Campionando.it

Allievi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 11

Cattolica Virtus-Capezzano Pianore 1-0

CATTOLICA VIRTUS: Bardavezile, Ermini, Silli, Gianassi, Mirashi, Valeriani, Mangani, Cesari, Serrini, Leggieri, Stinghi. A disp.: Mura, Borghini, Ermini Polacci, Fontana, Linares Brito, Marinari, Valiante, . All.: Murras Diego
CAPEZZANO PIANORE: Lao Luna, Masala, Sannino, Poli, Bertolucci, Dessi, Ceseri, Paoli, Orlowski Giannoni, Domenici, Bartoli. A disp.: Pellegrini, Palagi, Puccetti, Giorgieri, Sediki, Ricciotti, Usseglio, Benassi, Di Luca. All.: Landi Avio
RETI: Stinghi
CATTOLICA VIRTUS: Bardavelidze, Ermini, Silli, Gianassi, Mirashi, Valeriani, Mangani, Cesari, Serrini, Leggieri, Stinghi. A disp.: Mura, Borghini, Ermini Polacci, Fontana, Linares, Marinari, Valiante. All.: Diego Murras.
CAPEZZANO P.: Laoluna, Masala, Sannino, Poli, Bertolucci, Dessì, Ceseri, A. Paoli, Orlowski Giannoni, Domenici, Bartoli. A disp.: Pellegrini, Palagi, Puccetti, Giorgieri, Sediki, Ricciotti, Usseglio Viretta, Benassi, Di Luca. All.: Avio Landi.
ARBITRO: Galligani di Pistoia
RETE: 79' Stinghi.

CATTOLICA VIRTUS: Bardavelidze, Ermini, Silli, Gianassi, Mirashi, Valeriani, Mangani, Cesari, Serrini, Leggieri, Stinghi. A disp.: Mura, Borghini, Ermini Polacci, Fontana, Linares, Marinari, Valiante. All.: Diego Murras.
CAPEZZANO P.: Laoluna, Masala, Sannino, Poli, Bertolucci, Dessì, Ceseri, A. Paoli, Orlowski Giannoni, Domenici, Bartoli. A disp.: Pellegrini, Palagi, Puccetti, Giorgieri, Sediki, Ricciotti, Usseglio Viretta, Benassi, Di Luca. All.: Avio Landi.
ARBITRO: Galligani di Pistoia
RETE: 79' Stinghi.



Essere ambiziosi non è peccato, se l'ambizione è adeguata all'impegno: e, visto che per raggiungere la quinta vittoria consecutiva la Cattolica Virtus ha lavorato tanto, è giusto che si piazzi alle spalle del quartetto di testa, in piena zona Coppa per l'accesso alla quale probabilmente lotterà fino a fine stagione. Retrospettivamente si ridimensionano molto le tre sconfitte nelle prime tre gare: a batterla furono infatti Cecina, Affrico e Tau Altopascio, e basta guardare le prime righe della classifica per capire il livello. Dopo quell'avvio complicato Murras è riuscito a modellare una squadra che continua a dargli soddisfazioni costanti: l'ultima è il successo di misura sul Capezzano che, capace di battere la Sestese in trasferta e sconfitto in casa dallo Sporting Arno, resta ancora un discreto enigma. Non è un enigma però il modo in cui affronta la trasferta di Soffiano, perlomeno in avvio: difesa attenta e ripartenze ordinate. Per la Cattolica Virtus è dunque complicato trovare spazi: ci provano Stinghi, Serrini e Cesari su cui è reattivo Laoluna, al solito tra i migliori, poi Mangani e Silli che sfiorano il palo. Per il Capezzano la miglior occasione del primo tempo la costruisce Orlowski Giannoni con una ripartenza neutralizzata dalla parata sicura di Bardavelidze, peraltro l'ultima del suo incontro: un infortunio lo costringe a restare negli spogliatoi e a lasciare i pali a Mura, sulla carta il titolare del ruolo. È l'unica modifica tra il primo e il secondo tempo, che si sviluppa sul medesimo canovaccio: la Cattolica continua ad attaccare, sfiora la rete sia dopo un rimpallo difensore-portiere sull'iniziativa di Serrini a sinistra sia con un tiro di Ermini da destra ma con la manovra non riesce a far male al Capezzano. Per passare le serve dunque un calcio da fermo: di quello buono s'incarica Fontana che a undici minuti dalla fine spedisce il pallone sulla testa di Stinghi, e da qui in rete. Costretto a rimontare lo svantaggio e inghiottito da una classifica che, anche se dietro vanno pianissimo, tanto serena più non è, nel tempo che resta il Capezzano si lancia all'attacco e costruisce le occasioni più nitide di tutta la gara: gli va male che Mura si confermi portiere di grande talento e sul tiro d'Alessandro Paoli dal limite copra l'angolo con una reattività da sprinter, e che anziché servire Di Luca solo a centro area Usseglio Viretta, comunque ben entrato dalla panchina, cerchi la porta chiudendo troppo il destro. La Cattolica dunque vince di nuovo: nelle ultime sette partite sono arrivati diciannove punti, solo il pari di Lucca a sbocconcellare una geometria altrimenti perfetta.

Essere ambiziosi non è peccato, se l'ambizione è adeguata all'impegno: e, visto che per raggiungere la quinta vittoria consecutiva la Cattolica Virtus ha lavorato tanto, è giusto che si piazzi alle spalle del quartetto di testa, in piena zona Coppa per l'accesso alla quale probabilmente lotterà fino a fine stagione. Retrospettivamente si ridimensionano molto le tre sconfitte nelle prime tre gare: a batterla furono infatti Cecina, Affrico e Tau Altopascio, e basta guardare le prime righe della classifica per capire il livello. Dopo quell'avvio complicato Murras è riuscito a modellare una squadra che continua a dargli soddisfazioni costanti: l'ultima è il successo di misura sul Capezzano che, capace di battere la Sestese in trasferta e sconfitto in casa dallo Sporting Arno, resta ancora un discreto enigma. Non è un enigma però il modo in cui affronta la trasferta di Soffiano, perlomeno in avvio: difesa attenta e ripartenze ordinate. Per la Cattolica Virtus è dunque complicato trovare spazi: ci provano Stinghi, Serrini e Cesari su cui è reattivo Laoluna, al solito tra i migliori, poi Mangani e Silli che sfiorano il palo. Per il Capezzano la miglior occasione del primo tempo la costruisce Orlowski Giannoni con una ripartenza neutralizzata dalla parata sicura di Bardavelidze, peraltro l'ultima del suo incontro: un infortunio lo costringe a restare negli spogliatoi e a lasciare i pali a Mura, sulla carta il titolare del ruolo. È l'unica modifica tra il primo e il secondo tempo, che si sviluppa sul medesimo canovaccio: la Cattolica continua ad attaccare, sfiora la rete sia dopo un rimpallo difensore-portiere sull'iniziativa di Serrini a sinistra sia con un tiro di Ermini da destra ma con la manovra non riesce a far male al Capezzano. Per passare le serve dunque un calcio da fermo: di quello buono s'incarica Fontana che a undici minuti dalla fine spedisce il pallone sulla testa di Stinghi, e da qui in rete. Costretto a rimontare lo svantaggio e inghiottito da una classifica che, anche se dietro vanno pianissimo, tanto serena più non è, nel tempo che resta il Capezzano si lancia all'attacco e costruisce le occasioni più nitide di tutta la gara: gli va male che Mura si confermi portiere di grande talento e sul tiro d'Alessandro Paoli dal limite copra l'angolo con una reattività da sprinter, e che anziché servire Di Luca solo a centro area Usseglio Viretta, comunque ben entrato dalla panchina, cerchi la porta chiudendo troppo il destro. La Cattolica dunque vince di nuovo: nelle ultime sette partite sono arrivati diciannove punti, solo il pari di Lucca a sbocconcellare una geometria altrimenti perfetta.
Seravezza-Scandicci 1-1

SERAVEZZA: Bassi, Bertilotti, Sanchez, Matrizi, Ragghianti, Micheli, Tarantini, Liu, Franzetti, Cacciaguerra, Ercolini. A disp.: Masini, Colombini, Del Carlo, Domenici, Tabarrani, Baldoni, Catelli, Bacci, Gabbriellini. All.: Lampitelli Davide
SCANDICCI: Patacchini, Baiardi, Cremonini, Corsinovi, Catalano, Villoresi, Savastano, Pezzano, Cardona, Baldini, Grevi. A disp.: Serio, Esposito A., Esposito R., Municchi, Pepe, Picarelli, Sarti, Tagliavini, Vezzosi. All.: Pratesi Andrea
RETI: Cacciaguerra, Baldini
SERAVEZZA: Bassi, Bertilotti, Sanchez, Matrizi, Raggianti, Micheli, Tarantini, Liu, Franzetti, Cacciaguerra, Ercolini. A disp.: Masini, Colombini, Del Carlo, Domenici, Tabarrani, Baldoni, Catelli, Bacci, Gabbriellini. All.: Davide Lampitelli.
SCANDICCI: Patacchini, Baiardi, Cremonini, Corsinovi, Catalano, Villoresi, Savastano, Pezzano, Cardona, Baldini, Grevi. A disp.: Serio, A. Esposito, R. Esposito, Municchi, Pepe, Picarelli, Sarti, Tagliavini, Vezzosi. All.: Simone Fioravanti.
ARBITRO: Poli di Carrara
RETI: 16' Baldini, 30' Cacciaguerra.

SERAVEZZA: Bassi, Bertilotti, Sanchez, Matrizi, Raggianti, Micheli, Tarantini, Liu, Franzetti, Cacciaguerra, Ercolini. A disp.: Masini, Colombini, Del Carlo, Domenici, Tabarrani, Baldoni, Catelli, Bacci, Gabbriellini. All.: Davide Lampitelli.
SCANDICCI: Patacchini, Baiardi, Cremonini, Corsinovi, Catalano, Villoresi, Savastano, Pezzano, Cardona, Baldini, Grevi. A disp.: Serio, A. Esposito, R. Esposito, Municchi, Pepe, Picarelli, Sarti, Tagliavini, Vezzosi. All.: Simone Fioravanti.
ARBITRO: Poli di Carrara
RETI: 16' Baldini, 30' Cacciaguerra.



Quando non si può vincere un punto è ottimo, specie se arriva insieme a una prestazione di carattere: anche se era passato in vantaggio intorno al quarto d'ora lo Scandicci si fa andar bene l'1-1 ottenuto sul campo del Seravezza che torna a segnare in casa (di Cacciaguerra la rete) ma dal 1° ottobre, 4-1 all'Armando Picchi, non riesce più a vincere. Lo Scandicci se lo fa andare bene perché le assenze rendono complicate le convocazioni di Fioravanti: la panchina è rimpolpata da ben quattro 2008, Vezzosi, il quinto, gioca titolare (e, fatto curioso, per una volta si torna ai numeri tradizionali: mancano troppi proprietari di maglie personalizzate). Allo Scandicci va bene anche se, dopo l'occasione capitata a Tarantini in avvio (strepitoso Patacchini in opposizione), colpisce il palo col tiro di Pezzano dal limite e al quarto d'ora passa avanti: la volée di Baldini dall'interno dell'area conclude l'azione imbastita da Savastano e rifinita da Grevi. Alla mezz'ora però il Seravezza pareggia: recuperato alto il pallone, Micheli cambia campo da destra a sinistra e favorisce il traversone di Franzetti; lo raccoglie Cacciaguerra che approfitta dell'errata lettura della difesa avversaria, piazzata male, e incrocia in porta il pallone dell'1-1. Il Seravezza prova a sfruttare lo slancio favorevole per completare la rimonta e nella ripresa si porta ben cinque volte in pedana, ma l'imprecisione di Catelli (due occasioni), Ercolini, Tabarrani e Liu grazia lo Scandicci, che nel finale accende la partita con le iniziative dei due Esposito: calciando dal limite Riccardo chiama Bassi, sostituto di Dazzi, a una parata decisiva; Adriano sfrutta invece il lancio di Pezzano per cercare il secondo incrocio, mancato per cinque centimetri misurati. Resta ancora il tempo per tre punizioni dal limite: due per lo Scandicci, e sulla seconda Riccardo Esposito sfiora il gol-partita; una per il Seravezza, che la conquista in ripartenza e l'affida a Cacciaguerra cui s'oppongono la barriera e Patacchini. È l'epilogo dell'incontro: l'1-1 è giusto, ma nonostante le occasioni nel finale lo Scandicci ne è più felice. D'altra parte la zona retrocessione è di nuovo alle spalle; e finalmente la squadra comincia a carburare. Calciatorepiù: Ercolini (Seravezza) cerca di regalare imprevedibilità all'azione d'attacco.

Quando non si può vincere un punto è ottimo, specie se arriva insieme a una prestazione di carattere: anche se era passato in vantaggio intorno al quarto d'ora lo Scandicci si fa andar bene l'1-1 ottenuto sul campo del Seravezza che torna a segnare in casa (di Cacciaguerra la rete) ma dal 1° ottobre, 4-1 all'Armando Picchi, non riesce più a vincere. Lo Scandicci se lo fa andare bene perché le assenze rendono complicate le convocazioni di Fioravanti: la panchina è rimpolpata da ben quattro 2008, Vezzosi, il quinto, gioca titolare (e, fatto curioso, per una volta si torna ai numeri tradizionali: mancano troppi proprietari di maglie personalizzate). Allo Scandicci va bene anche se, dopo l'occasione capitata a Tarantini in avvio (strepitoso Patacchini in opposizione), colpisce il palo col tiro di Pezzano dal limite e al quarto d'ora passa avanti: la volée di Baldini dall'interno dell'area conclude l'azione imbastita da Savastano e rifinita da Grevi. Alla mezz'ora però il Seravezza pareggia: recuperato alto il pallone, Micheli cambia campo da destra a sinistra e favorisce il traversone di Franzetti; lo raccoglie Cacciaguerra che approfitta dell'errata lettura della difesa avversaria, piazzata male, e incrocia in porta il pallone dell'1-1. Il Seravezza prova a sfruttare lo slancio favorevole per completare la rimonta e nella ripresa si porta ben cinque volte in pedana, ma l'imprecisione di Catelli (due occasioni), Ercolini, Tabarrani e Liu grazia lo Scandicci, che nel finale accende la partita con le iniziative dei due Esposito: calciando dal limite Riccardo chiama Bassi, sostituto di Dazzi, a una parata decisiva; Adriano sfrutta invece il lancio di Pezzano per cercare il secondo incrocio, mancato per cinque centimetri misurati. Resta ancora il tempo per tre punizioni dal limite: due per lo Scandicci, e sulla seconda Riccardo Esposito sfiora il gol-partita; una per il Seravezza, che la conquista in ripartenza e l'affida a Cacciaguerra cui s'oppongono la barriera e Patacchini. È l'epilogo dell'incontro: l'1-1 è giusto, ma nonostante le occasioni nel finale lo Scandicci ne è più felice. D'altra parte la zona retrocessione è di nuovo alle spalle; e finalmente la squadra comincia a carburare. Calciatorepiù: Ercolini (Seravezza) cerca di regalare imprevedibilità all'azione d'attacco.
Armando Picchi-Oltrera 2-3

ARMANDO PICCHI: Martino, Luppichini, Lega, Raglianti, Lucido, Bulleri, Tognetti An., Marchetti, Menicagli, Falleni, Tognetti Al.. A disp.: Paoli, Mecacci, Faye, Ulivieri, . All.: Soldani Valerio
OLTRERA: Lemmi, Corsagni, Lupi, Celi, Squarcini, Cannarsa, Palma, Barbanti, El Ouardi, Hoti, Panettella. A disp.: Ruglioni, Golfarini, Landi, Rendina, Romano, Valente, . All.: Ristori Stefano
RETI: Menicagli, Menicagli, El Ouardi, El Ouardi, Cannarsa
ARMANDO PICCHI: Martino, Luppichini, Lega, Raglianti, Lucido, Bulleri, Andrea Tognetti, Marchetti, Menicagli, Falleni, Alberto Tognetti. A disp.: L. Paoli, Mecacci, Faye, Ulivieri. All.: Riccardo Cipriani.
OLTRERA: Lemmi, Corsagni, Lupi, Celi, Squarcini, Cannarsa, Palma, Barbanti, El Ouardi, Hoti, Panettella. A disp.: Ruglioni, Golfarini, S. Landi, Rendina, Romano, Valente. All.: Fulvio Formigli.
ARBITRO: Terni di Lucca
RETI: 16', 25' Menicagli, 41', 51' El Ouardi, 87' Cannarsa.

ARMANDO PICCHI: Martino, Luppichini, Lega, Raglianti, Lucido, Bulleri, Andrea Tognetti, Marchetti, Menicagli, Falleni, Alberto Tognetti. A disp.: L. Paoli, Mecacci, Faye, Ulivieri. All.: Riccardo Cipriani.
OLTRERA: Lemmi, Corsagni, Lupi, Celi, Squarcini, Cannarsa, Palma, Barbanti, El Ouardi, Hoti, Panettella. A disp.: Ruglioni, Golfarini, S. Landi, Rendina, Romano, Valente. All.: Fulvio Formigli.
ARBITRO: Terni di Lucca
RETI: 16', 25' Menicagli, 41', 51' El Ouardi, 87' Cannarsa.



C'è andato vicino, molto più vicino d'altre volte: ma nonostante il doppio vantaggio e il pareggio retto fino a tre minuti dalla fine neppure stavolta l'Armando Picchi è riuscito a conquistare il primo punto nell'élite. Ha rischiato di lasciarglielo l'Oltrera che, alla peggior prova da un paio di mesi, solo all'87' riesce a completare la rimonta segnando il punto del 3-2; e ora la classifica è quasi stupefacente per una neopromossa, sesta alle spalle delle grandissime. Ma per vincere c'è stato bisogno di patire, colpa della doppietta di Menicagli per due volte a rete tra il 16' (punta il terzino, si porta il pallone sul mancino e incrocia sul secondo palo) e il 25', quando approfitta d'un retropassaggio pigro di Cannarsa e batte Lemmi sull'accenno d'uscita. Solo quando un terzo di gara se n'è ormai andato l'Oltrera comincia a reagire e a costruire occasioni da rete: protagonista è sempre El Ouardi con due giocate identiche, due colpi di testa prima sulla traversa (cross di Lupi, 30') e poi in porta (cross di Panettella, 41'). È chiaro che il Picchi soffre i palloni alti: l'Oltrera lo capisce e in avvio di ripresa ne sfrutta un altro, col medesimo protagonista che stavolta approfitta d'una rimessa laterale mal gestita. Ma l'Oltrera non può accontentarsi del 2-2 e continua ad attaccare: Martino salva sui tiri di Palma e Panettella da fuori, ma all'87' deve piegarsi al colpo di testa di Cannarsa che devia in porta l'angolo di Golfarini e si fa perdonare la sciocchezza in occasione del raddoppio avversario. Anche se la prestazione non è stata entusiasmante, l'Oltrera si prende dunque la quarta vittoria stagionale; e, visto che nell'ambiente si continua a dire che ancora è bene guardarsi alle spalle, i punti di vantaggio sulla zona retrocessione salgono a sette. Calciatoripiù: alla doppietta di Menicagli (Armando Picchi) replica la doppietta d'El Ouardi, che la condisce con una traversa e si fa trovare pronto nella gara in cui Formigli lo schiera titolare dopo qualche settimana di panchina.

C'è andato vicino, molto più vicino d'altre volte: ma nonostante il doppio vantaggio e il pareggio retto fino a tre minuti dalla fine neppure stavolta l'Armando Picchi è riuscito a conquistare il primo punto nell'élite. Ha rischiato di lasciarglielo l'Oltrera che, alla peggior prova da un paio di mesi, solo all'87' riesce a completare la rimonta segnando il punto del 3-2; e ora la classifica è quasi stupefacente per una neopromossa, sesta alle spalle delle grandissime. Ma per vincere c'è stato bisogno di patire, colpa della doppietta di Menicagli per due volte a rete tra il 16' (punta il terzino, si porta il pallone sul mancino e incrocia sul secondo palo) e il 25', quando approfitta d'un retropassaggio pigro di Cannarsa e batte Lemmi sull'accenno d'uscita. Solo quando un terzo di gara se n'è ormai andato l'Oltrera comincia a reagire e a costruire occasioni da rete: protagonista è sempre El Ouardi con due giocate identiche, due colpi di testa prima sulla traversa (cross di Lupi, 30') e poi in porta (cross di Panettella, 41'). È chiaro che il Picchi soffre i palloni alti: l'Oltrera lo capisce e in avvio di ripresa ne sfrutta un altro, col medesimo protagonista che stavolta approfitta d'una rimessa laterale mal gestita. Ma l'Oltrera non può accontentarsi del 2-2 e continua ad attaccare: Martino salva sui tiri di Palma e Panettella da fuori, ma all'87' deve piegarsi al colpo di testa di Cannarsa che devia in porta l'angolo di Golfarini e si fa perdonare la sciocchezza in occasione del raddoppio avversario. Anche se la prestazione non è stata entusiasmante, l'Oltrera si prende dunque la quarta vittoria stagionale; e, visto che nell'ambiente si continua a dire che ancora è bene guardarsi alle spalle, i punti di vantaggio sulla zona retrocessione salgono a sette. Calciatoripiù: alla doppietta di Menicagli (Armando Picchi) replica la doppietta d'El Ouardi, che la condisce con una traversa e si fa trovare pronto nella gara in cui Formigli lo schiera titolare dopo qualche settimana di panchina.
Sporting Arno-Lastrigiana 0-2

SPORTING ARNO: Misso, Vannini (70' Piccirilli), Ciaschi (60' Taiti), Tysak, Cardinali, Del Gaudio, Ciapetti (70' Raugei), Meucci, Cocchi (50' Scardigli), Rexhaj (60' Sturiale), Bettini. A disp.: , Krasniqi, Sardelli . All.: Coppetti Fabio
LASTRIGIANA: Isolani, Fenza, Mancini, Massaro (80' Vella), Masi, Piombanti, Mari M. (60' Massenzio), Martini (75' Calderone), Grottelli, Pagliuca, Mancioppi. A disp.: Glielmi, Rossi, Finelli, Dainelli, . All.: Zecchi Leonardo
RETI: Massaro, Mancioppi
NOTE: Ammoniti Vannini, Cardinali, Ciapetti.SPORTING ARNO: Misso, Vannini, Ciaschi, Tysak, Cardinali, Del Gaudio, Ciapetti, Meucci, Cocchi, Rexhaj, Bettini. A disp.: B. Krasniqi, Piccirilli, Raugei, Scardigli, Sturiale, Taiti, Sardelli, Matranxhi. All.: Fabio Coppetti.
LASTRIGIANA: Isolani, Fenza, Mancini, Pagliuca, Piombanti, Masi, M. Mari, Massaro, Grottelli, Mancioppi, Martini. A disp.: Glielmi, Finelli, J. Rossi, Vella, Massenzio, Calderone, Dainelli. All.: Leonardo Zecchi.
ARBITRO: Rontani di Firenze
RETI: 12' Mancioppi, 73' Massaro.

SPORTING ARNO: Misso, Vannini, Ciaschi, Tysak, Cardinali, Del Gaudio, Ciapetti, Meucci, Cocchi, Rexhaj, Bettini. A disp.: B. Krasniqi, Piccirilli, Raugei, Scardigli, Sturiale, Taiti, Sardelli, Matranxhi. All.: Fabio Coppetti.
LASTRIGIANA: Isolani, Fenza, Mancini, Pagliuca, Piombanti, Masi, M. Mari, Massaro, Grottelli, Mancioppi, Martini. A disp.: Glielmi, Finelli, J. Rossi, Vella, Massenzio, Calderone, Dainelli. All.: Leonardo Zecchi.
ARBITRO: Rontani di Firenze
RETI: 12' Mancioppi, 73' Massaro.



Le mille assenze, il mezzo derby, la classifica dell'avversario che aveva bisogno di punti per dar continuità al successo di Capezzano e tirarsi definitivamente fuori dalla zona retrocessione: per la Lastrigiana erano molti i possibili motivi d'inciampo nella trasferta di Badia a Settimo, ove invece sfodera una prestazione perfetta condita da una rete per tempo. Lo Sporting Arno esce dunque sconfitto 0-2 e perde l'occasione di sorpassare il Calenzano battuto dall'Affrico; là dietro viaggiano tutte abbastanza piano e dunque di sicuro le occasioni buone si riproporranno, ma per quel momento bisognerà che Coppetti abbia aggiustato il difetto principale della propria squadra: tira pochissimo in porta, e quando lo fa non è pericolosa. Diverso è invece lo stile della Lastrigiana che alla prima vera occasione si porta in vantaggio: è splendida la punizione che poco prima del quarto d'ora Mancioppi converte in rete con l'aiuto del palo. Anche se costretto a rincorrere, lo Sporting Arno fatica a rendersi pericoloso e a cavallo della mezz'ora rischia per due volte di subire il raddoppio: lo graziano la traversa su cui rimbalza il colpo di testa di Marcus Mari e l'imprecisione di Martini, poco incisivo quando da superare era rimasto solo Misso. Senza nulla rischiare comunque la Lastrigiana difende il vantaggio, attraversa senza scossoni la prima metà della ripresa e poi sfrutta un altro calcio da fermo per raddoppiare e sigillare il successo: sull'angolo di Mancioppi un rimpallo in area favorisce Massaro che anticipa la difesa e, prima rete stagionale, batte Misso per la seconda volta. Nel finale il divario potrebbe addirittura aumentare: lo Sporting Arno si salva sull'incursione di Dainelli, ostacolato al momento del tiro. Aggiungere al tabellino la rete d'un 2008 sarebbe stata una soddisfazione enorme per la Lastrigiana; ma considerato il contesto e osservata la classifica il successo è più che sufficiente. Calciatoripiù : se a lungo la gara resta aperta è merito di Vannini a destra e Tysak e Meucci (Sporting Arno) in mediana; è complicato però bucare una difesa che schiera Masi al centro (rientro strabiliante) e il solito immenso Mancini (Lastrigiana) a sinistra.

Le mille assenze, il mezzo derby, la classifica dell'avversario che aveva bisogno di punti per dar continuità al successo di Capezzano e tirarsi definitivamente fuori dalla zona retrocessione: per la Lastrigiana erano molti i possibili motivi d'inciampo nella trasferta di Badia a Settimo, ove invece sfodera una prestazione perfetta condita da una rete per tempo. Lo Sporting Arno esce dunque sconfitto 0-2 e perde l'occasione di sorpassare il Calenzano battuto dall'Affrico; là dietro viaggiano tutte abbastanza piano e dunque di sicuro le occasioni buone si riproporranno, ma per quel momento bisognerà che Coppetti abbia aggiustato il difetto principale della propria squadra: tira pochissimo in porta, e quando lo fa non è pericolosa. Diverso è invece lo stile della Lastrigiana che alla prima vera occasione si porta in vantaggio: è splendida la punizione che poco prima del quarto d'ora Mancioppi converte in rete con l'aiuto del palo. Anche se costretto a rincorrere, lo Sporting Arno fatica a rendersi pericoloso e a cavallo della mezz'ora rischia per due volte di subire il raddoppio: lo graziano la traversa su cui rimbalza il colpo di testa di Marcus Mari e l'imprecisione di Martini, poco incisivo quando da superare era rimasto solo Misso. Senza nulla rischiare comunque la Lastrigiana difende il vantaggio, attraversa senza scossoni la prima metà della ripresa e poi sfrutta un altro calcio da fermo per raddoppiare e sigillare il successo: sull'angolo di Mancioppi un rimpallo in area favorisce Massaro che anticipa la difesa e, prima rete stagionale, batte Misso per la seconda volta. Nel finale il divario potrebbe addirittura aumentare: lo Sporting Arno si salva sull'incursione di Dainelli, ostacolato al momento del tiro. Aggiungere al tabellino la rete d'un 2008 sarebbe stata una soddisfazione enorme per la Lastrigiana; ma considerato il contesto e osservata la classifica il successo è più che sufficiente. Calciatoripiù : se a lungo la gara resta aperta è merito di Vannini a destra e Tysak e Meucci (Sporting Arno) in mediana; è complicato però bucare una difesa che schiera Masi al centro (rientro strabiliante) e il solito immenso Mancini (Lastrigiana) a sinistra.
Atletico Lucca-Sporting Cecina 2-2

ATLETICO LUCCA: Meini, Fiori, Vigolo, Simoni (Dusan), Dianda, Donati, Nikaj, Landolfo, Salotti, Lleshi, Paolinelli. A disp.: Di Cesare, Bigongiari, Conti, Baroni, Giometti, Giusfredi, Dhana, Vannucchi, Lekhal. All.: Luzzi Matteo
SPORTING CECINA: Raugi, Ristori, Ferretti, Tronci, Rofi, Biondi D., Nigiotti, Castelli, Hadji, Di Tanto, Londi. A disp.: Sozzi, Sala, Turtur, Gabriellini, Mecacci, Lombardo, . All.: Magri Alessandro
RETI: Salotti, Salotti, Hadji, Biondi D.
ATLETICO LUCCA: Meini, Fiori, Vigolo, Simoni, Dianda, Faratro, Nikaj, Landolfo, Salotti, Lleshi, Paolinelli. A disp.: Di Cesare, Bigongiari, Conti, Baroni, Giometti, Giusfredi, Dhana, Vannucci, Lekhal. All.: Matteo Luzzi.
SPORTING CECINA: Raugi, Ristori, Ferretti, Tronci, Rofi, Biondi, Nigiotti, Castelli, Hadji, Di Tanto, Londi. A disp.: Sozzi, Sala, Vestri, Gabriellini, Mecacci, Lombardo. All.: Alessandro Magrì.
ARBITRO: Di Sacco di Pisa
RETI: 6' Biondi, 13', 83' rig. Salotti, 76' Hajidi.
NOTE: espulso Fiori (76').

ATLETICO LUCCA: Meini, Fiori, Vigolo, Simoni, Dianda, Faratro, Nikaj, Landolfo, Salotti, Lleshi, Paolinelli. A disp.: Di Cesare, Bigongiari, Conti, Baroni, Giometti, Giusfredi, Dhana, Vannucci, Lekhal. All.: Matteo Luzzi.
SPORTING CECINA: Raugi, Ristori, Ferretti, Tronci, Rofi, Biondi, Nigiotti, Castelli, Hadji, Di Tanto, Londi. A disp.: Sozzi, Sala, Vestri, Gabriellini, Mecacci, Lombardo. All.: Alessandro Magrì.
ARBITRO: Di Sacco di Pisa
RETI: 6' Biondi, 13', 83' rig. Salotti, 76' Hajidi.
NOTE: espulso Fiori (76').



Lo scoglio Atletico Lucca è risultato insormontabile per i primi della classe del Cecina e il risultato di parità, seppur stretto, è da ritenersi tutto sommato giusto visto che la capolista non ha sfruttato la superiorità numerica e ha fallito più di un'opportunità da rete; va dunque reso onore all'ottima organizzazione dei padroni di casa. L' Atletico Lucca è infatti un'ottima squadra e i risultati ottenuti finora, alcuni contro formazioni più blasonate, lo dimostrano: stavolta ha disputato una buonissima gara e ha reso dura la vita agli avversari. È molto probabile che lotterà fino alla fine per un ingresso in Coppa, a condizione che tra le mura amiche, oltre al bel gioco, arrivino anche le vittorie visto che solo una volta ha assaporato le gioie del successo pieno. Oltre che piacevoli e interessanti da vedere, gli schemi di gioco del Cecina sono particolarmente efficaci e redditizi: rapide le giocate, altrettanto le conclusioni in porta. Parlare di sorpresa o casualità a questo punto del campionato (già dieci partite giocate, un terzo alle spalle), è quantomeno fuorviante e non corrisponde alla realtà: è giusto invece evidenziare i meriti della società, emergente nel panorama dilettantistico giovanile toscano. Che poi vinca o meno il torneo è un altro discorso; ma il dato certo è che tutti dovranno fare i conti con l'undici livornese, formazione molto bene organizzata e rispetto a quella dello scorso anno rafforzata con sapiente maestria. Caratteristiche che balzano immediatamente agli occhi sono la tecnica e la corsa (elementi base) dei componenti del roster livornese (schema di gioco 4-3-1-2); va altresì aggiunto che anche chi non parte titolare e subentra a partita in corso può risultare determinante per l'esito finale, giusto per dire che anche la panchina offre garanzie di rendimento: lo dimostrano l'alternanza dei portieri e le reti realizzate dai subentrati. Capace di migliorarsi anno dopo anno fino ad arrivare ai vertici della classifica grazie a un'organizzazione e una competenza da portare come modello, lo Sporting Cecina merita dunque un plauso. Il suo vantaggio arriva già al 6' con una punizione dal limite dell'area calciata benissimo da Biondi: il pallone supera la barriera e termina la propria corsa all'incrocio dei pali dove il portiere di casa, nonostante un gran tuffo, non può arrivare. Il Cecina prende coraggio e al 12' potrebbe raddoppiare, ma la conclusione di Londi al termine di uno scambio con Di Tanto termina fuori di poco. Poi però l'Atletico Lucca pareggia: ricevuto il pallone al limite dell'area, Salotti salta in dribbling un avversario e calcia forte sul primo palo, Raugei tocca ma non trattiene (1-1). Il Cecina ci riprova al 23' con un'azione in velocità, ma Londi calcia fuori da buona posizione al termine di un'imbucata di Castelli. Questa fase della partita è caratterizzata da una supremazia territoriale ospite che però non produce occasioni da rete: efficace la disposizione difensiva dei padroni di casa. Al 35' dunque Di Tanto ci prova con una conclusione da venticinque metri che, forte ma centrale, non impensierisce il portiere di casa. Al 45' una finalizzazione di Simoni da trenta metri, posizione centrale, non sortisce nessun effetto: le squadre vanno dunque al riposo sull'1-1. La ripresa inizia con lo stesso canovaccio del primo tempo: Cecina in avanti e Atletico Lucca pronto a colpire di rimessa. Si comincia subito con un paio di conclusioni da ottima posizione, protagonisti prima Di Tanto (55') e poi Londi da non più di cinque: nella circostanza è bravissimo Meini nel respingere in tuffo e sventare la minaccia. Al 61' la partita s'infiamma: dopo aver recuperato il pallone sulla fascia laterale, Salotti entra in area e , pronto per concludere a rete, viene agganciato da Rofi e atterrato. Per tutti sembra calcio di rigore, ma l'arbitro dice che si può proseguire tra le proteste dei padroni di casa. La partita si inasprisce e a farne le spese è Fiori che, dopo aver perso il pallone con quello che ritiene un fallo non rilevato e che porta Hadji alla conclusione del vantaggio ospite (1-2), viene espulso per le proteste. lasciando l'Atletico Lucca in inferiorità numerica. Il Cecina sembra padrone della situazione, gestisce al meglio il possesso palla e va alla conclusione a rete prima con Londi poi con Hadji. Ma all'83' nel tentativo di sbrogliare un batti e ribatti in area Castelli atterra un attaccante di casa: è un rigore sacrosanto (gara difficile da dirigere vista l'animosità in campo, Di Sacco è bravo nel tenerla in pugno: anche se non si condivodono appieno alcune decisioni, la sua direzione è stata più che buona) che Salotti con calma olimpica trasforma fissando il punteggio sul 2-2. Da qui in poi si registrano solo punizioni ed attacchi sconclusionati degli ospiti che non riescono più a impensierire seriamente i padroni di casa. Nei cinque minuti di recupero non si registra nessuna occasione da rete: l'ordinata difesa dell'Atletico Lucca argina agevolmente gli attacchi ospiti. Solo due gli elementi degni di nota: la sostituzione dell'appena subentrato Dhana (2008) e, a partita conclusa, uno scambio di vedute un po' troppo animato tra le panchine; ma queste sono faccende che non riguardano il calcio. Prosit. Calciatoripiù : ottimo nei movimenti, Salotti è bravo col pallone tra i piedi e nel vedere la porta; lo testimonia la doppietta realizzata. Caparbio e battagliero, Fiori è ottimo in fase di copertura, buono in fase di passaggio. Difensore fisico e bravo in marcatura, Dianda (Atletico Lucca) è ottimo anche in quanto a tempismo. Castelli tocca un'infinità di palloni che smista sapientemente: bravo anche nel creare superiorità numerica, abile nel dribbling. Opportunista in area di rigore, Hadji è sempre temibile in fase di possesso, specie se in zona tiro in porta. Giocatore importante tatticamente come elemento di raccordo, buono sia nel vedere il gioco sia nel passaggio meglio se breve, Nigiotti (Sporting Cecina) è impossibile da superare.

Lo scoglio Atletico Lucca è risultato insormontabile per i primi della classe del Cecina e il risultato di parità, seppur stretto, è da ritenersi tutto sommato giusto visto che la capolista non ha sfruttato la superiorità numerica e ha fallito più di un'opportunità da rete; va dunque reso onore all'ottima organizzazione dei padroni di casa. L' Atletico Lucca è infatti un'ottima squadra e i risultati ottenuti finora, alcuni contro formazioni più blasonate, lo dimostrano: stavolta ha disputato una buonissima gara e ha reso dura la vita agli avversari. È molto probabile che lotterà fino alla fine per un ingresso in Coppa, a condizione che tra le mura amiche, oltre al bel gioco, arrivino anche le vittorie visto che solo una volta ha assaporato le gioie del successo pieno. Oltre che piacevoli e interessanti da vedere, gli schemi di gioco del Cecina sono particolarmente efficaci e redditizi: rapide le giocate, altrettanto le conclusioni in porta. Parlare di sorpresa o casualità a questo punto del campionato (già dieci partite giocate, un terzo alle spalle), è quantomeno fuorviante e non corrisponde alla realtà: è giusto invece evidenziare i meriti della società, emergente nel panorama dilettantistico giovanile toscano. Che poi vinca o meno il torneo è un altro discorso; ma il dato certo è che tutti dovranno fare i conti con l'undici livornese, formazione molto bene organizzata e rispetto a quella dello scorso anno rafforzata con sapiente maestria. Caratteristiche che balzano immediatamente agli occhi sono la tecnica e la corsa (elementi base) dei componenti del roster livornese (schema di gioco 4-3-1-2); va altresì aggiunto che anche chi non parte titolare e subentra a partita in corso può risultare determinante per l'esito finale, giusto per dire che anche la panchina offre garanzie di rendimento: lo dimostrano l'alternanza dei portieri e le reti realizzate dai subentrati. Capace di migliorarsi anno dopo anno fino ad arrivare ai vertici della classifica grazie a un'organizzazione e una competenza da portare come modello, lo Sporting Cecina merita dunque un plauso. Il suo vantaggio arriva già al 6' con una punizione dal limite dell'area calciata benissimo da Biondi: il pallone supera la barriera e termina la propria corsa all'incrocio dei pali dove il portiere di casa, nonostante un gran tuffo, non può arrivare. Il Cecina prende coraggio e al 12' potrebbe raddoppiare, ma la conclusione di Londi al termine di uno scambio con Di Tanto termina fuori di poco. Poi però l'Atletico Lucca pareggia: ricevuto il pallone al limite dell'area, Salotti salta in dribbling un avversario e calcia forte sul primo palo, Raugei tocca ma non trattiene (1-1). Il Cecina ci riprova al 23' con un'azione in velocità, ma Londi calcia fuori da buona posizione al termine di un'imbucata di Castelli. Questa fase della partita è caratterizzata da una supremazia territoriale ospite che però non produce occasioni da rete: efficace la disposizione difensiva dei padroni di casa. Al 35' dunque Di Tanto ci prova con una conclusione da venticinque metri che, forte ma centrale, non impensierisce il portiere di casa. Al 45' una finalizzazione di Simoni da trenta metri, posizione centrale, non sortisce nessun effetto: le squadre vanno dunque al riposo sull'1-1. La ripresa inizia con lo stesso canovaccio del primo tempo: Cecina in avanti e Atletico Lucca pronto a colpire di rimessa. Si comincia subito con un paio di conclusioni da ottima posizione, protagonisti prima Di Tanto (55') e poi Londi da non più di cinque: nella circostanza è bravissimo Meini nel respingere in tuffo e sventare la minaccia. Al 61' la partita s'infiamma: dopo aver recuperato il pallone sulla fascia laterale, Salotti entra in area e , pronto per concludere a rete, viene agganciato da Rofi e atterrato. Per tutti sembra calcio di rigore, ma l'arbitro dice che si può proseguire tra le proteste dei padroni di casa. La partita si inasprisce e a farne le spese è Fiori che, dopo aver perso il pallone con quello che ritiene un fallo non rilevato e che porta Hadji alla conclusione del vantaggio ospite (1-2), viene espulso per le proteste. lasciando l'Atletico Lucca in inferiorità numerica. Il Cecina sembra padrone della situazione, gestisce al meglio il possesso palla e va alla conclusione a rete prima con Londi poi con Hadji. Ma all'83' nel tentativo di sbrogliare un batti e ribatti in area Castelli atterra un attaccante di casa: è un rigore sacrosanto (gara difficile da dirigere vista l'animosità in campo, Di Sacco è bravo nel tenerla in pugno: anche se non si condivodono appieno alcune decisioni, la sua direzione è stata più che buona) che Salotti con calma olimpica trasforma fissando il punteggio sul 2-2. Da qui in poi si registrano solo punizioni ed attacchi sconclusionati degli ospiti che non riescono più a impensierire seriamente i padroni di casa. Nei cinque minuti di recupero non si registra nessuna occasione da rete: l'ordinata difesa dell'Atletico Lucca argina agevolmente gli attacchi ospiti. Solo due gli elementi degni di nota: la sostituzione dell'appena subentrato Dhana (2008) e, a partita conclusa, uno scambio di vedute un po' troppo animato tra le panchine; ma queste sono faccende che non riguardano il calcio. Prosit. Calciatoripiù : ottimo nei movimenti, Salotti è bravo col pallone tra i piedi e nel vedere la porta; lo testimonia la doppietta realizzata. Caparbio e battagliero, Fiori è ottimo in fase di copertura, buono in fase di passaggio. Difensore fisico e bravo in marcatura, Dianda (Atletico Lucca) è ottimo anche in quanto a tempismo. Castelli tocca un'infinità di palloni che smista sapientemente: bravo anche nel creare superiorità numerica, abile nel dribbling. Opportunista in area di rigore, Hadji è sempre temibile in fase di possesso, specie se in zona tiro in porta. Giocatore importante tatticamente come elemento di raccordo, buono sia nel vedere il gioco sia nel passaggio meglio se breve, Nigiotti (Sporting Cecina) è impossibile da superare.
Sestese-Floria 3-2

SESTESE: Giusti, Palaj, Athuman, Mernacaj, Chelli, Faggi, Matrone, Scarpelli, Fe, Mazzeo, Graziano. A disp.: Fantini, Ugolini, Myslihaka, Sorge, Verzicco, Zei, Danesi, Buzzegoli . All.: Bertini Andrea
FLORIA: Biotti, Meini, Capanni, Casci, Lenzi, Nahi, Vichi, Benucci, Tagliaferri C., Bombardieri, Fiorini. A disp.: Morgenni, Migliorini, Li, Tagliaferri M., Landolina, Giannone, Ciabatti, Yasser, Benvegnu. All.: Sozzi Alessandro
RETI: Graziano, Mazzeo, Verzicco, Fiorini, Vichi
SESTESE: Giusti, Palaj, Athuman, Mernacaj, Chelli, Faggi, Matrone, Scarpelli, Fè, Mazzeo, Graziano. A disp.: Fantini, Ugolini, Myslihaka, Sorge, Verzicco, Zei, Danesi, Buzzegoli. All.: Andrea Bertini.
FLORIA: Biotti, Meini, Capanni, Casci, Lenzi, Nahi, Vichi, Benucci, C. Tagliaferri, Bombardieri, Fiorini. A disp.: Morgenni, Migliorini, Li, M. Tagliaferri, Landolina, Giannone, Ciabatti, Yasser Saber, Benvegnu. All.: Alessandro Sozzi.
ARBITRO: Finoia di Firenze
RETI: 6' Graziano, 24' Mazzeo, 43' Fiorini, 68' Vichi, 96' Verzicco.

SESTESE: Giusti, Palaj, Athuman, Mernacaj, Chelli, Faggi, Matrone, Scarpelli, Fè, Mazzeo, Graziano. A disp.: Fantini, Ugolini, Myslihaka, Sorge, Verzicco, Zei, Danesi, Buzzegoli. All.: Andrea Bertini.
FLORIA: Biotti, Meini, Capanni, Casci, Lenzi, Nahi, Vichi, Benucci, C. Tagliaferri, Bombardieri, Fiorini. A disp.: Morgenni, Migliorini, Li, M. Tagliaferri, Landolina, Giannone, Ciabatti, Yasser Saber, Benvegnu. All.: Alessandro Sozzi.
ARBITRO: Finoia di Firenze
RETI: 6' Graziano, 24' Mazzeo, 43' Fiorini, 68' Vichi, 96' Verzicco.



Senza la rete di Verzicco probabilmente sarebbe già stata ora di riporre i sogni negli scatoloni: sarebbero stati sei i punti di distanza da una vetta affollatissima. Ma per la seconda volta in stagione (accadde lo stesso contro il Seravezza) la Sestese vince a recupero scaduto: il 3-2 ottenuto contro una Floria che raccoglie di nuovo molto meno di quanto meritato le consente d'interrompere la striscia negativa (zero i punti ottenuti nelle due partite precedenti) e di restare agganciata al trio di testa in attesa degli scontri diretti con cui finirà dicembre, trasferta a Cecina, e inizierà gennaio, Affrico e Tau al Torrini. Se si ripensa a com'è iniziata la partita sembra impossibile che la Sestese abbia dovuto attendere il 6' di recupero per uscire vittoriosa: è vero, rischia alla prima azione dell'incontro sul tiro di Lenzi (incrocio clamoroso), ma non appena affonda si porta in vantaggio. Si sa che il suo attacco è di livello in tutti gli interpreti: nell'azione dell'1-0 ne entrano un paio, Matrone al cross e Graziano al colpo di testa vincente. Il terzo, il più atteso, si prende la scena a metà del primo tempo: è sopraffino il modo in cui Mazzeo calcia una punizione da lontano spedendola direttamente sotto l'incrocio. Ma la Floria è ancora viva e, nonostante la buona prestazione di Chelli e Mernacaj che ribattono ogni pallone portato in area, alla fine del primo tempo riapre la contesa: protagonista unico del 2-1 è Fiorini che, ricevuto il pallone sulla corsia sinistra un paio di passi oltre la linea mediana, capisce che ha spazio per avanzare e accelera verso l'area; lo favorisce il doppio movimento di Cosmin Tagliaferri e Bombardieri che tagliano come per ricevere, disorientano la difesa e gli spalancano lo specchio trovato con un tiro secco. Avvicinata nel peggior momento della partita, dopo l'intervallo la Sestese arretra e a metà ripresa si vede raggiungere: Vichi addomestica col mancino il traversone di Cosmin Tagliaferri che aveva lavorato un gran pallone sulla fascia e col destro lo scaglia in porta. La Sestese vede dunque frantumarsi il vantaggio e, se s'esclude un'incursione del solito Mazzeo cui s'oppone Biotti, fino al recupero non costruisce occasioni da rete. Ma quando si lotta per vincere il campionato non ci s'arrende mai: è così che sull'ultimo angolo (ci sta che nell'azione che lo genera ci fosse un fuorigioco; Sozzi, che a fine gara dice a Finoia che accetta l'errore perché arbitrare senza assistenti è complicatissimo e riceve in replica una rispostaccia, propone d'aumentare il tasso tecnico delle direzioni di gara mandando l'Aia a reclutare chi smette di giocare a calcio da adulto, non chi è ancora ragazzo: vedremo di riparlarne) calciato da Danesi in mezzo all'area Chelli, replica di quanto accaduto col Seravezza, corregge di testa la traiettoria verso la porta; Biotti respinge con una paratona, ma deve arrendersi alla ribattuta di Verzicco. Il suo secondo centro in maglia rossoblù ricorda a spettatori e avversari che davanti Bertini ha mille possibilità: vincere al 96' grazie a un attaccante entrato dalla panchina dopo che i titolari hanno confezionato altre due reti è segno di potenzialità enormi. Calciatoripiù: Graziano apre le marcature, Verzicco (Sestese) le chiude con la rete della vittoria vanificando la grande giocata di Fiorini (Floria) che alla fine del primo tempo aveva riaperto la partita.

Senza la rete di Verzicco probabilmente sarebbe già stata ora di riporre i sogni negli scatoloni: sarebbero stati sei i punti di distanza da una vetta affollatissima. Ma per la seconda volta in stagione (accadde lo stesso contro il Seravezza) la Sestese vince a recupero scaduto: il 3-2 ottenuto contro una Floria che raccoglie di nuovo molto meno di quanto meritato le consente d'interrompere la striscia negativa (zero i punti ottenuti nelle due partite precedenti) e di restare agganciata al trio di testa in attesa degli scontri diretti con cui finirà dicembre, trasferta a Cecina, e inizierà gennaio, Affrico e Tau al Torrini. Se si ripensa a com'è iniziata la partita sembra impossibile che la Sestese abbia dovuto attendere il 6' di recupero per uscire vittoriosa: è vero, rischia alla prima azione dell'incontro sul tiro di Lenzi (incrocio clamoroso), ma non appena affonda si porta in vantaggio. Si sa che il suo attacco è di livello in tutti gli interpreti: nell'azione dell'1-0 ne entrano un paio, Matrone al cross e Graziano al colpo di testa vincente. Il terzo, il più atteso, si prende la scena a metà del primo tempo: è sopraffino il modo in cui Mazzeo calcia una punizione da lontano spedendola direttamente sotto l'incrocio. Ma la Floria è ancora viva e, nonostante la buona prestazione di Chelli e Mernacaj che ribattono ogni pallone portato in area, alla fine del primo tempo riapre la contesa: protagonista unico del 2-1 è Fiorini che, ricevuto il pallone sulla corsia sinistra un paio di passi oltre la linea mediana, capisce che ha spazio per avanzare e accelera verso l'area; lo favorisce il doppio movimento di Cosmin Tagliaferri e Bombardieri che tagliano come per ricevere, disorientano la difesa e gli spalancano lo specchio trovato con un tiro secco. Avvicinata nel peggior momento della partita, dopo l'intervallo la Sestese arretra e a metà ripresa si vede raggiungere: Vichi addomestica col mancino il traversone di Cosmin Tagliaferri che aveva lavorato un gran pallone sulla fascia e col destro lo scaglia in porta. La Sestese vede dunque frantumarsi il vantaggio e, se s'esclude un'incursione del solito Mazzeo cui s'oppone Biotti, fino al recupero non costruisce occasioni da rete. Ma quando si lotta per vincere il campionato non ci s'arrende mai: è così che sull'ultimo angolo (ci sta che nell'azione che lo genera ci fosse un fuorigioco; Sozzi, che a fine gara dice a Finoia che accetta l'errore perché arbitrare senza assistenti è complicatissimo e riceve in replica una rispostaccia, propone d'aumentare il tasso tecnico delle direzioni di gara mandando l'Aia a reclutare chi smette di giocare a calcio da adulto, non chi è ancora ragazzo: vedremo di riparlarne) calciato da Danesi in mezzo all'area Chelli, replica di quanto accaduto col Seravezza, corregge di testa la traiettoria verso la porta; Biotti respinge con una paratona, ma deve arrendersi alla ribattuta di Verzicco. Il suo secondo centro in maglia rossoblù ricorda a spettatori e avversari che davanti Bertini ha mille possibilità: vincere al 96' grazie a un attaccante entrato dalla panchina dopo che i titolari hanno confezionato altre due reti è segno di potenzialità enormi. Calciatoripiù: Graziano apre le marcature, Verzicco (Sestese) le chiude con la rete della vittoria vanificando la grande giocata di Fiorini (Floria) che alla fine del primo tempo aveva riaperto la partita.
Tau Calcio-Forte Dei Marmi 2015 4-2

TAU CALCIO: Chiarello, Ferretti, D Amato, Rossi, Tofanelli, Mancini, Paperini, Battisti, Negara, Grossi, Nesti. A disp.: Pierallini, Gasperoni, Soldati, Scardigli, Di Lorenzo, Borracchini, Lucchesi, Lensi, Vannacci. All.: Pucci Gabriel
FORTE DEI MARMI 2015: Agolli, Gronchi, Arcidiacono, Galli, Poli, Specchia, Gia, Torcigliani, Fermi, Simonini, Fiori. A disp.: Cocozza, Amato, Cecchini, Ceru, Di Sacco, Magazzini, Salvatori, Cini, Vazio. All.: Mosti Luca
RETI: Battisti, Grossi, Negara, Lucchesi, Fiori, Fermi
TAU ALTOPASCIO: Chiarello, A. Ferretti, D'Amato, N. Rossi, Tofanelli, Mancini, Paperini, Battisti, Negara, Grossi, Nesti. A disp.: Pierallini, Gasperoni, Soldati, Scardigli, Di Lorenzo, Borracchini, Lucchesi, Lensi, Vannacci. All.: Gabriel Pucci.
FORTE DEI MARMI: Agolli, Gronchi, Arcidiacono, Galli, Poli, Specchia, Gia, Torcigliani, Fermi, Simonini, Fiori. A disp.: Cocozza, Amato, Cecchini, Cerù, Di Sacco, Magazzini, Salvadori, Cini, Vazio. All.: Luca Mosti.
ARBITRO: D'Elia di Lucca
RETI: 7' Fiori, 55' Negara, 59' Grossi, 67' Fermi, 71' Battisti, 81' Lucchesi.

TAU ALTOPASCIO: Chiarello, A. Ferretti, D'Amato, N. Rossi, Tofanelli, Mancini, Paperini, Battisti, Negara, Grossi, Nesti. A disp.: Pierallini, Gasperoni, Soldati, Scardigli, Di Lorenzo, Borracchini, Lucchesi, Lensi, Vannacci. All.: Gabriel Pucci.
FORTE DEI MARMI: Agolli, Gronchi, Arcidiacono, Galli, Poli, Specchia, Gia, Torcigliani, Fermi, Simonini, Fiori. A disp.: Cocozza, Amato, Cecchini, Cerù, Di Sacco, Magazzini, Salvadori, Cini, Vazio. All.: Luca Mosti.
ARBITRO: D'Elia di Lucca
RETI: 7' Fiori, 55' Negara, 59' Grossi, 67' Fermi, 71' Battisti, 81' Lucchesi.



È una regola come quelle sulle riprese di gioco, ben più chiara della punibilità dei falli di mano, più nota della casistica delle infrazioni sul rigore: lassù prima o poi il Tau arriva. Per più d'un tempo il Forte dei Marmi s'illude di piegarlo e costringerlo alla seconda sconfitta stagionale; ma le mosse di Pucci, che nell'intervallo azzarda la difesa a tre con l'inserimento di Lensi (decisivo) a tutta fascia, e l'enorme qualità d'una rosa profondissima capovolgono l'inerzia della gara e fissano il risultato sul 4-2. In avvio e per tutto il primo tempo però ipotizzare il risultato finale è difficile: il Forte dei Marmi parte infatti forte e passa avanti al 7', quando Gronchi si sovrappone sulla fascia destra e crossa a centro area; più che respingere Chiarello smanaccia e sottoporta Fiori spinge dentro il pallone del vantaggio. Da qui per una quarantina di minuti s'assiste a una partita monocorde, facile da raccontare e priva di lampi: sul piano del palleggio la supremazia del Tau è innegabile, ma anche se il Forte dei Marmi è spesso costretto a difendersi in area Agolli torna negli spogliatoi con i guanti immacolati. I risultati che arrivano da Lucca, Sesto e Calenzano (ma anche se ne fossero arrivati altri sarebbe stato lo stesso: in questa fase della stagione chi vuole stare in testa deve solo vincere) costringono Pucci a rivoluzionare l'architettura tattica della squadra: l'inserimento di Lensi, che su punizione colpisce subito la traversa, sgretola la resistenza del Forte dei Marmi e rivoluziona la gara. Da una sua incursione a sinistra nasce la rete del pareggio: in apparente anticipo, Agolli non trattiene il suo traversone rasoterra che Negara scarica in rete, la prima stagionale (55'). È ormai chiaro che la gara è profondamente cambiata: il Forte dei Marmi non è più in grado di contenere la manovra del Tau; quattro minuti più tardi nessuno si fa incontro a Grossi che, sceso a sinistra e arrivato al limite dell'area, pesca l'incrocio con un tiro carichissimo d'effetto. Forse Agolli poteva partire prima, forse no: sta di fatto che dopo tanto patire il Tau si trova a condurre. Ma al 67' la rimonta sembra vanificata: Battisti non s'intende con Chiarello, salito alla trequarti, e allontana corto un lungo lancio del Forte dei Marmi che cercava di giocare in verticale; il pallone lo raccoglie Fermi che da trentacinque metri disegna il pallonetto del 2-2. Ma quando viaggia su questi ritmi neppure un errore evidente può rallentare la corsa del Tau che al 71' torna a condurre: Lensi scappa di nuovo sulla sinistra e serve centralmente Battisti che riscatta immediatamente l'indecisione precedente trovando la porta con l'interno. Stavolta il Forte dei Marmi s'arrende: il Tau controlla e a nove minuti dalla fine porta a due le reti di vantaggio grazie alla giocata di Lucchesi che, ricevuto in mezzo all'area il servizio di Soldati, trova la porta dopo un dribbling nello stretto. È il modo migliore per festeggiare il rientro tra i convocati dopo l'assenza nello scontro diretto con l'Affrico: il Tau lo insegue, come insegue il Cecina che a Lucca ha perso due punti pesanti. E a proposito di due punti persi in modo inatteso: se un mese fa con la Lastrigiana fosse arrivata almeno una rete ora la classifica avrebbe tre teste. Calciatoripiù : se su questo giornale ci fosse spazio per le pagelle meriterebbe otto, o forse anche qualcosa in più: Lensi è decisivo nel rivoluzionare l'approccio del Tau alla partita. Uno dei suoi assist lo sfrutta Battisti che segna una rete pesantissima subito dopo il pari del Forte dei Marmi; non ne ha bisogno invece Grossi (Tau Altopascio), che il 2-1 se lo costruisce in autonomia con una giocata sopraffina. Per vincere c'è però stato bisogno d'ogni grammo di qualità: la rete di Fiori sulla discesa di Gronchi sembrava aver indirizzato una gara che dopo la rimonta nella ripresa solo Cini (Forte dei Marmi) mostra d'aver la forza di riagguantare.

È una regola come quelle sulle riprese di gioco, ben più chiara della punibilità dei falli di mano, più nota della casistica delle infrazioni sul rigore: lassù prima o poi il Tau arriva. Per più d'un tempo il Forte dei Marmi s'illude di piegarlo e costringerlo alla seconda sconfitta stagionale; ma le mosse di Pucci, che nell'intervallo azzarda la difesa a tre con l'inserimento di Lensi (decisivo) a tutta fascia, e l'enorme qualità d'una rosa profondissima capovolgono l'inerzia della gara e fissano il risultato sul 4-2. In avvio e per tutto il primo tempo però ipotizzare il risultato finale è difficile: il Forte dei Marmi parte infatti forte e passa avanti al 7', quando Gronchi si sovrappone sulla fascia destra e crossa a centro area; più che respingere Chiarello smanaccia e sottoporta Fiori spinge dentro il pallone del vantaggio. Da qui per una quarantina di minuti s'assiste a una partita monocorde, facile da raccontare e priva di lampi: sul piano del palleggio la supremazia del Tau è innegabile, ma anche se il Forte dei Marmi è spesso costretto a difendersi in area Agolli torna negli spogliatoi con i guanti immacolati. I risultati che arrivano da Lucca, Sesto e Calenzano (ma anche se ne fossero arrivati altri sarebbe stato lo stesso: in questa fase della stagione chi vuole stare in testa deve solo vincere) costringono Pucci a rivoluzionare l'architettura tattica della squadra: l'inserimento di Lensi, che su punizione colpisce subito la traversa, sgretola la resistenza del Forte dei Marmi e rivoluziona la gara. Da una sua incursione a sinistra nasce la rete del pareggio: in apparente anticipo, Agolli non trattiene il suo traversone rasoterra che Negara scarica in rete, la prima stagionale (55'). È ormai chiaro che la gara è profondamente cambiata: il Forte dei Marmi non è più in grado di contenere la manovra del Tau; quattro minuti più tardi nessuno si fa incontro a Grossi che, sceso a sinistra e arrivato al limite dell'area, pesca l'incrocio con un tiro carichissimo d'effetto. Forse Agolli poteva partire prima, forse no: sta di fatto che dopo tanto patire il Tau si trova a condurre. Ma al 67' la rimonta sembra vanificata: Battisti non s'intende con Chiarello, salito alla trequarti, e allontana corto un lungo lancio del Forte dei Marmi che cercava di giocare in verticale; il pallone lo raccoglie Fermi che da trentacinque metri disegna il pallonetto del 2-2. Ma quando viaggia su questi ritmi neppure un errore evidente può rallentare la corsa del Tau che al 71' torna a condurre: Lensi scappa di nuovo sulla sinistra e serve centralmente Battisti che riscatta immediatamente l'indecisione precedente trovando la porta con l'interno. Stavolta il Forte dei Marmi s'arrende: il Tau controlla e a nove minuti dalla fine porta a due le reti di vantaggio grazie alla giocata di Lucchesi che, ricevuto in mezzo all'area il servizio di Soldati, trova la porta dopo un dribbling nello stretto. È il modo migliore per festeggiare il rientro tra i convocati dopo l'assenza nello scontro diretto con l'Affrico: il Tau lo insegue, come insegue il Cecina che a Lucca ha perso due punti pesanti. E a proposito di due punti persi in modo inatteso: se un mese fa con la Lastrigiana fosse arrivata almeno una rete ora la classifica avrebbe tre teste. Calciatoripiù : se su questo giornale ci fosse spazio per le pagelle meriterebbe otto, o forse anche qualcosa in più: Lensi è decisivo nel rivoluzionare l'approccio del Tau alla partita. Uno dei suoi assist lo sfrutta Battisti che segna una rete pesantissima subito dopo il pari del Forte dei Marmi; non ne ha bisogno invece Grossi (Tau Altopascio), che il 2-1 se lo costruisce in autonomia con una giocata sopraffina. Per vincere c'è però stato bisogno d'ogni grammo di qualità: la rete di Fiori sulla discesa di Gronchi sembrava aver indirizzato una gara che dopo la rimonta nella ripresa solo Cini (Forte dei Marmi) mostra d'aver la forza di riagguantare.
Folgor Calenzano-Affrico 0-6

FOLGOR CALENZANO: Liberati, Biancalani, Lenzi, Rosati, Volpi, Petruzzi, Hylli, Giugliano, Giaquinto, Sarti, Bongini. A disp.: Tognaccini, Santi, Landi, Hoxha, Nuti, Klibet, Petracchi, De Biase . All.: Fiorentino Massimo
AFFRICO: Fei (30), Bartalini, Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli, Bartoletti, Luzzi, Califano, Guerrini. A disp.: , Giannoni, Cillerai, Sborgi, Sicilia, Campaioli, Ciari, Donigaglia, Morelli. All.: Gori Filippo
RETI: Guidorizzi, Luzzi, Luzzi, Bartoletti, Campaioli, Autorete
F.CALENZANO: Liberati, Biancalani, Lenzi, Rosati, Volpi, Petruzzi, Hylli, Giugliano, Giaquinto, Sarti, Bongini. A disp.: Tognaccini, Santi, Landi, Hoxha, Nuti, Klibet, Petracchi, De Biase. All.: Francesco Campolo.
AFFRICO: Fei, Bartalini, Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli, Bartoletti, Luzzi, Califano, Guerrini. A disp.: Giannoni, Cillerai, Sborgi, Sicilia, Campaioli, Ciari, Donigaglia, Morelli. All.: Filippo Gori.
ARBITRO: Calvani di Prato
RETI: Guidorizzi, Luzzi 2, autorete, Bartoletti, Campaioli.

F.CALENZANO: Liberati, Biancalani, Lenzi, Rosati, Volpi, Petruzzi, Hylli, Giugliano, Giaquinto, Sarti, Bongini. A disp.: Tognaccini, Santi, Landi, Hoxha, Nuti, Klibet, Petracchi, De Biase. All.: Francesco Campolo.
AFFRICO: Fei, Bartalini, Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli, Bartoletti, Luzzi, Califano, Guerrini. A disp.: Giannoni, Cillerai, Sborgi, Sicilia, Campaioli, Ciari, Donigaglia, Morelli. All.: Filippo Gori.
ARBITRO: Calvani di Prato
RETI: Guidorizzi, Luzzi 2, autorete, Bartoletti, Campaioli.



Scontata com'era prevedibile: l'Affrico batte 0-6 la Folgor Calenzano (cinque reti arrivano già nel primo tempo, segno chiaro della differenza tra le due compagini) e approfitta del rallentamento del Cecina per agganciarlo di nuovo in testa alla classifica. Fortissimo e ben messo in campo, l'Affrico ha subito imposto il proprio ritmo al match indirizzandolo subito: già al 20' il parziale dice 0-3 (a segno Guidorizzi, doppietta di Luzzi), frutto d'un approccio perfetto e d'una tecnica collettiva superiore. Impressiona il fatto che il primo errore in un passaggio si registri solo alla mezz'ora, tanta era la precisione nel gioco. Un'autorete del Calenzano e il gol di Bartoletti portano sullo 0-5 il parziale all'intervallo; chiude i conti Campaioli alla fine della partita. Era davvero difficile che il Calenzano potesse ottenere punti contro una delle squadre più forti del campionato (la più forte?), ma ha comunque giocato con dignità combattendo su ogni pallone con agonismo. La montagna da scalare era però davvero troppo alta e non si poteva fare di più; si volti pagina rapidamente per trovare i punti salvezza nelle partite alla portata, ripartendo dalla voglia di non mollare e dall'unità d'intenti. L'Affrico si conferma squadra di livello assoluto e, viste la qualità e la facilità con cui manovra, lotterà fino alla fine per il titolo. Sono molte le sue individualità interessanti: su tutti stavolta spicca Luzzi a tratti, davvero imprendibile. Se ci s'aggiunge che il gioco sugli esterni è praticamente perfetto, si spiega bene la prima posizione in classifica.

Scontata com'era prevedibile: l'Affrico batte 0-6 la Folgor Calenzano (cinque reti arrivano già nel primo tempo, segno chiaro della differenza tra le due compagini) e approfitta del rallentamento del Cecina per agganciarlo di nuovo in testa alla classifica. Fortissimo e ben messo in campo, l'Affrico ha subito imposto il proprio ritmo al match indirizzandolo subito: già al 20' il parziale dice 0-3 (a segno Guidorizzi, doppietta di Luzzi), frutto d'un approccio perfetto e d'una tecnica collettiva superiore. Impressiona il fatto che il primo errore in un passaggio si registri solo alla mezz'ora, tanta era la precisione nel gioco. Un'autorete del Calenzano e il gol di Bartoletti portano sullo 0-5 il parziale all'intervallo; chiude i conti Campaioli alla fine della partita. Era davvero difficile che il Calenzano potesse ottenere punti contro una delle squadre più forti del campionato (la più forte?), ma ha comunque giocato con dignità combattendo su ogni pallone con agonismo. La montagna da scalare era però davvero troppo alta e non si poteva fare di più; si volti pagina rapidamente per trovare i punti salvezza nelle partite alla portata, ripartendo dalla voglia di non mollare e dall'unità d'intenti. L'Affrico si conferma squadra di livello assoluto e, viste la qualità e la facilità con cui manovra, lotterà fino alla fine per il titolo. Sono molte le sue individualità interessanti: su tutti stavolta spicca Luzzi a tratti, davvero imprendibile. Se ci s'aggiunge che il gioco sugli esterni è praticamente perfetto, si spiega bene la prima posizione in classifica.