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Allievi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 12

Oltrera-Sestese 1-3

OLTRERA: Ruglioni, Corsagni, Lupi, Celi, Squarcini, Cannarsa, Romano, Landi, El Ouardi, Golfarini, Palma. A disp.: Lemmi, Barbanti, Hoti, Panettella, Ramadori, Rendina, Valente, . All.: Ristori Stefano
SESTESE: Giusti, Athuman, Geri, Mernacaj, Faggi, Palaj, Matrone, Zei, Scarpelli, Mazzeo, Graziano. A disp.: Fantini, Buzzegoli, Danesi, Danti, Chelli, Patrignani, Ugolini, Verzicco. All.: Bertini Andrea
RETI: Palma, Patrignani, Zei, Graziano
OLTRERA: Ruglioni, Corsagni, Lupi, Celi, Squarcini, Cannarsa, Romano, Landi, El Ouardi, Golfarini, Palma. A disp.: Lemmi, Barbanti, Hoti, Panettella, Ramadori, Rendina, Valente. All.: Fulvio Formigli.
SESTESE: Giusti, Athuman, Geri, Mernacaj, Faggi, Palaj, Matrone, Zei, Scarpelli, Mazzeo, Graziano. A disp.: Fantini, Buzzegoli, Danesi, Danti, Chelli, Patrignani, Ugolini, Verzicco. All.: Andrea Bertini.
ARBITRO: Mori di Livorno
RETI: 35' Palma, 43' Graziano, 81' Zei, 95' Patrignani.

OLTRERA: Ruglioni, Corsagni, Lupi, Celi, Squarcini, Cannarsa, Romano, Landi, El Ouardi, Golfarini, Palma. A disp.: Lemmi, Barbanti, Hoti, Panettella, Ramadori, Rendina, Valente. All.: Fulvio Formigli.
SESTESE: Giusti, Athuman, Geri, Mernacaj, Faggi, Palaj, Matrone, Zei, Scarpelli, Mazzeo, Graziano. A disp.: Fantini, Buzzegoli, Danesi, Danti, Chelli, Patrignani, Ugolini, Verzicco. All.: Andrea Bertini.
ARBITRO: Mori di Livorno
RETI: 35' Palma, 43' Graziano, 81' Zei, 95' Patrignani.



Una serie così lunga di vittorie nel finale può spiegarsi in due modi: la fatica di risolvere le partite sulla carta più accessibili; oppure il gran carattere d'una squadra che sa che per vincere, e rimanere in scia alle tre che fanno l'andatura, può sfruttare anche gli ultimi istanti. In svantaggio poco dopo la mezz'ora, la Sestese pareggia quasi subito; ma per completare la rimonta ha bisogno dei minuti conclusivi, nei quali confeziona prima la seconda e poi la terza rete con cui piega l'Oltrera, indiscutibilmente la rivelazione di questo torneo. Perso Chelli nel riscaldamento (al centro della difesa gioca Faggi), in avvio la Sestese fatica a contenere l'Oltrera che nella prima mezz'ora costruisce quattro occasioni per passare in vantaggio: se la prima sfuma da sola (El Ouardi si coordina bene ma al volo calcia sopra la traversa), per neutralizzare le altre tre è decisivo Giusti che s'oppone al bis d'El Ouardi innescato da un calcio d'angolo, a Golfarini che s'era inserito da sinistra e a Palma pescato in profondità. Con queste premesse il vantaggio dell'Oltrera è quasi scontato: El Ouardi lancia Palma che taglia dietro la difesa avversaria (la panchina della Sestese chiama un fischio che non arriva), si presenta davanti a Giusti e stavolta lo condanna a raccattare il pallone in porta. Lo svantaggio scuote la Sestese che a due minuti dall'intervallo, alla prima vera occasione del match, trova il pari: ostacolato da un paio di compagni che non gli lasciano spazio, Ruglioni esce malino su un cross laterale di Matrone; tagliando da sinistra Graziano raccoglie il pallone al limite e anticipando la difesa avversaria trova lo specchio e l'1-1. È l'episodio su cui gira la partita, perché alla ripresa l'Oltrera cala e la Sestese cresce: si spiegano facilmente le due occasioni capitate a Patrignani (bravo stavolta Ruglioni) e Mazzeo che calcia fuori di millimetri. Ma quando attacca in verticale l'Oltrera è pericolosissima: per due volte Giusti deve uscire al limite dell'area per anticipare Golfarini sui filtranti di Palma. Più complicati sono gli interventi cui è chiamato sulla volée di Squarcini, al tiro sul primo palo sugli sviluppi d'un corner, e di Landi che calcia a mezz'altezza dal limite dell'area. Ma la Sestese sta meglio e a sette minuti dalla fine trova l'1-2: pescato in posizione decentrata da un pallone profondo, da destra Zei indovina il diagonale vincente sul secondo palo e completa la rimonta. L'Oltrera reagisce di pancia e non crea occasioni concrete; la Sestese controlla e mentre il recupero sta per finire porta a due le reti di vantaggio grazie a Patrignani che, ricevuto il pallone in posizione laterale, anziché gestirlo per far scorrere gli ultimi secondi decide d'accentrarsi, salta Rendina e conficca il pallone all'incrocio. È l'1-3 che chiude una gara complicata ma vinta con merito: anche se novembre ne ha un po' rallentato il passo, è bene ricordare che nella lotta al titolo la Sestese è pienamente inserita. Non potrebbe essere diversamente visto ciò che annuncia il calendario a cavallo del Natale. Calciatoripiù : nel primo tempo è il padrone della mediana, e dunque della partita: è merito di Romano (Oltrera) se a lungo si gioca in una metà campo soltanto; e solo le parate di Giusti (Sestese) rinviano il vantaggio avversario a dopo la mezz'ora.

Una serie così lunga di vittorie nel finale può spiegarsi in due modi: la fatica di risolvere le partite sulla carta più accessibili; oppure il gran carattere d'una squadra che sa che per vincere, e rimanere in scia alle tre che fanno l'andatura, può sfruttare anche gli ultimi istanti. In svantaggio poco dopo la mezz'ora, la Sestese pareggia quasi subito; ma per completare la rimonta ha bisogno dei minuti conclusivi, nei quali confeziona prima la seconda e poi la terza rete con cui piega l'Oltrera, indiscutibilmente la rivelazione di questo torneo. Perso Chelli nel riscaldamento (al centro della difesa gioca Faggi), in avvio la Sestese fatica a contenere l'Oltrera che nella prima mezz'ora costruisce quattro occasioni per passare in vantaggio: se la prima sfuma da sola (El Ouardi si coordina bene ma al volo calcia sopra la traversa), per neutralizzare le altre tre è decisivo Giusti che s'oppone al bis d'El Ouardi innescato da un calcio d'angolo, a Golfarini che s'era inserito da sinistra e a Palma pescato in profondità. Con queste premesse il vantaggio dell'Oltrera è quasi scontato: El Ouardi lancia Palma che taglia dietro la difesa avversaria (la panchina della Sestese chiama un fischio che non arriva), si presenta davanti a Giusti e stavolta lo condanna a raccattare il pallone in porta. Lo svantaggio scuote la Sestese che a due minuti dall'intervallo, alla prima vera occasione del match, trova il pari: ostacolato da un paio di compagni che non gli lasciano spazio, Ruglioni esce malino su un cross laterale di Matrone; tagliando da sinistra Graziano raccoglie il pallone al limite e anticipando la difesa avversaria trova lo specchio e l'1-1. È l'episodio su cui gira la partita, perché alla ripresa l'Oltrera cala e la Sestese cresce: si spiegano facilmente le due occasioni capitate a Patrignani (bravo stavolta Ruglioni) e Mazzeo che calcia fuori di millimetri. Ma quando attacca in verticale l'Oltrera è pericolosissima: per due volte Giusti deve uscire al limite dell'area per anticipare Golfarini sui filtranti di Palma. Più complicati sono gli interventi cui è chiamato sulla volée di Squarcini, al tiro sul primo palo sugli sviluppi d'un corner, e di Landi che calcia a mezz'altezza dal limite dell'area. Ma la Sestese sta meglio e a sette minuti dalla fine trova l'1-2: pescato in posizione decentrata da un pallone profondo, da destra Zei indovina il diagonale vincente sul secondo palo e completa la rimonta. L'Oltrera reagisce di pancia e non crea occasioni concrete; la Sestese controlla e mentre il recupero sta per finire porta a due le reti di vantaggio grazie a Patrignani che, ricevuto il pallone in posizione laterale, anziché gestirlo per far scorrere gli ultimi secondi decide d'accentrarsi, salta Rendina e conficca il pallone all'incrocio. È l'1-3 che chiude una gara complicata ma vinta con merito: anche se novembre ne ha un po' rallentato il passo, è bene ricordare che nella lotta al titolo la Sestese è pienamente inserita. Non potrebbe essere diversamente visto ciò che annuncia il calendario a cavallo del Natale. Calciatoripiù : nel primo tempo è il padrone della mediana, e dunque della partita: è merito di Romano (Oltrera) se a lungo si gioca in una metà campo soltanto; e solo le parate di Giusti (Sestese) rinviano il vantaggio avversario a dopo la mezz'ora.
Capezzano Pianore-Armando Picchi 3-1

CAPEZZANO PIANORE: Lao Luna, Sediki, Sannino, Poli, Bertolucci, Puccetti, Ricciotti, Paoli, Usseglio, Domenici, Bartoli. A disp.: Pellegrini, Consani, Cialoni, Benassi, Ceseri, Ndiaye, Cardelli, Bastillo, Di Luca. All.: Landi Avio
ARMANDO PICCHI: Martino, Luppichini, Tognetti Al., Buonomo, Lucido, Lega, Bonelli, Raglianti, Menicagli, Falleni, Tognetti An.. A disp.: Paoli, Mecacci, Mantovani, Faye, Ulivieri, Tarrini, Bulleri, . All.: Soldani Valerio
RETI: Usseglio, Ricciotti, Cialoni, Falleni
CAPEZZANO P.: Laoluna, Sediki, Sannino, Poli, Bertolucci, Puccetti, Ricciotti, A. Paoli, Usseglio Viretta, Domenici, Bartoli. A disp.: Pellegrini, Consani, Cialoni, Benassi, Ceseri, Ndiaye, Cardelli, Bastillo, Di Luca. All.: Avio Landi.
ARMANDO PICCHI: Martino, Luppichini, Alberto Tognetti, Buonomo, Lucido, Lega, Bonelli, Raglianti, Menicagli, Falleni, Andrea Tognetti. A disp.: L. Paoli, Mecacci, Mantovani, Faye, Ulivieri, Tarrini, Bulleri. All.: Riccardo Cipriani.
ARBITRO: Scartabelli di Pistoia
RETI: 2' Usseglio Viretta, 18' Falleni, 32' Ricciotti, 78' Cialoni.
NOTE: espulso Usseglio Viretta (80').

CAPEZZANO P.: Laoluna, Sediki, Sannino, Poli, Bertolucci, Puccetti, Ricciotti, A. Paoli, Usseglio Viretta, Domenici, Bartoli. A disp.: Pellegrini, Consani, Cialoni, Benassi, Ceseri, Ndiaye, Cardelli, Bastillo, Di Luca. All.: Avio Landi.
ARMANDO PICCHI: Martino, Luppichini, Alberto Tognetti, Buonomo, Lucido, Lega, Bonelli, Raglianti, Menicagli, Falleni, Andrea Tognetti. A disp.: L. Paoli, Mecacci, Mantovani, Faye, Ulivieri, Tarrini, Bulleri. All.: Riccardo Cipriani.
ARBITRO: Scartabelli di Pistoia
RETI: 2' Usseglio Viretta, 18' Falleni, 32' Ricciotti, 78' Cialoni.
NOTE: espulso Usseglio Viretta (80').



È arrivato vicino, vicinissimo a far punti: se, dribblato Laoluna, Tarrini avesse calciato verso la porta con una potenza adeguata, l'Armando Picchi avrebbe raggiunto il Capezzano per la seconda volta e avrebbe avuto buone chance di portare in fondo il pari; ma invece a Tarrini esce un tiro debole, la difesa allontana e salva il 2-1 che di lì a poco, rete di Cialoni, diventa il 3-1 finale. Non cambia dunque la dote dell'ultima della classe, ancora alla ricerca del primo punto stagionale (e, paradosso, davanti vanno così piano che ancora ci sarebbe margine per rimediare). Passato avanti dopo cento secondi grazie al colpo di testa d'Usseglio Viretta che corregge in rete il traversone d'Alessandro Paoli (colpevolmente disattenta la retroguardia) e raggiunto un quarto d'ora dopo da Falleni che approfitta d'una distrazione difensiva e pareggia in diagonale, alla mezz'ora il Capezzano torna avanti con l'azione più spettacolare di tutta la partita: è meraviglioso l'assolo di Ricciotti che conduce una ripartenza da solo contro l'intera difesa schierata, si lascia alle spalle non meno di sei avversari e in diagonale segna il 2-1. Considerata la classifica, per il Capezzano i tre punti sono troppo importanti per eccedere in giocate di fino alla ricerca del risultato ampio; un errore di piazzamento sull'incursione di Tarrini rischia però di vanificare la buona prova: se dopo il dribbling su Laoluna il tiro fosse stato più potente, difficilmente la difesa sarebbe riuscita a spazzarlo prima della linea. Landi intuisce che per evitare guai è opportuno ritoccare qualcosa e si gioca l'inserimento di Cialoni che lo ripaga immediatamente: il suo colpo di testa sull'angolo di Ceseri vale il 3-1 mai in discussione neppure nei dieci minuti finali, quando il Capezzano è costretto a giocare in dieci per l'espulsione d'Usseglio Viretta. E d'un tratto la sua classifica si fa interessante: alle spalle delle prime cinque, le quattro in lotta per il titolo e la Cattolica Virtus che le insegue, si sta formando un gruppetto in cui ha intenzione di farsi spazio. Calciatoripiù: Domenici, Ricciotti, Bartoli (Capezzano), Buonomo e Lega (Armando Picchi).

È arrivato vicino, vicinissimo a far punti: se, dribblato Laoluna, Tarrini avesse calciato verso la porta con una potenza adeguata, l'Armando Picchi avrebbe raggiunto il Capezzano per la seconda volta e avrebbe avuto buone chance di portare in fondo il pari; ma invece a Tarrini esce un tiro debole, la difesa allontana e salva il 2-1 che di lì a poco, rete di Cialoni, diventa il 3-1 finale. Non cambia dunque la dote dell'ultima della classe, ancora alla ricerca del primo punto stagionale (e, paradosso, davanti vanno così piano che ancora ci sarebbe margine per rimediare). Passato avanti dopo cento secondi grazie al colpo di testa d'Usseglio Viretta che corregge in rete il traversone d'Alessandro Paoli (colpevolmente disattenta la retroguardia) e raggiunto un quarto d'ora dopo da Falleni che approfitta d'una distrazione difensiva e pareggia in diagonale, alla mezz'ora il Capezzano torna avanti con l'azione più spettacolare di tutta la partita: è meraviglioso l'assolo di Ricciotti che conduce una ripartenza da solo contro l'intera difesa schierata, si lascia alle spalle non meno di sei avversari e in diagonale segna il 2-1. Considerata la classifica, per il Capezzano i tre punti sono troppo importanti per eccedere in giocate di fino alla ricerca del risultato ampio; un errore di piazzamento sull'incursione di Tarrini rischia però di vanificare la buona prova: se dopo il dribbling su Laoluna il tiro fosse stato più potente, difficilmente la difesa sarebbe riuscita a spazzarlo prima della linea. Landi intuisce che per evitare guai è opportuno ritoccare qualcosa e si gioca l'inserimento di Cialoni che lo ripaga immediatamente: il suo colpo di testa sull'angolo di Ceseri vale il 3-1 mai in discussione neppure nei dieci minuti finali, quando il Capezzano è costretto a giocare in dieci per l'espulsione d'Usseglio Viretta. E d'un tratto la sua classifica si fa interessante: alle spalle delle prime cinque, le quattro in lotta per il titolo e la Cattolica Virtus che le insegue, si sta formando un gruppetto in cui ha intenzione di farsi spazio. Calciatoripiù: Domenici, Ricciotti, Bartoli (Capezzano), Buonomo e Lega (Armando Picchi).
Scandicci-Tau Calcio 1-6

SCANDICCI: Patacchini, Baiardi, Cremonini, Sarti, Catalano, Villoresi, Savastano, Picarelli, Martini, Baldini, Grevi. A disp.: Serio, Tagliavini, Esposito R., Cardona, Moccia, Corsinovi, Esposito A., Municchi, Campone. All.: Pratesi Andrea
TAU CALCIO: Chiarello, Ferretti, Lensi, Rossi, Tofanelli, Nesti, Scardigli, Battisti, Negara, Grossi, Lucchesi. A disp.: Pierallini, Di Lorenzo, Baroni, Vannacci, Soldati, Paperini, D Amato, Gasperoni. All.: Pucci Gabriel
RETI: Cardona, Lucchesi, Lucchesi, Ferretti, Grossi, Battisti, Scardigli
SCANDICCI: Patacchini, Baiardi, Cremonini, Sarti, Catalano, Villoresi, Savastano (52' Tagliavini), Pezzano (70' R. Esposito), Martini (52' Cardona), Baldini (56' Moccia), Grevi. A disp.: Serio, Corsinovi, A. Esposito, Municchi, Campone. All.: Simone Fioravanti.
TAU ALTOPASCIO: Chiarello, A. Ferretti (74' Baroni), Lensi, N. Rossi, Tofanelli (52' Vannacci), Nesti (56' Soldati), Scardigli (52' Paperini), Battisti, Negara (64' D'Amato), Grossi (56' Gasperini), Lucchesi. A disp.: Pierallini, Baroni, Di Lorenzo. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Cocollini di Valdarno
RETI: 17' A. Ferretti, 36' Grossi, 47' Scardigli, 54' Battisti, 60', 71' Lucchesi, 74' Cardona.

SCANDICCI: Patacchini, Baiardi, Cremonini, Sarti, Catalano, Villoresi, Savastano (52' Tagliavini), Pezzano (70' R. Esposito), Martini (52' Cardona), Baldini (56' Moccia), Grevi. A disp.: Serio, Corsinovi, A. Esposito, Municchi, Campone. All.: Simone Fioravanti.
TAU ALTOPASCIO: Chiarello, A. Ferretti (74' Baroni), Lensi, N. Rossi, Tofanelli (52' Vannacci), Nesti (56' Soldati), Scardigli (52' Paperini), Battisti, Negara (64' D'Amato), Grossi (56' Gasperini), Lucchesi. A disp.: Pierallini, Baroni, Di Lorenzo. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Cocollini di Valdarno
RETI: 17' A. Ferretti, 36' Grossi, 47' Scardigli, 54' Battisti, 60', 71' Lucchesi, 74' Cardona.



È andata come da pronostico: il Tau Altopascio passa di slancio (1-6) a Scandicci alla fine d'una partita a senso unico e, condannando gli avversari ad annaspare di nuovo in zona retrocessione, resta in scia alla coppia Cecina-Affrico con vista scontro diretto. Per i primi dieci minuti però lo Scandicci pressa alto e il Tau non riesce a trovare la via del gol. Per la prima occasione occorre attendere il 12' quando Grossi salta un avversario e appoggia per Battisti che calcia angolato dai quindici metri: Patacchini para e spedisce in angolo. Lo Scandicci prova a reagire con la discesa di Grevi che porta il pallone sulla fascia e serve al limite Sarti che calcia forte spedendo il pallone sopra la traversa. Ma di lì a poco il Tau passa in vantaggio: angolo di Grossi, colpo di testa d'Andrea Ferretti e pallone in rete nell'angolo basso. Lo Scandicci prova a reagire con Baldini che guadagna una punizione defilata: alla battuta va Pezzano che calcia morbido in area, Martini riceve sfiora l'angolo basso. Al 32' si registra una nuova occasione per il pari: Savastano si lancia a sinistra e riesce a infilarsi tra due uomini, ma quando si trova davanti a Chiarello si lascia ipnotizzare e gli calcia addosso. Il Tau capisce che se non raddoppia può vedere la partita complicarsi e accelera fino a trovare il raddoppio: servito da Lensi al limite dell'area, con una finta di corpo Grossi salta un avversario e calcia a giro sotto l'incrocio trovano un gol capolavoro. Alla fine del primo tempo però lo Scandicci ha la possibilità d'accorciare le distanze con un contropiede manovrato da Pezzano che si porta avanti il pallone e serve Savastano: la sua conclusione da quindici metri risulta però debole e centrale, facile la presa di Chiarello. Il primo tempo finisce dunque 0-2. Nella ripresa però lo Scandicci rientra con l'atteggiamento sbagliato e consente al Tau di segnare altre quattro reti. La prima arriva subito, in ripartenza: Nesti porta avanti il pallone e serve Scardigli che dal limite dell'area batte Patacchini trovando l'angolo basso. Dopo lo 0-3 il Tau gestisce la partita con un ottimo possesso palla di fronte al quale lo Scandicci non riesce a reagire. Al 54' arriva anche lo 0-4: l'angolo di Lensi finisce sulla testa di Battisti che spedisce il pallone all'incrocio. Ormai la gara è andata: Lucchesi allunga il divario spedendo all'incrocio una punizione dal limite da lui stesso conquistata. Al 65' lo Scandicci ha l'occasione di segnare la rete della bandiera: Grevi parte sulla fascia, s'accentra e serve tra i difensori Tagliavini che salta il portiere ma colpisce il palo a porta vuota. Passano solo cinque minuti e il Tau si porta sullo 0-6: servito da D'Amato con un pallone a mezz'altezza in area, Lucchesi stoppa il pallone con la coscia sinistra e calcia di collo col destro spiazzando Patacchini. Il gol dello Scandicci arriva solo nei minuti finali: il lancio di Catalano dalla difesa innesca Cardona che si ritrova davanti a Chiarello e incrocia il destro sul palo alla sinistra di Chiarello. Ma nell'esito finale cambia poco: il Tau ne vince un'altra e s'appresta a guardare con interesse lo scontro diretto tra Affrico e Cecina. Calciatoripiù: Lucchesi mette a referto una doppietta, Grossi (Tau Altopascio) una rete e un assist di un gol e un assist; Cardona (Scandicci) rende meno amara la sconfitta segnando il punto dell'1-6.

È andata come da pronostico: il Tau Altopascio passa di slancio (1-6) a Scandicci alla fine d'una partita a senso unico e, condannando gli avversari ad annaspare di nuovo in zona retrocessione, resta in scia alla coppia Cecina-Affrico con vista scontro diretto. Per i primi dieci minuti però lo Scandicci pressa alto e il Tau non riesce a trovare la via del gol. Per la prima occasione occorre attendere il 12' quando Grossi salta un avversario e appoggia per Battisti che calcia angolato dai quindici metri: Patacchini para e spedisce in angolo. Lo Scandicci prova a reagire con la discesa di Grevi che porta il pallone sulla fascia e serve al limite Sarti che calcia forte spedendo il pallone sopra la traversa. Ma di lì a poco il Tau passa in vantaggio: angolo di Grossi, colpo di testa d'Andrea Ferretti e pallone in rete nell'angolo basso. Lo Scandicci prova a reagire con Baldini che guadagna una punizione defilata: alla battuta va Pezzano che calcia morbido in area, Martini riceve sfiora l'angolo basso. Al 32' si registra una nuova occasione per il pari: Savastano si lancia a sinistra e riesce a infilarsi tra due uomini, ma quando si trova davanti a Chiarello si lascia ipnotizzare e gli calcia addosso. Il Tau capisce che se non raddoppia può vedere la partita complicarsi e accelera fino a trovare il raddoppio: servito da Lensi al limite dell'area, con una finta di corpo Grossi salta un avversario e calcia a giro sotto l'incrocio trovano un gol capolavoro. Alla fine del primo tempo però lo Scandicci ha la possibilità d'accorciare le distanze con un contropiede manovrato da Pezzano che si porta avanti il pallone e serve Savastano: la sua conclusione da quindici metri risulta però debole e centrale, facile la presa di Chiarello. Il primo tempo finisce dunque 0-2. Nella ripresa però lo Scandicci rientra con l'atteggiamento sbagliato e consente al Tau di segnare altre quattro reti. La prima arriva subito, in ripartenza: Nesti porta avanti il pallone e serve Scardigli che dal limite dell'area batte Patacchini trovando l'angolo basso. Dopo lo 0-3 il Tau gestisce la partita con un ottimo possesso palla di fronte al quale lo Scandicci non riesce a reagire. Al 54' arriva anche lo 0-4: l'angolo di Lensi finisce sulla testa di Battisti che spedisce il pallone all'incrocio. Ormai la gara è andata: Lucchesi allunga il divario spedendo all'incrocio una punizione dal limite da lui stesso conquistata. Al 65' lo Scandicci ha l'occasione di segnare la rete della bandiera: Grevi parte sulla fascia, s'accentra e serve tra i difensori Tagliavini che salta il portiere ma colpisce il palo a porta vuota. Passano solo cinque minuti e il Tau si porta sullo 0-6: servito da D'Amato con un pallone a mezz'altezza in area, Lucchesi stoppa il pallone con la coscia sinistra e calcia di collo col destro spiazzando Patacchini. Il gol dello Scandicci arriva solo nei minuti finali: il lancio di Catalano dalla difesa innesca Cardona che si ritrova davanti a Chiarello e incrocia il destro sul palo alla sinistra di Chiarello. Ma nell'esito finale cambia poco: il Tau ne vince un'altra e s'appresta a guardare con interesse lo scontro diretto tra Affrico e Cecina. Calciatoripiù: Lucchesi mette a referto una doppietta, Grossi (Tau Altopascio) una rete e un assist di un gol e un assist; Cardona (Scandicci) rende meno amara la sconfitta segnando il punto dell'1-6.
Sporting Cecina-Seravezza 2-1

SPORTING CECINA: Sozzi, Ristori, Ferretti, Tronci, Rofi, Biondi D., Vestri G., Castelli, Londi, Di Tanto, Lombardo. A disp.: Raugi, Casini, Foti, Hasibra, Mecacci, Nigiotti, Hadji, . All.: Magri Alessandro
SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Mazzoncini, Bacci, Ragghianti, Tarantini, Liu, Micheli, Ercolini, Cacciaguerra, Gabbriellini. A disp.: Bassi, Coletta, Catelli, Franzetti, Sanchez, Colombini, Tabarrani, Baldoni, Del Carlo. All.: Lampitelli Davide
RETI: Biondi D., Di Tanto, Bertilotti
SPORTING CECINA: Sozzi, Ristori, D. Ferretti, Tronci, Rofi, Biondi, Vestri, Castelli, Londi, Di Tanto, Lombardo. A disp.: Raugi, Casini, Foti, Hasibra, Mecacci, Nigiotti, Hadji. All.: Alessandro Magrì.
SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Mazzoncini, F. Bacci, Ragghianti, Tarantini, Liu, Micheli, Ercolini, Cacciaguerra, Gabbriellini. A disp.: Bassi, Coletta, Catelli, Franzetti, Sanchez, Colombini, Tabarrani, Baldoni, Del Carlo. All.: Davide Lampitelli.
ARBITRO: Niccolai di Piombino
RETI: 11' Di Tanto rig., 21' Bertilotti, 38' Biondi.
NOTE: espulsi Biondi e Baldoni.

SPORTING CECINA: Sozzi, Ristori, D. Ferretti, Tronci, Rofi, Biondi, Vestri, Castelli, Londi, Di Tanto, Lombardo. A disp.: Raugi, Casini, Foti, Hasibra, Mecacci, Nigiotti, Hadji. All.: Alessandro Magrì.
SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Mazzoncini, F. Bacci, Ragghianti, Tarantini, Liu, Micheli, Ercolini, Cacciaguerra, Gabbriellini. A disp.: Bassi, Coletta, Catelli, Franzetti, Sanchez, Colombini, Tabarrani, Baldoni, Del Carlo. All.: Davide Lampitelli.
ARBITRO: Niccolai di Piombino
RETI: 11' Di Tanto rig., 21' Bertilotti, 38' Biondi.
NOTE: espulsi Biondi e Baldoni.



Il buono è evidente, il meno buono più nascosto; ma far finta che non ci sia rischia d'amplificare i problemi futuri. Perché battendo 2-1 il Seravezza lo Sporting Cecina vince la nona partita su undici e resta agganciato all'Affrico che sfiderà domani nel recupero della gara rinviata un mese fa. Ma ha rischiato d'arrivarci di rincorsa: se a metà ripresa Sozzi non avesse neutralizzato il rigore di Franzetti il Seravezza avrebbe pareggiato, e tornare avanti sarebbe stato difficile. Anche perché insieme a Baldoni, con cui aveva sviluppato un confronto acceso, dalla partita era dovuto uscire Biondi, l'autore della rete decisiva: l'espulsione, altro aspetto negativo, costringerà lui a saltare lo scontro diretto e Magrì a riorganizzare la difesa. Il fatto che esca vincitore, e capolista, da una partita così aggrovigliata (e mal diretta: incomprensibile il metro scelto da Niccolai) esalta la prova dello Sporting Cecina, in vantaggio subito e subito raggiunto: l'incontro si sblocca all'11' quando Gabbriellini interviene fuori tempo su Lombardo e provoca il primo rigore dell'incontro, convertito in rete da Di Tanto; ma dieci minuti più tardi il Seravezza pareggia con la punizione di Bertilotti che da posizione defilata sorpassa la barriera e spedisce il pallone accanto al primo palo. Solo a sette minuti dalla fine lo Sporting Cecina riesce a riportarsi avanti. È di nuovo una punizione (il Seravezza contesta a lungo il fischio di Niccoli) a smuovere il risultato: la calcia Biondi che da un po' più di venticinque metri batte Dazzi sul primo palo. Il 2-1 resta intatto per tutto il terzo quarto di gara, alla fine del quale però il Seravezza costruisce la miglior occasione per avvicinarsi al terzo pareggio consecutivo: più che il pallone Rofi, ammonito, tocca Baldoni che stava tentando di prendere posizione in mezzo all'area. La porta è la medesima del primo tempo, l'esito no: Franzetti non riesce a replicare l'esecuzione di Di Tanto perché Sozzi indovina l'angolo e salva il successo. S'esaurisce su quest'episodio la spinta del Seravezza: lo Sporting Cecina torna a respirare, sfiora il tris con Lombardo (tiro a lato d'una spanna), se lo vede annullare da un'altra decisione contestata di Niccolai (avesse atteso un attimo, anziché fischiare una punizione dal limite avrebbe concesso il vantaggio e convalidato la rete di Mecacci) e alla fine degli otto minuti di recupero si libera da ogni angoscia. Domani a Campo di Marte le due capolista partiranno alla pari. Calciatoripiù : scendendo a sinistra Mazzoncini (Seravezza) mette ripetutamente in difficoltà la difesa avversaria, salvata soltanto da Sozzi (Sporting Cecina) che col balzo sul rigore di Franzetti conserva il primato.

Il buono è evidente, il meno buono più nascosto; ma far finta che non ci sia rischia d'amplificare i problemi futuri. Perché battendo 2-1 il Seravezza lo Sporting Cecina vince la nona partita su undici e resta agganciato all'Affrico che sfiderà domani nel recupero della gara rinviata un mese fa. Ma ha rischiato d'arrivarci di rincorsa: se a metà ripresa Sozzi non avesse neutralizzato il rigore di Franzetti il Seravezza avrebbe pareggiato, e tornare avanti sarebbe stato difficile. Anche perché insieme a Baldoni, con cui aveva sviluppato un confronto acceso, dalla partita era dovuto uscire Biondi, l'autore della rete decisiva: l'espulsione, altro aspetto negativo, costringerà lui a saltare lo scontro diretto e Magrì a riorganizzare la difesa. Il fatto che esca vincitore, e capolista, da una partita così aggrovigliata (e mal diretta: incomprensibile il metro scelto da Niccolai) esalta la prova dello Sporting Cecina, in vantaggio subito e subito raggiunto: l'incontro si sblocca all'11' quando Gabbriellini interviene fuori tempo su Lombardo e provoca il primo rigore dell'incontro, convertito in rete da Di Tanto; ma dieci minuti più tardi il Seravezza pareggia con la punizione di Bertilotti che da posizione defilata sorpassa la barriera e spedisce il pallone accanto al primo palo. Solo a sette minuti dalla fine lo Sporting Cecina riesce a riportarsi avanti. È di nuovo una punizione (il Seravezza contesta a lungo il fischio di Niccoli) a smuovere il risultato: la calcia Biondi che da un po' più di venticinque metri batte Dazzi sul primo palo. Il 2-1 resta intatto per tutto il terzo quarto di gara, alla fine del quale però il Seravezza costruisce la miglior occasione per avvicinarsi al terzo pareggio consecutivo: più che il pallone Rofi, ammonito, tocca Baldoni che stava tentando di prendere posizione in mezzo all'area. La porta è la medesima del primo tempo, l'esito no: Franzetti non riesce a replicare l'esecuzione di Di Tanto perché Sozzi indovina l'angolo e salva il successo. S'esaurisce su quest'episodio la spinta del Seravezza: lo Sporting Cecina torna a respirare, sfiora il tris con Lombardo (tiro a lato d'una spanna), se lo vede annullare da un'altra decisione contestata di Niccolai (avesse atteso un attimo, anziché fischiare una punizione dal limite avrebbe concesso il vantaggio e convalidato la rete di Mecacci) e alla fine degli otto minuti di recupero si libera da ogni angoscia. Domani a Campo di Marte le due capolista partiranno alla pari. Calciatoripiù : scendendo a sinistra Mazzoncini (Seravezza) mette ripetutamente in difficoltà la difesa avversaria, salvata soltanto da Sozzi (Sporting Cecina) che col balzo sul rigore di Franzetti conserva il primato.
Floria-Sporting Arno 2-1

FLORIA: Biotti, Casci, Capanni, Lenzi, Meini, Nahi, Vichi, Benucci, Tagliaferri C., Bombardieri, Fiorini. A disp.: Morgenni, Migliorini, Ciabatti, Benvegnu, Tagliaferri M., Giannone, Yasser, Landolina, Li. All.: Sozzi Alessandro
SPORTING ARNO: Misso, Ciapetti (60' Taiti), Ciaschi, Tysak, Cardinali, Del Gaudio, Sturiale (70' Arriola Santos), Meucci, Cocchi, Rexhaj (60' Vannini), Bettini (70' Sardelli). A disp.: Pisu, Krasniqi, Raugei, Scardigli, Arriola Santos. All.: Coppetti Fabio
RETI: Benvegnu, Fiorini, Rexhaj
NOTE: Ammonito Cardinali.FLORIA: Biotti, Casci, Capanni, Lenzi, Meini, Nahi, Vichi, Benucci, C. Tagliaferri, Bombardieri, Fiorini. A disp.: Morgenni, Migliorini, Ciabatti, Benvegnu, M. Tagliaferri, Giannone, Yasser Saber, Landolina, Li. All.: Alessandro Sozzi.
SPORTING ARNO: Misso, Ciapetti, Bettini, Tysak, Cardinali, Del Gaudio, Sturiale, Meucci, Ciaschi, Rexhaj, Cocchi. A disp.: Pisu, B. Krasniqi, Raugei, Scardigli, Taiti, Vannini, L. Arriola Santos, S. Arriola Santos, Sardelli. All.: Fabio Coppetti.
ARBITRO: Iacopini di Firenze
RETI: 26' Fiorini, 40' Rexhaj, 88' Benvegnu.

FLORIA: Biotti, Casci, Capanni, Lenzi, Meini, Nahi, Vichi, Benucci, C. Tagliaferri, Bombardieri, Fiorini. A disp.: Morgenni, Migliorini, Ciabatti, Benvegnu, M. Tagliaferri, Giannone, Yasser Saber, Landolina, Li. All.: Alessandro Sozzi.
SPORTING ARNO: Misso, Ciapetti, Bettini, Tysak, Cardinali, Del Gaudio, Sturiale, Meucci, Ciaschi, Rexhaj, Cocchi. A disp.: Pisu, B. Krasniqi, Raugei, Scardigli, Taiti, Vannini, L. Arriola Santos, S. Arriola Santos, Sardelli. All.: Fabio Coppetti.
ARBITRO: Iacopini di Firenze
RETI: 26' Fiorini, 40' Rexhaj, 88' Benvegnu.



È un risultato fondamentale in coda alla classifica: la Floria vince e prova a scappare dalla zona incandescente dove lascia a candire lo Sporting Arno, battuto 2-1. Perché la gara s'accenda è necessario attendere un quarto d'ora: d'un tratto lo Sporting Arno accelera e sfiora il vantaggio con Bettini che con un colpo di testa dall'interno dell'area indirizza il pallone verso la porta, ma Biotti vola e devia in corner. La gara però sembra complicarsi per la Floria che nel giro di pochi minuti perde per infortunio prima Capanni e poi Vichi: Sozzi manda dentro entra Migliorini e Benvegnu, due calciatori che saranno determinanti per l'esito dell'incontro. Uno dei due entra nella rete del vantaggio al 26': è proprio Migliorini, velocissimo, a pennellare un pallone a destra per il bomber Fiorini il cui tiro angolato vale la rete del vantaggio. La Floria prova subito a cercare il pareggio: lanciato da Lenzi, lo scatenato Fiorini calcia forte ma manda oltre la traversa. Al 33' ci prova Bombardieri che si smarca bene e calcia in porta: attento, Misso para. Ma a cinque minuti dalla fine lo Sporting Arno trova il pareggio: lanciato dalla mediana e partito in posizione sospetta, Rexhaj scatta dietro la difesa e batte Biotti per la rete del pareggio. Nonostante le proteste della Floria Iacopini convalida: si va all'intervallo sull'1-1. Nella ripresa si riparte a ritmi altissimi: al 48' il solito Fiorini calcia bene, ma Misso para a terra. Ben più complicata è la parata cui è chiamato al 55', quando Iacopini assegna alla Floria un rigore per il fallo su Bombardieri falciato in area: miracolosa la parata su Benucci che aveva comunque ben calciato. La Floria non ci sta e continua a macinare gioco: al 72' Migliorini si libera bene in area calcia alto. La partita si decide dunque nel finale: la difesa dello Sporting Arno respinge corto una punizione messa in area, Benvegnu risolve la mischia segnando il gol-partita calcia in rete e porta in vantaggio la Floria. È l'ultima emozione: il 2-1 quasi allo scadere condanna lo Sporting Arno alla nona sconfitta stagionale. Calciatoripiù: Biotti, Fiorini, Nahi, Cosmin Tagliaferri (Floria) e Misso (Sporting Arno).

È un risultato fondamentale in coda alla classifica: la Floria vince e prova a scappare dalla zona incandescente dove lascia a candire lo Sporting Arno, battuto 2-1. Perché la gara s'accenda è necessario attendere un quarto d'ora: d'un tratto lo Sporting Arno accelera e sfiora il vantaggio con Bettini che con un colpo di testa dall'interno dell'area indirizza il pallone verso la porta, ma Biotti vola e devia in corner. La gara però sembra complicarsi per la Floria che nel giro di pochi minuti perde per infortunio prima Capanni e poi Vichi: Sozzi manda dentro entra Migliorini e Benvegnu, due calciatori che saranno determinanti per l'esito dell'incontro. Uno dei due entra nella rete del vantaggio al 26': è proprio Migliorini, velocissimo, a pennellare un pallone a destra per il bomber Fiorini il cui tiro angolato vale la rete del vantaggio. La Floria prova subito a cercare il pareggio: lanciato da Lenzi, lo scatenato Fiorini calcia forte ma manda oltre la traversa. Al 33' ci prova Bombardieri che si smarca bene e calcia in porta: attento, Misso para. Ma a cinque minuti dalla fine lo Sporting Arno trova il pareggio: lanciato dalla mediana e partito in posizione sospetta, Rexhaj scatta dietro la difesa e batte Biotti per la rete del pareggio. Nonostante le proteste della Floria Iacopini convalida: si va all'intervallo sull'1-1. Nella ripresa si riparte a ritmi altissimi: al 48' il solito Fiorini calcia bene, ma Misso para a terra. Ben più complicata è la parata cui è chiamato al 55', quando Iacopini assegna alla Floria un rigore per il fallo su Bombardieri falciato in area: miracolosa la parata su Benucci che aveva comunque ben calciato. La Floria non ci sta e continua a macinare gioco: al 72' Migliorini si libera bene in area calcia alto. La partita si decide dunque nel finale: la difesa dello Sporting Arno respinge corto una punizione messa in area, Benvegnu risolve la mischia segnando il gol-partita calcia in rete e porta in vantaggio la Floria. È l'ultima emozione: il 2-1 quasi allo scadere condanna lo Sporting Arno alla nona sconfitta stagionale. Calciatoripiù: Biotti, Fiorini, Nahi, Cosmin Tagliaferri (Floria) e Misso (Sporting Arno).
Forte Dei Marmi 2015-Cattolica Virtus 2-4

FORTE DEI MARMI 2015: Agolli, Gronchi, Arcidiacono, Lencioni, Poli, Specchia, Gia, Torcigliani, Fermi, Cini, Fiori. A disp.: Cocozza, Cecchini, Ceru, Di Sacco, Galli, Salvatori, Simonini, Vazio . All.: Mosti Luca
CATTOLICA VIRTUS: Mura, Marinari, Silli, Gianassi, Valeriani, Nocentini, Mangani, Leggieri, Nencioli, Fontana, Stinghi. A disp.: Bardavezile, Alla, Borghini, Cesari, Ermini, Ermini Polacci, Serrini, Valiante. All.: Murras Diego
RETI: Galli, Galli, Stinghi, Stinghi, Mangani, Serrini
FORTE DEI MARMI: Agolli, Gronchi, Arcidiacono, Lencioni, M. Poli, Specchia, Gia, Torcigliani, Fermi, Cini, Fiori. A disp.: Cocozza, Cecchini, Cerù, Di Sacco, Galli, Salvatori, Simonini, Vazio. All.: Luca Mosti.
CATTOLICA VIRTUS: Mura, Marinari, Silli, Gianassi, Valeriani, Nocentini, Mangani, Leggieri, Nencioli, Fontana, Stinghi. A disp.: Bardavelidze, Alla, Borghini, Cesari, Ermini, Ermini Polacci, Serrini, Valiante. All.: Diego Murras.
ARBITRO: Di Sacco di Pisa
RETI: 10' rig., 22' Stinghi rig., 28', 78' Galli, 75' Mangani, 93' Serrini.
NOTE: espulso Specchia (21').

FORTE DEI MARMI: Agolli, Gronchi, Arcidiacono, Lencioni, M. Poli, Specchia, Gia, Torcigliani, Fermi, Cini, Fiori. A disp.: Cocozza, Cecchini, Cerù, Di Sacco, Galli, Salvatori, Simonini, Vazio. All.: Luca Mosti.
CATTOLICA VIRTUS: Mura, Marinari, Silli, Gianassi, Valeriani, Nocentini, Mangani, Leggieri, Nencioli, Fontana, Stinghi. A disp.: Bardavelidze, Alla, Borghini, Cesari, Ermini, Ermini Polacci, Serrini, Valiante. All.: Diego Murras.
ARBITRO: Di Sacco di Pisa
RETI: 10' rig., 22' Stinghi rig., 28', 78' Galli, 75' Mangani, 93' Serrini.
NOTE: espulso Specchia (21').



È un risultato così insolito che è difficile che arrivi due volte di seguito: non è però una consolazione per il Forte dei Marmi che dopo che dal Tau viene sconfitto anche dalla Cattolica Virtus col punteggio di 2-4. L'incontro s'accende subito (ottimo Agolli al 2' sul diagonale di Stinghi) e si sblocca già al 10', quando il Forte dei Marmi gestisce male un pallone al limite della propria area: lo recupera Fontana travolto da Specchia che nel tentativo di rimediare commette fallo. È facile la decisione di Di Sacco, calcio di rigore e ammonizione per aver annullato una chiara occasione da rete cercando il pallone (in gergo, dogso genuino): dal dischetto Stinghi è impeccabile e porta la Cattolica Virtus sullo 0-1. Il vantaggio di misura dura una decina di minuti, nei quali Nencioli spreca l'occasione del raddoppio; ma la Cattolica Virtus non ha neppure il tempo di rammaricarsi, perché su un pallone lungo Specchia si fa trovare fuori posizione e commette il secondo fallo da rigore con ammonizione annessa. Stinghi, che stavolta il rigore se l'era conquistato, lo converte nello 0-2; e il Forte dei Marmi si trova a dover rimediare il doppio svantaggio in inferiorità numerica. Mosti interviene e nel gioco dei ritocchi inserisce Galli che lo ricompensa subito dimezzando le distanze sull'angolo di Cini: il suo colpo di testa vale l'1-2. Inevitabilmente la gara s'apre, perché la Cattolica Virtus ha spazi a disposizione (Nencioli manca di nuovo lo specchio dopo un affondo) e il Forte dei Marmi intuisce che se aumenta la pressione può evitare di chiudere il primo tempo in svantaggio: l'occasione buona capita a Fermi che anziché addomesticare il pallone col petto sul traversone di Gronchi azzarda il colpo di testa, fuori di poco. La gara resta viva anche nella ripresa, perché nonostante l'inferiorità numerica il Forte dei Marmi non s'abbassa; salvo qualche mischia davanti a Mura, non gli riesce però di creare occasioni da rete. E a un quarto d'ora dalla fine il divario torna ad aumentare: il Forte dei Marmi gestisce malissimo un altro pallone al limite della propria area, Mangani recupera e segna l'1-3. Ma la gara ancora non è finita: la riapre di nuovo Galli che approfitta della spizzata di Fermi per filtrare in mezzo alla difesa e superare Mura con un tocco morbido. Si torna al canovaccio di pochi minuti prima: il Forte dei Marmi cerca d'occupare stabilmente l'area avversaria ma ottiene solo qualche mischia, e in una di queste è sfortunato il rimpallo su Fermi che favorisce l'uscita di Mura; in contropiede la Cattolica Virtus sfiora tre volte la quarta rete con Ermini Polacci, Serrini e Nencioli. Solo alla fine del recupero il risultato assume la configurazione definitiva: Serrini brucia la difesa sull'ennesima verticalizzazione e batte Agolli in uscita. E la Cattolica, enormi i meriti di Murras, continua a scoprirsi grande: il numero di vittorie di fila sale a sei.

È un risultato così insolito che è difficile che arrivi due volte di seguito: non è però una consolazione per il Forte dei Marmi che dopo che dal Tau viene sconfitto anche dalla Cattolica Virtus col punteggio di 2-4. L'incontro s'accende subito (ottimo Agolli al 2' sul diagonale di Stinghi) e si sblocca già al 10', quando il Forte dei Marmi gestisce male un pallone al limite della propria area: lo recupera Fontana travolto da Specchia che nel tentativo di rimediare commette fallo. È facile la decisione di Di Sacco, calcio di rigore e ammonizione per aver annullato una chiara occasione da rete cercando il pallone (in gergo, dogso genuino): dal dischetto Stinghi è impeccabile e porta la Cattolica Virtus sullo 0-1. Il vantaggio di misura dura una decina di minuti, nei quali Nencioli spreca l'occasione del raddoppio; ma la Cattolica Virtus non ha neppure il tempo di rammaricarsi, perché su un pallone lungo Specchia si fa trovare fuori posizione e commette il secondo fallo da rigore con ammonizione annessa. Stinghi, che stavolta il rigore se l'era conquistato, lo converte nello 0-2; e il Forte dei Marmi si trova a dover rimediare il doppio svantaggio in inferiorità numerica. Mosti interviene e nel gioco dei ritocchi inserisce Galli che lo ricompensa subito dimezzando le distanze sull'angolo di Cini: il suo colpo di testa vale l'1-2. Inevitabilmente la gara s'apre, perché la Cattolica Virtus ha spazi a disposizione (Nencioli manca di nuovo lo specchio dopo un affondo) e il Forte dei Marmi intuisce che se aumenta la pressione può evitare di chiudere il primo tempo in svantaggio: l'occasione buona capita a Fermi che anziché addomesticare il pallone col petto sul traversone di Gronchi azzarda il colpo di testa, fuori di poco. La gara resta viva anche nella ripresa, perché nonostante l'inferiorità numerica il Forte dei Marmi non s'abbassa; salvo qualche mischia davanti a Mura, non gli riesce però di creare occasioni da rete. E a un quarto d'ora dalla fine il divario torna ad aumentare: il Forte dei Marmi gestisce malissimo un altro pallone al limite della propria area, Mangani recupera e segna l'1-3. Ma la gara ancora non è finita: la riapre di nuovo Galli che approfitta della spizzata di Fermi per filtrare in mezzo alla difesa e superare Mura con un tocco morbido. Si torna al canovaccio di pochi minuti prima: il Forte dei Marmi cerca d'occupare stabilmente l'area avversaria ma ottiene solo qualche mischia, e in una di queste è sfortunato il rimpallo su Fermi che favorisce l'uscita di Mura; in contropiede la Cattolica Virtus sfiora tre volte la quarta rete con Ermini Polacci, Serrini e Nencioli. Solo alla fine del recupero il risultato assume la configurazione definitiva: Serrini brucia la difesa sull'ennesima verticalizzazione e batte Agolli in uscita. E la Cattolica, enormi i meriti di Murras, continua a scoprirsi grande: il numero di vittorie di fila sale a sei.
Lastrigiana-Folgor Calenzano 0-0

LASTRIGIANA: Glielmi, Masi, Mancini, Piombanti, Finelli, Recordi, Mari M., Massaro, Grottelli, Mancioppi, Martini. A disp.: Isolani, Fenza, Canale, Calderone, Falorsi, Paolucci, . All.: Zecchi Leonardo
FOLGOR CALENZANO: Liberati, Biancalani, Lenzi, Rosati, Volpi, Petruzzi, Bongini, Giugliano, Manjani, Sarti, De Biase. A disp.: Targioni, Santi, Hoxha, Casini, Nuti, Klibet, Giaquinto, . All.: Fiorentino Massimo
LASTRIGIANA: Glielmi, Masi, Mancini, Piombanti, Finelli, Recordi, M. Mari, Massaro, Grottelli, Mancioppi, Martini. A disp.: Isolani, Fenza, Pagliuca, Calderone, Falorsi, Paolucci, Canale. All.: Leonardo Zecchi.
FOLGOR CALENZANO: Liberati, Biancalani, Lenzi, Rosati, Volpi, Petruzzi, Bongini, Giugliano, Manjani, Sarti, De Biase. A disposizione: Targioni, Santi, Hoxha, Casini, Nuti, Klibet, Giaquinto. All.: Francesco Campolo.
ARBITRO: Scarabelli di Firenze

LASTRIGIANA: Glielmi, Masi, Mancini, Piombanti, Finelli, Recordi, M. Mari, Massaro, Grottelli, Mancioppi, Martini. A disp.: Isolani, Fenza, Pagliuca, Calderone, Falorsi, Paolucci, Canale. All.: Leonardo Zecchi.
FOLGOR CALENZANO: Liberati, Biancalani, Lenzi, Rosati, Volpi, Petruzzi, Bongini, Giugliano, Manjani, Sarti, De Biase. A disposizione: Targioni, Santi, Hoxha, Casini, Nuti, Klibet, Giaquinto. All.: Francesco Campolo.
ARBITRO: Scarabelli di Firenze



Una volta Paulo Sousa, quando allenava la Fiorentina, a tutti coloro che lo criticavano sia per il gioco espresso sia per i risultati fu «faccio la frittata con le uova che ho disponibili». È una frase che calza a pennello per quanto visto alla Guardiana nella partita tra Lastrigiana e Calenzano, terminata 0-0. Poche le occasioni da rete, poca la qualità, pochi i gesti tecnici degni di menzione; nel compenso tanto nervosismo, tanti falli di gioco e tante sostituzioni e perdite di tempo. Alla fine della fiera il pareggio va un tantino stretto alla Lastrigiana non tanto per le due occasioni sbagliate, ma per una maggiore permanenza nell'area di rigore ospite e per molti ultimi passaggi o tiri sbagliati. Nell'insieme dunque sono stati premiati l'impegno e la combattività del Calenzano, che però nel secondo tempo non ha mai tirato in porta; la gara è risultata eufemisticamente poco emozionante. Reduce da otto punti nelle ultime quattro partite, la Lastrigiana è una buonissima squadra, anche se gli obiettivi rimangono sempre abbastanza contenuti: è una formazione compatta in ogni reparto senza nessuna eccellenza, ma con tanti buoni giocatori ben amalgamati dal bravo Zecchi e come valore aggiunto ha uno spirito di squadra veramente notevole. Il Calenzano fino a oggi ha ottenuto solo due vittorie, e per giunta con le ultime due della classe. È una squadra che subisce tanti gol, in media più di due a partita, e presenta una rosa non eccelsa per la categoria, soprattutto nel reparto difensivo. Presumibilmente la lotta per la retrocessione sarà ristretta a tre-quattro squadre e saranno gli scontri diretti a determinare la classifica finale, considerando che anche le altre squadre della zona pericolante sono più o meno sullo stesso piano: quindi tutto può accadere. Sintetizzando, si può dire che una partita potrebbe decidere in un senso o nell'altro il destino di una squadra. Altra considerazione è la differenza abissale tra le squadre di bassa classifica e le primissime e che certi risultati roboanti non devono meravigliare più di tanto, vista la diversa caratura dei rispettivi rooster. A onor del vero, va detto che sia per la Lastrigiana sia per il Calenzano la paura di perdere era un fattore notevolmente condizionante vista la posizione di classifica. La cronaca prende il via al 4' quando, dopo essersi liberato al limite dell'area del marcatore di riferimento, Marcus Mari scarica un bel diagonale che termina fuori di un metro all'angolo opposto a quello di tiro. È identica la sorte d'una di Martini; Liberati era comunque ben vigile (12'). Cento secondi più tardi un cross di Biancalani dalla trequarti termina alto d'un metro sopra la traversa. La prima vera occasione da rete si registra al 18' dopo un errore di Liberati di in disimpegno, ma la conclusione di Martini a porta spalancata da oltre trenta metri rasenta il palo per spengersi sul fondo. Il Calenzano replica al 23': al termine di una bella azione personale dal limite Bongini calcia forte e centrale, ma Glielmi è attento e para. È comunque la Lastrigiana a fare la partita: un cross basso di Martini viene deviato provvidenzialmente in angolo in scivolata da un difensore ospite (33'). Al 39' stessa situazione dalla parte opposta del campo: Lenzi sventa la minaccia deviando sopra la traversa (e rischiando di infilare la propria porta). Scarabelli (prestazione decisamente accettabile, condivisibile la stragrande maggioranza delle sue decisioni) concede un minuto di recupero e in questo frangente il Calenzano va al tiro senza impensierire il portiere di casa: calcia Bongini al termine di una triangolazione con Biancalani e Sarti. Si qui conclude la prima parte di gara. Dopo la ripresa del gioco la seconda frazione di gioco è poco ricca di occasioni da rete. Bisogna attendere il 62' perché Canale effettui un pregevole traversone da sinistra: debole però la conclusione di Fenza, facile preda di Liberati. Al 70' si rende di nuovo protagonista Canale che da posizione laterale effettua un insidiosissimo cross basso, ma nessuno degli avanti di casa è pronto alla battuta vincente. Al 75' Canale ci prova in prima persona: il suo diagonale da una ventina di metri termina un paio di metri fuori. La Lastrigiana prova a sfondare la resistenza del Calenzano: al 77' è ottima l'occasione per Calderone che dopo un'azione prolungata sugli sviluppi di un angolo conclude alto da cinque metri. Al 86' il pallone buono capita a Martini che però cincischia troppo e perde il tempo per battere a rete da ottima posizione. Poi più nulla, se non una punizione che Mancioppi calcia addosso alla barriera (92'). Dopo i classici 5 minuti di recupero con la Lastrigiana in avanti e il Calenzano sulla difensiva, non si registrano elementi da evidenziare tranne che il triplice fischio. Meglio così, prosit. Calciatoripiù : meglio in fase propositiva che sull'uomo, Biancalani è buono anche nella combattività; molto tecnico, Sarti (Folgor Calenzano) è bravo col pallone tra i piedi così come nella visione di gioco; tempestivo e sempre ben posizionato, Finelli vince ogni contrasto; l'ingresso di Canale (Lastrigiana) dona vivacità alla manovra, le azioni più pericolose partono dai suoi piedi.

Una volta Paulo Sousa, quando allenava la Fiorentina, a tutti coloro che lo criticavano sia per il gioco espresso sia per i risultati fu «faccio la frittata con le uova che ho disponibili». È una frase che calza a pennello per quanto visto alla Guardiana nella partita tra Lastrigiana e Calenzano, terminata 0-0. Poche le occasioni da rete, poca la qualità, pochi i gesti tecnici degni di menzione; nel compenso tanto nervosismo, tanti falli di gioco e tante sostituzioni e perdite di tempo. Alla fine della fiera il pareggio va un tantino stretto alla Lastrigiana non tanto per le due occasioni sbagliate, ma per una maggiore permanenza nell'area di rigore ospite e per molti ultimi passaggi o tiri sbagliati. Nell'insieme dunque sono stati premiati l'impegno e la combattività del Calenzano, che però nel secondo tempo non ha mai tirato in porta; la gara è risultata eufemisticamente poco emozionante. Reduce da otto punti nelle ultime quattro partite, la Lastrigiana è una buonissima squadra, anche se gli obiettivi rimangono sempre abbastanza contenuti: è una formazione compatta in ogni reparto senza nessuna eccellenza, ma con tanti buoni giocatori ben amalgamati dal bravo Zecchi e come valore aggiunto ha uno spirito di squadra veramente notevole. Il Calenzano fino a oggi ha ottenuto solo due vittorie, e per giunta con le ultime due della classe. È una squadra che subisce tanti gol, in media più di due a partita, e presenta una rosa non eccelsa per la categoria, soprattutto nel reparto difensivo. Presumibilmente la lotta per la retrocessione sarà ristretta a tre-quattro squadre e saranno gli scontri diretti a determinare la classifica finale, considerando che anche le altre squadre della zona pericolante sono più o meno sullo stesso piano: quindi tutto può accadere. Sintetizzando, si può dire che una partita potrebbe decidere in un senso o nell'altro il destino di una squadra. Altra considerazione è la differenza abissale tra le squadre di bassa classifica e le primissime e che certi risultati roboanti non devono meravigliare più di tanto, vista la diversa caratura dei rispettivi rooster. A onor del vero, va detto che sia per la Lastrigiana sia per il Calenzano la paura di perdere era un fattore notevolmente condizionante vista la posizione di classifica. La cronaca prende il via al 4' quando, dopo essersi liberato al limite dell'area del marcatore di riferimento, Marcus Mari scarica un bel diagonale che termina fuori di un metro all'angolo opposto a quello di tiro. È identica la sorte d'una di Martini; Liberati era comunque ben vigile (12'). Cento secondi più tardi un cross di Biancalani dalla trequarti termina alto d'un metro sopra la traversa. La prima vera occasione da rete si registra al 18' dopo un errore di Liberati di in disimpegno, ma la conclusione di Martini a porta spalancata da oltre trenta metri rasenta il palo per spengersi sul fondo. Il Calenzano replica al 23': al termine di una bella azione personale dal limite Bongini calcia forte e centrale, ma Glielmi è attento e para. È comunque la Lastrigiana a fare la partita: un cross basso di Martini viene deviato provvidenzialmente in angolo in scivolata da un difensore ospite (33'). Al 39' stessa situazione dalla parte opposta del campo: Lenzi sventa la minaccia deviando sopra la traversa (e rischiando di infilare la propria porta). Scarabelli (prestazione decisamente accettabile, condivisibile la stragrande maggioranza delle sue decisioni) concede un minuto di recupero e in questo frangente il Calenzano va al tiro senza impensierire il portiere di casa: calcia Bongini al termine di una triangolazione con Biancalani e Sarti. Si qui conclude la prima parte di gara. Dopo la ripresa del gioco la seconda frazione di gioco è poco ricca di occasioni da rete. Bisogna attendere il 62' perché Canale effettui un pregevole traversone da sinistra: debole però la conclusione di Fenza, facile preda di Liberati. Al 70' si rende di nuovo protagonista Canale che da posizione laterale effettua un insidiosissimo cross basso, ma nessuno degli avanti di casa è pronto alla battuta vincente. Al 75' Canale ci prova in prima persona: il suo diagonale da una ventina di metri termina un paio di metri fuori. La Lastrigiana prova a sfondare la resistenza del Calenzano: al 77' è ottima l'occasione per Calderone che dopo un'azione prolungata sugli sviluppi di un angolo conclude alto da cinque metri. Al 86' il pallone buono capita a Martini che però cincischia troppo e perde il tempo per battere a rete da ottima posizione. Poi più nulla, se non una punizione che Mancioppi calcia addosso alla barriera (92'). Dopo i classici 5 minuti di recupero con la Lastrigiana in avanti e il Calenzano sulla difensiva, non si registrano elementi da evidenziare tranne che il triplice fischio. Meglio così, prosit. Calciatoripiù : meglio in fase propositiva che sull'uomo, Biancalani è buono anche nella combattività; molto tecnico, Sarti (Folgor Calenzano) è bravo col pallone tra i piedi così come nella visione di gioco; tempestivo e sempre ben posizionato, Finelli vince ogni contrasto; l'ingresso di Canale (Lastrigiana) dona vivacità alla manovra, le azioni più pericolose partono dai suoi piedi.
Affrico-Atletico Lucca 5-0

AFFRICO: Fei (30), Giannoni, Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli, Bartoletti, Ciari, Califano, Sborgi. A disp.: , Bartalini, Cillerai, Guerrini, Sicilia, Campaioli, Luzzi, Donigaglia, Morelli. All.: Gori Filippo
ATLETICO LUCCA: Di Cesare, Vigolo, Lazzareschi, Simoni (Dusan), Bigondi, Faratro, Nikaj, Tocchini, Salotti, Lleshi, Paolinelli. A disp.: Meini, Dal Porto, Leporatti, Landolfo, Conti, Giusfredi, Dhana, . All.: Luzzi Matteo
RETI: Ciari, Guidorizzi, Bertelli, Bertelli, Bertelli
AFFRICO: Fei, Giannoni, Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli, Bartoletti, Ciari, Califano, Sborgi. A disp.: Bartalini, Cillerai, Guerrini, Sicilia, Campaioli, Luzzi, Donigaglia, Morelli. All.: Filippo Gori.
ATLETICO LUCCA: Di Cesare, Vigolo, Lazzareschi, Simoni, Bigondi, Faratro, Nikaj, Tocchini, Salotti, Lleshi, Paolinelli. A disp.: Meini, Dal Porto, Leporatti, Landolfo, Conti, Giusfredi, Dhana. All.: Matteo Luzzi.
ARBITRO: Mauro di Pistoia
RETI: 50' Ciari, 54' Guidorizzi rig., 60', 78', 86' Bertelli.

AFFRICO: Fei, Giannoni, Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli, Bartoletti, Ciari, Califano, Sborgi. A disp.: Bartalini, Cillerai, Guerrini, Sicilia, Campaioli, Luzzi, Donigaglia, Morelli. All.: Filippo Gori.
ATLETICO LUCCA: Di Cesare, Vigolo, Lazzareschi, Simoni, Bigondi, Faratro, Nikaj, Tocchini, Salotti, Lleshi, Paolinelli. A disp.: Meini, Dal Porto, Leporatti, Landolfo, Conti, Giusfredi, Dhana. All.: Matteo Luzzi.
ARBITRO: Mauro di Pistoia
RETI: 50' Ciari, 54' Guidorizzi rig., 60', 78', 86' Bertelli.



Su queste partite qui sbilanciarsi è facile: può passare avanti subito come contro il Calenzano o dover attendere la ripresa, ma alla lunga l'Affrico vince con uno scarto ampio. La sua nona vittima stagionale (finora si sono salvati soltanto la Floria, unica squadra ad averlo battuto, e il Tau nello scontro diretto) è l'Atletico Lucca, sconfitto con cinque reti nella ripresa dopo che per quarantacinque minuti aveva tenuto a zero il contatore delle occasioni avversarie: abbinate ai rilanci con cui cercare lo spunti di Lleshi o le spizzate di Salotti, le ottime chiusure della difesa tengono l'Affrico lontano da Di Cesare e lo costringono a ripartire da lontano ogni volta che perde il possesso. Dunque non è così singolare che le migliori occasioni del primo tempo le costruisca l'Atletico Lucca, pericoloso in ripartenza sia con Simoni (tiro debole dall'interno dell'area) sia con Nikaj, sui cui servizi né Paolinelli né Salotti riescono a incidere. L'intervallo serve a Gori per scuotere la squadra. L'Affrico si presenta al riavvio con maggior cattiveria e, spostato definitivamente il baricentro a ridosso dell'area avversaria, alla prima opportunità passa avanti: segna Ciari che, ricevuto il pallone in area, è rapido nel liberarsi al tiro e nel calciare in diagonale sul secondo palo. Il vantaggio aumenta nel giro di poco, perché l'Atletico Lucca ora deve alzarsi e concedere spazi all'Affrico che ci s'infila come un freddoloso in una sauna: Lazzareschi è costretto al fallo sull'affondo di Califano, che peraltro cadendo s'infortuna e deve lasciare spazio a Donigaglia; Mauro fischia un rigore evidente che Guidorizzi converte nel raddoppio. La prima delle tre reti di Bertelli (colpo di testa sull'angolo di Guidorizzi; di qui alla fine ne arriveranno altre due, una di piede da distanza ravvicinata e un'altra di testa, in anticipo su Di Cesare sul traversone di Guerrini) chiude la partita in anticipo: con un mese di ritardo l'Affrico può cominciare a pensare allo scontro diretto col Cecina. Calciatoripiù : prezioso in copertura, ottimo in fase di spinta: Giannoni accompagna spesso l'azione offensiva dell'Affrico, cui la tripletta di Bertelli consegna un altro successo ampio.

Su queste partite qui sbilanciarsi è facile: può passare avanti subito come contro il Calenzano o dover attendere la ripresa, ma alla lunga l'Affrico vince con uno scarto ampio. La sua nona vittima stagionale (finora si sono salvati soltanto la Floria, unica squadra ad averlo battuto, e il Tau nello scontro diretto) è l'Atletico Lucca, sconfitto con cinque reti nella ripresa dopo che per quarantacinque minuti aveva tenuto a zero il contatore delle occasioni avversarie: abbinate ai rilanci con cui cercare lo spunti di Lleshi o le spizzate di Salotti, le ottime chiusure della difesa tengono l'Affrico lontano da Di Cesare e lo costringono a ripartire da lontano ogni volta che perde il possesso. Dunque non è così singolare che le migliori occasioni del primo tempo le costruisca l'Atletico Lucca, pericoloso in ripartenza sia con Simoni (tiro debole dall'interno dell'area) sia con Nikaj, sui cui servizi né Paolinelli né Salotti riescono a incidere. L'intervallo serve a Gori per scuotere la squadra. L'Affrico si presenta al riavvio con maggior cattiveria e, spostato definitivamente il baricentro a ridosso dell'area avversaria, alla prima opportunità passa avanti: segna Ciari che, ricevuto il pallone in area, è rapido nel liberarsi al tiro e nel calciare in diagonale sul secondo palo. Il vantaggio aumenta nel giro di poco, perché l'Atletico Lucca ora deve alzarsi e concedere spazi all'Affrico che ci s'infila come un freddoloso in una sauna: Lazzareschi è costretto al fallo sull'affondo di Califano, che peraltro cadendo s'infortuna e deve lasciare spazio a Donigaglia; Mauro fischia un rigore evidente che Guidorizzi converte nel raddoppio. La prima delle tre reti di Bertelli (colpo di testa sull'angolo di Guidorizzi; di qui alla fine ne arriveranno altre due, una di piede da distanza ravvicinata e un'altra di testa, in anticipo su Di Cesare sul traversone di Guerrini) chiude la partita in anticipo: con un mese di ritardo l'Affrico può cominciare a pensare allo scontro diretto col Cecina. Calciatoripiù : prezioso in copertura, ottimo in fase di spinta: Giannoni accompagna spesso l'azione offensiva dell'Affrico, cui la tripletta di Bertelli consegna un altro successo ampio.