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Juniores Regionali GIR.Elite - Giornata n. 13

Fucecchio-Affrico 1-2

FUCECCHIO: Gori, Bindi, Banti, Iaia, Bertini, Vai, Tiozzo, Melani, Agostini, Cardini, Brotini. A disp.: Rocchi, Pagni, Gragnoli, Cartocci, Geniotal, Tassi, Lazzari, Boye . All.: Giorgetti Mirko
AFFRICO: Fei (30), Baroncini, Bartolacci, Miniati, Vignozzi, Benci, Petrini, Puggelli, Russo, Palazzini, Mosconi. A disp.: Wang, Andrei, Giannoni, Biba, Merino Serna, Casoni, Guerra, Malizia, Conti. All.: Benfari Massimiliano
RETI: Boye, Russo, Russo
FUCECCHIO: G. Gori, Bindi, Banti, Iaia, Bertini, Vai, Tiozzo, Melani, Agostini, Cardini, Brotini. A disp.: Rocchi, Pagni, Gragnoli, Cartocci, Geniotal, Tassi, Lazzari, Boye. All.: Mirko Giorgetti.
AFFRICO: Fei, Baroncini, Bartolacci, Miniati, Vignozzi, Benci, Petrini, Puggelli, Russo, Palazzini, Mosconi. A disp.: Wang, Andrei, Giannoni, Biba, Merino Serna, Casoni, Guerra, Malizia, Conti. All.: Massimiliano Benfari.
ARBITRO: Frediani di Pisa
RETI: 27', 36' Russo, 60' Boye.



«Vorrà dire che la coppa la giocheranno loro» commenta amareggiata ma serenissima la dirigenza del Fucecchio alla fine della partita contro l'Affrico: la sconfitta per 1-2 rende complicata la rincorsa all'ultima posizione buona per qualificarsi, anche se il passo lento della Zenith lascia intatte le ultime speranze. Decide Russo, che se ci fosse stato per tutto l'anno anziché salire spesso in prima squadra (ma si capisce: in ballo c'è l'Eccellenza, ormai quasi raggiunta) avrebbe indiscutibilmente regalato all'Affrico qualche punto in più; e non ne sarebbero serviti tanti per insidiare il Perignano capolista e puntare al triplete. A dir la verità, pur soltanto sussurrandolo, in viale Paoli qualcuno ci crede ancora, visto che all'ultima è in programma lo scontro diretto con la Lastrigiana; ma la strada è tortuosissima. Lo sarebbe stata ancora di più se il Fucecchio avesse capitalizzato le occasioni costruite nel primo quarto di gara: l'Affrico fatica a contenere le discese di Banti che da sinistra cerca due volte Tiozzo, stranamente impreciso nel controllo (7') e poi contrastato da Fei, decisivo nel toccare sulla traversa il suo tiro-cross da posizione defilata; efficace anche la replica sulla ribattuta d'Agostini, violenta ma centrale (11'). In mezzo Banti aveva creato un'azione pericolosa anche con un angolo da sinistra a rientrare: di testa Agostini aveva alzato sopra la traversa. Da qui in poi però il Fucecchio cambia modo di giocare: non più sulla fascia sinistra, dove Petrini comincia a tamponare le iniziative di Banti e lo costringe a restare basso, ma per vie centrali. Si sviluppa così l'azione successiva, alimentata da Cardini che innesca Agostini sgambettato da Vignozzi al limite dell'area: della punizione al limite s'incarica Iaia che spacca la barriera ma sbatte su Fei, ben piazzato dopo il primo passo. Ci s'attende a momenti il vantaggio del Fucecchio, e invece a sorpresa passa avanti l'Affrico che sfrutta un fischio mancato (ci stava il gioco pericoloso di Puggelli che anticipa Melani con la gamba alta) per passare avanti: il filtrante è più che un invito per Russo che avanza verso l'area, affonda per un metro e poi scocca il diagonale alla destra di Gabriele Gori. Scoraggiato dall'episodio, il Fucecchio s'abbassa e subisce quasi immediatamente il raddoppio: poco incisivo sulla punizione debole di Palazzini (fallo di Iaia su Petrini che aveva riconquistato il pallone a centrocampo), l'Affrico passa al 36' sul tiro centrale ma potentissimo di Russo che approfitta della lettura errata di Bertini e Iaia, a contrasto tra sé al limite dell'area, e col collo destro schianta il pallone sotto la traversa sorprendendo Gabriele Gori. Lo 0-2 costringe il Fucecchio a cambiare approccio e aumentare il peso offensivo, anche se per il cambio di modulo (Giorgetti passa al 3-3-4) occorre aspettare la ripresa: prima si registra la percussione centrale di Melani che se ne va in dribbling ma una volta giunto al limite si fa tradire dalla fretta e calcia sporco, debole e centrale. Per l'1-2 ci vogliono l'ora di gioco e l'ingresso di Boye che, appostato sul secondo palo sul traversone di Lazzari prolungato da Agostini, di testa accompagna il pallone in porta. All'episodio che riapre la partita non seguono però occasioni per il pareggio: da qui alla fine il Fucecchio si fa preferire nel possesso, ma non riesce a penetrare pericolosamente nell'area che Fei presidia alla grandissima. Al contrario, l'Affrico sfiora tre volte la rete della sicurezza: gliela nega Gabriele Gori sia sul traversone sbagliato di Mosconi (era venuto fuori un tiro nello specchio, alzato sopra la traversa) sia sui contropiedi di Guerra (89') e Casoni (92'), rispettivamente tre contro due e due contro uno. Ma al Fucecchio non è sufficiente rimanere appeso alla partita: l'1-2 lo lascia a galleggiare fuori dalla zona coppa e consegna all'Affrico un finale di stagione comunque da protagonista. Calciatoripiù: Boye (Fucecchio), Russo, Puggelli, Petrini (Affrico).
Sestese-Atletico Piombino 1-1

SESTESE: Rettori, Vilcea, Pecchioli, Papucci, Pisaniello, Nuti, Mencarelli, Gori, Gocaj, De Rosis, Bravi. A disp.: Tognoni De Pugi, Vannini, Pelagatti, Garzi, Chelli, Capecchi, Boschi, Baldi . All.: Rossi Alessandro
ATLETICO PIOMBINO: Caggiari, Rossi Gio., Mitcul, Diagne Serigne, Battaglini L., Brizi, Colombo, Aguedo, Regoli, Insolia, El Bouhali. A disp.: Gasperini, Rincon, Topi, Campani, Baldassarri, Petrocchi, Patara, Lavagnini, Ricci. All.: Serena Mirko
RETI: Pisaniello, Colombo
SESTESE: Rettori, Vilcea, C. Gori, De Rosis, Pisaniello, Papucci, Pecchioli, Gocaj, Mencarelli, Bravi, Nuti. A disp.: Tognoni De Pugi, Chelli, Garzi, Francesco Baldi, Pelagatti, Boschi, C. Vannini, Capecchi. All.: Alessandro Rossi.
ATLETICO PIOMBINO: Caggiari, G. Rossi, Mitcul, Diagne, Battaglini, Brizi, Colombo, Aguedo, Regoli, Insolia, El Boulhali. A disp.: Gasperini, Rincon, Topi, Campani, Baldassarri, Petrocchi, Patara, Lavagnini, Ricci. All.: Mirko Serena.
ARBITRO: Magherini di Prato
RETI: 35' Colombo, 85' Pisaniello rig.



Se avesse portato in fondo il successo, condanna d'una stagione che sta vivendo sempre sugli stessi episodi, l'Atletico Piombino si sarebbe matematicamente salvato con due giornate d'anticipo; ma anche l'1-1 con cui viene via dal Torrini (per la Sestese pareggia Pisaniello a cinque minuti dalla fine) gli fa vedere il traguardo vicinissimo, a a un punto soltanto. L'incontro s'accende subito: Pecchioli punta e salta in velocità il diretto avversario, trova lo scarico al limite area: De Rosis controlla e calcia in porta, attento Caggiari si rifugia in angolo. La ripresa del gioco per poco non risulta fatale agli ospiti: Nuti calcia sul secondo palo, dove svetta Papucci che ripropone il pallone all'interno della mischia; da qui il pallone schizza verso la porta di Caggiari, superlativo nell'opposizione in due tempi. Dopo l'avvio incandescente però la partita si placa, e per assistere a una nuova occasione, di nuovo di marca sestese, occorre attendere la mezz'ora: Nuti raccoglie uno scarico da destra al limite e senza pensarci calcia sul primo palo, di nuovo protetto da Caggiari. A questo punto si sveglia l'Atletico Piombino, che sul calcio d'angolo successivo imbastisce una ripartenza all'apparenza letale: Insolia porta il pallone fino alla trequarti avversaria e premia sulla sinistra Colombo che rientra sul destro e calcia sul secondo palo; Rettori ci mette i guantoni, ma sulla respinta El Bouhlali insacca di testa a porta vuota. Il braccio alzato di Magherini segnala tuttavia l'offside che stronca sul nascere la gioia del Piombino. Pochi minuti dopo va in scena un'azione fotocopia: servito a sinistra, Regoli riesce a liberarsi della marcatura e scarica in porta, ma ancora una volta Rettori è reattivo nel rispondere alla conclusione. La partita s'accende e il risultato si sblocca: Colombo s'incarica di calciare una punizione dai venticinque metri e col destro a giro trova una traiettoria straordinaria; niente può fare Rettori per proteggere il sette. È la rete dello 0-1 su cui si va alla pausa. Il secondo tempo vede gli ospiti prestare molta attenzione alla fase difensiva: trovando pochi spazi per poter affondare il colpo, nei primi venti minuti la Sestese cerca varie volte la porta dalla distanza. Un tiro in particolare si rivela particolarmente insidioso: dai trenta metri Cosimo Gori colpisce di collo pieno cercando l'incrocio dei pali; vista la forza impressa al pallone, Caggiari decide di non fidarsi della presa e preferisce rifugiarsi in angolo. La partita sembra destinata a non regalare ulteriori emozioni, ma nei dieci minuti finali la Sestese alza ulteriormente i ritmi: il pareggio glielo nega di nuovo Caggiari, che s'oppone al tiro di Capecchi sull'imbucata di Cosimo Vannini. Il pari arriva all'85': Nuti entra in area da sinistra e punta in velocità un avversario che lo atterra. Magherini non può far altro che assegnare il penalty: sul dischetto si presenta capitan Pisaniello che spiazza il portiere riportando il risultato in perfetta parità. L'Atletico Piombino ci resta male, ma l'obiettivo stagionale è comunque vicinissimo. Calciatoripiù: Pisaniello (Sestese), Caggiari, Colombo ( Atl. Piombino)
Pontassieve-Fornacette Casarosa 4-1

PONTASSIEVE: Limentra, Niccoli, Mengozzi N., De Luca, Rasi, Serrotti, Salvadori, Urbinati, Mannini, Batistini, Candelori. A disp.: Foschi, Gori, Mazzuoli, Pretelli, Pistol, Sy, Novelli, Pilacchi, Spagni. All.: Marchionni Marco
FORNACETTE CASAROSA: Profeti, Barsotti, Casale, Zaffora, Salvadori, Terraschi, Mariani, Shllaku, Pistolesi, Cerrai, Ciardelli. A disp.: Balluchi, Perondi, Tirelli, Ofoma, Lo Piccolo, Doda, Spanu, Studiati Berni. All.: Pertici Enrico
RETI: Pistol, Candelori, Mannini, Novelli, Mariani
PONTASSIEVE: Limentra, Niccoli, N. Mengozzi, De Luca, Rasi, Serrotti, G. Salvadori, Urbinati, Mannini, Batistini, Candelori. A disp.: Foschi, T. Gori, Mazzuoli, Pretelli, Pistol, Becay Sy, Novelli, Pilacchi, Spagni. All.: Simone Maccari.
FORNACETTE C.: Profeti, Barsotti, Casale, Zaffora, M. Salvadori, Terraschi, Manuel Mariani, Shllaku, Pistolesi, Cerrai, Ciardelli. A disp.: O. Balluchi, Perondi, Tirelli, Ofoma, Lo Piccolo, Doda, Spanu, Studiati Berni. All.: Alessandro Balluchi.
ARBITRO: Ferri Gori di Arezzo
RETI: 9' Manuel Mariani, 56' Pistol, 64' Candelori, 82' Mannini, 93' Novelli.



Se doveva servire per dare una scossa in vista di tre partite complicatissime (dopo di questa ci sono lo scontro diretto col Grassina e la trasferta col Perignano verosimilmente alla ricerca di punti per il titolo), il cambio in panchina non ha funzionato: pur passato avanti in avvio, il Fornacette perde sul campo del Pontassieve che nonostante un elenco degli infortunati lungo quasi come quello delle convocazioni (a Lapo Bartolozzi e Lemmi s'aggiungono Burberi, Mattia Mengozzi e Mattia Papini; Pilacchi s'accomoda in panchina) ribalta la partita nella ripresa, e vincendo 4-1 può dirsi quasi certo della qualificazione in coppa. Per obiettivi maggiori forse è tardi, anche se la media punti di chi gli sta davanti potrebbe farlo sperare; ma il gran numero d'occasioni perse negli ultimi mesi rischia di rendere incolmabile il divario dalla vetta in così poco tempo. Diversamente dal Grassina neppure nel primo tempo il Fornacette riesce a schiacciare il Pontassieve; ma per andare alla pausa in vantaggio gli sono sufficienti la rete di Manuel Mariani, che sfrutta un errore della difesa avversaria in uscita (troppo corto il rinvio di testa), e il rigore (sandwich di Mirko Salvadori e Zaffora ai danni di Gregorio Salvadori) parato da Profeti a Mannini, di solito infallibile. Il Pontassieve torna negli spogliatoi sotto 0-1 nonostante un'altra grande occasione intorno alla mezz'ora: favorito dalla spizzata di Niccolò Mengozzi, Candelori s'accentra da destra e calcia col mancino cui s'oppone di nuovo Profeti. Ma una volta sorpassato l'intervallo le mosse che Maccari chiama dalla panchina cambiano l'andamento della partita: a Pistol è sufficiente un pallone (sul mancino glielo appoggia Mannini dopo una discesa a destra) per riportare il punteggio in equilibrio (56'). E di lì a poco il Pontassieve completa la rimonta: sulla punizione esterna di Batistini la difesa del Fornacette si scorda di marcare Niccolò Mengozzi, che di testa devia il pallone verso la porta; anche se forse non ce ne sarebbe stato bisogno, Candelori lo accompagna dentro e il Pontassieve passa a condurre. Il rientro di Pretelli (riassaggia il campo dopo due mesi abbondanti: buoni i movimenti in attacco, sarà molto utile nelle prossime settimane) è un'altra nota positiva in una ripresa perfetta che nel finale, il Fornacette in dieci (espulso Spanu appena entrato), regala altre due reti: a otto minuti dalla fine Mannini si riscatta del rigore sbagliato finalizzando col 3-1 un'imbucata al termine di un'azione tutta di prima; e nel recupero il filtrante di Tommaso Gori, classe 2008 entrato con personalità, accende il mancino di Novelli per il 4-1 finale. Considerati ritmo e qualità della prestazione il Pontassieve ha ragione di rammaricarsi per i troppi punti cestinati nel girone di ritorno; ma c'è chi sta peggio, molto peggio, e ora è atteso da un calendario complicatissimo. Calciatorepiù : l'ingresso di Pistol (per Maccari è «la fortuna dell'allenatore», definizione riduttiva) cambia una partita nella quale il Pontassieve non stava riuscendo a concretizzare il predominio nel possesso.
Arezzo F. Academy-Fratres Perignano 1-1

AREZZO F. ACADEMY: Regini, Galassi, Zerbini M., Bardelli, Martini, Marmorini, Magi, Papini, Savini, Sobhy, Palmieri. A disp.: Avelli, Paradiso, Tenti, Fracassi, Bidini, Rovetini, Broccatelli, Friscia, Gallorini. All.: Gennaioli Alfredo
FRATRES PERIGNANO: Mariani G., Gentile, Ceccanti, Diaz, Polito, Del Bono, Carrai D., Guelfi, Ferrari, Mariani T., Fallacara. A disp.: Poltronieri, Venturini, Hoxha, Zanutto, . All.: Pagliai Stefano
RETI: Paradiso, Mariani T.
AREZZO ACADEMY: Regini, Magi, M. Zerbini, Palmieri, Savini, Marmorini, Bardelli, Galassi, A. Papini, Sobhy, Martini. A disp.: Avelli, Bidini, Rovetini, Paradiso, Tenti, Broccatelli, Friscia, Gallorini, Fracassi. All.: Luca Magnanensi.
FRATRES PERIGNANO: G. Mariani, Gentile, Ceccanti, Diaz Garrido, Polito, Del Bono, D. Carrai, Guelfi, J. Ferrari, T. Mariani, Fallacara. A disp.: Poltronieri, Venturin, Hoxha, Zanutto. All.: Stefano Pagliai.
ARBITRO: Iacopini di Firenze
RETI: 45' T. Mariani, 76' Paradiso.



A quel busto in scala 1:1 che prima o poi gli erigeranno davanti al Giotto Est forse contribuirà anche la Lastrigiana: si deve infatti a Luca Magnanensi e al suo Arezzo Academy se a centottanta minuti dalla fine il campionato è apertissimo, ridotto al minimo il vantaggio in testa. Il Fratres Perignano capolista pareggia infatti per la seconda volta consecutiva, 1-1 come sette giorni prima in casa col San Giuliano; e, a meno d'improbabili ma possibili verdetti anticipati, l'intreccio tra la rincorsa al titolo e la lotta per la salvezza si riproporrà identico tra dieci giorni, nel derby col Fornacette. L'Arezzo Academy potrà guardarlo con la curiosità disinteressata che soltanto la serenità regala: per festeggiare la salvezza matematica (e l'invito in radio a Magnanensi, ospite e Calciopiù on air su Radio Firenze Viola: le promesse sono promesse) ha bisogno di un altro punto, ma perché non sia superfluo dovrebbe incrociarsi una serie di risultati improbabili nelle partite di San Giuliano, Fornacette e Firenze Ovest. Ancora una volta funziona la tattica di Magnanensi che contro le squadre più forti non azzarda l'uno contro uno, ma si protegge e riparte: per schiodare l'arrocco dell'Arezzo Academy il Fratres Perignano ha bisogno di un paio di tiri di Timothy Mariani e Jacopo Ferrari, a lato; ma deve guardarsi dalle ripartenze di Sobhy e Alessandro Papini, che quando accelerano sembrano non patire una temperatura ferragostana. Nel primo tempo l'Arezzo Academy commette un solo errore, e rischia d'esser fatale: una leggerezza nel coprire un pallone rimpallato sulla trequarti libera sulla fascia Fallacara, rapido nel cross per Timothy Mariani che in due tempi batte Regini. Manca qualche secondo all'intervallo, il momento migliore per passare in vantaggio e il peggiore per ritrovarsi in svantaggio; Magnanensi, che lo sa, forza la partita lasciando negli spogliatoi Magi e Bardelli, sostituiti con Gallori e Paradiso; di lì a poco esce Alessandro Papini per Fracassi, subito al tiro come Palmieri poco prima: il pallone sfila fuori, ma è chiaro il segnale che l'Arezzo Academy (chiuderà con quattro 2007: Broccatelli, Fracassi, Gallorini e Bidini) è vivo. Potrebbe però portare fuori strada se almeno uno tra Fallacara e Jacopo Ferrari cogliesse la porta da posizione ottima; ma Regini si salva senza sudare, e sul rinvio che segue il secondo tiro l'Arezzo Academy conquista una rimessa laterale in zona d'attacco: è decisiva, perché la battuta lunga pesca Paradiso nell'area di porta, usata come pedana per battere a rete col mancino. Alla fine manca un quarto d'ora: più o meno in contemporanea la Lastrigiana passa in vantaggio, e il Fratres Perignano vede lo scarto in classifica ridotto a un punto solo. Per riportarlo al valore originario s'affida di nuovo a Timothy Mariani e Jacopo Ferrari, di nuovo però imprecisi; e nel finale gli va bene che sulle discese di Manuel Zerbini, freschissimo nonostante il viottolo scavato sulla corsia mancina, nessuno degli attaccanti avversari riesca a deviare in porta neppure uno dei suoi traversoni tesissimi. Ma l'1-1 non può essere un risultato soddisfacente. I jolly sono finiti: per essere sicuro di vincere il campionato e giocarsi lo scudetto (!) con le altre diciannove migliori d'Italia il Perignano dovrà conquistare sei punti nelle due partite che rimangono. L'impresa è alla portata; ma ora ogni pallone pesa, e il calendario anche. Calciatoripiù: Timothy Mariani (Fratres Perignano) aveva provato ad avvicinare la vittoria d'un titolo storico; ma nel finale sulle discese di Manuel Zerbini (Arezzo Academy) a sinistra si rischia addirittura il risultato a sorpresa.
Firenze Ovest-Grassina 3-2

FIRENZE OVEST: Ciappelli, Torelli, Chiariello, Mazzoli, Baluganti, Baroumi, Ermini, Vettori, Giardini, Taoufik, Tassi. A disp.: Velleca, Brou, Margheri, Bertacchi, Becagli B., Baldi, . All.: Gardellin Sandro
GRASSINA: Ceccuti, Ronchi, Cinquina, Chiti, Giudice, Pescucci, Bambi, Fabiani, Tempestini, Sani, Faccendini. A disp.: Balli, Cappelli, Giraldi, Ignesti, Roschi, Moriani, Salimbeni, Gelormini. All.: Pisaneschi Giacomo
RETI: Taoufik, Ermini, Taoufik, Gelormini, Gelormini
FIRENZE OVEST: Ciappelli, Torelli, Chiariello, Mazzoli, Baluganti, Baraoumi, Ermini, Vettori, Giardini, Taoufik, Tassi. A disp.: Velleca, Brou, Margheri, Bertacchi, B. Becagli, M. Baldi. All.: Piero Carovani.
GRASSINA: Ceccuti, Ronchi, Cinquina, Chiti, Giudice, Pescucci, Bambi, Fabiani, Tempestini, Sani, Faccendini. A disp.: Balli, Cappelli, Giraldi, Ignesti, Roschi, Moriani, Salimbeni, Gelormini. All.: Fabio Consigli.
ARBITRO: Iglio di Pistoia
RETI: 37', 84' Taoufik, 58', 63' Gelormini, 81' Ermini rig.



A due giornate dal termine del campionato, quella sottile linea rossa che separa l'inferno della retrocessione dal paradiso dell'élite passa esattamente per il centro del sintetico di Peretola; un confine che Firenze Ovest e Grassina si son divertito ad attraversare più volte nel corso dei novanta minuti, e che al termine di una partita matrioska, di quelle cioè che ne contengono tante in una, vede vincere i padroni di casa. Il 3-2 finale vale tre punti importantissimi, utili a tirarsi fuori in maniera quasi definitiva dalla zona calda; il Grassina invece cola a picco in un mare di recriminazioni e occasioni perdute che sembrano sancire la sua definitiva condanna. Nonostante il gran caldo, il match vede le due compagini giocare a ritmo piuttosto sostenuto e senza eccessivo timore. Nel primo tempo si mettono in evidenza le buone qualità e il pressing del centrocampo disegnato da Piero Carovani: dall'alto dei quattro punti di vantaggio che può vantare nei confronti dell'avversario di turno, l'Ovest cerca di far valere il fattore campo prendendo in mano le redini del gioco e costringendo gli avversari ad arroccarsi nella loro trequarti. In mediana, la costante spinta fornita dal duo Vettori-Tassi è benzina essenziale per accendere il trio d'attacco formato da Taoufik, Ermini e Giardini. Il reparto avanzato fa del movimento e della velocità due armi micidiali, e costringe agli straordinari il reparto arretrato avversario. In questa prima fase Ronchi, Pescucci e Cinquina fanno quel che possono per arginare al meglio la vitalità degli avanti rossoblù, vedendo peraltro premiati i propri sforzi. Se è vero che è l'Ovest a tenere costantemente in mano il pallino del gioco, è altrettanto vero che nella prima mezz'ora Ceccuti non è mai costretto a intervenire. Anzi, è il Grassina ad andare per primo alla conclusione allo scoccare del 31': sugli sviluppi di un calcio piazzato dalla trequarti, il pallone spiove nel cuore dell'area locale dove Sani, scegliendo bene il tempo per lo stacco di testa, incrocia da posizione favorevole, ma la sua incornata che si perde di poco a lato. Questo resta però l'unico acuto rossoverde in una prima frazione a forti tinte rossoblù. Il buon lavoro di Faccendini in fase di spinta lungo la corsia di sinistra e il supporto offerto da Bambi nel cuore del centrocampo non mutano l'inerzia di una gara che il Firenze Ovest sblocca al 37' quando Taoufik, disegnando direttamente a rete una velenosa traiettoria dalla bandierina di sinistra, beffa Ceccuti; sottomisura Chiariello tocca il pallone quando ha già superato la linea di porta. Il vantaggio galvanizza il Firenze Ovest che al 40' va vicinissimo al raddoppio sugli sviluppi di un'azione innescata da Giardini a sinistra: provvidenziale stavolta per il Grassina risulta proprio Ceccuti che, strepitoso, s'oppone prima a Tassi e poi alla ribattuta di Taoufik. È l'ultima azione del primo tempo: 1-0 all'intervallo. In avvio di ripresa Consigli prova a cambiare qualcosa inserendo in fase offensiva il talentuoso Roschi: è una mossa astuta operata al momento giusto, e che soprattutto cambia l'inerzia della gara. Al 57' il Grassina passa da destra con Faccendini che cambia marcia, va via in velocità e dopo essere entrato in area viene affrontato irregolarmente da Mazzoli. Iglio concede il sacrosanto calcio di rigore, un'opportunità che potrebbe permettere al Grassina di rientrare in partita e della quale prova ad approfittare Chiti; il suo tentativo di trasformazione dagli undici metri deve però fare i conti con un Ciappelli in versione superman che, indossato il mantello, vola sulla propria sinistra e devia in angolo grazie a un intervento efficace e spettacolare. Si riprende dunque con un tiro dalla bandierina sulla cui parabola ancora Ciappelli tenta d'intervenire in presa alta: un avversario lo contrasta però in maniera palesemente irregolare facendogli perdere il tempo dell'intervento. Questa volta però per Iglio è tutto regolare; e così Gelormini, che già nel primo tempo era subentrato all'infortunato Tempestini, deve solo raccogliere il pallone e depositarlo nella rete rimasta incustodita. Vibranti e giustificate sono le proteste dei sostenitori dell'Ovest che vedono gli ospiti rientrare in partita grazie a un colossale errore di valutazione del fischietto pistoiese. In campo invece i ragazzi di Carovani tornano a macinare gioco; e al 62' eccoli di nuovo a un passo dal vantaggio. L'azione nasce da una fulminea discesa di Tassi a sinistra, chiusa con un preciso cross rasoterra verso il centro: l'intervento approssimativo di un difensore appoggia il pallone sui piedi dell'accorrente Taoufik che da due passi prova la battuta a colpo sicuro, ma ancora una volta un intervento d'istinto di Ceccuti salva la porta rossoverde. L'azione prosegue, il fronte del gioco si ribalta rapidamente; e ancora Gelormini, a coronamento di una ripartenza da manuale, supera Ciappelli, ex compagno d'armi ai tempi della Cattolica Virtus, e permette al Grassina di ribaltare il risultato. Al Firenze Ovest insomma bastano cinque minuti, un errore arbitrale e due zampate di Gelormini per passare dall'altare alla polvere. Grande è la delusione in casa peretolina, ma altrettanto smisurata è pure la voglia di riscatto. Pur provando a mantenere inalterato il preziosissimo vantaggio, il Grassina è costretto a fare i conti con il prepotente ritorno dell'Ovest che, imitando alla perfezione quanto fatto in precedenza dagli avversari, in tre minuti ribalta nuovamente il risultato. All'81' la discesa sulla destra del neoentrato Bertacchi si conclude con un lungo cross dalla trequarti, sul quale la difesa grassinese va in difficoltà evidente. Sul pallone prova ad avventarsi in anticipo Tassi, spinto alle spalle da un avversario che sbilanciandolo in maniera irregolare lo fa cadere a terra. L'arbitro Iglio (Peccato per il gravissimo errore di valutazione commesso in occasione del primo gol realizzato dal Grassina: la circostanza gli costa un punto nel contesto di una valutazione pienamente sufficiente) concede il secondo evidente penalty di giornata che Ermini trasforma con freddezza piazzando il pallone mcon precisione alla sinistra di Ceccuti. Il risultato torna in parità. E all'84' l'ex signese, colto da azzeccata ispirazione, veste alla perfezione anche i panni dell'uomo assist sganciandosi lungo la corsia di destra e pennellando verso il centro dell'area un traversone con il contagiri: giungendo in netto anticipo sui difensori, Taoufik non può fare a meno di girare in rete di testa da due passi. Un finale convulso, equilibrato e corredato da sei interminabili minuti di recupero non basta al Grassina per ritrovare la parità. Il Firenze Ovest si aggiudica così con pieno merito una gara a lungo condotta sul piano del gioco, ma che ha rischiato di sfuggirgli di mano. Il Grassina scivola sempre più in basso, rammaricandosi per il rigore sbagliato (anche se poi rimediato con il successivo gol del pareggio) ma soprattutto per le incertezze difensive. Calciatoripiù : buone le prove di Chiariello nel suo ruolo naturale di esterno basso a sinistra, di Vettori e Tassi in fase di costruzione, del tridente offensivo composto da Ermini, Giardini e Taoufik e del subentrato Bertacchi ; si sono ben disimpegnati anche Pescucci e Cinquina in fase difensiva e Gelormini (Grassina) in quella offensiva.
San Giuliano-Maliseti Seano 1-1

SAN GIULIANO: Contini, Osabouhien, Ferretti, Nacci, Mandarano, Turini, Dalle Luche, Mariani, Balducci, Buzzanca, Papini. A disp.: Giannini, Favara, Braccini, Concordia, Tarara, Boraschi, Baldacci D., Cresci, Pardini S.. All.: Balestri Federico
MALISETI SEANO: Cavalieri A., Bartolozzi, Asara, Osasumwen, Sensi, Aiazzi, Andreola, Taglioli, Ballerini, Menichetti F., Meoni. A disp.: Naselli, susso, Luccioletti, Dardha, Daly, Baldi, . All.: Di Vivona Alessandro
RETI: Buzzanca, Menichetti F.
SAN GIULIANO: Contini, Osabuohien, Ferretti, Nacci, Mandarano, Turini, Dalle Luche, Marco Mariani, Balducci, Buzzanca, T. Papini. A disp.: Giannini, Favara, Braccini, Concordia, Tararà, Boraschi, D. Baldacci, Cresci, Papini. All.: Michele Grasseschi (squalificato, in panchina Daniele Landi).
MALISETI SEANO: Cavalieri, Bartolozzi, Meoni, Andreola, Menichetti, Aiazzi, Taglioli, Sensi, Osasumwen, Asara, J. Ballerini. A disp.: Naselli, F. Baldi, Daly, Luccioletti, Susso, Dardha. All.: Alessandro Di Vivona.
ARBITRO: Bo di Livorno
RETI: 56' Buzzanca, 92' Menichetti.



Per trentasei minuti ha intravisto la salvezza; e ne ha visto i contorni distinti nei pochi secondi trascorsi tra il fischio di Bo, a punire una trattenuta su Tararà, e l'esecuzione di Balducci che pur spiazzando Cavalieri cestina il rigore del possibile raddoppio. E visto che il San Giuliano è per statuto destinato a patire, il Maliseti segna l'1-1 al 92' e gli consente d'allontanarsi dalla zona retrocessione solo un altro passo. È l'epilogo d'una partita che nonostante la temperatura e la pressione della classifica (l'iniziale vantaggio del Fornacette a Pontassieve non aiuta) vede il San Giuliano costruire le prime occasioni; non incidono però né Buzzanca, murato nell'area di porta, né Balducci che da cinque metri consegna il pallone in mano a Cavalieri. Il Maliseti replica con uno scatto di Osasumwen contenuto in scivolata, troppo poco per far male; rischia d'esser più profonda invece la ferita provocata dalla discesa di Jacopo Ballerini sulla fascia destra, ma Contini si conferma portiere di gran livello (si gioca con Limentra il primato in categoria) e s'oppone. Forte di quest'episodio, il San Giuliano passa in vantaggio: segna Buzzanca che calcia in corsa il pallone servitogli da Tommaso Papini sceso sulla corsia sinistra. Dagli stessi piedi e dalla stessa zona arriva quasi subito anche il pallone del possibile raddoppio; ma Balducci lo appoggia docile nell'abbraccio di Cavalieri. La replica del Maliseti, che sui palloni inattivi porta in area i saltatori migliori, non fa male: non trovano la porta né Aiazzi né Menichetti; e sfila a lato anche il diagonale di Sensi che era uscito vincitore da una mischia poco fuori l'area di porta. Più che su questi, la partita però ruota sull'episodio del rigore conquistato da Tararà (cambio di gioco di Nacci) e fallito da Balducci che spiazza Cavalieri calciando alla sua destra ma non trova lo specchio; il mancato raddoppio demoralizza il San Giuliano, costretto inoltre a ripensare la fase difensiva per l'infortunio di Turini. Così la sentenza appare inevitabile: la firma Menichetti che corregge di testa l'angolo di Luccioletti e schiaccia il pallone accanto al palo. È l'1-1 che neppure la volata finale di Tommaso Papini riesce a modificare; più per colpe proprie che per meriti altrui il San Giuliano perde due punti pesantissimi in chiave salvezza. Calciatoripiù: Tommaso Papini, Nacci (San Giuliano), Menichetti (Maliseti Seano)
Lastrigiana-Montelupo 3-1

LASTRIGIANA: Hila, El Youssefi, Corrado, Tomeo, Innocenti, Becagli F., Fontani, Mandolini, Ballerini, Guasti, Sona. A disp.: Glielmi, Vignolini, Oliveri, Talakhadze, Stefanacci, De Pascalis, Stefanucci, Vettori, Bonaiuti. All.: Guasti Davide
MONTELUPO: Consani, Frilli, Urgolo, Michelucci, Pasqualetti, Bentivoglio, Cerrini, Balis, Tofani S., Braconi, Nicolosi T.. A disp.: Pinzani, Scali, Parrini A., Parrini G., Nicolosi L., Pelucchini, Marcoionni, Rosa, Milanesi. All.: Belli Sauro
RETI: Ballerini, Stefanucci, Stefanucci, Tofani S.
LASTRIGIANA: Hila, Corrado, F. Becagli, El Youssefi, Sona, Duccio Guasti, N. Ballerini, Fontani, Tomeo, Mandolini, F. Innocenti. A disp.: Glielmi, Bonaiuti, De Pascalis, Stefanacci, Talakhadze, Oliveri, Vignolini, Vettori, Stefanucci. All.: Davide Guasti.
MONTELUPO: Consani, Frilli, Urgolo, Michelucci, Pasqualetti, Bentivoglio, Cerrini, Balis, S. Tofani, Braconi, T. Nicolosi. A disp.: Pinzani, Scali, A. Parrini, G. Parrini, L. Nicolosi, Pelucchini, Marcoionni, Rosa, Milanesi. All.: Tommaso Sabatini.
ARBITRO: Zmau di Prato
RETI: 15' S. Tofani, 35' N. Ballerini, 75', 89' Stefanucci.



Mille occasioni sprecate non sono niente se l'ultimo spiraglio nasconde la mille e uno: quando alla fine mancano due giornate appena la Lastrigiana riesce finalmente ad approfittare del mezzo scivolone del Fratres Perignano e battendo in rimonta un Montelupo ormai quasi spacciato (la salvezza è lontana cinque punti e una squadra; ma Sabatini assicura che fino alla condanna i suoi combatteranno su ogni pallone) accorcia a un solo punto di distanza. D'ora in poi non ci sono più jolly, per nessuna delle due rivali (tantomeno per Affrico e Pontassieve, che anche se in silenzio continuano a coltivare una minima speranza): chi lascia per strada il primo punto ha perso; e se il ruolino d'entrambe resterà finalmente immacolato (avverbio lecito, lo giustifica la classifica: comunque finisca, chi arriverà davanti si fermerà sotto la soglia simbolica dei sessanta punti, vittoria in casa e pari fuori) vincerà il Perignano. Che sia questa consapevolezza, il caldo tropicale o l'ottimo avvio del Montelupo che il finale della gara con la Zenith aveva caricato, la Lastrigiana parte pianissimo, quasi impalpabile; è inevitabile che prima rischi (di testa Cerrini scheggia il palo) e poi finisca sotto: segna Samuele Tofani, al rientro dopo una squalifica sanguinosa, ribadendo in rete il tiro di Tommaso Nicolosi respinto da Hila. Lo 0-1 scatena una serie di riflessioni in tribuna: quanti punti avrebbe il Montelupo se non avesse dovuto rinunciare al proprio bomber per tre gare nel momento decisivo della stagione? E che cosa dice di lui, della squadra e degli altri attaccanti in lizza il fatto che la classifica marcatori la governi il centravanti d'una squadra a un passo dalla retrocessione? Gli interrogativi però non rimbalzano sul terreno di gioco, dove per un'altra decina di minuti la Lastrigiana fatica a imporsi e dove di nuovo Samuele Tofani e Tommaso Nicolosi si portano al tiro, stavolta con meno efficacia. Per un quarto di gara non si capisce come il Montelupo possa non vincere questa partita; poi non si capisce come possa vincerla, ma anche pareggiarla. D'un tratto infatti s'accende la Lastrigiana che, salva per la decisione di Zmau su una spintarella su Cerrini in mezzo all'area, comincia a trovare la quadra. Ne nascono le prime occasioni, protagonisti Mandolini che da sinistra allarga troppo il destro, Niccolò Ballerini e Tomeo. Il pari arriva al quarto tentativo, imbastito da una giocata di Duccio Guasti alla cui personalità la Lastrigiana s'affida per recuperare una partita complicata: il suo filtrante consente a Tomeo d'allargarsi a sinistra e, vinto un rimpallo sulla trequarti, avanzare fino al limite dell'area da dover serve Niccolò Ballerini, stavolta perfetto nell'esecuzione davanti a Consani. Trovato l'1-1 a una decina di minuti dall'intervallo, la Lastrigiana chiude il primo tempo all'attacco: schierato terzino sinistro per l'assenza di Castiglioni e Marchi (Bonaiuti parte in panchina, Corrado finisce a destra), Francesco Becagli affonda e allarga per Mandolini, che però manca di nuovo lo specchio. Il vantaggio del Perignano ad Arezzo costringe Davide Guasti ad accelerare: Fontani, dei ventidue colui che più soffre il caldo, resta negli spogliatoi, sostituito dal dinamismo di Talakhadze di cui questa Lastrigiana fatica a fare a meno. La pressione cresce, e un'altra azione imbastita da Duccio Guasti porta a un passo dal raddoppio: la difesa del Montelupo si lascia scavalcare da un suo lancio profondo e apre a Niccolò Ballerini la via per la doppietta, mancata per la scelta sbagliata (ci voleva il pallonetto col mancino, non l'esterno destro) prima ancora che per l'esecuzione. Il Montelupo replica con un tiro di Milanesi, a lato, sul cross di Braconi, ma adesso fatica a uscire dalla propria metà campo; lo tiene in partita la giornata storia di Mandolini, che per la terza volta non prende lo specchio (stavolta calcia da destra, identico però l'esito). Davide Guasti decide di sostituirlo, e l'azzardo (è comunque il calciatore più tecnico della rosa: a volte basta una delle sue giocate a rompere una partita complicata) lo paga, perché lo rileva Stefanucci che nel quarto d'ora finale segna la doppietta decisiva. Prima d'arrivarci restano però da segnalare gli infortuni di Tomeo (dentro Vettori, al rientro dopo mesi: non la partita più facile per farlo) e Jacopo Ballerini, cui subentra Oliveri che riesce subito a sgusciare in area ma sull'uscita di Consani s'allunga il pallone. Ma a forza di premere la Lastrigiana sfonda: l'ennesimo filtrante di Duccio Guasti coglie sbilanciato il Montelupo, travolto dalla discesa di Talakhadze a sinistra; Consani s'oppone al suo tiro angolato, ma s'arrende alla deviazione di Stefanucci che aveva accompagnato l'azione. Il duo si ripete anche a un minuto dalla fine, per sigillare un successo pesantissimo: assist di Talakhadze, stavolta diretto, tiro di Stefanucci e Montelupo battuto 3-1. E pur se ancora sfavorita, quantomeno perché non le basta guardare solo a sé, la Lastrigiana torna a crederci. Calciatoripiù: Davide Guasti la indovina un'altra volta. L'ingresso di Talakhadze e Stefanucci (Lastrigiana) spacca una partita a lungo retta soltanto dalle iniziative di Corrado a destra e dalle giocate di Duccio Guasti , e in salita per la sedicesima rete stagionale di Samuele Tofani ben assistito da Braconi (Montelupo).
Zenith Prato-San Marco Avenza 0-0

ZENITH PRATO: Landini, Lombardi, Pagli, Nucci, Casini, Gianashvili, Bashkimi, Ammendola N., Marrano, Nuzzo, Manganaro. A disp.: Fiordi, Demiri, Cei, Caruso, Cambi, Galeotti, Massimo, Silveri, Vignali. All.: Bellandi Fabrizio
SAN MARCO AVENZA: Giromini, Vernazza, Mazzucchelli, Mbaye, Pasquini T., Guidi, Basile, Santini, Grassi, Granai L., Diousse. A disp.: Ferri, Gargiulo, Rovani, , . All.: Braida Paolo
ZENITH PRATO: N. Landini, Nucci, Pagli, Nuzzo, Casini, Lombardi, Gianashvili, L. Ammendola, Manganaro, Marrano, Bashkimi. A disp.: Fiordi, Silveri, Caruso, Cambi, Cei, Galeotti, Demiri, Massimo, Vignali. All.: Marcello Bucaioni.
SAN MARCO AVENZA: Giromini, Vernazza, Mazzucchelli, Mbaye, T. Pasquini, Guidi, Basile, Santini, Grassi, Granai, Diousse. A disp.: Ferri, Gargiulo, Rovani. All.: Francesco Iovinella.
ARBITRO: Erriquez di Firenze
NOTE: espulso N. Landini (94').



È il modo peggiore per mettere al sicuro l'ultimo posto per la coppa, e quello migliore per suggerire che anche con un po' di fortuna sparsa opportunamente nel corso dell'anno più di qui la Zenith Prato non sarebbe potuta andare: contro il San Marco Avenza non riesce a segnare, e dunque deve accontentarsi di uno 0-0 buono soltanto per allontanarsi un altro pochino dal Fucecchio sconfitto dall'Affrico. Non che la sua prova sia negativa, anzi; ma le manca la precisione sottoporta, dettaglio già evidenziato in avvio dal destro al volo di Gianashvili sull'angolo di Leonardo Ammendola, di poco a lato. Non l'assiste neppure la direzione di gara, visto che Erriquez annulla a Bashkimi la rete del possibile vantaggio (spettacolare sforbiciata al volo sul traversone di Gianashvili, fuorigioco molto dubbio) e ferma Marrano sul dribbling a Giromini (35'). Nel mezzo la Zenith aveva costruito un'altra occasione da rete, non finalizzata da Nuzzo che calcia al volo dalla trequarti incrociando il pallone verso la porta: traversa mancata d'una spanna. Soltanto nel finale di tempo il San Marco Avenza riesce a farsi vedere intorno all'area avversaria: protagonista delle due azioni d'attacco è Granai, che prima arma il mancino per scagliare verso i pali una punizione dal limite (pallone alto, 39') e poi crossa per la spizzata di Grassi, a lato. È troppo poco per far male alla Zenith che nella ripresa prova ad alzare i ritmi senza però riuscirci davvero: sono appena quattro le azioni da rete annotate. Si comincia al 48' col traversone di Gianashvili per Nuzzo che da posizione leggermente defilata calcia a colpo sicuro col destro neutralizzato d'istinto da Giromini, di nuovo protagonista col piede sul rasoterra mancino di Leonardo Ammendola (65'); sei minuti prima Manganaro aveva cercato la porta da fuori mancandola per un metro, stesso esito della discesa di Bashkimi per vie centrali a undici minuti dalla fine. Date queste premesse, si capisce come mai al 4' di recupero Niccolò Landini s'immoli sulla fuga di Granai che, tagliata a metà la difesa, stava affondando in direzione del vantaggio a sorpresa: l'espulsione (tra i pali lo sostituisce Fiordi: per sua fortuna Bucaioni aveva ancora un cambio a disposizione, e può inserirlo sacrificando Cei entrato da poco) conta più per la prossima partita che per questa.