Campionando.it

Juniores Regionali GIR.Elite - Giornata n. 7

Fucecchio-Arezzo F. Academy 2-0

FUCECCHIO: Rocchi, Bindi, Banti, Iaia, Pagni, Cardini, Pieri, Melani, Vaccaro G., Geniotal, Brotini. A disp.: Gori, Bertini, Cartocci, Vaccaro D., Vai, Lazzari, Tiozzo, Boye . All.: Giorgetti Mirko
AREZZO F. ACADEMY: Regini, Magi, Zerbini M., Milani, Savini, Marmorini, Bardelli, Galassi, Papini, Sobhy, Martini. A disp.: Avelli, Paggini, Grassini, Paradiso, Omarini, Palmieri, Nako, Zerbini D.. All.: Gennaioli Alfredo
RETI: Pieri, Pieri
FUCECCHIO: Rocchi, Bindi, Banti, Iaia, Pagni, Cardini, Pieri, Melani, G. Vaccaro, Geniotal, Brotini. A disp.: Gori, Bertini, Cartocci, D. Vaccaro, Vai, Lazzari, Tiozzo, Boye. All.: Mirko Giorgetti.
AREZZO ACADEMY: Regini, Magi, M. Zerbini, Milani, Savini, Marmorini, Bardelli, Galassi, A. Papini, Sobhy, Martini. A disp.: Avelli, Paggini, G. Grazzini, Paradiso, Omarini, Palmieri, Nako, D. Zerbini. All.: Luca Magnanensi.
ARBITRO: Bertilone di Pontedera
RETI: 50', 73' Pieri.
NOTE: espulso Galassi (91').



La Coppa è più vicina. L'obiettivo stagionale del Fucecchio campione in carica, che già in estate sospettava che quest'anno a maggio avrebbe fatto il tifo per qualcun altro, comincia a farsi concreto: il 2-0 sull'Arezzo Academy, che non riesce a conquistare punti utili in chiave salvezza, gli consente d'accorciare a meno tre sulla Zenith Prato quinta. Per vincere però c'è stato bisogno della ripresa: come spesso gli succede, Magnanensi aveva preparato la partita con uno scrupolo che rasenta la perfezione. E dunque per metà del primo tempo le mezzali del Fucecchio faticano a prendere posizione, e i rimbalzi hanno sempre i medesimi padroni; è quasi scontato che sia l'Arezzo Academy a costruire la prima occasione, un tiro-cross d'Alessandro Papini che dal vertice destro dell'area disegna una traiettoria velenosa sul secondo palo protetto da una smanacciata di Rocchi. Finché Giorgetti non chiama le contromosse il Fucecchio resta imballato; ma basta modificare il 4-3-3 di partenza e riportare Geniotal sulla trequarti per veder finalmente la manovra svilupparsi palla a terra. È proprio lui a calciare per la prima volta verso la porta dell'Arezzo Academy: gli risponde Regini, attento sul suo mancino stretto scagliato da sinistra dopo un recupero alto sulla trequarti accompagnato da un doppio dribbling. Ed è di nuovo lui protagonista anche della miglior occasione di tutto il primo tempo, quella nata al 32' sull'angolo che Cardini batte da destra: la corta respinta della difesa spinge il pallone sul suo interno destro che dai quindici metri lo spedisce sulla traversa; alta la ribattuta di Tiozzo. Geniotal è pericoloso anche quando non cerca direttamente lo specchio: a tre minuti dall'intervallo il suo corner da sinistra taglia tutta l'area di porta per premiare il taglio di Pagni, che sul secondo palo manca l'impatto di testa a colpo sicuro. È comunque evidente che la rete del Fucecchio è matura; per vederla è sufficiente attendere l'avvio della ripresa, il pallone dentro di Cardini e il tiro di Pieri che, defilato sulla destra, batte Regini sul primo palo (50'). La partita rischia di chiudersi cento secondi più tardi: Brotini recupera il pallone sulla trequarti, entra in area da sinistra e cerca la porta, ma si vede ribattere il tiro da Regini anche se la tempistica dell'uscita è abborracciata; sul rimbalzo il pallone fa alzare uno sbuffo di gesso dal dischetto dov'è appostato Melani, al cui tiro a colpo sicuro s'oppone Magi sulla linea. Il Fucecchio continua a spingere, per chiudere la partita quanto prima: dopo averne negato uno nel corso dell'azione precedente (fallo di Regini su Lazzari, ammonito per simulazione), Bertilone concede al Fucecchio il rigore del possibile raddoppio (fallo su Pieri); Geniotal però lo calcia a mezz'altezza e non angolato (senza eufemismi: lo calcia male) e se lo fa parare da Regini (68'). Perché la partita si sigilli è comunque sufficiente attendere altri cinque minuti e il pallone che Bindi appoggia sul dischetto dopo l'ennesima discesa a destra: marcato stretto spalle alla porta, Pieri fa perno sul piede mancino per trovare il vicolo buono. Sul 2-0 l'Arezzo Academy, che comincia ad accusare la fatica dovuta ai ritmi infernali del primo tempo, si spegne: gli riesce soltanto di produrre una punizione d'Alessandro Papini respinta dalla barriera e un diagonale di Sobhy fuori di mezzo metro alla destra di Rocchi. Ben più nitida è l'occasione costruita dal Fucecchio sul traversone di Boye da destra: Lazzari colpisce col mancino al volo incrociando il pallone a lato d'uno spillo (88'). Restano soltanto da registrare l'espulsione di Galassi per quello che il regolamento codifica come un grave fallo di gioco su Geniotal, che lo aveva superato in tunnel (91'), e la soddisfazione del Fucecchio che dopo un avvio di stagione difficile s'è finalmente assestato nella zona in cui il suo blasone lo colloca di diritto. Calciatoripiù : favorito dal lavoro di Melani in mediana, Pieri si conquista un rigore e segna la doppietta decisiva.
Lastrigiana-Firenze Ovest 2-1

LASTRIGIANA: Hila, Bonaiuti, Marchi, Sona, Castiglioni, De Pascalis, Fontani, Innocenti, Tomeo, Mandolini, Oliveri. A disp.: Glielmi, Corrado, Stefanucci, Vignolini, Stefanacci, Casini, Guasti, Becagli F., Talakhadze. All.: Guasti Davide
FIRENZE OVEST: Ciappelli, Torelli, Chiariello, Mazzoli, Fabbri, Baroumi, Ermini, Vettori, Giardini, Taoufik, Becagli B.. A disp.: Velleca, Brou, Bertacchi, Margheri, Baldi, Baluganti, Rufat, . All.: Gardellin Sandro
RETI: Becagli F., Castiglioni, Torelli
LASTRIGIANA: Hila, Bonaiuti (50' Duccio Guasti), Marchi, Sona, Castiglioni, De Pascalis, Fontani (65' Talakhadze), F. Innocenti, Tomeo, Mandolini, Oliveri (50' F. Becagli). A disp.: Glielmi, Corrado, Stefanucci, Vignolini, Stefanacci, Casini. All.: Davide Guasti (squalificato).
FIRENZE OVEST: Ciappelli, Torelli, Chiariello, Mazzoli, Fabbri, Baraoumi, Ermini, Vettori, Giardini, Taoufik, B. Becagli. A disp.: Velleca, Brou, Bertacchi, Margheri, M. Baldi, Baluganti, Rufat. All.: Piero Carovani.
ARBITRO: Eleonora Labate di Firenze
RETI: 10' Torelli, 75' F. Becagli, 84' Castiglioni.



In tanti continuano a esserne convinti: a ranghi pieni la sua rosa è la migliore delle sedici. Il problema è averli pieni. Se ci s'aggiunge il dettaglio che in questo sport le reti conterebbe segnarle, non sbagliarle, si capisce come mai a lungo la Lastrigiana abbia rischiato non solo di non vincere, ma addirittura di perdere la partita col Firenze Ovest, che passa avanti al 10' con una rete che ai tempi del calcio in tv per pochi sarebbe finita sui canali dedicati e regge fino all'ultimo quarto d'ora. Il 2-1 finale rende giustizia alla prestazione della Lastrigiana che però sbaglia troppo: sbaglia in avvio (tiro di Fontani da destra, a rientrare: pallone a lato), e soprattutto sbaglia dopo lo 0-1 che matura al 10'; lo segna Torelli che, defilato sulla destra più vicino alla mediana che alla trequarti, raccoglie una respinta della difesa e con l'esterno destro trova l'incrocio più lontano. Ma né lo svantaggio né il sortilegio che evidentemente qualcuno ha evocato scoraggiano la Lastrigiana, che si piazza nella metà campo avversaria e da qui alla fine del primo tempo costruisce almeno cinque occasioni da rete. Il problema è che le sbaglia tutte: inaugura la serie Fontani che sgraffigna il pallone all'ex Begonet Becagli, in difficoltà al limite della propria area, avanza fino al dischetto e cerca lo specchio, protetto da Ciappelli che aveva avviato la ripartenza dal basso. La seconda occasione è clamorosa, perché è doppia: sul palo la punizione di Mandolini (fallo al limite su Oliveri), sul palo la respinta di Tomeo. Per il centravanti sottoporta non è una gran giornata: lo dimostrano sia il mancino svirgolato sul traversone di Castiglioni che da sinistra lo aveva liberato davanti a Ciappelli sia il colpo di testa storto su un angolo battuto da sinistra; nel mezzo sale il conto dei pali contro cui impreca di nuovo Mandolini dopo averne sbocconcellata una faccia interna, stavolta col mancino. La ripresa serve soltanto a cambiare il verso dell'attacco: la Lastrigiana continua a spingere, costruire e sbagliare: sbaglia Federico Innocenti che accartoccia un'occasione gigantesca e anziché allo specchio mira alla bandierina; sbaglia Sona che, in fuorigioco (attenta Eleonora Labate), anticipa Duccio Guasti (aveva rilevato Bonaiuti) pronto a colpire a rete. Non sbaglia Mandolini, ma non ha fortuna: il suo destro dal limite dell'area sfiora il palo più lontano. Il messaggio è chiaro: non deve cercare la porta. Ma al servizio della squadra il suo talento può tanto: è suo il cross che di testa Francesco Becagli (cambio azzeccato da Guasti, e non è la prima volta; era uscito Oliveri) converte nell'1-1. Alla fine manca un quarto d'ora e, insieme allo svantaggio distrutto l'incantesimo, la Lastrigiana capisce che deve impiegarlo per vincere la partita: le riesce non sul tiro di Talakhadze (dopo l'infortunio di Fontani aveva affiancato Tomeo davanti), ma sul colpo di testa di Castiglioni che devia in porta il traversone di Federico Innocenti. È il 2-1 che cancella i malumori dopo la sconfitta col Pontassieve, tiene vive le speranze di rincorsa (occhio a che cosa succede sabato a Perignano) e fa precipitare il Firenze Ovest: se il campionato finisse oggi, retrocederebbe direttamente. Calciatoripiù: Castiglioni e Mandolini (Lastrigiana).
San Giuliano-Fornacette Casarosa 1-2

SAN GIULIANO: Contini, Ferretti, Murro, Cresci, Lelli, Turini, Tarara, Nikiema, Balducci, Buzzanca, Baldacci D.. A disp.: Giannini, Concordia, Braccini, Favara, Centurione, Chelini, Boraschi, Osabouhien . All.: Balestri Federico
FORNACETTE CASAROSA: Profeti, Paciarelli, Rossi, Zaffora, Salvadori, Terraschi, Shllaku, Ciardelli, Doda, Cerrai, Mariani. A disp.: Pistacchi, Casale, Raffa, Perondi, Pistolesi, Lo Piccolo, Tirelli, Niccolini, Balluchi. All.: Pertici Enrico
RETI: Balducci, Shllaku, Salvadori
SAN GIULIANO: Contini, Ferretti, Murro, Cresci, Lelli, Turini, Tararà, Nikiema, Balducci, Buzzanca, Baldacci. A disp.: Giannini, Concordia, Braccini, Favara, Centurione, Chelini, Boraschi, Osabuohien. All.: Michele Grasseschi.
FORNACETTE C.: Profeti, Paciarelli, M. Rossi, Zaffora, Salvadori, Terraschi, Shllaku, Ciardelli, Doda, Cerrai, Manuel Mariani. A disp.: Pistacchi, Casale, Raffa, Perondi, Pistolesi, Lo Piccolo, Tirelli, Niccolini, Balluchi. All.: Enrico Pertici.
ARBITRO: Jalil Fracasso di Pisa
RETI: 5' Salvadori, 28' Balducci rig., 47' Shllaku.



La scorsa settimana aveva fatto tredici: un'altra e si sarebbe completato il giro, da Lastrigiana a Lastrigiana. Ma per sua fortuna il record tristissimo d'un intero girone senza successi si frantuma; e, a conferma dell'equilibrio che governa questo campionato, gli basta per scappare dalla zona retrocessione in cui questi quattro mesi sconsolanti lo avevano precipitato. Nonostante una prestazione in chiaroscuro (un tempo male, un tempo molto bene: lo conforta il fatto che col passare dei minuti migliori) il Fornacette batte il San Giuliano, che paga le marcature sconsiderate sui calci da fermo e non riesce ad accorciare sul quintultimo posto, adesso lontano cinque punti. Probabilmente all'intervallo il pareggio non è il risultato più giusto; ma sull'1-1 parziale pesa la rete quasi a freddo (quasi: aveva fatto in tempo a infortunarsi Ciardelli, in bocca al lupo): sull'angolo di Zaffora nessuno si ricorda di marcare Salvadori che di testa batte Contini. Anche se rimaneggiatissimo (all'elenco degli assenti s'aggiungono Mandarano e Tommaso Papini, squalificati come Accorsini), il San Giuliano reagisce bene allo 0-1; ma per pareggiare ha bisogno della mezz'ora e di un errore di Zaffora che sulla pressione di Tararà perde un pallonaccio sulla trequarti difensiva: per tamponare il taglio di Balducci, scappato con un timing perfetto dietro la difesa, Profeti non può fare altro che stenderlo. È incontestabile il rigore che fischia Jalil Fracasso, impeccabile l'esecuzione dello stesso Balducci: la gara torna in equilibrio e per il quarto d'ora che segue il San Giuliano dà l'impressione di poter completare la rimonta, anche se non riesce mai ad affondare sul serio. La ripresa ribalta tutto, anche perché va subito in scena una replica dell'avvio. Sono di nuovo generosissime le marcature del San Giuliano su una punizione calciata in area da una quarantina di metri: nessuno impedisce a Salvadori di spizzare il pallone verso la porta; nessuno impedisce a Shllaku di farlo passare tra i pali; e il Fornacette torna a condurre. Stavolta il San Giuliano impiega venti minuti per reagire, e per il pari produce una sola occasione alimentata dall'ennesima apertura di Tararà a destra per Osabuohien: sul suo traversone irrompe Balducci che di testa alza il pallone fuori dallo specchio spalancato. È enorme allo stesso modo l'occasione che sull'altro fronte spreca Manuel Mariani, che conduce un tre contro uno fin quasi all'area di porta ma poi si fa impressionare dalla figura di Contini e angola troppo la conclusione; e non chiudono la partita neppure Pistolesi e Raffa, che avrebbero potuto evitare al pubblico in trasferta un finale meno palpitante. Ma dopo un quadrimestre il Fornacette non può andare tanto di fino: finalmente è tornato a vincere. Ed è indubbiamente una vittoria d'Enrico Pertici; sua e di chi, su tutti Luca Baldi, ha deciso di andare avanti con lui nonostante un filotto senza verdi. Calciatoripiù: Salvadori sblocca una partita delicatissima che dopo il secondo vantaggio (suo l'assist vincente), Tirelli e Niccolini (Fornacette) contribuiscono a sigillare.
Zenith Prato-Fratres Perignano 1-3

ZENITH PRATO: Landini, Nucci, Bashkimi, Nuzzo, Pagli, Lombardi, Massimo, Ammendola L., D Agati, Vignali, Dessi. A disp.: Fiordi, Silveri, Caruso, Galeotti, Manganaro, Marrano, Gianashvili, Faggi . All.: Bellandi Fabrizio
FRATRES PERIGNANO: Poltronieri, Gentile, Oliva, Diaz, Polito, Del Bono, Carrai C., Guelfi, Ferrari, Mariani T., Fallacara. A disp.: Mariani G., Passoni, Venturini, Tognetti, Zanutto, . All.: Pagliai Stefano
RETI: Dessi, Ferrari, Polito, Carrai D.
ZENITH PRATO: N. Landini, Nucci, Bashkimi, Nuzzo, Pagli, Lombardi, Massimo, L. Ammendola, D'Agati, Vignali, Dessì. A disp.: Fiordi, Silveri, Caruso, Galeotti, Manganaro, Marrano, Gianashvili, Faggi. All.: Marcello Bucaioni.
FRATRES PERIGNANO: Poltronieri, Gentile, Oliva, Diaz, Polito, Del Bono, Carrai, Guelfi, Ferrari, Mariani T., Fallacara. A disp.: Mariani G., Passoni, Venturin, Tognetti, Zanutto. All.: Pagliai.
ARBITRO: Rosi di Lucca.
RETI: 9' Dessi, 35' Ferrari, 63' Polito, 79' rig. Carrai D.



Il big-match fra Zenith e Fratres Perignano sorride agli ospiti, capaci di imporsi dopo l'uno a uno del primo tempo e al termine di una gara doubleface, in cui a un dominio quasi totale dei padroni di casa nella prima frazione di gara, conclusasi sul non veritiero risultato di parità, ha fatto da contraltare una seconda parte di match in cui i pisani hanno mostrato tutta la loro bravura, legittimando la vittoria con una condotta da vera capolista. Va comunque detto che il vantaggio del Fratres è giunto nel momento di maggiore spinta dei padroni di casa (che colpiscono un palo a portiere battuto), poi - dal momento dell'espulsione - non è quasi esistita più partita tanta è stata la differenza in campo. Continua così la marcia solitaria dei ragazzi di Pagliai al comando della graduatoria, con un allungo sul gruppo degli inseguitori. La Zenith è dall'inizio del campionato che naviga stabile nelle prime tre posizioni della classifica, in virtù di un'ottima intelaiatura di squadra; non a caso ha subito solo una sconfitta e sarà in lotta per il primato fino alla fine del campionato, a patto che rientrino quanto prima elementi determinanti come Buscema in primis, e che la dea bendata non si giri sempre dall'altra parte. Il Fratres Perignano e' composto da tanti 2006 (ben sette undicesimi) ed è un complesso molto ben organizzato, forte in tutti i reparti, con ragazzi interessanti e meritevoli di categoria superiore, con predilezione alla corsa e ad un pressing di notevole fattura; è una squadra inoltre capace di andare spesso e rapidamente alla conclusione in porta, proponendo schemi di gioco veramente gradevoli da vedere. Va anche detto che per restare a lungo al comando della classifica, oltre ai sopracitati meriti, un po' di fortuna non guasta mai, come quel pizzico di buona sorte avuta in questo confronto diretto, visto che dopo mezz'ora di gioco e di dominio Zenith condito da gol, un palo colpito e ben 3-4 limpide occasioni da rete, nessuno avrebbe immaginato un epilogo del genere. La cronaca. Dopo una breve fase di studio col pallino del gioco in mano al 9' la Zenith passa in vantaggio grazie ad un preciso diagonale da fuori area da parte di Dessi, 1-0. Dopo appena un minuto si segnala un salvataggio miracoloso da parte del portiere ospite su tiro da 4-5 metri di Vignali, che aveva intercettato e colpito benissimo verso la porta un tiro-cross di Ammendola. Al 20' spazio per una bella rasoiata da una ventina di metri di Vignali, che termina fuori per questione di centimetri alla sinistra di Poltronieri. Al 22' un lancio illuminante di Vignali pesca Dessi solo all'interno dell' area piccola, ma l'attaccante di casa non arriva in tempo per il tap-in vincente. Al 23' ottima occasione per Massimo che, seppur defilato, da non più di dieci metri calcia forte e bene in porta, il portiere pisano respinge di piede. Al 24' si fa vedere per la prima volta il Perignano grazie a Carrai, la cui conclusione dal limite termina in angolo dopo una deviazione di Pagli. Al 26' la Zenith è sfortunata: dopo una bella azione personale, Dessi lascia partire un gran diagonale da sinistra verso il palo più lontano, ma la sfera sbatte in pieno sul montante rientrando in campo, per poi essere catturata dai difensori pisani. Al 30' una conclusione pericolosa di Carrai viene deviata in angolo con bravura da Landini. Dal susseguente angolo ecco una buona occasione non finalizzata dagli avanti ospiti. Al 35' arriva il pareggio per merito di Ferrari, bravo e lesto nel lasciare partire un gran tiro dal limite che va a gonfiare la rete difesa da Landini. Al 43' una punizione da buona posizione calciata da D'Agati termina alta sulla traversa. Da qui alla fine del tempo non succede più nulla, le squadre vanno a rifocillarsi sul risultato di parità. Alla ripresa del gioco cambia completamente la sceneggiatura: il Perignano è ancora più vivo e combattivo e desideroso di portare a casa l'intera posta. Al 50' da evidenziare un diagonale di Ferrari dal limite che termina fuori di un paio di metri, poi al 53' è la Zenith ad andare vicina alla segnatura con Dessi che, dopo aver saltato in dribbling un avversario, lascia partire una gran sassata dalla lunga distanza, il pallone sbatte sul palo e finisce fuori. Al 63' il Perignano ribalta la situazione e passa in vantaggio con Polito, che sfrutta nel migliore dei modi un batti e ribatti in area Zenith successivo a un calcio d'angolo, calciando in maniera vincente da dentro l'area e rendendo vano l'intervento intervento di Landini (1-2). Da qui in poi sale in cattedra la squadra pisana e scompare la Zenith. Al 70' Landini è attento e bravo nel respingere un bel diagonale di Fallacara calciato da ottima posizione. Al 74' invece finisce fuori di pochissimo un colpo di testa del subentrato Venturin. Al 76' piove sul bagnato in casa Zenith, visto che i locali rimangono in 10 a causa dell'espulsione di Nuzzo per doppio giallo. Al 79' l'arbitro assegna un giusto rigore in favore degli ospiti per un fallo subito da Mariani T., atterrato in area al momento del tiro. Carrai con freddezza trasforma la massima punizione, 1-3. Al 82' spazio per un doppio intervento di Landini che evita un'ulteriore dilatazione del punteggio, respingendo prima su Carrai e poi su Fallacara da distanza ravvicinata. Al 90' buona occasione per Marrano, contrastato però efficacemente da Poltronieri che respinge la conclusione dell'attaccante di casa con il corpo. Al 91' un bel diagonale di Venturin finisce fuori per questione di centimetri. Al 92' la Zenith rimane addirittura in 9 perché Pagli viene espulso per proteste. Sembra finita, ma dopo il triplice fischio anche Fiordi (portiere di riserva) subisce la stessa sorte al termine di una discussione un po' troppo animata. Prosit! Calciatoripiù: Vignali (Zenith): illuminante, il rendimento cala col passare del tempo, ma col pallone tra i piedi è sempre imprevedibile e pericoloso. Ammendola (Zenith): gran corsa e tecnica, buono in fase di contrasto e ottimo in quella propositiva. Landini (Zenith): soprattutto nella seconda parte di gara evita in più di una circostanza che il punteggio si amplifichi. Dessi (Zenith): rapido e tecnico, vede la porta benissimo, dotato di ottimo tiro, forte e preciso. Poltronieri (Fratres Perignano): se la propria squadra rimane in partita, gran parte del merito è suo con un paio di interventi di estrema bravura. Carrai (Fratres Perignano): bravo e diligente in più zone del campo e nel ricoprire con profitto più mansioni. Ferrari (Fratres Perignano): segna il gol del pareggio, si rende sempre pericoloso all'interno dei 16 metri; bravo anche in fase di non possesso palla. Guelfi (Perignano): mente della squadra, smista con sapienza i palloni che gli capitano tra i piedi. Arbitro: nessun dubbio sulle sue capacità, peccato che si eriga a protagonista della gara con alcune decisioni controverse, usando un metro non uniforme.
Maliseti Seano-Grassina 1-1

MALISETI SEANO: Cavalieri A., Aiazzi, Coppini, Ingrassia, Chiti, Menichetti F., Andreola, Sensi, Dardha, Asara, Osasumwen. A disp.: Naselli, Meoni, Baldi, Bartolozzi, Taglioli, Palumbo, Mema, Ballerini . All.: Di Vivona Alessandro
GRASSINA: Balli, Ronchi, Cinquina, Roschi, Chiti, Pescucci, Moriani, Bambi, Biondi, Ignesti, Faccendini. A disp.: Ceccuti, Acciai, Gelormini, Giudice, Giraldi, Senthilkumar, Sani, Tempestini, Manuali. All.: Pisaneschi Giacomo
RETI: Asara, Faccendini
MALISETI SEANO: Cavalieri, Aiazzi, Coppini, Ingrassia, Chiti, Menichetti, Andreola, Sensi, Dardha, Asara, Osasumwen. A disp.: Naselli, Meoni, F. Baldi, Bartolozzi, Taglioli, Palumbo, Mema, J. Ballerini. All.: Alessandro Di Vivona.
GRASSINA: Balli, Ronchi, Cinquina, Roschi, Chiti, Pescucci, Moriani, Bambi, Biondi, Ignesti, Faccendini. A disp.: Ceccuti, Acciai, Gelormini, Giudice, Giraldi, Senthilkumar, Sani, Tempestini, Manuali. All.: Giacomo Pisaneschi.
ARBITRO: Magrini di Pistoia
RETI: 13' Asara, 72' Faccendini.



Qua nessuno ha mai vinto, e in pochi segnato: anche se la ripresa poteva forse produrre una rete in più, il Grassina può dunque esser soddisfatto dell'1-1 che gli consente di lasciarsi alle spalle Arezzo Academy e Firenze Ovest. Meno soddisfatto può essere il Maliseti, sia per l'andamento della partita (il vantaggio al quarto d'ora l'aveva indirizzata chiaramente) sia soprattutto per le statistiche: è vero che in casa non ha mai perso, ma di ventidue incontri stagionali ne ha pareggiati dodici; si capisce come mai non possa ambire a niente di più che a un posto in coppa. E ancora Di Vivona non ha capito dove intervenire per evitare che si concretizzi l'ennesima rimonta subita: il Maliseti passa infatti avanti al secondo tentativo, rispetto al quale il tiro di Dardha parato da Balli aveva fatto da antipasto. Una serie d'errori in sequenza costringe infatti il Grassina a dover rincorrere già dopo poco: la difesa sbaglia sia a concedere una punizione laterale sulla trequarti, sia a far rimbalzare il pallone sull'esecuzione di Asara che col destro cerca forse l'area o forse lo specchio; non toccato da nessuno, il pallone schizza sotto il secondo incrocio dove per Balli intervenire è impossibile. Per la reazione occorre attendere quasi la fine del primo tempo: nel frattempo il Maliseti costruisce un altro paio d'occasioni con Ingrassia e Osasumwen, che cercano la porta senza fortuna. Le ultime azioni però annunciano una ripresa differente: provocata da una leggerezza di Menichetti che si fa anticipare al limite della propria area e anziché il pallone calcia uno stinco, la punizione che Moriani tira alta d'un metro e venti suggerisce che il Grassina si sta accendendo. L'intervallo serve per alzare le marce: nel primo quarto d'ora dal riavvio si portano al tiro Faccendini, Biondi, Bambi (grande esecuzione, fuori di poco) e Ronchi che di testa sfiora la trasversale. Ma all'ora di gioco la partita rischia di chiudersi perché, dopo esser già sbattuto su Balli, Dardha costruisce un'occasione gigantesca per il raddoppio: il suo triangolo con Asara gli dà il coraggio di calciare col mancino da posizione defilatissima; e la qualità dell'esecuzione avrebbe meritato un esito più fortunato del palo interno, il pallone poi a correre sulla linea per uscire dall'altra parte. Per il Grassina è un segno, e i segni vanno saputi cogliere: una ripartenza accende Faccendini che approfitta d'una lettura sbagliata della difesa, affonda dentro l'area e dal vertice dell'area di porta batte Cavalieri sul primo palo. La gara s'infiamma, il Maliseti prova a riportarsi avanti con Osasumwen (tiro centrale, Balli c'è), Asara e Dardha ma rischia sulla sortita di Bambi che scappa a sinistra e crossa al centro un pallone interessantissimo sul quale sia Biondi sia Faccendini (di lì a poco ci potrà riprovare: gli risponderà Cavalieri) arrivano in ritardo; Tempestini invece ci arriverebbe col tempo giusto se non fosse per una trattenuta su cui Magrini sorvola. Avrebbe potuto essere l'occasione per interrompere la serie negativa di tre rigori sbagliati di fila: il Grassina ci avrebbe provato volentieri; ma a Maliseti anche un punto va benissimo. Calciatorepiù : anche se le occasioni mancate alla fine pesano, la giocata con cui Asara sblocca la partita merita una citazione a sé.
Atletico Piombino-Montelupo 1-0

ATLETICO PIOMBINO: Gasperini, Rossi Gio., Mitcul, Diagne Serigne, Battaglini L., Brizi, Colombo, Insolia, Ricci, Vannini, Topi. A disp.: Caggiari, Rincon, Patara, Dell Agnello, Campani, Chtimi, Regoli, El Bouhali, Aguedo. All.: Serena Mirko
MONTELUPO: Consani, Frilli, Urgolo, Nicolosi L., Scali, Pasqualetti, Nicolosi T., Bruno, Tofani G., Terramoto, Braconi. A disp.: Gori, Cei, Alderighi, Parrini A., Parrini G., Pelucchini, Marcoionni, Cerrini. All.: Belli Sauro
RETI: Colombo
ATLETICO PIOMBINO: Gasperini, G. Rossi, Mitcul, Diagne, Battaglini, Brizi, Colombo, Insolia, Ricci, Vannini, Topi. A disp.: Caggiari, Rincon, Patara, Dell'Agnello, Campani, Chtimi, Regoli, El Bouhlali, Aguedo. All.: Mirko Serena.
MONTELUPO: Consani, Frilli, Urgolo, L. Nicolosi, Scali, Pasqualetti, T. Nicolosi, Bruno, S. Tofani, Terramoto, Braconi. A disp.: Gori, Cei, Alderighi, A. Parrini, G. Parrini, Pelucchini, Marcoionni, Cerrini. All.: Sauro Belli.
ARBITRO: Cagnani Bethencourt di Grosseto
RETE: 4' Colombo.
NOTE: espulso Brizi (75').



Sei punti e quattro squadre di distanza dalla zona in cui nessuno vuole stare: c'è chi farebbe volentieri a cambio. Di sicuro farebbe a cambio Sauro Belli, che non riesce a far sterzare il suo Montelupo: la quarta sconfitta in cinque partite (la quinta, che poi è quella di mezzo, è l'assurdo 9-1 al San Marco Avenza) lo porta a galleggiare dove quasi non si tocca. Ecco perché farebbe a cambio con Mirko Serena: vincendo lo scontro diretto l'Atletico Piombino si tira quasi definitivamente fuori da una battaglia incandescente; verosimilmente per non rientrarci gli sarà sufficiente non perdere punti sciocchi, e gestire le partite alla portata. Gli riuscirà bene se le approccerà tutte con questo spirito (promemoria: semmai imparare a chiuderle): gli sono sufficienti dodici secondi per costruire la prima occasione, favorita da un recupero alto di Colombo che si prende il pallone sul primo possesso avversario e imbuca per Topi. Se anziché alto il tiro fosse stato nello specchio sarebbe stata la rete più rapida di tutto l'anno, e invece per l'1-0 occorre aspettare tre minuti ancora: poi il Montelupo perde un altro pallonaccio, stavolta una quindicina di metri più avanti, e si fa sorprendere dal taglio di Colombo che sfrutta il lancio d'Insolia per battere Consani in pallonetto. In svantaggio, il Montelupo continua a non capire che cosa debba fare e un paio d'azioni dopo rischia di subire anche il raddoppio: lo grazia di nuovo Topi, di nuovo al tiro alto sulla discesa di Ricci a sinistra. Basterebbero questi tre cenni di cronaca per capire che nei primi dodici minuti l'Atletico Piombino non esce mai dalla metà campo avversaria; poi la pressione cala, ma per il primo tiro (vabbè) del Montelupo occorre attendere la sirena e una mischia ben controllata da Gasperini, che in porta sostituisce Caggiari. Nell'intervallo Sauro Belli cerca d'apportare qualche ritocco a una struttura che d'un tratto sembra aver bisogno d'un restauratore esperto; per il Montelupo ne nasce una ripresa un po' meno timorosa, ma di nuovo priva d'occasioni da rete. L'Atletico Piombino ha dunque gioco facile nel difendersi, ripartire e sfiorare il raddoppio in almeno due circostanze: glielo nega Consani che s'oppone prima a Brizi (tiro a colpo sicuro dal dischetto sul servizio di Colombo da destra) e poi a Ricci sulla verticalizzazione di Diagne. Neppure lo squilibrio numerico nel finale (espulso Brizi per doppia ammonizione) cambia l'inerzia della partita: è di nuovo l'Atletico Piombino a farsi pericoloso con due discese laterali, una di El Bouhlali e una di Topi, sulle quali però nessuno taglia. Si resta dunque 1-0 fino alla fine, in testa la solita certezza: non chiudere le partite è una colpa; ma non chiudere le partite e vincerle lo stesso fa ridurre di molto la penitenza.
Sestese-Pontassieve 2-3

SESTESE: Tognoni De Pugi, Vilcea, Pisaniello, Cremonini, Vannini, Papini, Pelagatti, Mazzoni, Pecchioli, Bravi, Capecchi. A disp.: Giusti, Garzi, Gori, Papucci, Boschi, Mencarelli, De Rosis, Gocaj, Corigliano. All.: Rossi Alessandro
PONTASSIEVE: Limentra, Niccoli, Mengozzi N., Salvadori, Mengozzi M., Pilacchi, Rasi, Lemmi, Mannini, Novelli, Candelori. A disp.: Gori, Spagni, Pistol, Longo, Sy, De Luca, Batistini, Burberi, Urbinati. All.: Marchionni Marco
RETI: Pelagatti, Pelagatti, Mannini, Candelori, Burberi
SESTESE: Tognoni De Pugi, Vilcea (88' Gocaj), Vannini (68' De Rosis), Papini, Pisaniello, Pelagatti, Cremonini, Mazzoni (49' Corigliano), Bravi (77' Boschi), Capecchi (61' Mencarelli), Pecchioli. A disp.: Giusti, Garzi, Gori, Papucci. All.: Alessandro Rossi.
PONTASSIEVE: Limentra, Niccoli, Mengozzi Niccolò, Salvadori (54' Batistini), Mengozzi Mattia, Pilacchi, Rasi, Lemmi (68' Urbinati), Mannini, Novelli (61' Burberi), Candelori. A disp.: Gori, Spagni, Pistol, Longo, Becay Sy, De Luca. All.: Simone Maccari.
ARBITRO: Coverini di Prato.
RETI: 1', 45' Pelagatti, 25' Mannini, 42' Candelori, 69' Burberi.
NOTE: ammoniti Pisaniello, Vannini, Burberi. Recupero: 2'+ 5'.



Con due gol alla Beltran (ci sia consentito il paragone forse un po' ardito), il Pontassieve batte in rimonta una Sestese che incassa un'altra sconfitta (la nona), decisamente non meritata per quanto visto sul campo. Il Pontassieve, tra andata e ritorno fa bottino pieno. La cronaca spiegherà i dettagli degli episodi cruciali, ma certamente quel che si può affermare è che l'abisso che separa le due squadre in classifica non è apparso con tutta la sua evidenza. Ma così è il calcio (lo ripetiamo ormai come un disco rotto): un pizzico di sfortuna in area avversaria, un rimpallo fortunoso, un'ingenuità difensiva e il conto è servito ed è salato. Eppure tutto sembrava mettersi per il meglio per i padroni di casa con il gol del vantaggio dopo quaranta secondi e una manovra che scorreva abbastanza fluida grazie al 4-3-1-2 disegnato da mister Rossi. La linea di centrocampo a tre vede Pelagatti, Cremonini e Mazzoni; Bravi agisce dietro le punte Pecchioli e Capecchi. Il Pontassieve, schierato praticamente con lo stesso modulo e con un centrocampo molto mobile e con buona capacità di manovra, appare pienamente in partita: ne scaturisce un confronto gradevole e aperto. Gli ospiti con molto cinismo raccolgono quello che trovano sulla loro strada e proseguono a tallonare il capolista Perignano, ad un solo punto di distanza. Mastica amaro la Sestese che, ad otto giornate dal termine, è ancora invischiata nelle zone basse della classifica e andrà sabato prossimo a far visita ad un Grassina che è dietro di una sola lunghezza. Sestese e Pontassieve si affrontano in un pomeriggio che sa di primavera, in un'atmosfera che si fa però cupa nel minuto di silenzio in memoria delle vittime del crollo nel cantiere di Rifredi. Pronti, via! E, dopo appena una manciata di secondi, Bravi si invola sulla sinistra e crossa in area: sul secondo palo Pelagatti si coordina bene e con il piatto destro manda il pallone nell'angolo lontano, fuori dalla portata del portiere (1'). Reagisce prontamente il Pontassieve con Salvadori che si presenta in area, ma conclude troppo centrale e Tognoni De Pugi para senza difficoltà. Pelagatti schierato in mediana a destra si rivela una carta vincente e, al 10', si mette in mostra con uno slalom in prossimità del limite dell'area avversaria, concluso però con un tiro che non inquadra il bersaglio. Mantiene con più continuità l'iniziativa la squadra di casa, ancora pericolosa, al 22', con una combinazione condotta da Pelagatti e Pecchioli, conclusa da Vannini con un tiro centrale, facile preda di Limentra. Al 25' Rasi conquista il pallone sulla destra nella sua metà campo e si invola servendo Novelli che tira prontamente, mandando il pallone contro il braccio largo di Vilcea. Calcio di punizione dalla lunetta dell'area di rigore, leggermente decentrato a sinistra: Novelli finge il tiro e calcia invece di destro Mannini, che trova lo spiraglio giusto e manda il pallone in rete, con l'aiuto del palo, alla sinistra di Tognoni De Pugi. La Sestese reagisce rabbiosamente e Pecchioli si vede smorzare un tiro da distanza ravvicinata, dopo una manovra corale d'attacco (27') e, sul calcio d'angolo da sinistra di Mazzoni, si accende una mischia, Pelagatti e Cremonini non trovano la battuta vincente. Gli ospiti tornano a farsi vedere in avanti intorno alla mezz'ora: prima con un cross da destra di Salvadori, sul quale nessuno arriva, e poi con una travolgente discesa di Candelori, che non riesce però a concludere efficacemente a rete. Al 41' viene ammonito Vannini per un fallo da dietro su Lemmi e, sul conseguente calcio di punizione battuto dallo stesso Lemmi, è Mannini a non trovare, di testa, lo specchio della porta da buona posizione. Stiamo ancora annotando l'azione sul taccuino, quando portiere e difensori pasticciano in un disimpegno troppo molle in area: si inserisce come un falco Candelori che mette in rete senza tanti complimenti. A rimediare alla frittata ci pensa però, al 45', ancora Pelagatti che, su corner da sinistra, risolve la mischia in area mandando il pallone in rete attraverso una selva di gambe. Si riparte nella seconda frazione con un 2-2 che non ha il sapore di risultato definitivo. Al 49' si segnala una staffilata di Pecchioli dal limite, che sorvola di poco la traversa. Qualche minuto dopo, lo stesso Pecchioli ritarda troppo la conclusione e l'occasione sfuma. Non daremo conto delle sostituzioni che sono desumibili dai tabellini. Al 55' Vannini è in ritardo su un invitante cross di Pelagatti e, al 59', Capecchi è chiuso in bello stile da Niccolò Mengozzi. La gara trova una svolta al 69' e sono gli ospiti a gioire. C'è un retropassaggio, forse un po'avventato, verso Tognoni De Pugi: il portiere respinge di piede, il nuovo entrato Burberi gli va incontro con decisione e viene centrato dal pallone, che termina la sua folle carambola in fondo alla rete. Noi, anche in questa occasione, vediamo il tutto con un occhio solo perché l'altro segue le annotazioni sul taccuino delle ultime due sostituzioni effettuate. La Sestese non ci sta e reagisce ancora con Corigliano, che si vede ribattere d'istinto dal portiere una sua deviazione ravvicinata. Nel finale rovente la Sestese si rovescia in avanti, arrivando ad agire con una linea offensiva a quattro. Le conclusioni arrivano quasi tutte dai piedi di Pelagatti, ora schierato alto a sinistra. Così è, al 79', con un tiro di contro-balzo che finisce alto e poi con un tiro a mezza altezza, poco angolato per essere efficace (80'). Sempre Pelagatti, all'84', conquista una calcio d'angolo e, sugli sviluppi dello stesso, colpisce di testa senza troppa forza per impensierire più di tanto il bravo Limentra. La stanchezza per una partita tirata si fa sentire e in diversi accusano crampi. Il Pontassieve contiene, tutto raccolto, gli assalti dei padroni di casa e riparte quando può in contropiede: al 93' Tognoni De Pugi neutralizza in due tempi una conclusione di Batistini. Il triplice fischio arriva, al 95', dopo l'ultimo, vano, tentativo dei padroni di casa di rimediare alla sconfitta: il tiro di Mencarelli è poco più di un esile respiro. Calciatoripiù : nella Sestese emerge su tutti Pelagatti , schierato inizialmente in un'inedita posizione di esterno di centrocampo, che lo porta ad essere letale negli inserimenti; molto bene anche Vannini , schierato basso a sinistra e con ampia licenza di muoversi su tutta la fascia. Nel Pontassieve, nella buona prestazione del collettivo, meritano una citazione particolare il capitano Mattia Mengozzi , autentico perno difensivo della squadra e i centrocampisti Pilacchi e Lemmi , molto dinamici e bravi sia in fase di contenimento che di costruzione.
Affrico-San Marco Avenza 3-0

AFFRICO: Dos Santos, Baroncini, Bartolacci, Biba, Vignozzi, Benci, Mosconi, Puggelli, Guerra, Palazzini, Malizia. A disp.: Wang, Andrei, Casati, Guidorizzi, Petrini, Casoni, Miniati, Russo, Conti. All.: Benfari Massimiliano
SAN MARCO AVENZA: Giromini, Vernazza, Molini, Pasquini T., Mazzucchelli, Granai L., Belle, Guidi, Cecchinelli, Santini, Grassi. A disp.: Scalisi, Gargiulo, Rovani, Diousse, Dumani, Shqypi, Mbaye, . All.: Braida Paolo
RETI: Benci, Benci, Russo
AFFRICO: Dos Santos, Baroncini, Bartolacci, Biba, Vignozzi, Benci, Mosconi, Puggelli, Guerra, Palazzini, Malizia. A disp.: Wang, Andrei, Casati, Guidorizzi, Petrini, Casoni, Miniati, Russo, Conti. All.: Massimiliano Benfari (squalificato, in panchina Marco Villagatti)
SAN MARCO AVENZA: Giromini, Vernazza, Molini, Pasquini, Mazzucchelli, Granai, Bellè, Guidi, Cecchinelli, Santini, Grassi. A disp.: Scalisi, Gargiulo, Rovani, Diousse, Dumani, Shqypi, Mbaye. All.: Paolo Braida.
ARBITRO: Venuti di Valdarno
RETI: 28', 36' Benci, 66' Russo.



Le prime due scappano; ma dietro il Perignano capolista, prossima avversaria nel match clou di sabato, e il Pontassieve che lo tallona sale l'Affrico, che batte 3-0 il San Marco Avenza sempre più lontano dalla salvezza e agguanta il terzo posto, la Zenith finalmente alle spalle. Nonostante un paio d'assenze pesanti (a Conti, che punta a esser arruolabile per il ritiro 2024/2025, s'aggiunge Di Gaudio) non c'è bisogno di troppa fatica per rispettare il pronostico: confermata per dieci undicesimi la formazione di Montelupo (dentro Mosconi per Miniati), dalla tribuna Benfari vede i suoi partire forte e già in avvio sfiorare il vantaggio, negato soltanto dal palo interno che s'oppone al tiro di Biba da fuori area. Motivatissimo dalla maglia da titolare, Mosconi si regala subito un paio di discese interessanti sulla fascia di competenza: conclude la prima con un tiro di poco fuori accanto al palo più lontano; la seconda con un traversone per Guerra che non ci arriva per una spanna. Un'imbucata improvvisa ricorda però all'Affrico che in un campionato così competitivo neppure una partita interna con l'ultima in classifica concede distrazioni indolori: è necessaria l'ennesima parata stratosferica di Dos Santos per impedire a Cecchinelli di portare avanti a sorpresa il San Marco Avenza (20'). È un segnale chiaro: è ora d'accelerare. Lo decodifica immediatamente Benci che a cavallo della mezz'ora converte in rete due angoli di Mosconi da sinistra: rete con l'interno destro al volo, rete di testa e Affrico avanti 2-0. È qui che la partita si decide; e la ripresa potrebbe rivelarsi addirittura una formalità se a cento secondi dall'intervallo anziché il palo, il secondo in meno d'un tempo, Malizia avesse centrato lo specchio. Per il San Marco Avenza comunque l'impresa rimane pressoché impossibile: Cecchinelli smania e svaria su tutto il fronte, ma si sa qual è il destino di chi finisce nella tela di Benci e Vignozzi. Non hanno di questi problemi le punte dell'Affrico, che all'ora di gioco chiama il cambio classico; e, rilevato Guerra da qualche minuto, Russo sfrutta il triangolo con Malizia per scaraventare in porta il primo pallone del suo incontro. All'ultimo fischio di Venuti (direzione liscia) manca ancora l'ultimo quarto, che l'Affrico riempie bene con gli ingressi di Petrini e soprattutto di Casoni, ben coinvolti negli scambi con Russo. Pochi i pericoli per Dos Santos, risultato al sicuro già nel primo tempo: per l'Affrico c'erano di sicuro modi peggiori per preparare la sfida che può decidere la stagione, perlomeno la sua. Calciatoripiù : data la grande qualità dei suoi attaccanti (dei centravanti si sa, dei titolari idem; stavolta brilla Casoni , che davanti regala una ventina di minuti di gran classe) dell'Affrico spesso ci si scorda della difesa; ma è impossibile farlo quando a due laterali di spinta come Bartolacci e Baroncini s'affianca un centrale come Benci, in rete due volte in meno di dieci minuti.