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Allievi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 2

Seravezza-Folgor Calenzano 2-0

SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Mazzoncini, Simonelli, Bacci, Giannotti, Liu, Matrizi, Giannelli, Cacciaguerra, Ercolini. A disp.: Bassi, Sanchez, Colombini, Ragghianti, Del Carlo, Tarantini, Giusti, Gabbriellini, Franzetti. All.: Lampitelli Davide
FOLGOR CALENZANO: Giorgi, Hoxha, Lenzi, Biancalani, Volpi, Petruzzi, Nuti, Gestri, Pomponio, Sarti, Giaquinto. A disp.: Targioni, Casini, Santi, Rosati, Hylli, Manjani, Baldi, Petracchi, Bongini. All.: Fiorentino Massimo
ARBITRO: Florin Pistelli di Pisa
RETI: Ercolini, Bertilotti
SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Mazzoncini, Simonelli, Bacci, Giannotti, Liu, Matrizi, Giannelli, Cacciaguerra, Ercolini. A disp.: Bassi, Sanchez, Colombini, Ragghianti, Del Carlo, Tarantini, Giusti, Gabbriellini, Franzetti. All.: Davide Lampitelli.
F.CALENZANO: Giorgi, Hoxha, F. Lenzi, Biancalani, Volpi, Petruzzi, Nuti, Gestri, Pomponio, Sarti, Giaquinto. A disp.: Targioni, Casini, Santi, Rosati, Hylli, Manjani, Baldi, Petracchi, Bongini. All.: Massimo Fiorentino.
ARBITRO: Pistelli di Pisa
RETI: 65' Ercolini, 83' Bertilotti.



Se domenica riuscirà a battere l'Armando Picchi, operazione fattibilissima, il Seravezza avrà replicato l'andamento del girone d'andata e verosimilmente ipotecato la salvezza: questo dice la vittoria sul Calenzano, sconfitto 2-0 dopo che il primo tempo s'era chiuso senza reti. Non che le occasioni fossero mancate, né da una parte (almeno una quindicina i palloni fatti spiovere nell'area avversaria, imprecisi però sottoporta sia Giannelli sia Cacciaguerra) né dall'altra: il Calenzano recrimina per le due ripartenze fallite da Giaquinto che nel tentativo di superare Dazzi calcia prima a lato e poi alto. Per la rete che sblocca la partita bisogna dunque attendere la ripresa e la discesa di Bertilotti che da destra crossa a centro area: l'incertezza di Giorgi, che in uscita chiama il pallone ma lo perde, favorisce la deviazione d'Ercolini, in rete da distanza ravvicinata. Costretto a rimediare lo svantaggio il Calenzano prova ad aumentare la frequenza degli inserimenti nella metà campo avversaria, ma fatica a trovare spazi buoni; la punizione di Bertilotti, che dal limite trova il raddoppio e un altro angolino di salvezza, cancella ogni illusione che neppure il tiro di Sarti nel finale (grande parata di Dazzi) serve a riaccendere. Resta dunque complicata la situazione del Calenzano: l'unica consolazione è che né lo Scandicci, cui al momento è appaiato, né il Capezzano si sono mossi di lì. Ma in questa situazione di classifica stare a guardare quanto piano vadano le altre non può essere sufficiente. Calciatoripiù : non segna, ma con i propri movimenti Giannelli mette spesso in affanno il Calenzano che fatica a sfondare il bandone eretto da Simonelli (Seravezza), nuovo leader della retroguardia.
Sporting Cecina-Armando Picchi 7-0

SPORTING CECINA: Raugi, Ristori, Ferretti, Tronci, Casini, Rofi, Hasibra, Nigiotti, Di Tanto, Mecacci, Londi. A disp.: Sozzi, Biondi D., Castelli, Foti, Hadji, . All.: Magri Alessandro
ARMANDO PICCHI: Martino, Lega, Tognetti An., Nesti, Barile, Faye, Bonelli, Leone, Kasa, Menicagli, Ulivieri. A disp.: Luppichini, Mecacci, Lucido, Marchetti, Tognetti Al., . All.: Soldani Valerio
ARBITRO: Giampiero Marongiu di Livorno
RETI: Ristori, Londi, Londi, Ristori, Ferretti, Castelli, Mecacci
SPORTING CECINA: Raugi, Ristori, D. Ferretti, Tronci, Casini, Rofi, Hasibra, Nigiotti, Di Tanto, Mecacci, Londi. A disp.: Sozzi, Biondi, Castelli, Foti, Hadji. All.: Alessandro Magrì.
ARMANDO PICCHI: Martino, Lega, Andrea Tognetti, Nesti, Barile, Faye, Bonelli, Leone, Kasa, Menicagli, Ulivieri. A disp.: Luppichini, Mecacci, Lucido, Marchetti, Alberto Tognetti. All.: Valerio Soldani (squalificato, in panchina Riccardo Cipriani).
ARBITRO: Marongiu di Livorno
RETI: 11' D. Ferretti, 14', 77' Ristori, 23', 56' Londi, 74' Castelli, 80' Mecacci.



In un altro contesto sarebbe stata una partita accesissima: l'ultima estate ha infiammato la rivalità tra Sporting Cecina e Armando Picchi. Ma la rivalità non basta se il pronostico è scontato: si sapeva che lo Sporting Cecina avrebbe vinto, verosimilmente con uno scarto ampio (il tabellone finale dice 7-0), che sarebbe riuscito a rimanere attaccato al Tau Altopascio e a tener viva la rincorsa all'Affrico capolista; e che l'Armando Picchi, ormai rassegnato a tornare nei regionali standard dopo una sola stagione nell'élite, sarebbe uscito sconfitto per la sedicesima volta in diciassette partite. Perché l'incontro assuma la propria fisionomia definitiva è sufficiente attendere undici minuti e il triangolo chiesto da Diego Ferretti a Mecacci: il pallone di ritorno finisce alle spalle di Martino e lo Sporting Cecina passa a condurre. Tempo tre minuti e il divario raddoppia: Ristori spacca a metà la difesa avversaria, stavolta da destra, e con un tiro preciso segna il 2-0. Se ci s'aggiungono la rete di Londi al 23', frutto d'un altro triangolo al limite dell'area, e i due legni colpiti da Di Tanto che timbra prima il palo e poi la traversa, si capisce che già alla mezz'ora la partita è andata. Ne restano però da giocare ancora due terzi, nel secondo dei quali l'Armando Picchi riesce a difendersi un po' meglio, o forse semplicemente lo Sporting Cecina rallenta; ma la rete torna a scuotersi al 56', dopo che sull'imbeccata dalla bandierina Rofi aveva colpito il terzo legno della partita: il rimbalzo della traversa lo raccoglie Londi che da un metro segna il 4-0. Nei circa trentacinque minuti che restano lo Sporting Cecina segna altre tre volte: in due è protagonista Castelli, prima in autonomia (5-0, 74') e poi con la verticalizzazione che consente a Ristori di tagliare da destra e trovare la doppietta (77'). Facile da dirigere per Marongiu (appena otto i falli fischiati: poco più di un'amichevole), la partita ha ancora in serbo la rete più splendida: la segna Mecacci che dal vertice sinistro dell'area trova l'incrocio con un meraviglioso destro a giro. È il modo migliore per chiudere una partita che a Magrì ha consentito di provare le soluzioni più efficaci in vista del minifilotto che accompagnerà lo Sporting Cecina ai due scontri diretti di metà marzo, quando prima l'Affrico e poi il Tau Altopascio scenderanno a vedere il mare: l'obiettivo è arrivarci avendo compattato le distanze. Calciatorepiù : sulla destra Ristori (Sporting Cecina) si sovrappone e taglia al centro per ricevere in area i palloni di ritorno: è da questo movimento che, passato il primo quarto d'ora e in attesa dell'ultimo, nasce la doppietta.
Scandicci-Sestese 0-5

SCANDICCI: Patacchini, Cremonini, Baiardi, Corsinovi, Municchi, Esposito A., Savastano, Pezzano, Cardona, Baldini, Tagliavini. A disp.: Serio, Di Bonito, Sorge, Pepe, Carone, Mascalchi, Martini, Pino . All.: Pratesi Andrea
SESTESE: Giusti, Palaj, Geri, Gaffarelli, Chelli, Mernacaj, Matrone, Fe, Menchetti, Athuman, Scarpelli. A disp.: Fantini, Graziano, Ugolini, Zei, Faggi, Buzzegoli, Verzicco, . All.: Bertini Andrea
ARBITRO: Manuel Erriquez di Firenze
RETI: Graziano, Menchetti, Matrone, Menchetti, Autorete
SCANDICCI: Patacchini, Cremonini, Baiardi, Corsinovi, Municchi, R. Esposito, Savastano, Pezzano, Cardona, Baldini, Tagliavini. A disp.: Serio, Di Bonito, Sorge, A. Pepe, Carone, Mascalchi, Martini, Pino. All.: Andrea Pratesi.
SESTESE: Giusti, Palaj, Geri, Gaffarelli, Chelli, Mernacaj, Matrone, Fè, Menchetti, Athuman, Scarpelli. A disp.: Fantini, Graziano, Ugolini, Zei, Faggi, Buzzegoli, Verzicco. All.: Andrea Bertini.
ARBITRO: Erriquez di Firenze
RETI: 23' autorete pro Sestese, 35', 43' Menchetti, 72' Matrone, 81' Graziano.



Povero Scandicci. Ha trovato la Sestese nel momento peggiore in assoluto: è su di lui che si riversa tutta la furia agonistica maturata negli ultimi due sfortunatissimi scontri diretti che l'hanno spinta molto lontana dalla corsa al vertice. Se ci s'aggiunge che, all'ultima senza Mazzeo (squalifica finalmente scontata; ma quanto è mancato dal 10 dicembre), la Sestese aveva un enorme bisogno di punti per far capire a tutti che sarà anche scivolata a -10 dall'Affrico ma che ancora non s'arrende; e che lo Scandicci galleggia ai margini della zona retrocessione, ove duella con il Calenzano (e il Capezzano) per evitare d'associarsi a Sporting Arno e Armando Picchi, uno scarto netto era preventivabile. Lo spirito dello Scandicci, inspiegabilmente poco combattivo («Voglio una reazione diversa e un diverso approccio alle partite» commenta Andrea Pratesi dopo il 90'; «margini di miglioramento ci sono, la salvezza è alla portata»), fa il resto: la Sestese impiega un quarto di gara per passare avanti, ma una volta sbloccato l'incontro non trova resistenze e lo indirizza facilmente verso lo 0-5 finale. A rompere l'equilibrio ci pensa la giocata d'Athuman che avanza sulla fascia e crossa al centro: una deviazione taglia Patacchini fuori traiettoria e vale l'autorete dello 0-1. Anche se la gara si mette come non voleva ma temeva, lo Scandicci trova la forza per costruire due occasioni per il pari: le sprecano Baldini (bravo Giusti) e Cardona che anziché calciare di prima dal dischetto si concede un altro tocco e consente alla difesa di sporcare l'esecuzione. Non sbaglia invece Menchetti che con due diagonali dall'interno dell'area tra il 35' e l'intervallo segna la doppietta che indirizza la partita: battuto Patacchini per due volte, la Sestese passa a condurre 0-3. Nella ripresa i ritmi rallentano, ma quando accelera la Sestese torna a far male: a una ventina di minuti dal termine Matrone, l'eroe mancato della gara col Tau, decide di prendersi un angolo di copertina e, partito dalla destra, salta tre avversari in dribbling prima d'inchiodare il pallone sotto l'incrocio. E in qualche modo c'è la sua firma anche sull'azione che fissa il punteggio sullo 0-5: è suo l'assist per Graziano che entra in area da destra e con l'interno destro trova il tiro vincente sul palo più lontano. È il sigillo sulla prova di forza della Sestese, che riparte dal Bartolozzi dopo un mese complicato; lo Scandicci, che tra andata e ritorno ha subito otto reti, deve cambiare atteggiamento se vuole esser certo di conservare la categoria. Non farlo, considerata la qualità dei 2008 che l'anno prossimo meritano di giocare l'élite, sarebbe un delitto; bisogna dunque che già dalla trasferta di Capezzano, di fatto uno scontro diretto, arrivi una prova diversa, possibilmente con punti allegati. Calciatorepiù : la settimana precedente la rete d'Andrea Ferretti al 96' gli impedì di prendersi la copertina: stavolta Matrone (Sestese) c'entra di prepotenza con una rete spettacolare.
Lastrigiana-Capezzano Pianore 2-1

LASTRIGIANA: Glielmi, Fenza, Mancini, Cappelli, Paolucci, Finelli, Mari M., Massaro, Grottelli, Mancioppi, Martini. A disp.: Isolani, Aldighieri, Piombanti, Aldighieri, Falorsi, Canale, Pagliuca, Recordi, Martino. All.: Zecchi Leonardo
CAPEZZANO PIANORE: Lao Luna, Masala, Sannino, Poli, Consani, Benassi, Cardelli, Paoli, Bastillo, Orlowski Giannoni, Usseglio. A disp.: Innocenti, Grani, Bertolucci, Palagi, Ricci, Bartoli, Ricciotti, Sediki, Donati. All.: Landi Avio
ARBITRO: Massimo Giolli di Empoli
RETI: Mancioppi, Massaro, Poli
LASTRIGIANA: Glielmi, Fenza, Mancini, Cappelli, Paolucci, Finelli, M. Mari, Massaro, Grottelli, Mancioppi, Martini. A disp.: Isolani, U. Aldighieri, Piombanti, B. Aldighieri, Falorsi, Canale, Pagliuca, Recordi, Martino. All.: Leonardo Zecchi.
CAPEZZANO P.: Laoluna, Masala, Sannino, Poli, Consani, Benassi, Cardelli, Paoli, Bastillo, Orlowski Giannoni, Usseglio Viretta. A disp.: J. Innocenti, Grani, Bertolucci, Palagi, Ricci, Bartoli, Ricciotti, Sediki, Donati. All.: Avio Landi.
ARBITRO: Giolli di Empoli
RETI: 2' Poli, 4' Mancioppi, 65' Massaro.



La quarta vittoria di fila vuol dire quasi coppa: battendo in rimonta il Capezzano che invece affonda ai margini della zona retrocessione (è minimo il divario su Scandicci e Calenzano, che comunque non sembrano aver intenzione di correre) la Lastrigiana mangia tre punti alla Cattolica Virtus cui, Atletico Lucca permettendo, tenta di scippare il quinto posto. L'avvio sembra però descrivere una gara completamente diversa: corre appena il 2' quando la difesa della Lastrigiana si scorda di marcare Poli sulla punizione laterale di Paoli, da cui nasce la rete del vantaggio. Ma il pari arriva dopo due minuti scarsi, di nuovo su un calcio da fermo stavolta calciato direttamente nello specchio: è strabiliante l'esecuzione di Mancioppi che dal limite scaraventa il pallone in porta dopo aver provato a buttar giù la traversa. È la quarta rete stagionale per il fantasista che al 10' sfiora anche la quinta con una giocata simile e un esito diverso solo per il rimbalzo: stavolta dopo aver picchiato sulla traversa il pallone torna verso l'interno del terreno di gioco. Si salva dunque il Capezzano che il conto dei legni lo ribalta presto: si stampano contro la traversa i tiri di Cardelli e d'Usseglio Viretta; se all'elenco s'aggiunge un paio d'occasioni non concretizzate da Grottelli cui s'oppone Laoluna si capisce come mai il primo tempo fili via divertente anche se dal 4' in poi non regali segnature. Per la rete decisiva occorre attendere la metà della ripresa e il traversone d'Umberto Aldighieri che dalla fascia trova Massaro: il suo tiro al volo completa la rimonta. Finito sotto, il Capezzano fatica a spezzare i raddoppi di marcatura della Lastrigiana che sul 2-1 non rischia niente; anzi, sfiora tre volte la terza rete con due tiri di Grottelli, stranamente a secco, e uno di Martino, ottima soluzione offensiva a gara in corso. Vince dunque la Lastrigiana, che vive un momento positivissimo; il Capezzano spera d'averne tratto qualche grammo per osmosi. Calciatoripiù : se nel primo tempo Usseglio Viretta (Capezzano) avesse segnato è probabile che la partita sarebbe finita con un esito diverso; la traversa però gli nega la rete del raddoppio, che sull'altro fronte trova Massaro (Lastrigiana) con la giocata decisiva.
Floria-Oltrera 0-4

FLORIA: Biotti, Landolina, Benvegnu, Lenzi, Meini, Nahi, Fiorini, Bombardieri, Giannone, Alighieri, Capanni. A disp.: Morgenni, Ciabatti, Migliorini, Yasser, Benucci, Li, Tagliaferri M., Morales, Casci. All.: Sozzi Alessandro
OLTRERA: Lemmi, Corsagni, Cannarsa, Celi, Squarcini, Lupi, Rendina, Barbanti, Piccirilli, Panettella, Golfarini. A disp.: Rivieccio, Valente, Landi, Romano, Palma, . All.: Ristori Stefano
ARBITRO: Leonardo Rosini di Arezzo
RETI: Cannarsa, Rendina, Squarcini, Piccirilli
FLORIA: Biotti, Landolina, Bevegnu, Lenzi, Meini, Nahi, Fiorini, Bombardieri, Giannone, Alighieri, Capanni. A disp.: Morgenni, Ciabatti, Migliorini, Yasser Saber, Benucci, Li, M. Tagliaferri, Morales, Casci. All.: Alessandro Sozzi.
OLTRERA: Lemmi, Corsagni, Cannarsa, Celi, Squarcini, Lupi, Rendina, Barbanti, Piccirilli, Panettella, Golfarini. A disp.: Rivieccio, Valente, Landi, Romano, Palma. All.: Stefano Ristori.
ARBITRO: Rosini di Arezzo
RETI: 23' Cannarsa, 32' Rendina, 39' Squarcini, 90' Piccirilli.



In casa arranca, ma in trasferta Ristori ha il passo delle big: dopo quella di Capezzano arriva un'altra vittoria, conquistata sul campo della Floria che, sconfitta 0-4, si vede superare in classifica. L'Oltrera comincia subito forte: già al 5' Piccirilli si trova sui piedi il pallone del possibile vantaggio, ma da buona posizione calcia a lato. La Floria replica al 7' (fuga di Fiorini, Lemmi controlla ma calcia sopra la traversa) e al 14' col tiro di Giannone, a lato da buona posizione. Al 20' però l'allarme torna a suonare: Biotti deve servirsi dell'aiuto del palo per neutralizzare la punizione di Panettella. Al 23' l'Oltrera passa in vantaggio: di testa Cannarsa schiaccia in porta un angolo teso e segna lo 0-1. La Floria reagisce subito allo svantaggio e prova a sfruttare un calcio da fermo: lo batte Fiorini, contenuto in angolo dal volo di Lemmi. Ma alla mezz'ora l'Oltrera raddoppia: segna Rendina che si destreggia bene in area e trova l'angolo vincente. La Floria accusa il doppio svantaggio e prima dell'intervallo subisce anche lo 0-3: solo in area, Squarcini batte di nuovo Biotti. È il parziale su cui si chiude la prima frazione. Dopo l'intervallo la Floria cerca di riaprire la partita con i nuovi entrati mandati dentro da Sozzi, ma si rende pochissimo pericolosa; per la prima azione da rete bisogna attendere il 72' e il tiro di Ciabatti dal limite dell'area, alto. In contropiede però la Floria rischia: Piccirilli affonda per tutta la metà campo e cerca la rete, negatagli solo dai riflessi di Biotti. Il duello si ripete al 90', stavolta con esito diverso: stavolta Piccirilli si libera bene in area e realizza lo 0-4. C'è poco altro da aggiungere: per la Floria la partita s'è messa male fin dal primo tempo; ben messa in campo, l'Oltrera ha meritato di portare via l'intera posta in palio. Calciatoripiù: Bombardieri, Benvegnu, Fiorini (Floria), Piccirilli, Panettella (Oltrera).
Atletico Lucca-Forte Dei Marmi 2015 5-1

ATLETICO LUCCA: Di Cesare, Fiori, Faratro, Tocchini, Dianda, Bigondi, Nikaj, Paolinelli, Salotti, Lleshi, Di Lorenzo. A disp.: Giulianetti, Conti, Landolfo, Baccili, Baroni, Dhana, Lazzareschi, Bonaventura . All.: Luzzi Matteo
FORTE DEI MARMI 2015: Agolli, Gronchi, Poli, Di Sacco, Borghini, Specchia, Sermattei, Torcigliani, Fermi, Cini, Fiori. A disp.: Di Nubila, Cecchini, Ceru, Gia, Salvatori, Galli, . All.: Mosti Luca
ARBITRO: Lorenzo Passaglia di Lucca
RETI: Di Lorenzo, Paolinelli, Tocchini, Dianda, Salotti, Cini
ATLETICO LUCCA: Di Cesare, T. Fiori, Faratro, Tocchini, Dianda, Bigondi, Nikaj, Paolinelli, Salotti, Lleshi, Di Lorenzo. A disp.: Giulianetti, Conti, Landolfo, Baccili, Baroni, Dhana, Lazzareschi, Bonaventura. All.: Matteo Luzzi.
FORTE DEI MARMI: Agolli, Gronchi, Poli, Di Sacco, Borghini, Specchia, Sermattei, Torcigliani, Fermi, Cini, G. Fiori. A disp.: Di Nubila, Cecchini, Cerù, Gia, Salvatori, Galli. All.: Luca Mosti.
ARBITRO: Passaglia di Lucca
RETI: 15' Paolinelli, 16' Cini, 25' Di Lorenzo, 45' Dianda, 46' pt Salotti, 53' Tocchini.
NOTE: espulsi Agolli (45') e Borghini (54').



In casa viaggia alla grande; e se non fosse stato per la doppia défaillance di metà autunno, sconfitto di misura da Oltrera e Lastrigiana, l'Atletico Lucca starebbe già assaggiando le posizioni che sanno di coppa: là l'avvicina il netto successo (5-1) sul Forte dei Marmi, che crolla nella ripresa dopo aver sbagliato tantissimo sottoporta e soprattutto esser stato lasciato in dieci e in poi in nove da Passaglia, contro la cui direzione le proteste sono civilissime ma decise. È probabile che l'Atletico Lucca avrebbe vinto anche senza la superiorità numerica visto che l'espulsione d'Agolli, la prima (Mosti è costretto a sostituire Sermattei per inserire Di Nubila in porta), è il commento alla rete del 3-1; resta però il dubbio sul divario, che aumenta immediatamente dopo e assume la forma decisiva in avvio di ripresa. Il malessere del Forte dei Marmi però non nasconde la prova stratosferica dell'Atletico Lucca che, come spesso accade quando gioca all'Henderson, parte forte e presto passa avanti: pesa l'errore del Forte dei Marmi che gestisce male una punizione ai venti metri e innesca la ripartenza di Tommaso Fiori, che sfonda a destra e serve sul primo palo Paolinelli perfetto nella girata sul secondo. Sulla ripresa del gioco però il Forte dei Marmi pareggia subito: dal limite segna Cini con un tiro secco sul quale Di Cesare non accenna neppure la parata. Il ritmo resta godibilissimo anche nei minuti successivi, segnati dal nuovo vantaggio dell'Atletico Lucca che sfrutta al massimo una punizione laterale, esterna cinque metri rispetto al vertice sinistro dell'area di rigore: l'esecuzione di Tocchini taglia in due la difesa e premia il movimento di Di Lorenzo che sbuca accanto al secondo palo, da dove appoggiare in rete è comodissimo. La gara però è ancora in bilico, lo segnalano le quattro azioni costruita dal Forte dei Marmi al tiro con Fermi, Mattia Fiori e Sermattei che di lì a poco chiede un rigore dopo un dribbling in mezzo all'area avversaria. Non è l'unica decisione di Passaglia che il Forte dei Marmi contesta: dicendo d'aver parato prima che il pallone colpito da Dianda superasse la linea per intero, Agolli protesta a lungo dopo il fischio che convalida il 3-1 sugli sviluppi dell'angolo di Tocchini; così a lungo che Passaglia lo espelle e lascia il Forte dei Marmi in dieci e senza portiere titolare. L'Atletico Lucca ne approfitta subito e al 1' di recupero segna il 4-1, di nuovo sugli sviluppi d'un angolo da sinistra: stavolta calcia Di Lorenzo, sul cui cross una sponda in mischia favorisce il colpo di testa vincente di Salotti. A questo punto la gara è andata: è poco più che un pro forma la ripresa, contrassegnata dal 5-1 di Tocchini dopo il dribbling su Di Nubila (53') e l'espulsione di Borghini (proteste, di nuovo) che lascia in nove il Forte dei Marmi. L'Atletico Lucca ha davanti a sé una quarantina di minuti d'accademia, nei quali sfiora ripetutamente la sesta rete e poi decide d'amministrare il vantaggio: scelta saggia, il quinto posto è alla portata. Calciatoripiù : bene Bigondi in marcatura, bene Tocchini per gli assist e la rete, bene Nikaj (Atletico Lucca) schierato davanti alla difesa per tamponare l'assenza di Leporatti.
Affrico-Cattolica Virtus 3-1

AFFRICO: Fei (30), Giannoni, Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Guarducci, Bertelli, Toci, Morelli, Califano, Casati. A disp.: Wang, Bartoletti, Cillerai, Bartalini, Ciari, Guerrini, Luzzi, Donigaglia, Sborgi. All.: Gori Filippo
CATTOLICA VIRTUS: Mura, Marinari, Silli, Valeriani, Mirashi, Nocentini, Mangani, Gianassi, Ermini Polacci, Leggieri, Stinghi. A disp.: Bardavezile, Ermini, Valiante, Borghini, Cesari, Alla, Serrini, Fontana. All.: Murras Diego
ARBITRO: Alessio Scarabelli di Firenze
RETI: Toci, Morelli, Califano, Stinghi
AFFRICO: Fei, Giannoni (46' Bartoletti), Bianchini, Guidorizzi (91' Cillerai), Shehade, Guarducci (73' Bartalini), Bertelli (73' Ciari), Toci (81' Guerrini), Morelli (91' Luzzi), Califano (76' Donigaglia), Casati. A disp.: Wang, Sborgi. All.: Filippo Gori.
CATTOLICA VIRTUS: Mura, Marinari (76' Ermini), Silli (67' Valiante), Valeriani (72' Borghini), Mirashi, Nocentini, Mangani (54' Cesari, 93' Alla), Gianassi, Ermini Polacci (64' Serrini), Leggieri (76' Fontana), Stinghi. A disp.: Bardavelidze. All.: Diego Murras.
ARBITRO: Scarabelli di Firenze
RETI: 7' Toci, 14' Stinghi rig., 43' Califano, 63' Morelli.
NOTE: ammoniti Marinari, Stinghi, Bianchini e Guarducci. Angoli: 7-4. Recupero: 2'+7'. Spettatori: 120 mal contati.



Ha il sapore definitivo dell'inizio d'una nuova era. Per almeno una generazione la Cattolica Virtus è stata la squadra più forte della città, facilmente numerabili gli anni in cui qualcuna le passava avanti. Ma l'ultimo biennio ha portato con sé nuove gerarchie che, già evidenti dalle classifiche, lo scontro diretto ribadisce: a governare Firenze, con ambizioni chiare sul resto della Toscana, c'è l'Affrico che vince 3-1 e mantiene lontane a sufficienza le inseguitrici più vicine, Tau e Sporting Cecina su cui vanta rispettivamente ancora cinque e sei punti. C'è poco di nuovo da dire su una squadra che negli scontri diretti degli ultimi due mesi ha dimostrato che sarà difficile schiodarla da lassù; le prospettive di successo aumentano se si considera il gran numero di soluzioni su cui Gori può contare. Lo dimostra il diverso assetto tattico prescelto per la prima interna del girone di ritorno, l'abbandono della difesa a tre per un 4-4-1-1 con Bianchini terzino sinistro e con Casati e Bertelli sulle ali anziché esterni a tutta fascia. In avvio però della diversa disposizione delle pedine s'accorgono solo gli appassionati di tattica, perché per il resto è il solito Affrico subito all'attacco con buona parte dello schieramento. L'incontro si sblocca dopo appena sette minuti, al terzo angolo consecutivo dopo due neutralizzati in apnea della difesa della Cattolica Virtus: l'incertezza di Mura in uscita e dei centrali che non saltano spalanca la porta a Toci cui basta toccare il pallone col destro per trasformare nel vantaggio il traversone mancino di Califano. Ma la gara torna subito in equilibrio con un episodio che la tifoseria dell'Affrico contesta a lungo ma che, a differenza d'altri due a colori invertiti, Scarabelli valuta bene: anche se la dinamica è strana perché il pallone sta uscendo dall'area, è netto il fallo di mano di Toci che senz'accorgersene s'oppone al rinvio di Shehade. Sul dischetto Stinghi non si fa tradire dal profumo del derby: per lui, ex Settignanese, attendere che Fei battezzi l'angolo alla propria destra e batterlo con un destro rasoterra centrale ha un gusto ancora più forte. Raggiunto sull'1-1 mentre da Cecina e Altopascio arrivano notizie prevedibili (Picchi e Sporting Arno occupano le ultime due posizioni in classifica) e non graditissime, d'un tratto l'Affrico si smarrisce e perde il controllo del centrocampo, ove il trio Mangani-Gianassi-Valeriani fa spesso correre a vuoto sia Toci sia Guidorizzi, e in entrambi i casi è una notizia. L'Affrico comunque un'azione per tornare avanti la costruisce subito grazie all'affondo di Casati che salta Marinari uscito in copertura e dal fondo centra per Califano, il cui mancino di prima a colpo sicuro sbatte sulla figura di Mirashi (16'). La Cattolica Virtus comunque riesce a non farsi schiacciare e porta facilmente il pallone nella trequarti avversaria; il problema principale resta creare pericoli a Fei: non può farlo la rovesciata di Valeriani che, apprezzabile per la coordinazione, il coraggio e il gesto tecnico, sul traversone di Marinari (grande apertura di Leggieri) manca lo specchio. Anche se la pressione della mediana avversaria gli impedisce di ragionare com'è abituato, le occasioni migliori le costruisce comunque l'Affrico: alla mezz'ora Guidorizzi verticalizza uno dei pochi palloni d'un primo tempo difficile e libera al limite Toci, trattenuto sul tentativo di girata; Scarabelli, che sbaglia la lettura d'un paio d'episodi cruciali ma di pallone dimostra di sapere molto, segnala il vantaggio e consente a Morelli d'aprire l'interno destro e con un rasoterra angolato cercare il secondo palo, protetto da Mura che s'oppone in tuffo; identico l'esito sulla ribattuta di Califano, peraltro pescato in fuorigioco. Dopo un quarto d'ora complicato sale dunque la pressione dell'Affrico che cento secondi più tardi sfiora il vantaggio in due circostanze distinte: in entrambi i casi calcia Morelli, prima ostacolato da Mirashi sulla fuga di Bertelli a destra (in difficoltà Silli in copertura) e poi insolitamente impreciso nella mira sul successivo corner di Califano che dalla bandierina destra stavolta chiama lo schema rasoterra. I due replicano il dialogo al 36', e l'Affrico sfiora di nuovo il vantaggio: glielo nega di nuovo Mura che s'oppone alla volée mancina di Morelli pescato dietro la difesa (posizione regolare, timing perfetto) dall'ennesima giocata regale di Califano favorito dal colpo di testa verticale di Guidorizzi. L'azione successiva sembra suggerire che l'Affrico sarà costretto a rimandare gli assalti alla ripresa: da sinistra Guidorizzi calcia al centro un angolo a rientrare che la testa di Guarducci, smarcato nell'area di porta, devia sopra la traversa. Il 2-1 arriva nel corso dell'azione all'apparenza meno pericolosa: Mirashi, che non sa di stare per commettere un errore decisivo, sembra infatti controllare facilmente un pallone che ritiene destinato a uscire sul fondo; ma l'apparenza è infida se in zona gravita uno nei cui occhi balena una scintilla strana quando l'azione si sviluppa in area. Il finale è scritto: Morelli recupera il pallone in pressione e prova a calciarlo per due volte in porta, la seconda col tacco; per due volte Mirashi lo contiene, ma né lui né Mura riescono a neutralizzare il mancino rasoterra di Califano che in corsa supera il test di Schwoch aprendo l'interno accanto al palo (43'). E dopo un primo tempo in cui aveva ben retto e a tratti s'era fatta preferire improvvisamente la Cattolica Virtus rischia di raggiungere gli spogliatoi sul doppio svantaggio: la salva la mira di Casati che, sgraffignato il pallone a Mangani a un passo dall'area, col mancino non trova la porta. I due minuti di recupero vedono però la Cattolica Virtus imbastire un'azione d'attacco: è ottima la giocata di Leggieri che si decentra in palleggio sulla destra, imprecisa però la mira sfavorita anche dall'equilibrio precario. L'Affrico chiude dunque il primo tempo avanti 2-1, ma nonostante il vantaggio ritrovato Gori decide di ritoccare l'assetto: troppo rischioso concedere a Murras la superiorità numerica in mediana. La scelta di lasciare Giannoni negli spogliatoi è pertanto dovuta essenzialmente a motivi tattici: in questo modo Bartoletti può andare a infoltire la mediana da cui s'alza Bertelli, al fianco di Morelli, e Casoni s'abbassa in posizione di terzino sinistro; Bianchini scivola al centro della difesa al fianco di Shehade, Guarducci si sposta a destra e così si configura metà gara col rombo. Nel primo quarto d'ora però è la Cattolica Virtus a costruire le occasioni migliori con Leggieri, liberato sul dischetto dal tiro rasoterra di Gianassi (esecuzione lenta, pallone facile per Fei), ed Ermini Polacci al cui interno destro favorito dalla giocata di Stinghi s'oppone Bianchini col corpo. Quando affonda però l'Affrico fa male, o almeno lo farebbe se Scarabelli fosse attento come nel primo tempo: Bertelli meriterebbe un paio di rigori, sia per la scivolata di Mirashi in ritardo sul suo dribbling (59') sia per il tocco di mano di Valiante (aveva sostituito Silli, in difficoltà a sinistra) che tentava d'ostacolarlo in elevazione sul lato cieco dell'area (70'). Nel mezzo però l'Affrico trova la rete: la firma il solito, quello nei cui occhi guizza sempre una scintilla strana quando il pallone entra in area; la sesta rete stagionale di Morelli, che come a Sesto segna in scivolata e come a Sesto sull'assist di Bertelli (stavolta però non dalla fascia: verticalizzazione fantastica, perfetto il timing sull'uscita ritardata di Mirashi così com'era stata perfetta l'apertura di Califano ad avviare l'azione), sigilla l'incontro col 3-1 che rimette in discussione il piazzamento della Cattolica Virtus (Atletico Lucca e Lastrigiana s'affacciano a tre punti) e soprattutto ricaccia indietro il Tau e lo Sporting Cecina, cui non basta tifare per il mancino di Serrini (lo serve Fontana che sull'angolo successivo appoggia il pallone sulla testa di Mirashi impreciso nella deviazione verso la porta spalancata, 78'), né per quello di Valiante (93') per vedere la partita riaprirsi e il successo tornare in discussione: tra i pali c'è Fei che, fin lì impegnato pochissimo, risponde due volte da portiere sensazionale. D'altra parte da quando esiste il calcio le squadre si costruiscono così: un gran portiere, un gran regista, un gran centravanti; se poi ci s'aggiungono una grande ala destra e l'estrema duttilità di tutti gli interpreti, che in una partita digeriscono due diversi sistemi di gioco fin qui poco utilizzati, si capisce come mai, presa la primazia di Firenze, l'Affrico sia ormai il principale candidato alla vittoria del titolo toscano, e come mai difficilmente qualcuno riuscirà a prenderlo di sorpresa. Calciatoripiù : per un tempo Valeriani, Mangani e Gianassi fanno correre a vuoto la mediana avversaria, e per quasi un tempo la partita resta in equilibrio dopo il rigore trasformato da Stinghi (Cattolica Virtus) che sente la partita come un derby. Ma per deciderla basta un errore, indotto da Morelli (nella ripresa arriverà anche la rete, la quinta nelle ultime quattro partite nelle quali ha sempre segnato) che favorisce il 2-1 di Califano . Insieme a Bertelli , prezioso da ala destra e preziosissimo come seconda punta, questi due sono i principali artefici del quindicesimo successo stagionale; se ci s'aggiunge una difesa solidissima (la migliore del torneo, appena quattordici le reti subite), nella quale Guarducci (Affrico) fa ugualmente bene il centrale e il terzino, si capisce come mai a fine gennaio i pronostici siano già chiari.
Tau Calcio-Sporting Arno 5-0

TAU CALCIO: Chiarello, Landi, Lensi, Scardigli, Bagnoli, Vannacci, Gasperoni, Ferretti, Lucchesi, Nesti, Grossi. A disp.: Pierallini, Bagnoli, Battisti, Tomei, Tofanelli, Frediani, Borracchini, Casini, Landucci. All.: Pucci Gabriel
SPORTING ARNO: Misso, Bergantino, Grigioni, Cocchi, Del Gaudio, Scardigli, Picarelli, Meucci, Bettini, Rexhaj, Sturiale. A disp.: Chergui, Ciaschi, Ciapetti, Cardinali, Romani, Raugei, Vannini, . All.: Coppetti Fabio
ARBITRO: Tommaso Di Sacco di Pisa
RETI: Grossi, Baroni, Bagnoli, Nesti, Tofanelli
TAU ALTOPASCIO: Chiarello, A. Ferretti, Lensi, N. Rossi, Tofanelli, Bagnoli, Paperini, R. Scardigli, Lucchesi, Grossi, Nesti. A disp.: Pierallini, Frediani, Soldati, Mei, Baroni, Vannacci, Battisti, D'Amato, Negara. All.: Gabriel Pucci.
SPORTING ARNO: Misso, Bergantino, Grigioni, Cocchi, Del Gaudio, G. Scardigli, Picarelli, Meucci, Bettini, Rexhaj, Sturiale. A disp.: Cardinali, Ciapetti, Ciaschi, B. Krasniqi, Raugei, Vannini, Romani. All.: Fabio Coppetti.
ARBITRO: Di Sacco di Pisa
RETI: 3' Grossi, 17' Bagnoli, 52' Tofanelli, 65' Nesti, 91' Baroni rig.



Lo sa bene: se vuole accorciare sull'Affrico e recuperare qualche punto prima dello scontro diretto del 17 marzo il Tau queste partite qui non può sbagliarle. E difficilmente le sbaglia, soprattutto in casa: lo Sporting Arno, la cui situazione di classifica si fa sempre più difficile (gli va bene che perdano sia Scandicci sia Calenzano: la salvezza resta a otto punti), viene via da Altopascio con altre cinque reti subite, che fanno salire il totalizzatore vicino a sessanta. In partite come questa si riscontra un divario evidente: il Tau riesce subito a capitalizzarlo con la rete del vantaggio, che Grossi segna incrociando l'interno sul traversone che Nesti proietta dentro l'area (3'). Il divario s'allarga al secondo affondo, di nuovo sugli sviluppi d'un cross di Nesti: stavolta la difesa dello Sporting Arno lo tampona e caccia il pallone via dell'area; nessuno però riesce a opporsi al tiro di Bagnoli che carica l'interno e scioglie la mischia con la rete del raddoppio. A tratti s'intravede il Tau dell'anno scorso, quello cui basta decidere di spingere per segnare, e che pertanto può decidere quando affondare e quando gestire il possesso: è dunque inatteso l'errore di Lucchesi, che solissimo a due metri dal palo accompagna a lato l'ennesimo traversone micidiale di Nesti. Il 3-0 è comunque soltanto rimandato alla ripresa, nella quale lo Sporting Arno continua a fare una fatica enorme sulle fasce; dalla sinistra stavolta a crossare è Lensi, che dopo l'ingresso spaccapartita contro la Sestese (assist decisivo al 96') Pucci ha deciso di schierare titolare: un doppio rimpallo fa cozzare il pallone sulla testa di Tofanelli e quindi in porta. L'episodio sfortunato costringe lo Sporting Arno a uscire definitivamente dalla partita; senza pietà il Tau continua ad attaccare e sfrutta le incursioni di Baroni, ben entrato a gara in corso, per ampliare il vantaggio un altro po': la prima manda in porta Nesti, che dopo due assist vincenti trova la segnatura personale con un tiro precisissimo d'interno; la seconda vale il rigore del 5-0, conquistato e trasformato in autonomia. Non è da partite così che una squadra forte come il Tau deve attendersi insidie; ma è anche da partite così che arrivano punti fondamentali per tenere vivo il campionato. Calciatoripiù : due assist e una rete per Nesti , a segno sulla giocata di Baroni che chiude la contesa procurandosi e realizzando il rigore del 5-0; nell'elenco dei migliori a loro va aggiunto Lensi (Tau Altopascio), che sulla corsia sinistra si conferma uno dei terzini migliori della Toscana.
  • Floria - Oltrera

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