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Juniores Regionali GIR.Elite - Giornata n. 11

Affrico-Maliseti Seano 0-0

AFFRICO: Dos Santos, Baroncini, Conti, Biba, Vignozzi, Loffredo, Petrini, Puggelli, Di Gaudio, Malizia, Guerra. A disp.: Fei (30), Bonaiuti, Miniati, Mosconi, Andrei, Laraia, Serna, Casoni . All.: Benfari Massimiliano
MALISETI SEANO: Cavalieri A., Baldi, Meoni, Sensi, Menichetti F., Coppini, Bargellini, Asara, Dardha, Taglioli, Luccioletti. A disp.: Nerini, Aiazzi, Mema, Andreola, Ingrassia, Bartolozzi, Landini, Palumbo. All.: Di Vivona Alessandro
AFFRICO: Dos Santos, Baroncini (92' Bonaiuti), Conti, Biba, Vignozzi, Loffredo, Petrini (63' Miniati), Puggelli, Di Gaudio, Malizia (63' Consumi), Guerra (75' Mosconi). A disp.: Fei, Andrei, Laraia, Serna, Casoni. All.: Massimiliano Benfari.
MALISETI SEANO: Cavalieri, Coppini, Bargellini (75' Mema), Luccioletti (71' Ingrassia), Asara, Sensi, Dardha (87' Ballerini), Taglioli (78' Andreola), Menichetti, Meoni, Baldi (46' Aiazzi). A disp: Nerini, Bartolozzi, Landini, Palumbo. All: Alessandro Di Vivona.
ARBITRO: Martini d'Arezzo.

AFFRICO: Dos Santos, Baroncini (92' Bonaiuti), Conti, Biba, Vignozzi, Loffredo, Petrini (63' Miniati), Puggelli, Di Gaudio, Malizia (63' Consumi), Guerra (75' Mosconi). A disp.: Fei, Andrei, Laraia, Serna, Casoni. All.: Massimiliano Benfari.
MALISETI SEANO: Cavalieri, Coppini, Bargellini (75' Mema), Luccioletti (71' Ingrassia), Asara, Sensi, Dardha (87' Ballerini), Taglioli (78' Andreola), Menichetti, Meoni, Baldi (46' Aiazzi). A disp: Nerini, Bartolozzi, Landini, Palumbo. All: Alessandro Di Vivona.
ARBITRO: Martini d'Arezzo.



Pareggio a reti bianche al Lapenta tra Affrico e Maliseti. E dire che la partita avrebbe potuto sbloccarsi dopo soltanto due minuti quando Di Gaudio riesce di forza a smarcarsi da un avversario e a imbucare un pallone perfetto per il compagno di reparto Guerra, bravo a bruciare il difensore in velocità, non altrettanto a concludere a rete: tiro potente ma centrale a tu per tu con Cavalieri che rimane in piedi e devia in angolo con un grande intervento. Il Maliseti non demerita nei successivi minuti, mettendo in campo tanta determinazione e buon palleggio grazie alla personalità dei suoi centrocampisti. Ma sono ancora i padroni di casa a flirtare con l'1-0: al 16' su una mischia creatasi a seguito di un corner, per due volte i difensori del Maliseti ribattono conclusioni a botta sicura salvando la propria porta. L'Affrico spinge e un minuto dopo Malizia servito largo a sinistra punta l'area, salta un avversario con un gran numero e scarica in porta di potenza ma Cavalieri, ancora molto attento, sventa la minaccia. I biancoblu si appoggiano con continuità sul proprio centravanti, che fisicamente sembra poter dominare gli avversari; diverso il piano di gioco dei ragazzi di Di Vivona che difendono compatti e attaccano sfruttando le qualità in particolare del proprio mediano Luccioletti, sempre pronto a farsi dare il pallone per orchestrare una nuova azione. Al 40' gli ospiti costruiscono la prima grande occasione: con un gran numero Luccioletti raccoglie elegantemente una respinta, si sposta il pallone sul destro e lascia partire un gran tiro dalla traiettoria beffarda che per poco non sorprende Dos Santos. Maliseti ancora pericoloso tre minuti dopo: altra grande giocata di Luccioletti, una serpentina in area fermata soltanto da un preciso intervento difensivo di Loffredo; il rinvio finisce sui piedi di Asara non preciso nello stop, ma molto coordinato nella conclusione che si spenge di poco al lato della porta difesa da Dos Santos. La prima frazione si chiude con un'altra ottima opportunità per i padroni di casa: Malizia è impreciso nel concludere a rete da centro area, anche in questo caso dopo una mischia su calcio d'angolo. Esattamente come accaduto per il primo tempo, anche il secondo si apre con una grande chance per la squadra di Benfari: con una giocata da applausi Biba aggira un primo avversario, salta secco un secondo giunto in raddoppio e con un filtrante perfetto pesca Di Gaudio: il bomber in orbita prima squadra incrocia basso col piede debole trovando ancora una volta la risposta dell'ottimo Cavalieri. I primi dieci minuti della ripresa sono molto emozionanti, ricchi di capovolgimenti di fronte e d'un paio di buone opportunità in contropiede per gli ospiti, mal sfruttate. Col palleggio e il dinamismo del suo centrocampo il Maliseti prova a schiacciare un Affrico un po'sulle gambe. Al 58' arriva una buona opportunità per il vantaggio: dopo una buonissima prima parte di gara dedita soprattutto al lavoro per la squadra, Dardha ha finalmente la possibilità di concludere a rete a seguito di un doppio scambio con Aiazzi, ma sbaglia da ottima posizione. L'Affrico non riesce a ripartire e quando lo fa prova a risalire il campo cercando il proprio attaccante: Di Gaudio però nel secondo tempo è costretto a subire la continua e asfissiante pressione di un concentratissimo Menichetti. Il Maliseti si fa preferire sul piano del gioco ma non riesce a creare grossi percoli dalle parti di Dos Santos. L'ultima occasione per sbloccare il punteggio è per i padroni di casa, ravvivati dai cambi. Proprio due subentrati creano i presupposti per la rete: Mosconi riesce a liberarsi sul limite destro dell'area di rigore con grande qualità e serve Miniati che, uno contro uno con l'avversario a pochi metri dal portiere, si porta il pallone sul destro col mezzo esterno e calcia forte sul secondo palo: la traiettoria s'allarga e termina non lontana dall'incrocio dei pali. Un colpo di testa di poco fuori di Di Gaudio nel recupero fa calare il sipario su una partita intensa e coinvolgente per gli spettatori, malgrado la mancanza di reti. Calciatoripiù : prova solida di Vignozzi che vince molti duelli aerei ed è sempre attento in marcatura. È vero che non segna e nel secondo tempo perde qualche duello di troppo, ma Di Gaudio (Affrico) è il più pericoloso e gioca anche una partita di grande generosità. Lo affronta Menichetti che in marcatura fissa disputa un grande secondo tempo. Gran bel giocatore Sensi : ha dinamismo, corsa ma anche tanta lucidità nelle giocate palla a terra. Quanta qualità e personalità infine per Luccioletti (Maliseti): si fa dare sempre il pallone, detta i tempi e si rende anche più volte pericoloso in zona gol.

Pareggio a reti bianche al Lapenta tra Affrico e Maliseti. E dire che la partita avrebbe potuto sbloccarsi dopo soltanto due minuti quando Di Gaudio riesce di forza a smarcarsi da un avversario e a imbucare un pallone perfetto per il compagno di reparto Guerra, bravo a bruciare il difensore in velocità, non altrettanto a concludere a rete: tiro potente ma centrale a tu per tu con Cavalieri che rimane in piedi e devia in angolo con un grande intervento. Il Maliseti non demerita nei successivi minuti, mettendo in campo tanta determinazione e buon palleggio grazie alla personalità dei suoi centrocampisti. Ma sono ancora i padroni di casa a flirtare con l'1-0: al 16' su una mischia creatasi a seguito di un corner, per due volte i difensori del Maliseti ribattono conclusioni a botta sicura salvando la propria porta. L'Affrico spinge e un minuto dopo Malizia servito largo a sinistra punta l'area, salta un avversario con un gran numero e scarica in porta di potenza ma Cavalieri, ancora molto attento, sventa la minaccia. I biancoblu si appoggiano con continuità sul proprio centravanti, che fisicamente sembra poter dominare gli avversari; diverso il piano di gioco dei ragazzi di Di Vivona che difendono compatti e attaccano sfruttando le qualità in particolare del proprio mediano Luccioletti, sempre pronto a farsi dare il pallone per orchestrare una nuova azione. Al 40' gli ospiti costruiscono la prima grande occasione: con un gran numero Luccioletti raccoglie elegantemente una respinta, si sposta il pallone sul destro e lascia partire un gran tiro dalla traiettoria beffarda che per poco non sorprende Dos Santos. Maliseti ancora pericoloso tre minuti dopo: altra grande giocata di Luccioletti, una serpentina in area fermata soltanto da un preciso intervento difensivo di Loffredo; il rinvio finisce sui piedi di Asara non preciso nello stop, ma molto coordinato nella conclusione che si spenge di poco al lato della porta difesa da Dos Santos. La prima frazione si chiude con un'altra ottima opportunità per i padroni di casa: Malizia è impreciso nel concludere a rete da centro area, anche in questo caso dopo una mischia su calcio d'angolo. Esattamente come accaduto per il primo tempo, anche il secondo si apre con una grande chance per la squadra di Benfari: con una giocata da applausi Biba aggira un primo avversario, salta secco un secondo giunto in raddoppio e con un filtrante perfetto pesca Di Gaudio: il bomber in orbita prima squadra incrocia basso col piede debole trovando ancora una volta la risposta dell'ottimo Cavalieri. I primi dieci minuti della ripresa sono molto emozionanti, ricchi di capovolgimenti di fronte e d'un paio di buone opportunità in contropiede per gli ospiti, mal sfruttate. Col palleggio e il dinamismo del suo centrocampo il Maliseti prova a schiacciare un Affrico un po'sulle gambe. Al 58' arriva una buona opportunità per il vantaggio: dopo una buonissima prima parte di gara dedita soprattutto al lavoro per la squadra, Dardha ha finalmente la possibilità di concludere a rete a seguito di un doppio scambio con Aiazzi, ma sbaglia da ottima posizione. L'Affrico non riesce a ripartire e quando lo fa prova a risalire il campo cercando il proprio attaccante: Di Gaudio però nel secondo tempo è costretto a subire la continua e asfissiante pressione di un concentratissimo Menichetti. Il Maliseti si fa preferire sul piano del gioco ma non riesce a creare grossi percoli dalle parti di Dos Santos. L'ultima occasione per sbloccare il punteggio è per i padroni di casa, ravvivati dai cambi. Proprio due subentrati creano i presupposti per la rete: Mosconi riesce a liberarsi sul limite destro dell'area di rigore con grande qualità e serve Miniati che, uno contro uno con l'avversario a pochi metri dal portiere, si porta il pallone sul destro col mezzo esterno e calcia forte sul secondo palo: la traiettoria s'allarga e termina non lontana dall'incrocio dei pali. Un colpo di testa di poco fuori di Di Gaudio nel recupero fa calare il sipario su una partita intensa e coinvolgente per gli spettatori, malgrado la mancanza di reti. Calciatoripiù : prova solida di Vignozzi che vince molti duelli aerei ed è sempre attento in marcatura. È vero che non segna e nel secondo tempo perde qualche duello di troppo, ma Di Gaudio (Affrico) è il più pericoloso e gioca anche una partita di grande generosità. Lo affronta Menichetti che in marcatura fissa disputa un grande secondo tempo. Gran bel giocatore Sensi : ha dinamismo, corsa ma anche tanta lucidità nelle giocate palla a terra. Quanta qualità e personalità infine per Luccioletti (Maliseti): si fa dare sempre il pallone, detta i tempi e si rende anche più volte pericoloso in zona gol.
Arezzo F. Academy-Firenze Ovest 0-1

AREZZO F. ACADEMY: Regini, Magi, Marmorini, Palmieri, Savini, Paradiso, Peruzzi, Galassi, Papini, Sobhy, Zerbini D.. A disp.: Avelli, Sovieri, Valentini, Friscia, Bardelli, Nardi, Nako, Lazzeri, Diaco. All.: Gennaioli Alfredo
FIRENZE OVEST: Ciappelli, Bertacchi, Chiariello, Mazzoli, Fabbri, Margheri, Ermini, Vettori, Rufat, Taoufik, Baldi. A disp.: Velleca, Brou, Baroumi, Ballerini, Torelli, Gennaro, Giusepponi, Santonocito, Giardini. All.: Gardellin Sandro
RETI: Ermini
AREZZO ACADEMY: Regini, Magi, Marmorini, Palmieri, Savini, Paradiso, Peruzzi, Galassi, A. Papini, Sobhy, Zerbini. A disp.: Avelli, Sovieri, Valentini, Friscia, Bardelli, Nardi, Nako, G. Lazzeri, Diaco. All.: Luca Magnanensi.
FIRENZE OVEST: Ciappelli, Bertacchi, Chiariello, Mazzoli, Fabbri, Margheri, Ermini, Vettori, Rufat, Taoufik, Baldi. A disp.: Velleca, Brou, Baraoumi, M. Ballerini, Torelli, Gennaro, Giusepponi, Santonocito, Giardini. All.: Sandro Gardellin.
ARBITRO: Bruni di Siena
RETE: 8' Ermini.

AREZZO ACADEMY: Regini, Magi, Marmorini, Palmieri, Savini, Paradiso, Peruzzi, Galassi, A. Papini, Sobhy, Zerbini. A disp.: Avelli, Sovieri, Valentini, Friscia, Bardelli, Nardi, Nako, G. Lazzeri, Diaco. All.: Luca Magnanensi.
FIRENZE OVEST: Ciappelli, Bertacchi, Chiariello, Mazzoli, Fabbri, Margheri, Ermini, Vettori, Rufat, Taoufik, Baldi. A disp.: Velleca, Brou, Baraoumi, M. Ballerini, Torelli, Gennaro, Giusepponi, Santonocito, Giardini. All.: Sandro Gardellin.
ARBITRO: Bruni di Siena
RETE: 8' Ermini.



Vendetta consumata, e forse fa più male. Nella scorsa primavera si giocava infatti per l'accesso alla finale di Supercoppa, ma stavolta in palio c'erano punti pesantissimi per consolidare la permanenza nell'élite: vince di misura il Firenze Ovest che passa avanti in avvio e inguaia l'Arezzo Academy, bloccato a sei punti e lontano due mesi e mezzo dalla vittoria (l'unica risale all'esordio, 3-0 contro il Piombino: sembra passato un paio di vite). L'incontro si sblocca alla prima vera sortita offensiva: nessuno contrasta Ermini che dal limite dell'area arma il sinistro e spedisce il pallone sotto la traversa. Per la reazione occorre aspettare una decina di minuti, al termine dei quali l'Arezzo Academy costruisce la miglior occasione di tutto l'incontro: Alessandro Papini scende a destra e crossa al centro, Peruzzi scarica per Paradiso il cui tiro di prima sbocconcella l'incrocio. Di lì a poco due dei protagonisti di quest'azione ci riprovano in autonomia: Ciappelli è attento sia su Peruzzi sia sul diagonale d'Alessandro Papini. Il Firenze Ovest capisce che non può accontentarsi del vantaggio di misura: a incrementarlo ci provano da fuori prima Vettori e poi Rufat, cui Regini replica attento. 0-1 dunque il punteggio all'intervallo. La ripresa è molto meno avvincente: l'Arezzo Academy prova ad aumentare la pressione, ma il Firenze Ovest si difende bene e prova a imbastire qualche ripartenza con cui innescare la velocità di Rufat. Per le occasioni bisogna però accontentarsi dei palloni inattivi: l'Arezzo Academy non li sfrutta, sottoporta Peruzzi calcia alto e nessuno corregge in rete una punizione laterale che Sovieri aveva tagliato dentro. Vendetta consumata, e a guardare la classifica il Firenze Ovest esulta due volte. Calciatoripiù: mobilissimo, Zerbini (Arezzo Academy) prova a scalfire una difesa che però si conferma ben orchestrata; dall'altra parte invece ci riesce Ermini (Firenze Ovest), la cui rete in apertura porta con sé tre punti.

Vendetta consumata, e forse fa più male. Nella scorsa primavera si giocava infatti per l'accesso alla finale di Supercoppa, ma stavolta in palio c'erano punti pesantissimi per consolidare la permanenza nell'élite: vince di misura il Firenze Ovest che passa avanti in avvio e inguaia l'Arezzo Academy, bloccato a sei punti e lontano due mesi e mezzo dalla vittoria (l'unica risale all'esordio, 3-0 contro il Piombino: sembra passato un paio di vite). L'incontro si sblocca alla prima vera sortita offensiva: nessuno contrasta Ermini che dal limite dell'area arma il sinistro e spedisce il pallone sotto la traversa. Per la reazione occorre aspettare una decina di minuti, al termine dei quali l'Arezzo Academy costruisce la miglior occasione di tutto l'incontro: Alessandro Papini scende a destra e crossa al centro, Peruzzi scarica per Paradiso il cui tiro di prima sbocconcella l'incrocio. Di lì a poco due dei protagonisti di quest'azione ci riprovano in autonomia: Ciappelli è attento sia su Peruzzi sia sul diagonale d'Alessandro Papini. Il Firenze Ovest capisce che non può accontentarsi del vantaggio di misura: a incrementarlo ci provano da fuori prima Vettori e poi Rufat, cui Regini replica attento. 0-1 dunque il punteggio all'intervallo. La ripresa è molto meno avvincente: l'Arezzo Academy prova ad aumentare la pressione, ma il Firenze Ovest si difende bene e prova a imbastire qualche ripartenza con cui innescare la velocità di Rufat. Per le occasioni bisogna però accontentarsi dei palloni inattivi: l'Arezzo Academy non li sfrutta, sottoporta Peruzzi calcia alto e nessuno corregge in rete una punizione laterale che Sovieri aveva tagliato dentro. Vendetta consumata, e a guardare la classifica il Firenze Ovest esulta due volte. Calciatoripiù: mobilissimo, Zerbini (Arezzo Academy) prova a scalfire una difesa che però si conferma ben orchestrata; dall'altra parte invece ci riesce Ermini (Firenze Ovest), la cui rete in apertura porta con sé tre punti.
Atletico Piombino-San Giuliano 1-0

ATLETICO PIOMBINO: Gasperini, Rossi Gio., Mitcul, Aguedo, Battaglini L., Buti, Topi, Diagne Serigne, Ricci, Vannini, Colombo. A disp.: Tondellini, Mancini, Patara, Petrocchi, Chtimi, Rossi A., Regoli, Baldassarri, Insolia. All.: Serena Mirko
SAN GIULIANO: Giannini, Dalle Luche, Murro, Nacci, Papini, Lelli, Mariani, Baldacci D., Nikiema, Buzzanca, Accorsini. A disp.: Giaconi, Mandarano, Concordia, Galletti, Cresci, Boraschi, Luperini, Braccini, Osabouhien. All.: Balestri Federico
RETI: Vannini
ATLETICO PIOMBINO: Gasperini, G. Rossi, Mitcul, Aguedo, Battaglini, Brizi, Topi, Diagne, Ricci, Vannini, Colombo. A disp.: Tondellini, Mancini, Patara, Petrocchi, Chtimi, A. Rossi, Regoli, Baldassarri, Insolia. All.: Mirko Serena.
SAN GIULIANO: Giannini, Dalle Luche, Murro, Nacci, T. Papini, Lelli, Mariani, D. Baldacci, Nikiema, Buzzanca, Accorsini. A disp.: Giaconi, Mandarano, Concordia, Galletti, Cresci, Boraschi, Luperini, M. Braccini, Osabuohien. All.: Federico Balestri (squalificato, in panchina Lorenzo Roventini).
ARBITRO: Subhan di Pontedera
RETE: 12' Vannini.

ATLETICO PIOMBINO: Gasperini, G. Rossi, Mitcul, Aguedo, Battaglini, Brizi, Topi, Diagne, Ricci, Vannini, Colombo. A disp.: Tondellini, Mancini, Patara, Petrocchi, Chtimi, A. Rossi, Regoli, Baldassarri, Insolia. All.: Mirko Serena.
SAN GIULIANO: Giannini, Dalle Luche, Murro, Nacci, T. Papini, Lelli, Mariani, D. Baldacci, Nikiema, Buzzanca, Accorsini. A disp.: Giaconi, Mandarano, Concordia, Galletti, Cresci, Boraschi, Luperini, M. Braccini, Osabuohien. All.: Federico Balestri (squalificato, in panchina Lorenzo Roventini).
ARBITRO: Subhan di Pontedera
RETE: 12' Vannini.



Per saltar fuori dalla zona retrocessione no, ma per mettersi alle spalle il San Marco Avenza e agganciare e inguaiare il San Giuliano è sufficiente: l'Atletico Piombino non può sottovalutare il peso dell'1-0 che gli consente di chiudere una striscia negativa altrimenti troppo a lunga; le sconfitte di Maliseti e Fucecchio lo avevano fatto piombare in una situazione che in pochi invidiavano. Di sicuro tra questi non c'era il San Giuliano, che gli stava davanti e ora si vede raggiunto; se dopo un primo tempo incolore la sorte gli avesse dato mano (due le traverse colpite consecutivamente nella mezz'ora finale) forse avrebbe ottenuto un punto utile a stare un pochino più tranquillo. Invece la Sestese gli balza avanti e la classifica si complica di nuovo, effetto della rete di Vannini che al 12' sblocca il punteggio con un traversone che si trasforma in un tiro all'incrocio. Vannini però il vantaggio l'aveva già sfiorato una decina di minuti prima, con un interno dal limite sullo scarico di Colombo che aveva fatto fuori due avversari a sinistra e attaccato l'area: parata di Giannini. Una volta trovato il vantaggio il Piombino lo inscatola fino all'intervallo: nessun rischio; anzi, una rete (giustamente) annullata a Diagne per un fuorigioco che Subhan ben coglie sugli sviluppi d'una punizione laterale. Ben più complicata è la valutazione che in avvio di ripresa lo porta ad annullare la seconda rete: stavolta l'aveva segnata Brizi da una decina di metri calciando in girata un pallone rimesso dentro dopo un angolo respinto. Da qui in poi però il Piombino s'abbassa e inizia una partita diversa: il San Giuliano prende fiducia, ingaggia sovente il due contro uno sulla propria sinistra e costruisce una marea d'occasioni da rete. Le prime due vedono protagonista Nikiema, prima smarcato in area da Buzzanca e poi al colpo di testa su calcio d'angolo: Gasperini, che Serena schiera titolare per sostituire l'infortunato Caggiari, salva in entrambi i casi, e nel secondo ringrazia Mariani che gli fa la cortesia di calciare a lato la ribattuta. Diverso è il benefattore in occasione delle due azioni successive: è la sorte infatti ad aiutare il Piombino e a correggere sulla traversa sia il tiro di Lelli da fuori sia il tocco in mischia di Nacci. Al Piombino i contropiedi che l'approccio offensivissimo del San Giuliano ora rende possibili servono soltanto a respirare: finisce fuori il colpo di testa di Ricci sul gran cross di Topi che sulla destra aveva raggiunto il fondo dopo esser andato via in progressione. Lo scarto resta dunque minimo, e il Piombino patisce fino al termine: comprensibile il boato quando Subhan decide che la gara è finita e dunque che il Piombino ora galleggia a un solo punto dalla salvezza, al limite della zona retrocessione in cui ha calamitato il San Giuliano. Calciatorepiù : titolare per obbligo data l'assenza di Caggiari, nella ripresa Gasperini salva il successo dell'Atletico Piombino.

Per saltar fuori dalla zona retrocessione no, ma per mettersi alle spalle il San Marco Avenza e agganciare e inguaiare il San Giuliano è sufficiente: l'Atletico Piombino non può sottovalutare il peso dell'1-0 che gli consente di chiudere una striscia negativa altrimenti troppo a lunga; le sconfitte di Maliseti e Fucecchio lo avevano fatto piombare in una situazione che in pochi invidiavano. Di sicuro tra questi non c'era il San Giuliano, che gli stava davanti e ora si vede raggiunto; se dopo un primo tempo incolore la sorte gli avesse dato mano (due le traverse colpite consecutivamente nella mezz'ora finale) forse avrebbe ottenuto un punto utile a stare un pochino più tranquillo. Invece la Sestese gli balza avanti e la classifica si complica di nuovo, effetto della rete di Vannini che al 12' sblocca il punteggio con un traversone che si trasforma in un tiro all'incrocio. Vannini però il vantaggio l'aveva già sfiorato una decina di minuti prima, con un interno dal limite sullo scarico di Colombo che aveva fatto fuori due avversari a sinistra e attaccato l'area: parata di Giannini. Una volta trovato il vantaggio il Piombino lo inscatola fino all'intervallo: nessun rischio; anzi, una rete (giustamente) annullata a Diagne per un fuorigioco che Subhan ben coglie sugli sviluppi d'una punizione laterale. Ben più complicata è la valutazione che in avvio di ripresa lo porta ad annullare la seconda rete: stavolta l'aveva segnata Brizi da una decina di metri calciando in girata un pallone rimesso dentro dopo un angolo respinto. Da qui in poi però il Piombino s'abbassa e inizia una partita diversa: il San Giuliano prende fiducia, ingaggia sovente il due contro uno sulla propria sinistra e costruisce una marea d'occasioni da rete. Le prime due vedono protagonista Nikiema, prima smarcato in area da Buzzanca e poi al colpo di testa su calcio d'angolo: Gasperini, che Serena schiera titolare per sostituire l'infortunato Caggiari, salva in entrambi i casi, e nel secondo ringrazia Mariani che gli fa la cortesia di calciare a lato la ribattuta. Diverso è il benefattore in occasione delle due azioni successive: è la sorte infatti ad aiutare il Piombino e a correggere sulla traversa sia il tiro di Lelli da fuori sia il tocco in mischia di Nacci. Al Piombino i contropiedi che l'approccio offensivissimo del San Giuliano ora rende possibili servono soltanto a respirare: finisce fuori il colpo di testa di Ricci sul gran cross di Topi che sulla destra aveva raggiunto il fondo dopo esser andato via in progressione. Lo scarto resta dunque minimo, e il Piombino patisce fino al termine: comprensibile il boato quando Subhan decide che la gara è finita e dunque che il Piombino ora galleggia a un solo punto dalla salvezza, al limite della zona retrocessione in cui ha calamitato il San Giuliano. Calciatorepiù : titolare per obbligo data l'assenza di Caggiari, nella ripresa Gasperini salva il successo dell'Atletico Piombino.
Fornacette Casarosa-Zenith Prato 1-1

FORNACETTE CASAROSA: Profeti, Paciarelli, Casale, Ciardelli, Salvadori, Ghimenti, Barsotti, Shllaku, Studiati Berni, Cerrai, Mariani. A disp.: Balluchi, Rossi, Perondi, Zaffora, Vivolo, Spanu, Pistolesi, Doda, Bulku. All.: Pertici Enrico
ZENITH PRATO: Landini, Lombardi, Bashkimi, Galeotti, Pagli, Nuzzo, Dessi, Macchi, Buscema, D Agati, Ammendola N.. A disp.: Fiordi, Nucci, Silveri, Faggi, Manganaro, Massimo, Bozzoni, . All.: Bellandi Fabrizio
RETI: Ciardelli, Dessi
FORNACETTE C.: Profeti, Paciarelli, Casale, Ciardelli, Salvadori, Ghimenti, Barsotti, Shllaku, Studiati Berni, Cerrai, Mariani. A disp.: Balluchi, M. Rossi, Perondi, Zaffora, Vivolo, Spanu, Pistolesi, Doda, Bulku. All.: Enrico Pertici.
ZENITH PRATO: N. Landini, Lombardi, Bashkimi, Galeotti, Pagli, Nuzzo, Dessì, Macchi, Buscema, D'Agati, L. Ammendola. A disp.: Fiordi, Nucci, Silveri, Faggi, Manganaro, Massimo, Bozzoni. All.: Fabrizio Bellandi.
ARBITRO: Roffo di Lucca
RETI: 33' Dessì, 51' Ciardelli.

FORNACETTE C.: Profeti, Paciarelli, Casale, Ciardelli, Salvadori, Ghimenti, Barsotti, Shllaku, Studiati Berni, Cerrai, Mariani. A disp.: Balluchi, M. Rossi, Perondi, Zaffora, Vivolo, Spanu, Pistolesi, Doda, Bulku. All.: Enrico Pertici.
ZENITH PRATO: N. Landini, Lombardi, Bashkimi, Galeotti, Pagli, Nuzzo, Dessì, Macchi, Buscema, D'Agati, L. Ammendola. A disp.: Fiordi, Nucci, Silveri, Faggi, Manganaro, Massimo, Bozzoni. All.: Fabrizio Bellandi.
ARBITRO: Roffo di Lucca
RETI: 33' Dessì, 51' Ciardelli.



È enigmatico da qualsiasi angolo lo si guardi. Difficile trovare altri aggettivi per un campionato la cui capolista pareggia la terza partita di fila e mantiene il vantaggio su una delle due inseguitrici più vicine, e sull'altra addirittura lo aumenta; difficile se si considera che, strappando l'1-1 alla Zenith Prato, il Fornacette quinto è sospeso quasi esattamente a metà tra la vetta (-5) e la quartultima posizione (+4). È enigmatico e compatto, compattissimo, premio per chi lo segue e lo racconta e angoscia per chi lo disputa: bastano un paio di partire sbagliate per ritrovarsi con la testa sott'acqua. Ma tra i molti che tutti le riconoscono il Fornacette ha un pregio principale: è improbabile che una partita la sbagli. Lo racconta bene un dato che riassume il suo percorso fin qui: ha perso una volta soltanto, il derby col San Giuliano. Davanti stavolta c'era la Zenith che anche se è in fase di rallentamento (è in testa, ma di dieci partite cinque le ha pareggiate; e non vince dal 21 ottobre, 0-2 a Perignano) deve comunque essere affrontata col rispetto da tributare a chi comanda la classifica: al solito Enrico Pertici imposta la gara alla perfezione e, se s'escludono i primi dieci minuti resi complicati dal pressing alto degli avversari, consente ai suoi di non rischiare niente per un bel po'. Ma chi tifa Fiorentina lo sa bene: decidere di farsi sempre carico della manovra può avere qualche controindicazione, soprattutto se una volta che s'arriva al limite dell'area non si riesce ad andare avanti. E, a forza di concedere sempre il due contro due alle ripartenze della Zenith Prato, quando la mezz'ora è trascorsa da poco il Fornacette cade: alta, la terza linea scappa tardi su un lungo lancio che innesca Dessì, in rete al secondo tentativo dopo una prima ribattuta del palo. La Zenith Prato chiude dunque avanti il primo tempo: costruisce poco, ma non rischia niente; e tradizionalmente è uno dei modi più efficaci per vincere i campionati. Ma non appena l'intervallo finisce il Fornacette non gli lascia il tempo di far decantare lo 0-1: la testa di Ciardelli converte in rete l'angolo di Cerrai e si torna sul pari (51'). Per una ventina di minuti il Fornacette prova a sfruttare lo slancio e a completare la rimonta; è però impossibile rompere una difesa che quando si compatta in area si conferma insuperabile (con quella di Ciardelli sono appena cinque le reti subite in dieci partite: per la media non serve un dottorato). Poi nel quarto d'ora finale, quando il Fornacette ha finito le pile, la gara cambia: la Zenith s'alza e comincia a riempire la metà campo avversaria con insistenza crescente, ma se s'escludono tanti spioventi in area e una manciata di punizioni dalla trequarti d'occasioni vere non ne costruisce. Impossibile dunque pensare a un risultato diverso dal pareggio; e, considerato quello che succede intorno, a entrambe può andare benissimo. Calciatorepiù : la rete di Ciardelli (Fornacette) costringe la capolista al terzo pareggio consecutivo.

È enigmatico da qualsiasi angolo lo si guardi. Difficile trovare altri aggettivi per un campionato la cui capolista pareggia la terza partita di fila e mantiene il vantaggio su una delle due inseguitrici più vicine, e sull'altra addirittura lo aumenta; difficile se si considera che, strappando l'1-1 alla Zenith Prato, il Fornacette quinto è sospeso quasi esattamente a metà tra la vetta (-5) e la quartultima posizione (+4). È enigmatico e compatto, compattissimo, premio per chi lo segue e lo racconta e angoscia per chi lo disputa: bastano un paio di partire sbagliate per ritrovarsi con la testa sott'acqua. Ma tra i molti che tutti le riconoscono il Fornacette ha un pregio principale: è improbabile che una partita la sbagli. Lo racconta bene un dato che riassume il suo percorso fin qui: ha perso una volta soltanto, il derby col San Giuliano. Davanti stavolta c'era la Zenith che anche se è in fase di rallentamento (è in testa, ma di dieci partite cinque le ha pareggiate; e non vince dal 21 ottobre, 0-2 a Perignano) deve comunque essere affrontata col rispetto da tributare a chi comanda la classifica: al solito Enrico Pertici imposta la gara alla perfezione e, se s'escludono i primi dieci minuti resi complicati dal pressing alto degli avversari, consente ai suoi di non rischiare niente per un bel po'. Ma chi tifa Fiorentina lo sa bene: decidere di farsi sempre carico della manovra può avere qualche controindicazione, soprattutto se una volta che s'arriva al limite dell'area non si riesce ad andare avanti. E, a forza di concedere sempre il due contro due alle ripartenze della Zenith Prato, quando la mezz'ora è trascorsa da poco il Fornacette cade: alta, la terza linea scappa tardi su un lungo lancio che innesca Dessì, in rete al secondo tentativo dopo una prima ribattuta del palo. La Zenith Prato chiude dunque avanti il primo tempo: costruisce poco, ma non rischia niente; e tradizionalmente è uno dei modi più efficaci per vincere i campionati. Ma non appena l'intervallo finisce il Fornacette non gli lascia il tempo di far decantare lo 0-1: la testa di Ciardelli converte in rete l'angolo di Cerrai e si torna sul pari (51'). Per una ventina di minuti il Fornacette prova a sfruttare lo slancio e a completare la rimonta; è però impossibile rompere una difesa che quando si compatta in area si conferma insuperabile (con quella di Ciardelli sono appena cinque le reti subite in dieci partite: per la media non serve un dottorato). Poi nel quarto d'ora finale, quando il Fornacette ha finito le pile, la gara cambia: la Zenith s'alza e comincia a riempire la metà campo avversaria con insistenza crescente, ma se s'escludono tanti spioventi in area e una manciata di punizioni dalla trequarti d'occasioni vere non ne costruisce. Impossibile dunque pensare a un risultato diverso dal pareggio; e, considerato quello che succede intorno, a entrambe può andare benissimo. Calciatorepiù : la rete di Ciardelli (Fornacette) costringe la capolista al terzo pareggio consecutivo.
Fratres Perignano-Pontassieve 1-0

FRATRES PERIGNANO: Gliatta, Ceccanti, Oliva, Orlandini, Polito, Del Bono, Carrai D., Venturini, Hoxha, Mariani T., Gentile. A disp.: Mariani G., Diaz, Vitillo, Fallacara, Ferrari, Ferretti, Zanutto, Passoni . All.: Pagliai Stefano
PONTASSIEVE: Foschi, Niccoli, Sy, Pilacchi, Mengozzi M., Papini, Dreucci, Pretelli, Mannini, Lemmi, Bartolozzi. A disp.: Sciorpes, Urbinati, Franceschini, Cianferoni, Longano, Longo, Pistol, Novelli, Candelori. All.: Marchionni Marco
RETI: Vitillo
F.PERIGNANO: Gliatta, Ceccanti, Oliva, Orlandini, Polito, Del Bono, D. Carrai, Venturin, Hoxha, T. Mariani, Gentile. A disp.: G. Mariani, Diaz Garrido, Vitillo, Fallacara, Ferrari, Ferretti, Zanutto, Passoni. All.: Stefano Pagliai.
PONTASSIEVE: Foschi, Niccoli, Sy Becay, Pilacchi, Mengozzi, M. Papini, Dreucci, Pretelli, Mannini, Lemmi, Bartolozzi. A disp.: Sciorpes, Urbinati, Franceschini, Cianferoni, Longano, Longo, Pistol, Novelli, Candelori. All.: Simone Maccari.
ARBITRO: Bianchi di Lucca
RETE: 77' Vitillo.

F.PERIGNANO: Gliatta, Ceccanti, Oliva, Orlandini, Polito, Del Bono, D. Carrai, Venturin, Hoxha, T. Mariani, Gentile. A disp.: G. Mariani, Diaz Garrido, Vitillo, Fallacara, Ferrari, Ferretti, Zanutto, Passoni. All.: Stefano Pagliai.
PONTASSIEVE: Foschi, Niccoli, Sy Becay, Pilacchi, Mengozzi, M. Papini, Dreucci, Pretelli, Mannini, Lemmi, Bartolozzi. A disp.: Sciorpes, Urbinati, Franceschini, Cianferoni, Longano, Longo, Pistol, Novelli, Candelori. All.: Simone Maccari.
ARBITRO: Bianchi di Lucca
RETE: 77' Vitillo.



Le partite si vincono non subendo reti. Tanti in Serie A (la colonna della differenza reti è impietosa: sanno difendere soltanto Inter e Juventus) per ricordarsi uno degli assiomi del calcio dovrebbero guardare il cammino del Fratres Perignano: da quando Pagliai ha registrato la difesa, e chi lo conosce non doveva aver dubbi che anche dopo un avvio complicato ci sarebbe riuscito, si sono susseguite tre partite a porta inviolata, in dote sette punti. Sei sono arrivati contro le principali antagoniste della Zenith capolista: venti giorni fa l'Affrico cadde in casa nel posticipo del lunedì; adesso il conto lo paga il Pontassieve, sulla cui panchina esordisce Simone Maccari dopo il trasloco di Marchionni su quella della prima squadra. L'incontro lo decide la rete di Vitillo a un quarto d'ora dallo scadere: fin lì d'occasioni se n'erano viste pochine. Ordinato in fase d'impostazione (d'altra parte per Pagliai «delle squadre che finora abbiamo affrontato ha i centrocampisti migliori»), il Pontassieve infatti sbatte sull'agonismo d'un Perignano molto pragmatico che sa chiudersi bene, anche se a ripartire deve ancora imparare: per imperizia sfuma una manciata d'occasioni che avrebbe potuto portare al vantaggio con un certo anticipo. Il primo tempo si risolve dunque senza occasioni da rete. Ma le notizie che arrivano da Fornacette, dove in avvio di ripresa la Zenith si vede raggiungere sul pari, spingono il Pontassieve ad aumentare la pressione: due-tre palloni buoni stavolta nell'area avversaria riesce a portarli, ma Dreucci, Mannini e Candelori si presentano scarichi al tiro. Al contrario il Fratres Perignano sfrutta l'unica vera occasione per vincere l'incontro: Ceccanti scappa sulla fascia destra e dal fondo serve a rimorchio Ferrari che anziché cercare un'improbabile girata lavora d'intelligenza e di fisico e, difeso il pallone in mezzo all'area di porta, lo appoggia dietro; là c'è Vitillo che di prima lo scarica all'incrocio. Il Pontassieve si trova dunque costretto a rincorrere: non gli bastano dieci minuti a ritmi altissimi per evitare una sconfitta che, anche se niente compromette, ha il sapore fastidioso dell'occasione perduta.

Le partite si vincono non subendo reti. Tanti in Serie A (la colonna della differenza reti è impietosa: sanno difendere soltanto Inter e Juventus) per ricordarsi uno degli assiomi del calcio dovrebbero guardare il cammino del Fratres Perignano: da quando Pagliai ha registrato la difesa, e chi lo conosce non doveva aver dubbi che anche dopo un avvio complicato ci sarebbe riuscito, si sono susseguite tre partite a porta inviolata, in dote sette punti. Sei sono arrivati contro le principali antagoniste della Zenith capolista: venti giorni fa l'Affrico cadde in casa nel posticipo del lunedì; adesso il conto lo paga il Pontassieve, sulla cui panchina esordisce Simone Maccari dopo il trasloco di Marchionni su quella della prima squadra. L'incontro lo decide la rete di Vitillo a un quarto d'ora dallo scadere: fin lì d'occasioni se n'erano viste pochine. Ordinato in fase d'impostazione (d'altra parte per Pagliai «delle squadre che finora abbiamo affrontato ha i centrocampisti migliori»), il Pontassieve infatti sbatte sull'agonismo d'un Perignano molto pragmatico che sa chiudersi bene, anche se a ripartire deve ancora imparare: per imperizia sfuma una manciata d'occasioni che avrebbe potuto portare al vantaggio con un certo anticipo. Il primo tempo si risolve dunque senza occasioni da rete. Ma le notizie che arrivano da Fornacette, dove in avvio di ripresa la Zenith si vede raggiungere sul pari, spingono il Pontassieve ad aumentare la pressione: due-tre palloni buoni stavolta nell'area avversaria riesce a portarli, ma Dreucci, Mannini e Candelori si presentano scarichi al tiro. Al contrario il Fratres Perignano sfrutta l'unica vera occasione per vincere l'incontro: Ceccanti scappa sulla fascia destra e dal fondo serve a rimorchio Ferrari che anziché cercare un'improbabile girata lavora d'intelligenza e di fisico e, difeso il pallone in mezzo all'area di porta, lo appoggia dietro; là c'è Vitillo che di prima lo scarica all'incrocio. Il Pontassieve si trova dunque costretto a rincorrere: non gli bastano dieci minuti a ritmi altissimi per evitare una sconfitta che, anche se niente compromette, ha il sapore fastidioso dell'occasione perduta.
Grassina-Lastrigiana 1-0

GRASSINA: Balli, Ronchi, Cinquina, Roschi, Chiti, Pescucci, Senthilkumar, Fabiani, Ballerini, Ignesti, Bambi. A disp.: Ceccuti, Acciai, Formigli, Corsini, Cappelli, Giudice, Giraldi, Salimbeni, Tempestini. All.: Pisaneschi Giacomo
LASTRIGIANA: Hila, Castiglioni, Marchi, Innocenti, Sona, De Pascalis, Ballerini, Talakhadze, Vettori, Marchetti, Oliveri. A disp.: Magnolfi, Bonaiuti, Fontani, Corrado, Vignolini, Tomeo, Magnolfi N., Parenti. All.: Guasti Davide
RETI: Roschi
GRASSINA: Balli, Ronchi, Cinquina, Roschi, Chiti, Pescucci, Senthilkumar, Fabiani, L. Ballerini, Ignesti, Bambi. A disp.: Ceccuti, Acciai, F. Formigli, Corsini, Cappelli, Giudice, Giraldi, Salimbeni, Tempestini. All.: Giacomo Pisaneschi.
LASTRIGIANA: Hila, Castiglioni, Marchi, Innocenti, Sona, De Pascalis, N. Ballerini, Talakhadze, Vettori, Mandolini, Oliveri. A disp.: F. Magnolfi, Bonaiuti, Fontani, Corrado, Vignolini, Tomeo, N. Magnolfi, Parenti. All.: Davide Guasti.
ARBITRO: Erriquez di Firenze
RETE: 78' Roschi.

GRASSINA: Balli, Ronchi, Cinquina, Roschi, Chiti, Pescucci, Senthilkumar, Fabiani, L. Ballerini, Ignesti, Bambi. A disp.: Ceccuti, Acciai, F. Formigli, Corsini, Cappelli, Giudice, Giraldi, Salimbeni, Tempestini. All.: Giacomo Pisaneschi.
LASTRIGIANA: Hila, Castiglioni, Marchi, Innocenti, Sona, De Pascalis, N. Ballerini, Talakhadze, Vettori, Mandolini, Oliveri. A disp.: F. Magnolfi, Bonaiuti, Fontani, Corrado, Vignolini, Tomeo, N. Magnolfi, Parenti. All.: Davide Guasti.
ARBITRO: Erriquez di Firenze
RETE: 78' Roschi.



Ora che ha imparato anche a vincere in casa nessuna opportunità può essergli preclusa: sarebbe temerario farlo. In serie positiva da cinque partite nelle quali sono arrivati undici punti (appena due le reti subite: dopo decenni d'offensivismo bisogna ricominciare a ricordarsi che per vincere occorre difendersi bene), il Grassina continua a scalare posizioni: sconfitta nel finale dalla rete di Roschi, la Lastrigiana si vede agganciare a quattordici punti. Forse per le occasioni create (tra le linee Mandolini è pericolosissimo) il pari lo avrebbe meritato; ma ha sprecato troppo, ha sbagliato troppo e con troppi interpreti in occasione del gol-partita e nel finale è sbattuta su uno dei portieri più forti della categoria: come nel pari contro la Zenith capolista, nella vittoria contano molto le parate di Balli decisivo in avvio e soprattutto nel recupero. Prima d'arrivarci c'è però da riavvolgere la cassetta, schiacciando avanti veloce per il primo quarto d'ora nel quale non succede niente; per prima viene fuori la Lastrigiana che affonda con Talakhadze il cui tiro da destra si dirige verso l'angolo basso: Balli scende in qualche centesimo di secondi e toglie il pallone di porta, dove non riesce a spingerlo Vettori anticipato dalla difesa in ripiegamento. Meno complicata è la parata sfoderata una manciata di minuti più tardi: il grado di difficoltà avrebbe potuto aumentare se anziché calciare Oliveri avesse servito uno dei due compagni liberi ai suoi fianchi. Al terzo tentativo la Lastrigiana va ancora più vicina al vantaggio, ma non riesce ad agguantarlo: sbatte sulla traversa il tiro di prima di Mandolini sulla combinazione a destra con Talakhadze. È in quest'istante che il Grassina si scuote e immediatamente pareggia, e poi ribalta, il conto dei legni: Ronchi calamita una punizione laterale respinta con affanno e sbarba la traversa; sulla ribattuta Bambi arriva con poca coordinazione e svirgola il tiro che sbatte sul palo. In questo frangente però l'inerzia della gara sembra ribaltata: il Grassina resta all'attacco, la verticalizzazione d'Ignesti manda in porta Leonardo Ballerini che solo davanti a Hila lo grazia calciando a lato. Poi si vola immediatamente a centro metri di distanza: è merito di Mandolini e della sua verticalizzazione per Talakhadze che anticipa l'uscita di Balli, stranamente in ritardo, ma spedisce il pallonetto ad accarezzare la parte alta della rete. Erriquez ha notato una deviazione e concede alla Lastrigiana un angolo: di testa Vettori manca l'impatto che avrebbe potuto correggere la traiettoria in rete. È l'ultima occasione del primo tempo che lascia spazio a una ripresa sostanzialmente analoga: il Grassina crea subito una doppia occasione (grande parata di Hila sul colpo di testa di Roschi; Leonardo Ballerini cattura la respinta colpisce male e non trova lo specchio), la Lastrigiana replica con un tiro di Talakhadze alto d'un metro e uno di Mandolini, debole e troppo poco per impensierire Balli. In tribuna è diffusa la sensazione che lo 0-0 non sia destinato a durare; ma nessuno scommetterebbe una moneta di rame sul colore del vantaggio. A deciderlo ci pensa allora la sorte che in qualche minuto costringe Guasti a ritoccare la difesa per gli infortuni congiunti di Sona e Marchi: al loro posto entrano Bonaiuti e Corrado, sorpresi dall'infilata decisiva di Roschi che, recuperato il pallone in mediana e avanzato fino ai venti metri senza trovare ostacoli (Fontani e Innocenti erano fuori posizione, nessuno dei difensori gli si fa incontro), con l'esterno trova il palo lontano. Neppure sull'1-0 però lo spirito della gara cambia, anche se la Lastrigiana aumenta il peso offensivo e rischia in un paio di ripartenze; niente però di confrontabile alle occasioni capitate di testa a Parenti, che in mischia dopo un angolo cerca l'incrocio e trova la paratissima di Balli, e a De Pascalis impreciso sottoporta. Vince dunque il Grassina: ora che la classifica s'è definitivamente aggiustata e la difesa idem, può iniziare una stagione da protagonista. Calciatoripiù : la seconda rete stagionale di Roschi , e che rete, vale il vantaggio che Balli conserva con una parata fenomenale; se ci s'aggiunge l'ottima interpretazione di Ronchi (Grassina) alle due fasi si capisce come mai Pisaneschi possa finalmente essere soddisfatto. Con un po' di precisione sottoporta in più avrebbe potuto esserlo anche Guasti; ma solo Ballerini e Innocenti (Lastrigiana) hanno affrontato la partita con la cattiveria necessaria.

Ora che ha imparato anche a vincere in casa nessuna opportunità può essergli preclusa: sarebbe temerario farlo. In serie positiva da cinque partite nelle quali sono arrivati undici punti (appena due le reti subite: dopo decenni d'offensivismo bisogna ricominciare a ricordarsi che per vincere occorre difendersi bene), il Grassina continua a scalare posizioni: sconfitta nel finale dalla rete di Roschi, la Lastrigiana si vede agganciare a quattordici punti. Forse per le occasioni create (tra le linee Mandolini è pericolosissimo) il pari lo avrebbe meritato; ma ha sprecato troppo, ha sbagliato troppo e con troppi interpreti in occasione del gol-partita e nel finale è sbattuta su uno dei portieri più forti della categoria: come nel pari contro la Zenith capolista, nella vittoria contano molto le parate di Balli decisivo in avvio e soprattutto nel recupero. Prima d'arrivarci c'è però da riavvolgere la cassetta, schiacciando avanti veloce per il primo quarto d'ora nel quale non succede niente; per prima viene fuori la Lastrigiana che affonda con Talakhadze il cui tiro da destra si dirige verso l'angolo basso: Balli scende in qualche centesimo di secondi e toglie il pallone di porta, dove non riesce a spingerlo Vettori anticipato dalla difesa in ripiegamento. Meno complicata è la parata sfoderata una manciata di minuti più tardi: il grado di difficoltà avrebbe potuto aumentare se anziché calciare Oliveri avesse servito uno dei due compagni liberi ai suoi fianchi. Al terzo tentativo la Lastrigiana va ancora più vicina al vantaggio, ma non riesce ad agguantarlo: sbatte sulla traversa il tiro di prima di Mandolini sulla combinazione a destra con Talakhadze. È in quest'istante che il Grassina si scuote e immediatamente pareggia, e poi ribalta, il conto dei legni: Ronchi calamita una punizione laterale respinta con affanno e sbarba la traversa; sulla ribattuta Bambi arriva con poca coordinazione e svirgola il tiro che sbatte sul palo. In questo frangente però l'inerzia della gara sembra ribaltata: il Grassina resta all'attacco, la verticalizzazione d'Ignesti manda in porta Leonardo Ballerini che solo davanti a Hila lo grazia calciando a lato. Poi si vola immediatamente a centro metri di distanza: è merito di Mandolini e della sua verticalizzazione per Talakhadze che anticipa l'uscita di Balli, stranamente in ritardo, ma spedisce il pallonetto ad accarezzare la parte alta della rete. Erriquez ha notato una deviazione e concede alla Lastrigiana un angolo: di testa Vettori manca l'impatto che avrebbe potuto correggere la traiettoria in rete. È l'ultima occasione del primo tempo che lascia spazio a una ripresa sostanzialmente analoga: il Grassina crea subito una doppia occasione (grande parata di Hila sul colpo di testa di Roschi; Leonardo Ballerini cattura la respinta colpisce male e non trova lo specchio), la Lastrigiana replica con un tiro di Talakhadze alto d'un metro e uno di Mandolini, debole e troppo poco per impensierire Balli. In tribuna è diffusa la sensazione che lo 0-0 non sia destinato a durare; ma nessuno scommetterebbe una moneta di rame sul colore del vantaggio. A deciderlo ci pensa allora la sorte che in qualche minuto costringe Guasti a ritoccare la difesa per gli infortuni congiunti di Sona e Marchi: al loro posto entrano Bonaiuti e Corrado, sorpresi dall'infilata decisiva di Roschi che, recuperato il pallone in mediana e avanzato fino ai venti metri senza trovare ostacoli (Fontani e Innocenti erano fuori posizione, nessuno dei difensori gli si fa incontro), con l'esterno trova il palo lontano. Neppure sull'1-0 però lo spirito della gara cambia, anche se la Lastrigiana aumenta il peso offensivo e rischia in un paio di ripartenze; niente però di confrontabile alle occasioni capitate di testa a Parenti, che in mischia dopo un angolo cerca l'incrocio e trova la paratissima di Balli, e a De Pascalis impreciso sottoporta. Vince dunque il Grassina: ora che la classifica s'è definitivamente aggiustata e la difesa idem, può iniziare una stagione da protagonista. Calciatoripiù : la seconda rete stagionale di Roschi , e che rete, vale il vantaggio che Balli conserva con una parata fenomenale; se ci s'aggiunge l'ottima interpretazione di Ronchi (Grassina) alle due fasi si capisce come mai Pisaneschi possa finalmente essere soddisfatto. Con un po' di precisione sottoporta in più avrebbe potuto esserlo anche Guasti; ma solo Ballerini e Innocenti (Lastrigiana) hanno affrontato la partita con la cattiveria necessaria.
Montelupo-Fucecchio 2-4

MONTELUPO: Boretti, Frilli, Sammicheli, Michelucci, Scali, Pasqualetti, Braconi, Parrini G., Tofani S., Balis, Pagano. A disp.: Gori, Cei, Urgolo, Alderighi, Tofani G., Parrini A., Nicolosi L., Cerrini, Rosa. All.: Belli Sauro
FUCECCHIO: Rocchi, Bindi, Banti, Iaia, Pagni, Cardini, Pieri, Melani, Del Gronchio, Geniotal, Brotini. A disp.: Gori, Sabatucci, Bertini, Gragnoli, Vaccaro D., Bruno, Contri, Vaccaro G., Tiozzo. All.: Giorgetti Mirko
RETI: Tofani S., Braconi, Pieri, Brotini, Del Gronchio, Gragnoli
MONTELUPO: Boretti, Frilli, Sammicheli, Michelucci, Scali, Pasqualetti, Braconi, G. Parrini, S. Tofani, Balis, Pagano. A disp.: L. Gori, Cei, Urgolo, Alderighi, G. Tofani, A. Parrini, Nicolosi, Cerrini, Rosa. All.: Sauro Belli.
FUCECCHIO: Rocchi, Bindi, Banti, Iaia, Pagni, Cardini, Pieri, Melani, Del Gronchio, Geniotal, Brotini. A disp.: G. Gori, Sabatucci, Bertini, Gragnoli, D. Vaccaro, Bruno, Cartocci, G. Vaccaro, Tiozzo. All.: Mirko Giorgetti.
ARBITRO: Improda di Empoli
RETI: 8' Pieri, 14' Brotini, 28' Del Gronchio, 33' Braconi, 46' pt S. Tofani rig., 88' Gragnoli.

MONTELUPO: Boretti, Frilli, Sammicheli, Michelucci, Scali, Pasqualetti, Braconi, G. Parrini, S. Tofani, Balis, Pagano. A disp.: L. Gori, Cei, Urgolo, Alderighi, G. Tofani, A. Parrini, Nicolosi, Cerrini, Rosa. All.: Sauro Belli.
FUCECCHIO: Rocchi, Bindi, Banti, Iaia, Pagni, Cardini, Pieri, Melani, Del Gronchio, Geniotal, Brotini. A disp.: G. Gori, Sabatucci, Bertini, Gragnoli, D. Vaccaro, Bruno, Cartocci, G. Vaccaro, Tiozzo. All.: Mirko Giorgetti.
ARBITRO: Improda di Empoli
RETI: 8' Pieri, 14' Brotini, 28' Del Gronchio, 33' Braconi, 46' pt S. Tofani rig., 88' Gragnoli.



Che sia la nuova posizione di Geniotal, un assetto affinato o semplicemente la fine del rodaggio, da qualche settimana il Fucecchio è tornato lo squadrone che l'anno scorso ha dominato la Toscana: certo, resta ancora qualcosa da affinare (dopo tre partite con la porta inviolata stavolta le reti al passivo sono due: 2-4 il finale), ma il volto di Giorgetti è finalmente disteso. Più corrucciato è invece Sauro Belli: il suo Montelupo perde la terza partita stagionale e soprattutto non vince dal 7 ottobre, 0-2 al San Marco Avenza; e in un torneo così equilibrato basta poco per tornare a galleggiare in zone pericolose. A dir la verità nei primi cinque minuti il Fucecchio sembra patire il palleggio degli avversari; ma gli basta un ritocco tattico e un'azione tutta in verticale per passare avanti e cambiare completamente la partita. L'incontro infatti si sblocca quando Geniotal recupera il pallone al limite della propria area e, alzata la testa, disegna un lancio di cinquanta metri per innescare la corsa di Pieri: Pasqualetti non ne regge il passo, in anticipo Scali sbaglia la lettura e si fa bruciare sullo scatto; davanti resta solo Boretti, superato con un destro in corsa sul primo palo. Il Montelupo reagisce male allo svantaggio e al quarto d'ora si ritrova sotto di due reti: il raddoppio nasce da una rimessa laterale di Bindi che Del Gronchio trasforma in un'azione offensiva con una progressione sulla destra chiusa con un traversone sul secondo palo; all'altra estremità della traiettoria c'è la testa di Brotini che spinge il pallone tra i pali. La reazione del Montelupo è troppo blanda per riaprire la partita: il Fucecchio neutralizza agevolmente le sponde di Samuele Tofani e al 28' trova anche la terza rete. L'azione la imbastisce il solito Geniotal che recupera il pallone in mediana e innesca a sinistra la corsa di Brotini che accelera fino al fondo, attira su di sé Boretti e poi tocca il pallone per Del Gronchio che (primo centro stagionale) anticipa Scali con un colpo di tacco nella porta incustodita. La gara però deve ancora raccontare molto: Giorgetti è costretto a sostituire Geniotal, che s'infortuna cadendo sul pallone, e il Fucecchio s'abbassa subito; ne approfitta Braconi che, servito a centro area dopo un recupero alto su un corto rinvio di Rocchi, in pallonetto segna l'1-3. Inaspettata per dinamica e momento della gara, la rete subita fa sbandare il Fucecchio che nel recupero del primo tempo si vede avvicinare pericolosamente: Samuele Tofani cade sull'ancata di Pagni due passi dentro l'area e, dopo esserselo conquistato, trasforma il rigore del 2-3 incrociando rasoterra il destro. Si va dunque all'intervallo in un contesto inimmaginabile un quarto d'ora prima; ma chi s'aspetta una ripresa segnata dall'arrembaggio del Montelupo ha da riconfigurare le previsioni, perché il Fucecchio si riscopre squadra di spessore e ne neutralizza quasi tutte le iniziative: e nelle poche che portano al tiro, come quella che vede protagonista Giacomo Parrini dal limite, si disimpegna bene Rocchi chiamato al riscatto dopo il mezzo errore del primo tempo. Sfiammata la pressione del Montelupo e contenute le imbucate di Samuele Tofani, il Fucecchio torna ad attaccare, sfiora il 2-4 con Giulio Vaccaro (palo) e a due minuti dalla fine lo trova sigillando il successo: lo segna Gragnoli (altro primo centro stagionale, segno che tutto finalmente gira) che anticipa la difesa sul corto rinvio di Boretti e dal vertice dell'area trova la porta col destro rasoterra. Ora dunque è ufficiale: il Fucecchio è tornato. Bastava avere pazienza. Calciatoripiù : due 2006 si rivelano decisivi nella partita che completa il rilancio del Fucecchio: a centrocampo Melani coniuga qualità e quantità; e oltre a segnare, che non è mai un dettaglio, Del Gronchio ricopre con profitto tutti i ruoli dell'attacco.

Che sia la nuova posizione di Geniotal, un assetto affinato o semplicemente la fine del rodaggio, da qualche settimana il Fucecchio è tornato lo squadrone che l'anno scorso ha dominato la Toscana: certo, resta ancora qualcosa da affinare (dopo tre partite con la porta inviolata stavolta le reti al passivo sono due: 2-4 il finale), ma il volto di Giorgetti è finalmente disteso. Più corrucciato è invece Sauro Belli: il suo Montelupo perde la terza partita stagionale e soprattutto non vince dal 7 ottobre, 0-2 al San Marco Avenza; e in un torneo così equilibrato basta poco per tornare a galleggiare in zone pericolose. A dir la verità nei primi cinque minuti il Fucecchio sembra patire il palleggio degli avversari; ma gli basta un ritocco tattico e un'azione tutta in verticale per passare avanti e cambiare completamente la partita. L'incontro infatti si sblocca quando Geniotal recupera il pallone al limite della propria area e, alzata la testa, disegna un lancio di cinquanta metri per innescare la corsa di Pieri: Pasqualetti non ne regge il passo, in anticipo Scali sbaglia la lettura e si fa bruciare sullo scatto; davanti resta solo Boretti, superato con un destro in corsa sul primo palo. Il Montelupo reagisce male allo svantaggio e al quarto d'ora si ritrova sotto di due reti: il raddoppio nasce da una rimessa laterale di Bindi che Del Gronchio trasforma in un'azione offensiva con una progressione sulla destra chiusa con un traversone sul secondo palo; all'altra estremità della traiettoria c'è la testa di Brotini che spinge il pallone tra i pali. La reazione del Montelupo è troppo blanda per riaprire la partita: il Fucecchio neutralizza agevolmente le sponde di Samuele Tofani e al 28' trova anche la terza rete. L'azione la imbastisce il solito Geniotal che recupera il pallone in mediana e innesca a sinistra la corsa di Brotini che accelera fino al fondo, attira su di sé Boretti e poi tocca il pallone per Del Gronchio che (primo centro stagionale) anticipa Scali con un colpo di tacco nella porta incustodita. La gara però deve ancora raccontare molto: Giorgetti è costretto a sostituire Geniotal, che s'infortuna cadendo sul pallone, e il Fucecchio s'abbassa subito; ne approfitta Braconi che, servito a centro area dopo un recupero alto su un corto rinvio di Rocchi, in pallonetto segna l'1-3. Inaspettata per dinamica e momento della gara, la rete subita fa sbandare il Fucecchio che nel recupero del primo tempo si vede avvicinare pericolosamente: Samuele Tofani cade sull'ancata di Pagni due passi dentro l'area e, dopo esserselo conquistato, trasforma il rigore del 2-3 incrociando rasoterra il destro. Si va dunque all'intervallo in un contesto inimmaginabile un quarto d'ora prima; ma chi s'aspetta una ripresa segnata dall'arrembaggio del Montelupo ha da riconfigurare le previsioni, perché il Fucecchio si riscopre squadra di spessore e ne neutralizza quasi tutte le iniziative: e nelle poche che portano al tiro, come quella che vede protagonista Giacomo Parrini dal limite, si disimpegna bene Rocchi chiamato al riscatto dopo il mezzo errore del primo tempo. Sfiammata la pressione del Montelupo e contenute le imbucate di Samuele Tofani, il Fucecchio torna ad attaccare, sfiora il 2-4 con Giulio Vaccaro (palo) e a due minuti dalla fine lo trova sigillando il successo: lo segna Gragnoli (altro primo centro stagionale, segno che tutto finalmente gira) che anticipa la difesa sul corto rinvio di Boretti e dal vertice dell'area trova la porta col destro rasoterra. Ora dunque è ufficiale: il Fucecchio è tornato. Bastava avere pazienza. Calciatoripiù : due 2006 si rivelano decisivi nella partita che completa il rilancio del Fucecchio: a centrocampo Melani coniuga qualità e quantità; e oltre a segnare, che non è mai un dettaglio, Del Gronchio ricopre con profitto tutti i ruoli dell'attacco.
San Marco Avenza-Sestese 0-3

SAN MARCO AVENZA: Baldini, Vernazza, Molini, Pasquini T., Mazzucchelli, Granai L., Belle, Guidi, Santini, Dumani, Grassi. A disp.: Scalisi, Narra, Gargiulo, Zaccagna, Guarneri Maccarini, Basile, Diousse, Cecchinelli . All.: Braida Paolo
SESTESE: Tognoni De Pugi, Papini, Vilcea, Gocaj, Pisaniello, De Rosis, Vannini, Pelagatti, Mencarelli, Cremonini, Nuti. A disp.: Rettori, Papucci, Garzi, Corigliano, Macchinelli, Capecchi, Pecchioli, Terrosi, Boschi. All.: Rossi Alessandro
RETI: Cremonini, Mencarelli, Pelagatti
SAN MARCO AVENZA: Baldini, Vernazza, Molini, Pasquini, Mazzucchelli, Granai, Bellè, Guidi, Santini, Dumani, Grassi. A disp.: Scalisi, Narra, Gargiulo Mbaye, Zaccagna, Guarneri, Basile, Diousse, Cecchinelli. All.: Paolo Braida.
SESTESE: Tognoni De Pugi, Papini, Vilcea, Gocaj, Pisaniello, De Rosis, Vannini, Pelagatti, Mencarelli, Cremonini, Nuti. A disp.: Rettori, Papucci, Garzi, Corigliano, Macchinelli, Capecchi, Pecchioli, Terrosi Boschi. All.: Alessandro Rossi.
ARBITRO: Banfi di Pistoia
RETI: 40' Cremonini, 49' Mencarelli, 76' Pelagatti.

SAN MARCO AVENZA: Baldini, Vernazza, Molini, Pasquini, Mazzucchelli, Granai, Bellè, Guidi, Santini, Dumani, Grassi. A disp.: Scalisi, Narra, Gargiulo Mbaye, Zaccagna, Guarneri, Basile, Diousse, Cecchinelli. All.: Paolo Braida.
SESTESE: Tognoni De Pugi, Papini, Vilcea, Gocaj, Pisaniello, De Rosis, Vannini, Pelagatti, Mencarelli, Cremonini, Nuti. A disp.: Rettori, Papucci, Garzi, Corigliano, Macchinelli, Capecchi, Pecchioli, Terrosi Boschi. All.: Alessandro Rossi.
ARBITRO: Banfi di Pistoia
RETI: 40' Cremonini, 49' Mencarelli, 76' Pelagatti.



Mai nella vita si sarebbe detto che San Marco Avenza-Sestese potesse essere uno scontro diretto per la salvezza, occasione in più per imparare che niente è più sbagliato delle convinzioni assolute. Era uno scontro diretto per la salvezza: lo vince la Sestese che dopo tanto penare ritrova l'appuntamento col successo (mancava dal 2 ottobre, 2-0 al Firenze Ovest: poi tre pareggi e due sconfitte) e finalmente balza fuori dalla zona retrocessione in cui lascia a candire gli avversari di giornata. Per quasi tutto il primo tempo scorre via la classica gara che così tanto mette in palio: buone chiusure, poche occasioni, nessuno che azzardi una giocata. Ma alla Sestese è sufficiente un errore della difesa del San Marco Avenza per sbloccare il punteggio e portarsi avanti all'intervallo: lasciato rimbalzare in mezzo all'area, il pallone finisce a gravitare nella zona di Cremonini che resta freddo quanto basta per segnare in diagonale sul secondo palo. La tensione della Sestese si scioglie definitivamente nei primi minuti della ripresa, in cui arriva la rete del raddoppio: la segna Mencarelli che, al primo centro in maglia rossoblù, liberatosi della marcatura batte Baldini con un altro tiro a incrociare. Il San Marco Avenza fatica a reagire, la Sestese controlla e appena può lo punisce di nuovo: su un calcio d'angolo crossato a centro area nessuno si ricorda di marcare Pelagatti che di testa spinge il pallone tra i pali. Solo a questo punto il San Marco Avenza si scuote e costruisce una doppia occasione per accorciare, ma Tognoni De Pugi s'esalta sulla rovesciata di Granai e la ribattuta di Santini e impedisce che la partita si riapra. E la Sestese può finalmente rifiatare. Calciatoripiù : subiva reti dal 2 ottobre, per l'appunto dall'ultima vittoria: la difesa, nella quale spiccano le prestazioni di Papini e Vilcea , torna a farsi imperforabile; e quasi magicamente la Sestese torna al successo.

Mai nella vita si sarebbe detto che San Marco Avenza-Sestese potesse essere uno scontro diretto per la salvezza, occasione in più per imparare che niente è più sbagliato delle convinzioni assolute. Era uno scontro diretto per la salvezza: lo vince la Sestese che dopo tanto penare ritrova l'appuntamento col successo (mancava dal 2 ottobre, 2-0 al Firenze Ovest: poi tre pareggi e due sconfitte) e finalmente balza fuori dalla zona retrocessione in cui lascia a candire gli avversari di giornata. Per quasi tutto il primo tempo scorre via la classica gara che così tanto mette in palio: buone chiusure, poche occasioni, nessuno che azzardi una giocata. Ma alla Sestese è sufficiente un errore della difesa del San Marco Avenza per sbloccare il punteggio e portarsi avanti all'intervallo: lasciato rimbalzare in mezzo all'area, il pallone finisce a gravitare nella zona di Cremonini che resta freddo quanto basta per segnare in diagonale sul secondo palo. La tensione della Sestese si scioglie definitivamente nei primi minuti della ripresa, in cui arriva la rete del raddoppio: la segna Mencarelli che, al primo centro in maglia rossoblù, liberatosi della marcatura batte Baldini con un altro tiro a incrociare. Il San Marco Avenza fatica a reagire, la Sestese controlla e appena può lo punisce di nuovo: su un calcio d'angolo crossato a centro area nessuno si ricorda di marcare Pelagatti che di testa spinge il pallone tra i pali. Solo a questo punto il San Marco Avenza si scuote e costruisce una doppia occasione per accorciare, ma Tognoni De Pugi s'esalta sulla rovesciata di Granai e la ribattuta di Santini e impedisce che la partita si riapra. E la Sestese può finalmente rifiatare. Calciatoripiù : subiva reti dal 2 ottobre, per l'appunto dall'ultima vittoria: la difesa, nella quale spiccano le prestazioni di Papini e Vilcea , torna a farsi imperforabile; e quasi magicamente la Sestese torna al successo.