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Allievi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 7

Seravezza-Floria 0-0

SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Sanchez, Colombini, Bacci, Tarantini, Liu, Gabbriellini, Franzetti, Cacciaguerra, Ercolini. A disp.: Bassi, Matrizi, Domenici, Catelli, Baldoni, Mazzoncini, Ragghianti, Del Carlo, Micheli. All.: Lampitelli Davide
FLORIA: Biotti, Meini, Capanni, Lenzi, Benvegnu, Nahi, Migliorini, Benucci, Bonaccorsi, Bombardieri, Vichi. A disp.: Morgenni, Tagliaferri C., Giannone, Landolina, Fiorini, Li, Romani, Yasser, Tagliaferri M.. All.: Sozzi Alessandro
SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Sanchez, Colombini, Bacci, Tarantini, Liu, Gabbriellini. Franzetti, Cacciaguerra, Ercolini. A disp.: Bassi, Matrizi, Domenici, Catelli, Baldoni, Mazzoncini, Ragghianti, Del Carlo, Micheli. All.: Davide Lampitelli.
FLORIA: Biotti, Meini, Capanni, D. Lenzi, Benvegnu, Nahi Guelasseh, Migliorini, Benucci, Bonaccorsi, Bombardieri, Vichi. A disp.: Morgenni, C. Tagliaferri, Giannone, Landolina, Fiorini, Li, Romani, Yasser Saber, M. Tagliaferri. All.: Alessandro Sozzi.
ARBITRO: Costantini di Livorno.

SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Sanchez, Colombini, Bacci, Tarantini, Liu, Gabbriellini. Franzetti, Cacciaguerra, Ercolini. A disp.: Bassi, Matrizi, Domenici, Catelli, Baldoni, Mazzoncini, Ragghianti, Del Carlo, Micheli. All.: Davide Lampitelli.
FLORIA: Biotti, Meini, Capanni, D. Lenzi, Benvegnu, Nahi Guelasseh, Migliorini, Benucci, Bonaccorsi, Bombardieri, Vichi. A disp.: Morgenni, C. Tagliaferri, Giannone, Landolina, Fiorini, Li, Romani, Yasser Saber, M. Tagliaferri. All.: Alessandro Sozzi.
ARBITRO: Costantini di Livorno.



Un palo, una traversa e due interventi stratosferici del portiere: ci sarebbe abbastanza per prendere male lo 0-0 con cui viene via da Seravezza. Ma la Floria resta comunque serena: se gioca con quest'intensità e costruisce così tante occasioni di punti ne perderà pochi. Le sarebbe stata sufficiente un po' di fortuna in più, o un avversario un po' meno bravo di Dazzi, per bucare la seconda difesa del campionato (appena quattro le reti subite; meglio ha fatto soltanto lo Sporting Cecina con tre) e conquistare un successo utile per allontanarsi un altro po' dalla metà bassa della classifica. Sarebbe indiscutibilmente stato meritato: da un po' di tempo l'attacco del Seravezza, che dopo le dieci reti nelle prime tre giornate nell'ultimo mese non ha mai segnato, è leggerissimo. Nel primo tempo non punge però neppure quello della Floria: le due squadre s'annullano intorno alla mediana, e per le occasioni occorre attendere la ripresa quando improvvisamente la partita s'accende. L'accende innanzitutto Cosmin Tagliaferri che da vicinissimo cerca l'esecuzione rasoterra di precisione: gli s'oppone Dazzi col piede. Nel finale va in scena la replica, identica nell'esito: altra paratissima di Dazzi su Cosmin Tagliaferri, stavolta al tiro col mancino dal vertice dell'area di porta sugli sviluppi d'un angolo profondo. Nel mezzo la Floria aveva costruito altre due occasioni enormi, neutralizzate soltanto dai legni: clamoroso il palo di Nahi Guelasseh, amarissima la traversa colpita da Li. Incanto o incubo, è diffusa la sensazione che non ci si schioderebbe dallo 0-0 neppure se si giocasse fino a notte, che tanto con l'ora solare arriva quando ancora è mattina: il Seravezza si salva, la Floria s'accontenta. Calciatoripiù : pedina importantissima in mediana, Diego Lenzi è punto d'equilibrio in entrambe le fasi. Dietro lo proteggono Benvegnu e Nahi Guelasseh , ordinatissimi nelle chiusure tanto che Biotti deve intervenire soltanto sugli spioventi con cui il Seravezza prova ad aggredire la sua area; davanti lo ispira Bombardieri (Floria), mobilissimo. Solo con le sostituzioni il Seravezza ritrova gli equilibri a lungo ricercati: entrano bene, e non era facile in una partita intensissima, Matrizi, Domenici, Catelli, Baldoni, Mazzoncini, Del Carlo e Micheli .

Un palo, una traversa e due interventi stratosferici del portiere: ci sarebbe abbastanza per prendere male lo 0-0 con cui viene via da Seravezza. Ma la Floria resta comunque serena: se gioca con quest'intensità e costruisce così tante occasioni di punti ne perderà pochi. Le sarebbe stata sufficiente un po' di fortuna in più, o un avversario un po' meno bravo di Dazzi, per bucare la seconda difesa del campionato (appena quattro le reti subite; meglio ha fatto soltanto lo Sporting Cecina con tre) e conquistare un successo utile per allontanarsi un altro po' dalla metà bassa della classifica. Sarebbe indiscutibilmente stato meritato: da un po' di tempo l'attacco del Seravezza, che dopo le dieci reti nelle prime tre giornate nell'ultimo mese non ha mai segnato, è leggerissimo. Nel primo tempo non punge però neppure quello della Floria: le due squadre s'annullano intorno alla mediana, e per le occasioni occorre attendere la ripresa quando improvvisamente la partita s'accende. L'accende innanzitutto Cosmin Tagliaferri che da vicinissimo cerca l'esecuzione rasoterra di precisione: gli s'oppone Dazzi col piede. Nel finale va in scena la replica, identica nell'esito: altra paratissima di Dazzi su Cosmin Tagliaferri, stavolta al tiro col mancino dal vertice dell'area di porta sugli sviluppi d'un angolo profondo. Nel mezzo la Floria aveva costruito altre due occasioni enormi, neutralizzate soltanto dai legni: clamoroso il palo di Nahi Guelasseh, amarissima la traversa colpita da Li. Incanto o incubo, è diffusa la sensazione che non ci si schioderebbe dallo 0-0 neppure se si giocasse fino a notte, che tanto con l'ora solare arriva quando ancora è mattina: il Seravezza si salva, la Floria s'accontenta. Calciatoripiù : pedina importantissima in mediana, Diego Lenzi è punto d'equilibrio in entrambe le fasi. Dietro lo proteggono Benvegnu e Nahi Guelasseh , ordinatissimi nelle chiusure tanto che Biotti deve intervenire soltanto sugli spioventi con cui il Seravezza prova ad aggredire la sua area; davanti lo ispira Bombardieri (Floria), mobilissimo. Solo con le sostituzioni il Seravezza ritrova gli equilibri a lungo ricercati: entrano bene, e non era facile in una partita intensissima, Matrizi, Domenici, Catelli, Baldoni, Mazzoncini, Del Carlo e Micheli .
Scandicci-Affrico 1-4

SCANDICCI: Patacchini, Baiardi, Di Bonito, Pezzano, Esposito R., Esposito A., Cardona, Baldini, Tagliavini, Savastano, Picarelli. A disp.: Serio, Cremonini, Corsinovi, Campone, Bergantino, Catalano, Bargellini, Moccia, Grevi. All.: Pratesi Andrea
AFFRICO: Fei (30), Bartalini, Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli, Sborgi, Ciari, Califano, Donigaglia. A disp.: Cosi, Figus, Cillerai, Guerrini, Bartoletti, Sicilia, Campaioli, Luzzi, Morelli. All.: Gori Filippo
RETI: Cardona, Califano, Casati, Ciari, Cillerai
SCANDICCI: Patacchini, Di Bonito, Picarelli, Baiardi, Savastano, A. Esposito, R. Esposito, Pezzano, Cardona, Baldini, Tagliavini. A disp. : Cremonini, Corsinovi, Campone, Serio, Bergantino, Catalano, Bargellini, Moccia, Grevi. All. : Simone Fioravanti.
AFFRICO: Fei, Bartalini, Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli, Sborgi, Ciari, Califano, Donigaglia. A disp. : Cosi, Figus, Cillerai, Guerrini, Bartoletti, Sicilia, Campaioli, Luzzi, Morelli. All.: Filippo Gori.
ARBITRO: Bagni di Prato
RETI: 2' Califano, 29' Casati, 33' Ciari, 43' Cardona, 80' Cillerai.

SCANDICCI: Patacchini, Di Bonito, Picarelli, Baiardi, Savastano, A. Esposito, R. Esposito, Pezzano, Cardona, Baldini, Tagliavini. A disp. : Cremonini, Corsinovi, Campone, Serio, Bergantino, Catalano, Bargellini, Moccia, Grevi. All. : Simone Fioravanti.
AFFRICO: Fei, Bartalini, Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli, Sborgi, Ciari, Califano, Donigaglia. A disp. : Cosi, Figus, Cillerai, Guerrini, Bartoletti, Sicilia, Campaioli, Luzzi, Morelli. All.: Filippo Gori.
ARBITRO: Bagni di Prato
RETI: 2' Califano, 29' Casati, 33' Ciari, 43' Cardona, 80' Cillerai.



Davanti e all'orizzonte c'è lo Sporting Cecina, prossima rivale nel big-match di domenica: l'Affrico ci arriva alla grande dopo la netta vittoria (1-4) in casa dello Scandicci. L'incontro s'è deciso già nel primo tempo: la rete di Cardona a ridosso dell'intervallo non è stata sufficiente a rovinare la festa agli avversari. Il risultato si sblocca dopo appena due minuti: dopo una respinta della difesa dello Scandicci su un calcio d'angolo a sfavore, dalla distanza Califano sfodera un sinistro straordinario che s'insacca all'incrocio dei pali. Lo Scandicci prova a reagire affidandosi in particolare alle giocate di Baldini, ma non riesce mai a rendersi particolarmente pericoloso dalle parti di Fei: al 22' Riccardo Esposito serve sulla fascia Adriano Esposito, il cui cross insidioso viene intercettato provvidenzialmente da Sborgi. Ma è l'Affrico a rendersi ancora pericoloso: al 28' Califano si libera al limite dell'area e col sinistro scarica in porta un diagonale quasi perfetto, sul palo. Passa qualche secondo e il raddoppio è comunque impacchettato: ci pensa Casati a raddoppiare il divario con uno straordinario tiro da lontano sul quale Patacchini non può intervenire. Trascossono altri quattro minuti e l'Affrico si porta sullo 0-3: Donigaglia mette al centro un pallone perfetto che Ciari è abile a mettere alle spalle del portiere locale. La partita sembra chiusa, eppure lo Scandicci non si perde d'animo e accorcia le distanze sul finire di frazione. Il marcatore è Cardona, che sfrutta l'assist di Baldini dopo un pallone perso sanguinosamente dagli ospiti. Prima del duplice fischio Pezzano pareggia il conto dei legni colpendo la traversa da breve distanza. Si va così al riposo sul risultato di 1-3. Lo Scandicci rientra in campo determinato ad accorciare ulteriormente lo svantaggio, ma solo al 59' trova il suo primo tiro in porta della seconda frazione: Baldini si libera in area di rigore e calcia con potenza sul primo palo, ma Fei respinge. Sull'altro fronte l'Affrico ha una buona opportunità dopo un rimpallo vinto da Ciari, che però calcia sul fondo da posizione favorevole. La gara comunque si chiude di lì a poco: al 67' Bagni ravvisa gli estremi per il secondo cartellino giallo per Baldini e lo Scandicci resta in dieci. Per l'Affrico così la gestione della gara si rivela più facile, anche se al 72' lo Scandicci si fa pericoloso con la punizione dal limite di Pezzano, che termina di poco alla destra di Fei. Lo svantaggio comunque non è più colmabile, l'Affrico lo ribadisce all'80: Luzzi scambia all'interno dell'area con Cillerai che in diagonale trova l'1-4 con l'aiuto del palo. I restanti dieci minuti più recupero sono di fatto una formalità: l'Affrico torna a Campo di Marte con una vittoria prestigiosa su un campo sempre ostico. Lo Scandicci invece si rammarica per il montante che ha complicato la rimonta e s'inchinano alle prodezze di Califano e Casati. Calciatoripiù: Cardona e capitan Pezzano (Scandicci) provano a trascinare i propri compagni a un'impresa complicatissima. Oltre ai marcatori di giornata, tutti con la C iniziale (Califano, Casati, Ciari, Cillerai ) tra gli ospiti è da sottolineare la prova difensiva di Shehade (Affrico).

Davanti e all'orizzonte c'è lo Sporting Cecina, prossima rivale nel big-match di domenica: l'Affrico ci arriva alla grande dopo la netta vittoria (1-4) in casa dello Scandicci. L'incontro s'è deciso già nel primo tempo: la rete di Cardona a ridosso dell'intervallo non è stata sufficiente a rovinare la festa agli avversari. Il risultato si sblocca dopo appena due minuti: dopo una respinta della difesa dello Scandicci su un calcio d'angolo a sfavore, dalla distanza Califano sfodera un sinistro straordinario che s'insacca all'incrocio dei pali. Lo Scandicci prova a reagire affidandosi in particolare alle giocate di Baldini, ma non riesce mai a rendersi particolarmente pericoloso dalle parti di Fei: al 22' Riccardo Esposito serve sulla fascia Adriano Esposito, il cui cross insidioso viene intercettato provvidenzialmente da Sborgi. Ma è l'Affrico a rendersi ancora pericoloso: al 28' Califano si libera al limite dell'area e col sinistro scarica in porta un diagonale quasi perfetto, sul palo. Passa qualche secondo e il raddoppio è comunque impacchettato: ci pensa Casati a raddoppiare il divario con uno straordinario tiro da lontano sul quale Patacchini non può intervenire. Trascossono altri quattro minuti e l'Affrico si porta sullo 0-3: Donigaglia mette al centro un pallone perfetto che Ciari è abile a mettere alle spalle del portiere locale. La partita sembra chiusa, eppure lo Scandicci non si perde d'animo e accorcia le distanze sul finire di frazione. Il marcatore è Cardona, che sfrutta l'assist di Baldini dopo un pallone perso sanguinosamente dagli ospiti. Prima del duplice fischio Pezzano pareggia il conto dei legni colpendo la traversa da breve distanza. Si va così al riposo sul risultato di 1-3. Lo Scandicci rientra in campo determinato ad accorciare ulteriormente lo svantaggio, ma solo al 59' trova il suo primo tiro in porta della seconda frazione: Baldini si libera in area di rigore e calcia con potenza sul primo palo, ma Fei respinge. Sull'altro fronte l'Affrico ha una buona opportunità dopo un rimpallo vinto da Ciari, che però calcia sul fondo da posizione favorevole. La gara comunque si chiude di lì a poco: al 67' Bagni ravvisa gli estremi per il secondo cartellino giallo per Baldini e lo Scandicci resta in dieci. Per l'Affrico così la gestione della gara si rivela più facile, anche se al 72' lo Scandicci si fa pericoloso con la punizione dal limite di Pezzano, che termina di poco alla destra di Fei. Lo svantaggio comunque non è più colmabile, l'Affrico lo ribadisce all'80: Luzzi scambia all'interno dell'area con Cillerai che in diagonale trova l'1-4 con l'aiuto del palo. I restanti dieci minuti più recupero sono di fatto una formalità: l'Affrico torna a Campo di Marte con una vittoria prestigiosa su un campo sempre ostico. Lo Scandicci invece si rammarica per il montante che ha complicato la rimonta e s'inchinano alle prodezze di Califano e Casati. Calciatoripiù: Cardona e capitan Pezzano (Scandicci) provano a trascinare i propri compagni a un'impresa complicatissima. Oltre ai marcatori di giornata, tutti con la C iniziale (Califano, Casati, Ciari, Cillerai ) tra gli ospiti è da sottolineare la prova difensiva di Shehade (Affrico).
Sporting Arno-Cattolica Virtus 0-3

SPORTING ARNO: Misso, Novelli (45' Raugei), Sturiale, Tysak, Del Gaudio, Krasniqi, Meucci (70' Taiti), Piccirilli (60' Ciaschi), Scardigli (75' Vannini), Rexhaj (40' Ciapetti), Bettini (70' Arriola Santos). A disp.: Pisu, Krasniqi, Arriola Santos. All.: Coppetti Fabio
CATTOLICA VIRTUS: Bardavezile, Marinari, Silli, Gianassi, Mirashi, Nocentini, Stinghi, Mangani, Nencioli, Leggieri, Valeriani. A disp.: Mura, Alla, Cesari, Ermini, Ermini Polacci, Fontana, Martino, Serrini, Valiante. All.: Murras Diego
RETI: Serrini, Valeriani, Mirashi
NOTE: Espulso Ciapetti per doppia ammonizione. Ammonito Novelli.SPORTING ARNO: Misso, Novelli, Sturiale, Tysak, Del Gaudio, E. Krasniqi, Meucci, Piccirilli, Scardigli, Rexhaj, Bettini. A disp.: Pisu, Ciapetti, Ciaschi, B. Krasniqi, Raugei, Taiti, Vannini, L. Arriola, S. Arriola. All.: Fabio Coppetti.
CATTOLICA VIRTUS: Bardavelidze, Marinari, Silli, Gianassi, Mirashi, Nocentini, Stinghi, Mangani, Nencioli, Leggieri, Valeriani. A disp.: Mura, Alla, Cesari, Ermini, Ermini Polacci, Fontana, Martino, Serrini, Valiante. All.: Diego Murras.
ARBITRO: Erriquez di Firenze
RETI: 30' Valeriani, 75' Serrini, 87' Mirashi.
NOTE: espulso Ciapetti (90').

SPORTING ARNO: Misso, Novelli, Sturiale, Tysak, Del Gaudio, E. Krasniqi, Meucci, Piccirilli, Scardigli, Rexhaj, Bettini. A disp.: Pisu, Ciapetti, Ciaschi, B. Krasniqi, Raugei, Taiti, Vannini, L. Arriola, S. Arriola. All.: Fabio Coppetti.
CATTOLICA VIRTUS: Bardavelidze, Marinari, Silli, Gianassi, Mirashi, Nocentini, Stinghi, Mangani, Nencioli, Leggieri, Valeriani. A disp.: Mura, Alla, Cesari, Ermini, Ermini Polacci, Fontana, Martino, Serrini, Valiante. All.: Diego Murras.
ARBITRO: Erriquez di Firenze
RETI: 30' Valeriani, 75' Serrini, 87' Mirashi.
NOTE: espulso Ciapetti (90').



Il calcio giocato a temperature bollenti è ormai un ricordo, ma a scaldare l'ultima domenica d'ottobre è un classico che vede la Cattolica Virtus venire via da Badia a Settimo con tre punti pesanti: 0-3 il finale. Il match comincia però in maniera equilibrata: duelli a centrocampo e difese attente fanno da sfondo a un avvio intenso. Col passare dei minuti è la Cattolica Virtus a costruire di più e meglio, ma nonostante la sua superiorità crescente lo Sporting Arno rischia comunque spesso di farle male in contropiede. Il più pericoloso e il più brillante è Bettini, che al 9' mette dentro un cross pericoloso nell'area avversaria: ci arriva di gran carriera Scardigli, bravo a girare il pallone col tacco verso la porta, meno nella mira. La Cattolica replica al 19': Mirashi colpisce una traversa clamorosa schiacciando molto bene di testa sugli sviluppi di un corner. L'episodio è il crocevia della partita: da qui in poi la Cattolica Virtus sale in cattedra e trova il vantaggio alla mezz'ora col suo capitano Valeriani. Lo 0-1 però potrebbe durare solo qualche secondo: sulla ripresa del gioco Bettini dipinge un altro cross pericoloso in mezzo all'area avversaria; stavolta Scardigli, che avrebbe colpito a botta sicura, non ci arriva di un soffio. Il brivido sveglia i giallorossi, che si ricompattano e consolidano il vantaggio ottenuto con qualche azione nata dai piedi del solito Valeriani. Si va al riposo sul meritato 0-1. Fin dai primi istanti della ripresa si capisce che la Cattolica Virtus vuole chiudere la gara quanto prima: al 51' Mangani non sfrutta l'occasione per farlo perché al culmine d'una buona ripartenza colpisce il subentrato Serrini. Dopo lo spauracchio lo Sporting Arno si ricompatta, comincia a venire fuori e crea diversi pericoli in ripartenza o recuperando alto il pallone in seguito a uscite non precise. Uno dei più attivi è sicuramente Taiti, che con la sua fisicità mette in serio pericolo il vantaggio ospite in più occasioni: al 65', a seguito di un'uscita non perfetta di Bardavelidze su calcio d'angolo, batte a rete un pallone che sarebbe entrato in porta se non fosse stato per l'intervento d'un difensore ospite sulla linea. Dopo appena cinque minuti è sempre Taiti a ritrovarsi a tu per tu con Bardavelidze, che stavolta lo ipnotizza e in uscita salva i suoi. È la fase più concitata della partita: la spunta la Cattolica Virtus grazie a Serrini che, lanciato a rete, disegna un pallonetto perfetto sul quale non può nulla Misso. 0-2 e partita in ghiaccio. Da questo momento in poi il risultato non viene più messo in discussione e la Cattolica trova addirittura lo 0-3 col siluro di Mirashi da breve distanza. Per lo Sporting Arno, se possibile, la mattinata peggiora nel recupero con l'espulsione di Ciapetti, cacciato per doppia ammonizione, Corsara, la Cattolica Virtus prosegue dunque la propria striscia di risultati positivi e, non senza qualche patema, porta a casa un successo pesante; lo Sporting Arno resta invece immerso nelle posizioni di bassa classifica, da cui deve provare a venire fuori continuando a lottare e compattandosi in vista dei prossimi impegni. Calciatoripiù : lo sgusciante Bettini mette a referto un numero impressionante di tunnel creando, insieme alla fisicità di Taiti (Sporting Arno) entrato a gara in corso, molti pericoli agli avversari. Il capitano Valeriani sblocca il risultato e si rende protagonista d'una serie di giocate notevoli; merita la citazione anche il roccioso Mirashi che, bravo a difendere e a offendere soprattutto sui calci d'angolo a favore, trova la rete a tempo scaduto dopo esserci andato vicinissimo più volte.

Il calcio giocato a temperature bollenti è ormai un ricordo, ma a scaldare l'ultima domenica d'ottobre è un classico che vede la Cattolica Virtus venire via da Badia a Settimo con tre punti pesanti: 0-3 il finale. Il match comincia però in maniera equilibrata: duelli a centrocampo e difese attente fanno da sfondo a un avvio intenso. Col passare dei minuti è la Cattolica Virtus a costruire di più e meglio, ma nonostante la sua superiorità crescente lo Sporting Arno rischia comunque spesso di farle male in contropiede. Il più pericoloso e il più brillante è Bettini, che al 9' mette dentro un cross pericoloso nell'area avversaria: ci arriva di gran carriera Scardigli, bravo a girare il pallone col tacco verso la porta, meno nella mira. La Cattolica replica al 19': Mirashi colpisce una traversa clamorosa schiacciando molto bene di testa sugli sviluppi di un corner. L'episodio è il crocevia della partita: da qui in poi la Cattolica Virtus sale in cattedra e trova il vantaggio alla mezz'ora col suo capitano Valeriani. Lo 0-1 però potrebbe durare solo qualche secondo: sulla ripresa del gioco Bettini dipinge un altro cross pericoloso in mezzo all'area avversaria; stavolta Scardigli, che avrebbe colpito a botta sicura, non ci arriva di un soffio. Il brivido sveglia i giallorossi, che si ricompattano e consolidano il vantaggio ottenuto con qualche azione nata dai piedi del solito Valeriani. Si va al riposo sul meritato 0-1. Fin dai primi istanti della ripresa si capisce che la Cattolica Virtus vuole chiudere la gara quanto prima: al 51' Mangani non sfrutta l'occasione per farlo perché al culmine d'una buona ripartenza colpisce il subentrato Serrini. Dopo lo spauracchio lo Sporting Arno si ricompatta, comincia a venire fuori e crea diversi pericoli in ripartenza o recuperando alto il pallone in seguito a uscite non precise. Uno dei più attivi è sicuramente Taiti, che con la sua fisicità mette in serio pericolo il vantaggio ospite in più occasioni: al 65', a seguito di un'uscita non perfetta di Bardavelidze su calcio d'angolo, batte a rete un pallone che sarebbe entrato in porta se non fosse stato per l'intervento d'un difensore ospite sulla linea. Dopo appena cinque minuti è sempre Taiti a ritrovarsi a tu per tu con Bardavelidze, che stavolta lo ipnotizza e in uscita salva i suoi. È la fase più concitata della partita: la spunta la Cattolica Virtus grazie a Serrini che, lanciato a rete, disegna un pallonetto perfetto sul quale non può nulla Misso. 0-2 e partita in ghiaccio. Da questo momento in poi il risultato non viene più messo in discussione e la Cattolica trova addirittura lo 0-3 col siluro di Mirashi da breve distanza. Per lo Sporting Arno, se possibile, la mattinata peggiora nel recupero con l'espulsione di Ciapetti, cacciato per doppia ammonizione, Corsara, la Cattolica Virtus prosegue dunque la propria striscia di risultati positivi e, non senza qualche patema, porta a casa un successo pesante; lo Sporting Arno resta invece immerso nelle posizioni di bassa classifica, da cui deve provare a venire fuori continuando a lottare e compattandosi in vista dei prossimi impegni. Calciatoripiù : lo sgusciante Bettini mette a referto un numero impressionante di tunnel creando, insieme alla fisicità di Taiti (Sporting Arno) entrato a gara in corso, molti pericoli agli avversari. Il capitano Valeriani sblocca il risultato e si rende protagonista d'una serie di giocate notevoli; merita la citazione anche il roccioso Mirashi che, bravo a difendere e a offendere soprattutto sui calci d'angolo a favore, trova la rete a tempo scaduto dopo esserci andato vicinissimo più volte.
Sporting Cecina-Forte Dei Marmi 2015 2-1

SPORTING CECINA: Sozzi, Vestri G., Ferretti, Tronci, Rofi, Biondi D., Nigiotti, Castelli, Di Tanto, Hadji, Lombardo. A disp.: Raugi, Ristori, Mecacci, Gabriellini, Londi, Zazzeri, . All.: Magri Alessandro
FORTE DEI MARMI 2015: Agolli, Salvatori, Arcidiacono, Borghini, Poli, Specchia, Gia, Ceru, Fermi, Cini, Torcigliani. A disp.: Cocozza, Amato, Cecchini, Di Sacco, Fiori, Galli, Spadoni, Vazio. All.: Mosti Luca
RETI: rig. Di Tanto, Hadji, Fermi
SPORTING CECINA: Sozzi, Vestri, D. Ferretti, Tronci, Rofi, D. Biondi, Nigiotti, Castelli, Hadji, Di Tanto, Lombardo. A disp.: Raugi, Ristori, Mecacci, Gabriellini, Londi. All.: Alessandro Magrì.
FORTE DEI MARMI: Agolli, Salvatori, Arcidiacono, Borghini, Poli, Specchia, Gia, Cerù, Fermi, Cini, Torcigliani. A disp.: Cocozza, Amato, Cecchini, Di Sacco, Fiori, Galli, Spadoni, Vazio, Gronchi. All.: Luca Mosti.
ARBITRO: Ferrini di Pisa
RETI: 20' Fermi, 32' Hadji, 59' Di Tanto rig.

SPORTING CECINA: Sozzi, Vestri, D. Ferretti, Tronci, Rofi, D. Biondi, Nigiotti, Castelli, Hadji, Di Tanto, Lombardo. A disp.: Raugi, Ristori, Mecacci, Gabriellini, Londi. All.: Alessandro Magrì.
FORTE DEI MARMI: Agolli, Salvatori, Arcidiacono, Borghini, Poli, Specchia, Gia, Cerù, Fermi, Cini, Torcigliani. A disp.: Cocozza, Amato, Cecchini, Di Sacco, Fiori, Galli, Spadoni, Vazio, Gronchi. All.: Luca Mosti.
ARBITRO: Ferrini di Pisa
RETI: 20' Fermi, 32' Hadji, 59' Di Tanto rig.



Delle sette è stata la più difficile, ma è stata comunque la settima. Sono ventuno i punti conquistati dallo Sporting Cecina sui ventuno finora disponibili, e per calcolare la media non c'è bisogno della calcolatrice: è l'unica squadra a punteggio pieno dei quattro campionati d'élite. La vittoria in rimonta sul Forte dei Marmi (2-1 il finale) gli consente d'arrivare al big-match con l'Affrico, posto in tribuna prenotato, forte d'un vantaggio cospicuo: se anche andasse male si vedrebbe raggiunto, la classifica d'un tratto compatta, ma non superato. Ma non vuole pensarci: il successo sul Forte dei Marmi gli concede un'altra settimana di serenità feroce, quella con cui gli scontri diretti si preparano meglio. Sconfiggere il Forte dei Marmi, molto critico sulla direzione di Ferrini, non è stato però banale: è vero che in avvio lo Sporting Cecina costruisce un paio d'occasioni con Diego Ferretti e soprattutto con Rofi, al tiro di testa sugli sviluppi d'un corner (superlativo Agolli), ma quando si scopre viene punito e si ritrova in svantaggio, eventualità cui è poco abituato. Nel momento migliore degli avversari infatti il Forte dei Marmi recupera il pallone una decina di metri prima della linea mediana e avvia una ripartenza condita dall'accelerazione d'Arcidiacono a sinistra: il suo traversone innesca Fermi che col destro schianta il pallone sotto la traversa. Nella dozzina di minuti che seguono lo Sporting Cecina rischia di capitolare: lo salvano Sozzi che respinge il tiro di Fermi alla ricerca della doppietta e la mira di Cini, impreciso dal limite dell'area dopo essersi aggiustato il pallone e aver deciso su quale palo calciare. Il Forte dei Marmi sembra dunque in controllo, prossimo al raddoppio, ma un errore difensivo su un calcio da fermo lo porta a subire il ritorno della capolista: sull'angolo che Castelli crossa al centro è un suicidio lasciare Hadji libero di saltare all'interno dell'area di porta. Nasce così l'1-1 su cui si chiude il primo tempo; è inevitabile che nella ripresa i ritmi s'alzino ancora. In ripartenza il Forte dei Marmi costruisce un'occasione clamorosa: sull'affondo d'Arcidiacono il pallone attraversa tutta l'area di porta senza che nessuno riesca a spingerlo dentro. Non ha pietà invece lo Sporting Cecina che alle soglie dell'ora di gioco ottiene un rigore contestatissimo: lo conquista Castelli, lo trasforma Di Tanto e senza spingere particolarmente lo Sporting Cecina si ritrova in vantaggio. Ma il successo non è ancora solido: la difesa traballa sui lunghi rinvii d'Agolli che, favorito dal vento, costruisce una caterva d'azioni offensive; protagonisti delle più nitide sono Cini, che da fuori colpisce una traversa clamorosa, e Gia che sul tiro di Fiori respinto da Sozzi spedisce il pallone a lato della porta spalancata. Le cose migliori per chiudere la partita lo Sporting Cecina le costruisce in contropiede: entrato al posto di Lombardo, Londi affonda ma poi manca la stoccata vincente. A Magrì però va bene lo stesso: l'Affrico resta dietro, la Sestese resta dietro, il Tau s'allontana. Se ne riparla domenica a Campo di Marte. Calciatoripiù: Vestri è il più solido in una linea difensiva che anche se mantiene numeri eccezionali (appena tre le reti subite da inizio stagione) insolitamente traballa; per quanto può la protegge Tronci (Sporting Cecina) con l'ennesima prova scintillante per qualità e quantità: splendida la sfida in mediana con Cerù (Forte dei Marmi).

Delle sette è stata la più difficile, ma è stata comunque la settima. Sono ventuno i punti conquistati dallo Sporting Cecina sui ventuno finora disponibili, e per calcolare la media non c'è bisogno della calcolatrice: è l'unica squadra a punteggio pieno dei quattro campionati d'élite. La vittoria in rimonta sul Forte dei Marmi (2-1 il finale) gli consente d'arrivare al big-match con l'Affrico, posto in tribuna prenotato, forte d'un vantaggio cospicuo: se anche andasse male si vedrebbe raggiunto, la classifica d'un tratto compatta, ma non superato. Ma non vuole pensarci: il successo sul Forte dei Marmi gli concede un'altra settimana di serenità feroce, quella con cui gli scontri diretti si preparano meglio. Sconfiggere il Forte dei Marmi, molto critico sulla direzione di Ferrini, non è stato però banale: è vero che in avvio lo Sporting Cecina costruisce un paio d'occasioni con Diego Ferretti e soprattutto con Rofi, al tiro di testa sugli sviluppi d'un corner (superlativo Agolli), ma quando si scopre viene punito e si ritrova in svantaggio, eventualità cui è poco abituato. Nel momento migliore degli avversari infatti il Forte dei Marmi recupera il pallone una decina di metri prima della linea mediana e avvia una ripartenza condita dall'accelerazione d'Arcidiacono a sinistra: il suo traversone innesca Fermi che col destro schianta il pallone sotto la traversa. Nella dozzina di minuti che seguono lo Sporting Cecina rischia di capitolare: lo salvano Sozzi che respinge il tiro di Fermi alla ricerca della doppietta e la mira di Cini, impreciso dal limite dell'area dopo essersi aggiustato il pallone e aver deciso su quale palo calciare. Il Forte dei Marmi sembra dunque in controllo, prossimo al raddoppio, ma un errore difensivo su un calcio da fermo lo porta a subire il ritorno della capolista: sull'angolo che Castelli crossa al centro è un suicidio lasciare Hadji libero di saltare all'interno dell'area di porta. Nasce così l'1-1 su cui si chiude il primo tempo; è inevitabile che nella ripresa i ritmi s'alzino ancora. In ripartenza il Forte dei Marmi costruisce un'occasione clamorosa: sull'affondo d'Arcidiacono il pallone attraversa tutta l'area di porta senza che nessuno riesca a spingerlo dentro. Non ha pietà invece lo Sporting Cecina che alle soglie dell'ora di gioco ottiene un rigore contestatissimo: lo conquista Castelli, lo trasforma Di Tanto e senza spingere particolarmente lo Sporting Cecina si ritrova in vantaggio. Ma il successo non è ancora solido: la difesa traballa sui lunghi rinvii d'Agolli che, favorito dal vento, costruisce una caterva d'azioni offensive; protagonisti delle più nitide sono Cini, che da fuori colpisce una traversa clamorosa, e Gia che sul tiro di Fiori respinto da Sozzi spedisce il pallone a lato della porta spalancata. Le cose migliori per chiudere la partita lo Sporting Cecina le costruisce in contropiede: entrato al posto di Lombardo, Londi affonda ma poi manca la stoccata vincente. A Magrì però va bene lo stesso: l'Affrico resta dietro, la Sestese resta dietro, il Tau s'allontana. Se ne riparla domenica a Campo di Marte. Calciatoripiù: Vestri è il più solido in una linea difensiva che anche se mantiene numeri eccezionali (appena tre le reti subite da inizio stagione) insolitamente traballa; per quanto può la protegge Tronci (Sporting Cecina) con l'ennesima prova scintillante per qualità e quantità: splendida la sfida in mediana con Cerù (Forte dei Marmi).
Atletico Lucca-Oltrera 0-1

ATLETICO LUCCA: Di Cesare, Fiori, Bigondi, Leporatti, Dianda, Faratro, Nikaj, Tocchini, Dhana, Bechelli, Salotti. A disp.: Meini, Simoni (Dusan), Lleshi, Vigolo, Giometti, Giusfredi, Conti, Tagliavia, Landolfo. All.: Luzzi Matteo
OLTRERA: Lemmi, Rendina, Lupi, Celi, Squarcini, Cannarsa, Romano, Landi, Panettella, Hoti, Palma. A disp.: Ruglioni, Barbanti, Corsagni, El Ouardi, Golfarini, Ramadori, Valente, . All.: Ristori Stefano
RETI: Ramadori
ATLETICO LUCCA: Di Cesare, Fiori, Bigondi, Leporatti, Dianda, Faratro, Nikaj, Tocchini, Dhana, Bechelli, Salotti. A disp.: Meini, Simoni, Lleshi, Vigolo, Giometti, Giusfredi, Conti, Tagliavia, Landolfo. All.: Matteo Luzzi.
OLTRERA: Lemmi, Rendina, Lupi, Celi, Squarcini, Cannarsa, Romano, Landi, Panettella, Hoti, Palma. A disp.: Ruglioni, Barbanti, Corsagni, El Ouardi, Golfarini, Ramadori, Valente. All.: Fulvio Formigli.
ARBITRO: Scartabelli di Pistoia
RETE: 76' Ramadori.

ATLETICO LUCCA: Di Cesare, Fiori, Bigondi, Leporatti, Dianda, Faratro, Nikaj, Tocchini, Dhana, Bechelli, Salotti. A disp.: Meini, Simoni, Lleshi, Vigolo, Giometti, Giusfredi, Conti, Tagliavia, Landolfo. All.: Matteo Luzzi.
OLTRERA: Lemmi, Rendina, Lupi, Celi, Squarcini, Cannarsa, Romano, Landi, Panettella, Hoti, Palma. A disp.: Ruglioni, Barbanti, Corsagni, El Ouardi, Golfarini, Ramadori, Valente. All.: Fulvio Formigli.
ARBITRO: Scartabelli di Pistoia
RETE: 76' Ramadori.



Ha imparato come fare, e ora difficile è fermarla. Dopo la prima storica vittoria nell'élite l'Oltrera bissa subito: a un quarto d'ora dalla fine Ramadori decide la sfida con l'Atletico Lucca che ora dista soltanto un punto. Non soltanto in testa, con quattro squadre in cinque punti: è un campionato apertissimo ovunque, basti pensare a quanto sono vicini il Seravezza quinto e lo Scandicci il Calenzano quartultimi. Ci sta dunque che ogni partita generi spettacolo; e ci sta che molte finiscano contro pronostico, ammesso che un pronostico sia possibile. Si sa che non è facile fare punti all'Henderson: l'Oltrera ci riesce segnando nella ripresa, dopo che nel corso d'un primo tempo positivo aveva costruito molto e rischiato altrettanto. Si comincia infatti con quattro occasioni per l'Atletico Lucca: Salotti è in ritardo d'un decimo sul cross di Dhana; è lento, e facilmente parato da Lemmi, il mancino di Bechelli da posizione golosissima; non vanno a buon fine neppure i due tiri di Nikaj dal limite, uno parato e l'altro respinto. L'Oltrera comunque non si fa schiacciare e forte d'un buon impianto complessivo a metà del primo tempo costruisce un'occasione eclatante: subentrato a Rendina infortunatosi dopo due minuti dal calcio d'inizio, dal limite dell'area Corsagni sbatacchia il pallone sulla faccia interna della traversa. Si va all'intervallo con l'Oltrera in crescita: dal limite calcia Palma, contenuto dalla difesa. L'intervallo serve a Luzzi per ritoccare l'Atletico Lucca, che nella ripresa aumenta la qualità delle proprie giocate anche se conferma i limiti nella finalizzazione; Formigli replica avvicinando Palma a Panettella, sostituito poi da Ramadori che dà all'attacco una profondità diversa e che al 76' segna il gol-partita: è proprio il compagno di reparto a pennellargli sulla testa il cross che angola accanto al palo. Costretto a rincorrere, nel poco tempo che resta l'Atletico Lucca confeziona due occasioni per il pari: la prima, non nitidissima, non la sfrutta Giometti; ben più pulita è la seconda, una sorta di rigore in movimento che Nikaj scarica verso la porta e Lemmi respinge con una parata superlativa (91'). Dopo lo Scandicci cade dunque l'Atletico Lucca: l'Oltrera ora sa quale sia il segreto per vincere (spoiler: segnare, segnare e non subire, non ci sono tanti segreti). Calciatoripiù : se avesse segnato nel recupero sarebbe stato l'eroe della settimana; a Nikaj resta comunque la soddisfazione d'una partita da protagonista. Tra i migliori lo affiancano Leporatti, Dianda (Atletico Lucca) al centro della difesa e soprattutto Ramadori , decisivo dalla panchina, e Lemmi (Oltrera): con lo Scandicci chiuse la partita con un errore grave anche se ininfluente, e si disse «meglio che arrivi a punteggio acquisito». È stata una profezia facile: stavolta protegge la rete di vantaggio con una parata formidabile.

Ha imparato come fare, e ora difficile è fermarla. Dopo la prima storica vittoria nell'élite l'Oltrera bissa subito: a un quarto d'ora dalla fine Ramadori decide la sfida con l'Atletico Lucca che ora dista soltanto un punto. Non soltanto in testa, con quattro squadre in cinque punti: è un campionato apertissimo ovunque, basti pensare a quanto sono vicini il Seravezza quinto e lo Scandicci il Calenzano quartultimi. Ci sta dunque che ogni partita generi spettacolo; e ci sta che molte finiscano contro pronostico, ammesso che un pronostico sia possibile. Si sa che non è facile fare punti all'Henderson: l'Oltrera ci riesce segnando nella ripresa, dopo che nel corso d'un primo tempo positivo aveva costruito molto e rischiato altrettanto. Si comincia infatti con quattro occasioni per l'Atletico Lucca: Salotti è in ritardo d'un decimo sul cross di Dhana; è lento, e facilmente parato da Lemmi, il mancino di Bechelli da posizione golosissima; non vanno a buon fine neppure i due tiri di Nikaj dal limite, uno parato e l'altro respinto. L'Oltrera comunque non si fa schiacciare e forte d'un buon impianto complessivo a metà del primo tempo costruisce un'occasione eclatante: subentrato a Rendina infortunatosi dopo due minuti dal calcio d'inizio, dal limite dell'area Corsagni sbatacchia il pallone sulla faccia interna della traversa. Si va all'intervallo con l'Oltrera in crescita: dal limite calcia Palma, contenuto dalla difesa. L'intervallo serve a Luzzi per ritoccare l'Atletico Lucca, che nella ripresa aumenta la qualità delle proprie giocate anche se conferma i limiti nella finalizzazione; Formigli replica avvicinando Palma a Panettella, sostituito poi da Ramadori che dà all'attacco una profondità diversa e che al 76' segna il gol-partita: è proprio il compagno di reparto a pennellargli sulla testa il cross che angola accanto al palo. Costretto a rincorrere, nel poco tempo che resta l'Atletico Lucca confeziona due occasioni per il pari: la prima, non nitidissima, non la sfrutta Giometti; ben più pulita è la seconda, una sorta di rigore in movimento che Nikaj scarica verso la porta e Lemmi respinge con una parata superlativa (91'). Dopo lo Scandicci cade dunque l'Atletico Lucca: l'Oltrera ora sa quale sia il segreto per vincere (spoiler: segnare, segnare e non subire, non ci sono tanti segreti). Calciatoripiù : se avesse segnato nel recupero sarebbe stato l'eroe della settimana; a Nikaj resta comunque la soddisfazione d'una partita da protagonista. Tra i migliori lo affiancano Leporatti, Dianda (Atletico Lucca) al centro della difesa e soprattutto Ramadori , decisivo dalla panchina, e Lemmi (Oltrera): con lo Scandicci chiuse la partita con un errore grave anche se ininfluente, e si disse «meglio che arrivi a punteggio acquisito». È stata una profezia facile: stavolta protegge la rete di vantaggio con una parata formidabile.
Sestese-Armando Picchi 6-2

SESTESE: Fantini, Danti, Geri, Faggi, Mernacaj, Chelli, Matrone, Zei, Scarpelli, Patrignani, Graziano. A disp.: Giusti, Athuman, Danesi, Mazzeo, Buzzegoli, Myslihaka, Sorge, Fe, Verzicco. All.: Bertini Andrea
ARMANDO PICCHI: Martino, Luppichini, Tognetti Al., Marchetti, Barile, Lega, Tognetti An., Giusti, Falleni, Menicagli, Diop. A disp.: Paoli, Faye, Mecacci, Leone, Mantovani, Ba, . All.: Soldani Valerio
RETI: Scarpelli, Scarpelli, Mazzeo, Mernacaj, Patrignani, Mazzeo, Falleni, Menicagli
SESTESE: Fantini, Danti, Geri, Faggi, Mernacaj, Celli, Matrone, Zei, Scarpelli, Patrignani, Graziano. A disp.: Giusti, Athuman, Danesi, Mazzeo, Buzzegoli, Myslihaka, Sorge, Fè, Verzicco. All.: Andrea Bertini.
ARMANDO PICCHI: Martino, Luppichini, Alberto Tognetti, Marchetti, Barile, Lega, Andrea Tognetti, Giusti, Falleni, Menicagli, Diop. A disp.: Paoli, Faye, Mecacci, Leone, Mantovani, Ba. All.: Riccardo Cipriani.
ARBITRO: Passaglia di Lucca
RETI: 1', 35' Scarpelli, 4' Menicagli, 40' Falleni, 77', 85' Mazzeo rig., 81' Mernacaj, 91' Patrignani.

SESTESE: Fantini, Danti, Geri, Faggi, Mernacaj, Celli, Matrone, Zei, Scarpelli, Patrignani, Graziano. A disp.: Giusti, Athuman, Danesi, Mazzeo, Buzzegoli, Myslihaka, Sorge, Fè, Verzicco. All.: Andrea Bertini.
ARMANDO PICCHI: Martino, Luppichini, Alberto Tognetti, Marchetti, Barile, Lega, Andrea Tognetti, Giusti, Falleni, Menicagli, Diop. A disp.: Paoli, Faye, Mecacci, Leone, Mantovani, Ba. All.: Riccardo Cipriani.
ARBITRO: Passaglia di Lucca
RETI: 1', 35' Scarpelli, 4' Menicagli, 40' Falleni, 77', 85' Mazzeo rig., 81' Mernacaj, 91' Patrignani.



Sarebbe facile leggere 6-2, ricordarsi che l'Armando Picchi finora ha sempre perso, che la Sestese lotterà fino alla fine per il titolo regionale e passare oltre, ipotizzando una partita senza storia; e dunque sarebbe facile sbagliare. Fino al 77' l'Armando Picchi ha infatti retto sul pari, ottenuto due volte nel primo tempo a breve distanza da ciascuna delle reti di Scarpelli; e soltanto quando la partita s'avvia a concludere la Sestese riesce a vincerla, e poi a dilagare. Decisive risultano le sostituzioni: nell'ultimo quarto di gara Bertini si gioca Danesi, Sorge e soprattutto Mazzeo che, al rientro dall'infortunio, riprende dal punto in cui s'era fermato; è di nuovo una sua doppietta (e di nuovo, come ad Altopascio e con lo Scandicci, una delle due reti arriva su un rigore conquistato in autonomia) a spezzare un incontro che fin lì l'Armando Picchi aveva tenuto in equilibrio con una prestazione commovente. La Sestese passa infatti avanti alla prima azione (Scarpelli anticipa tutti con una deviazione sporca su un traversone da destra), ma già al 4' si vede raggiunta dalla giocata straordinaria di Menicagli che, ricevuto il pallone spalle alla porta, col mancino in girata centra lo spicchio sotto l'incrocio. Alla Sestese ci vuole un bel po' per tornare a farsi pericolosa: la mezz'ora è alle spalle quando dal limite Scarpelli trova la doppietta dopo aver calamitato un pallone schizzato via dalla mischia. Ma all'intervallo si va sul pari: la Sestese perde ingenuamente il pallone sulla corsia sinistra, Luppichini lo recupera e verticalizza per Falleni che di prima batte Fantini per la seconda volta. È la rete del 2-2 che regge per l'intera prima metà della ripresa: insolitamente scarica, la Sestese fatica a creare azioni offensive che il Picchi tampona senza troppo affanno. Bertini decide che è il momento di cambiare e per l'ultimo quarto di gara si gioca Sorge, Danesi e Mazzeo, che in una manciata di minuti ricorda come mai in tanti lo considerino uno dei talenti più puri della sua generazione: azione personale a spaccare la difesa, destro in porta e 3-2. E ora l'Armando Picchi, che non può contare su una panchina qualitativamente profonda come quella della Sestese, ha finito le pile; per evitare la replica del primo tempo la Sestese continua ad attaccare e trova subito anche la quarta rete: angolo di Danesi, girata al volo di Mernacaj che taglia sul primo palo e 4-2. A una decina di minuti dalla fine la gara è dunque chiusa, ma ormai la Sestese ci ha preso gusto e di lì a poco segna anche il 5-2 alla fine di un'azione costruita interamente dalla panchina: da sinistra Sorge disegna un filtrante per Mazzeo, steso da Martino in uscita; Passaglia fischia un rigore facile, Mazzeo lo trasforma e si candida a una maglia da titolare già dalla trasferta di Forte dei Marmi. Prima di pensarci c'è però da archiviare anche la sesta rete: la segna Patrignani che accompagna in porta un tiro di Sorge respinto corto da Martino. E archiviato il 6-2 la Sestese può buttare un occhio anche alla classifica (davanti non è cambiata, di lato è cambiata a metà: il Tau s'è sganciato) e al calendario: è curioso accorgersi che gli scontri diretti sono affastellati a cavallo della pausa, lo Sporting Cecina prima di Natale, Affrico e Tau subito dopo. Ci sarà tempo per rifletterci: intanto va mantenuto questo passo. Calciatoripiù : nel primo tempo Scarpelli segna una doppietta, che però non era stata sufficiente a piegare l'Armando Picchi; solo l'ingresso di Mazzeo, Sorge e Danesi permette alla Sestese di spaccare definitivamente la partita.

Sarebbe facile leggere 6-2, ricordarsi che l'Armando Picchi finora ha sempre perso, che la Sestese lotterà fino alla fine per il titolo regionale e passare oltre, ipotizzando una partita senza storia; e dunque sarebbe facile sbagliare. Fino al 77' l'Armando Picchi ha infatti retto sul pari, ottenuto due volte nel primo tempo a breve distanza da ciascuna delle reti di Scarpelli; e soltanto quando la partita s'avvia a concludere la Sestese riesce a vincerla, e poi a dilagare. Decisive risultano le sostituzioni: nell'ultimo quarto di gara Bertini si gioca Danesi, Sorge e soprattutto Mazzeo che, al rientro dall'infortunio, riprende dal punto in cui s'era fermato; è di nuovo una sua doppietta (e di nuovo, come ad Altopascio e con lo Scandicci, una delle due reti arriva su un rigore conquistato in autonomia) a spezzare un incontro che fin lì l'Armando Picchi aveva tenuto in equilibrio con una prestazione commovente. La Sestese passa infatti avanti alla prima azione (Scarpelli anticipa tutti con una deviazione sporca su un traversone da destra), ma già al 4' si vede raggiunta dalla giocata straordinaria di Menicagli che, ricevuto il pallone spalle alla porta, col mancino in girata centra lo spicchio sotto l'incrocio. Alla Sestese ci vuole un bel po' per tornare a farsi pericolosa: la mezz'ora è alle spalle quando dal limite Scarpelli trova la doppietta dopo aver calamitato un pallone schizzato via dalla mischia. Ma all'intervallo si va sul pari: la Sestese perde ingenuamente il pallone sulla corsia sinistra, Luppichini lo recupera e verticalizza per Falleni che di prima batte Fantini per la seconda volta. È la rete del 2-2 che regge per l'intera prima metà della ripresa: insolitamente scarica, la Sestese fatica a creare azioni offensive che il Picchi tampona senza troppo affanno. Bertini decide che è il momento di cambiare e per l'ultimo quarto di gara si gioca Sorge, Danesi e Mazzeo, che in una manciata di minuti ricorda come mai in tanti lo considerino uno dei talenti più puri della sua generazione: azione personale a spaccare la difesa, destro in porta e 3-2. E ora l'Armando Picchi, che non può contare su una panchina qualitativamente profonda come quella della Sestese, ha finito le pile; per evitare la replica del primo tempo la Sestese continua ad attaccare e trova subito anche la quarta rete: angolo di Danesi, girata al volo di Mernacaj che taglia sul primo palo e 4-2. A una decina di minuti dalla fine la gara è dunque chiusa, ma ormai la Sestese ci ha preso gusto e di lì a poco segna anche il 5-2 alla fine di un'azione costruita interamente dalla panchina: da sinistra Sorge disegna un filtrante per Mazzeo, steso da Martino in uscita; Passaglia fischia un rigore facile, Mazzeo lo trasforma e si candida a una maglia da titolare già dalla trasferta di Forte dei Marmi. Prima di pensarci c'è però da archiviare anche la sesta rete: la segna Patrignani che accompagna in porta un tiro di Sorge respinto corto da Martino. E archiviato il 6-2 la Sestese può buttare un occhio anche alla classifica (davanti non è cambiata, di lato è cambiata a metà: il Tau s'è sganciato) e al calendario: è curioso accorgersi che gli scontri diretti sono affastellati a cavallo della pausa, lo Sporting Cecina prima di Natale, Affrico e Tau subito dopo. Ci sarà tempo per rifletterci: intanto va mantenuto questo passo. Calciatoripiù : nel primo tempo Scarpelli segna una doppietta, che però non era stata sufficiente a piegare l'Armando Picchi; solo l'ingresso di Mazzeo, Sorge e Danesi permette alla Sestese di spaccare definitivamente la partita.
Tau Calcio-Lastrigiana 0-0

TAU CALCIO: Pierallini, Ferretti, Lensi, Rossi, Vannacci, Bagnoli, Paperini, Battisti, Ciuffi, Nesti, Lucchesi. A disp.: Chiarello, Soldati, Trombino, Mancini, Tofanelli, Borracchini, D Amato, Scardigli . All.: Pucci Gabriel
LASTRIGIANA: Isolani, Pagliuca, Finelli, Piombanti, Falorsi, Mancioppi, Grottelli, Fenza, Mari M., Mancini, Recordi. A disp.: Wang, Canale, Aldighieri, Massaro, Massenzio, Paolucci, Calderone, Masi. All.: Zecchi Leonardo
TAU ALTOPASCIO: Pierallini, A. Ferretti, Lensi, N. Rossi, Vannacci, Bagnoli, Paperini, Battisti, Ciuffi, Nesti, Lucchesi. A disp.: Chiarello, Soldati, Trombino, Mancini, Tofanelli, Borracchini, D'Amato, Scardigli. All.: Gabriel Pucci.
LASTRIGIANA: Isolani, Fenza, Mancini, Falorsi, Piombanti, Finelli, Recordi, Pagliuca, Grottelli, M. Mari, Mancioppi. A disp.: Wang, Aldighieri, Paolucci, Masi, Canale, Calderone, Massaro, Massenzio. All.: Leonardo Zecchi.
ARBITRO: Iglio di Pistoia

TAU ALTOPASCIO: Pierallini, A. Ferretti, Lensi, N. Rossi, Vannacci, Bagnoli, Paperini, Battisti, Ciuffi, Nesti, Lucchesi. A disp.: Chiarello, Soldati, Trombino, Mancini, Tofanelli, Borracchini, D'Amato, Scardigli. All.: Gabriel Pucci.
LASTRIGIANA: Isolani, Fenza, Mancini, Falorsi, Piombanti, Finelli, Recordi, Pagliuca, Grottelli, M. Mari, Mancioppi. A disp.: Wang, Aldighieri, Paolucci, Masi, Canale, Calderone, Massaro, Massenzio. All.: Leonardo Zecchi.
ARBITRO: Iglio di Pistoia



La striscia positiva no, ma la serie di vittorie s'interrompe: il Tau Altopascio sbatte su Isolani che riscatta le incertezze della gara con l'Affrico e blinda uno 0-0 che consente alla Lastrigiana d'aumentare l'ampiezza dello spiraglio con vista sulla quartultima posizione, la prima buona per mantenere la categoria. Nella buona prestazione incide anche l'amato 4-3-3 che Zecchi ripristina dopo l'esperimento della settimana precedente: non è il momento per il 4-2-3-1. Ne nascono linee compatte che il Tau fatica a insidiare: gli serve un quarto d'ora per creare la prima occasione, un tiro al volo di Battisti che sembra destinato a entrare sotto l'incrocio; è dunque prodigiosa la risposta d'Isolani che risponde alle critiche dell'ultima settimana con la mano di richiamo e una parata fenomenale. Per la qualità dell'esecuzione il Tau avrebbe probabilmente meritato il vantaggio; ma a differenza che in altre circostanze gli manca la continuità che gli consente d'esser letale. Le azioni offensive singhiozzano, per una ventina di minuti la Lastrigiana si difende senza subire granché. Poi con un altro lampo al 37' il Tau sfiora di nuovo il vantaggio: un rilancio a scavalcare la mediana innesca Lucchesi cui sullo scatto la difesa avversaria può solo ammirare il numero di maglia; il suo pallonetto in corsa supera Isolani, la cui imbattibilità però Finelli salva con una deviazione d'esterno ad allontanare il pallone a tre passi dalla linea. L'episodio sfortunato incide sullo spirito del Tau che nella ripresa fatica a ritrovare il brio necessario a rompere l'equilibrio; se n'accorge la Lastrigiana che nella parte centrale costruisce due occasioni da rete, protagonisti Grottelli che sbatte su Pierallini e Fenza, che pecca d'eccessivo altruismo e anziché calciare preferisce premiare l'inserimento di Marcus Mari, contenuto da Niccolò Rossi & co. Lo svantaggio avrebbe comunque rappresentato una sanzione eccessiva per il Tau che a cinque minuti dalla fine sfiora di nuovo il gol-partita: protagonista è di nuovo Lucchesi che, partito in progressione della propria metà campo, sull'allungo salta tre avversari e conclude verso la porta, protetta da Isolani di nuovo decisivo. È il sigillo sullo 0-0: la Lastrigiana strappa un punto in un campo da cui in pochi usciranno indenni. Calciatoripiù: Niccolò Rossi sta vivendo un autunno fantastico; idem Bagnoli, cruciale nelle idee tattiche di Pucci. D'altra parte si sa che la qualità è alta, e che l'incontro sarebbe potuto finire diversamente. Sarebbe andata così se Lucchesi (Tau Altopascio), pur discontinuo, avesse concretizzato almeno una delle due palle-gol; non gli riesce non per demerito, ma perché davanti a sé trova Isolani (Lastrigiana) finalmente in forma strepitosa.

La striscia positiva no, ma la serie di vittorie s'interrompe: il Tau Altopascio sbatte su Isolani che riscatta le incertezze della gara con l'Affrico e blinda uno 0-0 che consente alla Lastrigiana d'aumentare l'ampiezza dello spiraglio con vista sulla quartultima posizione, la prima buona per mantenere la categoria. Nella buona prestazione incide anche l'amato 4-3-3 che Zecchi ripristina dopo l'esperimento della settimana precedente: non è il momento per il 4-2-3-1. Ne nascono linee compatte che il Tau fatica a insidiare: gli serve un quarto d'ora per creare la prima occasione, un tiro al volo di Battisti che sembra destinato a entrare sotto l'incrocio; è dunque prodigiosa la risposta d'Isolani che risponde alle critiche dell'ultima settimana con la mano di richiamo e una parata fenomenale. Per la qualità dell'esecuzione il Tau avrebbe probabilmente meritato il vantaggio; ma a differenza che in altre circostanze gli manca la continuità che gli consente d'esser letale. Le azioni offensive singhiozzano, per una ventina di minuti la Lastrigiana si difende senza subire granché. Poi con un altro lampo al 37' il Tau sfiora di nuovo il vantaggio: un rilancio a scavalcare la mediana innesca Lucchesi cui sullo scatto la difesa avversaria può solo ammirare il numero di maglia; il suo pallonetto in corsa supera Isolani, la cui imbattibilità però Finelli salva con una deviazione d'esterno ad allontanare il pallone a tre passi dalla linea. L'episodio sfortunato incide sullo spirito del Tau che nella ripresa fatica a ritrovare il brio necessario a rompere l'equilibrio; se n'accorge la Lastrigiana che nella parte centrale costruisce due occasioni da rete, protagonisti Grottelli che sbatte su Pierallini e Fenza, che pecca d'eccessivo altruismo e anziché calciare preferisce premiare l'inserimento di Marcus Mari, contenuto da Niccolò Rossi & co. Lo svantaggio avrebbe comunque rappresentato una sanzione eccessiva per il Tau che a cinque minuti dalla fine sfiora di nuovo il gol-partita: protagonista è di nuovo Lucchesi che, partito in progressione della propria metà campo, sull'allungo salta tre avversari e conclude verso la porta, protetta da Isolani di nuovo decisivo. È il sigillo sullo 0-0: la Lastrigiana strappa un punto in un campo da cui in pochi usciranno indenni. Calciatoripiù: Niccolò Rossi sta vivendo un autunno fantastico; idem Bagnoli, cruciale nelle idee tattiche di Pucci. D'altra parte si sa che la qualità è alta, e che l'incontro sarebbe potuto finire diversamente. Sarebbe andata così se Lucchesi (Tau Altopascio), pur discontinuo, avesse concretizzato almeno una delle due palle-gol; non gli riesce non per demerito, ma perché davanti a sé trova Isolani (Lastrigiana) finalmente in forma strepitosa.
Folgor Calenzano-Capezzano Pianore 0-4

FOLGOR CALENZANO: Giorgi, Volpi, Landi, Nuti, Biancalani, Petruzzi, Hylli, Rosati, De Biase, Sarti, Petracchi. A disp.: Liberati, Santi, Lenzi, Hoxha, Pianigiani, Manjani, Klibet, Bongini, Pomponio. All.: Fiorentino Massimo
CAPEZZANO PIANORE: Lao Luna, Masala, Sannino, Poli, Bertolucci, Dessi, Ricciotti, Paoli, Bastillo, Orlowski Giannoni, Usseglio. A disp.: Pellegrini, Consani, Sediki, Giorgieri, Ndiaye, Puccetti, Ceseri, Grani, Bartoli. All.: Landi Avio
RETI: Grani, Ricciotti, Puccetti, Bastillo
F.CALENZANO: Giorgi,Volpi, Mattia Landi, Nuti, Biancalani, Petruzzi, Hylli, Rosati, De Biase, Sarti, Petracchi. A disp: Liberati, Santi, Lenzi, Hoxha, Pianigiani, Manjani, Klibet, Bongini, Pomponio. All.: Francesco Campolo.
CAPEZZANO P.: Laoluna, Masala, Sannino, Poli, Bertolucci, Dessì, Ricciotti, Paoli, Bastillo, Orlowski Giannoni, Usseglio Viretta. A disp.: Pellegrini, Consani, Sediki, Giorgieri, Ndiaye, Puccetti, Ceseri, Grani, Bartoli. All.: Avio Landi.
ARBITRO: Bello di Empoli
RETI: 19' Bastillo, 63' Puccetti, 73' Ricciotti, 85' Grani.

F.CALENZANO: Giorgi,Volpi, Mattia Landi, Nuti, Biancalani, Petruzzi, Hylli, Rosati, De Biase, Sarti, Petracchi. A disp: Liberati, Santi, Lenzi, Hoxha, Pianigiani, Manjani, Klibet, Bongini, Pomponio. All.: Francesco Campolo.
CAPEZZANO P.: Laoluna, Masala, Sannino, Poli, Bertolucci, Dessì, Ricciotti, Paoli, Bastillo, Orlowski Giannoni, Usseglio Viretta. A disp.: Pellegrini, Consani, Sediki, Giorgieri, Ndiaye, Puccetti, Ceseri, Grani, Bartoli. All.: Avio Landi.
ARBITRO: Bello di Empoli
RETI: 19' Bastillo, 63' Puccetti, 73' Ricciotti, 85' Grani.



Sulla carta avrebbe dovuto essere una partita equilibrata quella tra la Folgor Calenzano e il Capezzano Pianore; ma il sintetico Facchini ha dato un responso completamente diverso,visto che gli ospiti hanno dimostrato evidente superiorità in tutte le fasi e in ogni zona del terreno di gioco ottenendo una vittoria (0-4) assolutamente meritata. È pur vero che il Calenzano parte piuttosto bene e nei primi venti minuti crea delle occasioni per passare in vantaggio: prima Nuti spara sul portiere in uscita, anche se l'azione era stata invalidata dall'arbitro, poi Rosati impegna Laoluna sul palo corto e De Biase trova l'opposizione d'un difensore convergendo da sinistra. Ma alla prima occasione il Capezzano passa in vantaggio: la difesa locale legge male un cross proveniente da destra, Bastillo insacca con facilità. È il 19' e la partita prende una piega decisa. Al Calenzano non manca la volontà, ma la difesa ordinata e rocciosa del Capezzano respinge tutte le azioni di attacco. La squadra ospite si fa preferire anche per l'ottima propensione al gioco palla a terra e alla manovra sempre precisa e veloce, anche se qualche volta rischiosa per il pressing degli avanti calenzanesi. La prima parte del secondo tempo vede il Capezzano in controllo con pochi rischi: il raddoppio arriva al 63', quando il neoentrato Puccetti trova l'angolo giusto per battere ancora l'incolpevole Giorgi. Passano dieci minuti e arriva anche il terzo gol: pregevole l'esecuzione di Ricciotti che si libera dal limite e trova l'angolo basso alla sinistra di Giorgi. A questo punto saggiamente gli ospiti si ritirano nella propria metà campo e difendendosi con ordine smorzano ogni velleità dei padroni di casa: il contropiede di Grani per lo 0-4 è il sigillo d'una trasferta pressoché perfetta. Avio Landi può essere soddisfatto dei propri ragazzi: il Capezzano ha ben condotta e ben gestita la partita e tutto è andato nel verso giusto; sacrosanta la vittoria. Altrettanto non può dire Francesco Campolo: ai suoi serve un salto di qualità per competere nell'élite; ma il campionato è ancora lungo e si può lavorare su questa rosa, per aumentarne il livello. Calciatoripiù: Orlowski Giannoni, Bastillo e Sannino (Capezzano), a tratti imprendibile sulla sinistra, Biancalani e De Biase (Folgor Calenzano).

Sulla carta avrebbe dovuto essere una partita equilibrata quella tra la Folgor Calenzano e il Capezzano Pianore; ma il sintetico Facchini ha dato un responso completamente diverso,visto che gli ospiti hanno dimostrato evidente superiorità in tutte le fasi e in ogni zona del terreno di gioco ottenendo una vittoria (0-4) assolutamente meritata. È pur vero che il Calenzano parte piuttosto bene e nei primi venti minuti crea delle occasioni per passare in vantaggio: prima Nuti spara sul portiere in uscita, anche se l'azione era stata invalidata dall'arbitro, poi Rosati impegna Laoluna sul palo corto e De Biase trova l'opposizione d'un difensore convergendo da sinistra. Ma alla prima occasione il Capezzano passa in vantaggio: la difesa locale legge male un cross proveniente da destra, Bastillo insacca con facilità. È il 19' e la partita prende una piega decisa. Al Calenzano non manca la volontà, ma la difesa ordinata e rocciosa del Capezzano respinge tutte le azioni di attacco. La squadra ospite si fa preferire anche per l'ottima propensione al gioco palla a terra e alla manovra sempre precisa e veloce, anche se qualche volta rischiosa per il pressing degli avanti calenzanesi. La prima parte del secondo tempo vede il Capezzano in controllo con pochi rischi: il raddoppio arriva al 63', quando il neoentrato Puccetti trova l'angolo giusto per battere ancora l'incolpevole Giorgi. Passano dieci minuti e arriva anche il terzo gol: pregevole l'esecuzione di Ricciotti che si libera dal limite e trova l'angolo basso alla sinistra di Giorgi. A questo punto saggiamente gli ospiti si ritirano nella propria metà campo e difendendosi con ordine smorzano ogni velleità dei padroni di casa: il contropiede di Grani per lo 0-4 è il sigillo d'una trasferta pressoché perfetta. Avio Landi può essere soddisfatto dei propri ragazzi: il Capezzano ha ben condotta e ben gestita la partita e tutto è andato nel verso giusto; sacrosanta la vittoria. Altrettanto non può dire Francesco Campolo: ai suoi serve un salto di qualità per competere nell'élite; ma il campionato è ancora lungo e si può lavorare su questa rosa, per aumentarne il livello. Calciatoripiù: Orlowski Giannoni, Bastillo e Sannino (Capezzano), a tratti imprendibile sulla sinistra, Biancalani e De Biase (Folgor Calenzano).