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Juniores Regionali GIR.Elite - Giornata n. 14

San Marco Avenza-Arezzo F. Academy 2-2

SAN MARCO AVENZA: Giromini, Vernazza, Mazzucchelli, Guidi, Pasquini T., Mbaye, Basile, Santini, Grassi, Granai L., Diousse. A disp.: Ferri, Gargiulo, Rovani, Guarneri Maccarini, Belle, . All.: Braida Paolo
AREZZO F. ACADEMY: Regini, Paradiso, Galassi, Zerbini M., Martini, Sovieri, Marmorini, Magi, Savini, Sobhy, Palmieri. A disp.: Avelli, Fracassi, Bidini, Friscia, Sarr, Broccatelli, Zerbini D., Arcangioli. All.: Gennaioli Alfredo
RETI: Granai L., Gargiulo, Zerbini M., Sarr
SAN MARCO AVENZA: Giromini, Vernazza, Mazzucchelli, Guidi, Pasquini, Mbaye, Basile, Santini, Grassi, Granai, Diousse. A disp.: Ferri, Gargiulo, Rovani, Guarneri Maccarini, Bellè. All.: Francesco Iovinella.
AREZZO ACADEMY: Regini, Magi, Sovieri, Palmieri, Savini, Marmorini, M. Zerbini, Galassi, Martini, Sobhy, Paradiso. A disp.: Avelli, Fracassi, Bidini, Friscia, Sarr, Broccatelli, D. Zerbini. All.: Luca Magnanensi.
ARBITRO: Cremone di Pisa
RETI: 29' Granai, 49' M. Zerbini, 72' Sarr, 80' Gargiulo.
NOTE: espulso Diousse (55').



Di un punto aveva bisogno e un punto ha avuto, e pazienza se contro una squadra già retrocessa da settimane non è arrivato niente di più: contro il San Marco Avenza l'Arezzo Academy completa sereno un'impresa che all'arrivo di Magnanensi sembrava impossibile e s'assicura il diritto di disputare il massimo campionato regionale di categoria anche per la prossima stagione. Il 2-2 finale fa infatti salire a quattro i punti di vantaggio sul Fornacette quartultimo, e vale un posto da osservatore per la giornata decisiva. Per rovinarsi il weekend però l'Arezzo Academy s'è impegnato a lungo: anche se riesce comunque a costruire tre occasioni pulite con Sobhy (due) e Sovieri, nel primo tempo non fa niente più che giocherellare. È quasi inevitabile che alla mezz'ora il San Marco Avenza lo condanni allo svantaggio: segna Granai alla fine di un'azione personale avviata dalla trequarti e chiusa col pallone sotto l'incrocio dopo un dribbling al limite dell'area. Per costruire l'1-1 l'Arezzo Academy ha bisogno dell'avvio della ripresa e della seconda mossa di Magnanensi (nei primi minuti del primo tempo aveva perso Savini, sostituito da Bidini) che manda dentro Fracassi: è il suo traversone da sinistra a consentire a Manuel Zerbini di pareggiare con un tiro secco di prima. Forte della superiorità numerica che arriva qualche minuto più tardi (espulso Diousse per doppia ammonizione), l'Arezzo Academy trova anche la rete del raddoppio: la segna Sarr che da fuori scaraventa all'incrocio il primo pallone toccato nella gara d'esordio. Una doppia leggerezza difensiva (angolo regalato, marcatori statici sul traversone profondo di Grassi) regala a Gargiulo il 2-2; ma anche se su questo campo non può essere un risultato entusiasmante l'Arezzo Academy lo festeggia come la vittoria di un campionato. E basta guardare la classifica e contare gli scalini di distanza dalla quartultima posizione per capire perché. Calciatorepiù: Marmorini (Arezzo Academy) mantiene solida la difesa anche nei momenti più complicati.
Atletico Piombino-Firenze Ovest 1-1

ATLETICO PIOMBINO: Caggiari, Rossi Gio., Mitcul, Diagne Serigne, Battaglini L., Brizi, Colombo, Insolia, Ricci, Vannini, Topi. A disp.: Gasperini, Campani, Patara, Rincon, Petrocchi, Dell Agnello, Regoli, Lavagnini, El Bouhali. All.: Serena Mirko
FIRENZE OVEST: Ciappelli, Bertacchi, Chiariello, Mazzoli, Baluganti, Noviello, Ermini, Vettori, Tassi, Taoufik, Giardini. A disp.: Velleca, Baroumi, Margheri, Brou, Torelli, Becagli B., Fabbri, . All.: Gardellin Sandro
RETI: Regoli, Baluganti
ATLETICO PIOMBINO: Caggiari, G. Rossi, Mitcul, Diagne, Battaglini, Brizi, Colombo, Insolia, Ricci, D. Vannini, Topi. A disp.: Gasperini, Campani, Patara, Rincon, Petrocchi, Dell'Agnello, Regoli, Lavagnini, El Bouhlali. All.: Mirko Serena.
FIRENZE OVEST: Ciappelli, Bertacchi, Chiariello, Mazzoli, Baluganti, Noviello, Ermini, Vettori, Tassi, Taoufik, Giardini. A disp.: Velleca, Baraoumi, Margheri, Brou, Torelli, B. Becagli. All.: Piero Carovani.
ARBITRO: Bolognesi di Siena
RETI: 85' Baluganti, 87' Regoli.



Dura cento secondi l'esultanza del Firenze Ovest, che mai come in quel frangente aveva visto la salvezza così vicina: se avesse tenuto lo 0-1, nell'ultima di campionato avrebbe potuto accontentarsi di un solo punto. Invece contro il Montelupo già retrocesso dovrà vincere: non è un'impresa impossibile, ma doverla pianificare gli impedisce d'avere il medesimo umore dell'Atletico Piombino che invece con l'1-1 ottiene la certezza matematica di un altro anno nell'élite. È un risultato che è bene celebrare a dovere, considerato quale fosse l'esperienza della squadra a inizio stagione e quanto sia ridotto il bacino da cui la dirigenza possa attingere rinforzi nell'allestimento della rosa; è probabile che Serena avrebbe chiesto una penna veloce se passate le prime quattro giornate, nelle quali era arrivato un solo punto (pari a Fornacette; prima e dopo sconfitte con Arezzo Academy, Pontassieve e San Marco Avenza), gli avessero proposto di firmare per salvarsi dopo ventinove turni. La classifica incide molto sullo sviluppo della gara: dopo una prima occasione a favore del Firenze Ovest (decisivo Caggiari sulla percussione di Taoufik, 5'), nonostante il ritmo alto le occasioni latitano. Intorno alla mezz'ora prova a costruirne una Topi con un'azione di sfondamento a destra: gli s'oppone Ciappelli con una parata sontuosa su un tiro ravvicinato. Succede poco anche per buona parte della ripresa, che a lungo sembra accompagnare lo 0-0 al fischio finale. Poi d'un tratto s'accende il Firenze Ovest, che all'85' passa in vantaggio: da trenta metri Baluganti sorprende Caggiari piazzando il pallone nell'angolo basso con un rasoterra cattivo. Ma lo 0-1 dura giusto il tempo d'esultare e di riprendere il gioco: un lungo lancio di Battaglini manda fuori asse la difesa del Firenze Ovest e consente a Regoli d'affondare dentro l'area, rientrare in dribbling in zona dischetto e battere Ciappelli in diagonale. All'ultimo fischio di Bolognesi mancano ancora tre minuti e il recupero; ma nessuno s'azzarda più a scoprirsi: il punto va benissimo all'Atletico Piombino; e anche se con una vittoria sarebbe stato più tranquillo il Firenze Ovest punta forte sul calendario per completare la missione alla fine della corsa.
Grassina-Fornacette Casarosa 2-3

GRASSINA: Balli, Ronchi, Cinquina, Giudice, Chiti, Pescucci, Moriani, Giraldi, Tempestini, Ignesti, Gelormini. A disp.: Ceccuti, Cappelli, Sani, Salimbeni, Faccendini, . All.: Pisaneschi Giacomo
FORNACETTE CASAROSA: Profeti, Barsotti, Rossi, Zaffora, Salvadori, Terraschi, Mariani, Shllaku, Studiati Berni, Cerrai, Raffa. A disp.: Balluchi, Perondi, Niccolini, Tirelli, Carlesso, Lo Piccolo, Paciarelli, Meola, Ciardelli. All.: Pertici Enrico
RETI: Ronchi, Chiti, Raffa, Mariani, Rossi
GRASSINA: Balli, Ronchi, Cinquina, Giudice, Chiti, Pescucci, Moriani, Giraldi, Tempestini, Ignesti, Gelormini. A disp.: Ceccuti, Cappelli, Sani, Salimbeni, Faccendini. All.: Fabio Consigli.
FORNACETTE C.: Profeti, Barsotti, M. Rossi, Zaffora, M. Salvadori, Terraschi, Manuel Mariani, Shllaku, Studiati Berni, Cerrai, Raffa. A disp.: O. Balluchi, Perondi, Niccolini, Tirelli, Carlesso, Lo Piccolo, Paciarelli, Meola, Ciardelli. All.: Alessandro Balluchi.
ARBITRO: Raciti di Siena
RETI: 5' Ronchi, 39' Raffa, 84' Chiti rig., 90' Manuel Mariani, 95' M. Rossi.
NOTE: espulso Perondi (92').



Aveva già detto tutto Michael Caine diciott'anni fa: far sparire qualcosa non è sufficiente; perché il prestigio funzioni bisogna farlo riapparire. Per ora il gioco di magia del Fornacette è dunque fermo a metà: perché si chiuda con gli applausi è necessario che alla vittoria sul Grassina, battuto 2-3 con due reti negli ultimi minuti e costretto alla retrocessione con un turno d'anticipo, segua l'impresa finale. Per salvarsi gli serve infatti un risultato positivo (ma è molto probabile che debba essere quello massimo; e potrebbe non bastargli) contro il Fratres Perignano che si presenterà al Masoni alla ricerca dei punti decisivi per la vittoria del campionato. Sarà dunque questo il campo principale dell'ultima giornata: lo rendono tale la rete di Manuel Mariani al 90' e la punizione di Matteo Rossi all'ultimo secondo utile; con un finale diverso il Grassina, cui visti gli altri risultati neppure un successo sarebbe bastato, avrebbe trascinato il Fornacette con sé in fondo al precipizio. L'abbraccio letale inizia a stringersi già al 5' col colpo di testa vincente di Ronchi sul calcio d'angolo di Ignesti; e se su una situazione analoga Gelormini, al tiro col mancino, non fosse sbattuto su Profeti, probabilmente si sarebbe rivelato inestricabile. Invece smaltita l'apnea iniziale il Fornacette reagisce, coglie una traversa con Manuel Mariani (è il primo di quattro legni totali, due nella stessa azione a metà ripresa) e al 39' pareggia: segna in spaccata Raffa che dopo una prima opposizione di Balli spinge in porta il traversone di Studiati Berni da destra. È l'1-1 su cui si va all'intervallo; segue una ripresa incandescente: il Fornacette meriterebbe il vantaggio, negatogli dai legni (palo di Mirko Salvadori sugli sviluppi di un calcio d'angolo, traversa sulla mischia successiva; e dopo una manciata di minuti Perondi colpisce un altro palo) che salvano il Grassina. La sorte sembra esprimersi di nuovo a sei minuti dalla fine, quando Profeti esce in ritardo su Faccendini (Consigli lo aveva appena inserito) e concede al Grassina un rigore: Chiti spezza una lunga serie d'errori dal dischetto e, nonostante le notizie pessime che arrivano da San Giuliano, riaccende qualche speranza. Ma tra la fine del tempo regolamentare e l'ultimo dei cinque minuti di recupero il Fornacette ribalta la partita: Manuel Mariani sfrutta un'altra giocata di Studiati Berni per pareggiare; e, nonostante l'inferiorità numerica sopravvenuta nel frattempo (espulso Perondi per proteste), Matteo Rossi completa la rimonta con una punizione schioccata col mancino all'incrocio. Il Fornacette si augura che sia la svolta su cui ruota l'intero numero di magia. Calciatoripiù: Ronchi, Pescucci (Grassina), Manuel Mariani, Matteo Rossi (Fornacette).
Fratres Perignano-Fucecchio 1-1

FRATRES PERIGNANO: Colucci, Gentile, Ceccanti, Diaz, Polito, Del Bono, Carrai D., Baggiani S., Hoxha, Mariani T., Fallacara. A disp.: Mariani G., Oliva, Ferrari, Zanutto, Guarente, Vitillo, . All.: Pagliai Stefano
FUCECCHIO: Gori, Gragnoli, Banti, Iaia, Pagni, Vaccaro D., Pieri, Melani, Agostini, Tassi, Lazzari. A disp.: Rocchi, Bertini, Bindi, Vai, Cartocci, Cardini, Vaccaro G., Tiozzo, Boye. All.: Giorgetti Mirko
RETI: Fallacara, Lazzari
FRATRES PERIGNANO: Colucci, Gentile, Ceccanti, Diaz Garrido, Polito, Del Bono, D. Carrai, Baggiani, Hoxha, T. Mariani, Fallacara. A disp.: G. Mariani, Oliva, J. Ferrari, Zanutto, Guarente, Vitillo. All.: Stefano Pagliai.
FUCECCHIO: Gabriele Gori, Gragnoli, Banti, Iaia, Pagni, D. Vaccaro, Pieri, Melani, Agostini, Tassi, Lazzari. A disp.: Rocchi, Bertini, Bindi, Vai, Cartocci, Cardini, G. Vaccaro, Tiozzo, Boye. All.: Mirko Giorgetti.
ARBITRO: Gallà di Pistoia
RETI: 18' Fallacara, 68' Lazzari.



La storia finisce qualche strada più in là. Come chi ha bisogno di girare il mondo per accorgersi che la risposta ce l'aveva in casa (e non è raro: la risposta è sempre l'amore, in qualsiasi modo lo si declini), dopo essersi inoltrato in ogni vicolo della Toscana il Fratres Perignano dovrà spostarsi solo di dieci chilometri per scoprire se riuscirà a vincere il titolo regionale: per il verdetto più importante occorre infatti attendere l'ultimo atto, la trasferta più breve di tutta la stagione. E non sarà una trasferta facile: lo attende il Fornacette, che alla sfida ha appeso le residue speranze di salvezza. Occorre attendere l'ultimo atto perché il Fucecchio, alla ricerca di un biglietto per il Torneo regionale (ma il popolo la chiama Coppa Toscana, e a volte alla voce del popolo qualcosa si più concedere), non gli ha regalato niente; e fermandolo sull'1-1 gli ha impedito di approfittare del pari di Affrico e Lastrigiana e del crollo del Pontassieve a Montelupo. Con due punti in più, sabato al Masoni sarebbe stato sufficiente un pari; invece così serve vincere, e dunque l'esito di una stagione intera dipenderà da una partita singola. Non è una prospettiva entusiasmante; ma il Fratres Perignano deve invelenirsi soltanto con sé stesso se ora non ha alternative. Con un po' di precisione in più avrebbe raggiunto l'intervallo forte di un vantaggio più ampio di quello garantito dalla rete di Fallacara (gran pallone dentro di Timothy Mariani, che qualche minuto prima aveva bucato l'appuntamento con la nona rete stagionale, e pallone schiantato in porta dopo un paio di dribbling dentro l'area) quando il quarto d'ora era trascorso da poco. Fin lì c'era stato modo di studiare con calma le scelte dei due allenatori (Pagliai, che aveva bisogno di muscoli contro Banti e Iaia, ripropone Hoxha al centro dell'attacco; dalla prima squadra ferma per lutto scendono Colucci, tra i pali al posto di Poltronieri, e Baggiani: non una prova entusiasmante in mediana), e accorgersi che per evitare problemi il Fratres Perignano deve sostanzialmente tamponare le verticalizzazioni verso Agostini, capace di decidere la partita con una sola giocata. Dal vantaggio in poi invece la partita cambia: il Fucecchio fatica a reagire. Ma, stranamente poco incisivo in area di rigore (ed è un'anomalia: insieme alla Sestese, con cinquanta reti all'attivo il suo attacco è il più prolifico di tutto il campionato), il Fratres Perignano non ne approfitta: nell'elenco delle ragioni che spiegano perché entra anche la buona giornata di Gabriele Gori, attento su Fallacara, Baggiani e Dennis Carrai. Avrebbe potuto fare molto meglio anche Timothy Mariani, lasciato libero di battere a rete una volta trascorso l'intervallo; ed è un errore che pesa, perché al primo metro che il Fratres Perignano gli concede Agostini lo castiga: la giocata che da sola decide la partita va in scena a metà esatta della ripresa, e si configura come una verticalizzazione per Lazzari che affonda e supera Colucci. Nei dieci minuti che seguono il Fratres Perignano rischia di compromettere l'intera stagione: già al tiro in equilibrio precario (stoccata di punta, esecuzione debole), a un quarto d'ora dalla fine Pieri si ritrova davanti il pallone del sorpasso; ma alzando la volée dal limite dell'area di porta non sfrutta la seconda grande giocata di Agostini, che aveva sgraffignato il pallone a Baggiani troppo leggero nel contrasto sulla trequarti. Il mix tra il rischio cui riesce a sopravvivere e le notizie che arrivano dagli altri campi (la Lastrigiana non riesce a segnare al Maliseti; l'Affrico, che poi pareggerà, è sotto in casa contro la Zenith) invita il Fratres Perignano a cercare l'assalto finale; ma Gabriele Gori si conferma portiere di classe e s'oppone sia a Dennis Carrai sia a Jacopo Ferrari, che alla fine del recupero sbuccia il secondo buon pallone fornitogli dalla sorte. Dunque la capolista non riesce ad andare oltre il terzo 1-1 consecutivo; Pagliai sa bene che, visto lo scontro diretto tra Lastrigiana e Affrico in programma all'ultima, il quarto potrebbe non bastare.
Maliseti Seano-Lastrigiana 0-0

MALISETI SEANO: Cavalieri A., Ingrassia, Andreola, Sensi, Menichetti F., Badiani, Baldi, Luccioletti, Dardha, Asara, Osasumwen. A disp.: Naselli, Meoni, Daly, Taglioli, susso.hebexhiu, Ballerini, Mema . All.: Di Vivona Alessandro
LASTRIGIANA: Hila, Bonaiuti, Marchi, Talakhadze, De Pascalis, Guasti, Ballerini, Sona, Tomeo, Mandolini, Innocenti. A disp.: Magnolfi, Corrado, Becagli F., Maliqai, Fontani, Vignolini, Oliveri, Stefanucci, Vettori. All.: Guasti Davide
MALISETI SEANO: Cavalieri, Ingrassia, Andreola, Sensi, Menichetti, Badiani, F. Baldi, Luccioletti, Dardha, Asara, Osasumwen. A disp.: Naselli, Meoni, Daly, Taglioli, Susso, Xhebexhiu, J. Ballerini, Mema. All.: Alessandro Di Vivona.
LASTRIGIANA: Hila, De Pascalis, Marchi, Talakhadze, Sona, Duccio Guasti, N. Ballerini, Bonaiuti, Tomeo, Mandolini, F. Innocenti. A disp.: Magnolfi, Corrado, F. Becagli, Maliqaj, Fontani, Vignolini, Oliveri, Stefanucci, Vettori. All.: Davide Guasti.
ARBITRO: Mauro di Pistoia.



L'assegnazione del titolo regionale viaggia sul recorrido della Fi-Pi-Li, e si dovranno attendere gli ultimi 90' per capire se la festa sarà al km 6, dove va in scena Lastrigiana-Affrico, oppure al chilometro numero 55, teatro di Fornacette-Fratres Perignano. I ragazzi di Guasti impattano sul risultato di partenza a Maliseti, e non approfittano della contestuale frenata della capolista: le distanze in vetta restano invariate e sono allora molteplici gli scenari che potrà proporre l'ultimo, suggestivo turno del campionato. Come spesso accade quando mancano poche partite alla conclusione e ci sono posizioni importanti e delicate di classifica da delineare, come nel caso di questo Maliseti - Lastrigiana, quello che conta maggiormente - al di là di qualunque altra considerazione - è solo vincere. L'estetica e lo spettacolo rischiano di passare in secondo piano. La Lastrigiana scende in campo per continuare a cullare il proprio sogno, nient'affatto irrealizzabile, di chiudere al primo posto il girone; il Maliseti lo fa per continuare il trend positivo del suo bellissimo girone di ritorno. Al termine di una partita priva di emozioni, bloccata tatticamente e in cui le occasioni da rete non sono state più di un paio, peraltro equamente suddivise, e in cui le giocate tecniche sono mancate, il risultato di 0-0 è senza dubbio quello che rispecchia al meglio quanto visto in campo. Va aggiunto però che l'aspetto atletico e battagliero, sottolineato da un'ottima intensità sul piano del ritmo, è stato senza dubbio più che apprezzabile e degno del valore delle due squadre, composte da molti giocatori che hanno fatto parte già, e in più di una occasione, dell'organico delle rispettive prime squadre. Lo zero a zero finale permette al Maliseti di confermarsi squadra difficile da battere per chiunque, e lascia come detto apertissimo il discorso relativo alla vittoria finale. La Lastrigiana è una formazione solida (disposta con un 4-3-2-1) in ogni zona del campo, in cui il reparto mediano e quello difensivo sono i fiori all'occhiello, la parte fisico-atletica è degna di una sottolineatura; più o meno lo stesso discorso si può estendere anche al Maliseti (4-3-1-2 anche per i pratesi), nelle cui file Asara si dimostra dotato di qualità tecniche un capellino al di sopra della compagnia. Va aggiunto che il reparto offensivo, per lo meno per quanto fatto vedere in questa occasione, non è un vero e proprio punto di forza. La cronaca è scarsa di note di rilievo. Si parte con il predominio territoriale e il possesso palla degli ospiti, e la prima conclusione in porta, che peraltro non impensierisce il portiere di casa, è opera di Mandolini soltanto al 19'. Trascorrono cinque minuti e un colpo di testa di Guasti sugli sviluppi di un'azione di calcio d'angolo viene bloccato senza eccessivi patemi da parte di Cavalieri. Al 26' si fa vedere anche il Maliseti con una conclusione dalla distanza di Asara, il tecnico giocatore amaranto colpisce in maniera imperfetta il pallone mandandolo fuori abbondantemente. Al 43' un tiro-cross dalla parte destra dell'attacco biancorosso viene neutralizzato sul primo palo senza troppe difficoltà da Cavalieri; da qui a poco si chiude la prima frazione di gioco. La ripresa si apre con un Maliseti più aggressivo e desideroso di portare a casa l'intera posta, mentre la Lastrigiana si mette maggiormente sulla difensiva, ma non soffre più di tanto le incursioni dei pratesi. Al 52' un diagonale di Dardha al termine di una bella triangolazione con Luccioletti non impensierisce Hila, anche perché la conclusione è centrale. Al 57' invece una punizione da oltre 20 metri battuta da Ballerini viene bloccata a terra da Cavalieri, ottimamente piazzato. Stessa sorte una decina di minuti più tardi per una conclusione dalla distanza di Andreola. La Lastrigiana prova a forzare il ritmo: al 75' allora ecco che una buona occasione, anche se da posizione defilatissima, capita ad Innocenti, che dopo una respinta di Cavalieri dopo una conclusione di Ballerini manca il tap-in vincente. All'80' un'occasione decisamente più chiara capita - sul fronte opposto - sui piedi di Dardha che, una volta ricevuta palla all'interno dell'area piccola, lascia partire una gran fucilata: il tiro sembra destinato in fondo alla rete, ma un difensore ospite, con la schiena, evita un gol praticamente sicuro. Archiviato un calcio d'angolo battuto da Stefanucci addosso al portiere (83'), più bello che efficace, a centoventi secondi dal novantesimo si registra una conclusione forte ma centrale dall'altezza del limite dell'area da parte di Oliveri, bloccata con sicurezza dal portiere. Sono sette i minuti di recupero concessi dal direttore di gara all'interno dei quali, al 95', il subentrato Oliveri mostra tutta la sua bravura, saltando in dribbling due giocatori e calciando benissimo in porta, dando però soltanto l'illusione del gol perché il pallone sfiora l'incrocio dei pali e finisce fuori bersaglio di millimetri. In un clima di moderata soddisfazione generale, cala il sipario. Prosit! Calciatoripiù: Asara (Maliseti): il migliore in campo. Tecnico, imprevedibile e bravo nello smarcarsi, in più è dotato di ottimo tiro. Luccioletti: combatte e corre per tutta la gara, spesso con profitto, specialmente in fase di recupero palla. Baldi: bravo nel contrasto e nell'attenzione messa in gara, così come in occasione degli uno contro uno che sostiene. Ballerini (Lastrigiana): è da tutte le parti, specie nella parte mediana del campo; valido nel recupero palla, efficacissimo anche in fase di passaggio. Sona: argine di centrocampo, dà battaglia per tutta la partita, spesso con risultati soddisfacenti. Oliveri: molto tecnico, nonostante il poco minutaggio concessogli l'occasione più pericolosa parte dai suoi piedi. Nota finale sull' arbitro: buona la sua direzione, anche se un paio di fischi sono risultati incomprensibili ai presenti in tribuna e ai giocatori in campo.
Montelupo-Pontassieve 5-0

MONTELUPO: Consani, Frilli, Urgolo, Michelucci, Pasqualetti, Cesari, Milanesi, Balis, Tofani S., Braconi, Cerrini. A disp.: Gori, Nicolosi L., Nicolosi T., Marcoionni, Bentivoglio, Parrini G., Parrini A., Rosa . All.: Belli Sauro
PONTASSIEVE: Limentra, Pistol, Mengozzi N., De Luca, Mengozzi M., Serrotti, Salvadori, Urbinati, Mannini, Batistini, Pretelli. A disp.: Foschi, Gori, Mazzuoli, Rasi, Candelori, Niccoli, Novelli, Pilacchi, Spagni. All.: Marchionni Marco
RETI: Nicolosi T., Braconi, Michelucci, Cerrini, Cerrini
MONTELUPO: Consani, Frilli, Urgolo, Michelucci, Pasqualetti, Cesari, Milanesi, Balis, S. Tofani, Braconi, Cerrini. A disp.: L. Gori, L. Nicolosi, T. Nicolosi, Marcoionni, Bentivoglio, G. Parrini, A. Parrini, Rosa. All.: Tommaso Sabatini.
PONTASSIEVE: Limentra, Pistol, N. Mengozzi, De Luca, M. Mengozzi, Serrotti, G. Salvadori, Urbinati, Mannini, Batistini, Pretelli. A disp.: Foschi, T. Gori, Mazzuoli, Rasi, Candelori, Niccoli, Novelli, Pilacchi, Spagni. All.: Simone Maccari.
ARBITRO: Cornello di Firenze
RETI: 35' Michelucci, 57' Braconi, 75' T. Nicolosi, 84', 91' Cerrini.
NOTE: espulso Niccoli (68').



La Fiorentina aveva vinto e la gente piangeva, piangeva e bestemmiava; e i bambini non capivano perché la gente piangeva, piangeva e bestemmiava: la Fiorentina aveva vinto, 6-2 col Foggia. I bambini non capivano come si potesse vincere, e vincere così bene e così tanto, e perdere tutto; perché per i bambini non c'è classifica, si vince o si perde, e se si vince s'è vinto tutto. Per nove anni, poi seguì il fallimento, e la gente tornò a piangere e bestemmiare, e piansero e bestemmiarono anche quelli che erano stati bambini e bambini non erano più, questo fu il ricordo più orribile di una tifoseria intera: nemmeno Cagliari, nemmeno Avellino, perché allora almeno la Fiorentina non aveva vinto, e stavolta invece la Fiorentina aveva vinto, e vinto bene, eppure era retrocessa. A Firenze (ma per ognuno la sua casa è il mondo: e dunque in tutto il mondo) non può esserci altro riferimento quando una squadra vince, e vince bene, e poi piange, e fa piangere la tifoseria, perché ha vinto, e vinto bene, ed è retrocessa: ed è questo l'unico riferimento possibile per il Montelupo, che batte il Pontassieve con un 5-0 impronosticabile e si congeda dall'élite con una giornata d'anticipo. A Sabatini una soddisfazione comunque resta: la sua squadra ha affrontato la sfida come l'aveva preparata nel corso d'una settimana infinita. Ne fa le spese il Pontassieve, che si lamenta per una direzione di gara di poco polso (Cornello tiene troppo alto il livello del fallo, scelta che non paga quando ci si giocano obiettivi pesanti: la tecnica rischia d'esser sopraffatta dal fisico) ma che avrebbe dovuto aggiustare la mira se avesse voluto ottenere qualche punto: sono insoliti gli errori commessi da Gregorio Salvadori, Batistini e Mannini in un primo tempo che non lascia immaginare il risultato finale. Il Montelupo approfitta delle imprecisioni degli avversari per restare attaccato alla partita, e usa gli schemi sui palloni inattivi (Sabatini ci aveva lavorato a lungo) per sbloccarla: Samuele Tofani prolunga di tacco l'angolo di Cerrini, e con l'interno Michelucci accompagna il pallone in rete. È l'episodio che fa sparire il Pontassieve, che in avvio di ripresa cade sulla giocata di Cerrini: il suo cambio di fronte premia l'inserimento di Braconi, deciso nel calciare in porta il pallone del 2-0. L'inferiorità numerica cui lo costringe l'espulsione di Niccoli appesantisce i problemi del Pontassieve, salvato da Limentra sul rigore di Tommaso Nicolosi (fallo di Urbinati su Braconi) che però di lì a poco si riscatta deviando nello specchio un tiro rimpallato. Sul 3-0 il Pontassieve si sbilancia, e con due ripartenze Cerrini capitalizza l'uomo in più per arrotondare il punteggio fino al 5-0; ma al Montelupo non basta per sopravvivere, la trasferta di Peretola in programma sabato sarà il suo ultimo blitz nell'élite. Calciatoripiù: Braconi, Tommaso Nicolosi (Montelupo).
San Giuliano-Sestese 4-3

SAN GIULIANO: Contini, Ferretti, Murro, Turini, Lelli, Galletti, Dalle Luche, Mariani, Balducci, Buzzanca, Papini. A disp.: Giannini, Osabouhien, Cresci, Accorsini, Tarara, Mandarano, Baldacci M., Braccini, Favara. All.: Balestri Federico
SESTESE: Rettori, Garzi, Pisaniello, De Rosis, Nuti, Boschi, Vilcea, Gocaj, Pelagatti, Vannini, Capecchi. A disp.: , Gori, Pecchioli, Mencarelli, Bravi, Baldi, . All.: Rossi Alessandro
RETI: Balducci, Lelli, Balducci, Balducci, Capecchi, Mencarelli, Pelagatti
SAN GIULIANO: Contini, Ferretti, Murro, Turini, Lelli, Galletti, Dalle Luche, Marco Mariani, Balducci, Buzzanca, T. Papini. A disp.: Giannini, Osabuohien, Cresci, Accorsini, Tararà, Mandarano, Baldacci, Braccini, Favara. All.: Michele Grasseschi (squalificato, in panchina Daniele Landi).
SESTESE: Rettori, Pisaniello, Pelagatti, Garzi, De Rosis, Vilcea, C. Vannini, Gocaj, Capecchi, Boschi, Nuti. A disp.: C. Gori, F. Baldi, Pecchioli, Bravi, Mencarelli. All.: Alessandro Rossi.
ARBITRO: Passaglia di Lucca
RETI: 3' Capecchi, 8' Pelagatti, 23' Lelli, 35', 55', 86' Balducci, 76' Mencarelli.



S'era visto retrocesso, o giù di lì. Ma il centravanti che la scorsa settimana l'aveva tradito (rigore sbagliato, e il Maliseti pareggiò) lo acchiappa per i capelli e lo trascina fuori da un crepaccio in cui s'era cacciato con una buona dose d'imperizia: se il San Giuliano si salverà dovrà molto a Balducci, che nel 4-3 con la Sestese segna la tripletta decisiva. A renderla tale è l'avvio choc: al 3' Capecchi sblocca il punteggio dopo aver vinto due contrasti al limite dell'area; e all'8' Pelagatti raddoppia (o perlomeno Passaglia convalida: un occhio attento s'accorge che Lelli aveva salvato prima che il pallone avesse superato la linea per intero) dopo uno sfondamento a sinistra. Al San Giuliano serve un quarto d'ora per riprendersi: poi s'accende Tommaso Papini che crossa a centro area un angolo teso, trasformato in rete dal diagonale di Lelli. L'episodio rivoluziona l'inerzia della gara, che al 35' vede il San Giuliano sfruttare un altro pallone inattivo per pareggiare: di testa Balducci spedisce sotto la traversa una punizione dalla trequarti, e il risultato torna in equilibrio. La rimonta potrebbe completarsi già prima dell'intervallo; ma Passaglia valuta irregolare la posizione di partenza e annulla la rete di Marco Mariani sulla punizione di Lelli respinta da Rettori. Gli va meglio quando anziché da bomber si veste da rifinitore: è suo il cross che in avvio di ripresa la testa di Balducci schianta sotto l'incrocio per il 3-2. Il San Giuliano ora prova ad amministrare il vantaggio; ma, rinnovate le proteste con Passaglia per un braccio sospetto su un traversone di Tommaso Papini, improvvisamente si vede raggiunto: Mencarelli approfitta dello scivolone di Ferretti sulla trequarti difensiva destra, affonda verso l'area e batte Contini per il 3-3. Il San Giuliano però non può permettersi di trascorrere una settimana a fare calcoli: per preparare con qualche grammo di serenità la trasferta di Fucecchio ha bisogno della vittoria; e alla vittoria lo trascina Balducci che sfonda a sinistra e, superato Rettori in uscita, trova lo specchio con l'aiuto del palo. Sul pallone che dopo il pizzicotto rotola lento in rete si chiude una sfida infinita: la vince il San Giuliano, che ora vede concretissime le possibilità di permanenza nell'élite. Calciatoripiù : senza la tripletta di Balducci né la qualità di Tommaso Papini né i polmoni di Turini (San Giuliano) avrebbero potuto ricevere adeguata evidenza.
Affrico-Zenith Prato 2-2

AFFRICO: Fei (30), Baroncini, Bartolacci, Palazzini, Benci, Vignozzi, Petrini, Puggelli, Russo, Malizia, Miniati. A disp.: Wang, Andrei, Giannoni, Biba, Mosconi, Casoni, Bartoletti, Guerra, Di Gaudio. All.: Benfari Massimiliano
ZENITH PRATO: Fiordi, Pagli, Nucci, Gianashvili, Marrano, Ammendola N., Massimo, Bashkimi, Nuzzo, Moretti, Casini. A disp.: Drovandi, Demiri, Manganaro, Franco, Caruso, Galeotti, . All.: Bellandi Fabrizio
RETI: Di Gaudio, Di Gaudio, Bashkimi, Marrano
AFFRICO: Fei, Baroncini, Bartolacci, Palazzini, Benci, Vignozzi, Petrini, Puggelli, Russo, Malizia, Miniati. A disp.: Wang, Andrei, Giannoni, Biba, Mosconi, Casoni, Bartoletti, Guerra, Di Gaudio. All.: Massimiliano Benfari.
ZENITH PRATO: Fiordi, Nucci, Bashkimi, Nuzzo, Pagli, Casini, Gianashvili, L. Ammendola, Massimo, Moretti, Marrano. A disp.: Drovandi, Caruso, Demiri, Galeotti, Manganaro, Franco. All.: Marcello Bucaioni (squalificato, in panchina Enrico Cammelli).
ARBITRO: Castorina di Prato
RETI: 39' Bashkimi, 56' Marrano, 59', 90' Di Gaudio.



Solo tra qualche anno si renderà davvero conto di quanto strabiliante sia stata questa stagione: la prima squadra promossa in Eccellenza, Allievi e Giovanissimi in testa ai gironi d'élite e gli Juniores ancora in corsa a novanta minuti dalla fine. Solo tra qualche anno l'Affrico si renderà conto che almeno per quest'ultima categoria qualsiasi rimpianto sarebbe fuori luogo: perché la squadra è giovanissima (nella ventinovesima formazione titolare dell'anno Benfari schiera sei 2006 e un 2007, il portiere Fei); e perché tutte le rivali hanno perso per la via punti inattesi, e dunque tutte potrebbero rammaricarsi. Però nell'immediato la bocca amara è comprensibile: non aver approfittato fino in fondo del terzo 1-1 consecutivo del Fratres Perignano descrive bene il senso di un'impresa incompiuta. Con tre punti la Lastrigiana sarebbe stata agganciata a quota 52, e la trasferta alla Guardiana che un calendario malandrino ha previsto come ultimo atto sarebbe stata ancora più infuocata; ma c'è stato il rischio che i punti fossero zero, perché per raggiungere sul 2-2 la Zenith Prato (per la qualificazione in coppa le basta un punto all'ultima con l'Atletico Piombino già salvo) c'è stato bisogno di far entrare Di Gaudio e attendere il 90'. Sarebbe potuta andare diversamente se nel primo quarto d'ora Miniati e Russo avessero raggiunto i cross nati dagli scambi tra Petrini e Baroncini sulla destra; ma di testa la difesa della Zenith (bene Pagli, bene Casini; e per come li comanda Fiordi, che sostituisce lo squalificato Niccolò Landini, rammenta che in altre squadre il dodici gli andrebbe ben stretto) è insuperabile. Poi, esaurita la fiammata e dato quasi per scontato lo 0-0 alla pausa, l'Affrico si fa sorprendere dalla discesa di Bashkimi sulla sinistra e si ritrova in svantaggio: anziché fronteggiarlo, Baroncini arretra lasciandogli modo d'avvicinarsi al limite dell'area e da lì di calciare in porta il pallone del vantaggio. Nonostante una mischia sugli sviluppi di un angolo (bravo Fiordi su Vignozzi che, mancino, col destro riesce ad angolare il tiro ma non a dargli forza) e un'imbucata di Puggelli per Palazzini, murato dalla difesa, la Zenith scavalla la metà della gara forte dello 0-1; e lo raddoppia in avvio di ripresa sul traversone di Leonardo Ammendola spinto in porta da Marrano, fortunato nel rimpallo con Fei. Per evitare che la rincorsa si chiuda qui Benfari ricorre alla panchina e si gioca Di Gaudio (di lì a poco il peso offensivo aumenterà notevolmente: dentro anche Guerra, poi Mosconi per Bartolacci), cui basta toccare un solo pallone per riaprire la contesa: tiro all'angolo dal limite e Zenith di nuovo a tiro (59'). Nella mezz'ora che segue l'Affrico la schiaccia all'interno dell'area di rigore, ma sia Pagli e Casini in marcatura sia Fiordi in uscita annullano tutti i palloni che Mosconi catapulta in area da sinistra. Per il pari bisogna dunque attendere il 90' e un cross dall'altra fascia: la giocata di Petrini innesca una mischia enorme, risolta da Di Gaudio che da due metri trova doppietta e 2-2. Alla fine della partita mancano ancora qualche secondo e l'intero recupero: l'Affrico prova a sfruttarlo con una spizzata di Di Gaudio per Guerra alzata da Fiordi sopra la traversa, e con l'ultimo angolo sul quale Fei sale a cercare il bis della trasferta di Poggibonsi che dodici mesi fa lo incoronò eroe della stagione; ma sui palloni alti la difesa della Zenith non concede niente, e delle nove possibili ora l'Affrico può contare soltanto su una combinazione per ottenere il risultato massimo, lo spareggio col Fratres Perignano. Sarà un sabato faticosissimo: pronti al rimbalzo di linea tra il Masoni e La Guardiana. Calciatoripiù : senza Fiordi (Zenith Prato), che non ha certo le movenze e lo stile di un dodicesimo, probabilmente la classifica avrebbe una configurazione diversa; per batterlo servono l'ingresso di Di Gaudio , la spinta di Mosconi (Affrico) e il traversone con cui Petrini avvia l'azione del pareggio.