a provarci: botta di sinistro appena dentro l'area, ma Sampieri non è d'accordo, di nuovo, e compie un grande intervento. Al 36' va in scena l'episodio che sblocca il match: Pepe riceve il pallone nel cerchio di metà campo e di prima lancia Martini che, isolato sulla sinistra, punta il terzino avversario e viene steso appena dentro l'area. L'arbitro indica il dischetto senza esitazioni. La conclusione dello stesso Martini è però debole e Sampieri intuisce; ma sulla ribattuta Martini con il più facile dei tap-in porta in vantaggio i suoi. 1-0 Scandicci. La reazione del San Miniato è immediata: su una rimessa laterale in zona d'attacco Fusci si coordina per la una girata volante, ma il pallone si spegne alla destra della porta difesa da Hancu. La ripresa si apre con gli ospiti subito intraprendenti. Il cross del neo entrato Schepis è pericolosissimo e taglia tutta l'area, ma non trova nessun compagno pronto all'appuntamento. Al 46' il San Miniato si fa di nuovo pericoloso con il tiro dal limite di Mancianti parato da Hancu. Sliding door della partita al 49': Mancianti riceve sul lato sinistro dell'area e lascia partire un bolide che si stampa sul palo alla sinistra di Hancu per poi per poi impattare anche sul legno opposto; clamorosa occasione per gli ospiti, sfortunati davvero. Due minuti dopo lo Scandicci raddoppia alla fine di un'azione insistita sulla sinistra: Mascalchi scambia con Unicori che lascia partire un tracciante e beffa Sampieri nell'angolino alto. Era un cross? Era un tiro? Di sicuro è il 2-0 Scandicci. Al 57' ci prova ancora lo Scandicci: Sarti e Martinelli lavorano un buon pallone sulla corsia destra, il cross del terzino trova pronto Martini a centro area ma il suo tiro si spegne sul fondo. Al 62' è la volta gli ospiti: Pelacchi è bravo a raccogliere un cross da sinistra e indirizza il pallone verso la porta dove forse Hancu non potrebbe arrivare; ma sulla traiettoria si materializza Municchi che con il corpo devia in angolo. E puntuale al 69' lo Scandicci cala il tris: il neoentrato Buzzanga sfonda a sinistra e mette un pallone in mezzo dove l'altro subentrato Di Cara non deve fare altro che spingere in rete. 3-0 blues. Il San Miniato ha però il merito di continuare a mettere alle corde i padroni di casa e macinare ancora gioco. Il giusto premio arriva al 77': Schepis è lesto a raccogliere un cross da destra e con il sinistro a mandare il pallone nell'angolo, dove Hancu proprio non può arrivarci; conclusione pregevole e gara sul 3-1. Nel recupero si registrano giusto un paio di contropiedi non sfruttati dai padroni di casa, un'ottima conclusione di Vezzosi a giro, alta sulla traversa, e una grande parata di Hancu che compie un miracolo sulla conclusione ravvicinata di Nencioni (87'). E' l'ultima emozione prima del triplice fischio di Nocciolini. Il San Miniato esce da questa gara a testa altissima, assolutamente non ridimensionato: per lunghi tratti ha dimostrato ottime trame di gioco e messo in luce alcune individualità interessanti, Periccioli e Pelacchi su tutti. Le prossime gare dovranno dare conferma. Lo Scandicci centra invece la prima vittoria, mostrando buone trame e buona intesa nonostante i molti volti nuovi: ha sofferto quando c'era da soffrire, ma è sempre stato pronto a ribattere colpo su colpo. Le prossime settimane daranno indicazioni più precise a Bernocchi. Il pubblico del Bartolozzi ha goduto di un match vibrante, senza pause e ricco di episodi. Merito ai ragazzi che nonostante il gran caldo hanno reso piacevole la gara.

L'avventura di Bernocchi parte come meglio non potrebbe: vittoria (3-1) alla prima. Il San Miniato esce dunque dal Bartolozzi senza punti, ma porta a casa un'ottima prestazione e la consapevolezza d'essere stati all'altezza della situazione. In avvio sono peraltro i neroverdi a battere il primo colpo: il colpo di testa di Pecchi viene bloccato a terra da Hancu. La reazione dello Scandicci è affidata a due cross pericolosi di Unicori: il secondo trova la deviazione volante di Martini sulla quale si supera il portiere ospite Sampieri. Al 12' occasione clamorosa per i blues: Vezzosi serve sullo scatto Martini che dopo lo spalla a spalla con il difensore centrale si presenta solo solo davanti a Sampieri, ma lo grazia mandando a lato. Ancora Scandicci un minuto dopo: Botticelli riceve al limite dell'area, vede la sovrapposizione di Unicori e lo serve con il tacco; l'azione si chiude con un tiro di poco a lato. Al 23' è invece Vezzosi a provarci: botta di sinistro appena dentro l'area, ma Sampieri non è d'accordo, di nuovo, e compie un grande intervento. Al 36' va in scena l'episodio che sblocca il match: Pepe riceve il pallone nel cerchio di metà campo e di prima lancia Martini che, isolato sulla sinistra, punta il terzino avversario e viene steso appena dentro l'area. L'arbitro indica il dischetto senza esitazioni. La conclusione dello stesso Martini è però debole e Sampieri intuisce; ma sulla ribattuta Martini con il più facile dei tap-in porta in vantaggio i suoi. 1-0 Scandicci. La reazione del San Miniato è immediata: su una rimessa laterale in zona d'attacco Fusci si coordina per la una girata volante, ma il pallone si spegne alla destra della porta difesa da Hancu. La ripresa si apre con gli ospiti subito intraprendenti. Il cross del neo entrato Schepis è pericolosissimo e taglia tutta l'area, ma non trova nessun compagno pronto all'appuntamento. Al 46' il San Miniato si fa di nuovo pericoloso con il tiro dal limite di Mancianti parato da Hancu. Sliding door della partita al 49': Mancianti riceve sul lato sinistro dell'area e lascia partire un bolide che si stampa sul palo alla sinistra di Hancu per poi per poi impattare anche sul legno opposto; clamorosa occasione per gli ospiti, sfortunati davvero. Due minuti dopo lo Scandicci raddoppia alla fine di un'azione insistita sulla sinistra: Mascalchi scambia con Unicori che lascia partire un tracciante e beffa Sampieri nell'angolino alto. Era un cross? Era un tiro? Di sicuro è il 2-0 Scandicci. Al 57' ci prova ancora lo Scandicci: Sarti e Martinelli lavorano un buon pallone sulla corsia destra, il cross del terzino trova pronto Martini a centro area ma il suo tiro si spegne sul fondo. Al 62' è la volta gli ospiti: Pelacchi è bravo a raccogliere un cross da sinistra e indirizza il pallone verso la porta dove forse Hancu non potrebbe arrivare; ma sulla traiettoria si materializza Municchi che con il corpo devia in angolo. E puntuale al 69' lo Scandicci cala il tris: il neoentrato Buzzanga sfonda a sinistra e mette un pallone in mezzo dove l'altro subentrato Di Cara non deve fare altro che spingere in rete. 3-0 blues. Il San Miniato ha però il merito di continuare a mettere alle corde i padroni di casa e macinare ancora gioco. Il giusto premio arriva al 77': Schepis è lesto a raccogliere un cross da destra e con il sinistro a mandare il pallone nell'angolo, dove Hancu proprio non può arrivarci; conclusione pregevole e gara sul 3-1. Nel recupero si registrano giusto un paio di contropiedi non sfruttati dai padroni di casa, un'ottima conclusione di Vezzosi a giro, alta sulla traversa, e una grande parata di Hancu che compie un miracolo sulla conclusione ravvicinata di Nencioni (87'). E' l'ultima emozione prima del triplice fischio di Nocciolini. Il San Miniato esce da questa gara a testa altissima, assolutamente non ridimensionato: per lunghi tratti ha dimostrato ottime trame di gioco e messo in luce alcune individualità interessanti, Periccioli e Pelacchi su tutti. Le prossime gare dovranno dare conferma. Lo Scandicci centra invece la prima vittoria, mostrando buone trame e buona intesa nonostante i molti volti nuovi: ha sofferto quando c'era da soffrire, ma è sempre stato pronto a ribattere colpo su colpo. Le prossime settimane daranno indicazioni più precise a Bernocchi. Il pubblico del Bartolozzi ha goduto di un match vibrante, senza pause e ricco di episodi. Merito ai ragazzi che nonostante il gran caldo hanno reso piacevole la gara.
Venturina-Affrico 0-3

VENTURINA: Tanganelli, Imperato, Paolini, Bicocchi, Ficcanterri, Lombardi, Ontani, Massini, Bicocchi Pichi, Loi, Guidi. A disp.: Antili, Zenobi, Di Tonno, Iacometti, Sottile, D Avino, Pazzini, Brontolone, Musli. All.: Bardelloni Enrico
AFFRICO: Cosi, Agosti, Rotolo, La Greca, Amantea, Figus, Nunziati, Silvestri, Piccioli, Vaggioli, Ala. A disp.: Lombardi, iania, Cerasi Abbatecola, Barattucci, Nutini, Camara, Grazzini, . All.: Bambi Lorenzo
RETI: Rotolo, Vaggioli, Ala
VENTURINA: Tanganelli, Imperato, Paolini, Bicocchi, Ficcanterri, Lombardi, Ontani, Massini, Bicocchi Pichi, Loi, Guidi. A disp.: Antili, Zenobi, Di Tonno, Iacometti, Sottile, D'Avino, Pazzini, Brontolone, Musli. A disp.: Enrico Bardelloni.
AFFRICO: Cosi, Agosti, Rotolo, La Greca, Amantea, Figus, Nunziati, Silvestri, Piccioli, Vaggioli, Ala. A disp.: Lombardi, Iania, Cerasi, Barattucci, Nutini, Camara, Grazzini. All.: Lorenzo Bambi.
ARBITRO: Bolognesi di Pontedera
RETI: Rotolo, Vaggioli, Ala.

VENTURINA: Tanganelli, Imperato, Paolini, Bicocchi, Ficcanterri, Lombardi, Ontani, Massini, Bicocchi Pichi, Loi, Guidi. A disp.: Antili, Zenobi, Di Tonno, Iacometti, Sottile, D'Avino, Pazzini, Brontolone, Musli. A disp.: Enrico Bardelloni.
AFFRICO: Cosi, Agosti, Rotolo, La Greca, Amantea, Figus, Nunziati, Silvestri, Piccioli, Vaggioli, Ala. A disp.: Lombardi, Iania, Cerasi, Barattucci, Nutini, Camara, Grazzini. All.: Lorenzo Bambi.
ARBITRO: Bolognesi di Pontedera
RETI: Rotolo, Vaggioli, Ala.



Si profila già il duello che l'anno scorso si chiuse pari, un successo per uno. E visto che non ci sono eroi senza grandi avversari, e che gli scontri più avvincenti sono quelli che ogni volta lasciano spazio a un nuovo round, si riparte dalla sfida che nei mesi scorsi segnò la storia di due campionati: in attesa che prenda forma la nuova griglia (occhio a pensare che sia di nuovo soltanto corsa a due: sono molte le squadre interessanti, dalla Cattolica in giù) l'Affrico ricorda al Tau Altopascio quale sia stata l'unica avversaria a portargli via l'unico titolo regionale mancato degli ultimi sei in palio. Non può che leggersi in questo modo lo 0-3 inflitto al Venturina consapevole che i punti che gli spettano dovrà conquistarli altrove, anche se i tre (tre!) legni colpiti nel corso della gara fanno male almeno quanto rumore. Ma la fortuna non può essere una colpa: anzi, c'è chi l'annovera tra le tre caratteristiche principali per avere successo (tre: il talento, il lavoro, il culo, che chi parla bene spesso traduce con «l'occasione»); chissà infatti come sarebbe finita se anziché sulla traversa il tiro di Loi fosse finito nello specchio. Si stava sullo 0-1 da pochi istanti; si stava sullo 0-1 perché due azioni prima il tiro di Rotolo, che aveva intercettato il pallone sulla trequarti ed era avanzato verso l'area, dopo aver colpito la traversa era finito in porta. È diverso invece il destino del Venturina che, dopo aver visto Cosi ostacolare Guidi lanciato verso il pari, prima dell'intervallo si ritrova sotto di due reti: segna infatti Vaggioli, liberato alla volée da Silvestri che il duetto a destra tra Nunziati e Agosti aveva liberato al cross. È complicatissimo rimontare un doppio svantaggio contro una squadra così forte; diventa quasi impossibile quando il conto dei legni cresce, palo di Loi e palo di Massini, e Cosi replica stavolta su Sottile. Lo 0-3 (lo segna al volo Ala liberato al limite dalla sponda di Silvestri) serve solo a ribadire l'ovvio: l'Affrico è costruito per vincere. Ci sono ventinove giornate avvincenti per capire se ci riuscirà, e identificare chi proverà a ostacolarlo. Calciatoripiù : a Loi (Venturina) sarebbe bastato dimezzare il conto dei legni e vederne uno trasformarsi in rete per provare a invertire il senso d'un pomeriggio buio; sarebbe comunque stato complicato, vista la condizione di Silvestri (Affrico) già pronto a confezionare due assist decisivi.

Si profila già il duello che l'anno scorso si chiuse pari, un successo per uno. E visto che non ci sono eroi senza grandi avversari, e che gli scontri più avvincenti sono quelli che ogni volta lasciano spazio a un nuovo round, si riparte dalla sfida che nei mesi scorsi segnò la storia di due campionati: in attesa che prenda forma la nuova griglia (occhio a pensare che sia di nuovo soltanto corsa a due: sono molte le squadre interessanti, dalla Cattolica in giù) l'Affrico ricorda al Tau Altopascio quale sia stata l'unica avversaria a portargli via l'unico titolo regionale mancato degli ultimi sei in palio. Non può che leggersi in questo modo lo 0-3 inflitto al Venturina consapevole che i punti che gli spettano dovrà conquistarli altrove, anche se i tre (tre!) legni colpiti nel corso della gara fanno male almeno quanto rumore. Ma la fortuna non può essere una colpa: anzi, c'è chi l'annovera tra le tre caratteristiche principali per avere successo (tre: il talento, il lavoro, il culo, che chi parla bene spesso traduce con «l'occasione»); chissà infatti come sarebbe finita se anziché sulla traversa il tiro di Loi fosse finito nello specchio. Si stava sullo 0-1 da pochi istanti; si stava sullo 0-1 perché due azioni prima il tiro di Rotolo, che aveva intercettato il pallone sulla trequarti ed era avanzato verso l'area, dopo aver colpito la traversa era finito in porta. È diverso invece il destino del Venturina che, dopo aver visto Cosi ostacolare Guidi lanciato verso il pari, prima dell'intervallo si ritrova sotto di due reti: segna infatti Vaggioli, liberato alla volée da Silvestri che il duetto a destra tra Nunziati e Agosti aveva liberato al cross. È complicatissimo rimontare un doppio svantaggio contro una squadra così forte; diventa quasi impossibile quando il conto dei legni cresce, palo di Loi e palo di Massini, e Cosi replica stavolta su Sottile. Lo 0-3 (lo segna al volo Ala liberato al limite dalla sponda di Silvestri) serve solo a ribadire l'ovvio: l'Affrico è costruito per vincere. Ci sono ventinove giornate avvincenti per capire se ci riuscirà, e identificare chi proverà a ostacolarlo. Calciatoripiù : a Loi (Venturina) sarebbe bastato dimezzare il conto dei legni e vederne uno trasformarsi in rete per provare a invertire il senso d'un pomeriggio buio; sarebbe comunque stato complicato, vista la condizione di Silvestri (Affrico) già pronto a confezionare due assist decisivi.
Tau Calcio-Poggio A Caiano 6-1

TAU CALCIO: Piagentini, Vaselli, Vas, Frediani, Landi, Mei, Landucci, Signorini T., Borracchini, Giuntoli, Vannacci. A disp.: Ciampi, Casini, Materassi, Moretti, Nesti, Sarti, Trombino, Turturro, Verrengia. All.: Guerri Luca
POGGIO A CAIANO: Ciolfi, Mastrolia, Gramshi, Detti, Hasko, Rrapaj, Belli, Spinetti, Giannitti, Casini, Leka. A disp.: Mugnaini, Fabbri, Rischi, Varrosi, Parrini, Bruni, Liguori, Martini, Tinti. All.: Del Bianco Claudio
RETI: Vannacci, Borracchini, Landucci, Moretti, Casini, Moretti, Spinetti
TAU ALTOPASCIO: Piagentini, Vaselli, Vas, Frediani, Landi, Mei, Landucci, T. Signorini, Borracchini, Giuntoli, Vannacci. A disp.: Ciampi, Casini, Materassi, Moretti, Nesti, Sarti, Trombino, Turturro, Verrengia. All.: Luca Guerri.
POGGIO A CAIANO: Ciolfi, Mastrolia, Gramshi, Detti, Hasko, Rrapaj, Belli, Spinetti, Giannitti, Casini, Leka. A disp.: Mugnaini, Fabbri, Rischi, Varrosi, Parrini, Bruni, Liguori, Martini, Tinti. All.: Claudio Del Bianco.
ARBITRO: Russo di Pisa
RETI: Vannacci, Spinetti, Borracchini, Landucci, Moretti 2 (1 rig.), Casini.

TAU ALTOPASCIO: Piagentini, Vaselli, Vas, Frediani, Landi, Mei, Landucci, T. Signorini, Borracchini, Giuntoli, Vannacci. A disp.: Ciampi, Casini, Materassi, Moretti, Nesti, Sarti, Trombino, Turturro, Verrengia. All.: Luca Guerri.
POGGIO A CAIANO: Ciolfi, Mastrolia, Gramshi, Detti, Hasko, Rrapaj, Belli, Spinetti, Giannitti, Casini, Leka. A disp.: Mugnaini, Fabbri, Rischi, Varrosi, Parrini, Bruni, Liguori, Martini, Tinti. All.: Claudio Del Bianco.
ARBITRO: Russo di Pisa
RETI: Vannacci, Spinetti, Borracchini, Landucci, Moretti 2 (1 rig.), Casini.



Ci sono esordi meno traumatici. D'altra parte il Tau andava incontrato, e forse è meglio averlo fatto subito: ora, dopo aver capito quale sia il livello massimo dei campionati d'élite e quanto ampio lo scalino rispetto ad alcune partite dei regionali standard, non si può che migliorare. È l'unica riflessione che il Poggio a Caiano può portar via dal buio d'Altopascio (si finisce in notturna vera, più le nove delle otto); questa e l'idea che invece che una volta sola le altre avversarie sbaglieranno più spesso, e che se come stavolta riuscirà a mantenere alta la percentuale realizzativa i punti arriveranno. C'è stato infatti un momento in cui la vittoria del Tau (6-1 il finale) non è sembrata così scontata: tra la prima rete di Vannacci, a segno con un gran tiro da fuori (11'), e il raddoppio di Borracchini a metà primo tempo (diagonale precisissimo da una decina di metri) il Poggio a Caiano aveva infatti trovato il pari con Spinetti, impietoso nel condannare la difesa su un giro palla troppo azzardato. Ma è solo un'illusione che finisce di svanire intorno alla mezz'ora, quando Landucci viola l'area in progressione e, spiazzato Ciolfi con una finta, schianta il pallone accanto al palo per il 3-1 su cui si va alla pausa. Nella ripresa il divario aumenta: Moretti conquista e trasforma il rigore del 4-1; Casini s'inserisce su un corto retropassaggio verso il portiere e lo anticipa per il 5-1; Moretti chiude i conti schiaffando in porta un pallone recuperato in prossimità dell'area. E la prima è andata secondo pronostico: entrambe le contendenti attendono partite più in linea con i propri valori per capire quanto dovranno faticare per raggiungere i rispettivi scopi, già evidentemente differentissimi. Calciatorepiù: Vannacci (Tau Altopascio).

Ci sono esordi meno traumatici. D'altra parte il Tau andava incontrato, e forse è meglio averlo fatto subito: ora, dopo aver capito quale sia il livello massimo dei campionati d'élite e quanto ampio lo scalino rispetto ad alcune partite dei regionali standard, non si può che migliorare. È l'unica riflessione che il Poggio a Caiano può portar via dal buio d'Altopascio (si finisce in notturna vera, più le nove delle otto); questa e l'idea che invece che una volta sola le altre avversarie sbaglieranno più spesso, e che se come stavolta riuscirà a mantenere alta la percentuale realizzativa i punti arriveranno. C'è stato infatti un momento in cui la vittoria del Tau (6-1 il finale) non è sembrata così scontata: tra la prima rete di Vannacci, a segno con un gran tiro da fuori (11'), e il raddoppio di Borracchini a metà primo tempo (diagonale precisissimo da una decina di metri) il Poggio a Caiano aveva infatti trovato il pari con Spinetti, impietoso nel condannare la difesa su un giro palla troppo azzardato. Ma è solo un'illusione che finisce di svanire intorno alla mezz'ora, quando Landucci viola l'area in progressione e, spiazzato Ciolfi con una finta, schianta il pallone accanto al palo per il 3-1 su cui si va alla pausa. Nella ripresa il divario aumenta: Moretti conquista e trasforma il rigore del 4-1; Casini s'inserisce su un corto retropassaggio verso il portiere e lo anticipa per il 5-1; Moretti chiude i conti schiaffando in porta un pallone recuperato in prossimità dell'area. E la prima è andata secondo pronostico: entrambe le contendenti attendono partite più in linea con i propri valori per capire quanto dovranno faticare per raggiungere i rispettivi scopi, già evidentemente differentissimi. Calciatorepiù: Vannacci (Tau Altopascio).