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Juniores Regionali GIR.Elite - Giornata n. 7

Arezzo F. Academy-Fucecchio 0-0

AREZZO F. ACADEMY: Regini, Magi, Grassini, Friscia, Savini, Sovieri, Bardelli, Galassi, Peruzzi, Sobhy, Zerbini D.. A disp.: Avelli, Paggini, Marmorini, Paradiso, Nako, Valentini, Rujoiu, Lazzeri, Diaco. All.: Gennaioli Alfredo
FUCECCHIO: Gori, Bindi, Banti, Iaia, Pagni, Geniotal, Melani, Cardini, Vaccaro G., Brotini, Pieri. A disp.: Rocchi, Gragnoli, Sabatucci, Bertini, Cartocci, Vaccaro D., Agostini, Bruno, Del Gronchio. All.: Giorgetti Mirko
AREZZO ACADEMY: Regini, Magi, Grassini, Friscia, Savini, Sovieri, Bardelli, Galassi, Peruzzi, Sobhy, Zerbini. A disp.: Avelli, Paggini, Marmorini, Paradiso, Nako, Valentini, Rujoiu, Lazzeri, Diaco. All.: Luca Magnanensi.
FUCECCHIO: Gori, Bindi, Banti, Iaia, Pagni, Geniotal, Melani, Cardini, G. Vaccaro, Brotini, Pieri. A disp.: Rocchi, Gragnoli, Sabatucci, Bertini, Cartocci, D. Vaccaro, Agostini, Bruno, Del Gronchio. All.: Mirko Giorgetti (squalificato).
ARBITRO: Enned di Firenze

AREZZO ACADEMY: Regini, Magi, Grassini, Friscia, Savini, Sovieri, Bardelli, Galassi, Peruzzi, Sobhy, Zerbini. A disp.: Avelli, Paggini, Marmorini, Paradiso, Nako, Valentini, Rujoiu, Lazzeri, Diaco. All.: Luca Magnanensi.
FUCECCHIO: Gori, Bindi, Banti, Iaia, Pagni, Geniotal, Melani, Cardini, G. Vaccaro, Brotini, Pieri. A disp.: Rocchi, Gragnoli, Sabatucci, Bertini, Cartocci, D. Vaccaro, Agostini, Bruno, Del Gronchio. All.: Mirko Giorgetti (squalificato).
ARBITRO: Enned di Firenze



Di spunti positivi Magnanensi può trovarne quanti ne vuole: da quando è tornato alla guida degli Juniores è imbattuto (all'esordio fu pari a Sesto Fiorentino); e dopo un mese e mezzo l'Arezzo Academy torna a mantenere la porta inviolata. Non riesce a segnare infatti il Fucecchio, che resta inzaccherato in una classifica insolita per le sue qualità e i fregi di campione che porta sul petto: il terzo 0-0 stagionale (fu lo stesso risultato con la Zenith ora capolista e il Pontassieve) non lo fa andare oltre la terzultima posizione, alla pari col Perignano. Nonostante il risultato la partita è stata gradevolmente ricca d'occasioni: comincia l'Arezzo Academy con la punizione di Galassi a premiare il taglio di Bardelli, ostacolato da Gori con una parata a croce; replica il Fucecchio con la discesa di Giulio Vaccaro che da sinistra viola l'area e punta Regini, ma non riesce a superarlo perché perde un tempo di gioco spostandosi il pallone dal mancino al destro. Il Fucecchio ci riprova con una discesa di Banti sulla corsia mancina: sul suo servizio dal fondo Brotini colpisce male e l'azione sfuma. L'intervallo è utile a Magnanensi per aggiustare qualche dettaglio: in avvio di ripresa l'Arezzo Academy costruisce un'altra occasione con Peruzzi (ottimo di nuovo Gori) e, calamitando buona parte dei palloni contesi, riduce al minimo il numero d'occasioni per il Fucecchio. La principale la costruisce Agostini con un tiro potente da fuori: traversa scheggiata, niente più dello 0-0. Calciatoripiù: Savini e Grassini (Arezzo Academy) sono decisivi nel tenere gli attaccanti avversari lontani dall'area di rigore; a dare un po' di brio alla manovra ci provano Geniotal , il più imprevedibile della mediana, e Banti (Fucecchio) come terzino di spinta, ma non basta per prendere qualcosa in più d'un punto.

Di spunti positivi Magnanensi può trovarne quanti ne vuole: da quando è tornato alla guida degli Juniores è imbattuto (all'esordio fu pari a Sesto Fiorentino); e dopo un mese e mezzo l'Arezzo Academy torna a mantenere la porta inviolata. Non riesce a segnare infatti il Fucecchio, che resta inzaccherato in una classifica insolita per le sue qualità e i fregi di campione che porta sul petto: il terzo 0-0 stagionale (fu lo stesso risultato con la Zenith ora capolista e il Pontassieve) non lo fa andare oltre la terzultima posizione, alla pari col Perignano. Nonostante il risultato la partita è stata gradevolmente ricca d'occasioni: comincia l'Arezzo Academy con la punizione di Galassi a premiare il taglio di Bardelli, ostacolato da Gori con una parata a croce; replica il Fucecchio con la discesa di Giulio Vaccaro che da sinistra viola l'area e punta Regini, ma non riesce a superarlo perché perde un tempo di gioco spostandosi il pallone dal mancino al destro. Il Fucecchio ci riprova con una discesa di Banti sulla corsia mancina: sul suo servizio dal fondo Brotini colpisce male e l'azione sfuma. L'intervallo è utile a Magnanensi per aggiustare qualche dettaglio: in avvio di ripresa l'Arezzo Academy costruisce un'altra occasione con Peruzzi (ottimo di nuovo Gori) e, calamitando buona parte dei palloni contesi, riduce al minimo il numero d'occasioni per il Fucecchio. La principale la costruisce Agostini con un tiro potente da fuori: traversa scheggiata, niente più dello 0-0. Calciatoripiù: Savini e Grassini (Arezzo Academy) sono decisivi nel tenere gli attaccanti avversari lontani dall'area di rigore; a dare un po' di brio alla manovra ci provano Geniotal , il più imprevedibile della mediana, e Banti (Fucecchio) come terzino di spinta, ma non basta per prendere qualcosa in più d'un punto.
Firenze Ovest-Lastrigiana 3-3

FIRENZE OVEST: Ciappelli, Bertacchi, Chiariello, Mazzoli, Fabbri, Baroumi, Santonocito, Tassi, Giardini, Taoufik, Baluganti. A disp.: Velleca, Margheri, Brou, Torelli, Gennaro, Baldi, Ermini, Rufat, Postiglione. All.: Gardellin Sandro
LASTRIGIANA: Hila, Marchi, Sona, Guasti, Castiglioni, El Youssefi, Ballerini, Innocenti, Mandolini, Tomeo, Vettori. A disp.: Magnolfi, Bonaiuti, De Pascalis, Fontani, Stefanacci, Talakhadze, Oliveri, Magnolfi N., Vignolini. All.: Guasti Davide
RETI: Taoufik, Rufat, Giardini, Ballerini, Tomeo, Vettori
FIRENZE OVEST: Ciappelli, Bertacchi, Chiariello, Mazzoli, Fabbri, Baroumi, Santonocito, Tassi, Giardini, Taoufik, Baluganti. A disp.: Velleca, Margheri, Brou, Torelli, Gennaro, Baldi, Ermini, Rufat, Postiglione. All.: Sandro Gardellin.
LASTRIGIANA: Hila, Marchi, Sona, Guasti, Castiglioni, El Youssefi, Ballerini, Innocenti, Mandolini, Tomeo, Vettori. A disp.: f. Magnolfi, Bonaiuti, De Pascalis, Fontani, Stefanacci, Talakhadze, Oliveri, N. Magnolfi, Vignolini. All.: Davide Guasti.
ARBITRO: Marino di Pisa
RETI: 12' Giardini, 34' Vettori, 53' Ballerini, 60' Tomeo, 62' Rufat, 89' Taoufik.

FIRENZE OVEST: Ciappelli, Bertacchi, Chiariello, Mazzoli, Fabbri, Baroumi, Santonocito, Tassi, Giardini, Taoufik, Baluganti. A disp.: Velleca, Margheri, Brou, Torelli, Gennaro, Baldi, Ermini, Rufat, Postiglione. All.: Sandro Gardellin.
LASTRIGIANA: Hila, Marchi, Sona, Guasti, Castiglioni, El Youssefi, Ballerini, Innocenti, Mandolini, Tomeo, Vettori. A disp.: f. Magnolfi, Bonaiuti, De Pascalis, Fontani, Stefanacci, Talakhadze, Oliveri, N. Magnolfi, Vignolini. All.: Davide Guasti.
ARBITRO: Marino di Pisa
RETI: 12' Giardini, 34' Vettori, 53' Ballerini, 60' Tomeo, 62' Rufat, 89' Taoufik.



Da un terzo gradino del podio che alla vigilia della settima giornata di campionato pare affollato come un tram all'ora di punta saltano giù due formazioni tatticamente ben organizzate e atleticamente in palla che al termine di novanta minuti carichi di pioggia, gol, emozioni e buon gioco, pur mantenendo intatte le ambizioni d'alta classifica, sono loro malgrado costrette ad allontanarsi momentaneamente dal vertice. Il pirotecnico risultato di parità con cui Ovest e Lastrigiana si spartiscono il bottino in palio è frutto di un match giocato ad altissimo ritmo e che ha visto entrambe dar fondo a tutte le loro potenzialità. E se da un lato la formazione di Davide Guasti si morde le mani ripensando al doppio vantaggio prima ottenuto e poi sfumato a un minuto dal termine, dall'altro il combattivo e mai domo undici di Sandro Gardellin, facendo proprio quel motto che recita «Non è finita finché non è finita», mantenendo l'imbattibilità casalinga dimostra ancora una volta quanto sia difficile espugnare il fortino di Peretola. Nonostante una pioggia incessanti e a tratti violenta flagelli il terreno di gioco per tutta la durata dell'incontro, il rinnovato sintetico di via de' Vespucci consente alle due compagini di esprimersi al meglio sul piano del palleggio. Certo, un pallone perennemente viscido e che schizza come una saponetta sul terreno di gioco costringe spesso i ventidue protagonisti a compiere vere e proprie acrobazie in fase di controllo. A tutti coloro che criticano l'uso del tappeto sintetico va però ricordato che quasi certamente se si fosse stati costretti a giocare sul fondo sabbioso che in passato caratterizzava questo campo la gara sarebbe stata quasi certamente rinviata non dandoci la possibilità di assistere a un così bello spettacolo. Gran ritmo e conseguente velocità in fase d'impostazione e di conclusione mettono in luce le buone qualità di due dispositivi tattici che, confrontandosi senza timori reverenziali, ben poco spazio concedono a uno stucchevole difensivismo. Sandro Gardellin punta forte sui due esterni d'attacco Santonocito e Taoufik che puntando con frequenza i diretti avversari Marchi e Castiglioni mettono subito alla prova un dispositivo biancorosso comunque ben registrato e puntellato a dovere dalla coppia centrale formata da Sona e Duccio Guasti. Sull'altro fronte, Davide Guasti risponde da par suo in virtù del mix fra rapidità e fisicità che caratterizza il duo d'attacco composto da Tomeo e Vettori che, supportato dai frequenti inserimenti di Mandolini sulla sinistra e sugli spunti di un ben ispirato Ballerini, fa spesso venire il mal di testa a una difesa rossoblu nella quale ben si comportano Mazzoli, Baroumi e Chiariello. Interessante risulta poi anche il duello nella zona centrale del campo che contrappone un Fabbri come al solito lucidissimo in fase di palleggio e un Tassi sempre vigile anche in fase di rottura a un granitico El Youssefi, praticamente perfetto in interdizione, e a un Innocenti che svolge alla perfezione il ruolo di valido gregario a supporto di entrambe le fasi del gioco. Un'alchimia tattica che pare non dover subire troppe sollecitazioni si rompe invece per la prima volta al 12' quando il primo spunto in velocità sulla destra da parte dell'ex Sestese Santonocito è fermato in maniera irregolare da Marchi. Ne scaturisce un calcio piazzato da posizione decentrata che Chiariello disegna con precisione verso il primo palo da dove il ben appostato Giardini, sorprendendo la difesa biancorossa, gira in rete da due passi il pallone del vantaggio. Il primo squillo rossoblu innesca un palpitante botta e risposta che scalda il pubblico in tribuna e riempie di appunti il taccuino del cronista. Al 14' l'immediata reazione porta la Lastrigiana a un passo dal pareggio: ben innescato da un lungo lancio in profondità, Vettori entra in area dalla destra ma, dopo essersi presentato tutto solo davanti a Ciappelli, mastica la conclusione a rete calciando fuori alla destra del portiere. Tre minuti più tardi, sul fronte opposto, Sami Taoufik si produce in uno spunto molto simile al precedente: ben imbeccato sul fronte sinistro dell'attacco, prima controlla con perizia, poi s'accentra verso il limite dell'area ed infine lascia partire un'insidiosissima battuta a girare che costringe Fabio Hila, portiere di scuola Lanciotto Campi e passaporto Cattolica Virtus, a distendersi in tuffo e allungare in calcio d'angolo. Al 20' Marchi ci prova su calcio piazzato: la posizione centrale distante una ventina di metri dalla porta lo invita alla battuta a rete, cercata con un tiro intelligente a pelo d'erba nel tentativo di sfruttare la sempre letale combinazione fra erba bagnata e pallone scivoloso. Una traiettoria piuttosto prevedibile però non sorprende l'ex Cattolica Ciappelli che, accartocciandosi sul pallone, lo arpiona a terra con relativa sicurezza. Al 25', sugli sviluppi di una rimessa laterale dalla destra effettuata dall'ex galluzzino Claudio Castiglioni, il pallone giunge fra i piedi di Ballerini che dopo essersi creato lo spazio per la battuta a rete indirizza verso i pali di Ciappelli una conclusione a giro; ma il pallone, assumendo una traiettoria esterna, si spegne al lato del palo di destra. Nella fase centrale del primo tempo, la squadra di Guasti vive un buon momento che al 34' sfocia nel più che meritato pareggio. È splendido il lancio profondo di Duccio Guasti: il pallone perviene sui piedi di Vettori che stavolta, dopo essersi incuneato in area dalla destra, incrociando in diagonale sul palo opposto non concede possibilità d'intervento all'incolpevole Ciappelli. Adesso è la Lastrigiana che insiste schiacciando nella propria trequarti un Ovest che pare in chiara difficoltà: al 36' un bello spunto di Mandolini sulla sinistra si conclude con un preciso assist in area per Tomeo che però, dopo aver controllato, gira malamente a lato da ottima posizione. Una Lastrigiana in fiducia inizia bene anche la ripresa operando il sorpasso allo scoccare del 53' quando una punizione da sinistra molto ben calciata da Marchi nel cuore dell'area di rigore trova la puntuale deviazione aerea vincente sottomisura di Ballerini. È senza dubbio questo il momento più difficile per l'undici di Gardellin che non solo si disunisce ma al 60' incassa anche il terzo sonoro ceffone. Decisivo è, ancora una volta, un pallone inattivi. E questa volta è Ballerini a vestire alla perfezione i panni dell'assistman scodellando verso il primo palo un corner dalla sinistra sugli sviluppi del quale è letale l'intervento di Giulio Tomeo che, anticipando la statuaria retroguardia avversaria, gira in rete da due passi il pallone del momentaneo 1-3. Immediata e altrettanto mortifera è però anche la reazione dell'Ovest che, punto nell'orgoglio, rientra subito in partita. Si rivela anche stavolta efficacissima la puntata sulla destra di Santonocito che, giunto sulla linea di fondo, ripropone un buon pallone rasoterra verso il centro sul quale è lesto ad avventarsi il neo entrato Rufat la cui svelta deviazione volante da due passi non lascia scampo a Hila. Da questo momento in poi, il canovaccio tattico del match subisce una chiara riscrittura. Le due squadre tendono a coprirsi maggiormente in virtù del fatto che l'Ovest, pur avendo la necessità di recuperare un gol di svantaggio, deve stare molto attento a non scoprirsi; mentre la Lastrigiana, alle prese con un visibile calo di condizione, concentra tutte le proprie forze nel mantenimento del prezioso vantaggio. Tutto ciò fa sì che sia l'Ovest ad avere qualche occasione in più, però non sfruttata a dovere. La più clamorosa viene sprecata al 70' quando l'ennesima percussione sulla destra di Santonocito si conclude con un bel traversone che l'accorrente Taoufik, impattando debolmente di testa, vanifica indirizzando il pallone fra le braccia del ben appostato Hila. «Non è finita finché non è finita» si diceva in precedenza; e così all'89' le conseguenze di un duro scontro di gioco con un avversario che costringono Marchi a restare a terra leggermente infortunato consentono all'Ovest di far ripartire il gioco ribaltandone il fronte. L'arbitro lascia correre, l'azione prosegue e il pallone che viaggia lungo l'out di sinistra giunge sui piedi di Taoufik che, dopo aver seminato il panico all'interno dei sedici metri ospiti ed esserselo aggiustato sul piede preferito, indirizza sotto la traversa una traiettoria imparabile. Cala qui il sipario su un match molto ben interpretato da entrambe le squadre e che va in archivio con un salomonico 3-3. Ci sarà tempo per tornare a puntare al vertice. Per il momento Ovest e Lastrigiana hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per poter riuscire nell'impresa. Calciatoripiù : nel Firenze Ovest si sono ben disimpegnati Chiariello in fase difensiva, Fabbri nel cuore del centrocampo, Santonocito a tratti devastante sulla corsia di destra, l'ispiratissimo Taoufik la cui tecnica individuale ha fatto la differenza e il neoentrato Rufat che ha avuto il grande merito di far rientrare repentinamente in partita la propria squadra. Nella Lastrigiana buone indicazione hanno fornito Sona e Guasti nel cuore della retroguardia, Marchi sul fronte difensivo di sinistra, El Youssefi e Ballerini in mediana e i due gemelli del gol Vettori e Tomeo . Più che sufficiente è stata la direzione di gara del pisano Fabio Marino.

Da un terzo gradino del podio che alla vigilia della settima giornata di campionato pare affollato come un tram all'ora di punta saltano giù due formazioni tatticamente ben organizzate e atleticamente in palla che al termine di novanta minuti carichi di pioggia, gol, emozioni e buon gioco, pur mantenendo intatte le ambizioni d'alta classifica, sono loro malgrado costrette ad allontanarsi momentaneamente dal vertice. Il pirotecnico risultato di parità con cui Ovest e Lastrigiana si spartiscono il bottino in palio è frutto di un match giocato ad altissimo ritmo e che ha visto entrambe dar fondo a tutte le loro potenzialità. E se da un lato la formazione di Davide Guasti si morde le mani ripensando al doppio vantaggio prima ottenuto e poi sfumato a un minuto dal termine, dall'altro il combattivo e mai domo undici di Sandro Gardellin, facendo proprio quel motto che recita «Non è finita finché non è finita», mantenendo l'imbattibilità casalinga dimostra ancora una volta quanto sia difficile espugnare il fortino di Peretola. Nonostante una pioggia incessanti e a tratti violenta flagelli il terreno di gioco per tutta la durata dell'incontro, il rinnovato sintetico di via de' Vespucci consente alle due compagini di esprimersi al meglio sul piano del palleggio. Certo, un pallone perennemente viscido e che schizza come una saponetta sul terreno di gioco costringe spesso i ventidue protagonisti a compiere vere e proprie acrobazie in fase di controllo. A tutti coloro che criticano l'uso del tappeto sintetico va però ricordato che quasi certamente se si fosse stati costretti a giocare sul fondo sabbioso che in passato caratterizzava questo campo la gara sarebbe stata quasi certamente rinviata non dandoci la possibilità di assistere a un così bello spettacolo. Gran ritmo e conseguente velocità in fase d'impostazione e di conclusione mettono in luce le buone qualità di due dispositivi tattici che, confrontandosi senza timori reverenziali, ben poco spazio concedono a uno stucchevole difensivismo. Sandro Gardellin punta forte sui due esterni d'attacco Santonocito e Taoufik che puntando con frequenza i diretti avversari Marchi e Castiglioni mettono subito alla prova un dispositivo biancorosso comunque ben registrato e puntellato a dovere dalla coppia centrale formata da Sona e Duccio Guasti. Sull'altro fronte, Davide Guasti risponde da par suo in virtù del mix fra rapidità e fisicità che caratterizza il duo d'attacco composto da Tomeo e Vettori che, supportato dai frequenti inserimenti di Mandolini sulla sinistra e sugli spunti di un ben ispirato Ballerini, fa spesso venire il mal di testa a una difesa rossoblu nella quale ben si comportano Mazzoli, Baroumi e Chiariello. Interessante risulta poi anche il duello nella zona centrale del campo che contrappone un Fabbri come al solito lucidissimo in fase di palleggio e un Tassi sempre vigile anche in fase di rottura a un granitico El Youssefi, praticamente perfetto in interdizione, e a un Innocenti che svolge alla perfezione il ruolo di valido gregario a supporto di entrambe le fasi del gioco. Un'alchimia tattica che pare non dover subire troppe sollecitazioni si rompe invece per la prima volta al 12' quando il primo spunto in velocità sulla destra da parte dell'ex Sestese Santonocito è fermato in maniera irregolare da Marchi. Ne scaturisce un calcio piazzato da posizione decentrata che Chiariello disegna con precisione verso il primo palo da dove il ben appostato Giardini, sorprendendo la difesa biancorossa, gira in rete da due passi il pallone del vantaggio. Il primo squillo rossoblu innesca un palpitante botta e risposta che scalda il pubblico in tribuna e riempie di appunti il taccuino del cronista. Al 14' l'immediata reazione porta la Lastrigiana a un passo dal pareggio: ben innescato da un lungo lancio in profondità, Vettori entra in area dalla destra ma, dopo essersi presentato tutto solo davanti a Ciappelli, mastica la conclusione a rete calciando fuori alla destra del portiere. Tre minuti più tardi, sul fronte opposto, Sami Taoufik si produce in uno spunto molto simile al precedente: ben imbeccato sul fronte sinistro dell'attacco, prima controlla con perizia, poi s'accentra verso il limite dell'area ed infine lascia partire un'insidiosissima battuta a girare che costringe Fabio Hila, portiere di scuola Lanciotto Campi e passaporto Cattolica Virtus, a distendersi in tuffo e allungare in calcio d'angolo. Al 20' Marchi ci prova su calcio piazzato: la posizione centrale distante una ventina di metri dalla porta lo invita alla battuta a rete, cercata con un tiro intelligente a pelo d'erba nel tentativo di sfruttare la sempre letale combinazione fra erba bagnata e pallone scivoloso. Una traiettoria piuttosto prevedibile però non sorprende l'ex Cattolica Ciappelli che, accartocciandosi sul pallone, lo arpiona a terra con relativa sicurezza. Al 25', sugli sviluppi di una rimessa laterale dalla destra effettuata dall'ex galluzzino Claudio Castiglioni, il pallone giunge fra i piedi di Ballerini che dopo essersi creato lo spazio per la battuta a rete indirizza verso i pali di Ciappelli una conclusione a giro; ma il pallone, assumendo una traiettoria esterna, si spegne al lato del palo di destra. Nella fase centrale del primo tempo, la squadra di Guasti vive un buon momento che al 34' sfocia nel più che meritato pareggio. È splendido il lancio profondo di Duccio Guasti: il pallone perviene sui piedi di Vettori che stavolta, dopo essersi incuneato in area dalla destra, incrociando in diagonale sul palo opposto non concede possibilità d'intervento all'incolpevole Ciappelli. Adesso è la Lastrigiana che insiste schiacciando nella propria trequarti un Ovest che pare in chiara difficoltà: al 36' un bello spunto di Mandolini sulla sinistra si conclude con un preciso assist in area per Tomeo che però, dopo aver controllato, gira malamente a lato da ottima posizione. Una Lastrigiana in fiducia inizia bene anche la ripresa operando il sorpasso allo scoccare del 53' quando una punizione da sinistra molto ben calciata da Marchi nel cuore dell'area di rigore trova la puntuale deviazione aerea vincente sottomisura di Ballerini. È senza dubbio questo il momento più difficile per l'undici di Gardellin che non solo si disunisce ma al 60' incassa anche il terzo sonoro ceffone. Decisivo è, ancora una volta, un pallone inattivi. E questa volta è Ballerini a vestire alla perfezione i panni dell'assistman scodellando verso il primo palo un corner dalla sinistra sugli sviluppi del quale è letale l'intervento di Giulio Tomeo che, anticipando la statuaria retroguardia avversaria, gira in rete da due passi il pallone del momentaneo 1-3. Immediata e altrettanto mortifera è però anche la reazione dell'Ovest che, punto nell'orgoglio, rientra subito in partita. Si rivela anche stavolta efficacissima la puntata sulla destra di Santonocito che, giunto sulla linea di fondo, ripropone un buon pallone rasoterra verso il centro sul quale è lesto ad avventarsi il neo entrato Rufat la cui svelta deviazione volante da due passi non lascia scampo a Hila. Da questo momento in poi, il canovaccio tattico del match subisce una chiara riscrittura. Le due squadre tendono a coprirsi maggiormente in virtù del fatto che l'Ovest, pur avendo la necessità di recuperare un gol di svantaggio, deve stare molto attento a non scoprirsi; mentre la Lastrigiana, alle prese con un visibile calo di condizione, concentra tutte le proprie forze nel mantenimento del prezioso vantaggio. Tutto ciò fa sì che sia l'Ovest ad avere qualche occasione in più, però non sfruttata a dovere. La più clamorosa viene sprecata al 70' quando l'ennesima percussione sulla destra di Santonocito si conclude con un bel traversone che l'accorrente Taoufik, impattando debolmente di testa, vanifica indirizzando il pallone fra le braccia del ben appostato Hila. «Non è finita finché non è finita» si diceva in precedenza; e così all'89' le conseguenze di un duro scontro di gioco con un avversario che costringono Marchi a restare a terra leggermente infortunato consentono all'Ovest di far ripartire il gioco ribaltandone il fronte. L'arbitro lascia correre, l'azione prosegue e il pallone che viaggia lungo l'out di sinistra giunge sui piedi di Taoufik che, dopo aver seminato il panico all'interno dei sedici metri ospiti ed esserselo aggiustato sul piede preferito, indirizza sotto la traversa una traiettoria imparabile. Cala qui il sipario su un match molto ben interpretato da entrambe le squadre e che va in archivio con un salomonico 3-3. Ci sarà tempo per tornare a puntare al vertice. Per il momento Ovest e Lastrigiana hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per poter riuscire nell'impresa. Calciatoripiù : nel Firenze Ovest si sono ben disimpegnati Chiariello in fase difensiva, Fabbri nel cuore del centrocampo, Santonocito a tratti devastante sulla corsia di destra, l'ispiratissimo Taoufik la cui tecnica individuale ha fatto la differenza e il neoentrato Rufat che ha avuto il grande merito di far rientrare repentinamente in partita la propria squadra. Nella Lastrigiana buone indicazione hanno fornito Sona e Guasti nel cuore della retroguardia, Marchi sul fronte difensivo di sinistra, El Youssefi e Ballerini in mediana e i due gemelli del gol Vettori e Tomeo . Più che sufficiente è stata la direzione di gara del pisano Fabio Marino.
Fornacette Casarosa-San Giuliano 0-2

FORNACETTE CASAROSA: Balluchi, Paciarelli, Casale, Ciardelli, Salvadori, Terraschi, Barsotti, Zaffora, Studiati Berni, Cerrai, Pistolesi. A disp.: Profeti, Meola, Rossi, Perondi, Vivolo, Mariani, Doda, Spanu, Bulku. All.: Pertici Enrico
SAN GIULIANO: Giaconi, Osabouhien, Murro, Nacci, Papini, Lelli, Tarara, Accorsini, Buzzanca, Balducci, Mariani. A disp.: Giannini, Dalle Luche, Cresci, Borsacchi, Boraschi, Braccini, Baldacci D., Nikiema, Luperini. All.: Balestri Federico
RETI: Balducci, Balducci
FORNACETTE C.: Balluchi, Paciarelli, Casale, Ciardelli, Salvadori, Terraschi, Barsotti, Zaffora, Studiati Berni, Cerrai, Pistolesi. A disp.: Profeti, Meola, M. Rossi, Perondi, Vivolo, Mariani, Doda, Spanu, Bulku. All.: Enrico Pertici.
SAN GIULIANO: Giaconi, Osabuohien, Murro, Nacci, Papini, Lelli, Tararà, Accorsini, Buzzanca, Balducci, Mariani. A disp.: Giannini, Dalle Luche, Cresci, Borsacchi, Boraschi, M. Braccini, D. Baldacci, Nikiema, Luperini. All.: Federico Balestri.
ARBITRO: Frediani di Pisa
RETI: 46', 51' Balducci.

FORNACETTE C.: Balluchi, Paciarelli, Casale, Ciardelli, Salvadori, Terraschi, Barsotti, Zaffora, Studiati Berni, Cerrai, Pistolesi. A disp.: Profeti, Meola, M. Rossi, Perondi, Vivolo, Mariani, Doda, Spanu, Bulku. All.: Enrico Pertici.
SAN GIULIANO: Giaconi, Osabuohien, Murro, Nacci, Papini, Lelli, Tararà, Accorsini, Buzzanca, Balducci, Mariani. A disp.: Giannini, Dalle Luche, Cresci, Borsacchi, Boraschi, M. Braccini, D. Baldacci, Nikiema, Luperini. All.: Federico Balestri.
ARBITRO: Frediani di Pisa
RETI: 46', 51' Balducci.



La stagione dei pronostici impossibili s'arricchisce d'un altro capitolo. Finora il Fornacette non aveva mai perso; la prima sconfitta stagionale arriva in casa contro il San Giuliano reduce dal pesante 0-3 interno col Grassina. Il primo dei derby pisani dell'élite lo decide infatti la doppietta di Balducci, che nei primi minuti dopo l'intervallo (0-1 dopo trenta secondi, 0-2 al 51') approfitta di due ingenuità enormi della difesa avversaria e segna la doppietta decisiva. È su questi episodi che gira la partita: nel primo tempo non era accaduto granché perché il Fornacette, che comunque crea le due occasioni migliori (Studiati Berni si gira con difficoltà al 10'; Pistolesi calcia centrale sullo scarico di Barsotti e facilita la parata di Giaconi intorno al 20'), patisce la fisicità degli avversari e in mediana perde tanti duelli; anche se ben organizzato, a lungo il San Giuliano calcia solo da fuori senza mai rischiare di far male. Bisogna dunque attendere d'oltrepassare l'intervallo perché la partita si sblocchi; e si sblocca quasi subito: impensierito da un lungo rilancio della difesa avversaria, Balluchi esce fuori area ma poi rimane a metà strada; si fermano anche i centrali e lasciano spazio a Balducci che scartato il portiere s'avvia a far passare il pallone tra i pali. Frastornato dall'episodio, il Fornacette commette un altro errore e si ritrova a dover recuperare uno svantaggio doppio: sulla trequarti Mariani recupera il pallone a Casale e verticalizza immediatamente per Balducci che supera Balluchi con un lob. È lo 0-2 che costringe il Fornacette al naufragio: ormai la partita è andata, e nessuno degli accorgimenti ideati da Pertici riesce a riaprirla. Anzi, a cinque minuti dalla fine è il San Giuliano a sfiorare di nuovo la rete: raramente si vede non andare a buon fine un contropiede tre contro il portiere come quello sprecato da Accorsini. Ma nonostante la reazione stizzita all'episodio Balestri viene via da Fornacette soddisfatto: al netto di qualche comprensibile défaillance, nel primo mese e mezzo di partite il San Giuliano ha dimostrato che nell'élite può starci sereno. Calciatorepiù : doppietta in cinque minuti a risolvere una partita bloccata: Balducci approfitta delle incertezze della difesa del Fornacette e impacchetta il successo del San Giuliano.

La stagione dei pronostici impossibili s'arricchisce d'un altro capitolo. Finora il Fornacette non aveva mai perso; la prima sconfitta stagionale arriva in casa contro il San Giuliano reduce dal pesante 0-3 interno col Grassina. Il primo dei derby pisani dell'élite lo decide infatti la doppietta di Balducci, che nei primi minuti dopo l'intervallo (0-1 dopo trenta secondi, 0-2 al 51') approfitta di due ingenuità enormi della difesa avversaria e segna la doppietta decisiva. È su questi episodi che gira la partita: nel primo tempo non era accaduto granché perché il Fornacette, che comunque crea le due occasioni migliori (Studiati Berni si gira con difficoltà al 10'; Pistolesi calcia centrale sullo scarico di Barsotti e facilita la parata di Giaconi intorno al 20'), patisce la fisicità degli avversari e in mediana perde tanti duelli; anche se ben organizzato, a lungo il San Giuliano calcia solo da fuori senza mai rischiare di far male. Bisogna dunque attendere d'oltrepassare l'intervallo perché la partita si sblocchi; e si sblocca quasi subito: impensierito da un lungo rilancio della difesa avversaria, Balluchi esce fuori area ma poi rimane a metà strada; si fermano anche i centrali e lasciano spazio a Balducci che scartato il portiere s'avvia a far passare il pallone tra i pali. Frastornato dall'episodio, il Fornacette commette un altro errore e si ritrova a dover recuperare uno svantaggio doppio: sulla trequarti Mariani recupera il pallone a Casale e verticalizza immediatamente per Balducci che supera Balluchi con un lob. È lo 0-2 che costringe il Fornacette al naufragio: ormai la partita è andata, e nessuno degli accorgimenti ideati da Pertici riesce a riaprirla. Anzi, a cinque minuti dalla fine è il San Giuliano a sfiorare di nuovo la rete: raramente si vede non andare a buon fine un contropiede tre contro il portiere come quello sprecato da Accorsini. Ma nonostante la reazione stizzita all'episodio Balestri viene via da Fornacette soddisfatto: al netto di qualche comprensibile défaillance, nel primo mese e mezzo di partite il San Giuliano ha dimostrato che nell'élite può starci sereno. Calciatorepiù : doppietta in cinque minuti a risolvere una partita bloccata: Balducci approfitta delle incertezze della difesa del Fornacette e impacchetta il successo del San Giuliano.
Fratres Perignano-Zenith Prato 0-2

FRATRES PERIGNANO: Gliatta, Ceccanti, Gentile, Diaz, Freschi, Del Bono, Carrai D., Venturini, Hoxha, Mariani T., Oliva. A disp.: Mariani G., Casalini, Carrai C., Orlandini, Ferrari, Ferretti, Zanutto, Passoni, Polito. All.: Pagliai Stefano
ZENITH PRATO: Landini, Lombardi, Bashkimi, Ammendola N., Pagli, Silveri, Dessi, Nuzzo, Buscema, Macchi, Vignali. A disp.: Fiordi, Nucci, Caruso, Bozzoni, Lazzeri, Galeotti, Manganaro, Massimo, Faggi. All.: Bellandi Fabrizio
RETI: Nuzzo, Dessi
FRATRES PERIGNANO: Gliatta, Ceccanti, Gentile, Diaz Garrido, Freschi, Del Bono, D. Carrai, Venturin, Hoxha, T. Mariani, Oliva. A disp.: G. Mariani, Casalini, C. Carrai, Orlandini, Ferrari, Ferretti, Zanutto, Passoni, Polito. All.: Stefano Pagliai.
ZENITH PRATO: N. Landini, Lombardi, Bashkimi, Ammendola, Pagli, Silveri, Dessì, Nuzzo, Buscema, Macchi, Vignali. A disp.: Fiordi, Nucci, Caruso, Bozzoni, Lazzeri, Galeotti, Manganaro, Massimo, Faggi. All.: Fabrizio Bellandi.
ARBITRO: Solito di Piombino
RETI: 14' Dessì, 79' Nuzzo.
NOTE: espulso Vignali (20').

FRATRES PERIGNANO: Gliatta, Ceccanti, Gentile, Diaz Garrido, Freschi, Del Bono, D. Carrai, Venturin, Hoxha, T. Mariani, Oliva. A disp.: G. Mariani, Casalini, C. Carrai, Orlandini, Ferrari, Ferretti, Zanutto, Passoni, Polito. All.: Stefano Pagliai.
ZENITH PRATO: N. Landini, Lombardi, Bashkimi, Ammendola, Pagli, Silveri, Dessì, Nuzzo, Buscema, Macchi, Vignali. A disp.: Fiordi, Nucci, Caruso, Bozzoni, Lazzeri, Galeotti, Manganaro, Massimo, Faggi. All.: Fabrizio Bellandi.
ARBITRO: Solito di Piombino
RETI: 14' Dessì, 79' Nuzzo.
NOTE: espulso Vignali (20').



È presto ancora per dire se potrà davvero essere l'anno della Zenith. Una gara di questo tipo però spinge a pensarlo: vincere in trasferta in uno stadio difficile come il Matteoli giocando per settanta minuti in dieci (espulso Vignali per una reazione censurabile; a Prato auspicano che il giudice sportivo sia clemente, ma tutto dipenderà dal referto di Solito) e riuscendo a trovare nel finale lo spunto per lo 0-2 sembra suggerire che il dio del calcio o chi per lui quest'anno abbia in simpatia chi si veste con quello strano abbinamento, azzurro e granata. Esce dunque sconfitto il Fratres Perignano, punito nel punteggio (e nella classifica: i sei punti al momento conquistati valgono la terzultima posizione al fianco del Fucecchio) ben oltre le proprie colpe: per essere espliciti, sul piano tecnico tra le due squadre non c'è tutta questa differenza. Ma il calcio è un giochino crudele, che si basa su una regola semplice (la dieci: curioso, no?, che per le prime nove si tratti di molto altro): la squadra che segna il maggior numero di reti vince l'incontro, e non se la prenderanno l'Ifab e l'Aia per l'utilizzo della vecchia traduzione visto che la nuova, «sarà la vincente», è tendenzialmente doppiaggese. La Zenith ne segna due, la prima delle quali alla prima vera sortita offensiva: pescato spalle alla porta in area di rigore, in girata Dessì pesca l'angolo e al quarto d'ora sblocca il punteggio. L'inaspettata inferiorità numerica al 20' rischia di scombinare i piani di Bellandi che però chiamando un 4-3-1-1 molto accorto chiude a lungo gli spazi al Perignano; per vederlo pericoloso occorre attende la fine del primo tempo e la prima metà della ripresa, contraddistinta dagli spunti di Venturin, Hoxha, Dennis Carrai e Timothy Mariani e da un paio di parate notevoli di Niccolò Landini, decisivo nel salvare lo 0-1. Poi a undici minuti dalla fine la Zenith annuncia al mondo che passerà almeno un'altra settimana in testa da sola: un intervento a vuoto della mediana del Perignano innesca un contropiede, rifinito da Nuzzo dopo la prima parata di Gliatta. Che sia davvero l'anno della Zenith?

È presto ancora per dire se potrà davvero essere l'anno della Zenith. Una gara di questo tipo però spinge a pensarlo: vincere in trasferta in uno stadio difficile come il Matteoli giocando per settanta minuti in dieci (espulso Vignali per una reazione censurabile; a Prato auspicano che il giudice sportivo sia clemente, ma tutto dipenderà dal referto di Solito) e riuscendo a trovare nel finale lo spunto per lo 0-2 sembra suggerire che il dio del calcio o chi per lui quest'anno abbia in simpatia chi si veste con quello strano abbinamento, azzurro e granata. Esce dunque sconfitto il Fratres Perignano, punito nel punteggio (e nella classifica: i sei punti al momento conquistati valgono la terzultima posizione al fianco del Fucecchio) ben oltre le proprie colpe: per essere espliciti, sul piano tecnico tra le due squadre non c'è tutta questa differenza. Ma il calcio è un giochino crudele, che si basa su una regola semplice (la dieci: curioso, no?, che per le prime nove si tratti di molto altro): la squadra che segna il maggior numero di reti vince l'incontro, e non se la prenderanno l'Ifab e l'Aia per l'utilizzo della vecchia traduzione visto che la nuova, «sarà la vincente», è tendenzialmente doppiaggese. La Zenith ne segna due, la prima delle quali alla prima vera sortita offensiva: pescato spalle alla porta in area di rigore, in girata Dessì pesca l'angolo e al quarto d'ora sblocca il punteggio. L'inaspettata inferiorità numerica al 20' rischia di scombinare i piani di Bellandi che però chiamando un 4-3-1-1 molto accorto chiude a lungo gli spazi al Perignano; per vederlo pericoloso occorre attende la fine del primo tempo e la prima metà della ripresa, contraddistinta dagli spunti di Venturin, Hoxha, Dennis Carrai e Timothy Mariani e da un paio di parate notevoli di Niccolò Landini, decisivo nel salvare lo 0-1. Poi a undici minuti dalla fine la Zenith annuncia al mondo che passerà almeno un'altra settimana in testa da sola: un intervento a vuoto della mediana del Perignano innesca un contropiede, rifinito da Nuzzo dopo la prima parata di Gliatta. Che sia davvero l'anno della Zenith?
Grassina-Maliseti Seano 2-1

GRASSINA: Balli, Salvini, Cinquina, Giraldi, Chiti, Pescucci, Senthilkumar, Roschi, Ballerini, Ignesti, Bambi. A disp.: Ceccuti, Ronchi, Acciai, Giudice, Corsini, Sani, Salimbeni, Moriani, Tempestini. All.: Pisaneschi Giacomo
MALISETI SEANO: Cavalieri A., Coppini, Menichetti F., Sensi, Aiazzi, Ingrassia, Ballerini, Landini, Mema, Asara, Osasumwen. A disp.: Nerini, Bartolozzi, Luccioletti, Andreola, Donnini, Taglioli, Bargellini, Palumbo, Dardha. All.: Di Vivona Alessandro
RETI: Bambi, Ignesti, Dardha
GRASSINA: Balli, Salvini, Cinquina, Giraldi, Chiti, Pescucci, Senthilkumar, Roschi, L. Ballerini, Ignesti, Bambi. A disp.: Ceccuti, Ronchi, Acciai, Giudice, Corsini, Sani, Salimbeni, Moriani, Tempestini. All.: Giacomo Pisaneschi.
MALISETI SEANO: Cavalieri, Coppini, Menichetti, Sensi, Aiazzi, Ingrassia, J. Ballerini. R. Landini, Mema, Asara, Osasumwen. A disp.: Nerini, Bartolozzi, Luccioletti, Andreola, Donnini, Taglioli, Bargellini, Palumbo, Dardha. All.: Alessandro Di Vivona.
ARBITRO: Serbishti di Arezzo
RETI: 26' Ignesti rig., 68' Dardha, 70' Bambi.

GRASSINA: Balli, Salvini, Cinquina, Giraldi, Chiti, Pescucci, Senthilkumar, Roschi, L. Ballerini, Ignesti, Bambi. A disp.: Ceccuti, Ronchi, Acciai, Giudice, Corsini, Sani, Salimbeni, Moriani, Tempestini. All.: Giacomo Pisaneschi.
MALISETI SEANO: Cavalieri, Coppini, Menichetti, Sensi, Aiazzi, Ingrassia, J. Ballerini. R. Landini, Mema, Asara, Osasumwen. A disp.: Nerini, Bartolozzi, Luccioletti, Andreola, Donnini, Taglioli, Bargellini, Palumbo, Dardha. All.: Alessandro Di Vivona.
ARBITRO: Serbishti di Arezzo
RETI: 26' Ignesti rig., 68' Dardha, 70' Bambi.



Dopo la vittoria di San Giuliano aveva ricordato che in casa il Grassina aveva sempre perso, e che era l'ora d'aggiustare la statistica: ora Pisaneschi può finalmente lasciarsi andare a mezzo sorriso. Finisce infatti 2-1 la partita col Maliseti che, abbastanza innervosito per la direzione di Serbishti, chiude la serie positiva avviata dal pari col Fornacette e proseguita coi successi contro Arezzo Academy e San Marco Avenza: la classifica torna a farsi a metà tra l'incolore e il preoccupante, un punto appena sopra la Sestese (!) che al momento occupa la quartultima posizione. È però un posto che non gli compete. Anche al Pazzagli il Maliseti si conferma squadra solida, temibile e costruita per giocare a calcio anche nelle condizioni più complicate, come il diluvio che inzuppa il sintetico e fa schizzare il pallone come fosse unto; ne viene fuori una serie di scontri di grande intensità vinti prevalentemente dal Grassina che, dopo aver sfiorato il vantaggio con Leonardo Ballerini (pallone mancato d'un pollice), sblocca il punteggio al 25': Serbishti valuta falloso l'intervento di Menichetti su Ignesti che trasforma il rigore nell'1-0. La reazione del Maliseti passa da un incremento della spinta cui però non corrisponde maggior precisione negli ultimi venticinque metri e da una punizione d'Aiazzi che Balli respinge; è troppo poco per smontare il vantaggio del Grassina, vicino al raddoppio sia con l'incursione di Leonardo Ballerini a sinistra (ma anziché calciare crossa per nessuno) sia con la deviazione mancata da Bambi che Salvini aveva pescato solissimo sul secondo palo. Si va dunque all'intervallo col Grassina avanti di misura. Di Vivona non è soddisfatto e nell'intervallo decide d'effettuare tre cambi per modificare l'assetto tattico della propria squadra: fuori Ingrassia infortunato, Osasumwen e Jacopo Ballerini, dentro Dardha, Andreola e Luccioletti; data l'assenza di Chiti squalificato dopo l'espulsione col San Marco Avenza, Riccardo Landini scala dalla mediana nell'insolita posizione di difensore centrale. Alla spinta del Maliseti il Grassina sembra reggere bene, ma abbassa un po' troppo il baricentro e consente agli avanti avversari d'avvicinarsi più frequentemente all'area: ne è dimostrazione il diagonale d'Asara, che calcia da destra e sfiora il secondo palo senza che nessuno riesca a deviare in porta. Ma alla lunga la pressione del Maliseti sfocia nel pari: il lancio di Luccioletti innesca Dardha che sull'imbucata lascia terzino e centrale a prendergli la targa e di punta anticipa l'uscita di Balli. L'1-1 però regge una manciata di secondi: Bambi cattura un retropassaggio d'Aiazzi e, riprendendo l'equilibrio dopo un contatto sospetto a cavallo della linea, penetra in area e schianta il pallone sul primo palo. Stavolta il Maliseti non ha la forza d'orchestrare un nuovo assalto: va più vicino il Grassina al tris (salvataggio sulla linea sul tiro di Tempestini pescato sul secondo palo dal traversone di Salimbeni) che lui al pari. E ora le posizioni in classifica s'invertono: sorpasso compiuto. Calciatoripiù: Bambi, Senthilkumar (Grassina) e Dardha (Maliseti Seano).

Dopo la vittoria di San Giuliano aveva ricordato che in casa il Grassina aveva sempre perso, e che era l'ora d'aggiustare la statistica: ora Pisaneschi può finalmente lasciarsi andare a mezzo sorriso. Finisce infatti 2-1 la partita col Maliseti che, abbastanza innervosito per la direzione di Serbishti, chiude la serie positiva avviata dal pari col Fornacette e proseguita coi successi contro Arezzo Academy e San Marco Avenza: la classifica torna a farsi a metà tra l'incolore e il preoccupante, un punto appena sopra la Sestese (!) che al momento occupa la quartultima posizione. È però un posto che non gli compete. Anche al Pazzagli il Maliseti si conferma squadra solida, temibile e costruita per giocare a calcio anche nelle condizioni più complicate, come il diluvio che inzuppa il sintetico e fa schizzare il pallone come fosse unto; ne viene fuori una serie di scontri di grande intensità vinti prevalentemente dal Grassina che, dopo aver sfiorato il vantaggio con Leonardo Ballerini (pallone mancato d'un pollice), sblocca il punteggio al 25': Serbishti valuta falloso l'intervento di Menichetti su Ignesti che trasforma il rigore nell'1-0. La reazione del Maliseti passa da un incremento della spinta cui però non corrisponde maggior precisione negli ultimi venticinque metri e da una punizione d'Aiazzi che Balli respinge; è troppo poco per smontare il vantaggio del Grassina, vicino al raddoppio sia con l'incursione di Leonardo Ballerini a sinistra (ma anziché calciare crossa per nessuno) sia con la deviazione mancata da Bambi che Salvini aveva pescato solissimo sul secondo palo. Si va dunque all'intervallo col Grassina avanti di misura. Di Vivona non è soddisfatto e nell'intervallo decide d'effettuare tre cambi per modificare l'assetto tattico della propria squadra: fuori Ingrassia infortunato, Osasumwen e Jacopo Ballerini, dentro Dardha, Andreola e Luccioletti; data l'assenza di Chiti squalificato dopo l'espulsione col San Marco Avenza, Riccardo Landini scala dalla mediana nell'insolita posizione di difensore centrale. Alla spinta del Maliseti il Grassina sembra reggere bene, ma abbassa un po' troppo il baricentro e consente agli avanti avversari d'avvicinarsi più frequentemente all'area: ne è dimostrazione il diagonale d'Asara, che calcia da destra e sfiora il secondo palo senza che nessuno riesca a deviare in porta. Ma alla lunga la pressione del Maliseti sfocia nel pari: il lancio di Luccioletti innesca Dardha che sull'imbucata lascia terzino e centrale a prendergli la targa e di punta anticipa l'uscita di Balli. L'1-1 però regge una manciata di secondi: Bambi cattura un retropassaggio d'Aiazzi e, riprendendo l'equilibrio dopo un contatto sospetto a cavallo della linea, penetra in area e schianta il pallone sul primo palo. Stavolta il Maliseti non ha la forza d'orchestrare un nuovo assalto: va più vicino il Grassina al tris (salvataggio sulla linea sul tiro di Tempestini pescato sul secondo palo dal traversone di Salimbeni) che lui al pari. E ora le posizioni in classifica s'invertono: sorpasso compiuto. Calciatoripiù: Bambi, Senthilkumar (Grassina) e Dardha (Maliseti Seano).
Montelupo-Atletico Piombino 1-1

MONTELUPO: Consani, Frilli, Pasqualetti, Sammicheli, Scali, Michelucci, Terramoto, Balis, Cerrini, Tofani S., Braconi. A disp.: Boretti, Cei, Milanesi, Nicolosi L., Parrini A., Parrini G., Simoncini, Tofani G., Urgolo. All.: Belli Sauro
ATLETICO PIOMBINO: Caggiari, Rossi Gia., Mitcul, Battaglini L., Brizi, Diagne, Aguedo, Vannini, Topi, Ricci, Colombo. A disp.: Gasperini, Campani, Insolia, Chtimi, Patara, Rossi A., Regoli, Lavagnini. All.: Serena Mirko
RETI: Braconi, Mitcul
MONTELUPO: Consani, Frilli, Pasqualetti, Sammicheli, Scali, Michelucci, Terramoto, Balis, Cerrini, S. Tofani, Braconi. A disp.: Boretti, Cei, Milanesi, Nicolosi, A. Parrini, G. Parrini, Simoncini, G. Tofani, Urgolo. All.: Sauro Belli.
ATLETICO PIOMBINO: Caggiari, G. Rossi, Mitcul, Battaglini, Brizi, Diagne, Aguedo, Vannini, Topi, Ricci, Colombo. A disp.: Gasperini, Campani, Insolia, Chtimi, Patara, A. Rossi, Regoli, Lavagnini, El Bouhlali. All.: Mirko Serena.
ARBITRO: Bulletti di Pistoia
RETI: 57' Braconi, 83' Mitcul.
NOTE: espulso Aguedo (58').

MONTELUPO: Consani, Frilli, Pasqualetti, Sammicheli, Scali, Michelucci, Terramoto, Balis, Cerrini, S. Tofani, Braconi. A disp.: Boretti, Cei, Milanesi, Nicolosi, A. Parrini, G. Parrini, Simoncini, G. Tofani, Urgolo. All.: Sauro Belli.
ATLETICO PIOMBINO: Caggiari, G. Rossi, Mitcul, Battaglini, Brizi, Diagne, Aguedo, Vannini, Topi, Ricci, Colombo. A disp.: Gasperini, Campani, Insolia, Chtimi, Patara, A. Rossi, Regoli, Lavagnini, El Bouhlali. All.: Mirko Serena.
ARBITRO: Bulletti di Pistoia
RETI: 57' Braconi, 83' Mitcul.
NOTE: espulso Aguedo (58').



È un buon punto quello che il Piombino strappa da Montelupo contro una squadra in forma: dopo due vittorie consecutive s'allunga la striscia positiva. Si gioca in un pomeriggio grigio e piovoso. Il primo tempo riflette le condizioni meteo: pochi i bagliori da ambo i lati, la gara tende a rimanere bloccata. È pur vero però che la prima azione degna di nota si registra dopo una manciata di minuti: si tratta d'un tiro poco pericoloso di Cerrini, bravo a sterzare in area per eludere l'intervento di difensore avversario. Cinque minuti dopo un angolo per il Piombino si trasforma in un'occasione che Colombo non riesce a sfruttare, mandando alto il pallone di ritorno dopo l'uscita di Consani. Sempre Cerrini è il protagonista di una pericolosissima conclusione dalla distanza,: il pallone che sibila accanto all'incrocio dei pali (25'). Prima del duplice fischio vanno segnalati, oltre all'ammonizione per Aguedo (nella ripresa finirà espulso) anche due tiri imprecisi di Balis dal limite e un pallone spedito di poco sopra la traversa da Braconi, servito da Samuele Tofani che gli aveva fatto spazio. Nel complesso, il primo tempo vede emergere il Montelupo più degli avversari, abilissimi però a difendersi gol. Anche la seconda frazione di gioco inizia a ritmi blandi: un altro pallone alto di Braconi e un tiro centrale da posizione defilata di Terramoto sono le uniche note interessanti tra il 45' e il 57'. È poi lo stesso Terramoto a iniziare l'azione del vantaggio amaranto, servendo sulla sinistra Cerrin che rallenta e, alzato lo sguardo, cambia gioco: dall'altra parte dell'area c'è Braconi che, quasi indisturbato, si presenta davanti a Caggiari, battendolo sul primo palo. Non passa nemmeno un minuto ed ecco un altro colpo di scena: il secondo duro intervento di Aguedo è punito nuovamente con un cartellino giallo, che lo costringe a terminare la sua partita dopo un'ora di gioco. Il Piombino accusa i due colpi ravvicinati, talmente tanto che Samuele Tofani, ben imbucato da Cerrini, per poco non trova il raddoppio, negato da un intervento sulla linea di Mitcul dopo il dribbling su Caggiari. Galvanizzato dal momento favorevole, il Montelupo cerca di forzare la mano andando prima al tiro da fuori con Cerrini, poi imbastendo un'azione ragionata con Giulio Tofani e il suo quasi omonimo Samuele che consentono a Terramoto di tirare da posizione estremamente ravvicinata: in entrambi i casi è lucida e tempestiva la risposta di Caggiari, che sul capitano amaranto compie un vero e proprio miracolo. Nella resistenza del Piombino c'è sicuramente tanto cuore; la volontà di aggredire ogni pallone per non lasciare un centimetro agli avversari, nonostante la situazione di inferiorità numerica, viene premiata all'83': Consani esce avventatamente su un angolo e, dopo un batti e ribatti di testa, Mitcul trova l'incornata vincente, senza che i tre difensori sulla linea di porta possano fare alcunché. Agguantato il pareggio, i piombinesi, stanchissimi, si trincerano dietro i propri difensori centrali, lasciando agli avversari, proprio come nel primo tempo, solo la soluzione da fuori: è Michelucci a provarci, mandando però alto l'ultimo pallone vagamente invitante della partita. Calciatoripiù : oltre alla coppia di centrali è doveroso rimarcare la qualità della prestazione di capitan Terramoto (Montelupo), che non appena ha avuto l'opportunità di accendersi e trovare spazi è riuscito a mettere la squadra nella condizione giusta per crearsi occasioni da gol. È impossibile non citare Mitcul , autore, oltre che della rete equilibratrice e dell'intervento prontissimo su Samuele Tofani , di una prova solida e attenta durante tutti i novanta minuti, meritatamente riconosciuta anche dal tabellino; si deve render merito anche a Diagne (Atletico Piombino) che, nonostante il dieci sulla schiena, ha fornito una prestazione di altissima intensità a livello di interdizione, consentendo alla squadra di non sgretolarsi dopo i due ravvicinati colpi bassi.

È un buon punto quello che il Piombino strappa da Montelupo contro una squadra in forma: dopo due vittorie consecutive s'allunga la striscia positiva. Si gioca in un pomeriggio grigio e piovoso. Il primo tempo riflette le condizioni meteo: pochi i bagliori da ambo i lati, la gara tende a rimanere bloccata. È pur vero però che la prima azione degna di nota si registra dopo una manciata di minuti: si tratta d'un tiro poco pericoloso di Cerrini, bravo a sterzare in area per eludere l'intervento di difensore avversario. Cinque minuti dopo un angolo per il Piombino si trasforma in un'occasione che Colombo non riesce a sfruttare, mandando alto il pallone di ritorno dopo l'uscita di Consani. Sempre Cerrini è il protagonista di una pericolosissima conclusione dalla distanza,: il pallone che sibila accanto all'incrocio dei pali (25'). Prima del duplice fischio vanno segnalati, oltre all'ammonizione per Aguedo (nella ripresa finirà espulso) anche due tiri imprecisi di Balis dal limite e un pallone spedito di poco sopra la traversa da Braconi, servito da Samuele Tofani che gli aveva fatto spazio. Nel complesso, il primo tempo vede emergere il Montelupo più degli avversari, abilissimi però a difendersi gol. Anche la seconda frazione di gioco inizia a ritmi blandi: un altro pallone alto di Braconi e un tiro centrale da posizione defilata di Terramoto sono le uniche note interessanti tra il 45' e il 57'. È poi lo stesso Terramoto a iniziare l'azione del vantaggio amaranto, servendo sulla sinistra Cerrin che rallenta e, alzato lo sguardo, cambia gioco: dall'altra parte dell'area c'è Braconi che, quasi indisturbato, si presenta davanti a Caggiari, battendolo sul primo palo. Non passa nemmeno un minuto ed ecco un altro colpo di scena: il secondo duro intervento di Aguedo è punito nuovamente con un cartellino giallo, che lo costringe a terminare la sua partita dopo un'ora di gioco. Il Piombino accusa i due colpi ravvicinati, talmente tanto che Samuele Tofani, ben imbucato da Cerrini, per poco non trova il raddoppio, negato da un intervento sulla linea di Mitcul dopo il dribbling su Caggiari. Galvanizzato dal momento favorevole, il Montelupo cerca di forzare la mano andando prima al tiro da fuori con Cerrini, poi imbastendo un'azione ragionata con Giulio Tofani e il suo quasi omonimo Samuele che consentono a Terramoto di tirare da posizione estremamente ravvicinata: in entrambi i casi è lucida e tempestiva la risposta di Caggiari, che sul capitano amaranto compie un vero e proprio miracolo. Nella resistenza del Piombino c'è sicuramente tanto cuore; la volontà di aggredire ogni pallone per non lasciare un centimetro agli avversari, nonostante la situazione di inferiorità numerica, viene premiata all'83': Consani esce avventatamente su un angolo e, dopo un batti e ribatti di testa, Mitcul trova l'incornata vincente, senza che i tre difensori sulla linea di porta possano fare alcunché. Agguantato il pareggio, i piombinesi, stanchissimi, si trincerano dietro i propri difensori centrali, lasciando agli avversari, proprio come nel primo tempo, solo la soluzione da fuori: è Michelucci a provarci, mandando però alto l'ultimo pallone vagamente invitante della partita. Calciatoripiù : oltre alla coppia di centrali è doveroso rimarcare la qualità della prestazione di capitan Terramoto (Montelupo), che non appena ha avuto l'opportunità di accendersi e trovare spazi è riuscito a mettere la squadra nella condizione giusta per crearsi occasioni da gol. È impossibile non citare Mitcul , autore, oltre che della rete equilibratrice e dell'intervento prontissimo su Samuele Tofani , di una prova solida e attenta durante tutti i novanta minuti, meritatamente riconosciuta anche dal tabellino; si deve render merito anche a Diagne (Atletico Piombino) che, nonostante il dieci sulla schiena, ha fornito una prestazione di altissima intensità a livello di interdizione, consentendo alla squadra di non sgretolarsi dopo i due ravvicinati colpi bassi.
Pontassieve-Sestese 3-1

PONTASSIEVE: Limentra, Niccoli, Mengozzi N., Urbinati, Mengozzi M., Pilacchi, Dreucci, Papini, Mannini, Candelori, Pretelli. A disp.: Foschi, Sy, De Luca, Cianferoni, Pistol, Longo, Longano, Bartolozzi, Lemmi. All.: Marchionni Marco
SESTESE: Tognoni De Pugi, Pelagatti, Papucci, De Rosis, Pisaniello, Vilcea, Bravi, Corigliano, Vannini, Cremonini, Nuti. A disp.: Giusti, Garzi, Boschi, Capecchi, Gocaj, Macchinelli, Mazzoni, Pecchioli, Terrosi. All.: Rossi Alessandro
RETI: Mannini, Mannini, Dreucci, Bravi
PONTASSIEVE: Limentra, Niccoli, N. Mengozzi, Urbinati, M. Mengozzi, Pilacchi, Dreucci, Papini, Mannini, Candelori, Pretelli. A disp.: Foschi, Becay Sy, De Luca, Cianferoni, Pistol, Longo, Longano, Bartolozzi, Lemmi. All.: Marco Marchionni.
SESTESE: Tognoni De Pugi, Pelagatti, Papucci, De Rosis, Pisaniello, Vilcea, Bravi, Corigliano, Vannini, Cremonini, Nuti. A disp.: Giusti, Garzi, Boschi, Capecchi, Gocaj, Macchinelli, Mazzoni, Pecchioli, Terrosi. All.: Alessandro Rossi.
ARBITRO: Cornello di Firenze
RETI: 44' Bravi, 51', 56' Mannini, 62' Dreucci.

PONTASSIEVE: Limentra, Niccoli, N. Mengozzi, Urbinati, M. Mengozzi, Pilacchi, Dreucci, Papini, Mannini, Candelori, Pretelli. A disp.: Foschi, Becay Sy, De Luca, Cianferoni, Pistol, Longo, Longano, Bartolozzi, Lemmi. All.: Marco Marchionni.
SESTESE: Tognoni De Pugi, Pelagatti, Papucci, De Rosis, Pisaniello, Vilcea, Bravi, Corigliano, Vannini, Cremonini, Nuti. A disp.: Giusti, Garzi, Boschi, Capecchi, Gocaj, Macchinelli, Mazzoni, Pecchioli, Terrosi. All.: Alessandro Rossi.
ARBITRO: Cornello di Firenze
RETI: 44' Bravi, 51', 56' Mannini, 62' Dreucci.



All'intervallo era facile pensare che le ambizioni coltivate dal Pontassieve dopo un mese eccellente fossero già svanite: la rete di Bravi a un istante dallo scadere stava facendo maturare la terza sconfitta consecutiva e rilanciando definitivamente la Sestese, intenzionata ad allontanarsi da una zona brutta. Ma le partite di calcio durano due tempi, ed è nel secondo che tutto si decide: la Sestese si scorda infatti di rientrare dagli spogliatoi e in un quarto d'ora il Pontassieve segna le tre reti che gli consentono di tornare a vincere dopo un mese esatto (23 settembre, 1-0 al Maliseti) e di rimpolpare una classifica che adesso la vede al terzo posto, a inseguire Zenith e Affrico. È un'altra rincorsa, analoga a quella che le serve per mettersi alle spalle la Sestese in vantaggio alla fine del primo tempo; fin lì s'era assistito a una partita gradevole ma povera d'occasioni, giusto il tiro mancato da Mannini chiamato a calciare dal dischetto dal duo Dreucci-Candelori e l'errore di Nuti a colpo sicuro. Poi un'incertezza difensiva del Pontassieve (incontro a Papucci non esce né Pretelli né Niccoli) concede alla Sestese il vantaggio: sul traversone dal fondo irrompe Bravi che di testa batte Limentra. Ma lo 0-1 regge giusto per l'intervallo. In avvio di ripresa Tognoni De Pugi rimanda il pari opponendosi a Mannini (47') che però al secondo tentativo non perdona: tiro al volo sul traversone di Pretelli innescato da Pilacchi e 1-1. La Sestese non reagisce e dopo neppure cinque minuti si trova a inseguire: segna di nuovo Mannini, stavolta con una sforbiciata con cui risolve una mischiata nata da un calcio d'angolo. Neppure stavolta la Sestese reagisce e il Pontassieve ne approfitta per chiudere la contesa: Candelori sfonda a destra e appoggia dentro per Dreucci che deve soltanto spingere il pallone tra i pali. Sul 3-1 la gara è finita: la Sestese non ha la forza di provare a riaprirla, il Pontassieve s'accontenta di gestirla. Ed è comprensibile: nonostante un ottobre fin qui complicato la classifica è di nuovo scintillante. Calciatoripiù: Bravi aveva sfruttato l'assist di Papucci (Sestese) per sbloccare il punteggio; ma, favorito dalle geometrie di Dreucci (era indisponibile nelle due partite perse con San Giuliano e Lastrigiana: difficile pensare che sia un caso) che poi si toglie la soddisfazione di chiudere la partita, Mannini (Pontassieve) lo ribalta con una doppietta in una manciata di minuti.

All'intervallo era facile pensare che le ambizioni coltivate dal Pontassieve dopo un mese eccellente fossero già svanite: la rete di Bravi a un istante dallo scadere stava facendo maturare la terza sconfitta consecutiva e rilanciando definitivamente la Sestese, intenzionata ad allontanarsi da una zona brutta. Ma le partite di calcio durano due tempi, ed è nel secondo che tutto si decide: la Sestese si scorda infatti di rientrare dagli spogliatoi e in un quarto d'ora il Pontassieve segna le tre reti che gli consentono di tornare a vincere dopo un mese esatto (23 settembre, 1-0 al Maliseti) e di rimpolpare una classifica che adesso la vede al terzo posto, a inseguire Zenith e Affrico. È un'altra rincorsa, analoga a quella che le serve per mettersi alle spalle la Sestese in vantaggio alla fine del primo tempo; fin lì s'era assistito a una partita gradevole ma povera d'occasioni, giusto il tiro mancato da Mannini chiamato a calciare dal dischetto dal duo Dreucci-Candelori e l'errore di Nuti a colpo sicuro. Poi un'incertezza difensiva del Pontassieve (incontro a Papucci non esce né Pretelli né Niccoli) concede alla Sestese il vantaggio: sul traversone dal fondo irrompe Bravi che di testa batte Limentra. Ma lo 0-1 regge giusto per l'intervallo. In avvio di ripresa Tognoni De Pugi rimanda il pari opponendosi a Mannini (47') che però al secondo tentativo non perdona: tiro al volo sul traversone di Pretelli innescato da Pilacchi e 1-1. La Sestese non reagisce e dopo neppure cinque minuti si trova a inseguire: segna di nuovo Mannini, stavolta con una sforbiciata con cui risolve una mischiata nata da un calcio d'angolo. Neppure stavolta la Sestese reagisce e il Pontassieve ne approfitta per chiudere la contesa: Candelori sfonda a destra e appoggia dentro per Dreucci che deve soltanto spingere il pallone tra i pali. Sul 3-1 la gara è finita: la Sestese non ha la forza di provare a riaprirla, il Pontassieve s'accontenta di gestirla. Ed è comprensibile: nonostante un ottobre fin qui complicato la classifica è di nuovo scintillante. Calciatoripiù: Bravi aveva sfruttato l'assist di Papucci (Sestese) per sbloccare il punteggio; ma, favorito dalle geometrie di Dreucci (era indisponibile nelle due partite perse con San Giuliano e Lastrigiana: difficile pensare che sia un caso) che poi si toglie la soddisfazione di chiudere la partita, Mannini (Pontassieve) lo ribalta con una doppietta in una manciata di minuti.
San Marco Avenza-Affrico 0-2

SAN MARCO AVENZA: Giromini, Losso, Molini, Pasquini T., Gargiulo, Perinelli, Dumani, Mbaye, Zaccagna, Grassi, Santini. A disp.: Scalisi, Vernazza, Narra, Guidi, Mette, Belle, Shqypi, Diousse . All.: Braida Paolo
AFFRICO: Dos Santos, Bartolacci, Conti, Palazzini, Vignozzi, Bonaiuti, Petrini, Puggelli, Guerra, Malizia, Russo. A disp.: , Rusta, Andrei, Baroncini, Biba, Casoni, Consumi, Merino Serna, Miniati. All.: Benfari Massimiliano
RETI: Russo, Guerra
SAN MARCO AVENZA: Giromini, Losso, Molini, Pasquini, Gargiulo, Perinelli, Dumani, Mbaye, Zaccagna, Grassi, Santini. A disp.: Scalisi, Vernazza, Narra, Guidi, Mette, Bellè, Shqypi, Diousse. All.: Paolo Braida.
AFFRICO: Dos Santos, Bartolacci, Conti, Palazzini, Vignozzi, Bonaiuti, Petrini, Puggelli, Guerra, Malizia, Russo. A disp.: Rusta, Andrei, Baroncini, Biba, Casoni, Consumi, Merino Serna, Miniati, Mosconi. All.: Massimiliano Benfari.
ARBITRO: Mazzi di Prato
RETI: 25' Russo, 36' Guerra.

SAN MARCO AVENZA: Giromini, Losso, Molini, Pasquini, Gargiulo, Perinelli, Dumani, Mbaye, Zaccagna, Grassi, Santini. A disp.: Scalisi, Vernazza, Narra, Guidi, Mette, Bellè, Shqypi, Diousse. All.: Paolo Braida.
AFFRICO: Dos Santos, Bartolacci, Conti, Palazzini, Vignozzi, Bonaiuti, Petrini, Puggelli, Guerra, Malizia, Russo. A disp.: Rusta, Andrei, Baroncini, Biba, Casoni, Consumi, Merino Serna, Miniati, Mosconi. All.: Massimiliano Benfari.
ARBITRO: Mazzi di Prato
RETI: 25' Russo, 36' Guerra.



Trovarsi lassù dopo una stagione complicatissima potrebbe bastare da sé. Ma anche se non lo ammetterà mai l'Affrico ora sogna, o quantomeno spera di rimanerci a lungo: del resto i risultati del primo mese e mezzo di partite rappresentano una buona fonte di legittimazione. Dopo Arezzo Academy, Grassina e Montelupo, la quarta squadra a cadere davanti a lui è il San Marco Avenza cui non è sufficiente una buona ripresa per rimediare il doppio svantaggio maturato a cavallo della mezz'ora. A differenza che nelle ultime occasioni nelle quali aveva cominciato piano per finire di slancio, stavolta l'Affrico parte forte e costruisce da subito una manciata d'azioni per il vantaggio: l'ispiratore è Palazzini sulle cui imbucate Guerra e Russo si presentano al tiro due volte a testa, una volta imprecisi sottoporta e un'altra ostacolati da Giromini. Il San Marco Avenza replica con qualche ripartenza sugli esterni e soprattutto un angolo sul quale stacca Pasquini: deviazione di poco sopra la traversa. Ma l'Affrico sta meglio e quando il primo quarto di gara s'è esaurito da poco trova il vantaggio: con una sforbiciata splendida Russo trasforma in rete un campanilaccio alzato sul fronte destro del limite dell'area. Trovato lo 0-1 l'Affrico capisce che il momento è buono per cercare subito il raddoppio: lo sfiora Conti che da sinistra scheggia la traversa sugli sviluppi d'un angolo respinto, lo trova Guerra (settimo centro in sette giornate) che da destra finalizza un'azione insistita con un mancino secco sul secondo palo. Il San Marco Avenza ha bisogno dell'intervallo per digerire il doppio svantaggio; complice il cambio di modulo, una volta rientrato dagli spogliatoi avvia però una partita completamente diversa. Sarebbe diverso anche il punteggio se Grassi, al tiro tre volte in un quarto d'ora, non calciasse fuori dopo trenta secondi dal riavvio e non sbattesse per due volte su Dos Santos, fenomenale nell'opporsi sia al tiro a botta sicuro sul servizio di Bellè a rimorchio sia sulla pizzicata di testa favorita dal traversone mancino di Santini. Benfari capisce che per portare in fondo il successo senza scossoni ha bisogno di polmoni nuovi e si gioca Miniati, Biba, Consumi, Merino Serna e Mosconi: con i cambi l'Affrico rifiata e riesce addirittura a costruire due occasioni pericolose, un contropiede non sfruttato da Guerra (perdonato: con questi numeri è obbligatorio) e una mischia innescata dalla punizione di Conti. È il preludio del quarto d'ora finale che sfuma senza sussulti: l'Affrico viene via da Carrara con un bottino ricco e una classifica imperiale. Calciatoripiù : dietro reggono sia Gargiulo sia Losso (San Marco Avenza), due 2006 chiamati a contenere un attacco impressionante: Guerra insegue ufficialmente il titolo di capocannoniere, Russo spezza l'equilibrio con una sforbiciata meravigliosa. A difendere il doppio vantaggio ci pensano poi il pacchetto arretrato per intero (niente reti subite per la seconda partita di fila) e soprattutto Dos Santos (Affrico), al rientro e autore di due parate stratosferiche nel momento di maggior pressione degli avversari.

Trovarsi lassù dopo una stagione complicatissima potrebbe bastare da sé. Ma anche se non lo ammetterà mai l'Affrico ora sogna, o quantomeno spera di rimanerci a lungo: del resto i risultati del primo mese e mezzo di partite rappresentano una buona fonte di legittimazione. Dopo Arezzo Academy, Grassina e Montelupo, la quarta squadra a cadere davanti a lui è il San Marco Avenza cui non è sufficiente una buona ripresa per rimediare il doppio svantaggio maturato a cavallo della mezz'ora. A differenza che nelle ultime occasioni nelle quali aveva cominciato piano per finire di slancio, stavolta l'Affrico parte forte e costruisce da subito una manciata d'azioni per il vantaggio: l'ispiratore è Palazzini sulle cui imbucate Guerra e Russo si presentano al tiro due volte a testa, una volta imprecisi sottoporta e un'altra ostacolati da Giromini. Il San Marco Avenza replica con qualche ripartenza sugli esterni e soprattutto un angolo sul quale stacca Pasquini: deviazione di poco sopra la traversa. Ma l'Affrico sta meglio e quando il primo quarto di gara s'è esaurito da poco trova il vantaggio: con una sforbiciata splendida Russo trasforma in rete un campanilaccio alzato sul fronte destro del limite dell'area. Trovato lo 0-1 l'Affrico capisce che il momento è buono per cercare subito il raddoppio: lo sfiora Conti che da sinistra scheggia la traversa sugli sviluppi d'un angolo respinto, lo trova Guerra (settimo centro in sette giornate) che da destra finalizza un'azione insistita con un mancino secco sul secondo palo. Il San Marco Avenza ha bisogno dell'intervallo per digerire il doppio svantaggio; complice il cambio di modulo, una volta rientrato dagli spogliatoi avvia però una partita completamente diversa. Sarebbe diverso anche il punteggio se Grassi, al tiro tre volte in un quarto d'ora, non calciasse fuori dopo trenta secondi dal riavvio e non sbattesse per due volte su Dos Santos, fenomenale nell'opporsi sia al tiro a botta sicuro sul servizio di Bellè a rimorchio sia sulla pizzicata di testa favorita dal traversone mancino di Santini. Benfari capisce che per portare in fondo il successo senza scossoni ha bisogno di polmoni nuovi e si gioca Miniati, Biba, Consumi, Merino Serna e Mosconi: con i cambi l'Affrico rifiata e riesce addirittura a costruire due occasioni pericolose, un contropiede non sfruttato da Guerra (perdonato: con questi numeri è obbligatorio) e una mischia innescata dalla punizione di Conti. È il preludio del quarto d'ora finale che sfuma senza sussulti: l'Affrico viene via da Carrara con un bottino ricco e una classifica imperiale. Calciatoripiù : dietro reggono sia Gargiulo sia Losso (San Marco Avenza), due 2006 chiamati a contenere un attacco impressionante: Guerra insegue ufficialmente il titolo di capocannoniere, Russo spezza l'equilibrio con una sforbiciata meravigliosa. A difendere il doppio vantaggio ci pensano poi il pacchetto arretrato per intero (niente reti subite per la seconda partita di fila) e soprattutto Dos Santos (Affrico), al rientro e autore di due parate stratosferiche nel momento di maggior pressione degli avversari.