Oltrera-Affrico 1-5
OLTRERA: Ruglioni, Rendina, Valente, Romano, Squarcini, Cannarsa, Panettella, Barbanti, Ramadori, Hoti, Golfarini. A disp.: Lemmi, Bacci, Beccani, Celi, Corsagni, El Ouardi, Landi, Lupi . All.: Ristori Stefano
AFFRICO: Fei (30), Giannoni, Casati, Guidorizzi, Bartalini, Bonini, Bertelli, Bartoletti, Donigaglia, Cillerai, Campaioli. A disp.: Biagioli, Bianchini, Sborgi, Guerrini, Sicilia, Califano, Luzzi, Ciari. All.: Gori Filippo
RETI: Ramadori, Bartoletti, Bartoletti, Guidorizzi, Cillerai, Luzzi
OLTRERA: Ruglioni, Rendina, Valente, Romano, Squarcini, Cannarsa, Panettella, Barbanti, Ramadori, Hoti, Golfarini. A disp.: Lemmi, Bacci, Beccani, Celi, Corsagni, El Ouardi, Landi, Lupi. All.: Fulvio Formigli.
AFFRICO: Fei, Giannoni, Casati, Guidorizzi, Bartalini, Bonini, Bertelli, Bartoletti, Donigaglia, Cillerai, Campaioli. A disp.: Biagioli, Bianchini, Sborgi, Guerrini, Sicilia, Califano, Luzzi, Ciari. All.: Filippo Gori.
ARBITRO: Roffo di Lucca
RETI: 12', 42' Bartoletti, 37' Ramadori, 47' pt Bartalini, 64' Cillerai, 77' Luzzi rig.
OLTRERA: Ruglioni, Rendina, Valente, Romano, Squarcini, Cannarsa, Panettella, Barbanti, Ramadori, Hoti, Golfarini. A disp.: Lemmi, Bacci, Beccani, Celi, Corsagni, El Ouardi, Landi, Lupi. All.: Fulvio Formigli.
AFFRICO: Fei, Giannoni, Casati, Guidorizzi, Bartalini, Bonini, Bertelli, Bartoletti, Donigaglia, Cillerai, Campaioli. A disp.: Biagioli, Bianchini, Sborgi, Guerrini, Sicilia, Califano, Luzzi, Ciari. All.: Filippo Gori.
ARBITRO: Roffo di Lucca
RETI: 12', 42' Bartoletti, 37' Ramadori, 47' pt Bartalini, 64' Cillerai, 77' Luzzi rig.
È stata una digestione feroce, di quelle che non fanno dormire: è inevitabile che ci rimetta il primo incontrato. La settimana più difficile dall'inizio della stagione (perdere non fa mai piacere; perdere il derby dopo aver saputo che per un po' Morelli non potrà essere tra i convocati rischia di fare molto male) si chiude con una gara quasi perfetta: l'Affrico viene via da Pontedera con tre punti e cinque reti segnate all'Oltrera che, rimontato lo svantaggio iniziale, in chiusura di primo tempo si fa sorprendere da due calci da fermo letali per il proseguimento della partita. Fin lì nonostante il miglior tasso tecnico dell'Affrico l'incontro non era stato squilibratissimo: è vero, il punteggio si sblocca subito sul tiro di Bartoletti da fuori (12'), ma l'Oltrera non sbanda e a parte un tiro molto simile a quello vincente, identico l'esecutore ma diverso il risultato, concede poco agli avversari. Il pari maturato nel secondo quarto di gara è legittimo: lo segna Ramadori risolvendo una mischia in prossimità dell'area avversaria. Trovato l'1-1 l'Oltrera prende coraggio e per due volte sollecita Fei, attento sia su Panettella sia su Ramadori; ma una serie imperdonabile d'errori elementari in marcatura porta l'Affrico al riposo sul doppio vantaggio. Autore dell'assist è sempre Guidorizzi: di testa Bartoletti corregge una specie di corner corto crossato sul primo palo (1-2); lo stesso fa Bartalini accompagnando in porta una punizione calciata dalla trequarti a scendere verso il secondo palo, e che probabilmente sarebbe entrata lo stesso (1-3). Ma l'Affrico non sta a discutere della paternità della marcatura: troppo importante ricominciare a macinare punti dopo la sconfitta con la Floria. La certezza che dal Nuovo Marconcini ne arrivino tre si concretizza al 64', quando Cillerai intercetta un disimpegno sbagliato di Romano, si presenta al limite, rientra in dribbling sul piede preferito e schianta il pallone sotto il secondo incrocio. A tredici minuti dalla fine il punteggio assume la forma definitiva: entrato in area da sinistra e atterrato dalla carica di Celi, Luzzi si procura e con un'esecuzione centrale (ma Ruglioni s'era già tuffato) trasforma il rigore dell'1-5. Resta da raccontare soltanto il tiro di Squarcini che avrebbe potuto deviare in rete uno degli ultimi corner dell'incontro e rendere meno ampio lo scarto; sarebbe comunque cambiato poco perché il messaggio, all'Oltrera e soprattutto alle rivali per il titolo, l'Affrico lo ha lanciato chiarissimo.
Calciatoripiù : alla prima da titolare
Ramadori (Oltrera) trova la rete del provvisorio 1-1; è uno spunto su cui riflettere in ottica salvezza, anche se alla fine si rivela inutile. Peraltro si sapeva che fare punti con l'Affrico sarebbe stato complicato: dietro
Giannoni non sbaglia un pallone, e nessuno s'accorge che manca Shehade; lo stesso fa
Donigaglia chiamato a sostituire Morelli davanti; se ci s'aggiunge che poche squadre possono schierare un centrocampo con le qualità di
Guidorizzi e
Cillerai , si capisce come mai l'Affrico queste partite le vinca di slancio, e come mai in molti lo temano nella corsa al titolo.
È stata una digestione feroce, di quelle che non fanno dormire: è inevitabile che ci rimetta il primo incontrato. La settimana più difficile dall'inizio della stagione (perdere non fa mai piacere; perdere il derby dopo aver saputo che per un po' Morelli non potrà essere tra i convocati rischia di fare molto male) si chiude con una gara quasi perfetta: l'Affrico viene via da Pontedera con tre punti e cinque reti segnate all'Oltrera che, rimontato lo svantaggio iniziale, in chiusura di primo tempo si fa sorprendere da due calci da fermo letali per il proseguimento della partita. Fin lì nonostante il miglior tasso tecnico dell'Affrico l'incontro non era stato squilibratissimo: è vero, il punteggio si sblocca subito sul tiro di Bartoletti da fuori (12'), ma l'Oltrera non sbanda e a parte un tiro molto simile a quello vincente, identico l'esecutore ma diverso il risultato, concede poco agli avversari. Il pari maturato nel secondo quarto di gara è legittimo: lo segna Ramadori risolvendo una mischia in prossimità dell'area avversaria. Trovato l'1-1 l'Oltrera prende coraggio e per due volte sollecita Fei, attento sia su Panettella sia su Ramadori; ma una serie imperdonabile d'errori elementari in marcatura porta l'Affrico al riposo sul doppio vantaggio. Autore dell'assist è sempre Guidorizzi: di testa Bartoletti corregge una specie di corner corto crossato sul primo palo (1-2); lo stesso fa Bartalini accompagnando in porta una punizione calciata dalla trequarti a scendere verso il secondo palo, e che probabilmente sarebbe entrata lo stesso (1-3). Ma l'Affrico non sta a discutere della paternità della marcatura: troppo importante ricominciare a macinare punti dopo la sconfitta con la Floria. La certezza che dal Nuovo Marconcini ne arrivino tre si concretizza al 64', quando Cillerai intercetta un disimpegno sbagliato di Romano, si presenta al limite, rientra in dribbling sul piede preferito e schianta il pallone sotto il secondo incrocio. A tredici minuti dalla fine il punteggio assume la forma definitiva: entrato in area da sinistra e atterrato dalla carica di Celi, Luzzi si procura e con un'esecuzione centrale (ma Ruglioni s'era già tuffato) trasforma il rigore dell'1-5. Resta da raccontare soltanto il tiro di Squarcini che avrebbe potuto deviare in rete uno degli ultimi corner dell'incontro e rendere meno ampio lo scarto; sarebbe comunque cambiato poco perché il messaggio, all'Oltrera e soprattutto alle rivali per il titolo, l'Affrico lo ha lanciato chiarissimo.
Calciatoripiù : alla prima da titolare
Ramadori (Oltrera) trova la rete del provvisorio 1-1; è uno spunto su cui riflettere in ottica salvezza, anche se alla fine si rivela inutile. Peraltro si sapeva che fare punti con l'Affrico sarebbe stato complicato: dietro
Giannoni non sbaglia un pallone, e nessuno s'accorge che manca Shehade; lo stesso fa
Donigaglia chiamato a sostituire Morelli davanti; se ci s'aggiunge che poche squadre possono schierare un centrocampo con le qualità di
Guidorizzi e
Cillerai , si capisce come mai l'Affrico queste partite le vinca di slancio, e come mai in molti lo temano nella corsa al titolo.
Cattolica Virtus-Scandicci 3-1
CATTOLICA VIRTUS: Mura, Silli, Marinari, Gianassi, Borghini, Nocentini, Ermini Polacci, Valeriani, Patacca, Leggieri (10), Mangani. A disp.: Bardavezile, Alla, Bindi, Fontana, Lottini, Martino, Mirashi, Stinghi, Valiante. All.: Murras Diego
SCANDICCI: Patacchini, Pezzano, Savastano, Esposito R., Catalano, Baiardi, Campone, Moccia, Cardona, Tagliavini, Baldini. A disp.: Serio, Cremonini, Di Bonito, Corsinovi, Stasi, Esposito A., Bargellini, Picarelli, Pino. All.: Pratesi Andrea
RETI: Ermini Polacci, Stinghi, Patacca, Corsinovi
SCANDICCI: Patacchini, Pezzano, Savastano, R. Esposito, Catalano, Baiardi, Campone, Moccia, Cardona, Tagliavini, Baldini. A disp.: Serio, Cremonini, Di Bonito, Corsinovi, Stasi, A. Esposito, Bargellini, Picarelli, Pino. All.: Simone Fioravanti.
CATTOLICA VIRTUS: Mura, Silli, Marinari, Gianassi, Borghini, Nocentini, Ermini Polacci, Valeriani, Patacca, Leggieri, Mangani. A disp.: Bardavelidze, Alla, Bindi, Fontana, Lottini, Martino, Mirashi, Stinghi, Valiante. All.: Diego Murras.
ARBITRO: Eleonora Labate di Firenze
RETI: 5' Ermini Polacci, 80' Stinghi, 84' Patacca, 88' Corsinovi.
NOTE: espulso Silli (90').
SCANDICCI: Patacchini, Pezzano, Savastano, R. Esposito, Catalano, Baiardi, Campone, Moccia, Cardona, Tagliavini, Baldini. A disp.: Serio, Cremonini, Di Bonito, Corsinovi, Stasi, A. Esposito, Bargellini, Picarelli, Pino. All.: Simone Fioravanti.
CATTOLICA VIRTUS: Mura, Silli, Marinari, Gianassi, Borghini, Nocentini, Ermini Polacci, Valeriani, Patacca, Leggieri, Mangani. A disp.: Bardavelidze, Alla, Bindi, Fontana, Lottini, Martino, Mirashi, Stinghi, Valiante. All.: Diego Murras.
ARBITRO: Eleonora Labate di Firenze
RETI: 5' Ermini Polacci, 80' Stinghi, 84' Patacca, 88' Corsinovi.
NOTE: espulso Silli (90').
Si sblocca la classifica della Cattolica Virtus, che vince meritatamente contro uno Scandicci troppo compassato e incapace di contrastare la cattiveria messa in campo dai ragazzi di Murras. I giallorossi partono subito forte, pressando alto e lottando su ogni pallone vagante a centrocampo e mettono subito il muso avanti al 5' con un gran gol di Ermini Polacci, bravo a angolare bene il tiro dopo essere stato imbeccato in profondità. Dopo il vantaggio dei padroni di casa, la partita diventa una vera e propria battaglia a centrocampo, dalla quale è la Cattolica a uscire quasi sempre vincitrice. È grazie infatti alla sua maggior grinta che il vantaggio non viene mai messo in discussione dallo Scandicci, spento e a rischio raddoppio alla mezz'ora del primo tempo: sul tiro di Mangani a botta sicura Patacchini è costretto al miracolo. Tutto il primo tempo continua sugli stessi binari fatti di predominio giallorosso. Gli ospiti provano a uscire dalla pressione in modo pericoloso solamente al 42' in ripartenza con Savastano, che senza pensarci due volte calcia molto bene dalla trequarti lambendo la traversa. Si va al riposo sull'1-0 aspettando una reazione ospite che però non arriva. A inizio secondo tempo il più in palla è Martino, subentrato a inizio ripresa, molto rapido e capace di presentarsi un paio di volte solo davanti a Patacchini, decisivo nel negargli ogni volta la gioia del gol. Passano i minuti e la Cattolica non smette di consolidare il suo vantaggio alla ricerca del raddoppio, arrivato solo a dieci minuti dal termine grazie al tiro incrociato molto bene da Stinghi, sgattaiolato rapidamente in mezzo alla stanca difesa avversaria; poco dopo Patacca mette dentro anche il 3-0. Nel finale di gara c'è spazio per ulteriori emozioni: lo Scandicci trova infatti il gol della bandiera con Corsinovi che spinge dentro il colpo di testa di Pino ribattuto da Mura. Nel finale arriva anche l'ingenua espulsione di Silli, che dopo aver allontanato il pallone a gioco fermo viene ammonito per la seconda volta. Finisce dunque così il confronto fra Cattolica Virtus e Scandicci, incanalato fin dal principio a favore dei giallorossi famelici nel portare sul campo la voglia di fare punti per raddrizzare la classifica.
Calciatoripiù : il rapidissimo
Ermini Polacci, Martino decisivo e l'ordine difensivo portato da
Borghini (Cattolica Virtus);
Patacchini e
Savastano (Scandicci) sono gli ultimi a mollare.
Si sblocca la classifica della Cattolica Virtus, che vince meritatamente contro uno Scandicci troppo compassato e incapace di contrastare la cattiveria messa in campo dai ragazzi di Murras. I giallorossi partono subito forte, pressando alto e lottando su ogni pallone vagante a centrocampo e mettono subito il muso avanti al 5' con un gran gol di Ermini Polacci, bravo a angolare bene il tiro dopo essere stato imbeccato in profondità. Dopo il vantaggio dei padroni di casa, la partita diventa una vera e propria battaglia a centrocampo, dalla quale è la Cattolica a uscire quasi sempre vincitrice. È grazie infatti alla sua maggior grinta che il vantaggio non viene mai messo in discussione dallo Scandicci, spento e a rischio raddoppio alla mezz'ora del primo tempo: sul tiro di Mangani a botta sicura Patacchini è costretto al miracolo. Tutto il primo tempo continua sugli stessi binari fatti di predominio giallorosso. Gli ospiti provano a uscire dalla pressione in modo pericoloso solamente al 42' in ripartenza con Savastano, che senza pensarci due volte calcia molto bene dalla trequarti lambendo la traversa. Si va al riposo sull'1-0 aspettando una reazione ospite che però non arriva. A inizio secondo tempo il più in palla è Martino, subentrato a inizio ripresa, molto rapido e capace di presentarsi un paio di volte solo davanti a Patacchini, decisivo nel negargli ogni volta la gioia del gol. Passano i minuti e la Cattolica non smette di consolidare il suo vantaggio alla ricerca del raddoppio, arrivato solo a dieci minuti dal termine grazie al tiro incrociato molto bene da Stinghi, sgattaiolato rapidamente in mezzo alla stanca difesa avversaria; poco dopo Patacca mette dentro anche il 3-0. Nel finale di gara c'è spazio per ulteriori emozioni: lo Scandicci trova infatti il gol della bandiera con Corsinovi che spinge dentro il colpo di testa di Pino ribattuto da Mura. Nel finale arriva anche l'ingenua espulsione di Silli, che dopo aver allontanato il pallone a gioco fermo viene ammonito per la seconda volta. Finisce dunque così il confronto fra Cattolica Virtus e Scandicci, incanalato fin dal principio a favore dei giallorossi famelici nel portare sul campo la voglia di fare punti per raddrizzare la classifica.
Calciatoripiù : il rapidissimo
Ermini Polacci, Martino decisivo e l'ordine difensivo portato da
Borghini (Cattolica Virtus);
Patacchini e
Savastano (Scandicci) sono gli ultimi a mollare.
Armando Picchi-Tau Calcio 1-4
ARMANDO PICCHI: Martino, Sarri, Lega, Giusti, Sola, Barile, Tognetti An., Tognetti Al., Falleni, Mantovani, Luppichini. A disp.: , Mecacci, Faye, Ghezzani, Ba, Monaco, Marchetti, Ulivieri . All.: Soldani Valerio
TAU CALCIO: Pierallini, Ferretti, D Amato, Rossi, Tofanelli, Bagnoli, Paperini, Battisti, Ciuffi, Grossi, Nesti. A disp.: Chiarello, Landi, Soldati, Vannacci, Tomei, Landucci, Di Lorenzo, Lensi, Scardigli. All.: Pucci Gabriel
RETI: Mantovani, Ferretti, Grossi, Bagnoli, Bagnoli
ARMANDO PICCHI: Martino, Sarri, Lega, Giusti, Sola, Barile, Andrea Tognetti, Alberto Tognetti, Falleni, Mantovani, Luppichini. A disp.: Paoli, Mecacci, Faye, Ghezzani, Ba, Monaco, Marchetti, Ulivieri. All.: Riccardo Cipriani.
TAU ALTOPASCIO: Pierallini, Ferretti, D'Amato, N. Rossi, Tofanelli, Bagnoli, Paperini, Battisti, Ciuffi, Grossi, Nesti. A disp.: Chiarello, Landi, Soldati, Vannacci, Tomei, Landucci, Di Lorenzo, Lensi, Scardigli. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Simoncini di Pontedera
RETI: 13' Grossi, 17', 36' Bagnoli, 53' Ferretti, 82' Mantovani.
ARMANDO PICCHI: Martino, Sarri, Lega, Giusti, Sola, Barile, Andrea Tognetti, Alberto Tognetti, Falleni, Mantovani, Luppichini. A disp.: Paoli, Mecacci, Faye, Ghezzani, Ba, Monaco, Marchetti, Ulivieri. All.: Riccardo Cipriani.
TAU ALTOPASCIO: Pierallini, Ferretti, D'Amato, N. Rossi, Tofanelli, Bagnoli, Paperini, Battisti, Ciuffi, Grossi, Nesti. A disp.: Chiarello, Landi, Soldati, Vannacci, Tomei, Landucci, Di Lorenzo, Lensi, Scardigli. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Simoncini di Pontedera
RETI: 13' Grossi, 17', 36' Bagnoli, 53' Ferretti, 82' Mantovani.
Non era l'impegno più complicato del mese, ma sottovalutarlo avrebbe potuto creare qualche problema imprevisto; il Tau invece non sbaglia l'approccio e contro l'Armando Picchi fa valere il proprio tasso tecnico che al quarto d'ora lo porta già a condurre di due reti. È il prologo d'una partita mai in discussione fino al 90': la rete, splendida peraltro, di Mantovani a rendere meno amara la sconfitta e a fissare il punteggio sull'1-4 finale arriva quando allo scadere mancano giusto otto minuti. Il Tau sa che se vuole vincere senza rischiare dev'essere aggressivo sin da subito: gli sono sufficienti tredici minuti per portarsi avanti, appena altri quattro per raddoppiare. L'incontro si sblocca sugli sviluppi d'una punizione che Nesti crossa al centro dopo aver chiamato lo schema: è un invito per Grossi che calcia al volo e spedisce il pallone nell'angolo. Al 17' l'incontro è già finito: l'Armando Picchi perde il pallone in mediana, e ci può stare, e poi non riesce a contrastare Bagnoli che da solo, e ci può stare meno, avanza per tutta la metà campo fino a battere Martino in diagonale. In totale controllo dell'incontro, non appena accelera il Tau segna ancora: al 36' Bagnoli trova la doppietta stoppando col petto il traversone di Battisti e trovando l'angolo con un tiro potente sferrato da un paio di passi fuori area. Il secondo tempo non porta con sé sorprese: al 53' arriva anche lo 0-4; lo realizza Ferretti che, dopo aver affondato sulla fascia per una trentina di metri, dal limite scocca una legnata all'incrocio. Solo nel finale l'Armando Picchi riesce a trovare la rete, la terza stagionale: è pregevole l'esecuzione di Mantovani che dal limite trova la porta con un tiro al volo. Ma nonostante il gesto tecnico apprezzabile è una giocata che poco aggiunge al senso dell'incontro: il Tau vince la terza partita di fila e dopo la sconfitta all'esordio con la Sestese ha fatto presto a ricordarsi che chi porta un nome come il suo è coinvolto di diritto nella lotta per il titolo.
Calciatoripiù : fatta eccezione per il gran gol di
Mantovani (Armando Picchi), nello scacchiere di Pucci funziona tutto:
Niccolò Rossi guida la difesa con la personalità del veterano;
Ferretti si regala la prima rete, e che rete, da quando gioca a calcio, o giù di lì; e
Bagnoli dimostra che di soluzioni efficaci se ne possono trovare a dismisura anche quando Lucchesi non c'è.
Non era l'impegno più complicato del mese, ma sottovalutarlo avrebbe potuto creare qualche problema imprevisto; il Tau invece non sbaglia l'approccio e contro l'Armando Picchi fa valere il proprio tasso tecnico che al quarto d'ora lo porta già a condurre di due reti. È il prologo d'una partita mai in discussione fino al 90': la rete, splendida peraltro, di Mantovani a rendere meno amara la sconfitta e a fissare il punteggio sull'1-4 finale arriva quando allo scadere mancano giusto otto minuti. Il Tau sa che se vuole vincere senza rischiare dev'essere aggressivo sin da subito: gli sono sufficienti tredici minuti per portarsi avanti, appena altri quattro per raddoppiare. L'incontro si sblocca sugli sviluppi d'una punizione che Nesti crossa al centro dopo aver chiamato lo schema: è un invito per Grossi che calcia al volo e spedisce il pallone nell'angolo. Al 17' l'incontro è già finito: l'Armando Picchi perde il pallone in mediana, e ci può stare, e poi non riesce a contrastare Bagnoli che da solo, e ci può stare meno, avanza per tutta la metà campo fino a battere Martino in diagonale. In totale controllo dell'incontro, non appena accelera il Tau segna ancora: al 36' Bagnoli trova la doppietta stoppando col petto il traversone di Battisti e trovando l'angolo con un tiro potente sferrato da un paio di passi fuori area. Il secondo tempo non porta con sé sorprese: al 53' arriva anche lo 0-4; lo realizza Ferretti che, dopo aver affondato sulla fascia per una trentina di metri, dal limite scocca una legnata all'incrocio. Solo nel finale l'Armando Picchi riesce a trovare la rete, la terza stagionale: è pregevole l'esecuzione di Mantovani che dal limite trova la porta con un tiro al volo. Ma nonostante il gesto tecnico apprezzabile è una giocata che poco aggiunge al senso dell'incontro: il Tau vince la terza partita di fila e dopo la sconfitta all'esordio con la Sestese ha fatto presto a ricordarsi che chi porta un nome come il suo è coinvolto di diritto nella lotta per il titolo.
Calciatoripiù : fatta eccezione per il gran gol di
Mantovani (Armando Picchi), nello scacchiere di Pucci funziona tutto:
Niccolò Rossi guida la difesa con la personalità del veterano;
Ferretti si regala la prima rete, e che rete, da quando gioca a calcio, o giù di lì; e
Bagnoli dimostra che di soluzioni efficaci se ne possono trovare a dismisura anche quando Lucchesi non c'è.
Capezzano Pianore-Sporting Cecina 1-3
CAPEZZANO PIANORE: Lao Luna, Masala, Sannino, Poli, Bertolucci, Dessi, Ceseri, Paoli, Usseglio, Domenici, Ricciotti. A disp.: Pellegrini, Consani, Bastillo, Giorgieri, Grani, Ndiaye, Puccetti, Sediki, Orlowski Giannoni. All.: Landi Avio
SPORTING CECINA: Raugi, Rofi, Ferretti, Nigiotti, Orsini, Biondi D., Vestri G., Hasibra, Hadji, Di Tanto, Lombardo. A disp.: Sozzi, Tronci, Mecacci, Castelli, Ristori, . All.: Magri Alessandro
RETI: Usseglio, Rofi, Lombardo, Di Tanto
CAPEZZANO P.: Laoluna, Masala, Sannino, Poli, Bertolucci, Dessì, Ceseri, Paoli, Usseglio Viretta, Domenici, Ricciotti. A disp.: Pellegrini, Consani, Bastillo, Giorgieri, Grani, Ndiaye, Puccetti, Sediki, Orlowski Giannoni. All.: Avio Landi.
SPORTING CECINA: Raugi, Rofi, Ferretti, Nigiotti, Orsini, D. Biondi, Vestri, Hasibra, Hadji, Di Tanto, Lombardo. A disp.: Sozzi, Tronci, Mecacci, Castelli, Ristori. All.: Alessandro Magrì.
ARBITRO: Sangiovanni di Pisa
RETI: 24' Usseglio Viretta, 42' Rofi, 74' Lombardo, 93' Di Tanto.
CAPEZZANO P.: Laoluna, Masala, Sannino, Poli, Bertolucci, Dessì, Ceseri, Paoli, Usseglio Viretta, Domenici, Ricciotti. A disp.: Pellegrini, Consani, Bastillo, Giorgieri, Grani, Ndiaye, Puccetti, Sediki, Orlowski Giannoni. All.: Avio Landi.
SPORTING CECINA: Raugi, Rofi, Ferretti, Nigiotti, Orsini, D. Biondi, Vestri, Hasibra, Hadji, Di Tanto, Lombardo. A disp.: Sozzi, Tronci, Mecacci, Castelli, Ristori. All.: Alessandro Magrì.
ARBITRO: Sangiovanni di Pisa
RETI: 24' Usseglio Viretta, 42' Rofi, 74' Lombardo, 93' Di Tanto.
Capolista da sola, scusate se è poco. Fa impressione l'elenco delle squadre che lo Sporting Cecina s'è messo alle spalle: restano a distanza Affrico, Tau, Sestese e ora anche il Seravezza caduto per la prima volta nella stagione. Continua dunque la marcia in testa alla classifica: dopo Cattolica, Armando Picchi e Oltrera la quarta squadra a cadere è il Capezzano, battuto in rimonta dopo il vantaggio a metà del primo tempo; l'incontro infatti si sblocca sul mancino al volo di Usseglio sul traversone di Domenici da destra. Per quasi tutto il secondo quarto di gara il Capezzano sogna l'impresa che gli consentirebbe di rimpolpare una classifica al momento non entusiasmante; ma il Cecina cresce, aumenta la pressione e al 42' pareggia col colpo di testa di Rofi che devia in porta un angolo e manda le due squadre al riposo sul pari. L'1-1 regge fino al quarto d'ora finale, merito del Capezzano che contiene la pressione degli avversari; ma la giocata di Lombardo che col destro battezza l'angolo dopo una prima respinta a metà tra Laoluna e il palo completa la rimonta del Cecina. Il finale è scontato: il Capezzano si lancia all'attacco per tentare d'evitare la prima sconfitta interna stagionale, ma inevitabilmente si scopre e in pieno recupero subisce anche la terza rete: la segna Di Tanto che al 93' rifinisce un contropiede micidiale. È il punto esclamativo sull'ennesima prestazione perfetta del Cecina, che ora comincia a coltivare sogni enormi; teoricamente il calendario lo favorisce, per tutto ottobre non sono in programma scontri diretti. Sarà decisivo novembre con la doppia trasferta sui campi d'Affrico e Tau Altopascio: l'obiettivo è arrivarci col muso davanti.
Calciatoripiù: Paoli (Capezzano),
Rofi (Sporting Cecina).
Capolista da sola, scusate se è poco. Fa impressione l'elenco delle squadre che lo Sporting Cecina s'è messo alle spalle: restano a distanza Affrico, Tau, Sestese e ora anche il Seravezza caduto per la prima volta nella stagione. Continua dunque la marcia in testa alla classifica: dopo Cattolica, Armando Picchi e Oltrera la quarta squadra a cadere è il Capezzano, battuto in rimonta dopo il vantaggio a metà del primo tempo; l'incontro infatti si sblocca sul mancino al volo di Usseglio sul traversone di Domenici da destra. Per quasi tutto il secondo quarto di gara il Capezzano sogna l'impresa che gli consentirebbe di rimpolpare una classifica al momento non entusiasmante; ma il Cecina cresce, aumenta la pressione e al 42' pareggia col colpo di testa di Rofi che devia in porta un angolo e manda le due squadre al riposo sul pari. L'1-1 regge fino al quarto d'ora finale, merito del Capezzano che contiene la pressione degli avversari; ma la giocata di Lombardo che col destro battezza l'angolo dopo una prima respinta a metà tra Laoluna e il palo completa la rimonta del Cecina. Il finale è scontato: il Capezzano si lancia all'attacco per tentare d'evitare la prima sconfitta interna stagionale, ma inevitabilmente si scopre e in pieno recupero subisce anche la terza rete: la segna Di Tanto che al 93' rifinisce un contropiede micidiale. È il punto esclamativo sull'ennesima prestazione perfetta del Cecina, che ora comincia a coltivare sogni enormi; teoricamente il calendario lo favorisce, per tutto ottobre non sono in programma scontri diretti. Sarà decisivo novembre con la doppia trasferta sui campi d'Affrico e Tau Altopascio: l'obiettivo è arrivarci col muso davanti.
Calciatoripiù: Paoli (Capezzano),
Rofi (Sporting Cecina).
Sporting Arno-Atletico Lucca 2-1
SPORTING ARNO: Tognarelli (55' Misso), Del Gaudio (70' ), Sturiale, Tysak, Cardinali, Krasniqi, Novelli (45' Ciapetti), Meucci (50' Raugei), Bettini, Rexhaj (60' Scardigli), Piccirilli. A disp.: Mosti Falconi, Innocenti, Krasniqi, Vannini. All.: Coppetti Fabio
ATLETICO LUCCA: Di Cesare, Fiori, Vigolo, Faratro, Bigondi, Dianda, Nikaj, Tocchini, Giusfredi, Bechelli, Salotti. A disp.: Meini, Dhana, Paolinelli, Sharka, Simoni (Dusan), Lleshi, Giometti, Tagliavia, Landolfo. All.: Luzzi Matteo
RETI: Tysak, Rexhaj, Giusfredi
SPORTING ARNO: Tognarelli, Del Gaudio, Sturiale, Tysak, Cardinali, E. Krasniqi, Novelli, Meucci, Bettini, Rexhaj, Piccirilli. A disp.: Misso, Ciapetti, Mosti Falconi, Innocenti, B. Krasniqi, Raugei, Scardigli, Taiti, Vannini. All.: Fabio Coppetti.
ATLETICO LUCCA: Di Cesare, Fiori, Vigolo, Faratro, Bigondi, Dianda, Nikaj, Tocchini, Giusfredi, Bechelli, Salotti. A disp.: Meini, Dhana, Paolinelli, Sharka, Simoni, Lleshi, Giometti, Tagliavia, Landolfo. All.: Matteo Luzzi.
ARBITRO: Cammilli di Prato
RETI: Giusfredi rig., Tysak, Rexhaj.
NOTE: espulso Fiori.
SPORTING ARNO: Tognarelli, Del Gaudio, Sturiale, Tysak, Cardinali, E. Krasniqi, Novelli, Meucci, Bettini, Rexhaj, Piccirilli. A disp.: Misso, Ciapetti, Mosti Falconi, Innocenti, B. Krasniqi, Raugei, Scardigli, Taiti, Vannini. All.: Fabio Coppetti.
ATLETICO LUCCA: Di Cesare, Fiori, Vigolo, Faratro, Bigondi, Dianda, Nikaj, Tocchini, Giusfredi, Bechelli, Salotti. A disp.: Meini, Dhana, Paolinelli, Sharka, Simoni, Lleshi, Giometti, Tagliavia, Landolfo. All.: Matteo Luzzi.
ARBITRO: Cammilli di Prato
RETI: Giusfredi rig., Tysak, Rexhaj.
NOTE: espulso Fiori.
È lo sport dell'imprevedibilità; e nelle prime giornate l'imprevedibilità del calcio è assoluta. Alla vigilia nessuno si sarebbe atteso che lo Sporting Arno avrebbe trovato la prima vittoria stagionale, e dunque mosso una classifica ora un po' meno bruttarella, contro l'Atletico Lucca reduce dalla vittoria con la Sestese; invece questo racconta la sfida di Badia a Settimo, chiusa 2-1 in rimonta dopo una serie d'episodi che da soli basterebbero a riempire un manuale. Si parte subito con una rete annullata a Salotti che sembrava esser partito in posizione regolare: l'Atletico Lucca si fa subito sentire con Cammilli che però a metà del primo tempo gli concede un rigore per un fallo di mano di Cardinali; dal dischetto Giusfredi lo trasforma e lo Sporting Arno comincia a mettere in conto la quarta sconfitta consecutiva. Ma l'infortunio di Di Cesare costringe Luzzi ad anticipare il rientro di Meini, che teoricamente dei portieri sarebbe il titolare ma che è reduce da un infortunio: ci sta che, anche se forse caricato in uscita, sia poco reattivo sull'angolo a spiovere di Meucci che Tysak trasforma in rete con un mezzo pallonetto sporco; si va dunque alla pausa sull'1-1. Per più di metà della ripresa accade poco; poi d'un tratto su una verticalizzazione improvvisa la difesa dell'Atletico Lucca si fa scappare Bettini, sul quale all'ingresso dell'area Fiori s'immola barattando l'espulsione con una rete quasi certa. Ma per lui il conto è negativo, e positivo per lo Sporting Arno, perché sulla punizione seguente arriva il 2-1: lo segna Rexhaj calciando sul palo del portiere. Nell'esultanza anche lo Sporting Arno perde il portiere: si fa male, di nuovo, Tognarelli costretto a lasciare il posto a Misso che nonostante il forcing finale dell'Atletico Lucca non è chiamato a grandi parate. Le tre occasioni migliori sfumano infatti lontane dai pali: murato Salotti dopo una finta che per mezzo secondo sembrava avergli aperto la strada della porta; a lato sul secondo palo il colpo di testa di Dianda su calcio d'angolo; contrastati sia Nikaj sia Faratro, al tiro da centro area sugli sviluppi d'un corner. Lo Sporting Arno si salva e vince: dopo un inizio così complicato (prima di questa partita aveva già subito quattordici reti) la rimonta sull'Atletico Lucca può rappresentare il riavvio della stagione.
Calciatoripiù: Tysak, Bettini, Meucci (Sporting Arno),
Bechelli, Vigolo, Bigondi (Atletico Lucca).
È lo sport dell'imprevedibilità; e nelle prime giornate l'imprevedibilità del calcio è assoluta. Alla vigilia nessuno si sarebbe atteso che lo Sporting Arno avrebbe trovato la prima vittoria stagionale, e dunque mosso una classifica ora un po' meno bruttarella, contro l'Atletico Lucca reduce dalla vittoria con la Sestese; invece questo racconta la sfida di Badia a Settimo, chiusa 2-1 in rimonta dopo una serie d'episodi che da soli basterebbero a riempire un manuale. Si parte subito con una rete annullata a Salotti che sembrava esser partito in posizione regolare: l'Atletico Lucca si fa subito sentire con Cammilli che però a metà del primo tempo gli concede un rigore per un fallo di mano di Cardinali; dal dischetto Giusfredi lo trasforma e lo Sporting Arno comincia a mettere in conto la quarta sconfitta consecutiva. Ma l'infortunio di Di Cesare costringe Luzzi ad anticipare il rientro di Meini, che teoricamente dei portieri sarebbe il titolare ma che è reduce da un infortunio: ci sta che, anche se forse caricato in uscita, sia poco reattivo sull'angolo a spiovere di Meucci che Tysak trasforma in rete con un mezzo pallonetto sporco; si va dunque alla pausa sull'1-1. Per più di metà della ripresa accade poco; poi d'un tratto su una verticalizzazione improvvisa la difesa dell'Atletico Lucca si fa scappare Bettini, sul quale all'ingresso dell'area Fiori s'immola barattando l'espulsione con una rete quasi certa. Ma per lui il conto è negativo, e positivo per lo Sporting Arno, perché sulla punizione seguente arriva il 2-1: lo segna Rexhaj calciando sul palo del portiere. Nell'esultanza anche lo Sporting Arno perde il portiere: si fa male, di nuovo, Tognarelli costretto a lasciare il posto a Misso che nonostante il forcing finale dell'Atletico Lucca non è chiamato a grandi parate. Le tre occasioni migliori sfumano infatti lontane dai pali: murato Salotti dopo una finta che per mezzo secondo sembrava avergli aperto la strada della porta; a lato sul secondo palo il colpo di testa di Dianda su calcio d'angolo; contrastati sia Nikaj sia Faratro, al tiro da centro area sugli sviluppi d'un corner. Lo Sporting Arno si salva e vince: dopo un inizio così complicato (prima di questa partita aveva già subito quattordici reti) la rimonta sull'Atletico Lucca può rappresentare il riavvio della stagione.
Calciatoripiù: Tysak, Bettini, Meucci (Sporting Arno),
Bechelli, Vigolo, Bigondi (Atletico Lucca).
Floria-Lastrigiana 1-4
FLORIA: Biotti, Fiorini, Capanni, Lenzi, Meini, Romani, Li, Benucci, Giannone, Vichi, Migliorini. A disp.: Morgenni, Landolina, Nahi, Tagliaferri C., Tagliaferri M., Bonaccorsi, Yasser, Benvegnu, Caponi. All.: Sozzi Alessandro
LASTRIGIANA: Isolani, Finelli, Piombanti, Pagliuca, Fenza, Mancini, Massaro, Mancioppi, Martini, Recordi, Grottelli. A disp.: Glielmi, Aldighieri, Falorsi, Paolucci, Mari M., Masi, Calderone, Canale, Massenzio. All.: Zecchi Leonardo
RETI: Tagliaferri M., Fenza, Martini, Recordi, Mancioppi
FLORIA: Biotti, Fiorini, Capanni, Lenzi, Meini, Romani, Li, Benucci, Giannone, Vichi, Migliorini. A disp.: Morgenni, Landolina, Nahi Guelasseh, C. Tagliaferri, M. Tagliaferri, Bonaccorsi, Yasser Saber, Benvegnu, Caponi. All.: Claudio Sozzi.
LASTRIGIANA: Isolani, Finelli, Piombanti, Pagliuca, Fenza, Mancini, Massaro, Mancioppi, Martini, Recordi, Grottelli. A disp.: Glielmi, Aldighieri, Falorsi, Paolucci, Marcus Mari, Masi, Calderone, Canale, Massenzio. All.: Leonardo Zecchi.
ARBITRO: Alessia Lisi di Empoli
RETI: 10' Recordi, 25' Mancioppi, 65' M. Tagliaferri, 72' Martini, 85' Fenza.
FLORIA: Biotti, Fiorini, Capanni, Lenzi, Meini, Romani, Li, Benucci, Giannone, Vichi, Migliorini. A disp.: Morgenni, Landolina, Nahi Guelasseh, C. Tagliaferri, M. Tagliaferri, Bonaccorsi, Yasser Saber, Benvegnu, Caponi. All.: Claudio Sozzi.
LASTRIGIANA: Isolani, Finelli, Piombanti, Pagliuca, Fenza, Mancini, Massaro, Mancioppi, Martini, Recordi, Grottelli. A disp.: Glielmi, Aldighieri, Falorsi, Paolucci, Marcus Mari, Masi, Calderone, Canale, Massenzio. All.: Leonardo Zecchi.
ARBITRO: Alessia Lisi di Empoli
RETI: 10' Recordi, 25' Mancioppi, 65' M. Tagliaferri, 72' Martini, 85' Fenza.
Contraccolpo pesante e tendenzialmente imprevisto: reduce dalla strepitosa vittoria nel derby contro l'Affrico, la Floria cade in casa contro una Lastrigiana che, finalmente concreta, ottiene il primo successo stagionale. Già in avvio si capisce come finirà la partita: Recordi intercetta un corto retropassaggio della difesa aavversaria verso Biotti e realizza lo 0-1. L'occasione per il pari però la Floria la costruisce subito: ben piazzata sul cross di Migliorini, Alessia Lisi rileva un netto fallo di mano del difensore in opposizione e fischia il rigore; sul dischetto si presenta Vichi che calcia a sinistra, Isolani intuisce e para salvando il vantaggio della Lastrigiana. L'episodio abbatte la Floria che tra il 17' e il 19' rischia due volte di subire il raddoppio: la salvano Biotti su Grottelli e poi la mira di Recordi, che al volo stavolta calci alto. Ma al 25' la difesa della Floria pasticcia di nuovo: s'inserisce Mancioppi che porta a due le reti di scarto. La Lastrigiana chiude il primo tempo all'attacco: esce di poco il tiro di Fenza da fuori. Nella ripresa però la gara cambia: la Floria beneficia subito d'una punizione indiretta in area per una scorrettezza della difesa avversaria; dopo il tocco obbligatorio dell'esecuzione s'incarica Grottelli che calcia forte, ma sulla barriera. L'incontro comunque si riapre al 65': Matteo Tagliaferri s'invola sulla sinistra e con un tiro potente centra il quadratino sotto l'incrocio. Ora la Floria crede alla rimonta, sfiorata al 68': pescato a centro area da un cross da sinistra, di testa Giannone centra la traversa. La lastrigiana capisce che se non chiude la partita rischia di veder svanire il successo e al 72' riporta a due le reti di vantaggio: Martini corregge di testa una punizione calciata a centro area e segna l'1-3. La Floria prova disperatamente a riaprire la partita con Landolina che all'80' calcia di poco a lato; ma l'ennesimo pasticcio della difesa della Floria mette Fenza in condizione di battere a rete per la quarta volta. È l'ultimo squillo, la Lastrigiana esulta.
Calciatoripiù: Meini, Capanni, Lenzi (Floria),
Recordi, Mancioppi (Lastrigiana).
Contraccolpo pesante e tendenzialmente imprevisto: reduce dalla strepitosa vittoria nel derby contro l'Affrico, la Floria cade in casa contro una Lastrigiana che, finalmente concreta, ottiene il primo successo stagionale. Già in avvio si capisce come finirà la partita: Recordi intercetta un corto retropassaggio della difesa aavversaria verso Biotti e realizza lo 0-1. L'occasione per il pari però la Floria la costruisce subito: ben piazzata sul cross di Migliorini, Alessia Lisi rileva un netto fallo di mano del difensore in opposizione e fischia il rigore; sul dischetto si presenta Vichi che calcia a sinistra, Isolani intuisce e para salvando il vantaggio della Lastrigiana. L'episodio abbatte la Floria che tra il 17' e il 19' rischia due volte di subire il raddoppio: la salvano Biotti su Grottelli e poi la mira di Recordi, che al volo stavolta calci alto. Ma al 25' la difesa della Floria pasticcia di nuovo: s'inserisce Mancioppi che porta a due le reti di scarto. La Lastrigiana chiude il primo tempo all'attacco: esce di poco il tiro di Fenza da fuori. Nella ripresa però la gara cambia: la Floria beneficia subito d'una punizione indiretta in area per una scorrettezza della difesa avversaria; dopo il tocco obbligatorio dell'esecuzione s'incarica Grottelli che calcia forte, ma sulla barriera. L'incontro comunque si riapre al 65': Matteo Tagliaferri s'invola sulla sinistra e con un tiro potente centra il quadratino sotto l'incrocio. Ora la Floria crede alla rimonta, sfiorata al 68': pescato a centro area da un cross da sinistra, di testa Giannone centra la traversa. La lastrigiana capisce che se non chiude la partita rischia di veder svanire il successo e al 72' riporta a due le reti di vantaggio: Martini corregge di testa una punizione calciata a centro area e segna l'1-3. La Floria prova disperatamente a riaprire la partita con Landolina che all'80' calcia di poco a lato; ma l'ennesimo pasticcio della difesa della Floria mette Fenza in condizione di battere a rete per la quarta volta. È l'ultimo squillo, la Lastrigiana esulta.
Calciatoripiù: Meini, Capanni, Lenzi (Floria),
Recordi, Mancioppi (Lastrigiana).
Forte Dei Marmi 2015-Folgor Calenzano 3-0
FORTE DEI MARMI 2015: Cocozza, Gronchi, Arcidiacono, Ceru, Poli, Specchia, Gia, Galli, Fermi, Cini, Mastrini. A disp.: Agolli, Amato, Borghini, Dalle Luche, Di Sacco, Fiori, Salvatori, Torcigliani, Vazio. All.: Mosti Luca
FOLGOR CALENZANO: Giorgi, Landi, Lenzi, Nuti, Volpi, Petruzzi, Hylli, Sarti, De Biase, Bongini, Giaquinto. A disp.: Liberati, Corsini, Casini, Hoxha, Pianigiani, Petracchi, Manjani, Klibet, Giugliano. All.: Fiorentino Massimo
RETI: Fermi, Fermi, Gronchi
FORTE DEI MARMI: Cocozza, Gronchi, Arcidiacono, Cerù, Poli, Specchia, Gia, Galli, Fermi, Cini, Mastrini. A disp.: Agolli, Amato, Borghini, Dalle Luche, Di Sacco, Fiori, Salvatori, Torcigliani, Vazio. All.: Luca Mosti.
FOLGOR CALENZANO: Giorgi, Landi, Lenzi, Nuti, Volpi, Petruzzi, Hylli, Sarti, De Biase, Bongini, Giaquinto. A disp.: Liberati, Corsini, Casini, Hoxha, Pianigiani, Petracchi, Manjani, Klibet, Giugliano. All.: Francesco Campolo.
ARBITRO: Barsotti di Livorno.
RETI: 30', 35' Fermi, 88' Gronchi.
FORTE DEI MARMI: Cocozza, Gronchi, Arcidiacono, Cerù, Poli, Specchia, Gia, Galli, Fermi, Cini, Mastrini. A disp.: Agolli, Amato, Borghini, Dalle Luche, Di Sacco, Fiori, Salvatori, Torcigliani, Fazio. All.: Luca Mosti.
FOLGOR CALENZANO: Giorgi, Landi, Lenzi, Nuti, Volpi, Petruzzi, Hylli, Sarti, De Biase, Bongini, Giaquinto. A disp.: Liberati, Corsini, Casini, Hoxha, Pianigiani, Petracchi, Manjani, Klibet, Giugliano. All.: Francesco Campolo.
ARBITRO: Barsotti di Livorno.
RETI: 30', 35' Fermi, 88' Gronchi.
Troppo Forte dei Marmi per la Folgor Calenzano di mister Campolo, che torna dalla Versilia con un k.o per 3-0. Al netto della prestazione negativa dei calenzanesi, va sottolineata ancora una volta la prova maiuscola della banda Mosti apparsa impeccabile in tutti i reparti, aggressiva e determinata a portare a casa i
tre punti. Il primo tempo è un monologo del Forte dei Marmi, che fin dalle prime battute costringe gli ospiti a rintanarsi sulla difensiva per coprirsi dalle incursioni continue di Gronchi (uno dei migliori) sulla destra e di Arcidiacono a sinistra e
soprattutto dalle giocate di Cini e Gia, veri padroni del centrocampo. I fortemarmini raccolgono diversi angoli e calci piazzati dai quali scaturiscono le prime occasioni. Al 9' è Poli
a svettare più in alto di tutti da corner, senza però inquadrare lo specchio della porta. Poco dopo tocca a Galli provare la deviazione vincente sull'ennesimo cross delizioso di Cini dalla bandierina. La pressione dei padroni di casa è costante e si concretizza intorno alla mezzora quando da destra Gronchi pennella un cross rasoterra millimetrico per Fermi che non si fa certo pregare e da pochi metri realizza il vantaggio meritato per la squadra di Mosti. Passano appena 5' e Fermi fornisce un'altra dimostrazione di cosa significhi essere un bomber di razza: da corner, il 9 fortemarmino gira il pallone sul secondo palo con una perfetta torsione di testa; Giorgi non può nulla e dopo 35' il Forte dei Marmi è avanti di due reti. Nella seconda frazione di gioco i calenzanesi entrano con un piglio differente, rendendosi subito minacciosi in zona Cocozza. Al 50' l'estremo difensore del Forte dei Marmi compie un intervento decisivo, deviando sulla traversa una conclusione di Sarti (uno dei migliori del centrocampo rossoblù) che sembrava vincente. Poco dopo è Giaquinto che, dagli sviluppi di una rimessa laterale manda fuori di un soffio col destro. Il funambolico numero 11 rossoblù si ripete poco dopo con un tocco sotto misura che lambisce il palo alla destra di Cocozza. Il Calenzano prosegue il suo pressing e al 75' Nuti, fin lì troppo in ombra, tenta la soluzione balistica dai 30 metri sfiorando l'incrocio del pali alla destra di Cocozza. Il Calenzano non la riapre e i Forte dei Marmi prova a chiuderla sfruttando gli spazi in contropiede. Sugli sviluppi di una ripartenza, Cini va vicinissimo al tris negatogli da Giorgi con un intervento superlativo. La Folgor Calenzano è però sulle gambe e all'88' il Forte dei Marmi la chiude: manco a dirlo, è l'ottimo Gronchi a sigillare i tre punti con una discesa devastante conclusa con un diagonale che non lascia scampo a Giorgi per il definitivo 3-0. Prima del triplice fischio, si segnala una grande parata allo scadere di Giorgi che rende il passivo meno ampio. Adesso la testa va al prossimo turno: il Forte dei Marmi è atteso dall'insidioso confronto del Lapenta con l'Affrico, mentre la Folgor Calenzano è chiamata al pronto riscatto con l'Armando Picchi.
Calciatoripiù : una doppietta che vale il prezzo del biglietto per
Fermi , che nel giro di 5' volge il confronto in favore del Forte dei Marmi. Ancor di più del famelico 9 impressiona
Gronchi , le cui incursioni continue sulla destra (sommate al gol che mette in ghiaccio la partita) costituiscono un fattore determinante nella manovra offensiva dei versiliesi.
Troppo Forte dei Marmi per la Folgor Calenzano di mister Campolo, che torna dalla Versilia con un k.o per 3-0. Al netto della prestazione negativa dei calenzanesi, va sottolineata ancora una volta la prova maiuscola della banda Mosti apparsa impeccabile in tutti i reparti, aggressiva e determinata a portare a casa i
tre punti. Il primo tempo è un monologo del Forte dei Marmi, che fin dalle prime battute costringe gli ospiti a rintanarsi sulla difensiva per coprirsi dalle incursioni continue di Gronchi (uno dei migliori) sulla destra e di Arcidiacono a sinistra e
soprattutto dalle giocate di Cini e Gia, veri padroni del centrocampo. I fortemarmini raccolgono diversi angoli e calci piazzati dai quali scaturiscono le prime occasioni. Al 9' è Poli
a svettare più in alto di tutti da corner, senza però inquadrare lo specchio della porta. Poco dopo tocca a Galli provare la deviazione vincente sull'ennesimo cross delizioso di Cini dalla bandierina. La pressione dei padroni di casa è costante e si concretizza intorno alla mezzora quando da destra Gronchi pennella un cross rasoterra millimetrico per Fermi che non si fa certo pregare e da pochi metri realizza il vantaggio meritato per la squadra di Mosti. Passano appena 5' e Fermi fornisce un'altra dimostrazione di cosa significhi essere un bomber di razza: da corner, il 9 fortemarmino gira il pallone sul secondo palo con una perfetta torsione di testa; Giorgi non può nulla e dopo 35' il Forte dei Marmi è avanti di due reti. Nella seconda frazione di gioco i calenzanesi entrano con un piglio differente, rendendosi subito minacciosi in zona Cocozza. Al 50' l'estremo difensore del Forte dei Marmi compie un intervento decisivo, deviando sulla traversa una conclusione di Sarti (uno dei migliori del centrocampo rossoblù) che sembrava vincente. Poco dopo è Giaquinto che, dagli sviluppi di una rimessa laterale manda fuori di un soffio col destro. Il funambolico numero 11 rossoblù si ripete poco dopo con un tocco sotto misura che lambisce il palo alla destra di Cocozza. Il Calenzano prosegue il suo pressing e al 75' Nuti, fin lì troppo in ombra, tenta la soluzione balistica dai 30 metri sfiorando l'incrocio del pali alla destra di Cocozza. Il Calenzano non la riapre e i Forte dei Marmi prova a chiuderla sfruttando gli spazi in contropiede. Sugli sviluppi di una ripartenza, Cini va vicinissimo al tris negatogli da Giorgi con un intervento superlativo. La Folgor Calenzano è però sulle gambe e all'88' il Forte dei Marmi la chiude: manco a dirlo, è l'ottimo Gronchi a sigillare i tre punti con una discesa devastante conclusa con un diagonale che non lascia scampo a Giorgi per il definitivo 3-0. Prima del triplice fischio, si segnala una grande parata allo scadere di Giorgi che rende il passivo meno ampio. Adesso la testa va al prossimo turno: il Forte dei Marmi è atteso dall'insidioso confronto del Lapenta con l'Affrico, mentre la Folgor Calenzano è chiamata al pronto riscatto con l'Armando Picchi.
Calciatoripiù : una doppietta che vale il prezzo del biglietto per
Fermi , che nel giro di 5' volge il confronto in favore del Forte dei Marmi. Ancor di più del famelico 9 impressiona
Gronchi , le cui incursioni continue sulla destra (sommate al gol che mette in ghiaccio la partita) costituiscono un fattore determinante nella manovra offensiva dei versiliesi.
Sestese-Seravezza 1-0
SESTESE: Fantini, Athuman, Geri, Sorge, Mernacaj, Chelli, Matrone, Zei, Verzicco, Patrignani, Graziano. A disp.: Giusti, Prota, Ugolini, Myslihaka, Baldi, Scarpelli, Danesi, Cappelli. All.: Bertini Andrea
SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Sanchez, Colombini, Bacci, Matrizi, Liu, Gabbriellini, Catelli, Cacciaguerra, Ercolini. A disp.: Bassi, Del Carlo, Mazzoncini, Ragghianti, Tarantini, Domenici, Micheli, Coletta, Franzetti. All.: Lampitelli Davide
RETI: Chelli
SESTESE: Fantini, Athuman (86' Cappelli), Geri (73' Ugolini), Sorge (86' Myslihaka), Mernacaj, Chelli, Matrone (78' Baldi), Zei, Verzicco (61' Scarpelli), Patrignani, Graziano (66' Danesi). A disp.: Giusti, Prota. All.: Andrea Bertini.
SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Sanchez (46' Mazzoncini), Colombini, Bacci (79' Ragghianti), Matrizi (60' Tarantini), Liu (75' Domenici), Gabbriellini (66' Micheli), Catelli (52' Coletta), Cacciaguerra, Ercolini (52' Franzetti). A disp.: Bassi, Del Carlo. All.: Davide Lampitelli.
ARBITRO: Nocciolini di Prato
RETE: 99' Chelli.
NOTE: angoli: 4-1. Recupero: 3'+10'.
SESTESE: Fantini, Athuman (86' Cappelli), Geri (73' Ugolini), Sorge (86' Myslihaka), Mernacaj, Chelli, Matrone (78' Baldi), Zei, Verzicco (61' Scarpelli), Patrignani, Graziano (66' Danesi). A disp.: Giusti, Prota. All.: Andrea Bertini.
SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Sanchez (46' Mazzoncini), Colombini, Bacci (79' Ragghianti), Matrizi (60' Tarantini), Liu (75' Domenici), Gabbriellini (66' Micheli), Catelli (52' Coletta), Cacciaguerra, Ercolini (52' Franzetti). A disp.: Bassi, Del Carlo. All.: Davide Lampitelli.
ARBITRO: Nocciolini di Prato
RETE: 99' Chelli.
NOTE: angoli: 4-1. Recupero: 3'+10'.
Tanti mugugnavano già. Quando Mazzoncini stende Baldi sulla trequarti qualche ticchettio prima che s'esauriscano gli otto minuti di recupero, tanti mugugnavano già sentenziando: senza Mazzeo la Sestese non segna. E non erano mugugni ingiustificati: d'occasioni la Sestese non ne aveva costruite granché nonostante un ottimo palleggio cui il Seravezza, sceso a Firenze da capolista a sorpresa, risponde con un'intensità commovente e una fase difensiva strepitosa (se l'obiettivo è davvero la salvezza, è obiettivo facile). Tanti mugugnavano già sulla punizione mancina di Danesi a girare pericolosissimamente verso il centro dell'area; ma nessuno più mugugna quando, quasi piegandosi per deviarlo e girarlo di testa verso la porta, Chelli trasforma nel successo uno dei pochi palloni fatti filtrare dalla retroguardia avversaria. A questo punto (ma quella di Nocciolini è una decisione corretta: il recupero dev'essere tendenzialmente effettivo, e prima della punizione un po' di tempo s'era perso) gli otto minuti aggiuntivi sono ormai finiti, e la gara è entrata ufficialmente nel 99'; e si giocherà fino al 100', alla fine del quale la Sestese aggancia il Seravezza in seconda posizione, in compagnia di Tau e Affrico alle spalle d'un Cecina sempre più protagonista. Visto retrospettivamente l'epilogo è più scontato d'un omicidio a Cabot Cove: la rete del capitano, indiscutibilmente il migliore dei ventidue, alla fine d'un recupero infinito è un meccanismo vietato agli sceneggiatori, troppo facile. Ma per chi ha seguito la gara dall'inizio era impronosticabile: perché la Sestese ha sfoggiato un possesso buono e a tratti ottimo, ma di parate difficili Dazzi non ne ha dovute fare; forte di un'identità tecnica e tattica ben definita (preziosissima la coppia di mediani Matrizi-Liu, polmoni per il trio di trequartisti Ercolini-Cacciaguerra-Gabbriellini), concretamente il Seravezza ha rischiato soltanto nel recupero, quando prima della rete s'era visto salvare da Mazzoncini e dal suo colpo di testa a togliere di porta la girata di Baldi. Si capisce come mai lo 0-0 regga quasi fino alla fine, anche se già al 3' la Sestese sfiora il vantaggio: Dazzi (grandi doti tecniche, gran fisico, grande capacità di piazzamento, gran personalità: in due parole, gran portiere) è costretto ad allungarsi per togliere da sotto il secondo incrocio il tiro-cross d'Athuman. Ma quando gioca in verticale il Seravezza è pericolosissimo: Niccolini intuisce che l'azione ha ancora qualcosa da raccontare e concede il vantaggio sulla spinta subita da Matrizi in mediana; servendosi di Cacciaguerra come tramite, il pallone giunge a Ercolini che da destra rientra sul mancino e cerca il primo palo trovando Fantini in presa (8'). Anche la Sestese mostra di prediligere le verticalizzazioni: all'11' se ne rende protagonista Graziano che dalla trequarti premia il taglio di Matrone, in ritardo d'un secondo sull'aggancio e anticipato da Dazzi, gran portiere. La miglior occasione del primo tempo la Sestese la produce dopo cento secondi sulla grande apertura di Geri il cui esterno mancino consente a Matrone d'avanzare a destra: da lì il pallone arriva in area a Verzicco che, vinto il contrasto con Bacci, dai dieci metri calcia verso la porta, troppo bassa di mezzo metro. Esaurite le prime fiammate, per una ventina di minuti accade poco: lo schermo con cui Lampitelli protegge la linea a quattro rallenta lo sviluppo della manovra avversaria, e quando la Sestese riesce ad affacciarsi al limite dell'area rimbalza costantemente su Colombini e Bacci, sempre vincitori nei duelli individuali. Dalla panchina Bertini prova a intervenire incrociando un paio di volte le posizioni di Verzicco e Patrignani, ma la Sestese non sfonda: non sfonda neppure quando Geri pesca Matrone a centro area (diagonale sopraffina di Sanchez in anticipo) e quando in pressione alta Athuman sgraffigna il pallone a Gabbriellini, strappa fino al fondo e invita Patrignani a una girata col destro, insipida. Avvicinandosi all'intervallo comunque la Sestese aumenta la pressione sul Seravezza; non migliora però l'incisività sottoporta né sulla punizione di Graziano sporcata in mischia né sulla grande apertura di Sorge che invita Patrignani a spingere a sinistra: sul suo servizio Verzicco è bravo a metà, pregevole nel girarsi e portarsi il pallone sul destro ma troppo lento nella conclusione che Matrizi smorza facilitando la parata. La ripresa porta con sé le medesime considerazioni: Dazzi non deve fare troppi sforzi per salvarsi sul destro volante di Verzicco (gran cross di Sorge, tiro debole) e sull'imbucata di Patrignani per Graziano che, invitato a entrare in area alle spalle della difesa, sul controllo s'allunga il pallone e sul rimpallo lo spedisce fuori. Per motivi diversi entrambi i tecnici s'accorgono d'aver bisogno di cambiare qualcosa davanti: Lampitelli, che cerca maggior profondità, inserisce Franzetti e Coletta per Ercolini e Catelli dirottando a sinistra Gabbriellini, sostituito a metà ripresa per far posto a Micheli; Bertini chiama fuori Graziano, colpito duro, e Verzicco per Danesi e Scarpelli e così sposta Matrone in posizione di centravanti. Ma in mezzo alle rotazioni è il Seravezza a sfiorare il vantaggio: rimasto a presidiare la propria metà campo mentre Mernacaj e Chelli traslocano nell'area avversaria su una punizione destinata a restare senza esito, di testa Zei buca l'intervento a coprire un lungo rilancio e sul pallone vede avventarsi famelico Cacciaguerra che sprinta a sinistra e da dieci metri incrocia il mancino rasoterra sul secondo palo protetto da Fantini in allungo (63'). Seppur salvata dal proprio portiere la Sestese s'è impaurita e per un po' fatica a trovare la serenità necessaria per costruire azioni da rete; il Seravezza la aspetta e per tornare a farsi pericoloso attende il 90' e la giocata di Coletta che, recuperato col fisico il pallone a Baldi, dialoga con Franzetti e col pallone di ritorno chiama Fantini a un'altra respinta non banale. Quando Niccolini annuncia l'ammontare del recupero il popolo rossoblù trema temendo la beffa, ma ciò che succede da lì in poi in realtà finisce nell'archivio delle partite memorabili. Sono addirittura due le occasioni da rete costruite sui palloni inattivi: protagonista è sempre Chelli, prima di sponda sull'angolo di Scarpelli (Mazzoncini s'immola sulla girata di Baldi che aveva superato Dazzi) e poi da centravanti sulla punizione di Danesi per la rete del successo. Chi ha la pazienza d'attendere la risposta alle proprie domande la trova sempre, anche a quelle all'apparenza irrisolvibili come «chi segna per la Sestese quando non c'è Mazzeo?». Chelli, segna Chelli.
Calciatoripiù : per vie centrali la Sestese non passa mai, perché davanti a una linea compatta guidata da
Bacci con grande personalità Lampitelli schiera
Matrizi e
Liu , mai in affanno nonostante l'inferiorità numerica nel confronto con i tre centrocampisti avversari. Per passare la Sestese ha bisogno del mancino di
Danesi (ingresso devastante) e della testa di
Chelli , che fin lì insieme a
Mernacaj aveva ricordato che cosa s'intenda quando si parla di coppia difensiva insuperabile.
Tanti mugugnavano già. Quando Mazzoncini stende Baldi sulla trequarti qualche ticchettio prima che s'esauriscano gli otto minuti di recupero, tanti mugugnavano già sentenziando: senza Mazzeo la Sestese non segna. E non erano mugugni ingiustificati: d'occasioni la Sestese non ne aveva costruite granché nonostante un ottimo palleggio cui il Seravezza, sceso a Firenze da capolista a sorpresa, risponde con un'intensità commovente e una fase difensiva strepitosa (se l'obiettivo è davvero la salvezza, è obiettivo facile). Tanti mugugnavano già sulla punizione mancina di Danesi a girare pericolosissimamente verso il centro dell'area; ma nessuno più mugugna quando, quasi piegandosi per deviarlo e girarlo di testa verso la porta, Chelli trasforma nel successo uno dei pochi palloni fatti filtrare dalla retroguardia avversaria. A questo punto (ma quella di Nocciolini è una decisione corretta: il recupero dev'essere tendenzialmente effettivo, e prima della punizione un po' di tempo s'era perso) gli otto minuti aggiuntivi sono ormai finiti, e la gara è entrata ufficialmente nel 99'; e si giocherà fino al 100', alla fine del quale la Sestese aggancia il Seravezza in seconda posizione, in compagnia di Tau e Affrico alle spalle d'un Cecina sempre più protagonista. Visto retrospettivamente l'epilogo è più scontato d'un omicidio a Cabot Cove: la rete del capitano, indiscutibilmente il migliore dei ventidue, alla fine d'un recupero infinito è un meccanismo vietato agli sceneggiatori, troppo facile. Ma per chi ha seguito la gara dall'inizio era impronosticabile: perché la Sestese ha sfoggiato un possesso buono e a tratti ottimo, ma di parate difficili Dazzi non ne ha dovute fare; forte di un'identità tecnica e tattica ben definita (preziosissima la coppia di mediani Matrizi-Liu, polmoni per il trio di trequartisti Ercolini-Cacciaguerra-Gabbriellini), concretamente il Seravezza ha rischiato soltanto nel recupero, quando prima della rete s'era visto salvare da Mazzoncini e dal suo colpo di testa a togliere di porta la girata di Baldi. Si capisce come mai lo 0-0 regga quasi fino alla fine, anche se già al 3' la Sestese sfiora il vantaggio: Dazzi (grandi doti tecniche, gran fisico, grande capacità di piazzamento, gran personalità: in due parole, gran portiere) è costretto ad allungarsi per togliere da sotto il secondo incrocio il tiro-cross d'Athuman. Ma quando gioca in verticale il Seravezza è pericolosissimo: Niccolini intuisce che l'azione ha ancora qualcosa da raccontare e concede il vantaggio sulla spinta subita da Matrizi in mediana; servendosi di Cacciaguerra come tramite, il pallone giunge a Ercolini che da destra rientra sul mancino e cerca il primo palo trovando Fantini in presa (8'). Anche la Sestese mostra di prediligere le verticalizzazioni: all'11' se ne rende protagonista Graziano che dalla trequarti premia il taglio di Matrone, in ritardo d'un secondo sull'aggancio e anticipato da Dazzi, gran portiere. La miglior occasione del primo tempo la Sestese la produce dopo cento secondi sulla grande apertura di Geri il cui esterno mancino consente a Matrone d'avanzare a destra: da lì il pallone arriva in area a Verzicco che, vinto il contrasto con Bacci, dai dieci metri calcia verso la porta, troppo bassa di mezzo metro. Esaurite le prime fiammate, per una ventina di minuti accade poco: lo schermo con cui Lampitelli protegge la linea a quattro rallenta lo sviluppo della manovra avversaria, e quando la Sestese riesce ad affacciarsi al limite dell'area rimbalza costantemente su Colombini e Bacci, sempre vincitori nei duelli individuali. Dalla panchina Bertini prova a intervenire incrociando un paio di volte le posizioni di Verzicco e Patrignani, ma la Sestese non sfonda: non sfonda neppure quando Geri pesca Matrone a centro area (diagonale sopraffina di Sanchez in anticipo) e quando in pressione alta Athuman sgraffigna il pallone a Gabbriellini, strappa fino al fondo e invita Patrignani a una girata col destro, insipida. Avvicinandosi all'intervallo comunque la Sestese aumenta la pressione sul Seravezza; non migliora però l'incisività sottoporta né sulla punizione di Graziano sporcata in mischia né sulla grande apertura di Sorge che invita Patrignani a spingere a sinistra: sul suo servizio Verzicco è bravo a metà, pregevole nel girarsi e portarsi il pallone sul destro ma troppo lento nella conclusione che Matrizi smorza facilitando la parata. La ripresa porta con sé le medesime considerazioni: Dazzi non deve fare troppi sforzi per salvarsi sul destro volante di Verzicco (gran cross di Sorge, tiro debole) e sull'imbucata di Patrignani per Graziano che, invitato a entrare in area alle spalle della difesa, sul controllo s'allunga il pallone e sul rimpallo lo spedisce fuori. Per motivi diversi entrambi i tecnici s'accorgono d'aver bisogno di cambiare qualcosa davanti: Lampitelli, che cerca maggior profondità, inserisce Franzetti e Coletta per Ercolini e Catelli dirottando a sinistra Gabbriellini, sostituito a metà ripresa per far posto a Micheli; Bertini chiama fuori Graziano, colpito duro, e Verzicco per Danesi e Scarpelli e così sposta Matrone in posizione di centravanti. Ma in mezzo alle rotazioni è il Seravezza a sfiorare il vantaggio: rimasto a presidiare la propria metà campo mentre Mernacaj e Chelli traslocano nell'area avversaria su una punizione destinata a restare senza esito, di testa Zei buca l'intervento a coprire un lungo rilancio e sul pallone vede avventarsi famelico Cacciaguerra che sprinta a sinistra e da dieci metri incrocia il mancino rasoterra sul secondo palo protetto da Fantini in allungo (63'). Seppur salvata dal proprio portiere la Sestese s'è impaurita e per un po' fatica a trovare la serenità necessaria per costruire azioni da rete; il Seravezza la aspetta e per tornare a farsi pericoloso attende il 90' e la giocata di Coletta che, recuperato col fisico il pallone a Baldi, dialoga con Franzetti e col pallone di ritorno chiama Fantini a un'altra respinta non banale. Quando Niccolini annuncia l'ammontare del recupero il popolo rossoblù trema temendo la beffa, ma ciò che succede da lì in poi in realtà finisce nell'archivio delle partite memorabili. Sono addirittura due le occasioni da rete costruite sui palloni inattivi: protagonista è sempre Chelli, prima di sponda sull'angolo di Scarpelli (Mazzoncini s'immola sulla girata di Baldi che aveva superato Dazzi) e poi da centravanti sulla punizione di Danesi per la rete del successo. Chi ha la pazienza d'attendere la risposta alle proprie domande la trova sempre, anche a quelle all'apparenza irrisolvibili come «chi segna per la Sestese quando non c'è Mazzeo?». Chelli, segna Chelli.
Calciatoripiù : per vie centrali la Sestese non passa mai, perché davanti a una linea compatta guidata da
Bacci con grande personalità Lampitelli schiera
Matrizi e
Liu , mai in affanno nonostante l'inferiorità numerica nel confronto con i tre centrocampisti avversari. Per passare la Sestese ha bisogno del mancino di
Danesi (ingresso devastante) e della testa di
Chelli , che fin lì insieme a
Mernacaj aveva ricordato che cosa s'intenda quando si parla di coppia difensiva insuperabile.